ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU MOZIONE 9/1-00005/001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 126 del 04/02/2009
Abbinamenti
Atto 1/00005 abbinato in data 04/02/2009
Atto 1/00101 abbinato in data 04/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/02/2009


Stato iter:
04/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 04/02/2009
Resoconto DAVICO MICHELINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/02/2009

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 04/02/2009

PARERE GOVERNO IL 04/02/2009

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 04/02/2009

CONCLUSO IL 04/02/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1-00005/1
presentato da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
testo di
mercoledì 4 febbraio 2009, seduta n.126

La Camera,
viste le mozioni concernenti iniziative per la rimozione del sindaco e per lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli
premesso che:
la città di Napoli costituisce in realtà solo un esempio del degrado istituzionale, politico, amministrativo, urbanistico, civile, sociale ed economico che connota molti comuni italiani, soprattutto nel sud del Paese, dove l'intreccio tra pubblici amministratori, imprenditori ed ambienti malavitosi ha raggiunto livelli di corruzione e illegalità gravissimi e, forse, non più rimediabili;
la questione dei rifiuti nella città di Napoli, ancora non del tutto risolta, è solo un capitolo, il più evidente ed emblematico, di tale degrado;
sussiste il rischio che, in tempi in cui anche le richieste più giuste di moralizzazione sono piegate al vento di un'ondata demagogica che si traduce in un pericoloso e generale distacco dalla vita delle istituzioni democratiche, determinate istanze siano raccolte dall'antipolitica - e solo dall'antipolitica - con l'effetto, come si suol dire, di «fare di tutta l'erba un fascio»;
al degrado, divenuto strutturale per i numerosi anni trascorsi e l'assenza di soluzioni da parte di tutte le amministrazioni che si sono succedute, occorre rispondere con un'iniziativa davvero strutturale che - recuperando in pieno il fondamento della democrazia liberale, il «conoscere per deliberare» - renda tutti i candidati, gli eletti e i nominati a cariche pubbliche o di interesse pubblico, conoscibili e valutabili, loro stessi e non per il tramite dei loro partiti, assîcurando la massima trasparenza, controllo e possibilità di partecipazione agli elettori;
a tutti i livelli istituzionali occorre garantire ai cittadini la possibilità di conoscere con facilità non soltanto l'attività svolta dai vari enti, ma anche quei dati inerenti l'attività degli eletti, integrale e senza filtri, rendendo disponibili, di facile accesso e consultazione, atti e informazioni, anche con riferimento a quanto concerne le nomine, le società interamente pubbliche e quelle partecipate, e in definitiva all'intera pubblica amministrazione;
la trasparenza nel rapporto tra eletti ed elettori è l'obiettivo della proposta radicale di istituire un'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, uno strumento democratico che pone l'elettore in condizioni di conoscere realmente il candidato e l'eletto per seguirlo nella sua attività politica, monitorare le sue scelte e anche i suoi interessi, garantendo al cittadino un voto consapevole e consentendo che siano premiati i migliori, i più capaci e onesti;
al di là degli esiti del ricorso a strumenti di controllo ex post quali la rimozione del sindaco e lo scioglimento del consiglio comunale, comunque collegati a precise fattispecie previste dalla legge, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo vanno promossi comunque strumenti di controllo democratico - quali appunto l'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati - di carattere sistematico, che potrebbero davvero evitare ferite alla democrazia ed illegalità diffusa a vari livelli istituzionali,

impegna il Governo

ad adottare iniziative perché sia data piena attuazione, con riferimento specifico alla città di Napoli, ma in generale anche agli altri comuni, anche attraverso lo strumento dell'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, a quanto già il T.U.E.L., approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, stabilisce sia all'articolo 6 sulle forme della partecipazione popolare e dell'accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi, sia all'articolo 10 sul «Diritto di accesso e di informazione» dei cittadini a tutti gli atti dell'amministrazione comunale e provinciale e, in generale, alle informazioni di cui è in possesso l'amministrazione;
a valutare lo stanziamento di più o meno fondi alla città di Napoli ed in generale agli enti locali anche in base ai criteri di trasparenza, pubblicità e possibilità di accesso e controllo dei cittadini dell'attività degli enti stessi oltre che dell'operato degli eletti in quegli enti e dei nominati da essi.
9/1-00005/1. Zamparutti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NAPOLI, NAPOLI - Prov, CAMPANIA

EUROVOC :

candidato

carica pubblica

controllo parlamentare

democrazia

elettorato

ente locale

legalita'

pubblica amministrazione

rifiuti

votazione