CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 marzo 2023
75.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 43

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 8 marzo 2023. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 14.50.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Comunicazione sugli orientamenti per una riforma del quadro di governance economica dell'UE.
COM(2022)583 final.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 marzo 2023.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice ha depositato una proposta di documento finale sulla Comunicazione in esame e che i gruppi sono stati invitati a far pervenire eventuali proposte di modifica o integrazione.
  Segnala, altresì, che sono state presentate due proposte alternative di documento finale da parte, rispettivamente, dei deputati Scerra e Torto a nome del gruppo MoVimento 5 Stelle (vedi allegato 1) e, congiuntamente, dei gruppi Partito Democratico-Italia democratica e progressista e Alleanza Verdi e Sinistra (vedi allegato 2), che sono in distribuzione.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), relatrice, fa presente di aver modificato la proposta di documento finale depositata nella seduta di ieri alla luce delle richieste di integrazione pervenute dai gruppi. Segnala che, anche alla luce delle modifiche introdotte, il testo della propria proposta (vedi allegato 3) rappresentaPag. 44 adeguatamente le diverse questioni e perplessità emerse nel corso del ciclo di audizioni tenutesi nell'ambito dell'attività conoscitiva svolta nell'ambito dell'esame della Comunicazione in titolo, anche congiuntamente ad altre Commissioni permanenti della Camera e del Senato, nonché le varie tematiche richiamate, talvolta in termini critici, dai singoli gruppi, tanto di maggioranza quanto di opposizione, che ringrazia vivamente per la fattiva partecipazione alla discussione di un argomento così rilevante.
  Rileva, altresì, che la nuova proposta di documento finale tiene conto della necessità che il Parlamento sia in grado di fornire al Governo indicazioni precise affinché nel corso del complesso negoziato che lo attende prossimamente in ordine alle prospettive di riforma della governance europea si possa addivenire alle soluzioni più idonee nell'interesse non solo del nostro Paese, ma dell'Unione europea nel suo insieme.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) esprime preliminarmente rammarico per il fatto che non si sia pervenuti all'adozione di una proposta unitaria di documento finale, tanto più alla luce dei contenuti delle proposte alternative presentate che, a suo giudizio, non si discostano eccessivamente dalle indicazioni recate nel documento finale illustrato oggi dalla relatrice Lucaselli. Con specifico riferimento alla proposta alternativa presentata dal gruppo M5S, non ritiene comunque condivisibile l'impegno indirizzato al Governo contenuto nella lettera a), che intende escludere l'efficacia vincolante del common framework iniziale proposto dalla Commissione europea, né considera sufficientemente chiaro il passaggio relativo allo scorporo dall'aggregato di spesa primaria netta di talune spese di investimento o aventi carattere sociale. Nel ribadire come, a suo avviso, sussistessero le condizioni per addivenire a una proposta unitaria di documento finale, esprime tuttavia soddisfazione per il fatto che siano state recepite nel testo oggi sottoposto dalla relatrice la quasi totalità delle richieste di integrazione presentate dal suo gruppo, essenzialmente volte ad attenuare il carattere eccessivamente sovranista di alcuni punti ancora presenti nella proposta inizialmente presentata.
  In tale quadro, preannunzia pertanto il proprio voto favorevole sulla proposta di documento finale formulata nella seduta odierna dall'onorevole Lucaselli, il cui contenuto ritiene assolutamente condivisibile, in quanto volto a favorire un deciso progresso nella direzione di regole fiscali destinate ad assicurare un miglior funzionamento dell'Unione economica e monetaria, fermo restando che – come in precedenza evidenziato – l'adozione di un documento unitario avrebbe senz'altro fornito al Governo italiano un più forte mandato in vista del complesso negoziato che lo attende in sede europea.

  Dieter STEGER (MISTO-MIN.LING.) esprime il proprio voto favorevole sulla nuova proposta di documento finale presentata dalla relatrice Lucaselli, di cui condivide i contenuti, anche alla luce delle integrazioni sollecitate da taluni gruppi parlamentari.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) dichiara l'astensione del gruppo Partito Democratico sulla proposta di documento finale illustrata dalla relatrice Lucaselli, motivando tale scelta, in particolare, con ragioni legate all'esigenza di assicurare una corretta ricostruzione storica delle diverse posizioni politiche, dal momento che la principale componente politica dell'attuale Governo ha sempre assunto in passato una posizione fortemente sovranista in relazione ai temi europei, mentre oggi pare collocarsi su di una linea di sostanziale continuità rispetto all'impostazione adottata sulle medesime questioni dal precedente Governo Draghi. Pur apprezzando in via di principio tale sorta di ravvedimento, ritiene tuttavia che simili improvvisi cambi di orientamento denotino comunque una certa leggerezza di linea politica.

  Filippo SCERRA (M5S) preannunzia il voto contrario del gruppo M5S sulla proposta di documento finale da ultimo illustrata dalla relatrice Lucaselli, giacché in Pag. 45essa mancano taluni punti a suo avviso imprescindibili. Intende anzitutto fare riferimento al mancato recepimento nel testo di quanto prospettato nel primo degli impegni contenuti nella proposta alternativa di documento finale presentata assieme alla collega Torto, volto a precisare in modo inequivoco che il common framework iniziale della Commissione europea non riveste, comunque, efficacia vincolante per i piani strutturali nazionali di bilancio. Lamenta, altresì, l'assenza di qualsivoglia impegno nella direzione di un ripensamento dei parametri numerici del 3 e del 60 per cento riferiti, rispettivamente, al rapporto tra deficit/PIL e tra debito/PIL, tanto più in considerazione del fatto che l'Esecutivo in carica aveva in passato più volte pubblicamente dichiarato che avrebbe fatto di tutto a tale riguardo per far valere in sede europea l'interesse nazionale dell'Italia. Esprime, inoltre, rammarico per il mancato recepimento nel testo formulato dalla relatrice dello scorporo dal computo dell'aggregato di spesa primaria netta delle spese legate agli investimenti produttivi, così come per la mancata esclusione dal calcolo del debito pubblico italiano della quota accumulata durante la pandemia da COVID-19, stante il carattere eccezionale dell'emergenza sanitaria affrontata. In definitiva, ritiene che – a differenza della proposta alternativa di documento finale presentata dal gruppo M5S, di cui raccomanda l'approvazione – il testo oggi formulato dalla relatrice Lucaselli, da un lato, non sia esaustivo rispetto alle tante questioni poste dalla prospettata riforma della governance europea, dall'altro, non appaia in grado di indirizzare efficacemente il prossimo negoziato che il nostro Governo dovrà sostenere in sede europea nella direzione dell'effettivo interesse del nostro Paese.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), replicando in parte alle affermazioni rese nel corso degli interventi precedenti, precisa che è stata sua premura porre per tempo a disposizione di tutti i gruppi la proposta di documento finale, ciò proprio al fine di promuovere sui temi oggetto della Comunicazione il più ampio dibattito tra le diverse forze politiche rappresentate in Parlamento e di favorire la predisposizione di eventuali proposte di integrazione o modifica del testo iniziale. Osserva, tuttavia, che da parte del gruppo M5S non è pervenuta alcuna proposta specifica in tal senso, che viceversa avrebbe potuto anche essere presa in considerazione ed eventualmente accolta nella prospettiva di un documento finale quanto più possibile unitario, giacché il gruppo medesimo si è invece limitato a presentare nella odierna seduta una proposta alternativa di documento finale. Venendo, quindi, a un piano più prettamente di merito, ribadisce che la proposta di documento finale oggi illustrata pone chiaramente in evidenza le diverse perplessità emerse, più o meno trasversalmente, nel corso delle audizioni svolte, ivi inclusa quella del Ministro dell'economia e delle finanze, e bene rappresenta le criticità insite in un'impostazione del processo di riforma della governance europea che non risulta ancora pienamente soddisfacente. Intende, altresì, dissentire dalle argomentazioni in precedenza svolte circa un presunto cambio di posizione da parte della principale forza politica che sostiene l'attuale Governo rispetto alle tematiche di interesse europeo, dal momento che la posizione assunta da Fratelli d'Italia non ha mai subito oscillazioni, essendo sempre stata volta a tutelare l'esclusivo interesse nazionale. Nel rammentare, infine, che la Comunicazione in esame contiene al momento solo orientamenti in vista di una successiva riforma del quadro di governance economica dell'Unione europea, esprime la propria convinzione in merito al fatto che il Ministro Giorgetti saprà senz'altro rappresentare al meglio l'Italia nel complesso negoziato che si svilupperà nei prossimi.

  Marco GRIMALDI (AVS) ritiene per certi versi fisiologico il fatto che le forze parlamentari di maggioranza e di opposizione non siano pervenute all'adozione di un documento finale unitario, dal momento che la Comunicazione della Commissione europea in esame non affronta nella sostanza i problemi di fondo connessi all'attuale quadro della governance europea, né Pag. 46lascia intravedere un superamento di talune criticità tale da assicurare un sistema di regole volte a garantire l'effettività del coordinamento delle politiche fiscali tra i diversi Stati membri, perseverando piuttosto nella medesima logica che ha già improntato, ad esempio, l'esperienza del Recovery Fund. In un simile contesto, anche il rafforzamento del sistema sanzionatorio continua a suo giudizio a basarsi sul ruolo preminente del mercato, così come risulta ancora troppo opaco il disegno relativo ai poteri che verrebbero attribuiti, nell'ambito della nuova governance, alla stessa Commissione europea, pur in assenza di una esplicita revisione dei Trattati. Tutto ciò premesso, ritiene che gli orientamenti contenuti nella Comunicazione in esame rappresentino comunque un avanzamento nel senso della definizione di regole più semplici e chiare, nell'ottica altresì di promuovere una crescita economica che sia anche sostenibile, soprattutto con riferimento alla transizione ecologica e digitale. Nel preannunziare che non esprimerà pertanto un voto favorevole sulla proposta di documento finale illustrata dalla relatrice Lucaselli, nonostante l'apprezzabile discussione che su di essa ha avuto luogo, fa infine presente che avrebbe piuttosto auspicato un comportamento maggiormente unitario da parte dei diversi gruppi di opposizione, che avrebbe potuto tradursi nell'elaborazione di una sola proposta alternativa di documento finale dagli stessi congiuntamente sottoscritta.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dopo aver ricordato che la XIV Commissione ha espresso un parere favorevole con condizioni, pone quindi in votazione la nuova proposta di documento finale formulata dalla relatrice, avvertendo che, in caso di sua approvazione, dovranno considerarsi precluse le proposte alternative presentate.

  La Commissione approva la proposta di documento finale da ultimo formulata dalla relatrice (vedi allegato 3), risultando conseguentemente precluse le proposte alternative presentate.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che, come espressamente indicato nel testo del documento approvato, questo sarà trasmesso anche alla Commissione europea, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 74 del 7 marzo 2023, a pagina 60, seconda colonna, trentesima riga, le parole: «12.40» sono sostituite dalle seguenti: «12.45».