BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dal comunicato stampa del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria (Sappe) dell'11 gennaio 2012, un detenuto straniero della casa circondariale di Porto Azzurro avrebbe tentato di togliersi la vita in cella e sarebbe stato salvato solo grazie al pronto intervento degli agenti della polizia penitenziaria;
secondo stime ufficiali, lo scorso anno tra la popolazione reclusa si sarebbero registrati 66 suicidi, 1.137 tentativi di suicidio e 5.703 atti di autolesionismo -:
se intenda avviare un'indagine amministrativa interna, al fine di appurare se nei confronti del detenuto che ha tentato il suicidio fossero state messe in atto tutte le misure di sorveglianza previste e necessarie;
se e quali misure precauzionali e di vigilanza siano state adottate dall'amministrazione penitenziaria nei confronti del detenuto dopo questo episodio;
se non si intenda adottare o implementare, per quanto di competenza, le opportune misure di supporto psicologico ai detenuti, al fine di ridurre sensibilmente gli episodi di suicidio, tentato suicidio e di autolesionismo;
più in particolare quali iniziative, anche normative, si intendano prendere per rafforzare l'assistenza medico-psichiatrica ai detenuti malati, sia attraverso un'attenta valutazione preventiva che consenta di identificare le persone a rischio, sia per sostenere adeguatamente sotto il profilo psicologico le persone che tentano il suicidio, senza riuscirci la prima volta, ma spesso ben decisi a tentare ancora. (4-14502)