CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 aprile 2021
570.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 69

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 aprile 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 10.30.

Sui lavori della Commissione.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, poiché nelle sedute antimeridiane della giornata odierna non sono previste votazioni, ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso.

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 marzo 2021, n. 25, recante disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2021.
C. 3002 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Mario PERANTONI, presidente, nel ricordare che il provvedimento in esame è iscritto nel calendario dell'Assemblea a partire da lunedì 26 aprile, avverte che la Commissione sarà chiamata ad esprimere il prescritto parere nella seduta di domani. Da quindi la parola al relatore, onorevole Saitta, per l'illustrazione del provvedimento.

  Eugenio SAITTA (M5S), relatore, ricorda che la Commissione avvia oggi l'esame, ai fini dell'espressione del prescritto parere alla I Commissione, del disegno di legge Pag. 70C. 3002, approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge n. 25 del 2021, recante disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2021. Il decreto-legge in esame – il cui testo era composto inizialmente da 5 articoli e che ha subito diverse modifiche nel corso del suo esame da parte dell'altro ramo del Parlamento, che ha introdotto ulteriori tre articoli – differisce i termini ordinari per lo svolgimento delle consultazioni elettorali previste per il corrente anno, prevedendo una finestra elettorale fra il 15 settembre e il 15 ottobre, in ragione del permanere del quadro epidemiologico da Covid-19 complessivamente e diffusamente grave su tutto il territorio nazionale, nonché dell'evolversi di significative varianti del virus che presentano carattere ulteriormente diffusivo del contagio. Il provvedimento dispone contestualmente che le consultazioni si svolgano in due giornate, sia di domenica sia di lunedì, e riduce ad un terzo il numero delle sottoscrizioni per le elezioni comunali e circoscrizionali. La finalità del decreto-legge è dichiarata nella relazione illustrativa del disegno di legge di conversione, ed è quella di evitare assembramenti di persone e condizioni di contiguità, che sarebbero in contrasto con le misure di profilassi sanitaria, incluso il distanziamento, e di far sì, dunque, che le consultazioni elettorali si tengano in situazione di sicurezza. In deroga alla normativa elettorale vigente, il differimento del turno elettorale e le altre disposizioni si riferiscono alle seguenti procedure elettorali previste per l'anno in corso: elezioni suppletive della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica per i seggi dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2021; elezioni ordinarie delle amministrazioni comunali (conseguenti alla scadenza naturale del mandato degli organi in carica); elezioni per il rinnovo dei consigli comunali sciolti per mafia; elezioni per il rinnovo delle elezioni comunali in alcune sezioni, ove annullate, anche se già indette; elezioni per il rinnovo dei consigli comunali cui debba provvedersi per motivi diversi dalla scadenza del mandato quando le condizioni che rendono necessario il rinnovo si siano verificate entro il 27 luglio 2021; elezioni degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario anche se già indette e quelle relative agli organi elettivi per i quali entro il 31 luglio 2021 si verificano le condizioni che ne rendono necessario il rinnovo con la proroga della durata del mandato. Fa presente che nel corso dell'esame del Senato sono state introdotte diverse nuove disposizioni, e segnatamente: l'estensione delle disposizioni vigenti sui termini di svolgimento delle elezioni degli organi delle città metropolitane e dei presidenti nelle province e dei consigli provinciali in scadenza nel primo semestre 2021, anche a quelli in scadenza tra luglio e settembre 2021; la possibilità di presentare, per le elezioni del 2021, l'atto di designazione dei rappresentanti di lista mediante posta elettronica certificata; l'introduzione di disposizioni speciali in materia di quorum di validità per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale per il 2021 nei comuni fino a 15.000 abitanti nel caso in cui sia stata ammessa una sola lista; la non applicazione delle sanzioni per l'anno 2021 per il mancato adempimento all'obbligo di redazione della relazione di fine mandato del sindaco; la facoltà per le università di individuare modalità alternative (anche telematiche) di svolgimento delle procedure elettorali per il rinnovo dei propri organi collegiali e monocratici entro il 31 ottobre 2021; l'ampliamento degli orari di apertura degli uffici del casellario giudiziario in occasione delle competizioni elettorali 2021. Nell'esaminare nel dettaglio le disposizioni di interesse della Commissione Giustizia, fa presente che l'articolo 3-bis, introdotto nel corso dell'esame da parte del Senato, prevede, al comma 1, che, al fine di consentire la pubblicazione del certificato del casellario giudiziale dei candidati a norma dell'articolo 1, comma 14, della legge 9 gennaio 2019, n. 3, per le consultazioni elettorali dell'anno 2021, il Ministero della Giustizia deve garantire l'apertura degli Uffici del casellario giudiziario della Procura della Repubblica presso il Tribunale che ha sede nel capoluogo di ciascun distretto di Corte di Appello nei giorni prefestivo e festivo immediatamente precedenti al termine della predetta pubblicazione. Pag. 71 Ricorda che il comma 14 dell'articolo 1 della legge n. 3 del 2019 prevede in occasione di competizioni elettorali (salvo le elezioni amministrative per Comuni i sotto i 15.000 abitanti) per i partiti, movimenti politici e liste che si presentino alle elezioni, l'obbligo di pubblicare sul proprio sito internet il curriculum vitae fornito dai propri candidati ed il relativo certificato penale. L'obbligo di pubblicazione deve essere adempiuto entro il quattordicesimo giorno antecedente la data delle elezioni. Non è richiesto il consenso espresso degli interessati. Il certificato penale deve essere rilasciato dal casellario giudiziario entro novanta giorni dalla data fissata per la consultazione elettorale. Per l'attuazione della previsione in ordine all'apertura degli Uffici del casellario giudiziario in occasione di competizioni elettorali è autorizzata la spesa di euro 37.031 per l'anno 2021, cui si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2021-2023 nell'ambito del Programma «Fondi di riserva e speciali» della Missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2021, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero. Nel sottolineare di non ravvisare con riferimento ai profili di competenza della Commissione Giustizia particolari criticità, dichiara di essere comunque a disposizione dei colleghi che volessero sottoporgli eventuali rilievi ai fini della predisposizione della proposta di parere.

  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Documento di economia e finanza 2021.
Doc. LVII n. 4 e Annesso.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Mario PERANTONI, presidente, nel ricordare che il provvedimento è iscritto nel calendario dell'Assemblea per giovedì 22 aprile e che il parere alla V Commissione dovrà essere trasmesso entro le ore 15 di domani, mercoledì 21 aprile, dà quindi la parola alla relatrice, onorevole Siracusano, per la relazione illustrativa.

  Matilde SIRACUSANO (FI), relatrice, fa presente che la Commissione è oggi chiamata ad esaminare, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza (DEF) relativo all'anno 2021, predisposto ai sensi dell'articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, con allegata la Relazione di cui all'articolo 6, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, al fine di esprimere il proprio parere alla V Commissione. Rammenta che il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2021 è stato trasmesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri il 15 aprile scorso. Osserva che, come il DEF 2020, anche quello in esame presenta solamente due sezioni: la prima, denominata «Programma di stabilità dell'Italia», recepisce l'aggiornamento del Programma di stabilità, ovvero il documento programmatico in materia di finanza pubblica che i singoli Stati membri dell'Unione devono sottoporre annualmente alle Autorità europee in base alle regole del Patto di stabilità e crescita; la seconda (Analisi e tendenza della finanza pubblica) contiene informazioni relative agli andamenti macroeconomici e di finanza pubblica nel periodo di riferimento del documento e rappresenta la parte «italiana» dello stesso, ovvero non prevista dalla normativa europea. Per quanto riguarda la terza sezione, che recepisce il contenuto del Programma nazionale di riforme (PNR), sottolinea che tale sezione non è inserita nel DEF di quest'anno, in quanto, come sottolineato nella premessa al Documento in esame, le riforme occupano un ruolo centrale nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che ad esse dedica una specifica sezione del documento. Per questo motivo, e in forza del Regolamento dell'Unione Europea 2021/241 che istituisce il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, l'Esecutivo ha ritenuto che in questa occasione Pag. 72il PNRR possa integrare il Programma nazionale di riforma previsto dai regolamenti del Semestre Europeo e dalla normativa nazionale. Tale Programma non sarà pertanto presentato separatamente, mentre il PNRR sarà definito nei prossimi giorni e presentato alla Commissione Europea nei termini previsti. Rammenta che tramite il PNRR l'Italia indicherà alla Commissione Europea le priorità nell'utilizzo delle risorse economiche messe a disposizione dal programma europeo di sostegno all'economia «Next Generation EU». Al riguardo, ricorda che le priorità per valorizzare il contributo a favore della Giustizia nell'ambito del Next Generation EU sono state espresse dalla Commissione Giustizia alla Commissione Bilancio nella seduta dello scorso 23 marzo.
  Venendo al documento in esame, fa presente che esso evidenzia in primo luogo che la crisi pandemica continua a condizionare pesantemente la vita economica e sociale del Paese e del mondo intero e che il Governo ritiene necessario rafforzare la spinta ad uscire dalla crisi attraverso tutti gli strumenti a disposizione, sia in campo sanitario (dalla campagna di vaccinazione, all'impulso alla ricerca medica e al rafforzamento del Sistema sanitario nazionale) sia in campo economico (dai sostegni e ristori al rilancio degli investimenti e dello sviluppo con il Piano di ripresa e resilienza finanziato dal Next Generation EU e da ulteriori risorse nazionali). Convinzione profonda del Governo è che la partita chiave per il nostro Paese si giochi sulla crescita economica come fattore abilitante della sostenibilità ambientale, sociale e finanziaria.
  Rammenta che in tale contesto, il nuovo Governo, da poco insediato, ha da subito avvertito l'esigenza di continuare a sostenere l'economia con grande determinazione, compensando anzitutto i lavoratori e le imprese più danneggiati dalle misure sanitarie che si sono rese necessarie. Nel mese di marzo scorso, utilizzando il margine di manovra di 32 miliardi già richiesto dal precedente Esecutivo, il Governo ha perfezionato un decreto-legge contenente un ampio spettro di misure di sostegno a imprese e lavoratori e ai settori più impattati dalle chiusure. Il Governo, insieme all'approvazione del Documento di Economia e Finanza 2021, ritiene ora opportuno richiedere al Parlamento l'autorizzazione ad un ulteriore scostamento dal bilancio per un ammontare di 40 miliardi di euro, che serviranno a varare un nuovo provvedimento che avrà come destinatario principale i lavoratori autonomi e le imprese, e concentrerà le risorse sul rafforzamento della resilienza delle aziende più colpite dalle chiusure, la disponibilità di credito e la patrimonializzazione. Grazie a questo ulteriore intervento, i sostegni a imprese e famiglie erogati sin qui nel 2021 raggiungerebbero il 4 per cento del PIL, dopo il 6,6 per cento erogato l'anno scorso. L'auspicio del Governo è che, grazie ad andamenti epidemici ed economici sempre più positivi nei prossimi mesi, questo sia l'ultimo intervento di tale portata. Rammenta che l'Esecutivo ritiene che la seconda e fondamentale gamba della strategia di uscita dalla crisi e di ritorno allo sviluppo si baserà su un forte impulso agli investimenti pubblici. Nella premessa al Documento in esame si osserva che, oltre alle risorse del Next Generation EU, il PNRR potrà contare su una disponibilità di fondi nazionali che lungo il periodo 2021-2026 porterà il perimetro complessivo del Piano a 222 miliardi, di cui circa 169 miliardi saranno aggiuntivi rispetto alla programmazione esistente. A tali risorse si aggiungeranno circa 15 miliardi netti provenienti dalle altre componenti del Next Generatio nEU, quale il REACT-EU. Si tratta di un piano di rilancio, di uno shock positivo di investimenti pubblici e incentivi agli investimenti privati, alla ricerca e sviluppo, alla digitalizzazione e all'innovazione, senza precedenti nella storia recente. Ricorda che il Governo è consapevole che per attuare questo grande piano sarà necessario semplificare la normativa sulle opere pubbliche e dotare le Amministrazioni coinvolte delle necessarie capacità progettuali e manageriali. Inoltre, si dovrà procedere speditamente sul terreno delle riforme di contesto previste dal PNRR e che riguardano in particolare la Pubblica amministrazione (PA), la giustizia e la concorrenza – oltre al Pag. 73fisco, che sarà oggetto di un'articolata revisione. Quanto allo scenario macroeconomico del DEF 2021, il PIL dovrebbe, già dall'anno prossimo, tornare a sfiorare il livello pre-crisi del 2019. Infatti, dopo la caduta dell'8,9 per cento registrata nel 2020, è stimato un recupero del 4,5 per cento quest'anno e del 4,8 per cento nel 2022, per poi crescere del 2,6 per cento nel 2023 e dell'1,8 per cento nel 2024. Fa presente che, sulla base dei numeri sopra ricordati il Governo accompagna quindi il DEF con una Relazione al Parlamento in cui, ai sensi della legge n. 243 del 2012, richiede l'autorizzazione a rivedere il percorso di avvicinamento all'Obiettivo di medio periodo (MTO) fissando il nuovo livello dell'indebitamento netto al –11,8 per cento del PIL nel 2021, al –5,9 per cento nel 2022, al –4,3 per cento nel 2023 e al –3,4 per cento nel 2024. In termini strutturali, l'indebitamento netto programmatico delle amministrazioni pubbliche si attesterebbe al –9,3 per cento del PIL nel 2021, al –5,4 per cento nel 2022, al –4,4 per cento nel 2023 e al –3,8 per cento nel 2024.
  Con particolare riferimento al settore giustizia, ferma restando l'assenza della specifica parte tradizionalmente recata dal PNR, rileva che il DEF richiama tale settore: dichiarando, a completamento della manovra di bilancio 2022-2024, quali collegati alla decisione di bilancio il disegno di legge «Misure per l'efficienza della giustizia mediante il potenziamento sistemi del processo telematico civile, penale e minorile», il disegno di legge delega della riforma della giustizia tributaria e il disegno di legge in materia di titolo universitari abilitanti; illustrando l'impatto finanziario delle riforme adottate da aprile 2020 alla luce delle raccomandazioni specifiche per Paese del Consiglio dell'8 giugno 2020 sul PNR 2020 dell'Italia, per il quale si raccomanda il miglioramento dell'efficienza e del funzionamento del sistema giudiziario e dell'amministrazione pubblica. Si sottolinea infatti, che un sistema giudiziario efficiente è fondamentale per un'economia che favorisca gli investimenti e l'imprenditoria, e sarà fondamentale nel processo di ripresa. Rammenta che le raccomandazioni 2019 sul sistema giudiziario proponevano di ridurre la durata dei processi civili in tutti i gradi di giudizio e di migliorare l'efficacia della lotta contro la corruzione. In particolare, tale impatto registra una variazione netta di entrata di 211 milioni di euro per l'anno 2021, di 391 milioni di euro per l'anno 2022 e di 375 milioni di euro per l'anno 2023, mentre registra una variazione netta di spesa di 8 milioni di euro per l'anno 2021 e di 33 milioni di euro per l'anno 2022; analizzando i pagamenti effettuati nel 2020 e registrando, rispetto alle previsioni dei pagamenti correnti, spese inferiori per 200 milioni circa relativamente al funzionamento della giustizia. Nel ricordare che la Commissione è chiamata ad esprimersi nella giornata di domani, si dichiara disponibile, nel quadro di un confronto sereno, a valutare le osservazioni che i colleghi intendessero sottoporre alla sua attenzione ai fini del loro eventuale recepimento nella proposta di parere.

  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 20 aprile 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 10.45.

Modifiche all'articolo 380 del codice di procedura penale e all'articolo 73 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope nei casi di lieve entità.
C. 2160 Molinari, C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini.
(Seguito esame e rinvio).

Pag. 74

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 aprile 2021.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nell'ultima seduta, a seguito dell'abbinamento della proposta di legge C. 2965 Licatini, alcuni gruppi hanno chiesto di procedere a un supplemento dell'istruttoria con un altro ciclo di audizioni. Al riguardo fa presente che, effettuata un'ulteriore attenta verifica del contenuto dell'A.C. 2965 Licatini, non ritiene sussistenti i presupposti dell'integrazione istruttoria richiesta, in quanto il tema della produzione e detenzione di cannabis per uso personale, su cui tale proposta incide, è contenuto nella proposta di legge C. 2307 Magi, oggetto, insieme all'AC. 2160 Molinari, delle audizioni svolte. Pertanto la Commissione procederà nella seduta odierna alla discussione generale e, come anticipato nella precedente riunione, al conferimento dell'incarico al relatore a individuare un testo base per il prosieguo dell'esame in sede referente.

  Walter VERINI (PD) si dichiara preliminarmente d'accordo sull'utilità di affidare al relatore, la cui precedente esperienza di governo costituirà un valore aggiunto, il compito di predisporre un testo che sia un punto d'incontro delle diverse istanze, in vista del prosieguo dell'esame in Commissione e in Assemblea. Sottolinea l'esigenza che tale mandato sia pienamente accolto dal relatore, con l'obiettivo di giungere rapidamente ad un testo il più possibile comune, tenuto conto che le proposte di legge in esame presentano molte punti di divergenza. Ritiene che su tale aspetto occorra ascoltare la volontà del relatore.

  Riccardo MAGI (MISTO-A-+E-RI) interviene per ribadire l'auspicio che, a conclusione del lungo ciclo di audizioni, si possa lavorare tutti insieme per un testo condiviso, ritenendo che, diversamente da quanto potrebbe sembrare, gli aspetti divergenti delle proposte di legge in esame possano essere composti. Sottolinea in particolare che il comune obiettivo di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto nelle sue forme più gravi e più dannose, è raggiungibile attraverso la composizione della ratio dei diversi testi.

  Eugenio SAITTA (M5S), anche a nome del Movimento 5 Stelle, esprime l'auspicio che, dopo il lungo ciclo di audizioni appena concluso, si possa efficacemente lavorare su testi divergenti, accomunati tuttavia dall'intento condiviso di contrastare lo spaccio. Nel rammentare il profilo legato all'autocoltivazione della cannabis, dichiara la piena disponibilità a confrontarsi con il relatore, con il quale il Movimento 5 Stelle ha collaborato in occasione del primo Governo della legislatura, sottolineando nel contempo l'importanza di intervenire sulla materia.

  Mario PERANTONI, presidente, nel ringraziare i colleghi per la disponibilità manifestata, auspica che, anche alla luce dell'ampia maggioranza che sostiene il Governo, si possa collaborare proficuamente sulla materia. Nessun altro chiedendo di intervenire, avendo acquisito per le vie brevi il consenso dei gruppi, conferisce al relatore, onorevole Morrone, il compito di individuare un testo base per il prosieguo dell'esame in sede referente. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.55.