DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/07/2012
DISCUSSIONE IL 04/07/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/07/2012
DISCUSSIONE IL 11/07/2012
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 11/07/2012
ACCOLTO IL 11/07/2012
PARERE GOVERNO IL 11/07/2012
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 11/07/2012
CONCLUSO IL 11/07/2012
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00930
presentata da
CARMINE SANTO PATARINO
giovedì 28 giugno 2012, seduta n.658
La XII Commissione,
premesso che:
le ulcere cutanee sono delle lesioni - particolarmente dolorose e debilitanti - caratterizzate da una progressiva perdita di sostanza dermo-ipodermica che non dimostra alcuna tendenza alla riparazione spontanea;
le forme più comuni, generalmente causate da un progressivo arresto della cicatrizzazione, sono: le ulcere venose, le ulcere da piede diabetico, le ulcere da decubito e le ulcere vascolari arteriose;
si tratta di una patologia cronica invalidante che colpisce principalmente le persone anziane e che ha un notevole impatto socio-economico, sia per il significativo peggioramento della qualità di vita dei pazienti che essa determina (oltre il 45 per cento delle ulcere provoca immobilità o compromissione dell'autonomia individuale), sia in termini di maggiori costi per la collettività (si calcola che per l'assistenza ospedaliera le spese raddoppino rispetto a quelli di una normale degenza e a ciò si aggiungono le ingenti spese - ad esempio, per i necessari prodotti di medicazione - sostenute, anche direttamente, dai pazienti assistiti a domicilio);
alla luce del progressivo allungamento della vita media e, quindi, della popolazione in età avanzata, con conseguente incremento delle patologie cronico-disabilitanti, i casi di pazienti affetti da tale patologia sono destinati, nel tempo, ad aumentare notevolmente, con inevitabili ricadute soprattutto per la spesa sanitaria complessiva;
secondo stime ufficiali, ogni anno, dagli ospedali italiani viene dimesso oltre mezzo milione di pazienti con piaghe da decubito. Queste lesioni rappresentano una delle più importanti e temibili complicazioni che possono manifestarsi in occasione di un ricovero, perché circa la metà compare già entro la prima settimana di degenza;
la cronica carenza di strutture specializzate e di personale qualificato per la cura di tali patologie porta, spesso, i malati a sottoporsi a dei veri e propri «pellegrinaggi»;
i diversi servizi e presidi attivi in alcune realtà territoriali, benché qualificati, non sempre riescono ad assicurare un trattamento efficace, a causa di molteplici difficoltà e criticità operative (lunghe liste di attesa, inadeguatezza dei locali, risorse umane e finanziarie insufficienti);
a ciò si aggiunge che la vulnologia (la scienza che si occupa, nello specifico, della prevenzione e del trattamento delle ulcere cutanee e dei meccanismi della riparazione tissutale) non è ancora una specialità medica riconosciuta dalle università italiane;
mancano, inoltre, sia linee guida nazionali in grado di promuovere e assicurare un trattamento omogeneo di tale patologia nelle diverse regioni italiane sia forme di rimborso dei prodotti e dei trattamenti essenziali per la cura e la medicazione delle ulcere cutanee;
è evidente, pertanto, che occorre un intervento organico volto ad affrontare in maniera globale e complessiva l'intera problematica connessa a tale patologia,
impegna il Governo:
ad adottare le necessarie iniziative di competenza volte ad assicurare una adeguata tutela delle persone affette da ulcere cutanee, anche attraverso l'emanazione di apposite linee guida, la definizione e la razionalizzazione di protocolli di cura recanti specifici percorsi diagnostico-terapeutici nonché la realizzazione e l'implementazione di reti territoriali di assistenza omogenee ed uniformi sull'intero territorio nazionale;
ad adottare specifici programmi di monitoraggio delle criticità riscontrabili all'interno delle unità operative nei diversi contesti di cura (domicilio, ospedale, strutture dedicate), anche al fine di predisporre adeguate misure di prevenzione e di garanzia per una maggiore e più efficace tutela dei pazienti interessati dalle patologie di cui in premessa;
a promuovere ed implementare la progettazione e la realizzazione di eventi formativi di interesse rivolti principalmente al personale medico ed infermieristico impegnato nell'assistenza dei pazienti affetti da ulcere cutanee;
a valorizzare l'insegnamento nonché l'acquisizione di conoscenze di anatomia e fisiopatologia specifiche, maturate anche grazie all'esperienza di professionisti che, nel settore, operano da diversi anni con risultati di grande livello, soprattutto al fine di assicurare la formazione di personale medico ed infermieristico specializzato nell'esecuzione di interventi assistenziali clinico-riabilitativi di prevenzione e gestione delle ulcere cutanee.
(7-00930) «Patarino».