CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 settembre 2018
63.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 136

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 26 settembre 2018.

Audizione informale di Vincenzo Marrazzo, Presidente del Distretto Turistico «Pompei, Monti Lattari, Valle del Sarno», nell'ambito della discussione della risoluzione 7-00007 Gallo.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 15.45.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 26 settembre 2018.

Audizione informale di rappresentanti dell'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), dell'AIE (Associazione Italiana Editori) e dell'AISA (Associazione italiana per la promozione della scienza aperta), nonché dei professori Roberto Delle Donne e Gino Roncaglia, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 395 Gallo, recante «Modifiche all'articolo 4 del decreto-Pag. 137legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, in materia di accesso aperto all'informazione scientifica».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.45 alle 17.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 26 settembre 2018. — Presidenza del presidente, Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.

  La seduta comincia alle 17.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che il deputato Franceschini è entrato a far parte della Commissione e che contemporaneamente il deputato De Maria ha cessato di farne parte.

Proposta di nomina del signor Roberto Andò a componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia.
Nomina n. 6.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviato nella seduta del 19 settembre 2018.

  Luigi GALLO, presidente, dopo aver ricordato che il termine per l'espressione del parere scade lunedì prossimo, 1o ottobre, propone di concludere oggi stesso il dibattito e di procedere alla deliberazione. Preso atto che non vi sono obiezioni a che si proceda in tal senso, invita il relatore a formulare la sua proposta di parere.

  Nicola ACUNZO (M5S), relatore, propone l'espressione di un parere favorevole.

  Valentina APREA (FI) dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

  Anna ASCANI (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

  Federico MOLLICONE (FdI), dopo aver dichiarato che il gruppo di Fratelli d'Italia si asterrà dalla votazione, precisa di non avere alcuna preclusione personale rispetto a Roberto Andò, personalità prestigiosa i cui meriti artistici sono ben noti. Tuttavia, ritiene che la scelta di Andò non rifletta la volontà dell'attuale maggioranza, ma sia piuttosto il frutto di un'istruttoria avviata sotto il Governo precedente.

  Alessandra CARBONARO (M5S), dopo aver annunciato il voto favorevole del suo gruppo, si rammarica per quanto affermato dal deputato Mollicone, rimarcando che la figura di Roberto Andò, del quale ricorda i lavori artistici più recenti, può considerarsi rappresentativa di tutta la cultura del Paese, senza appartenenze di parte politica. Esprime quindi l'avviso che sulle nomine negli enti culturali sarebbe auspicabile prescindere dalle ideologie politiche.

  Federico MOLLICONE (FdI), rispondendo alla deputata Carbonaro, osserva che le sue parole confermano quanto da lui sostenuto, nel senso che – se il Movimento 5 Stelle si riconosce nel sistema di valori di Roberto Andò – allora il Movimento è una costola della sinistra e dovrebbe dichiararlo apertamente. Ribadisce che il suo gruppo, pur non avendo obiezioni sulla persona di Andò, non può votare la nomina di un autore che per cultura e ispirazione appartiene decisamente alla sinistra.

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  Daniele BELOTTI (Lega) dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere del relatore.

  Luigi GALLO, presidente, comunica il risultato della votazione:

   Presenti  39   
   Votanti  37   
   Astenuti   2   
   Maggioranza  19   
    Hanno votato  36    
    Hanno votato no   1    

  (La Commissione approva).

  Luigi GALLO, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.
  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Acunzo, Anzaldi, Aprea, Ascani, Azzolina, Basini, Bella, Belotti, Carbonaro, Casa, Casciello, Ciampi, Colmellere, Fogliani, Franceschini, Frate, Furgiuele, Fusacchia, Gallo, Latini, Lattanzio, Mariani, Marin, Marrocco, Marzana, Melicchio, Palmieri, Patelli, Piccoli Nardelli, Prestipino, Racchella, Saccani Jotti, Sasso, Testamento, Toccafondi, Tuzi, Villani.
  Si sono astenuti i deputati Frassinetti e Mollicone.

Schema di decreto ministeriale recante la ripartizione dello stanziamento destinato ai comitati nazionali e alle edizioni nazionali per l'anno 2018.
Atto n. 44.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema, rinviato nella seduta del 19 settembre 2018.

  Luigi GALLO, presidente, preso atto che non vi sono richieste di intervento sul merito del provvedimento, propone di concludere oggi stesso il dibattito e di procedere all'espressione del parere. Preso atto che non vi sono obiezioni a che si proceda in questo modo, invita la relatrice a formulare la sua proposta di parere.

  Giorgia LATINI (Lega), relatrice, propone di esprimere parere favorevole.

  Federico MOLLICONE (FdI) chiede se sia possibile conoscere l'elenco dei comitati e delle edizioni che si è scelto di non finanziare.

  Il sottosegretario Gianluca VACCA precisa che nella relazione governativa che accompagna il provvedimento sono elencati anche i comitati e le edizioni che la Consulta ha ritenuto di non finanziare, unitamente alle motivazioni della scelta.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.

  La seduta termina alle 18.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 26 settembre 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 18.

Disposizioni per la promozione dell'attività fisica e dell'educazione motoria nella scuola primaria.
C. 523 Marin.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Felice MARIANI (M5S) relatore, premette che la proposta di legge in esame, composta di 7 articoli, intende ridisciplinare l'insegnamento dell'educazione motoria nella scuola primaria, in particolare prevedendo l'inserimento in organico di Pag. 139un insegnante di educazione motoria con titolo specifico (come già è, a legislazione vigente, per la scuola secondaria di primo e di secondo grado) e stabilendo un minimo di due ore settimanali di insegnamento per ciascuna classe. Ricorda che, con specifico riferimento all'insegnamento dell'educazione motoria nella scuola primaria, l'articolo 1, comma 20, della legge n. 107 del 2015 ha disposto che vengano utilizzati – nell'ambito delle risorse di organico disponibili, oltre che docenti abilitati all'insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, anche docenti abilitati all'insegnamento anche per altri gradi di istruzione in qualità di specialisti (dunque, non necessariamente in possesso del titolo di abilitazione all'insegnamento nella scuola primaria), ai quali è assicurata una specifica formazione. Ricorda inoltre che, a livello amministrativo, è stato attivato, a partire dall'anno scolastico 2014/2015, il progetto «Sport di Classe» per il potenziamento dell'educazione motoria nella scuola primaria. Il progetto ha previsto, in particolare: 1) un nuovo sistema di governance dello sport a scuola, attraverso l'integrazione delle competenze di MIUR e CONI, per una gestione condivisa. In particolare, per l'organizzazione delle attività e delle iniziative sono stati previsti un organismo nazionale e organismi regionali e provinciali di coordinamento, dei quali fanno parte MIUR, CONI e CIP, che operano anche in raccordo con i Centri sportivi scolastici istituiti presso le scuole del territorio. Nello specifico, a livello regionale la realizzazione del progetto è affidata agli Organismi regionali per lo sport a scuola istituiti presso ciascun Ufficio scolastico regionale con decreto del Direttore generale; 2) l'inserimento di due ore di educazione fisica settimanali nel piano dell'offerta formativa; 3) l'introduzione della figura del Tutor sportivo, che affianca l'insegnante e svolge un ruolo di supporto per le scuole in fase di progettazione e realizzazione delle attività; 4) un'attenzione particolare agli studenti con disabilità, grazie anche alla partecipazione di rappresentanti del CIP negli organismi di gestione; 5) la formazione iniziale e sul campo dei docenti coinvolti, a cura di MIUR, CONI e CIP; 6) una revisione dei giochi sportivi, estesi anche alla scuola primaria.
  Evidenzia che la relazione illustrativa della proposta di legge evidenzia che l'attività motoria è un fondamentale strumento di crescita, d'integrazione e di prevenzione del disagio giovanile ed è importante per lo sviluppo della responsabilità sociale dei ragazzi. A parte questo, l'inserimento dell'attività motoria nell'ambito della scuola primaria avrebbe riflessi favorevoli sul sistema socio-sanitario in quanto contribuirebbe in modo sostanziale alla prevenzione di molti disturbi e malattie legate alla sedentarietà.
  Passa quindi alla descrizione del contenuto della proposta di legge. L'articolo 1 prevede l'istituzione, a decorrere dall'anno scolastico 2019/2020, del ruolo del personale docente di educazione motoria. Per accedere al medesimo ruolo è richiesto il superamento di un concorso per titoli ed esami, al quale possono partecipare i soggetti in possesso di laurea in scienze delle attività motorie e sportive «specializzati». Al concorso possono partecipare, altresì, i soggetti in possesso di diploma conseguito presso gli ex Istituti superiori di educazione fisica. L'articolo 2 stabilisce che l'insegnamento dell'educazione motoria è prestato per almeno due ore settimanali e rimette le modalità di insegnamento alle singole istituzioni scolastiche, che vi provvedono nell'ambito del «piano dell'offerta formativa». L'articolo 3 dispone che, nelle classi in cui sono presenti alunni con disabilità, è comunque prevista la figura dell'insegnante di sostegno, che svolge funzioni di supporto all'insegnante di educazione motoria. L'articolo 4 prevede che presso ogni istituto di istruzione primaria sia costituito un gruppo di educazione motoria e sportiva formato dagli insegnanti di educazione motoria, con funzioni di programmazione, coordinamento, monitoraggio e verifica dell'attività. L'articolo 5 stabilisce che lo stato giuridico ed economico dell'insegnante di educazione motoria è il medesimo di quello degli altri Pag. 140docenti della scuola primaria e che l'orario di servizio è di 22 ore settimanali. L'articolo 6 fa salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano. L'articolo 7 affida agli uffici scolastici regionali il monitoraggio dello stato di attuazione della legge, disponendo che essi trasmettano i relativi dati – entro il 30 settembre di ogni anno – a MIUR, enti locali, organizzazioni sindacali, enti di promozione sportiva e associazioni sportive presenti sul territorio.
  Sottolinea che la proposta di legge appare necessaria anche per dare attuazione alla Carta europea dello sport, adottata nel 1992, contenente i principi e le linee guida fondamentali per l'applicazione di corrette politiche sportive.
  Ritiene, in conclusione, che la finalità della proposta di legge sia sostanzialmente condivisibile, anche se la formulazione dell'articolato pone alcune questioni tecnico-giuridiche e di coordinamento normativo che si tratterà di risolvere nel corso della discussione. Si limita a richiamare le questioni più importanti, rinviando, per un esame approfondito di tutte le questioni, al dossier predisposto dal Servizio studi. In primo luogo, occorrerebbe chiarire se per l'accesso al concorso per insegnante di educazione motoria è comunque necessaria l'abilitazione all'insegnamento nella scuola primaria. In secondo luogo, si dovrà chiarire se l'insegnamento di educazione motoria nella scuola primaria potrà essere impartito esclusivamente dal personale docente appartenente al ruolo che viene istituito oppure anche da altri insegnanti, come allo stato sembra possibile in base all'articolo 1, comma 20, della legge n. 107 del 2015, che la proposta di legge in esame non modifica. La legge n. 107 infatti prevede che siano utilizzati – oltre ai docenti abilitati all'insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate – anche docenti abilitati all'insegnamento per altri gradi di istruzione in qualità di specialisti (dunque, non necessariamente in possesso del titolo di abilitazione all'insegnamento nella scuola primaria), fermo restando che a questi deve essere assicurata una specifica formazione. Poi, occorrerà un approfondimento sulla disposizione che prevede l'abilitazione all'insegnamento di educazione motoria. Infatti al momento la legislazione vigente prevede classi di abilitazione specifiche soltanto per l'insegnamento di scienze motorie e sportive nella scuola secondaria e il conseguimento delle lauree nella classe L-22 non comporta, allo stato, l'abilitazione all'insegnamento. Va poi chiarito se la disciplina dei concorsi per titoli ed esami per l'accesso al ruolo del personale docente di educazione motoria coincida con quella generale per l'accesso ai ruoli per l'insegnamento nella scuola primaria. Ancora, occorrerà chiarire il rapporto tra la normativa proposta dal provvedimento in esame e la disciplina contrattuale del comparto. Infatti, in base al Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto scuola, gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento e attività funzionali alla prestazione di insegnamento. In particolare, per gli insegnanti di scuola primaria, l'orario di insegnamento è di 22 ore settimanali, cui si aggiungono 2 ore da dedicare alla programmazione didattica, mentre la proposta in esame stabilisce che l'orario di servizio è di 22 ore settimanali. Infine, va considerato che la nuova disciplina, in quanto prevede l'assunzione di personale docente, è suscettibile di determinare oneri a carico del bilancio dello Stato, per i quali non è però prevista nessuna copertura.

  Luigi GALLO (M5S) presidente, chiede se qualcuno intenda già intervenire.

  Anna ASCANI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, esprime l'avviso che sarebbe opportuno, nella seduta odierna, limitarsi a prendere atto della relazione e rinviare il dibattito a un momento successivo.

  Valentina APREA (FI) si associa alla deputata Ascani, chiedendo tuttavia che la Commissione ascolti nella seduta odierna Pag. 141almeno il deputato Marin, primo firmatario della proposta di legge in esame.

  Virginia VILLANI (M5S) annuncia di aver presentato una proposta di legge vertente sulla stessa materia, che auspica, dopo la sua assegnazione alla Commissione, possa essere abbinata a quella in esame.

  Daniele BELOTTI (Lega) auspica che venga abbinata a quella in titolo, non appena assegnata alla Commissione, anche la proposta di legge C. 874 Cattoi.

  Luigi GALLO (M5S) presidente, non essendovi obiezioni, dà la parola al deputato Marin, con l'intesa che, dopo il suo intervento, la discussione sarà aggiornata ad altra seduta.

  Marco MARIN (FI) esprime apprezzamento per l'accoglimento positivo della sua proposta di legge, che si pone obiettivi molto semplici. Il primo tra questi consiste nell'avviare i bambini della scuola primaria alla pratica sportiva, tutelandone in tal modo la salute e favorendone l'integrazione sociale. In proposito cita dati diffusi dal CONI secondo i quali 24.766.000 italiani non praticano alcuno sport; 16.326.000 svolgono solo qualche sporadica attività sportiva e 17.715.000 fanno attività sportiva regolarmente. Il secondo obiettivo della sua proposta è dare dignità ai tanti laureati in scienze motorie, promuovendo il loro sbocco professionale e il giusto riconoscimento dei loro studi. Sottolinea che attualmente l'attività motoria, nella maggioranza degli istituti della scuola primaria, è affidata alla buona volontà dei docenti. Laddove, in diverse regioni italiane, sono già in corso buone sperimentazioni che andrebbero conosciute. Auspica, pertanto, lo svolgimento di un ciclo di audizioni per prestare ascolto ai rappresentanti regionali, ai docenti, ai laureati in scienze motorie e a membri del CONI. Conclude auspicando che l’iter del provvedimento proceda in tempi rapidi e tali da consentire l'avvio dell'insegnamento dell'attività motoria nelle scuole primarie già dal prossimo anno scolastico.

  Luigi GALLO, presidente, secondo le intese intercorse, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 18.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 26 settembre 2018.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 18.20 alle 18.50.