ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06147

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Trasformazioni
Trasformato il 11/07/2012 in 4/16942
Firmatari
Primo firmatario: PALOMBA FEDERICO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 13/02/2012


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/02/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE delegato in data 20/02/2012
Stato iter:
11/07/2012
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/02/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 20/02/2012

TRASFORMA IL 11/07/2012

TRASFORMATO IL 11/07/2012

CONCLUSO IL 11/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06147
presentata da
FEDERICO PALOMBA
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

PALOMBA. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione.
- Per sapere - premesso che:

con la legge 6 marzo 2001, n. 64, è stato istituito il Servizio civile nazionale, i cui princìpi e finalità sono enunciati nell'articolo 1 di detta legge:

a) concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi e attività non militari;

b) favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale;

c) promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli;

d) partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;

e) contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti e amministrazioni operanti all'estero;

questo primo articolo si richiama a diversi doveri dei cittadini sanciti dalla Costituzione italiana: l'articolo 52 (dovere di difesa della patria); l'articolo 2 (dovere di solidarietà politica, economica e sociale) e l'articolo 4 (dovere di concorrere al progresso materiale o spirituale della società);

ma il servizio civile nazionale per tantissimi giovani ha rappresentato, e sarebbe opportuno che continuasse a rappresentare, un'importante opportunità di formazione sociale, civica, culturale e professionale e di impegno in diverse aree d'intervento (assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale);

dal 2001 al 2011 sono stati messi a bando quasi 320.000 posti di volontario del servizio civile;

a poco più di 10 anni dal suo avvio il servizio civile nazionale rischia di scomparire perché con la legge di stabilità del novembre 2011 sono state ridotte le risorse del fondo nazionale di quasi il 40 per cento, passando da 113 milioni di euro ad appena 69. Negli ultimi 4 anni il taglio è stato di oltre il 400 per cento, passando dai 299 milioni del 2008 ai 68 del 2012, ed è anche a rischio l'avvio al servizio degli oltre 22.000 giovani già selezionati a seguito del bando 2011, apparendo inoltre altamente improbabile ipotizzare un nuovo bando per il 2012 per mancanza di risorse. Ciò accade mentre le risorse occorrenti per l'acquisto di un solo cacciabombardiere F-35 sarebbero sufficienti per finanziare un anno di attività per oltre 20.000 giovani da impegnare in progetti di difesa della Patria in modo non armato e nonviolento;

per di più, con ordinanza n. 15243/11RG del 9 gennaio 2012, il tribunale di Milano - sezione lavoro - aveva dichiarato discriminatoria la limitazione prevista dall'articolo 3 del «Bando per la selezione di 10.481 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all'estero» pubblicato il 20 settembre 2011, nella parte in cui chiedeva il possesso della cittadinanza italiana quale requisito di ammissione allo svolgimento del servizio civile nazionale. Con la stessa decisione il giudice aveva ordinato alla Presidenza del Consiglio dei ministri - ufficio nazionale servizio civile - di sospendere le procedure di selezione, di modificare il bando nella parte in cui richiede il requisito della cittadinanza consentendo l'accesso anche agli stranieri soggiornanti regolarmente in Italia e di fissare un nuovo termine per la presentazione delle domande;

in esecuzione alla citata ordinanza l'avvio al servizio civile nazionale era rimasto sospeso con effetto immediato per tutti i volontari selezionati per i progetti inseriti sia nel bando nazionale di 10.481 volontari, sia nei bandi regionali e delle province autonome contestualmente emanati dall'ufficio, per i quali era previsto il medesimo requisito della cittadinanza italiana in conformità con quanto disposto dall'articolo 5 della legge n. 64 del 2011 e dall'articolo 3 del decreto legislativo n.77 del 2002;

fortunatamente quella decisione è stata annullata su reclamo della Presidenza del Consiglio dei ministri;

ma resta la situazione fortemente negativa del drastico taglio delle risorse che rischia di dare un colpo mortale al servizio, privando la comunità di un prezioso apporto di tanti volontari e moltissimi giovani di un progetto di impegno sul campo, assai formativo -:

se il Governo sia conoscenza di questa pesante situazione, quali siano i suoi intendimenti al riguardo e quali misure intenda adottare al fine di limitare i disagi agli enti, al volontariato, alla comunità e ai giovani derivanti dalla grave carenza di risorse che inciderebbe negativamente anche sui progetti già avviati, per i quali esistono forti e legittime aspettative, evitando la sostanziale agonia del servizio civile nazionale che rappresenta una delle poche opportunità a sostegno dei giovani concorrendo a realizzare anche il principio costituzionale di solidarietà sociale.(5-06147)