CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 ottobre 2018
83.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 30 ottobre 2018.

Audizione di rappresentanti di Confcooperative nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 1 Iniziativa popolare, C. 457 Saltamartini, C. 470 Benamati, C. 526 Crippa, C. 587 Consiglio Regionale delle Marche e C. 860 Epifani, recanti «Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.05 alle 9.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 ottobre 2018. – Presidenza del vicepresidente Luca CARABETTA – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Davide Crippa.

  La seduta comincia alle 14.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018.
Emendamenti C. 1201 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti in oggetto.

  Luca CARABETTA, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sugli emendamenti Pag. 67al disegno di legge C. 1201 recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018, presentati direttamente presso la XIV Commissione, riferiti alle parti del provvedimento di competenza della X Commissione e trasmessi dalla medesima XIV Commissione (vedi allegato 1).
  Ricorda che, per prassi consolidata, gli emendamenti presentati direttamente alla XIV Commissione sono trasmessi alle Commissioni di settore competenti per materia, ai fini dell'espressione del parere, che assume una peculiare valenza procedurale. A tale parere, infatti, si riconosce efficacia vincolante per la XIV Commissione. L'espressione di un parere favorevole, ancorché con condizioni o osservazioni, equivarrà pertanto ad un'assunzione dell'emendamento da parte della Commissione, assimilabile alla diretta approvazione di cui all'articolo 126-ter, comma 5, del regolamento. Tali emendamenti potranno essere respinti dalla XIV Commissione solo qualora siano considerati contrastanti con la normativa europea o per esigenze di coordinamento generale. Viceversa, un parere contrario della Commissione in sede consultiva su tale emendamenti avrà l'effetto di precludere l'ulteriore esame degli stessi presso la XIV Commissione.

  Fabio BERARDINI (M5S), relatore, illustra gli emendamenti Giglio Vigna 21.3, Braga 21.2 e Montaruli 21.1, presentati presso la XIV Commissione e di competenza della X Commissione.
  Tutte e tre le proposte emendative incidono sul comma 1 dell'articolo 21. Ricorda che l'articolo 21 reca principi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2018/844 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. In particolare il comma 1 dispone che nell'esercizio della delega, oltre ai principi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 32 della legge n. 234 del 2012, il Governo dovrà assicurare che le norme introdotte favoriscano, nel rispetto delle disposizioni europee, l'ottimizzazione del rapporto tra costi e benefici, al fine di minimizzare gli oneri a carico della collettività, anche mediante la sostituzione di sanzioni amministrative pecuniarie a quelle di ordine civilistico.
  L'emendamento Giglio Vigna 21.3, che interviene sul testo del comma 1, è volto a sopprimere l'ultima parte del comma, eliminando così l'indicazione della finalità di minimizzare gli oneri a carico della collettività e la facoltà di sostituire sanzioni amministrative pecuniarie con altre di ordine civilistico.
  Le altre due proposte emendative aggiungono dei periodi al comma 1.
  In particolare l'emendamento Braga 21.2 introduce ulteriori deleghe al Governo finalizzate al conseguimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica. L'emendamento prevede quindi che il Governo è delegato: a intervenire in merito alle misure, anche di natura fiscale, destinate alla promozione di interventi di efficienza energetica negli edifici; a garantire un sistema di controllo efficiente di tutti gli impianti di riscaldamento e raffrescamento con lo scopo di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini; ad assicurare la concorrenza e la trasparenza nella fornitura dei servizi nel mercato dell'efficienza energetica, per garantire al consumatore i benefici sia di un minor costo che di maggiore qualità del servizio. Con tale finalità, il Governo è altresì delegato a prevedere per i diversi soggetti economici, in particolare le piccole e medie imprese, il libero accesso al mercato dei servizi di efficienza energetica, favorendone la partecipazione a condizioni paritarie e superando le posizioni di vantaggio competitivo dei soggetti che operano sia nella distribuzione che nella vendita di energia.
  L'emendamento Montaruli 21.1 dispone che il Governo debba assicurare che tra le norme introdotte con la delega ci sia la previsione di benefici fiscali per l'installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici.Pag. 68
  Formula quindi una proposta di parere favorevole sull'emendamento Giglio Vigna 21.3, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato e di parere contrario sugli emendamenti Braga 21.2 e Montaruli 21.1 (vedi allegato 2).

  Il Sottosegretario Davide CRIPPA concorda con la proposta di parere del relatore.

  Sara MORETTO (PD) chiede al relatore e al Governo le motivazioni del parere espresso sui singoli emendamenti, con particolare riferimento al parere contrario espresso sull'emendamento Braga 21.2.

  Fabio BERARDINI (M5S), relatore, chiarisce che la riformulazione proposta dell'emendamento Giglio Vigna 21.3 nasce dal fatto che la minimizzazione degli oneri a carico della collettività è un principio generale che richiama il criterio dell'ottimizzazione tra costi e benefici e che risulta già ampiamente trattato nel testo della direttiva in questione. Per questo motivo si ritiene opportuno che tale principio sia conservato nel testo. Con riguardo all'emendamento Braga 21.2 osserva che la proposta emendativa è ripetitiva di principi già presenti e o prevede azioni, come la stabilizzazione dell'Ecobonus, che sono più correttamente da discutere in sede di esame della legge di bilancio, in modo coerente con le esigenze complessive della finanza pubblica.

  Il Sottosegretario Davide CRIPPA desidera fornire ulteriori chiarimenti. Sull'emendamento Giglio Vigna 21.3, concorda con la riformulazione proposta dal relatore perché è importante mantenere il principio della minimizzazione degli oneri a carico della collettività. Sulla restante parte dell'emendamento il parere è favorevole, dato che già allo stato attuale la mancata allegazione dell'Attestato di prestazione energetica nel contratto di compravendita non comporta più la nullità dell'atto ma è soggetta solamente a sanzione amministrativa.
  Sull'emendamento Braga 21.2, osserva che il principio ivi enunciato avrebbe potuto essere affrontato nel provvedimento, ma non declinato in senso ordinamentale, con la stabilizzazione dei benefici per l'efficienza energetica, misura che troverà uno spazio di esame più consono nella legge di bilancio.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sul contenuto dell'emendamento Braga 21.2, sottolinea che lo stesso propone la stabilizzazione e il rafforzamento delle misure fiscali destinate alla promozione degli interventi di efficienza energetica negli edifici e fa presente che tali misure hanno giocato un ruolo fondamentale per sostenere il settore edilizio nel periodo di crisi economica. Non comprende, pertanto, il parere contrario del relatore e del Governo su tale proposta emendativa giustificato dalla circostanza che l'oggetto dell'emendamento stesso sarebbe da affrontare più correttamente in sede di esame del disegno di legge di bilancio. A suo avviso, infatti, se il Governo condivide l'esigenza di rafforzare e stabilizzare le misure fiscali finalizzate all'efficientamento energetico ben si potrebbe realizzare tale obiettivo in occasione dell'esame della legge di delegazione europea. Si dichiara, infatti, preoccupato dall'eventualità che nella complessa discussione che si preannuncia sul disegno di legge di bilancio si possano tagliare i fondi necessari a garantire le misure fiscali sopra citate. Quanto alla seconda parte dell'emendamento Braga 21.2, relativa alle piccole e medie imprese e finalizzata a garantire alle medesime la possibilità di operare in modo concorrenziale nel mercato dei servizi di efficienza energetica rispetto agli operatori verticalmente integrati, osserva che tale tema è da sempre stato all'attenzione del Partito Democratico.
  Relativamente all'emendamento Montaruli 2.1, segnala che sarebbe opportuno un chiarimento da parte del Governo circa l'esistenza di un piano coerente e strategico volto a permettere la penetrazione dell'elettrico nel settore della mobilità.

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  Il Sottosegretario Davide CRIPPA precisa che gli interventi volti a realizzare una detrazione fiscale sono misure a se stanti che non trovano una collocazione corretta nella delega al Governo prevista dall'emendamento Braga 21. 2 per la salvaguardia della capacità concorrenziale delle piccole e medie industrie. Tale salvaguardia è sicuramente rilevante e va attentamente studiato lo strumento normativo più opportuno per attuarla che non è, a suo avviso, quello proposto dall'emendamento 21.2.
  Sull'emendamento Montaruli 21.1, osserva che oltre agli incentivi già previsti, è allo studio per un prossimo decreto la previsione di un'ulteriore una misura di beneficio premiale.

  Sara MORETTO (PD) pur apprezzando le assicurazioni del rappresentante del Governo circa un possibile inserimento nella legge di bilancio delle misure proposte dall'emendamento Braga 21.2, ritiene che la fiducia viene meno di fronte alle diverse versioni della medesima manovra di bilancio annunciate dalla maggioranza ma che allo stato ancora non esiste. Non si può quindi dare una delega in bianco al Governo che in Parlamento deve presentare atti concreti.
  In merito alle singole proposte emendative, sull'emendamento Giglio Vigna 21.3 condivide la riformulazione proposta dal relatore, ma non comprende la necessità della soppressione ulteriore del testo indicata dal medesimo emendamento.
  Sull'emendamento Braga 21.2 il giudizio del suo gruppo è ovviamente favorevole e non le è chiaro perché la prima parte non potesse trovare spazio nel provvedimento in esame, come anticipazione della manovra di bilancio. Sulla seconda parte dell'emendamento non reputa coerenti le motivazioni addotte dal sottosegretario. Si prevedono infatti benefici fiscali a sostegno della capacità concorrenziale delle piccole e medie industrie, senza necessità di copertura finanziaria.
  Su quanto proposto dall'emendamento Montaruli 21.1, crede che il contenuto potesse trovare tranquillamente spazio in questo contesto normativo.
  Per quanto sopra esposto, preannuncia il voto contrario del gruppo del Partito Democratico sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Luca CARABETTA, presidente, avverte che il parere approvato dalla Commissione sarà trasmesso alla XIV Commissione.

  La seduta termina alle 14.25.

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