CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 29 dicembre 2023
225.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Venerdì 29 dicembre 2023. — Presidenza del presidente della II Commissione, Ciro MASCHIO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni sul funzionamento del Consiglio della magistratura militare e sull'ordinamento giudiziario militare.
Atto n. 91.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato da ultimo nella seduta del 20 dicembre scorso.

  Ciro MASCHIO, presidente, rammenta che il termine per l'espressione del parere da parte delle Commissioni scade il 7 gennaio 2024 e che, in sede di riunione congiunta degli Uffici di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si era convenuto di concluderne comunque l'esame prima della pausa dei lavori parlamentari per le festività.
  Si scusa con i colleghi per i tempi brevissimi di preavviso per la convocazione, in una giornata che vede già un intenso lavoro dell'Assemblea. Ha ritenuto, in ogni caso – concordando tale scelta con il collega Minardo – di procedere alla convocazione delle Commissioni riunite, approfittando di una breve pausa dei lavori dell'Assemblea, al fine di esperire il tentativo di esprimere il parere entro il termine prescritto, in considerazione dell'imminente conclusione dei lavori parlamentari.
  Ciò in quanto, grazie anche alle proficue interlocuzioni tra i relatori e i gruppi, favorite dal lavoro di mediazione svolto da lui stesso e dal presidente Minardo – che desidera in questa sede ringraziare – gli risultano essere maturate in queste ore le condizioni per rendere il prescritto parere.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che tra la convocazione della seduta odierna e lo svolgimento della stessa è intercorso un lasso temporale assai ristretto, che presumibilmente non ha consentito la partecipazione di numerosi colleghi. Chiede pertanto che si proceda immediatamente alla verifica del numero legale.

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  Ciro MASCHIO, presidente, prende atto che la richiesta è supportata dal prescritto numero di deputati. Invita pertanto gli uffici ad acquisire la comunicazione dell'Assemblea in ordine ai deputati che sono in missione, ai fini della verifica del numero legale, nel momento in cui ciò si renderà necessario.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP) chiede che si proceda immediatamente a tale verifica, reputando l'atteggiamento dilatorio della presidenza inaccettabile. Quantomeno ritiene che la seduta debba essere immediatamente sospesa, in attesa che si completino le verifiche necessarie a constatare la presenza del numero legale.

  Gianluca VINCI (FDI) invita il collega ad assumere un atteggiamento più rispettoso della presidenza e dell'istituzione parlamentare.

  Maria Carolina VARCHI (FDI) ricorda come in quest'aula maggioranza e opposizione si siano spesso confrontate su temi dibattuti, anche in modo aspro, e come le divergenze siano spesso emerse con interventi di merito e di metodo. Non ritiene, tuttavia, che si possa consentire al collega Graziano, che ha evidentemente mostrato un intento ostruzionistico, di assumere simili toni evidentemente allo scopo di impedire alle Commissioni di svolgere correttamente il loro compito istituzionale, nelle forme dettate dalla prassi e dal Regolamento della Camera.

  Andrea DE MARIA (PD-IDP) replica alla collega Varchi, evidenziando come la richiesta del collega Graziano sia prettamente giustificata dall'intento di tutelare il regolare svolgimento dei lavori.

  Ciro MASCHIO, presidente, non accede alla richiesta del collega Graziano, richiamando il contenuto dell'articolo 46, comma 4, del Regolamento, ai sensi del quale la presidenza non è obbligata a verificare se la Commissione sia in numero legale per deliberare, se non quando la medesima stia per procedere alla votazione. Invita quindi i relatori a formulare la proposta di parere, assicurando il collega che si darà corso alla sua richiesta prima dell'eventuale votazione.

  Andrea PELLICINI (FDI), relatore, rileva preliminarmente come, a suo avviso, la convocazione della seduta odierna, avvenuta in tempi necessariamente compressi, trovi piena giustificazione nell'esigenza di esperire il tentativo di esprimere il parere entro il termine.
  Lasciando all'altro relatore il compito di formulare la proposta di parere, si limita a richiamare l'attenzione dei colleghi sull'intento di condividere l'impostazione già esplicitata nel parere approvato dalle omologhe Commissioni del Senato.

  Giorgio MULÈ (FI-PPE), relatore, illustra quindi la proposta di parere (vedi allegato).
  Fa presente che in essa si è ritenuto di valorizzare i contributi acquisiti nel corso del ciclo di audizioni, anche in considerazione dell'autorevolezza dei soggetti auditi.
  Evidenzia quindi che un inciso della parte premissiva segnala al Governo l'opportunità di approfondire i rilievi emersi nel ciclo di audizioni in relazione a più profili, relativamente, in particolare alla composizione del Consiglio della magistratura militare.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP) ribadisce le sue critiche sull'andamento dei lavori odierni. Sottolinea come non vi sia nemmeno la possibilità di svolgere approfondimenti sulla proposta di parere – il cui testo è stato reso noto solo pochi istanti prima – rendendo di fatto impossibile alle Commissioni riunite di esprimere un voto consapevole.
  Chiede che la seduta sia sospesa per consentire di comprendere il contenuto della proposta di parere. In particolare, evidenzia come sia fondamentale, per esprimere un voto consapevole, comprendere la posizione assunta rispetto al collocamento in ruolo dei componenti del Consiglio della magistratura militare. Ritiene infatti che Pag. 5tale disposizione possa prestare il fianco a censure di incostituzionalità.

  Ciro MASCHIO, presidente, tenuto conto dei limitati tempi a disposizione delle Commissioni prima della ripresa dei lavori dell'Assemblea, non ritiene possibile accedere alla richiesta del collega Graziano. Lo rassicura, in ogni caso, che non si procederà immediatamente alla votazione, in quanto vi sono diverse richieste di intervento per dichiarazioni di voto, nel corso delle quali il collega auspicabilmente potrà avere la possibilità di approfondire i contenuti del testo.

  Federico CAFIERO DE RAHO (M5S) sottolinea come, contrariamente a quanto rappresentato dal collega Mulè, la proposta di parere vada in una direzione opposta rispetto a quella indicata nel corso dell'audizione dalla Presidente della Corte di cassazione, Margherita Cassano. Al riguardo, fa presente che i compiti che i componenti del Consiglio della magistratura militare sono assai significativi e complessi e che per tale ragione si è ritenuto di elevare il numero dei componenti eletti da due a quattro. Tra tali compiti, vi sarà quello di definire una corposa normativa secondaria – ad oggi mancante – e di esprimere valutazioni di professionalità.
  Si tratta di funzioni assai impegnative, che mal si conciliano con la mancata collocazione fuori ruolo dei magistrati.
  Al pari del collega Graziano, esprime dubbi sulla compatibilità delle previsioni contenute nel provvedimento con i principi costituzionali e rileva come le premesse della proposta di parere – nella parte in cui fanno riferimento all'opportunità di approfondire quanto emerso nel ciclo di audizioni – appaiono in contrasto con il contenuto favorevole del parere nonché con le osservazioni, in cui si esprime un giudizio di ragionevolezza circa la scelta operata dal Governo.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, invita preliminarmente il presidente a consentire ai deputati di prendere parte alla seduta con votazioni in Assemblea, il cui avvio è ormai imminente.
  Venendo al merito, ricorda come la Commissione Giustizia sia chiamata in questi giorni ad esaminare un altro schema di decreto legislativo, avente ad oggetto il collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. Segnala come sarebbe quindi opportuno svolgere un ragionamento complessivo e coerente sulla disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati, essendo certamente irragionevole assumere scelte difformi per ciascuna categoria, che non trovino un loro fondamento razionale.
  Condivide le critiche già espresse in ordine alla contraddittorietà della proposta rispetto ai contenuti acquisiti nel corso delle audizioni, che avrebbero richiesto maggiore attenzione.
  D'altra parte, l'incapacità del Governo di procedere in modo coerente e sistematico trova una sua palese dimostrazione nei contenuti e nella procedura adottata per l'approvazione della manovra di bilancio e nel testo del decreto-legge cosiddetto «milleproroghe», deliberato nella giornata di ieri dal Consiglio dei ministri.
  Non si sofferma ulteriormente sulle criticità del provvedimento in esame, non essendovi evidentemente le condizioni per approfondire il contenuto della proposta di parere nella seduta odierna, essendo imminente l'inizio della seduta dell'Assemblea.

  Ciro MASCHIO, presidente, preso atto dell'effettivo avvio dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento in oggetto, riservandosi in ogni caso di verificare, anche con il Presidente Minardo, se vi siano le condizioni per riprenderne l'esame al termine dei lavori odierni dell'Assemblea.

  La seduta termina alle 14.30.