ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12840

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 508 del 27/07/2011
Trasformazioni
Trasformato il 18/09/2012 in 5/07868
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 27/07/2011
Stato iter:
18/09/2012
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 11/04/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

TRASFORMA IL 18/09/2012

TRASFORMATO IL 18/09/2012

CONCLUSO IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12840
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 27 luglio 2011, seduta n.508

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

come riportato dalle agenzie di stampa, nelle scorse settimane un detenuto di 38 anni nel carcere di Lecce è stato protagonista di un atto di autolesionismo: ha ingerito due lamette da barba ed è stato trasportato in ospedale;

il gesto è stato determinato dalle precarie condizioni del giovane costretto su una sedia a rotelle a causa di un episodio violento;

in un primo momento il detenuto era stato assegnato agli arresti domiciliari, poi revocati; occorrerebbe ricoverare il detenuto in una eventuale struttura sanitaria adeguata alle sue condizioni precarie di salute;

nonostante l'impegno e la buona volontà dei dirigenti e del personale, le condizioni del carcere di Lecce (ma, si potrebbe dire, delle tante carceri più in generale) non sono tali da consentire che siano rispettati pienamente i diritti umani -:

se non si intenda disporre il ricovero del detenuto in questione in una struttura sanitaria adeguata alle sue precarie condizioni di salute;

se ed in che misura al detenuto di cui in premessa venga garantito una adeguato sostegno psicologico;

quali iniziative immediate intendano assumere, negli ambiti di rispettiva competenza, per affrontare un problema così grave, sia per il caso specifico del carcere di Lecce, sia per le condizioni più generali delle carceri italiane.(4-12840)