ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00712

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 521 del 20/09/2011
Abbinamenti
Atto 1/00391 abbinato in data 26/10/2011
Atto 1/00621 abbinato in data 26/10/2011
Atto 1/00623 abbinato in data 26/10/2011
Atto 1/00625 abbinato in data 26/10/2011
Atto 1/00629 abbinato in data 26/10/2011
Atto 1/00726 abbinato in data 26/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 20/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 20/09/2011


Stato iter:
26/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/10/2011
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/10/2011
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 26/10/2011
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 26/10/2011
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA
Resoconto BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/10/2011

PARERE RIMESSO ALL'ASSEMBLEA IL 26/10/2011

PARERE GOVERNO IL 26/10/2011

DISCUSSIONE IL 26/10/2011

APPROVATO IL 26/10/2011

CONCLUSO IL 26/10/2011

Atto Camera

Mozione 1-00712
presentata da
ALDO DI BIAGIO
testo di
martedì 20 settembre 2011, seduta n.521

La Camera,

premesso che:

la cooperazione allo sviluppo - nata dall'esigenza di garantire il rispetto della dignità umana, assicurare la crescita economica di tutti i popoli e aiutare i Paesi in via di sviluppo a rafforzare le rispettive istituzioni - rappresenta sempre più una componente essenziale della politica estera italiana, soprattutto alla luce delle «nuove» emergenze che richiedono interventi urgenti, in particolare, per il mantenimento della pace e la gestione dei flussi migratori;

l'aiuto pubblico allo sviluppo - pur non rappresentando, in termini quantitativi, la fonte principale di finanziamento dello sviluppo - svolge, tuttavia, un ruolo essenziale, in particolare nei Paesi meno avanzati (least developed Countries), di sostegno agli sforzi fatti localmente per adeguare le istituzioni e i mercati, affinché sappiano cogliere le opportunità di sviluppo che i processi di globalizzazione schiudono e, al tempo stesso, proteggere le fasce più deboli della popolazione;

ogni anno l'Ocse elabora le statistiche sul volume degli aiuti nell'anno precedente e, secondo una recente tabella che evidenzia il trend dell'aiuto pubblico allo sviluppo italiano dal 1990 al 2010, l'aiuto italiano sarebbe sceso dallo 0,16 per cento (nel 2009) allo 0,15 per cento (nel 2010) del reddito nazionale lordo;

tali dati certificano il drammatico stato in cui versa la cooperazione allo sviluppo nel nostro Paese e confermano le difficoltà rispetto al mantenimento degli impegni assunti in sede internazionale in materia di aiuto pubblico allo sviluppo (0,51 per cento la percentuale da raggiungere nel 2010, secondo quanto concordato in ambito di Unione europea), peraltro rafforzate dai drastici tagli recentemente effettuati dal Governo;

lo stesso Ministro degli affari esteri, in un'intervista che correda il rapporto 2011 di ActionAid su «L'Italia e la lotta alla povertà nel mondo» - che sarà presentato a Roma il 27 settembre 2011 - ha affermato che i tagli al bilancio della cooperazione «non giovano alla nostra posizione nei Paesi dove eroghiamo un volume di aiuti inferiore al passato e in organizzazioni internazionali dove il nostro peso relativo sta diminuendo»;

tali tagli rischiano di determinare un forte ridimensionamento della credibilità europea in materia di cooperazione allo sviluppo, nonostante gli sforzi di quei Paesi dell'Unione europea che hanno incrementato la quota di aiuti e di quelli che, nonostante la crisi economica, hanno mantenuto i livelli degli anni precedenti;

oltre alla scarsità delle risorse e al fatto che, sempre più di recente, il tema della cooperazione allo sviluppo sembra uscito dalle priorità dell'agenda di Governo, esiste un reale problema di trasparenza ed efficacia della spesa e degli aiuti ai Paesi poveri;

nel settembre 2008 tutti i donatori a livello globale - in occasione del III forum di alto livello sull'efficacia degli aiuti atti a favorire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio, svoltosi ad Accra, in Ghana - hanno lanciato un'importante iniziativa per la trasparenza degli aiuti internazionali allo sviluppo - l'international aid transparency Initiative (Iati);

per dare seguito all'impegno sull'efficacia dell'aiuto, nel febbraio 2009, 16 donatori hanno firmato l'international aid transparency Initiative, che ha lo scopo di garantire la massima accessibilità in tempo reale alle iniziative di aiuto allo sviluppo finanziate dai donatori, con l'ambizione di avere certamente, come punto di riferimento, l'esperienza del database del Dac-Ocse (Development assistance committee), ma anche di superarne alcuni dei limiti attuali: il ritardo nella pubblicazione dei dati (con una media di oltre un anno di ritardo), la mancanza di dettagli sui risultati dei programmi e i pochi dettagli geografici che impediscono di situare correttamente le iniziative di sviluppo nei Paesi partner,

molti Paesi non hanno ancora aderito a questa importante iniziativa e, tra questi, vi è l'Italia, che non ha ancora espresso alcuna posizione circa la sua adesione;

negli ultimi anni anche l'Unione europea si è impegnata in una riforma degli strumenti di finanziamento, sulla base dei princìpi stabiliti prima dalla dichiarazione di Parigi sull'efficacia degli aiuti (2005) e in seguito dall'agenda per l'azione di Accra (2008), ponendo al centro delle sue sfide anche quello di rendere trasparenti gli aiuti, in particolare gli aiuti comunitari: in tale direzione la Commissione europea sta predisponendo un documento di lavoro su trasparenza e responsabilità, anche in vista del IV forum ad alto livello sull'efficacia degli aiuti, che si svolgerà dal 29 novembre al 1o dicembre 2011 in Corea del Sud;

aumentare l'accessibilità e la disponibilità delle informazioni relative alla cooperazione allo sviluppo è un importante obiettivo che tutti gli Stati dovrebbero concretamente perseguire, in quanto, senza dubbio, sussiste una relazione stretta fra l'aumento dell'efficienza e dell'efficacia degli aiuti e l'adozione di strumenti volti ad incrementarne la trasparenza;

l'adozione di meccanismi efficaci di controllo «diffuso» ed immediato sul flusso degli aiuti potrebbe, tra l'altro, incentivare una maggiore responsabilità nell'uso delle risorse pubbliche,
impegna il Governo:

ad assumere ogni iniziativa, anche economica, utile a rilanciare la politica di cooperazione, anche incrementando la percentuale di risorse destinate all'aiuto pubblico allo sviluppo, al fine di consentire un riallineamento alla media e agli standard di efficacia degli altri Paesi donatori dell'Unione europea;

a sviluppare misure utili a garantire la massima accessibilità alle iniziative e ai programmi intrapresi in materia di aiuti pubblici allo sviluppo;

ad aderire all'iniziativa internazionale per la trasparenza dell'aiuto (international aid transparency Initiative - Iati);

a riferire al Parlamento sullo stato di attuazione e di partecipazione dell'Italia agli obiettivi del millennio delle Nazioni Unite.

(1-00712)«Di Biagio, Della Vedova».