CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 aprile 2023
92.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 13 aprile 2023.

Audizioni informali nell'ambito delle risoluzioni 7-00050 Appendino e 7-00079 Peluffo, sul comparto del commercio al dettaglio di carburanti.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di UNEM – Unione Energie per la Mobilità.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.30 alle 13.45.

Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di IP Gruppo API.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.45 alle 14.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 13 aprile 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.

  La seduta comincia alle 14.

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DL 34/2023: Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.
C. 1060 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VI e XII).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Riccardo ZUCCONI (FDI), relatore, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in esame soffermandosi sulle sole parti del testo del decreto-legge (composto di 25 articoli) che investono profili di interesse della X Commissione e rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento.
  Evidenzia quindi che l'articolo 1 (Rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas) prevede che, per il secondo trimestre 2023, le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale sino rideterminate dall'ARERA nel limite di 400 milioni di euro. Il comma 2 prevede che, dal secondo trimestre 2023 e fino al 31 dicembre 2023, le agevolazioni relative alle tariffe di cui all'articolo 3, comma 9-bis, del decreto-legge n. 185 del 2008 per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico vengano rideterminate sulla base dell'indicatore della situazione economica equivalente pari a 30.000 euro valido per il 2023 (a fronte della previsione attuale di un ISEE non superiore a 20.000 euro) nel limite di 5 milioni di euro.
  Segnala poi che l'articolo 2, comma 1, proroga la riduzione dell'aliquota IVA al 5 per cento (in deroga all'aliquota del 10 o 22 per cento prevista a seconda dei casi dalla normativa vigente) alle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2023. Il comma 2 prevede la riduzione al 5 per cento dell'aliquota IVA anche in relazione alle forniture di servizi di teleriscaldamento nonché somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia. Il comma 3 reca la quantificazione degli oneri derivanti dai commi 1 e 2 e indica le fonti di copertura finanziaria.
  Osserva che l'articolo 2 ai commi 4 e 5 conferma, per il mese di aprile, l'applicazione agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi l'anno delle aliquote negative della componente tariffaria UG2C, benché ridotte del 65 per cento rispetto al primo trimestre e, per tutto il secondo trimestre 2023, l'azzeramento delle altre aliquote degli oneri generali di sistema per il settore gas. Ricorda che per queste finalità è autorizzata per l'anno 2023 la spesa di 280 milioni di euro, da trasferire alla Cassa per i servizi energetici e ambientali
  Rimarca quindi che l'articolo 3 prevede la possibilità di erogare un contributo nei mesi da ottobre a dicembre del 2023, a parziale compensazione delle spese sostenute dalle famiglie per le spese di riscaldamento mentre il comma 2 rinvia ad un decreto del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, l'individuazione dei criteri per l'assegnazione del contributo. Sulla base di tali criteri, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) dovrà definire le modalità applicative e la misura del contributo, tenendo conto dei consumi medi di gas naturale. Fa presente che il comma 3 prevede un finanziamento pari a 1.000 milioni di euro.
  Evidenzia inoltre che l'articolo 4 riconosce, abbassandone le percentuali, anche nel secondo trimestre 2023 alcuni crediti di imposta già concessi nel 2022 dai decreti-legge n. 4, n. 17, n. 21, n. 50, n. 115, n. 144 e n. 176 del 2022 e, per il primo trimestre 2023, dalla legge di bilancio 2023 (articolo 1, commi 2-9) per contrastare l'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas in capo alle imprese. Sottolinea che si tratta in particolare: del credito d'imposta per le imprese energivore, che viene concesso nella misura del 20 per cento (in luogo del 45 per Pag. 42cento) delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel mese di secondo trimestre 2023; del credito d'imposta per imprese dotate di contatori di energia elettrica di specifica potenza disponibile, pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle energivore, che viene attribuito in misura pari al 10 per cento (in luogo del 35 per cento) della spesa sostenuta per l'acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2023; del credito d'imposta per imprese gasivore, concesso in misura pari al 20 per cento per cento (in luogo del 45 per cento) della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre 2023, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici; del credito d'imposta per l'acquisto di gas naturale per imprese non gasivore, pari al 20 per cento (in luogo del 45 per cento) della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre 2023, per usi diversi dal termoelettrico. Segnala che le disposizioni in esame regolano le modalità di fruizione dei crediti d'imposta e il regime di cedibilità, tra l'altro fissando al 31 dicembre 2023 i termini per il relativo utilizzo e la relativa cessione. Evidenzia che il comma 7 dispone in ordine all'utilizzo dei crediti di imposta in commento, che possono essere usufruiti esclusivamente in compensazione (con modello F24) chiarendo che il termine per il relativo utilizzo è fissato al 31 dicembre 2024. Segnala anche che il comma 8 chiarisce che i crediti d'imposta sono cedibili, solo per intero, dalle medesime imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni previsti dalla norma, che il comma 9 valuta i relativi oneri in 1.348,66 milioni di euro per l'anno 2023 e che il comma 10 affida al Ministero dell'economia e delle finanze il monitoraggio delle fruizioni dei crediti d'imposta, ai fini del rispetto delle norme di contabilità pubblica.
  Fa presente che l'articolo 5 ridetermina la base imponibile ai fini del calcolo del contributo di solidarietà temporaneo, per il 2023, prevedendo l'esclusione dell'utilizzo di riserve del patrimonio netto accantonate in sospensione d'imposta o destinate alla copertura di vincoli fiscali e che siano parimenti esclusi, dal calcolo della media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi di imposta antecedenti a quello in corso al 1 ° gennaio 2022, gli utilizzi di riserve del patrimonio netto che hanno concorso al reddito nei suddetti quattro periodi di imposta. Il comma 3 quantifica gli oneri che derivano dalla presente disposizione, valutati in 404 milioni di euro per l'anno 2023.
  Evidenzia che l'articolo 6 dispone una deroga alla disciplina vigente sulla determinazione del reddito imponibile correlato alla produzione di energia oltre le soglie di 2.400.000 kWh anno per fonti rinnovabili agroforestali, e di 260.000 kWh anno per fonti fotovoltaiche. La deroga si applica esclusivamente al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022.
  In materia di interventi finalizzati al risparmio energetico, segnala che l'articolo 7 autorizza il cumulo tra agevolazione fiscale e contributo regionale (o delle province autonome di Trento e Bolzano), se le norme che regolano quest'ultimo lo consentono. La somma dei due benefici, in ogni caso, non deve superare il 100 per cento della spesa ammissibile all'agevolazione o al contributo.
  Ricorda poi che gli articoli da 8 a 16 recano disposizioni in materia di salute mentre gli articoli da 17 a 23 in materia di adempimenti fiscali. Segnala, in particolare che l'articolo 24, comma 5 istituisce nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy un Fondo con una dotazione di 2 milioni di euro per l'anno 2023, finalizzato a sostenere le imprese elettrivore localizzate nelle Regioni insulari e per le quali è istituito un tavolo di crisi nazionale presso il predetto Ministero. Con successivo decreto del Ministro delle Imprese e del made in Italy sono individuate le modalità di utilizzo delle risorse in modo che ne sia assicurata la compatibilità con gli aiuti di Stato. Fa quindi presente che l'articolo 24 reca ai commi 6 e 7 le disposizioni per la copertura degli oneri recati Pag. 43dal provvedimento in esame e che l'articolo 25 disciplina l'entrata in vigore del decreto-legge (31 marzo 2023).
  Osserva, in ultimo, che il carattere necessario e urgente delle misure adottate a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e di adempimenti fiscali, sembrano evidenti. Non ritiene di doversi dilungare sull'urgenza concernente le misure a sostegno delle famiglie e delle imprese in materia energetica mentre per quelle in materia di salute sottolinea, in particolare, quelle relative al payback e al personale per i Pronto soccorso ospedalieri. Sulle le misure relative ad adempimenti fiscali evidenzia, infine, che esse sono volte ad aiutare soggetti in grande difficoltà. In merito a queste ultime, in considerazione delle contestazioni sollevate circa la previsione che non siano punibili i contribuenti che si avvalgano delle procedure di definizione agevolata introdotte dalla legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023) per regolarizzare la propria posizione contributiva, ricorda che la stessa Corte di Cassazione, con la sentenza n. 43062 del 2021, si è pronunciata sulle possibili interferenze tra la disciplina della definizione agevolata e le norme penali non ravvisandovi una distonia del sistema normativo.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S) fa presente che il provvedimento contiene talune criticità che la Commissione e il relatore dovrebbero tenere presenti in occasione dell'espressione del parere. In primo luogo ritiene che si ponga una questione pregiudiziale di costituzionalità, considerato che il decreto-legge dispone su materie non omogenee, nonostante i ripetuti richiami della Corte costituzionale e dello stesso Presidente della Repubblica fatti in passato in senso contrario, dal momento che reca misure su materie assai lontane tra di loro quali l'energia e la sanità. Ritiene che la prima domanda che la Commissione dovrebbe farsi attiene al fatto se quanto stabilito dal provvedimento risponda agli interessi delle imprese italiane o se, piuttosto, non ne rappresenti una criticità. Osserva, infatti, che il decreto-legge all'esame non solo abbassa le percentuali, nel secondo trimestre 2023, di alcuni crediti di imposta già concessi nel 2022 e per il primo trimestre 2023 per contrastare l'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas in capo alle imprese, ma riduce anche le aliquote negative sulla componente tariffaria UG2C per il gas, introdotta da Arera, e ripropone gli oneri di sistema. Quanto all'istituzione nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy di un Fondo con una dotazione di 2 milioni di euro per l'anno 2023, finalizzato a sostenere le imprese a forte consumo di energia elettrica localizzate nelle regioni insulari e per le quali è istituito un tavolo di crisi nazionale, evidenzia che esso è destinato a sostenere principalmente la società Portovesme facente parte di un gruppo svizzero che ha chiuso l'ultimo bilancio con un attivo di molti miliardi, destinandone la gran parte al dividendo per i propri azionisti: è quindi dell'avviso che questa parte del decreto debba essere rivista.
  Per quanto attiene poi allo scudo penale a favore di evasori i cui reati finanziari sono stati conclamati persino con giudizi di primo grado, contesta che l'iniziativa tenda a dare una mano ad aziende che non sono in grado di onorare i loro debiti a causa della crisi in quanto il sistema tributario già mette a loro disposizione uno strumento ben preciso: la possibilità di rateizzare il debito con l'erario. Ritiene, peraltro, che disporre continue sanatorie significa dire al Paese che pagare le tasse non conviene e che se ne può fare a meno.
  In ultimo osserva che l'allungamento dei termini per i condoni previsti dalla precedente legge di bilancio dimostra che il Governo intende essere forte con i deboli e debole con i forti.
  Considerate quindi le citate criticità del provvedimento, reitera l'invito alla Commissione e al relatore a tenerle ben presenti in occasione dell'espressione del parere.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

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INTERROGAZIONI

  Giovedì 13 aprile 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene da remoto il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la sicurezza energetica Claudio Barbaro.

  La seduta comincia alle 14.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-00497 Peluffo: Su questioni riguardanti la scadenza del mercato tutelato dell'energia elettrica e del gas naturale.

  Il sottosegretario Claudio BARBARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la risposta fornita, dichiara la propria insoddisfazione in quanto l'interrogazione in oggetto conteneva una domanda precisa relativa a quali iniziative concrete il Governo intenda porre in essere per assicurare ai condomìni e ai condòmini italiani la maggiore riduzione possibile del costo finale di elettricità e gas per uso domestico. Evidenzia che il quesito era infatti chiaro e riguardava le utenze condominiali che sono equiparate a quelle delle microimprese, come sembra avvenire anche per quelle delle associazioni di culto e del terzo settore. Credeva che questi soggetti potessero essere meritevoli di un'attenzione diversa da parte del Governo ma, prendendo atto della risposta ricevuta, deve constatare che così non è.

5-00443 Bonelli: Sulla tutela dei clienti domestici organizzati in comunità energetiche rinnovabili.

  Il sottosegretario Claudio BARBARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo rinuncia alla replica.

5-00185 Cappelletti: Sulla tutela dei consumatori avverso le proposte unilaterali di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale formulate dalle società fornitrici.

  Il sottosegretario Claudio BARBARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Enrico CAPPELLETTI (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta ricevuta. Osservato che l'interrogazione in titolo potrebbe ritenersi superata, essendo stata presentata prima di Natale, rileva che il Governo ha evitato di rispondere su due precisi aspetti: quali iniziative intenda sostenere per evitare la reiterazione dei comportamenti ivi richiamati, anche attraverso eventuali iniziative legislative che rafforzino la trasparenza e la concorrenza tra gli operatori. Evidenzia, infatti, che i comportamenti scorretti degli operatori, come anche la mancanza di trasparenza che indebolisce la consapevolezza degli utenti, producono la conseguenza di aumentare gli oneri per i consumatori mentre un'effettiva tutela della concorrenza si riverbera virtuosamente sull'entità delle bollette e dunque sui consumatori stessi. In relazione a quanto riferito circa quanto recato dal decreto «Milleproroghe», prende atto che effettivamente quest'ultimo contribuire a fare chiarezza ma, sottolinea, resta il fatto che permangono importanti contenziosi ancora aperti.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.50.