CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 febbraio 2014
177.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
Pag. 4

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 11 febbraio 2014. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Ermete REALACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 10.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi.
Atto n. 58.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema rinviato nella seduta del 30 gennaio scorso.

  Mariastella BIANCHI (PD), relatore per l'VIII Commissione, intervenendo anche a nome del collega Abrignani, relatore per la X Commissione, formula una proposta di parere favorevole con condizioni, che illustra sinteticamente (vedi allegato 1).

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), relatore per la X Commissione, sottolinea come la concitazione dei lavori parlamentari non abbia consentito una più tempestiva approvazione del parere che auspica possa essere reso entro nella giornata odierna.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, nel ringraziare i relatori per l'approfondito lavoro svolto ai fini della predisposizione Pag. 5della proposta di parere sullo schema di decreto legislativo in esame, esprime piena condivisione in ordine alle sollecitazioni formulate dagli stessi circa la necessità che il Governo provveda in tempi rapidissimi all'emanazione definitiva del provvedimento, garantendo al tempo stesso il massimo di autonomia e di indipendenza all'istituendo Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (ISIN). Quanto all'articolata proposta di parere formulata, esprime un orientamento favorevole sulla stessa, a condizione che venga riformulata nel senso di prevedere: alla condizione 2), un termine più ampio per l'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica di nomina dei componenti della Consulta dell'ISIN e il riconoscimento in capo al Ministro dello sviluppo economico, e non in capo al Ministro dell'ambiente, della proposta di decreto del Presidente della Repubblica in ragione degli specifici compiti istituzionali di vigilanza e di controllo sulle attività di decommissioning posti in capo al Ministero dello sviluppo economico; alla condizione 4), la soppressione delle parole «obbligatori e vincolanti» riferite ai pareri espressi dalla Consulta, ritenendosi tale previsione ridondante se riferita a un organo che ha il potere di nomina e, implicitamente, di revoca del direttore dell'ISIN; alla condizione 6), il riconoscimento in capo alla SOGIN, in collaborazione con l'ENEA, del potere di proporre il programma nazionale, la cui concreta predisposizione non può che ricadere nell'ambito della responsabilità del Governo.

  Mariastella BIANCHI (PD), relatore per l'VIII Commissione, intervenendo anche a nome del collega Abrignani, relatore per la X Commissione, ritiene di poter accogliere le osservazioni del sottosegretario De Vincenti riferite alla condizione 2), limitatamente alla parte relativa al termine per l'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica di nomina dei componenti della Consulta dell'ISIN, nonché alle condizioni 4) e 6). Con riferimento, invece, al rilievo sul potere di proposta del decreto del Presidente della Repubblica di nomina dei componenti della Consulta dell'ISIN, ribadisce l'opportunità che esso venga individuato nel Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche allo scopo di conferire il massimo possibile di terzietà e di indipendenza all'istituendo Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare.

  Andrea VALLASCAS (M5S) illustra la proposta di parere alternativa presentata dal proprio gruppo (vedi allegato 2).

  Ermete REALACCI, presidente, nel condividere quanto appena detto dalla deputata Mariastella Bianchi in ordine alle osservazioni formulate dal sottosegretario De Vincenti, invita i relatori a valutare l'opportunità di modificare la condizione 3, esplicitando che in capo alla Consulta è posto, oltre che il potere di nomina, anche il potere di revoca del direttore dell'ISIN. Invita altresì i relatori a valutare l'opportunità di inserire nella proposta di parere un'ulteriore condizione che, riprendendo una delle osservazioni contenute nella proposta di parere alternativa presentata dai deputati del gruppo M5S, persegua l'obiettivo di rafforzare gli strumenti di informazione dei cittadini sulla gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), relatore per la X Commissione, alla luce del dibattito svolto, anche a nome della collega Mariastella Bianchi, relatore per l'VIII Commissione, presenta una nuova formulazione della proposta di parere favorevole con condizioni sul provvedimento in esame (vedi allegato 3).

  Gianluca BENAMATI (PD), preliminarmente, esprime soddisfazione per i contenuti del dibattito sul provvedimento in titolo, che porta positivamente a compimento, da un lato, il lavoro svolto dalle Commissioni VIII e X in sede di discussione della risoluzione n. 7/00023 e, dall'altro, l'azione condotta dal Governo in questi mesi per implementare le attività di decommissioning dei siti nucleari italiani e Pag. 6per la definizione dei criteri per la localizzazione del deposito nazionale di smaltimento dei rifiuti radioattivi. Preannuncia, quindi, il voto favorevole dei deputati del Partito Democratico sulla proposta di parere favorevole con condizioni, come riformulata dai relatori.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime un orientamento favorevole sulla proposta di parere con condizioni, come riformulata dai relatori.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede, a nome dei deputati del proprio gruppo, la verifica del numero legale.

  Ermete REALACCI, presidente, constatata la presenza del numero di deputati previsto dal Regolamento per la verifica del numero legale, dispone la verifica medesima.
  Constata quindi che le Commissioni non sono in numero legale. Rinvia quindi la seduta di un'ora.

  La seduta, sospesa alle 10.45, è ripresa alle 11.45.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che le Commissioni procederanno alla votazione sulla proposta di parere favorevole con condizioni, come riformulata dai relatori. Avverte altresì che, ove tale proposta venisse approvata, risulterebbe preclusa la votazione sulla proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S.

  Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere, come riformulata dai relatori, risultando conseguentemente preclusa la proposta di parere alternativa del gruppo M5S.

Schema di decreto legislativo recante modifica al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, in attuazione dell'articolo 30 della direttiva 2012/18/UE sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze.
Atto n. 68.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema rinviato nella seduta del 30 gennaio scorso.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI consegna alle Commissioni una nota recante un elenco di impianti dislocati su tutto il territorio nazionale con relative giacenze di olio combustibile al 1 dicembre 2013 (vedi allegato 4). Sottolinea che l'olio combustibile denso è stato definito come «molto tossico per gli organismi acquatici» dall'allegato 1 del decreto legislativo n. 334 del 1999. La direttiva 2012/18/UE ha reso necessaria l'identificazione di soglie compatibili con l'applicazione della cosiddetta normativa Seveso. Pertanto, la quantità limite ai fini dell'applicazione degli articoli 6 e 7 della direttiva Seveso sarà di 2.500 tonnellate e, ai fini dell'applicazione dell'articolo 9, sarà di 25 mila tonnellate. Precisa che a tutti gli impianti al di sotto di queste soglie continuano ad essere applicati i controlli previsti nel periodo precedente la modifica della direttiva 2012/18/UE.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede se la tabella distribuita sia di identico contenuto rispetto a quelle consegnate nella precedente seduta dal sottosegretario Cirillo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI sottolinea che le tabelle recano gli stessi dati. Si riserva tuttavia un supplemento di istruttoria.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo per una precisazione, chiede al rappresentante del Governo di chiarire in modo definitivo se gli impianti elencati nella tabella in distribuzione siano quelli esonerati dal rispetto degli articoli 6, 7 e 9 del decreto legislativo n. 334 del 1999 in forza della modifica normativa recata dal provvedimento in esame. Al riguardo, fa presente che proprio tale aspetto era l'oggetto della richiesta di chiarimenti al Governo formulato dalle Commissioni nella seduta Pag. 7del 30 gennaio u.s., allorquando era stato richiesto che il Governo fornisse delucidazioni sul contenuto delle tabelle consegnate in quella occasione recanti i dati relativi alle giacenze di olio combustibile presenti negli stabilimenti già autorizzati su tutto il territorio nazionale.
  Ritiene inoltre opportuno chiedere al rappresentante del Governo ulteriori chiarimenti circa la necessità o meno, alla luce della modifica normativa che si intende introdurre, di una nuova procedura autorizzativa nell'ipotesi in cui un singolo impianto decida di aumentare la quantità di olio combustibile da stoccare, passando dunque ad una capacità di stoccaggio più ampia.
  Infine, ritiene che sia necessario chiarire in questa sede quali siano le conseguenze delle modifiche normative in discussione in relazione alla perimetrazione delle aree di sicurezza adiacenti agli impianti, dal momento che agli stabilimenti che verranno a trovarsi al di sotto della nuova soglia minima di applicazione della normativa Seveso non si applicherebbero più le norme che fino ad oggi hanno richiesto ai gestori la redazione di quel rapporto di sicurezza che è strumento indispensabile per prevenire gli incidenti rilevanti e per limitarne le conseguenze per l'uomo e per l'ambiente.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), relatore per l'VIII Commissione, precisa che la modifica normativa che si intende introdurre con il provvedimento in esame in recepimento dell'articolo 30 della direttiva europea n. 18 del 201 non deve essere inteso come venir meno di tutti gli obblighi posti in capo ai gestori degli impianti presso i quali sono detenute le sostanze pericolose di cui all'Allegato I al decreto legislativo n. 334 del 1999, e in particolare di quelli relativi alla localizzazione degli impianti e alle misure dirette a garantire la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, ma principalmente quelli relativi ad alcuni adempimenti amministrativi di comunicazione e di notifica alle autorità competenti.

  Ermete REALACCI, presidente, alla luce del dibattito, ritiene opportuno che il Governo verifichi ulteriormente il contenuto della tabella depositata agli atti, al fine di fornire i chiarimenti richiesti.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI precisa che la nota oggi distribuita riguarda le giacenze effettive al 1 dicembre 2013 e che l'elenco degli stabilimenti indicati nella medesima nota riguarda gli stabilimenti ai quali, anche dopo l'introduzione della modifica normativa recata dal provvedimento in esame, si applicherà integralmente la cosiddetta normativa Seveso, dal momento che hanno una capacità di deposito superiore alla nuova soglia individuata in 2.500 tonnellate di capacità potenziale di deposito.

  Ermete REALACCI, presidente, nel prendere atto di quanto appena detto dal sottosegretario De Vincenti, fa tuttavia presente che il dato richiesto dalle Commissioni riguardava non gli stabilimenti che continueranno ad essere assoggettati alla normativa Seveso, bensì quelli che, per effetto del provvedimento in esame, saranno esentati dal rispetto di alcuni obblighi previsti da tale normativa.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), relatore per l'VIII Commissione, nel convenire con quanto testé detto dal presidente Realacci, ribadisce, peraltro, che molti degli adempimenti previsti dalla normativa Seveso rimarranno comunque in capo anche agli impianti «sotto soglia» in forza degli obblighi posti dall'articolo 5 del decreto legislativo n. 334 del 1999 a tutti i gestori degli stabilimenti industriali che detengono le sostanze pericolose di cui all'Allegato I del medesimo decreto legislativo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, nel condividere quanto testé detto dal relatore, aggiunge che, qualora un impianto intendesse aumentare la propria capacità di stoccaggio di sostanze pericolose, ciò sarebbe possibile solo a seguito dell'emanazione di uno specifico provvedimento Pag. 8autorizzatorio da parte del Ministero dello sviluppo economico.

  Davide CRIPPA (M5S) con riferimento alla nota depositata oggi dal Governo, osserva che sarebbe stato più corretto fornire i dati relativi non alle giacenze ma alle capacità potenziali di stoccaggio degli impianti.
  Ricorda altresì che nella precedente seduta, come opportunamente ricordato dalla presidenza, era stato chiesto al Governo di chiarire, se possibile in modo conclusivo, il numero e la localizzazione territoriale degli impianti che, per effetto della modifica della normativa introdotta nel provvedimento in esame, sarebbero esentati dal rispetto integrale della normativa Seveso. Prende atto che a tutti gli impianti che detengono sostanze pericolose continueranno ad applicarsi alcune disposizioni in materia di sicurezza, ma esprime perplessità sull'eliminazione di alcuni obblighi amministrativi che potrebbero comunque incidere negativamente sulle procedure di sicurezza.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, nel fare presente che gli stabilimenti che per effetto della modifica recata dal provvedimento in esame verrebbero a trovarsi al di sotto della soglia minima per l'assoggettamento integrale alla cosiddetta normativa Seveso sono diverse centinaia, si riserva di verificare la possibilità di fornire alle Commissioni il relativo elenco in una prossima seduta.

  Alessandro BRATTI (PD), ribadendo quanto già detto in una precedente seduta, fa notare che l'esame dello schema di decreto in titolo costituisce un'occasione che le Commissioni non debbono lasciarsi sfuggire per indurre il Governo a colmare la lacuna, a suo avviso grave e non più accettabile, della perdurante mancanza di un sistema tariffario dei costi per i servizi di istruttoria e di controllo delle attività degli stabilimenti industriali potenzialmente a rischio di incidente rilevante assoggettati alla normativa Seveso.
  In tal senso, torna a chiedere ai relatori di inserire nella proposta di parere sullo schema di decreto legislativo in esame un esplicito richiamo alla necessità e all'urgenza dell'emanazione da parte del Governo del cosiddetto «decreto tariffe» previsto dall'articolo 29 del decreto legislativo 334 del 1999, in base al quale gli oneri per le prescritte istruttorie e i controlli sono posti a carico dei gestori degli stabilimenti.

  Patrizia TERZONI (M5S) esprime una forte preoccupazione per il fatto che il proposto aumento della soglia minima di assoggettamento degli impianti che detengono sostanze pericolose alla normativa Seveso, può tradursi, nel caso in cui diversi stabilimenti «sotto soglia» insistano sulla medesima area territoriale, in una pericolosa elusione delle norme poste a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Chiede, quindi, al Governo di approfondire tale questione e di farsi carico della predisposizione di specifiche tutele normative dirette a scongiurare tale rischio.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.

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