CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 febbraio 2022
738.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 24

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 9 febbraio 2022. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la giustizia, Anna Macina.

  La seduta comincia alle 14.

Accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati c.d. ostativi, di cui all'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario.
Testo unificato C. 1951 Bruno Bossio, C. 3106 Ferraresi, C. 3184 Delmastro Delle Vedove e C. 3315 Paolini.
(Seguito esame e rinvio.).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 gennaio 2022.

  Mario PERANTONI, presidente e relatore, ricorda che nella seduta del 28 dicembre scorso si è svolta la discussione sul complesso delle circa 110 proposte emendative presentate e che nella successiva seduta del 19 gennaio non si è proceduto all'esame delle stesse, avendo il Governo richiesto un supplemento di istruttoria.
  Avverte altresì che gli emendamenti 1.108, 1.109 e 1.110 del relatore sono stati ritirati.
  Chiede quindi quale sia l'orientamento dei gruppi in merito ai tempi dell'esame delle proposte emendative presentate.

  Eugenio SAITTA (M5S), nel far presente che per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle non vi sono problemi ad entrare nel merito delle singole questioni, ritiene che si possa procedere già nella giornata odierna all'esame delle proposte emendative, anche considerata l'urgenza del provvedimento.

  Pietro PITTALIS (FI) ritiene che, alla luce delle proposte di riformulazione di alcuni emendamenti messe a disposizione dal relatore per le vie brevi, sia necessaria una pausa di riflessione di qualche giorno, al fine di garantire le condizioni per un iter spedito del provvedimento. Nella medesima Pag. 25ottica di collaborazione che ha consentito un'ampia condivisione del testo base, chiede quindi di soprassedere all'esame delle proposte emendative nella giornata odierna, per lasciare spazio ad una valutazione comune.

  Roberto TURRI (LEGA) si associa alla richiesta di un breve rinvio dell'esame delle singole proposte emendative, rilevando a nome del gruppo della Lega l'esigenza di un ulteriore confronto.

  Andrea COLLETTI (MISTO-A) a nome della sua componente, chiede di passare immediatamente all'esame delle singole proposte emendative.

  Maria Carolina VARCHI (FDI), pur apprezzando gli sforzi del relatore per addivenire alla predisposizione di un testo il più possibile condiviso, rammenta che il gruppo di Fratelli d'Italia non ha votato in senso favorevole all'adozione del testo base, al quale ha presentato diverse proposte emendative. Ripropone la questione, già sollevata nel corso della seduta di ieri, del modus operandi della Commissione, rammentando che le prerogative del Parlamento non sono certamente quelle di soggiacere ai tempi, alle indicazioni e agli impulsi provenienti dal Governo. Pertanto, nel chiedersi se la volontà della maggioranza sia quella di rinunciare alle proprie prerogative, anche su un tema così rilevante come quello in esame, dichiara di non avere difficoltà a rinviare brevemente l'avvio dell'esame delle proposte emendative, purché tale rinvio sia finalizzato ad un confronto tra le forze parlamentari. Rammenta infatti che la richiesta della Corte costituzionale è rivolta al Parlamento e non certo al Governo, il quale può eventualmente adottare un proprio provvedimento nel caso in cui ravvisi la necessità di intervenire in materia. Chiede pertanto che il rinvio dell'esame serva alla Commissione per riappropriarsi delle prerogative alle quali, in maniera del tutto incomprensibile, si è scelto di rinunciare e costituisca l'occasione per tutte le forze parlamentari di farsi carico della responsabilità che la Consulta ha attribuito loro. Esprime invece le proprie perplessità nel caso in cui il differimento dell'avvio dell'esame delle singole proposte emendative sia finalizzato ad attendere che il Governo inserisca tra le proprie priorità anche il tema dell'ergastolo ostativo, per altro inopinatamente considerato che il Paese si attende un intervento da parte del Parlamento. In conclusione, rivolge al presidente, anche nella sua qualità di relatore, l'invito a fare di tutto per rendere proficuo il rinvio dell'esame.

  Carmelo MICELI (PD), nel richiamarsi alle considerazioni conclusive della collega Varchi, sottolinea che un intero Paese attende la necessaria riforma in materia di ergastolo ostativo, rilevando che l'intervento legislativo, cui il Parlamento è invitato dalla pronuncia della Corte costituzionale, è di non poco conto. A tale proposito evidenzia come sia stata la stessa Corte, con il riferimento ai rischi di un proprio intervento meramente «demolitorio», a porre il Parlamento davanti alle potenziali conseguenze della mancata approvazione, entro il termine del 10 maggio prossimo, di un provvedimento in grado di rimediare ai profili di incostituzionalità del vigente ordinamento. Fa presente che in tal caso, nel trentennale delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, l'effetto della eliminazione delle disposizioni alle quali proprio Falcone e Borsellino hanno tanto contribuito, sarebbe quello di una possibile concessione scriteriata di benefici a mafiosi che non hanno voluto collaborare con la giustizia. Sollecita pertanto tutte le forze politiche ad evitare simili conseguenze, rilevando la necessità di approvare celermente una legge in materia. Alla luce delle proposte di riformulazione sottoposte dal relatore per le vie brevi ai gruppi, esprime la convinzione che il lavoro sia a buon punto, non nascondendo tuttavia l'esigenza di un ulteriore approfondimento, per ragioni di metodo e di merito. Con riguardo al primo aspetto, ritiene che si debba fare tutto il possibile, anche in considerazione del contributo del Governo e dell'importanza del tema, per arrivare ad un testo il più possibile condiviso, rilevando come l'approvazione unanime del provvedimento rappresenterebbe Pag. 26un segnale importante per tutti, a partire dai familiari delle vittime. Con riguardo al merito, anticipa una delle questioni che a suo parere dovranno essere affrontate in una riunione informale di tutte le forze politiche, riferendosi in particolare alla scelta di demandare al giudice monocratico la decisione in merito alla concessione o meno dei benefici, sulla quale invita ad un supplemento di riflessione. Pur consapevole delle difficoltà di sistema che hanno indotto a tale soluzione, evidenzia che, a seguito del superamento degli attuali automatismi, l'attribuzione di una maggiore discrezionalità al giudice dell'esecuzione determinerà per conseguenza una maggiore sovraesposizione del singolo magistrato. Rammenta a tale proposito quanto i soggetti criminali, e in particolare quelli di stampo mafioso, si siano sempre dimostrati crudelmente sensibili alle modifiche normative in materia di ordinamento penitenziario e di cosiddetto carcere duro. Ribadisce pertanto l'invito a valutare con attenzione l'impatto della scelta adottata, perché la prima reazione da parte dei soggetti interessati sarà quella di esercitare forti pressioni sui singoli magistrati, i quali verranno identificati come i diretti responsabili della mancata concessione dei benefici richiesti. In conclusione, anche a nome del suo gruppo, si dichiara favorevole ad un breve rinvio, ritenendo che già nella giornata di martedì prossimo si potrà essere nelle condizioni di votare in maniera unanime.

  Federico CONTE (LEU), ritenendo superfluo intervenire dopo le appassionate considerazioni del collega Miceli, si limita ad esprimersi in senso favorevole ad una ulteriore, seppur breve, riflessione.

  Mario PERANTONI, presidente e relatore, fa presente come, nella sua qualità di relatore, abbia tempestivamente condiviso con i colleghi il risultato delle interlocuzioni con il Governo che in questa occasione si è messo a disposizione del Parlamento, per contribuire ad esplicitarne al meglio la volontà, attraverso interventi di natura tecnica o volti ad evitare criticità di ordine costituzionale. Tiene inoltre a precisare che le i proposte di riformulazione messe a disposizione nella mattinata odierna per le vie brevi non costituiscono un risultato definitivo, ma sono suscettibili di ulteriori modifiche in esito al confronto tra i gruppi, sottolineando la dichiarata disponibilità del Governo all'ascolto, in presenza di eventuali divergenze.

  Eugenio SAITTA (M5S) rileva come tutti i colleghi che sono intervenuti abbiano riconosciuto l'urgenza del provvedimento ed evidenziato la volontà di portare a termine un lavoro condiviso. Sottolinea in proposito come già il testo unificato all'esame della Commissione sia frutto di una larga condivisione tra tutte le forze politiche raggiunto dal presidente e relatore con dedizione. Ritiene che il collega Miceli pone degli spunti di riflessione importanti sui quali è possibile convenire. Ribadisce la volontà del suo gruppo di procedere celermente all'esame del provvedimento pur sottolineando come la discussione debba essere ampia e approfondita. Nell'evidenziare la natura parlamentare del provvedimento, ritiene che potrebbe essere utile, al fine di rendere più rapido l'esame dello stesso, prevedere nella giornata odierna un incontro informale tra tutte le forze politiche e il relatore per comprendere quali siano effettivamente i margini di condivisione e quali siano le divergenze anche in relazione alle scelte tecniche proposte dal Governo. Ciò premesso, manifesta la disponibilità del suo gruppo a che la Commissione, all'esito dell'incontro informale richiesto, si riunisca prontamente, anche nella serata odierna, per proseguire l'esame del provvedimento.

  Mario PERANTONI, presidente e relatore, nel rilevare come tutti i gruppi abbiano avuto a disposizione un tempo molto limitato per valutare attentamente le proposte di riformulazione di alcuni emendamenti presentati al testo unificato, da lui trasmesse per le vie brevi soltanto nella mattinata odierna, ritiene che le richieste avanzate dai colleghi siano ragionevoli pur evidenziando la necessità di procedere celermente all'esame del provvedimento. SottolineaPag. 27 infatti come, nel corso della prossima settimana, la Commissione non avrà a disposizione molto tempo per esaminare il provvedimento in quanto il Governo potrebbe trasmettere le proposte emendative riferite alla riforma del Consiglio superiore della magistratura. Rammenta, inoltre, che nella giornata di martedì 15 febbraio prossimo la Ministra della Giustizia svolgerà un'audizione avente ad oggetto i contenuti della Relazione sullo stato di attuazione del PNRR. Ritiene quindi che si possa tenere un incontro informale con i rappresentanti dei gruppi immediatamente al termine della presente seduta, nel corso del quale illustrerà ai colleghi il percorso attraverso cui è giunto alla predisposizione delle proposte di riformulazione che ha trasmesso per le vie brevi questa mattina. Sottolinea come, qualora nel corso di tale incontro si convenga su un possibile percorso condiviso, la Commissione potrebbe procedere ad esaminare le proposte emendative già nella seduta di domani. Ribadisce infatti che la prossima settimana, ad esclusione della giornata di lunedì prossimo, la Commissione potrebbe avere difficoltà ad individuare spazi adeguati per proseguire l'esame del provvedimento.

  Roberto TURRI (LEGA), nel sottolineare come sia stata più volte ventilata la possibilità di svolgere degli incontri tra le varie forze politiche per discutere in ordine a proposte di riformulazione di alcuni emendamenti e come tali incontri non si siano poi effettivamente svolti, constata tuttavia che il relatore ha trasmesso per le vie brevi ai gruppi delle proposte di riformulazione di alcuni emendamenti. Ritiene quindi necessario organizzare, prima di riunire l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, un incontro informale tra il relatore e i rappresentanti dei gruppi. Evidenziando come all'esito di tale incontro informale sarà più agevole comprendere se sussistano o meno le condizioni per svolgere un lavoro condiviso sul provvedimento, suggerisce quindi di rinviare la riunione dell'ufficio di presidenza, prevista al termine della seduta e nella quale si dovranno definire le modalità per il prosieguo dei lavori, alla giornata di domani. Precisa, quindi, di escludere che già nella giornata di domani la Commissione possa essere nelle condizioni di potersi riunire per esaminare gli emendamenti presentati.

  Mario PERANTONI, presidente e relatore, nel convenire sulla necessità di effettuare una riunione informale tra i gruppi, precisa di non aver ancora organizzato, in qualità di relatore, un tale incontro non per mancanza di volontà ma perché non aveva ancora completato la documentazione da sottoporre ai gruppi. Sottolinea come, non appena definito il quadro completo degli interventi di modifica, li abbia trasmessi prontamente per le vie brevi. Propone quindi di svolgere immediatamente, al termine delle sedute odierne, un incontro informale con i rappresentanti dei gruppi e di rinviare la riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, all'esito di tale incontro.

  Andrea COLLETTI (MISTO-A) chiede quindi quando sarà prevista la riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Mario PERANTONI, presidente e relatore, precisa che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi si riunirà nella giornata di domani. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Mercoledì 9 febbraio 2022. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la giustizia, Anna Macina.

  La seduta comincia alle 14.30.

Sui lavori della Commissione.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, nella seduta odierna in sede di relazioni al Parlamento, ai deputati è consentitaPag. 28 la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all'anno 2021.
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Seguito esame ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento e rinvio).

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, in sostituzione della relatrice, onorevole D'orso, ha illustrato il contenuto della Relazione e che nella seduta odierna si procederà alla discussione generale.

  Maria Carolina VARCHI (FDI) ritiene che le misure previste dal Governo per dare adempimento alle missioni indicate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) non siano sufficienti. A titolo esemplificativo, evidenzia come, in materia carceraria, la previsione di soli otto padiglioni a fronte delle esigenze che si possono evincere dai dati forniti dal Ministero della giustizia, risulti assolutamente non adeguata. Nel riservarsi di ascoltare quanto la Ministra della giustizia riferirà nel corso dell'audizione prevista per martedì prossimo, auspica di avere in tale sede la possibilità di formulare quesiti e di ottenere chiarimenti, rilevando, tuttavia, a nome del suo gruppo, che allo stato attuale la qualità, la quantità e la destinazione delle risorse allocate non appaiono adeguate.

  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, che sarà definita nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ricordando che nella giornata di martedì 15 febbraio avrà luogo l'audizione della Ministra della giustizia avente a oggetto i contenuti in materia di giustizia della Relazione in esame.

  La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 9 febbraio 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19.20 alle 19.35.