ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00942

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 663 del 10/07/2012
Abbinamenti
Atto 7/00887 abbinato in data 11/07/2012
Atto 7/00913 abbinato in data 11/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/07/2012
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA'
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA
RUSSO PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA'
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/07/2012

DISCUSSIONE IL 11/07/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/07/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00942
presentata da
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO
martedì 10 luglio 2012, seduta n.663

La XIII Commissione,

premesso che:

nell'attuale fase di crisi economica e finanziaria così profonda, come quella in cui si trova il nostro Paese, il riordino e la razionalizzazione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali consentirebbe di rendere più produttiva ed efficiente la spesa pubblica destinata all'erogazione dei servizi al settore agricolo;

il settore primario sconta gli effetti congiunturali resi più pesanti dal calo dei consumi alimentari nel mercato interno e dalle inefficienze connesse al sistema organizzativo dei servizi alle imprese agricole;

negli altri Paesi europei i servizi al settore agricolo sono gestiti in modo organico e non in modo frammentato e dispersivo come avviene in Italia, dove si è costruito un sistema di gestione dei suddetti servizi che si caratterizza per le sovrapposizioni di competenze e di funzioni tra i numerosi istituti, gli enti, le agenzie e le società controllate dal dicastero agricolo, che, nei fatti, non risponde più alle esigenze fondamentali del comparto primario;

il tema della razionalizzazione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è un argomento più volte dibattuto in Parlamento e che, da ultimo, con gli obiettivi di riduzione della spesa pubblica formalizzati nei provvedimenti cosiddetti della «spending review», impone l'obbligo di eliminare le inefficienze del sistema, riorganizzando le funzioni e le competenze dei soggetti operanti nel settore agricolo;

sarebbe opportuno procedere, quindi, ad una revisione strutturale delle competenze degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali organizzandole in aree principali di attività e di servizio per il supporto di compiti specifici quali:

a) gestione dei flussi finanziari connessi alla politica agricola comune e coordinamento con gli organismi pagatori e con gli istituti di credito convenzionati con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con le regioni;

b) gestione e coordinamento dei servizi economico-finanziari a sostegno delle imprese agricole, attraverso la promozione dell'utilizzo degli strumenti finanziari privati e il sostegno ai consorzi di garanzia collettiva dei fidi;

c) trattamento delle informazioni e delle analisi dei dati attinenti al comparto agroalimentare raccolti dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), anche al fine di delineare elaborazioni socio-economiche a supporto delle linee di intervento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e delle regioni;

d) realizzazione e promozione dell'attività di ricerca e di sperimentazione nel settore agroalimentare anche attraverso la stipula di protocolli di intesa con le università, gli enti di ricerca e i soggetti privati operanti nel settore e il coordinamento con le regioni;

in attesa di una revisione complessiva del sistema sarebbe comunque opportuno migliorare la funzionalità dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), agenzia che svolge la propria attività istituzionale nel settore dell'agricoltura italiana principalmente attraverso il finanziamento della politica agricola comunitaria, e la cui attività si concretizza nell'erogazione di aiuti diretti agli agricoltori e di contributi per lo sviluppo rurale, nonché nell'assolvere i controlli sulla legittimità delle erogazioni secondo le leggi e i regolamenti comunitari, anche mediante enti strumentali di cui la stessa Agenzia detiene il controllo quali la SIN spa e l'Agecontrol spa;

l'Agea ha un ruolo fondamentale per l'agricoltura italiana in quanto gestisce il finanziamento - circa 7 miliardi di euro - che l'Europa eroga all'Italia e che è distribuito sulla base dei dati gestiti dalla Sin, la società informatica posseduta al 51 per cento dalla stessa Agea; delle verifiche si occupa invece l'Agecontrol, che ha 25 sedi periferiche in tutte le regioni italiane e risulta controllata dalla stessa Agea, cioè dal soggetto che eroga i contributi;

dalle audizioni su Agea e dalle indicazioni delle organizzazioni agricole emergono disfunzioni del sistema che ad essa fa riferimento - in particolare, nella rilevazione e gestione dei dati - che la legge istitutiva assegna a Sin, in un originale rapporto pubblico-privato ancora in attesa di essere validato dai risultati. Ne conseguono errori e ritardi che, seppur in progressivo contenimento, penalizzano le imprese e riducono, con le trattenute comunitarie conseguenti, l'ammontare complessivo delle risorse che arrivano alle imprese agricole italiane;

le carenze che si registrano sui controlli, anche di competenza regionale, ed il costo complessivo dell'insieme dell'apparato preposto a queste funzioni superiore a quello degli altri Paesi, completano il quadro critico;

al di là delle responsabilità gestionali, dovute anche a scelte di Governo non sempre felici, è ormai evidente, a distanza di anni, che occorre andare alle radici strutturali del problema e che la legge che ha riordinato la materia nel 2008 richiede, alla luce dei risultati, significative correzioni;

la stampa e i servizi televisivi hanno più volte denunciato lo stato di estrema gravità nel quale si trova l'Agea;

il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, a seguito degli atti di sindacato ispettivo presentati in sede parlamentare e delle criticità da più parti sollevate riguardo la gestione di Agea e della controllata Sin, ha deciso di istituire in data 1° giugno 2012 una commissione di indagine amministrativa con il compito di valutare l'intera vicenda Agea/Sin, e di stilare entro il 30 giugno una dettagliata relazione al dicastero delle politiche agricole, alimentari e forestali,
impegna il Governo:
a trasmettere ai competenti organi parlamentari i risultati della commissione di indagine amministrativa sulle gestioni di Agea e delle sue controllate nel periodo immediatamente successivo al 30 giugno;

ad utilizzare tutti gli strumenti già in possesso del Governo per il riordino e la razionalizzazione degli enti controllati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, inclusa l'adozione dei regolamenti previsti dall'articolo 22, comma 2, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.


(7-00942)
«Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino».