CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 novembre 2018
86.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 6 novembre 2018.

Audizioni nell'ambito della discussione della risoluzione n. 7-00020 Benamati recante iniziative urgenti in materia di riscossione degli oneri generali del sistema elettrico.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione italiana di grossisti di energia e trader (AIGET).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12 alle 12.35.

Audizione di rappresentanti di Utilitalia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.35 alle 13.

SEDE REFERENTE

  Martedì 6 novembre 2018. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Dario Galli.

  La seduta comincia alle 13.10.

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Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
C. 1 Iniziativa popolare, C. 457 Saltamartini, C. 470 Benamati, C. 526 Crippa, C. 587 Consiglio Regionale delle Marche e C. 860 Epifani.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 2 ottobre 2018.

  Catia POLIDORI (FI) ricorda che nella seduta dell'Assemblea di ieri è stata annunciata la proposta di legge a sua prima firma C. 1333 recante «Disposizioni in materia di apertura festiva degli esercizi di commercio al dettaglio e norme per tutelare e favorire l'insediamento degli esercizi commerciali nei centri storici». Il gruppo di Forza Italia ha infatti atteso la fine del ciclo di audizioni svolte dalla Commissione per depositare una proposta di legge che fosse il più vicina possibile alle diverse sensibilità emerse nel corso delle medesime audizioni. Al centro della proposta ci sono infatti le problematiche occupazionali relative all'impiego domenicale dei lavoratori, le difficoltà dei piccoli esercizi commerciali nei centri storici e la questione della crescita dell’e-commerce. La proposta si pone l'obiettivo, quindi, di mediare tra le esigenze della tutela del commercio e quelle della tutela dei lavoratori, nella consapevolezza che non si possa tornare indietro di dieci anni. Come evidenziato dalle associazioni di categoria, vi è un'indubbia difficoltà dei piccoli esercizi commerciali presenti nei centri storici a restare aperti la domenica, come è indubbia la loro crisi complessiva. I dati consegnati alla Commissione da molte associazioni di categoria sottolineano però che questa crisi è dovuta non solo alla presenza dei centri commerciali, ma soprattutto alla concorrenza del commercio ambulante e delle attività commerciali gestite in gran parte da stranieri. Attività, queste, che sono in crescita esponenziale, in controtendenza con la crisi degli altri piccoli esercizi commerciali e la decrescita economica. Osserva poi che non sempre i dati fiscali coincidono con regolarità con le entrate effettive di questi esercizi in rilevante crescita. La sua proposta si pone l'intento di creare un riequilibrio e di favorire, con misure come sgravi fiscali e l'introduzione della cedolare secca per l'affitto dei locali, i piccoli esercizi commerciali presenti nei centri storici. Per quanto riguarda la tutela dei lavoratori, ci si propone di assicurare a questi un numero di domeniche in cui poter stare in famiglia, lasciando il tutto a una contrattazione non gestita con algoritmi o formule elettroniche, ma da una corretta gestione delle risorse umane. Non si indica perciò un numero minimo di domeniche lavorative, per lasciare libertà di scelta a chi voglia, per motivi propri, lavorare più domeniche. Porta ad esempio il caso di studenti lavoratori o di madri che preferiscono lavorare la domenica per approfittare della presenza a casa del marito. Il tutto, ovviamente, regolarizzato con accordi sindacali.
  Rileva, poi, come il voler regolamentare troppo rischia di avere l'effetto contrario e di lasciare insolute esigenze come quelle dei turisti che si aspettano di trovare aperti i negozi in centro nei giorni festivi.
  Desidera, infine, sottolineare come non possano esistere lavoratori di prima e di seconda serie.
  Ricorda, infatti, come la domenica lavorino svariate categorie di lavoratori, come quelli impiegati nell'attività di ristorazione o presso le pompe di benzina o nei cinema, per non dire dei custodi dei cimiteri. Responsabilità della Commissione è quindi quella di non creare diversità di trattamento tra lavoratori.

  Sara MORETTO (PD) fa presente che dalle audizioni è emerso un messaggio condiviso riguardante, da un lato, la necessità di affrontare in generale tutti i problemi del commercio poiché il settore negli ultimi anni ha sofferto una grave crisi ed ha ora, di fronte a sé, sfide complesse (quali ad esempio la regolamentazione dei nuovi modelli di distribuzione Pag. 47e dell’e-commerce), dall'altro, l'esigenza che in alcuni territori i piccoli commercianti rimangano un presidio a garanzia dell'erogazione di taluni servizi. Osserva che tutti i soggetti ascoltati in audizione hanno segnalato che non è possibile connettere alla liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali la crisi del piccolo commercio. Sottolinea che il suo gruppo intende trovare soluzioni che guardino al futuro senza tornare al tempo precedente alla predetta liberalizzazione. Sottolinea che nella proposta di legge a prima firma Benamati sono previste soluzioni, quali ad esempio la previsione di incentivi, che costituiscono l'unica strada da percorrere per ridare ossigeno al commercio. Evidenzia che, oltre al più volte citato tema dell’e-commerce, nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione è stata fatta presente l'esigenza di intervenire sul tema del lavoro. A suo avviso, è necessario individuare strumenti normativi che favoriscano la sede naturale della contrattazione per rendere più efficace la tutela di tutti i lavoratori, non soltanto quelli operanti nel commercio, che sono sottoposti a turnazioni domenicali e festivi. Evidenzia poi che è emersa chiaramente nel corso delle audizioni la bocciatura del meccanismo di apertura dei negozi sulla base di turnazioni a causa della difficile applicabilità di un tale meccanismo. È stata altresì segnalata come urgente l'individuazione certa dei soggetti competenti a esprimersi sulla materia degli orari di apertura degli esercizi commerciali. Sottolinea nuovamente che la proposta di legge del gruppo del Partito democratico costituisce già il frutto di un importante lavoro di mediazione svolto nella precedente legislatura ed offre una soluzione che rimane ancora valida dopo le numerose audizioni svolte dalla Commissione. Auspica, infine, che il relatore comunichi quanto prima alla Commissione stessa le sue intenzioni relativamente al seguito dell'esame dei provvedimenti.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, desidera sottolineare come un dato costante che emerge dalle audizioni sia la necessità di una rivalutazione della normativa in materia di orari degli esercizi commerciali.
  Con riguardo alla proposta di legge a cui ha fatto riferimento la deputata Polidori, osserva che deve ancora essere valutata l'assegnazione da parte del Presidente della Camera. Si riserva, quindi, nel caso di eventuale assegnazione alla Commissione, di valutarne, ai fini del suo abbinamento, l'attinenza con le altre proposte di legge all'esame della Commissione.

  Gianluca BENAMATI (PD), ringrazia il viceministro Galli della sua presenza alla discussione in Commissione. Ne approfitta per chiedere se il Governo abbia già maturato la direzione di marcia da intraprendere e se intenda quindi esprimere fin d'ora la sua posizione. Si tratterebbe, a suo avviso, importante, se non determinante, conoscere la posizione del Governo per impostare il prosieguo dell'esame.

  Il viceministro Dario GALLI sottolinea come il Governo allo stato attuale sia impegnato su vari fronti, ad iniziare dalla manovra di bilancio, e non abbia raggiunto ancora una posizione definitoria sulla complessa questione all'esame della Commissione. Nello snodarsi del lavoro parlamentare, il Governo trarrà certamente una sintesi e delineerà un proprio indirizzo.
  Desidera svolgere alcune considerazioni. Prima di tutto osserva che le proposte di legge riguardano una vasta platea, con interessi spesso confliggenti. Va quindi definita una linea strategica che parta dalle diverse motivazioni. Ad esempio va stabilito se ridare dignità particolare alla domenica, affrontare la questione della rivalutazione dei centri storici e dell'attuale prevalenza dei centri commerciali. Si tratta di problemi slegati tra di loro, che non necessitano quindi obbligatoriamente di una sintesi.
  Con riferimento alla diversità di trattamento tra lavoratori, a cui si riferiva la Pag. 48deputata Polidori, osserva che un cuoco fin dall'inizio della sua attività sapeva di lavorare nei giorni festivi, mentre questo non è il caso di una cassiera di un supermercato. Riguardo ai piccoli esercizi nei centri storici, rileva che sono penalizzati non tanto per l'apertura domenicale, ma per il fatto che un acquisto fatto da un consumatore in un centro commerciale nei giorni festivi pregiudica quello presso un piccolo esercizio negli altri giorni della settimana.
  Si tratta di questioni da affrontare non per difendere una categoria, ma per operare una scelta senza preconcetti, fissando un obiettivo quale, lo ribadisce, la decisione di ridare o meno centralità a un giorno della settimana per fare cose diverse da quelle offerte dalla situazione attuale o se ridare competitività ai piccoli negozi nei centri storici rispetto ai centri commerciali. Va poi considerato il rischio che per tutti rappresenta lo sviluppo dell’e-commerce.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 6 novembre 2018.

Audizioni di rappresentanti della Federazione italiana panificatori, panificatori-pasticcieri ed affini (FIPPA) nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 1 Iniziativa popolare, C. 457 Saltamartini, C. 470 Benamati, C. 526 Crippa, C. 587 Consiglio Regionale delle Marche e C. 860 Epifani, recanti «Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.40 alle 13.50.