CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 febbraio 2023
61.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 19

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 14 febbraio 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto legislativo recante codice dei contratti pubblici.
Atto n. 19.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 2 febbraio scorso.

  Mauro ROTELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 2 febbraio è stata acquisita la disponibilità del Governo ad attendere l'espressione del parere delle Commissioni parlamentari fino al 21 febbraio. Ricorda inoltre che tutti i documenti depositati nel corso delle audizioni e trasmessi successivamente sono stati pubblicati sul sito istituzionale della Camera. Fa presente che, allo scopo di dare il maggior spazio possibile al dibattito e al confronto, l'esame del provvedimento proseguirà in tutte le sedute già convocate per la settimana in corso.

  Erica MAZZETTI (FI-PPE), relatrice, come dichiarato nel corso delle sedute precedenti, manifesta la propria disponibilità ad ascoltare le indicazioni provenienti da tutti i gruppi prima di procedere alla predisposizione della proposta di parere. Nel sottolineare l'importanza di acquisire i contributi di tutti, sollecita dunque i colleghi a svolgere nel più breve tempo possibile gli eventuali ulteriori approfondimenti che dovessero ritenersi necessari. Rileva che, come evidenziato nel corso del ciclo di audizioni informali svolto dalla Commissione, sulla materia moltissime sono le aspettative dei soggetti coinvolti. Manifesta pertanto l'intenzione di inserire nella proposta di parere rilievi volti a migliorare il testo in esame e ad aumentare la qualità delle opere realizzate.

  Gianni LAMPIS (FDI), nel riferire di aver avuto nei giorni scorsi contatti informali con alcuni assessori regionali con delega alla protezione civile, fa presente che purtroppo in molte regioni tale materia è attribuita a strutture commissariali cui vengono affidati anche compiti importanti in materia di progettazione e di gestione degli appalti. Aggiunge di aver acquisito nella medesima circostanza le osservazioni predisposte dalla competente commissione in seno alla Conferenza delle regioni e delle province autonome, osservazioni che, qualora ritenute condivisibili, potrebbero esserePag. 20 oggetto di considerazione ai fini della predisposizione della proposta di parere. Manifesta quindi l'intenzione di condividere tali osservazioni con i relatori, nel caso in cui non ne fossero ancora a conoscenza.

  Mauro ROTELLI, presidente, precisa che è pervenuto alla Commissione il parere reso dalla Conferenza unificata, che è stato trasmesso a tutti i colleghi.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), nel ringraziare la collega Mazzetti per la disponibilità manifestata, rileva a nome del suo gruppo l'opportunità di definire un metodo di lavoro che, eventualmente anche attraverso incontri informali tra i gruppi, consenta di chiarire alcuni aspetti rilevanti, evidenziati pure nel corso delle audizioni. Dichiara come da incontri svolti con alcuni soggetti interessati siano emerse in maniera trasversale diverse questioni comuni, relative in particolare all'efficacia del provvedimento e all'impatto delle nuove disposizioni sulle opere già in corso e sulle iniziative del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È stato infatti rilevato come modificare in questo momento le regole del gioco possa mettere a rischio il completamento di opere strategiche e l'allocazione delle risorse finanziarie del PNRR. Nel richiamare in particolare le considerazioni contenute nella memoria trasmessa da TELT con riguardo al completamento dei lavori della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, rilevando la necessità di dedicare alla questione la massima attenzione, a nome del suo gruppo ritiene che l'efficacia delle disposizioni del decreto legislativo vada rinviata al 1° gennaio 2024. Pur tenendo fermi alcuni principi indiscutibili riguardanti la sicurezza dei lavoratori, le esigenze di trasparenza, il rispetto della legalità e il ricorso ai strumenti informatici, occorre a suo avviso considerare come in molti casi il sistema nazionale possa considerarsi obsoleto. A tale proposito, segnala le criticità legate alla disponibilità di documentazione di gara in molti casi non conforme alle disposizioni di legge, alla mancata suddivisione in lotti, alla necessità di presentare numerosi allegati per la partecipazione alle procedure di affidamento. Segnala pertanto l'esigenza di definire modalità uniche o quantomeno il più possibile comuni a tutte le amministrazioni. Nel sottolineare che anche su una materia così importante come l'edilizia popolare il 24 per cento dei bandi sia ancora in forma cartacea, rileva le perduranti diversità di posizioni dei soggetti interessati in tema di appalto integrato e di revisione dei prezzi. Al riguardo, esprime apprezzamento riguardo a quanto evidenziato dall'ANAC relativamente all'articolo 60, con riguardo al quale è stato segnalato che la revisione automatica dei prezzi, nei limiti previsti del 5 per cento, sembrerebbe assorbire quasi totalmente il rischio di impresa a carico degli operatori economici. Nel ribadire che le questioni tuttora aperte sono molteplici, segnala l'opportunità di preservare le conquiste acquisite o le soluzioni avanzate dall'Unione europea per consentire di combattere le discriminazioni, come quella riguardante il cosiddetto «bollino rosa» per tutelare la parità di genere. In conclusione, ribadisce la disponibilità del suo gruppo a collaborare sia nelle sedi ufficiali sia informalmente al fine di pervenire ad una proposta di parere unitaria.

  Daniela RUFFINO (A-IV-RE) richiama in particolare le preoccupazioni espresse dalla società TELT con riguardo alle ricadute negative delle previsioni dello schema in esame sull'iter procedurale relativo al completamento della tratta ferroviaria Torino-Lione. Rammenta a tale proposito che si tratta di un'opera strategica, i cui lavori sono in corso, e che è oggetto di un accordo internazionale già ratificato con la Francia. Ritenendo quindi indispensabile il rispetto dei tempi previsti, rileva la necessità che venga mantenuta la disciplina transitoria prevista nel codice vigente. Rileva inoltre che purtroppo lo schema in esame nell'attuale formulazione non conferma né le competenze degli enti di controllo ad oggi individuati né le condizioni per la realizzazione dell'opera. Nel manifestare l'intenzione di confrontarsi per le vie brevi con la relatrice, ritiene che sia interesse del Parlamento e del Paese non rallentare l'opera Pag. 21e che, fermo restando l'obiettivo di semplificare e accelerare gli appalti pubblici, una attenzione particolare vada riservata alle esigenze manifestate con riguardo alla realizzazione di tale opera.

  Agostino SANTILLO (M5S), nel ricordare che la modifica del codice dei contratti pubblici all'esame della Commissione consegue a un lavoro svolto nella scorsa legislatura, intende soffermarsi su alcuni aspetti che sono a suo avviso meritevoli di approfondimento anche da parte del Governo, per far sì che l'obiettivo sia quello della rotazione, della tracciabilità degli appalti, della buona realizzazione delle opere e della tutela del pubblico interesse. Segnala, in primo luogo, come evidenziato anche nel corso delle audizioni, la questione della possibile gratuità delle prestazioni d'opera intellettuale dei professionisti, ritenendo opportuno sopprimere qualsiasi riferimento a tale eventualità. Quanto agli affidamenti diretti, pur riconoscendo che in alcuni casi tale soluzione può accelerare i tempi, ritiene opportuna una riflessione sulla fissazione della soglia, prevedendone una diversificazione a seconda dei vari settori. Con riguardo al tema del conflitto di interessi, sollevato anche dall'ANAC, a suo avviso sarebbe opportuno non modificare la normativa vigente. Nell'apprezzare la riduzione da tre a due dei livelli di progettazione, considerato che la definizione richiesta è molto dettagliata, rileva l'opportunità che tale definizione venga rispettata il più possibile per quel livello progettuale in sede di gara. Per quanto riguarda l'appalto integrato, considerata la diversità di posizione tra le imprese ben strutturate che sono in grado di occuparsi anche della progettazione e la parte professionale che invece si vede sottratta una competenza, rileva la necessità di valutare la questione sotto il profilo dell'interesse dell'ente pubblico. Premesso che a suo parere è interesse dell'ente pubblico la messa a gara di un progetto esecutivo e che occorre puntare alla centralità del progetto, ritiene che vadano limitati i casi in cui si possa fare ricorso all'appalto integrato. Quanto al subappalto, rileva la necessità di porre il tema in sede europea, dal momento che l'Ue consente di subappaltare senza limiti l'opera, considerando la peculiarità del sistema italiano in cui, a differenza degli altri Stati membri, sono le maestranze edili e non le società finanziarie ad ottenere l'appalto dei lavori e a subappaltarlo. Ritiene quindi che in un contesto come quello nazionale agevolare eccessivamente il subappalto possa comportare una serie di criticità, con riguardo alla tracciabilità dell'appalto e alla tutela del contratto dei lavoratori. Chiede sull'argomento uno sforzo al Governo, che a suo parere dovrebbe fissare una quota massima di lavori subappaltabili e sopprimere qualsiasi riferimento al subappalto «a cascata». Relativamente all'avvalimento, rileva la criticità insita nella possibilità che un operatore qualificato ceda le proprie «categorie» a più soggetti distinti che partecipano alla medesima gara, configurando in tal modo una sorta di regia della gara stessa. Dichiarandosi d'accordo sull'esclusione automatica delle offerte anomale, quanto all'importante tema della qualificazione delle stazioni appaltanti, a suo parere potrebbe valere la pena valutare l'opportunità di diminuire la soglia attualmente prevista nello schema ai fini della qualificazione. Segnala inoltre in senso critico la soppressione di qualsiasi limite percentuale al massimo ribasso economico consentito nelle offerte economicamente più vantaggiose. A tale proposito, ritiene che si possa eventualmente ritoccare l'attuale soglia, garantendo comunque la preponderanza della parte tecnica nella valutazione dell'offerta. Rilevata in conclusione una difformità tra il testo dello schema in esame e l'allegato 2.12 con riguardo alla durata della validità del sistema di qualificazione SOA, che potrebbe essere fissata eventualmente in dieci anni, ribadisce la volontà di entrare nel merito delle singole questioni e collaborare per raggiungere auspicabilmente una visione unitaria in vista dell'adozione della proposta di parere.

  Mauro ROTELLI, presidente e relatore, accogliendo l'invito del collega Simiani a Pag. 22svolgere un confronto tra i gruppi in maniera informale, rileva, da un lato, l'opportunità di interloquire con l'omologa Commissione del Senato e, dall'altro, l'esigenza di rispettare il termine del 21 febbraio per l'espressione del parere. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.