CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 ottobre 2017
886.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 75

INTERROGAZIONI

  Giovedì 5 ottobre 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. — Interviene la viceministra dello sviluppo economico, Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 13.30.

5-09058 Bargero: Criticità nella gestione dei buoni pasto da parte degli esercizi commerciali.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Cristina BARGERO (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dalla Viceministra che ringrazia per gli elementi puntuali resi in questa sede. Sottolinea come l'interrogazione a sua prima firma sia stata presentata in un momento antecedente alla modifica normativa concernente la disciplina dei buoni pasto. Auspica che in prospettiva si adottino meccanismi idonei a prevedere il cosiddetto POS universale unificando i chip di lettura delle tessere elettroniche in circolazione al fine di semplificarne l'utilizzo per gli utenti finali e di eliminare costi aggiuntivi e aggravi per attesa dei rimborsi a carico degli esercenti.

5-10950 Sammarco: Esclusione degli operatori turistici dall'applicazione della normativa di cui all'articolo 1, comma 243, della legge n. 232 del 2016.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del deputato Sammarco: si intende che abbia rinunciato all'interrogazione in titolo.

5-11595 Fanucci: Regolazione della rete di distribuzione dei carburanti.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Edoardo FANUCCI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dalla Viceministra di cui condivide l'impianto complessivo. Auspica che il Governo possa adottare tempestivamente le misure necessarie per tutelare il settore della distribuzione interessato da una crisi diffusa in cui i lavoratori pagano il prezzo più elevato di una concorrenza aggressiva.. Sottolinea altresì che tutto il settore è interessato dal fenomeno dilagante dell'elusione e dell'evasione delle accise sui carburanti. Invita il Governo a trovare una soluzione nella prossima legge di stabilità sia con disposizioni volte a contrastare il fenomeno dell'elusione e dell'evasione, sia con misure di tutela dei lavoratori della rete di distribuzione. Al riguardo esprime piena fiducia sulla capacità del Governo di individuare le misure più adeguate a garantire l'applicazione del principio di legalità nel settore.

5-11707 Burtone: Chiusura dei siti Sogin nel periodo estivo 2017.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del deputato Burtone: si intende che abbia rinunciato all'interrogazione in titolo.

5-11788 Mongiello: Prospettive produttive e occupazionali della società Mazal Global Solutions Srl.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza della deputata Mongiello: si intende che abbia rinunciato all'interrogazione in titolo.

5-12011 Crippa: Copertura degli oneri relativi al cosiddetto «caso Gala».

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Davide CRIPPA (M5S), replicando, ringrazia la Viceministra per la puntuale ricostruzione della vicenda. Ricorda tuttavia Pag. 76che nell'ultima legge di stabilità è stata inserita una disposizione, a seguito di un emendamento presentato dal una deputata allora appartenente al Partito Democratico, che ha consentito al quarto operatore italiano nella vendita di energia elettrica di chiedere allo Stato la revisione dei prezzi di fornitura dell'energia qualora il prezzo del petrolio avesse subìto un aumento o una diminuzione non inferiore al 10 per cento. Lamenta che nella risposta fornita non si accenna ai costi che dovranno sostenere le società di distribuzione. Sottolineato che sono state fornite rassicurazioni sul processo Consip, rileva che A2A, e-distribuzione e Acea lamentano mancanze di milioni di euro per corrispettivi non pagati da Gala e dai soggetti della distribuzione. Al riguardo, constata che non è stato risposto alla domanda posta nella sua interrogazione relativamente al possibile aggravio di questi oneri sulla bolletta elettrica degli utenti italiani, extrema ratio preannunciata dal presidente dell'AEEGSI, Guido Bortoni. Assicura che continuerà a vigilare sulla questione della società Gala che avrebbe presentato garanzie a copertura del rischio di inadempienza rivelatesi inadeguate e che avrebbe raggiunto un'esposizione finanziaria di circa 500 milioni di euro.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.55.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 5 ottobre 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. — Interviene la viceministra dello sviluppo economico, Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 13.55.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-12361 Civati: Fenomeni corruttivi denunciati dall'inchiesta giornalistica «Azerbaijani Laundromat».

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS), cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dalla rappresentante del Governo che ancora una volta rinuncia ad ascoltare le gravi ragioni poste a sostegno dell'interrogazione, perseguendo ostinatamente l'obiettivo della realizzazione del gasdotto, nonostante vi sia un eccesso di produzione di gas nel nostro Paese.
  Sottolinea che l'Azerbaijan, con cui l'Italia intrattiene intensi rapporti commerciali, è un Paese in cui sono costantemente violati i diritti umani e ricorda che autorevoli istituzioni italiane europee si sono opposte alla realizzazione del progetto TAP. Evidenzia come sia mancata una reale discussione in ordine alla Strategia energetica nazionale quando risulta ormai evidente che ci si trova in una congiuntura caratterizzata da un eccesso di offerta di gas.
  Sottolinea infine come la finalità dell'interrogazione a sua firma sia quella di porre l'attenzione sull'inchiesta avviata dal Consiglio d'Europa e stigmatizza quello che giudica un comportamento di assoluta indifferenza da parte del Governo italiano.

Pag. 77

5-12362 Galgano: Cessione delle aziende del polo metallurgico ex Pozzi.

  Adriana GALGANO (Misto-CIpI) rinuncia ad illustrare.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Adriana GALGANO (Misto-CIpI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta, che ha fornito nuovi elementi di conoscenza. Apprezza le azioni messe in campo dal Governo per garantire la continuità produttiva delle Industrie metallurgiche e della Isotta Fraschini di Spoleto. Chiede al Governo di organizzare un incontro con i lavoratori al fine di rassicurarli sulle loro prospettive lavorative.

5-12363 Ricciatti: Prospettive produttive e occupazionali dello stabilimento Perugina di San Sisto.

  Lara RICCIATTI (MDP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Lara RICCIATTI (MDP), replicando, ringrazia il Governo e, in particolare, il MiSE per il lavoro che sta svolgendo al fine di individuare una soluzione soddisfacente per lo stabilimento di San Sisto. Ricorda che con il Job Act si sono ridotti i termini di utilizzo degli ammortizzatori sociali e quindi la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria particolarmente utile nei casi di produzioni stagionali come quelle della Perugina. Nell'auspicare una riforma del Job Act, sottolinea che su 800 lavoratori della Perugina, 364 rischiano il licenziamento. Auspica infine che, oltre alla tutela dei livelli occupazionali, il Governo possa individuare le misure più adeguate al fine di accelerare la ripresa economica di un'area del Paese già duramente colpita dalla recessione.

5-12364 Polidori: Pagamento dei crediti delle aziende dell'indotto dell'Ilva di Taranto.

  Vincenza LABRIOLA (FI-PdL), cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Vincenza LABRIOLA (FI-PdL), replicando, ringrazia la Viceministra per la risposta puntuale che ritiene però insoddisfacente. Giudica inaccettabile delegare alla magistratura, come indicato nella risposta, la soluzione del problema inerente al pagamento dei crediti maturati dalle aziende dell'indotto. Nell'esprimere apprezzamento per lo sforzo compiuto dal Governo al fine di risolvere i complessi nodi normativi ed economici della vicenda del gruppo Ilva, auspica si possano attuare misure più incisive a favore delle 130 imprese dell'indotto. Chiede pertanto la convocazione un tavolo istituzionale al fine di comporre la questione del soddisfacimento dei creditori, senza costringere i singoli a rivolgersi all'autorità giudiziaria.

5-12365 Benamati: Effetti dell'accordo sull'acquisizione dei cantieri STX sulla politica industriale e sulla cantieristica nazionale.

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Gianluca BENAMATI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Ricorda che Fincantieri è intervenuto, in una difficile procedura di acquisizione dei cantieri Pag. 78francesi di Saint Nazaire STX, offrendo un elevato patrimonio di tecnologie e capacità, e che nello scorso mese di maggio il neoeletto presidente Macron ha bloccato il processo rivedendo la decisione di consentire a Fincantieri di detenere la maggioranza azionaria. Rammenta che nel vertice di Lione, svoltosi il 27 settembre 2017, il presidente Gentiloni ha annunciato il raggiungimento di un'intesa tra il Governo francese e quello italiano relativo all'acquisizione dei cantieri navali. Rileva che la posizione del Governo italiano ha portato ad un accordo positivo con significative responsabilità in capo alla parte italiana che dimostrano la capacità industriale e l'elevata competenza tecnologica del nostro Paese.

5-12366 Vallascas: Tutela degli interessi nazionali nell'accordo Fincantieri – STX.

  Andrea VALLASCAS (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

  Andrea VALLASCAS (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Rileva l'incapacità del Governo italiano di trattare in posizione di forza nel settore della cantieristica. Manifesta preoccupazione, in particolare, per l'accordo raggiunto nel settore civile paventando che l'eccellente patrimonio di conoscenze tecnologiche italiane potrebbe cadere in mani francesi.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

RISOLUZIONI

  Giovedì 5 ottobre 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. — Interviene la viceministra dello sviluppo economico, Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 14.40.

7-01298 Vallascas: Cooperazione rafforzata tra Stati membri dell'Unione europea nel settore della sicurezza di alcuni prodotti di consumo.
(Seguito discussione e rinvio)

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 19 settembre 2017.

  Filippo GALLINELLA (M5S), cofirmatario della risoluzione, sottolinea che la risoluzione intende impegnare il Governo a verificare con urgenza la disponibilità di altri Stati membri ad instaurare una cooperazione rafforzata nel settore della sicurezza di alcuni prodotti di consumo, con l'obiettivo di introdurre l'obbligo dell'indicazione dell'origine nei settori delle calzature, del tessile abbigliamento, della ceramica, del legno per arredo e dell'oreficeria e di avanzare in tal senso formale richiesta alla Commissione europea.

  Adriana GALGANO (Misto-CIpI) dichiara di aver presentato sulla materia in discussione la risoluzione n. 7-01356 pubblicata nell'Allegato B della seduta di ieri.

  La Viceministra Teresa BELLANOVA si riserva di intervenire nella prossima seduta dopo aver valutato i contenuti della risoluzione Galgano 7-01356.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito delal discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

Pag. 79

SEDE REFERENTE

  Giovedì 5 ottobre 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 14.50.

Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia spaziale italiana.
C. 4510, approvata, in un testo unificato, dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento,

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, illustra i contenuti del provvedimento in titolo.
  Ricorda che la proposta di legge è stata approvata il 24 maggio 2017 in prima lettura dall'Aula del Senato. Nel corso dell'esame in sede referente, nella Commissione Industria, sono stati auditi i rappresentanti delle principali associazioni del settore spaziale e aerospaziale: l'AIPAS (Associazione delle imprese per le attività spaziali), la Federazione delle aziende italiane dell'aerospazio, difesa e sicurezza (AIAD) e l'Associazione per i servizi, le applicazioni e le tecnologie ICT per lo spazio (ASAS); il Direttore ESA Finanza Controllo Tecnologie dell'Informatica, il Presidente dell'Agenzia spaziale italiana e il Consigliere militare del Presidente del Consiglio dei Ministri.
  Entrando nel dettaglio della proposta, osserva che l'articolo 1 prevede l'attribuzione al Presidente del Consiglio dei Ministri dei compiti di alta direzione, responsabilità politica generale e coordinamento delle politiche dei Ministeri relative ai programmi spaziali e aerospaziali. Il conferimento di tali funzioni ha la duplice finalità di assicurare il coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali e di favorire l'efficacia delle iniziative dell'Agenzia spaziale italiana (ASI), la cui riforma è oggetto del progetto di legge. Quanto disposto dall'articolo 1 è strettamente collegato alla generale riforma della governance dell'ASI che vede il passaggio di alcune funzioni di controllo e di impulso dal Ministro della ricerca scientifica al Presidente del Consiglio, attuata principalmente attraverso la creazione di un apposito comitato interministeriale cui partecipano dieci ministri (sono rappresentati praticamente tutti i ministri con portafoglio ad eccezione di Giustizia, Lavoro e Salute).
  L'articolo 2 della proposta di legge disciplina infatti l'istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del citato Comitato Interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale e ne definisce le competenze. A tal fine, l'articolo sostituisce l'attuale disciplina in materia di indirizzo e coordinamento in materia spaziale e aerospaziale, contenuta nell'articolo 21 del decreto legislativo n. 128 del 2003, la quale invece assegna un ruolo primario in materia al MIUR, da svolgere d'intesa o sulla base di accordi di programma con i Ministeri interessati (affari esteri, difesa, infrastrutture e trasporti, ambiente) e con uno o più gruppi di lavoro cui partecipa anche il Presidente dell'ASI e altri soggetti interessati, dei quali può avvalersi la commissione per la ricerca istituita presso il CIPE. Il nuovo articolo 21 del decreto legislativo dispone l'istituzione del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale con la finalità di assicurare l'indirizzo e il coordinamento in materia spaziale e aerospaziale anche con riferimento ai servizi operativi correlati. Al Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto da adottare entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della norma in esame, è demandata l'individuazione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche spaziali e aerospaziali e l'ufficio della Presidenza del Consiglio responsabile delle attività di supporto, coordinamento e segreteria del Comitato. Il Comitato è presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero dal Sottosegretario di Pag. 80Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, ed è composto dai Ministri della difesa, dell'interno, dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali, dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'economia e delle finanze, nonché dal Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome e dal presidente dell'ASI. In merito agli specifici argomenti discussi dal Comitato, è consentito al Presidente dello stesso, sentiti i componenti, di invitare a partecipare alla seduta Ministri o Sottosegretari di Stato di altri Dicasteri e rappresentanti di enti pubblici e privati la cui presenza sia utile all'espletamento delle funzioni del Comitato. Quanto alle spese di funzionamento del Comitato stesso, esse sono poste a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. L'articolo specifica che ai componenti del Comitato non sono riconosciuti compensi, indennità o altri emolumenti comunque denominati e ai soggetti invitati non spettano gettoni di presenza, indennità o altri emolumenti comunque denominati e agli eventuali oneri per rimborsi di spese di missione si provvede nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente per ciascuna amministrazione. Il nuovo articolo elenca le funzioni del Comitato, disponendo che esse siano svolte nell'ambito e a supporto dei compiti di alta direzione, indirizzo e coordinamento del Presidente del Consiglio dei ministri, con le modalità definite da un regolamento interno adottato nella prima seduta, tenendo conto degli indirizzi della politica estera nazionale e della politica dell'Unione europea nel settore spaziale e aerospaziale. In particolare, al Comitato vengono attribuiti i seguenti compiti di indirizzo generale del settore: definire gli indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale con riferimento anche alla ricerca, all'innovazione tecnologica e alle ricadute sul settore produttivo, nonché in ordine alla predisposizione del Documento strategico di politica spaziale nazionale; indirizzare e supportare l'ASI nella definizione di accordi internazionali e nelle relazioni con organismi spaziali internazionali; coordinare i programmi e l'attività dell'ASI con i programmi e con le attività delle amministrazioni centrali e periferiche; individuare le linee prioritarie per la partecipazione ai programmi europei dell'Agenzia spaziale europea (ESA) e per lo sviluppo degli accordi bilaterali e multilaterali; definire gli indirizzi per lo sviluppo di forme di sinergia e di cooperazione nel settore spaziale tra gli enti di ricerca, le amministrazioni pubbliche, le strutture universitarie e il mondo dell'impresa, con particolare riferimento alle PMI del settore; definire gli indirizzi per le iniziative delle amministrazioni e dei soggetti pubblici interessati e competenti nelle applicazioni e nei servizi spaziali, anche di pubblica responsabilità, nel rispetto dei rispettivi compiti e funzioni; definire le priorità di ricerca e applicative nazionali e gli investimenti pubblici del settore, incentivando le cooperazioni finanziarie e le sinergie tra soggetti pubblici e privati. Il Comitato promuove altresì opportune iniziative normative per la realizzazione di nuovi servizi satellitari di interesse pubblico, in conformità alle norme dell'Unione europea; promuove lo sviluppo dei programmi spaziali e aerospaziali che coinvolgono aspetti di sicurezza nazionale e di tipo duale, con particolare riferimento alle applicazioni per la sicurezza civile e militare, anche in raccordo con i programmi internazionali ed europei a valenza strategica. Oltre, ai citati compiti di indirizzo, al Comitato sono attribuiti anche compiti di valutazione e definizione delle risorse finanziarie per l'attuazione delle politiche spaziali e aerospaziali. In particolare, ad esso spetta di definire il quadro delle risorse finanziarie disponibili per l'attuazione delle politiche suddette, secondo criteri di promozione e sviluppo di servizi satellitari innovativi di interesse pubblico, con la sinergia delle risorse pubbliche e private, Pag. 81destinate alla realizzazione delle relative infrastrutture, nonché di promuovere specifici accordi di programma tra le amministrazioni interessate, che prevedano il finanziamento interministeriale di servizi applicativi, sistemi, infrastrutture spaziali. L'elaborazione delle linee strategiche governative del settore spaziale e aerospaziale viene poi connessa alla promozione dei processi di internazionalizzazione delle capacità nazionali, al fine di favorire lo sviluppo e il potenziamento tecnologico delle PMI, l'utilizzo delle tecnologie spaziali e aerospaziali negli altri comparti dell'industria e dei servizi nazionali, nonché i trasferimenti di conoscenze dal settore della ricerca alle applicazioni commerciali e ai servizi di pubblica utilità con particolare riferimento ai settori dell'ambiente, del trasporto e delle telecomunicazioni. Al Comitato spettano inoltre compiti di valutazione e resocontazione delle politiche perseguite, che consistono nell'effettuare la valutazione globale dei ritorni e dei risultati dei programmi pluriennali per gli aspetti sociali, strategici ed economici e nel predisporre, entro il 30 giugno di ogni anno, una relazione alle Camere contenente l'illustrazione delle attività e dei risultati degli investimenti nel settore spaziale e aerospaziale. Infine, al Comitato sono attribuiti compiti finalizzati all'informazione e alla formazione. L'articolo dispone altresì che per l'espletamento dei suoi compiti, il Comitato si avvale del supporto tecnico-scientifico dell'ASI e di eventuali altri esperti del settore,compreso il settore industriale, nel limite massimo di cinque unità, selezionati secondo procedure obiettive e trasparenti, nel rispetto della normativa vigente, di gruppi di lavoro e di comitati di studio coordinati dall'ASI. Per le predette attività non è corrisposto alcun gettone di presenza, indennità o altri emolumenti e agli eventuali oneri per rimborsi di spese di missione si provvede nell'ambito delle risorse a legislazione vigente spettanti a ciascuna amministrazione disponibili a legislazione vigente.
  L'articolo 3 – in conseguenza di quanto previsto dall'articolo 2, circa il coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali in capo al Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio – apporta modifiche varie al decreto legislativo n. 128 del 2003. In particolare è modificata la disciplina vigente relativa alle finalità dell'Agenzia, al fine di specificare che i compiti della stessa che si concretizzano nel coordinamento e nella gestione dei progetti nazionali e nella partecipazione italiana a progetti europei ed internazionali in campo spaziale ed aerospaziale, sono svolti in conformità con gli indirizzi del Governo come promossi dal Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio. È quindi specificato che il Ministero dell'istruzione esercita nei confronti dell'ASI le funzioni (di vigilanza e controllo) attribuitegli, fatte salve le competenze attribuite espressamente al Comitato interministeriale. L'articolo 3 modifica altresì le disposizioni vigenti, relative all'attività dell'ASI, al fine di specificare che l'Agenzia predispone, sulla base degli indirizzi del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale – anziché sulla base del Piano nazionale della ricerca e degli indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale – il Documento strategico di politica spaziale nazionale. La formulazione vigente prevede invece come documento programmatorio il Piano aerospaziale nazionale e ne affida all'ASI l'attuazione. La norma introduce altresì la previsione che l'ASI predispone, sulla base degli indirizzi del Comitato interministeriale e del Programma nazionale per la ricerca, indicati nel Documento strategico di politica spaziale nazionale, il Documento di visione strategica per lo spazio. SI specifica inoltre che la partecipazione dell'ASI ai lavori del Consiglio dell'Agenzia spaziale europea (ESA), e la promozione e il coordinamento della presenza italiana ai programmi da essa approvati, avviene sulla base degli indirizzo del Comitato interministeriale, anziché del Governo genericamente inteso. Viene poi inserito il riferimento ai servizi applicativi correlati alla ricerca nel settore spaziale e aerospaziale tra le iniziative Pag. 82europee cui l'Italia partecipa oggetto di promozione e sostegno da parte dell'ASI. Viene altresì specificato che l'ASI intrattiene relazioni con organismi aerospaziali di altri Paesi, in linea con le indicazioni del Comitato interministeriale. L'articolo 3 modifica le disposizioni relative alle competenze del presidente dell'ASI al fine di introdurvi la previsione che esso partecipa al Comitato interministeriale ed il richiamo al requisito dell'onorabilità tra le modalità di scelta del presidente stesso. Si modifica inoltre la norma relativa alla composizione del Consiglio di amministrazione dell'ASI.
  L'articolo 4 demanda al consiglio di amministrazione dell'ASI di provvedere, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento in esame, ad apportare le necessarie modifiche allo statuto dell'ASI.
  L'articolo 5, dispone, in via transitoria, che i componenti degli organi dell'ASI, in carica alla data di entrata in vigore della provvedimento in esame, restano in carica fino al completamento dei mandati loro conferiti. La proposta di legge modifica inoltre il numero dei componenti del Comitato tecnico scientifico dell'ASI, che da undici (oltre il presidente dell'Agenzia che lo presiede) vengono ridotti a non più di sette (oltre il Presidente dell'Agenzia che lo presiede). Si modifica pertanto la disciplina vigente, anche al fine di prevedere che due (e non più quattro) di essi siano nominati dal presidente e i restanti dal Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale. Si precisa inoltre che uno dei componenti è individuato tra personalità significative del mondo industriale e della piccola impresa. Rimane confermato che i componenti del consiglio tecnico-scientifico durano in carica quattro anni e possono essere confermati una sola volta. L'articolo in esame interviene inoltre sulla disposizione, ai sensi del quale il presidente, il direttore generale, i componenti del CDA e del consiglio tecnico-scientifico non possono essere amministratori o dipendenti di società che partecipano a programmi cui è interessata l'ASI, salvo quelle a partecipazione ASI, al fine di introdurre la previsione che i sopra indicati soggetti non possono ricoprire cariche di governo o cariche politiche elettive a qualunque livello, ovvero incarichi o uffici di rappresentanza nei partiti politici. Sono immediatamente sostituiti in caso di incompatibilità sopravvenuta, grave violazione dei doveri inerenti all'ufficio, ovvero nel caso in cui riportino condanna, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti codice penale al Libro II, Titolo II, Capo I (delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione). Si prevede, inoltre, l'immediata sostituzione di coloro che ricoprono incarichi direttivi dell'ASI in alcuni casi, tra cui l'incompatibilità sopravvenuta. Si prevede dunque che la rimozione dalla carica ricoperta in precedenza dell'eletto o colui che è nominato a cariche politiche o di governo, in luogo della opzione, che è generalmente prevista dall'ordinamento come atto risolutivo della causa di compatibilità. È prevista altresì l'immediata sostituzione, oltre che in caso di incompatibilità sopravvenuta per grave violazione dei doveri inerenti all'ufficio, ovvero nel caso in cui riportino condanna, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale. L'altro caso di sostituzione immediata riguarda l'ipotesi di condanna anche non passata in giudicato per uno dei reati del pubblico ufficiale contro la pubblica amministrazione previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale. Si interviene inoltre sulla disposizione che consente all'ASI di partecipare o costituire consorzi, fondazioni o società con soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri, al fine di specificare che l'autorizzazione a compiere operazioni in tal senso è concessa all'ASI dal Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale, anziché dal Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca. Viene mantenuto fermo il silenzio assenso decorsi sessanta giorni dalla richiesta di autorizzazione. Viene altresì modificata la normativa vigente, concernente Pag. 83i bilanci, preventivi e consuntivi e le relazioni sui risultati economici e gestionali dell'ASI, al fine di includere, tra i soggetti destinatari di tali documenti anche nonché il Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale (oltre che il MIUR e il MEF). Si introduce infine una nuova disposizione, sugli obblighi di pubblicità in capo all'ASI. L'ASI è in particolare obbligata a pubblicare in apposita sezione del proprio sito istituzionale: le informazioni sull'attività complessivamente svolta; le informazioni sui curricula e i compensi lordi percepiti dai dirigenti, dai collaboratori e dai consulenti; i criteri e le modalità per le assegnazioni di lavori e forniture di qualsiasi tipologia. In conclusione ritiene che, qualora vi sia l'accordo unanime dei gruppi parlamentari e l'assenso del Governo, la Commissione potrebbe procedere all'approvazione del provvedimento in esame anche in sede legislativa. Sottolinea che come si tratta di una proposta di legge di iniziativa parlamentare volta ad una riforma settore aerospaziale, che rappresenta uno degli asset strategici dell'industria nazionale, molto attesa da molti anni da tutti i soggetti coinvolti.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

Pag. 84