ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06850

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 631 del 14/05/2012
Abbinamenti
Atto 5/06831 abbinato in data 10/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: ABRIGNANI IGNAZIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 14/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 14/05/2012
Stato iter:
10/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2012
Resoconto D'ANDREA GIAMPAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 10/10/2012
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/10/2012

DISCUSSIONE IL 10/10/2012

SVOLTO IL 10/10/2012

CONCLUSO IL 10/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06850
presentata da
IGNAZIO ABRIGNANI
lunedì 14 maggio 2012, seduta n.631

ABRIGNANI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

nell'ambito della direttiva sulla spending review sono previsti tagli per la riduzione dei costi nella pubblica amministrazione pari a 4,2 miliardi in 7 mesi, anche attraverso il «compattamento di uffici e amministrazioni»;

in tale prospettiva, si ipotizza la soppressione del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo e la sua sostituzione con un semplice ufficio, accorpato al Ministero delle politiche regionali;

la notizia ha suscitato viva preoccupazione tra gli operatori del settore in quanto non si tiene conto che il turismo è, per fatturato, il settore più importante della nostra economia;

qualora si volessero conseguire risparmi nell'ambito delle spese per il funzionamento del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo ci si dovrebbe limitare ad uno snellimento sostanziale delle strutture burocratiche, specie dirigenziali, puntando decisamente sull'efficienza e su una maggiore tempestività operativa;

di recente, parlando ai deputati e senatori riuniti nell'Osservatorio parlamentare per il turismo, il Ministro Piero Gnudi, ha affermato che il turismo nei prossimi 10 anni potrebbe dare un contributo al Pil fino al 18 per cento, con la possibilità di creare 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro, prospettiva accolta con largo consenso dagli operatori del mondo del turismo, ma è evidente che occorre agire con coerenza per raggiungere tali risultati;

tali ambiziosi obiettivi sono infatti difficilmente raggiungibili senza avere il Dipartimento come riferimento e prevedendo ulteriori tagli a un settore strategico che può dare un contributo rilevante per lo sviluppo e la crescita dell'occupazione, sia diretta, che indotta;

la prospettata soppressione del dipartimento sarebbe la pietra tombale sulle legittime aspirazioni di serie politiche nazionali a sostegno del settore a cominciare dalla promozione di cui il turismo ha bisogno che, parcellizzata, non regge il confronto con le altre politiche nazionali, è dunque necessario mantenere il dipartimento e la prospettiva di politiche unitarie nazionali come accade negli altri Paesi nostri concorrenti, sia pure nel rispetto delle competenze regionali;

lo sviluppo del turismo è, nel nostro Paese, condizione necessaria per la crescita complessiva del sistema economico, tagliare sulle politiche per tale settore non è un risparmio ma una rinuncia a promuovere politiche di crescita e di rilancio;

fino ad oggi per il turismo si sono moltiplicati indirizzi che con il tempo si sono rivelati troppo parcellizzati a livello regionale e quindi non adeguati a promuovere una strategia vincente per il turismo italiano che continua a scendere nelle classifiche del turismo mondiale, e ora prima di fare scelte affrettate, è forse giunto il momento di aprire una riflessione ampia sulla governance del settore, che coinvolga tutti i soggetti interessati -:

quali misure intenda assumere per scongiurare l'ipotesi della soppressione del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, anche prevedendo tagli diretti a ridurre le spese di carattere burocratico.(5-06850)