CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 19 dicembre 2022
31.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 2

SEDE REFERENTE

  Lunedì 19 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 10.35.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
C. 643-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta pomeridiana del 18 dicembre 2022

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che il Governo ha presentato le proposte emendative 4.1000, 57.01000, 58.01000 e 123.01000, depositate dal Governo (vedi allegato). Con riferimento a tali proposte emendative, comunica altresì che, alla luce dei limiti di contenuto previsti dalla legge n. 196 del 2009 per la legge di bilancio, risultano inammissibili, in ragione della materia trattata:

   l'emendamento 4.1000, limitatamente alla lettera e), capoverso Art. 16-bis, comma 8, che reca disposizioni in materia di revisione legale dei conti della società 3-I Spa, e alla lettera z), capoverso Art. 78-ter, che istituisce, presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, l'Autorità di gestione nazionale del Piano strategico della PAC, presentando un contenuto analogo all'articolo aggiuntivo Foti 78.013, già dichiarato inammissibile, rispetto al quale esplicita peraltro che l'istituzione è finalizzata a «evitare recuperi finanziari da parte dell'Unione europea»;

   l'articolo aggiuntivo 58.01000, limitatamente alla lettera p), capoverso 101-ter, che prevede la disapplicazione delle misure in materia di contenimento della spesa pubblica per la Fondazione ENEA Tech e Biomedical, vigilata dal Ministero dell'economiaPag. 3 e delle finanze, presentando un contenuto corrispondente a quello dell'articolo aggiuntivo Foti 74.011, già dichiarato inammissibile.

  Ricorda, quindi, che il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato alle ore 17 della giornata odierna.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) lamenta l'esiguità del tempo concesso per la presentazione dei subemendamenti, anche considerando che l'ultimo emendamento trasmesso dal Governo è stato trasmesso nel corso della notte.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, propone di posticipare il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 17.30.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) chiede se sia possibile chiedere una rivalutazione delle decisioni di ammissibilità. Ritiene, infatti, che le proposte emendative presentate dal Governo contengano diverse disposizioni inammissibili.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente che, di regola, le richieste di riesame formulate alla presidenza delle Commissioni siano volte a richiedere un riesame di decisioni di inammissibilità.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) stigmatizzando il limitato numero di proposte emendative dichiarate inammissibili, segnala, ad esempio, come le disposizioni della lettera a) dell'emendamento 4.1000 siano puramente ordinamentali, come si evince dalla stessa relazione tecnica la quale sottolinea come tali disposizioni non determinino nuovi e ulteriori oneri a carico del bilancio dello Stato.
  Osserva, altresì, come la lettera v) dell'articolo aggiuntivo 58.01000, alla lettera v), stabilisca l'assunzione di personale a tempo indeterminato per coadiuvare una Commissione che, stante il tenore dell'articolo stesso, è destinata a lavorare per non più di un anno.
  Invita quindi il Presidente a motivare la ratio della dichiarazione di ammissibilità di disposizioni di questo tenore.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente conferma le proprie valutazioni sull'ammissibilità delle proposte emendative, di cui si assume pienamente la responsabilità.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) ricorda come anche il presidente della Commissione debba soggiacere al tenore letterale delle norme di contabilità e finanza pubblica, secondo le quali la legge di bilancio deve contenere disposizioni che possano incidere su grandezze finanziarie, determinando oneri o risparmi per il bilancio dello Stato o effetti in termini di entrata. Ribadisce, quindi, la richiesta di motivazione della dichiarazione di ammissibilità.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, assicura la propria disponibilità a fornire i chiarimenti che verranno richiesti rispetto alla dichiarazione di inammissibilità.

  Marco GRIMALDI (AVS) si augura che tale risposta abbia una tempistica più rapida di quella relativa all'articolo aggiuntivo Foti 78.015.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente chiarisce come alla richiesta formulata dalla deputata Zanella con riferimento all'articolo aggiuntivo Foti 78.015 si sia aggiunta un'analoga richiesta, formulata direttamente al Presidente della Camera, dal MoVimento 5 Stelle. Per queste ragioni, la risposta ha richiesto una interlocuzione tra la presidenza della Commissione e la Presidenza della Camera. In esito a tali interlocuzioni, il Presidente della Camera ha dato riscontro alla richiesta di rivalutare l'ammissibilità della proposta.

  Marco GRIMALDI (AVS) esprime perplessità sul fatto che sia il Presidente della Camera a rispondere, considerato che è il presidente della Commissione ad assumersi Pag. 4la responsabilità delle dichiarazioni di inammissibilità.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente che nella propria risposta il Presidente della Camera ha richiamato le valutazioni della presidenza della Commissione.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) ritiene che le misure contenute nell'articolo aggiuntivo 123.01000 siano assolutamente inammissibili, come evidenziato del resto dalla stessa relazione allegata alla proposta emendativa, che ne riconosce il carattere ordinamentale.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) evidenzia come la relazione tecnica allegata all'emendamento 4.1000 precisi come la lettera l) abbia contenuto puramente ordinamentale e, quindi, non sia suscettibile di determinare nuovi oneri per la finanza pubblica.
  Invita il presidente a considerare con prudenza le decisioni in ordine all'ammissibilità delle proposte emendative riferite alla legge di bilancio, nell'ambito della quale non possono trovare accesso norme di carattere ordinamentale.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, assicura che fornirà una risposta anche con riferimento a quanto evidenziato dalla deputata Guerra.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) precisa che il criterio utilizzato dalla presidenza per la valutazione di ammissibilità delle proposte emendative del Governo deve essere applicato anche agli emendamenti parlamentari già dichiarati inammissibili. Stigmatizzando tale differenza di giudizio, si chiede fino a che punto vogliano arrivare Governo e maggioranza.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) chiede alla presidenza di dare conto anche delle ragioni che hanno portato a valutare ammissibile la lettera q) dell'articolo aggiuntivo 58.01000 del Governo.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), analogamente all'onorevole Ubaldo Pagano, chiede alla presidenza di dare conto anche delle ragioni che hanno portato a valutare ammissibile l'articolo 68-bis, contenuto nell'articolo aggiuntivo 4.01000 del Governo.

  Marco GRIMALDI (AVS) auspica che la risposta che la presidenza ha annunciato non si limiti ad affermare che le disposizioni richiamate negli interventi testé svolti dai deputati possono essere suscettibili di determinare effetti indiretti sulla finanza pubblica, altrimenti, tale criterio dovrebbe essere applicato a tutte le proposte emendative presentate.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) richiama all'attenzione della presidenza anche sulle disposizioni dell'articolo aggiuntivo 57.01000 del Governo, sulle quali chiede alla presidenza di fornire chiarimenti rispetto alla valutazione di ammissibilità.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta e ricorda che al termine della presente seduta è prevista una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta termina alle 11.05.

SEDE REFERENTE

  Lunedì 19 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, indi del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano e Federico Freni, nonché la Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la sicurezza energetica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 19.35.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
C. 643-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Pag. 5

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni, invita l'onorevole Richetti a illustrare l'emendamento 97.4, ricordando che tanto i relatori quanto il Governo hanno formulato un invito al ritiro.

  Matteo RICHETTI (A-IV-RE) illustra l'emendamento 97.4, a sua prima firma, volto ad aumentare il numero complessivo degli specializzandi in medicina, incrementando di un miliardo di euro le risorse destinate alle borse di studio per le specializzazioni. Ricorda come già il Governo Draghi abbia aumentato il numero delle borse, per superare il cosiddetto «imbuto formativo», ovvero l'impossibilità per molti laureati in medicina di svolgere la specializzazione in Italia e auspica che i relatori e il Governo rivedano il proprio parere negativo.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) interviene sull'ordine dei lavori, ricordando di aver segnalato alla presidenza come alcuni emendamenti del Governo abbiano un contenuto parzialmente sovrapponibile a quello di emendamenti del suo gruppo. Evidenzia, inoltre, che i cinque emendamenti del Governo rappresentano degli impacchettamenti forzati, che tengono insieme argomenti molto diversi; conseguentemente, chiede che sia consentito il voto per parti separate.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), intervenendo sull'emendamento Richetti 97.4, sottolinea come la carenza di personale medico vada affrontata attraverso una adeguata formazione. Ricorda come i precedenti Governi siano intervenuti con un ampliamento dei contratti e delle borse di studio e auspica che tale impegno prosegua in ogni legge di bilancio.

  Marco FURFARO (PD-IDP), associandosi alle considerazioni già espresse dai colleghi dell'opposizione, sottolinea l'esigenza di aumentare le borse di studio e le risorse destinate alla sanità pubblica, così da poter ampliare l'organico dei medici negli ospedali. Dichiara, quindi, il proprio voto favorevole sull'emendamento Richetti 97.4.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (A-IV-RE) ricorda che l'emendamento Richetti 97.4 è parte di un insieme di emendamenti volti a esprimere una contromanovra del suo gruppo in tema di sanità. L'emendamento aumenta di un miliardo di euro le risorse destinate al settore, a fronte dell'investimento attualmente previsto dal disegno di legge di bilancio, che giudica gravemente insufficiente.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel ringraziare i presentatori dell'emendamento Richetti 97.4, per aver affrontato il tema del cosiddetto «imbuto formativo», evidenzia come la questione sia risalente anche se solo oggi se ne coglie la gravità. Ricorda come da tempo i laureati in medicina siano obbligati ad andare all'estero per conseguire la specializzazione: prima della pandemia, a fronte di 17.000-20.000 domande, le borse di studio erano al massimo 6.000 e il 380 per cento dei medici ha fatto richiesta di poter operare in paesi stranieri. Nei due anni della pandemia molti di loro sono tornati, scommettendo sul nostro paese e ritiene che sia necessario adesso stabilizzare quei precari.
  Sottolinea, inoltre, il problema delle materie delle scuole di specializzazione, evidenziando come in pochi scelgano la specializzazione in medicina di base e in medicina d'urgenza, privilegiando specializzazioni che prospettano carriere più remunerative. Ritiene allora importante non soltanto aumentare le risorse per le borse di specializzazione, ma anche in parte vincolarle a determinate specializzazioni.

  La Commissione respinge l'emendamento Richetti 97.4.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dopo aver verificato, su richiesta di alcuni deputati, l'esito della Pag. 6votazione, conferma la reiezione dell'emendamento Richetti 97.4.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, ritiene opportuno effettuare un supplemento di analisi sull'emendamento Mancini 97.3, del quale propone quindi l'accantonamento.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO concorda con la proposta di accantonare l'emendamento Mancini 97.3.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Mancini 97.3.

  Irene MANZI (PD-IDP) illustra l'emendamento 99.7, di cui è prima firmataria, relativo al dimensionamento scolastico, stigmatizzando il comportamento del Governo che si è limitato a introdurre il merito nella nuova denominazione del Ministero dell'istruzione, ma non è conseguentemente intervenuto destinando risorse per promuovere il merito nella scuola. Ricorda come nel triennio il bilancio dell'istruzione venga tagliato di quasi 110 milioni di euro e sottolinea come non siano state destinate risorse alla «carta docente» né al «sistema integrato 0-6». Ricorda l'odierna inchiesta del quotidiano «La Repubblica» sull'abbandono scolastico, che riporta il dato di 74.000 studenti bocciati lo scorso anno per assenza, e un forte incremento dei casi di aggressività e delle diagnosi di disturbo d'ansia sociale. Ribadisce che un autentico ministero del merito avrebbe richiesto, di fronte a questi dati, investimenti più significativi.

  Silvio LAI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Manzi 99.7, ricorda come la politica del Governo sulla scuola espressa dal disegno di legge di bilancio si caratterizzi per due aspetti: da una parte, il finanziamento delle scuole paritarie per ulteriori 32 milioni di euro e, dall'altra, la riorganizzazione della scuola pubblica con il suo definanziamento. Quanto al primo aspetto, pur dichiarando di non essere contrario ai sostegni alla scuola paritaria, ritiene che questi non siano accettabili se parallelamente si rende più fragile la scuola pubblica con la riorganizzazione delle autonomie scolastiche, sulla base di un più elevato numero di alunni. Ricorda come attualmente le autonomie scolastiche già prevedano un dirigente responsabile di 4 o 5 plessi scolastici, tra loro anche molto distanti e stigmatizza le scelte del Governo che non investe sulle strutture amministrative delle scuole. Sottolinea l'inutilità delle previsioni che consentono alle autonomie scolastiche di competere per accedere a progetti europei quando non ci sono strutture capaci di gestire la progettualità e la rendicontazione richiesta dai bandi europei. Afferma che quanto più sono grandi le autonomie scolastiche, a fronte di una struttura amministrativa invariata, tanto meno sono in grado di competere per acquisire nuove risorse e gestirle. Invita, dunque, i relatori a rivedere il loro parere sull'emendamento Manzi 99.7, che mira a correggere questa impostazione del disegno di legge di bilancio.

  La Commissione respinge l'emendamento Manzi 99.7.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Piccolotti 99.015, di cui è cofirmatario, ne illustra il contenuto, rammentando l'importanza delle misure ivi previste in materia di accesso al sistema educativo della prima infanzia. Ricordando, inoltre, la misura contenuta nell'articolo 1, comma 355, della legge n. 232 del 2016, a sostegno del reddito e delle famiglie, segnala quanto comunicato dall'INPS nello scorso mese di settembre in relazione all'esaurimento di tutte le risorse previste per la misura in questione, nonché all'ammissione con riserva delle eventuali domande pervenute e delle istanze già trasmesse. Segnala, inoltre, che la carenza delle risorse prevista per il bonus asili nido è causa di forti disagi, soprattutto in un momento come l'attuale, caratterizzato dal caro energia e da difficoltà economiche generalizzate. Richiamando la necessità di politiche volte al contrasto di disparità e povertà educativa, ricorda che il contenuto Pag. 7dell'articolo aggiuntivo in questione corrisponde a quello di un'analoga proposta emendativa presentata nella precedente legislatura dall'onorevole Giorgia Meloni. Sollecita, dunque, un ripensamento sulla proposta emendativa in esame.

  Irene MANZI (PD-IDP) richiama l'attenzione dei colleghi sull'importanza di promuovere investimenti a valere sul sistema educativo 0-6, grazie al quale è data la possibilità anche ai bambini di tenera età di potenziare le proprie capacità di apprendimento.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) ritiene che l'articolo aggiuntivo Piccolotti 99.015 vada nella direzione di aiutare le famiglie a superare un problema purtroppo molto radicato, connesso alla carenza del sistema educativo nell'età della prima infanzia.

  La Commissione respinge, dunque, l'articolo aggiuntivo Piccolotti 99.015.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, anche a nome degli altri relatori, con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 100, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Di Lauro 100.27, mentre propone l'accantonamento dell'emendamento Amato 100.25. Formula un invito al ritiro dell'emendamento Boschi 100.6 e propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Panizzut 100.01; invita al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018 e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lupi 100.024.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 101, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Piccolotti 101.25, Richetti 101.14 e Piccolotti 101.26; propone l'accantonamento degli emendamenti Cattaneo 101.33, Manzi 101.5, Cattaneo 101.29, 101.28 e 101.31, nonché degli articoli aggiuntivi Rampelli 101.013 e Panizzut 101.06. Invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Magi 101.08 e propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi De Maria 101.011 e Lucaselli 101.038. Formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Caso 101.021 e propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Torto 101.022, Magi 101.039, Nazario Pagano 101.035, D'Attis 101.036 e Morfino 101.040.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 102, propone di accantonare l'emendamento Steger 102.2 e l'articolo aggiuntivo Zucconi 102.01, mentre invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Ruffini 102.02.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 103, propone di accantonare l'emendamento Caramanna 103.1.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 104, invita al ritiro dell'emendamento Di Biase 104.2, mentre con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 107 propone di accantonare gli emendamenti Del Barba 107.15, Berruto 107.5, Cannizzaro 107.24 e gli identici emendamenti Fenu 107.20, Berruto 107.6 e Lucaselli 107.12, nonché gli emendamenti Steger 107.2, Perissa 107.11 e gli articoli aggiuntivi Pastorella 107.01, Boschi 107.05 e Cannizzaro 107.07.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 108, propone di accantonare gli emendamenti Mollicone 108.7, Frassini 108.1, Cannizzaro 108.6, nonché gli articoli aggiuntivi Ascani 108.01, Candiani 108.035 e Mollicone 108.050.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 110, propone di accantonare l'emendamento Orrico 110.5 e gli identici articoli aggiuntivi Lucaselli 110.040, Casu 110.042, Schullian 110.06, Dara 110.014, Giachetti 110.017, Foti 110.024, Grimaldi 110.032 e Mollicone 110.034, nonché gli articoli aggiuntivi Ambrosi 110.012, Mancini 110.021, Foti 110.023 e Lupi 110.033.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 111, propone di accantonare l'emendamento Pellegrini 111.1 e l'articolo aggiuntivo Foti 111.04, mentre con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 112, propone di accantonare gli emendamenti Penza 112.2 e Lucaselli 112.4. Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 113, Pag. 8propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Graziano 113.01, Alfonso Colucci 113.03, Foti 113.06 e 113.07, Mollinari 113.08 e Foti 113.09.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 114, propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Brambilla 114.01 e 114.03, Angelo Rossi 114.010 e Brambilla 114.014.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 118, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Torto 118.3 e dell'articolo aggiuntivo Auriemma 118.02 e propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Foti 118.07 e Lucaselli 118.08.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 120, invita al ritiro, esprimendo parere altrimenti contrario, dell'emendamento Magi 120.2 e dell'articolo aggiuntivo Bonafè 120.03.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 122, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Coin 122.02, mentre con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 123, invita al ritiro dell'emendamento Alfonso Colucci 123.3 e propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi De Corato 123.02 e Palombi 123.012.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 124, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Squeri 124.015, mentre con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 126, propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Ferrari 126.01, Benzoni 126.03 e Frassini 126.04.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 127, propone di accantonare gli emendamenti Rotelli 127.5 e 127.4 e formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Braga 127.08. Propone altresì di accantonare gli articoli aggiuntivi Urzì 127.010, Testa 127.012 e Cannizzaro 127.017.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 128, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sull'articolo aggiuntivo Braga 128.014 e propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Labbate 128.023, Mattia 128.016, Labbate 128.018, Bonelli 128.038 e Zaratti 128.042, mentre invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Evi 128.034.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 129, propone di accantonare l'emendamento Di Giuseppe 129.4 e gli identici articoli aggiuntivi Porta 129.02 e Orsini 129.016, nonché gli identici articoli aggiuntivi Porta 129.03, Formentini 129.06, 129.07 della III Commissione e Lupi 129.014, nonché l'articolo aggiuntivo Foti 129.08. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Onori 129.010.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 130, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Formentini 130.010.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO esprime parere conforme alla relatrice.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti e degli articoli aggiuntivi per i quali è stata avanzata una proposta in tal senso dai relatori.

  Carmen DI LAURO (M5S), illustrando l'emendamento 100.27 a sua prima firma, ricorda come esso proponga di rendere strutturale una misura già introdotta dal precedente Governo. Richiama, al riguardo, l'importanza della misura, così come più volte evidenziato dall'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza e dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, in ordine alla necessità di promuovere il benessere psichico e di intercettare ogni possibile forma di disagio.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, alla luce dell'accantonamento di un emendamento avente contenuto analogo, propone l'accantonamento anche dell'emendamento Di Lauro 100.27.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO concorda con la proposta testé formulata dalla relatrice.

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  Patty L'ABBATE chiede di sottoscrivere l'emendamento Di Lauro 100.27.

  Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'emendamento Amato 100.25, chiede se il suo accantonamento sottenda una reale intenzione del Governo di sviluppare una seria riflessione sulla necessità di stabilizzare il personale ATA, essenziale ai fini della promozione e della piena ripresa delle attività didattiche.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Di Lauro 100.27.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), nel passare all'esame dell'emendamento Boschi 100.6, chiede il ripristino del Fondo funzionamento istituzioni scolastiche, la cosiddetta «Buona Scuola».

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, propone l'accantonamento dell'emendamento.

  Il Sottosegretario Matilde SIRACUSANO concorda con la proposta della relatrice.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Boschi 100.6.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) propone l'approvazione degli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018, poiché attraverso di essi si agevola l'acquisto di materiale scolastico per i ragazzi provenienti da famiglie con condizioni economiche disagiate. Ciò, anche in considerazione della recessione economica e della crisi energetica conseguente al conflitto russo-ucraino.

  Marco GRIMALDI (AVS) in via preliminare ringrazia l'onorevole Sportiello e chiede di sottoscrivere il suo articolo aggiuntivo 100.018. Al riguardo, sottolinea la disparità di trattamento tra scuole paritarie e scuole pubbliche e conclude che il voucher scuola non può essere negato.

  Irene MANZI (PD-IDP), nel sottolineare che Save the children ha parlato di più di un milione di bambini in povertà assoluta, ritiene che il sostegno ai più fragili sia essenziale, per questo appoggia gli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018.

  Antonino IARIA (M5S), in accordo con i presentatori degli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018, ne auspica l'approvazione.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) si dice favorevole agli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018, per dare sostegno ai bambini provenienti da famiglie povere.

  Ida CARMINA (M5S), in accordo con i presentatori degli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018, ne chiede l'accantonamento.

  Marco FURFARO (PD-IDP), nel sottolineare come anche la pandemia abbia messo in evidenzia le differenze tra famiglie ricche e famiglie povere, ricorda che la scuola deve rappresentare la prima palestra per arrivare all'emancipazione. Per questo motivo si dice favorevole agli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), nel ricordare ai presenti l'articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani, che tutela il diritto all'istruzione, sottolinea che la scuola pubblica deve garantire pari opportunità.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, rileva che tutte le questioni sollevate hanno un fondo di verità, ma fa osservare che la maggior parte delle risorse economiche a disposizione del Governo sono già state spese. Propone quindi l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018, in caso contrario ribadisce il parere contrario dei relatori.

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  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Boschi 100.015 e Sportiello 100.018.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, apprezzate le circostanze sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 21, è ripresa alle 22.30.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che l'esame del provvedimento riprende dall'emendamento Piccolotti 101.25.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento Piccolotti 101.25, di cui è cofirmatario, richiamando la centralità delle misure in materia di diritto allo studio universitario, alle quali il Governo non sembra riporre la doverosa attenzione, adottando al contrario misure le cui ricadute accentuano la divaricazione fra le regioni.
  Ricorda che la proposta emendativa in questione si propone di abrogare i commi della legge di bilancio per il 2017 che disciplinano le soglie dell'ISEE per accedere alla No Tax Area e i relativi requisiti di merito ed è quindi finalizzato a garantire a una platea più ampia il beneficio della gratuità dell'istruzione.
  Rammenta, infatti, che il costo degli studi universitari è divenuto insostenibile per molte categorie di studenti, anche in considerazione delle misure adottate da numerosi atenei che hanno disposto l'innalzamento della contribuzione massima, anche a carico degli studenti fuori corso, adottando politiche a discapito delle fasce medio-basse della platea complessiva degli studenti, con ciò compromettendo notevolmente l'esercizio effettivo del diritto allo studio degli studenti lavoratori, a suo avviso discriminati.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 101.25.

  Valentina GRIPPO (IV-A-RE), intervenendo sull'emendamento Richetti 101.14, richiama l'attenzione dei colleghi sulla centralità delle misure che promuovono il diritto allo studio, soprattutto nella fase universitaria. Evidenzia che l'emendamento interviene su un triplice fronte. In primo luogo, esso aumenta gli importi delle borse di studio, a tal fine incrementando il relativo Fondo integrativo statale, con l'intento di aiutare il successo degli studenti nel loro percorso formativo. In secondo luogo, interviene sulle modalità e sulla tempistica di erogazione delle borse di studio, prevedendo, in particolare, l'erogazione dell'importo delle borse di studio in dodici rate mensili. Tale misura, a suo avviso, rappresenta un intervento di natura regolatoria e, pertanto, non comporta oneri a carico del bilancio statale.
  L'emendamento, in terzo luogo, mette a fuoco un tema che il Ministro dell'istruzione e del merito, nell'illustrazione delle linee guida del suo Dicastero, ha dimostrato di avere a cuore, ossia quello del diritto alla maternità delle studentesse e degli studenti di età inferiore ai 25 anni con responsabilità genitoriale, spesso costretti ad abbandonare gli studi.
  Chiede al Governo, che recentemente è stato impegnato nella questione formale del mutamento di denominazione del Ministero dell'istruzione, di esprimere parere favorevole quantomeno sulla disposizione – contenuta nella proposta emendativa – che prevede l'erogazione dell'importo delle borse di studio su base mensile.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, ritiene che non potere modificare il parere già espresso in quanto non vi è la possibilità di acquisire una dettagliata relazione tecnica in tempi brevi.

  Valentina GRIPPO (IV-A-RE) ritiene che un eventuale intervento sulla cadenza mensile dell'erogazione delle borse di studio non inciderebbe su poste di bilancio e potrebbe essere determinante per molti studenti ai fini della scelta se proseguire o meno negli studi.

  Il Sottosegretario Federico FRENI precisa che l'erogazione su base mensile delle borse mensile determini, da un punto di Pag. 11vista contabile, differenti spese in termini di cassa rispetto all'attuale sistema su base annuale.

  La Commissione respinge l'emendamento Richetti 101.14.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustra l'emendamento 101.26, di cui è cofirmatario, che dispone l'incremento delle risorse a favore del fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio. Rileva come l'Italia non sia in linea con gli altri Paesi dell'Unione europea con riferimento alle graduatorie per numero di laureati, oltretutto con differenze considerevoli tra le singole regioni.
  Considera, infine, opportuno prevedere l'istituzione di una graduatoria nazionale unica dei destinatari delle borse di studio, al fine di evitare disparità e fenomeni di dumping fra le regioni, fenomeno a suo avviso incentivato dalle politiche adottate dalla Lega, come è accaduto per le prestazioni dell'Ente per il diritto allo studio del Piemonte, negli anni della presidenza Cota.

  Stefano VACCARI (PD-IDP) sostiene la necessità che l'Italia si trasformi in un Paese per giovani. Rileva come il Governo, di contro, intenda togliere risorse all'istruzione e non preveda contributi pubblici per l'Università.
  Fa notare che l'Italia destina all'istruzione solamente l'1,4 per cento del PIL, ma detiene anche il primato relativo alle pubblicazioni scientifiche, pur disponendo di limitate risorse. Sottolinea come, rispetto alle sollecitazioni che vengono dalle proposte emendative, non state fornite delle risposte da parte del Governo, benché esse appaiano necessarie per garantire un futuro al passo con i tempi.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, mette in votazione l'emendamento Piccolotti 101.26.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 101.26.

  Dieter STEGER (MISTO-MIN.LING.) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Magi 101.08.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, mette in votazione l'articolo aggiuntivo Magi 101.08, fatto proprio dal deputato Steger.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Magi 101.08.

  Antonio CASO (M5S), in relazione all'articolo aggiuntivo a sua prima firma 101.021 ricorda come circa un terzo dei ricercatori italiani rischi di non vedersi rinnovati i contratti di ricerca, nonostante i miglioramenti apportati dal recente decreto-legge n. 36 del 2022 che ha sensibilmente incrementato le risorse a disposizione per i rinnovi dei contratti. Fa notare come la causa di questo problema ricada sui costi per coprire tali spese che sono rimasti invariati.
  Propone di istituire un fondo di 75 milioni di euro come soluzione temporanea al problema. Ricorda come la Ministra Bernini si sia detta consapevole del problema anche se fino ad ora non sono state date risposte convincenti.

  Irene MANZI (PD-IDP) condivide le osservazioni del collega Caso sul rischio che i contratti di ricerca non vengano rinnovati. Individua come soluzione quella dell'incremento delle risorse per investimenti importanti nel settore delle Università, ricostituendo altresì la no tax area.

  Silvio LAI (PD-IDP) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Caso 101.021.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Caso 101.021.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (A-IV-RE) in riferimento all'articolo aggiuntivo Ruffino 102.02 ricorda come quest'ultimo preveda fondi per 10 milioni di euro agli impianti sciistici per fronteggiare il caro bollette connesso all'innevamento artificiale.

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  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, pone in votazione l'articolo aggiuntivo Ruffino 102.02.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ruffino 102.02.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) relativamente all'articolo aggiuntivo Di Biase 104.02 ritiene che sul tema del turismo sia molto importante il coinvolgimento degli enti locali e delle regioni. Pensa sia quindi necessario ampliare i fondi per migliorare la formazione nell'ambito del turismo.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) sostiene che l'articolo aggiuntivo in esame sia fondamentale per il turismo, un settore importante per l'economia del nostro Paese che, da solo, rappresenta il 7 per cento del PIL e dà occupazione a 2 milioni di persone in Italia. Ritiene che la formazione degli operatori turistici sia necessaria per una maggiore qualificazione del capitale umano.

  Dieter STEGER (MISTO-MIN.LING.), intervenendo sull'emendamento Di Biase 104.2, sottolinea che il settore turistico traina tutti gli altri settori economici, come i servizi, l'industria e l'artigianato. Per questi motivi, dovrebbe ricevere ben altra considerazione dall'azione politica, al fine di riportare l'Italia ai primi posti nella classifica mondiale dei paesi turistici, mentre attualmente occupiamo il quarto o quinto posto.
  Osserva che occorre attuare una strategia volta al miglioramento della qualità dell'offerta turistica, che parta dalla formazione degli operatori del settore. Ritiene in proposito che, se la maggioranza intende davvero dimostrare la propria intenzione di rafforzare il settore turistico, non può lasciarsi sfuggire l'occasione di approvare l'emendamento in esame, consideratone il costo abbordabile a fronte di una utilità notevole se valutata in prospettiva.

  Andrea CASU (PD-IDP) ricorda che l'obiettivo del fondo della proposta emendativa è il contrasto al declino del settore turistico acuitosi a seguito alla pandemia da COVID-19. Molti operatori turistici, infatti, si sono visti costretti a cambiare lavoro nel lungo periodo in cui il settore è rimasto bloccato, per cui una quota dell'offerta qualificata di servizi è venuta meno a fronte di una domanda maggiormente attenta al livello qualitativo dell'offerta.
  Osserva come, a fronte dell'esigenza di un forte investimento nella formazione, la dotazione del fondo prevista dal testo originario del provvedimento risulti insufficiente. Il Parlamento ha pertanto l'occasione di migliorare il testo della manovra in un suo aspetto qualificante.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), intervenendo a sostegno dell'emendamento Di Biase 104.2, osserva che l'aumento di risorse per la formazione di personale nel settore turistico appare necessario al fine di migliorare il livello qualitativo dell'offerta, al fine di attrarre un turismo sempre più esigente. Sottolinea l'importanza che le città italiane meno famose ma ricche di attrazioni turistiche riprendano a vivere di turismo.

  Christian Diego DI SANZO (PD-IDP), convenendo con i deputati che si sono già espressi in merito all'emendamento Di Biase 104.2, sottolinea che è necessario dotare il Paese di personale qualificato, in grado di migliorare l'offerta turistica e contrastare la tendenza al «fai da te», inadeguata rispetto all'obiettivo di attrarre turismo internazionale.
  Al fine di arrestare la discesa nella graduatoria dei paesi maggiormente attrattivi per il turismo occorre infatti formare figure professionali qualificate, disponendo a tal fine stanziamenti adeguati.
  Ricorda che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale promuova la riscoperta delle radici italiane fra gli italo-discendenti che vivono in tutti i Paesi del mondo. Ritiene in proposito che questo obiettivo di «turismo delle radici» non possa essere conseguito senza il supporto di figure professionali adeguate.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Biase 104.2.

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  Daniela TORTO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 118.3, ne chiede l'accantonamento.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, concordi i relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Torto 118.3.

  Carmela AURIEMMA (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 118.02 a sua prima firma, ne chiede l'accantonamento osservando che esso risulta quasi del tutto sovrapponibile al testo di un emendamento governativo.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, acquisito il consenso dei relatori, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Auriemma 118.02.

  Dieter STEGER (MISTO-MIN.LING.) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Magi 120.2.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel dichiarare a sua volta di sottoscrivere l'emendamento Magi 120.2, sottolinea l'importanza del tema della chiusura dei centri di permanenza per i rimpatri (CPR) e del rafforzamento della rete di accoglienza dei richiedenti asilo.
  Ricorda che in qualità di consigliere comunale ha visitato più volte i CPR, constatando come essi costituiscano un'esperienza peggiore persino rispetto al carcere. I CPR sono infatti luoghi in cui sono ammassate persone prive di documenti che ne accertino l'identità, spesso reduci da periodi di detenzione in carcere.
  Tali centri costituiscono un'anomalia italiana unica al mondo: essi raccolgono persone qualificandole in modo ipocrita come «ospiti» ma trattandoli in realtà quali detenuti. L'unico reato che grava su queste persone è costituito dall'essere privi di documenti che ne attestino l'identità o lo status di rifugiati, status a volte impossibile da dimostrare.
  Questa condizione non giustifica il trattamento riservato agli ospiti dei CPR, luoghi spesso privi di riscaldamento e super affollati, dove vengono spesso rinchiusi soggetti psichiatrici che non vengono curati e non sarebbero in grado di tornare nei propri paesi di origine, benché forniti di foglio di via.
  Rileva che in alcuni casi i sistemi di videosorveglianza non funzionano e si verificano fenomeni di consumo di stupefacenti, a volte al solo fine di superare la notte. Ricordando che più volte gli organi parlamentari hanno riscontrato le violazioni dei diritti umani perpetrate in questi istituti, osserva che il sistema carcerario dovrebbe assumere a proprio carico l'onere di completare l'operazione di identificazione dei soggetti detenuti invece di inviarli in luoghi che costituiscono di fatto un limbo privo di garanzie giuridiche.

  Stefano VACCARI (PD-IDP) sottolinea l'importanza dell'emendamento Magi 120.2 che pone il Parlamento di fronte ad una scelta di civiltà sul piano dei diritti umani e civili dei richiedenti asilo.
  Osserva che gli stranieri ospitati nei CPR vi permangono in media per un tempo molto lungo, il che porta spesso a situazioni di tensione che sfociano a volte in atti di rivolta. Ricorda in proposito la chiusura del CPR di Modena, luogo che ha visitato personalmente, avvenuta a seguito del verificarsi di atti di vandalismo, con incendi e feriti gravi.
  L'emendamento propone, in alternativa ai CPR, una scelta basata sul rispetto della normativa europea, che, con il Regolamento (UE) n. 516/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, ha istituito il Fondo Asilo, migrazione e integrazione, volto a promuovere una gestione integrata dei flussi.
  Il sistema nazionale di accoglienza e integrazione (SAI) si è mostrato efficace nel caso dei profughi ucraini, cui ha garantito una prospettiva di vita dignitosa, sebbene temporanea, nel nostro Paese. Correlata al problema della gestione integrata dei fenomeni della migrazione dell'accoglienza e dell'asilo è inoltre la questione delicatissima dei minori non accompagnati.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) osserva che l'emendamento Magi 120.2 propone la soppressionePag. 14 di luoghi in cui si attua la negazione di diritti civili e umani, proponendo in alternativa di investire sul SAI. La gestione del fenomeno migratorio in piccole comunità si rivela infatti assai più efficace rispetto alla gestione di grandi centri di detenzione, peraltro privi di fondamento giuridico. Dovrebbe infatti essere compito del sistema carcerario quello di accertare l'identità dei detenuti.
  Oltre che per l'aspetto dei diritti umani, l'emendamento trova, a suo avviso, una motivazione anche sul fronte della sicurezza, in quanto la gestione sotto tale profilo di piccole comunità risulta assai più efficace del contenimento massivo in grandi centri di detenzione.

  Leonardo DONNO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, esprime perplessità in merito alle modalità di discussione degli emendamenti, dal momento che la Commissione è chiamata ad esaminare ancora numerose proposte emendative ed è mezzanotte. Stigmatizza questi ritardi che sarebbero dovuti al temporeggiare della maggioranza. Rileva come parallelamente ai lavori della Commissione si stanno svolgendo delle altre riunioni che riguardano anche gli emendamenti del suo gruppo. Chiede inoltre chiarimenti sulla presenza del deputato Mollicone tra i banchi della presidenza e critica il comportamento di alcuni esponenti dei gruppi di maggioranza che accusano le opposizioni di malafede, intente a costringere il Governo a ricorrere all'esercizio provvisorio. Chiarisce che tali dichiarazioni pervengono tra l'altro anche dal Presidente del Senato.

  Alfonso COLUCCI (M5S), precisando che il suo è un intervento sull'ordine dei lavori, ribadisce quanto affermato dal collega Donno. Rileva il proprio disappunto sul fatto che sono stati accantonati interi articoli evitando che la discussione si concentri sulle proposte emendative presentate dal suo Gruppo.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, replica ai deputati Donno e Colucci affermando che si avvierà la discussione delle proposte emendative al più presto.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo in riferimento all'articolo aggiuntivo Bonafè 120.03 rileva come questo emendamento sia finalizzato a promuovere il tema dell'inclusione sociale dei cittadini stranieri, che è già stato oggetto di altre proposte emendative. Evidenzia come lo scopo di tale proposta sia quello di incrementare l'erogazione di servizi che sono già previsti per i minori stranieri non accompagnati e per i rifugiati.
  Fa presente che questa proposta tiene in considerazione l'accesso agli alloggi per i nuclei familiari che hanno il diritto all'accoglienza sopperendo all'emergenza abitativa di queste comunità che subiscono un atteggiamento razzista. La medesima proposta contempla anche le priorità del tema educativo e del futuro delle cosiddette seconde generazioni.
  Infine, approvando tale emendamento si provvederebbe anche a dare maggiore tutela alle donne immigrate. Tali misure finanziate dal fondo di cui all'articolo aggiuntivo Bonafè 120.03, sarebbero affidate agli enti territoriali.

  Stefano VACCARI (PD-IDP), concordando con quanto detto dalla collega Guerra ricorda che l'istituzione di un Fondo per l'inclusione sociale dei cittadini stranieri permetterebbe di sostenere progetti di mediazione linguistico-culturale, rafforzare strutture di accoglienza esistenti nel sistema regionale, offrire aggiornamenti delle competenze del personale delle prefetture e processi di partecipazione attiva degli stranieri. Infine, sottolinea che tale intervento potrebbe potenziare il contrasto allo sfruttamento dei migranti.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) intervenendo sull'articolo aggiuntivo Bonafè 120.03, rileva come la valutazione di questo emendamento debba tenere conto anche dell'impatto economico che è riconducibile alla presenza dei migranti in Italia. In particolare, ricorda che i migranti contribuiscono per circa il 9 per cento del gettito INPS.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Bonafè 120.03 e l'emendamento Alfonso Colucci 123.3.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, pone in votazione l'emendamento Braga 127.08, ricordando che è inammissibile per estraneità di materia, limitatamente al comma 4.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) interviene sull'emendamento Braga 127.08, di cui è cofirmatario. Rileva come l'articolo aggiuntivo rechi delle disposizioni per la mitigazione del rischio idrogeologico e per la tutela del territorio. Sottolinea come questa misura risulti prioritaria nella definizione degli articoli della legge di bilancio in quanto permetterebbe di far fronte a diverse emergenze legate al dissesto idrogeologico.
  Rammenta come non si possa ignorare la rilevanza di tali priorità dopo i gravi fatti accaduti ad Ischia. I fondi previsti da questo articolo aggiuntivo incrementerebbero di 360 milioni quelli già stanziati in bilancio, permettendo di completare la carta geologica d'Italia ufficiale e disporrebbe di risorse anche contro il fenomeno dell'abusivismo.

  Il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vannia GAVA chiede l'accantonamento dell'emendamento Braga 127.08 per consentire al MEF di svolgere i necessari approfondimenti.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, concorda con la richiesta di accantonamento.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Braga 127.08

  Marco SIMIANI (PD-IDP), interviene sull'emendamento Braga 128.014, di cui è cofirmatario. Ricorda che l'articolo aggiuntivo reca disposizioni per l'efficientamento energetico negli IACP. Afferma che le necessità delle case popolari ed il bisogno di un ammodernamento delle stesse è stato finora ignorato dalla maggioranza.
  La proposta emendativa provvederebbe quindi a incrementare le risorse per la sicurezza di queste strutture ed il risparmio energetico. In particolare, si propone di estendere alla data del 31 dicembre 2023 i benefici del superbonus anche per le case popolari che hanno iniziato i lavori di ristrutturazione in ritardo.

  Stefano VACCARI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Braga 128.014 ricorda che questo articolo aggiuntivo potrebbe rilanciare la politica per la casa, che ritiene assente dal disegno di legge di bilancio presentato dal Governo. Mediante queste disposizioni, il bilancio potrebbe includere anche un fondo per il cosiddetto caro affitti e migliorare l'edilizia residenziale pubblica, rendendo possibili investimenti per l'efficientamento energetico anche a favore delle fasce di popolazione meno abbienti, con l'ausilio del superbonus per i soggetti come i soggetti collettivi di edilizia pubblica. Infine, chiede che il parere sull'emendamento Braga 128.014 sia rivisto.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Braga 128.014.

  Angelo BONELLI (AVS), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Evi 128.034, di cui è cofirmatario, richiama l'attenzione dei colleghi sul rilevante contributo che la realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili potrebbe fornire ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di produzione entro il 2030 di una percentuale pari almeno al 45 per cento dell'energia da fonti rinnovabili. Ciò consentirebbe, a suo avviso, di ridurre fortemente i costi che famiglie e imprese sono costrette a sostenere.
  Nello stigmatizzare le politiche del Governo in materia di trivellazioni, che considera propagandistiche, ritiene che il Fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili, di cui la proposta emendativa in esame propone l'istituzione, possa costituire una risposta adeguata alla crisi climatica in atto da anni.
  Invita pertanto il rappresentante del Governo a rivedere il parere espresso sull'articoloPag. 16 aggiuntivo, che affronta un tema sul quale si è espresso anche il Consiglio europeo sull'energia tenutosi in data odierna.

  Patty L'ABBATE (M5S) considera preziosa opportunità la realizzazione, proposta nell'articolo aggiuntivo, delle comunità energetiche, nonché l'istituzione dell'apposito Fondo di garanzia, finalizzato a garantire una parziale assicurazione ai crediti concessi dalle banche e da altri soggetti abilitati all'esercizio del credito.
  Ritiene di primaria importanza, a fronte di un consistente aumento del prezzo del prezzo gas, porre in essere interventi volti ad aiutare i piccoli imprenditori e le famiglie che sono costrette a sostenerlo. Auspica, dunque, che il Governo modifichi la sua posizione in ordine al tema delle trivellazioni, perseguendo l'obiettivo della mitigazione dei cambiamenti climatici ed evitando sussidi dannosi sotto il profilo ambientale, ai quali occorre inevitabilmente far fronte utilizzando risorse statali.

  Stefano VACCARI (PD-IDFP) ritiene non procrastinabile una trasformazione radicale della strategia energetica italiana, nel quadro degli obiettivi definiti dall'Unione europea e nell'ottica di una condivisione partecipativa con i territori, i comuni, le imprese e i cittadini, che costituisce la base per la transizione energetica e gli obiettivi dell'approvvigionamento, entro il 2035, da fonti rinnovabili e dell'accessibilità del bene energia a tutte le fasce sociali, affinché esso diventi una risorsa «popolare».

  Marco GRIMALDI (AVS), con riferimento all'obiettivo testé citato dell'approvvigionamento, entro il 2035, da fonti rinnovabili, ritiene che esso costituisca l'unica forma di indipendenza energetica ipotizzabile nel nostro Paese.

  Christian Diego DI SANZO (PD-IDFP) considera paradossale che un Ministero nella cui denominazione è stato inserito in riferimento alla sicurezza energetica non conduca politiche volte realmente a promuovere e realizzare la sicurezza energetica e non sia in grado di assicurare quella transazione ecologica che costituisce presupposto imprescindibile per l'indipendenza energetica.
  Preannuncia, quindi, che voterà a favore dell'articolo aggiuntivo in esame facendo presente che l'articolo aggiuntivo Simiani 8.013, recante disposizioni in materia di autoconsumo e autoproduzione di energia rinnovabile sui territori, è stato precedentemente accantonato, propone l'accantonamento anche dell'articolo aggiuntivo Evi 28.034, volto a perseguire i medesimi obiettivi.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S) chiede chiarimenti al rappresentante del Governo ed ai relatori su due proposte emendative – gli articoli aggiuntivi Cappelletti 11.029 ed Evi 128.034 – la prima delle quali è stata accantonata, mentre sulla seconda è stato espresso parere contrario.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, accedendo alle osservazioni dell'onorevole Cappelletti chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Evi 128.034.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA concorda con il nuovo parere espresso dal relatore.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, concordi i relatori e il Governo, accantona l'articolo aggiuntivo Evi 128.034.

  Federica ONORI (M5S), illustra l'emendamento 129.010, di cui è prima firmataria, riguardante le detrazioni per carichi di famiglia per personale a contratto negli uffici all'estero del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Onori 129.010.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, associandosi alle considerazioni espresse dai deputati Onori e Ricciardi, si dichiara favorevole all'accantonamento dell'articolo aggiuntivo.

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  La Sottosegretaria Vannia GAVA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Onori 129.010.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, propone l'accantonamento degli emendamenti Lucaselli 131.12, degli identici emendamenti Pastorino 131.1 e Baldelli 131.8. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Amendola 131.03, degli emendamenti Lucaselli 134.13, Latini 134.16, Curti 134.2, Frassini 134.29. Invita al ritiro l'articolo aggiuntivo Benzoni 136.02. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Pastorino 137.13 e Lucaselli 137.14, dell'emendamento Gusmeroli 137.6, degli articoli aggiuntivi Roggiani 137.05, Molinari 137.010, Caretta 137.011, Varchi 137.022. Invita al ritiro gli articoli aggiuntivi De Maria 137.023 e 137.025. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Alfonso Colucci 137.033 e dell'emendamento La Salandra 138.7. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Mascaretti 138.04, Steger 138.02, Molinari 138.01, Marattin 138.03, Carmina 138.09. Invita al ritiro l'articolo aggiuntivo Morfino 138.011. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Steger 140.016 e Gnassi 140.018. Invita al ritiro l'emendamento Roggiani 140.04. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Fornaro 140.017, Caparvi 140.015, degli emendamenti Cannata 142.2 e 142.1.
  Invita al ritiro l'articolo aggiuntivo Baldino 142.011. Propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Varchi 142.04 e Mulè 142.020. Propone altresì l'accantonamento per gli articoli aggiuntivi Patriarca 142.016, Gatta 142.017, Ciaburro 142.02 e per gli identici emendamenti Bonafè 143.1 Dell'Olio 143.7 e Zaratti 143.29. Invita al ritiro l'emendamento Guerra 143.5 e gli articoli aggiuntivi Lai 143.01 e Carfagna 143.03. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zucconi 143.05, degli emendamenti Cattoi 144.3, Ubaldo Pagano 144.2, Frassini 144.1 e dell'articolo aggiuntivo Cattoi 144.02. Invita al ritiro gli identici articoli aggiuntivi Maroli 144.011 e Pastorino 144.016. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Provenzano 144.03, e dell'emendamento Stefani 145.3. Invita al ritiro l'emendamento De Luca 145.01. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Lai 145.04 e Cannizzaro 145.031 e dell'emendamento Carloni 146.1. Invita al ritiro gli articoli aggiuntivi De Luca 146.032 e Gallo 146.03 e 146.05. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Mancini 146.07, Lucaselli 146.038 e Calderone 146.039. Invita al ritiro l'articolo aggiuntivo Gianassi 147.01.
  Propone l'accantonamento dell'emendamento Gianassi 148.1 e invita al ritiro per l'articolo aggiuntivo Enrico Costa 148.02. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Scutellà 148.04 e D'Orso 148.08. Invita al ritiro l'emendamento Dori 149.2. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo 150.01 della II Commissione. Invita al ritiro degli articoli aggiuntivi 150.02 della II Commissione e Boschi 150.011.
  Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi 150.03 della II Commissione, Giachetti 150.020 e degli emendamenti Cannizzaro 152.8 e Sergio Costa 152.5. Invita al ritiro l'emendamento Sergio Costa 152.6. Propone l'accantonamento dell'emendamento Stefanazzi 152.4, dell'articolo aggiuntivo Steger 152.02. Invita al ritiro l'emendamento Gianassi 153.1. Propone l'accantonamento dell'emendamento D'Orso 153.2, degli articoli aggiuntivi Rampelli 153.03, Steger 154.01, degli emendamenti Carè Tab.A.1, Lupi Tab.A.3 e Lupi Tab.8 e degli identici Arruzzolo Tab.A.5 e Lupi Tab.A.7.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Benzoni 136.02.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo De Maria 137.023 che incrementa i fondi di parte corrente a disposizione delle province.

  Daniela MORFINO (M5S) sottoscrive l'articolo aggiuntivo De Maria 137.023.

  Ilaria FONTANA (M5S) sottoscrive il medesimo articolo aggiuntivo.

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  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Maria 137.023.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Maria 137.023.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) illustra i contenuti dell'articolo aggiuntivo De Maria 137.025, concernente la messa a disposizione delle province dei risparmi connessi alla riorganizzazione dei servizi anche attraverso la digitalizzazione ed il potenziamento del lavoro agile.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo

  La Sottosegretaria Vannia GAVA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Maria 137.025.

  Daniela MORFINO (M5S) sottoscrive l'emendamento Carmina 138.09.

  Ilaria FONTANA (M5S) richiama i contenuti dell'emendamento Morfino 138.011, di cui è cofirmataria, che prevede un incremento del Fondo per l'erogazione dei contributi a favore dei comuni per intervento di demolizione di opere abusive.

  Angelo BONELLI (AVS) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Morfino 138.011

  La Commissione respinge l'emendamento Morfino 138.011.

  Silvia ROGGIANI (PD) illustra che l'emendamento 140.04 di cui è prima firmataria è essenzialmente volto ad assicurare maggiore flessibilità agli enti locali, in stato di grave difficoltà per via dei minori trasferimenti e della necessità di corrispondere sempre più servizi a beneficio delle collettività di riferimento.
  Sottolinea che tale stato di difficoltà in cui enti locali si trovano da tempo risulta, negli ultimi mesi, essersi ancora più aggravato in ragione del caro energia. Per queste ragioni chiede al relatore e al Governo di cambiare il parere.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, accoglie la richiesta di cambiamento del parere e chiede che sia disposto l'accantonamento dell'emendamento Roggiani 140.04.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA, esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione, udito il parere del relatore e del Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento 140.04.

  Ida CARMINA (M5S), nell'illustrare l'emendamento Baldino 142.011 di cui è cofirmataria, fa presente che esso è funzionale a richiedere un'anticipazione di liquidità pari a 1 miliardo di euro per consentire il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali, secondo una tecnica normativa già sperimentata all'articolo 21 del decreto-legge n. 73 del 20213. Siffatta anticipazione di liquidità si rende particolarmente necessaria in ragione dell'aumento dei costi legato al rincaro energetico; a riprova del grave stato di difficoltà finanziaria in cui si trovano gli enti locali, infatti, ricorda che solo in Sicilia, oltre tre quarti dei comuni non riescono ad onorare i debiti contratti.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, accoglie la richiesta di cambiamento del parere e chiede che sia disposto l'accantonamento dell'emendamento Baldino 140.011.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA, esprime parere conforme al relatore.

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  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Baldino 140.011.

  Maria Cecilia GUERRA (PD) prima di analizzare il merito dell'emendamento 143.5 di cui è prima firmataria, tiene a precisare che, a suo avviso, l'articolo su cui la proposta emendativa interviene avrebbe dovuto essere stralciato, in quanto avente natura ordinamentale. Ciò premesso, esprime forte contrarietà per l'articolo in esame, volto a determinare i livelli essenziali delle prestazioni – tema di cruciale importanza, mai realmente affrontato in precedenza – in quanto tale determinazione, sul piano giuridico, avverrebbe esclusivamente a livello amministrativo e, sul piano funzionale, risulterebbe comunque inidonea ad incidere realmente sui livelli essenziali delle prestazioni.
  Invero, secondo l'impianto normativo tracciato nella disposizione in esame, si realizzerebbe una mera cristallizzazione della situazione esistente, per cui ci troveremmo dinanzi ad una norma avente valore meramente ricognitivo e, in definitiva, autoreferenziale. A conferma di tali rilievi si pone la dirimente circostanza che l'articolo in esame non prevede alcuna forma di finanziamento agli enti locali né alcun monitoraggio sull'operato degli stessi, sicché non vi è garanzia che i livelli essenziali delle prestazioni siano realmente assicurati.
  Sottolinea come l'assenza di tali meccanismi rappresenti un serio pericolo per l'unità territoriale e la coesione sociale del Paese, specialmente se posto in relazione al regime di autonomia differenziata fra le regioni che il Governo intende promuovere.
  Ciò premesso, dichiara che la proposta emendativa Guerra 143.5 è volta a porre rimedio a tali problemi, prevedendo una forma di finanziamento e monitoraggio, posta a garanzia dell'effettiva osservanza dei livelli essenziali delle prestazioni. In ogni caso, sottolinea come tale tema non può essere affrontato con semplici DPCM, atti aventi natura meramente amministrativa esclusi dal circuito di interlocuzione parlamentare, ma deve essere trattato con legge dello Stato, come previsto dalla Costituzione che, sul punto, fissa una riserva di legge.

  Matteo RICHETTI (A-IV-RE), ricollegandosi all'intervento della collega Guerra, chiede che anche l'emendamento Carfagna 143.03, anch'esso vertente sui livelli essenziali delle prestazioni, sia accantonato.

  Silvio LAI (PD), anch'egli ricollegandosi a quanto affermato dalla collega Guerra, critica duramente l'impianto dell'articolo in esame ribadendo come, trattandosi di una materia di fondamentale importanza, i livelli essenziali delle prestazioni non possano essere determinati con DPCM, atto avente natura meramente amministrativa, ma debbano essere fissati con legge, così da spostare sul Parlamento la responsabilità della decisione finale; il coinvolgimento del Parlamento, infatti, rappresenta, a suo parere, un'irrinunciabile garanzia di equilibrio e di unità territoriale, minacciata dalle disuguaglianze profonde che tale norma, specialmente se posta nel più ampio contesto delle autonomie differenziate fra regioni, rischia di generare.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, dichiara di mostrarsi attento ad alcuni dei suggerimenti avanzati nei precedenti interventi, accoglie la richiesta di cambiamento del parere e chiede che sia disposto l'accantonamento degli emendamenti 143.5, Carfagna 143.03 e Lai 143.01.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA esprime parere conforme al relatore.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Guerra 143.5, Carfagna 143.03 e Lai 143.01.

  Virginio MEROLA (PD) fa presente che gli identici emendamenti Merola 144.016 e Pastorino 144.011 sono volti a recepire le raccomandazioni formulate dall'ANCI e disporre maggiori stanziamenti a favore degli enti locali, pari a 60 milioni per ciascun anno dal 2023 al 2025. Ciò si renderebbe particolarmente necessario per ristorare il Pag. 20mancato gettito delle tasse automobilistiche, una delle principali fonti di finanziamento, in continua diminuzione.
  Tiene a precisare, inoltre, come tali stanziamenti si rendano particolarmente necessari per le città metropolitane, che, nel corso degli anni, hanno subito crescenti tagli e che si trovano in una situazione davvero al limite, che non deve essere ignorata dal Governo. Per questa ragione invita il relatore e il Governo a cambiare parere con riguardo alle proposte emendative in esame.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, chiarisce che il finanziamento degli enti locali costituisce un tema di assoluta importanza per le forze di maggioranza che, infatti, hanno sottoscritto moltissimi emendamenti volti ad assicurare maggiori disponibilità finanziarie a tali soggetti.
  Fa presente tuttavia che, per un verso, la situazione di difficoltà finanziaria di tali soggetti sia sostanzialmente imputabile ai governi precedenti e che, per un altro, il quadro economico generale non ha consentito di raccogliere tutte le richieste presentate sul punto.
  Perciò giudica ingeneroso definire il Governo in carica come un esecutivo che presta scarsa attenzione agli enti locali, specialmente se si tiene conto che il Governo, che pure ha fatto più sforzi possibili per assicurare maggiori finanziamenti agli enti locali, si è insediato solo da pochi mesi. Ad ogni modo, nell'intento di mostrarsi sensibile ad alcuni dei suggerimenti avanzati, accoglie la richiesta di cambiamento del parere e chiede che sia disposto l'accantonamento degli identici emendamenti Merola 144.016 e Pastorino 144.011.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA esprime parere conforme al relatore.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Merola 144.016 e Pastorino 144.011.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) critica duramente il Governo, che continua ad accantonare, a suo avviso in modo irresponsabile, un numero sempre maggiori emendamenti, quando mancano solo dieci giorni all'inizio del nuovo anno.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, rispondendo al collega Marattin, fa presente che si tratta di un comportamento già verificatosi nel corso delle precedenti legislature e che, comunque, l'accantonamento è stato da lui richiesto come segno di spirito collaborativo e disponibilità nei confronti dei suoi colleghi, fra cui lo stesso capogruppo Richetti, oltre che altri deputati di opposizione, che avevano proprio prospettato l'opportunità di riconsiderare il parere contrario e disporre, nelle more, l'accantonamento.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, ricorda che sull'articolo aggiuntivo De Luca 145.01, i relatori e il Governo hanno formulato un invito al ritiro, mentre dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Merola 144.011 e Pastorino 144.016.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo De Luca 145.01.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento De Luca 146.032, ne chiede l'accantonamento.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, modifica il parere in precedenza formulato sull'emendamento.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA si dichiara concorde al parere espresso dal relatore.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, concordi i relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento De Luca 146.032.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Gallo 146.03 e Gallo 146.05.

  Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Gianassi 147.01, ne chiede l'accantonamento. Invita i relatori e Pag. 21il Governo a modificare il parere precedentemente formulato, dato il tema della proposta emendativa che reca misure in favore di azioni di contrasto alla criminalità organizzata e di supporto all'attività della Direzione investigativa antimafia.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, acquisito il consenso dei relatori e del Governo, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gianassi 147.01.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Enrico Costa 148.02 e l'emendamento Dori 149.2.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), intervenendo sugli identici emendamenti 150.02 della II Commissione e Boschi 150.011, chiede chiarimenti circa l'accantonamento di due emendamenti di cui uno è stato approvato dalla Commissione Giustizia. Ricorda che i relatori e il Governo avevano formulato un parere contrario su tali emendamenti, ma che ciò sembra in contraddizione con la presentazione di un emendamento del Governo che ha contenuto analogo. Segnala come a suo avviso vi sia una preoccupante confusione da parte del Governo e della maggioranza sulla gestione dei pareri.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, dopo aver chiesto la parola sull'ordine dei lavori, ricorda alla Commissione come simili episodi siano già accaduti nelle legislature passate ed invita il presidente a richiamare il deputato Marattin per le espressioni rivolte alla Commissione durante la seduta odierna.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), ringrazia gli Uffici per il supporto tecnico ai lavori della Commissione. Considerando che è stato tempestivamente segnalato un errore di valutazione che avrebbe creato degli effetti diversi da quelli preventivati al momento del voto. Raccomanda quindi l'approvazione di un emendamento che sarà analogo a quelli testé posti in votazione e recherà la firma di tutti i gruppi parlamentari in Assemblea.

  Marco GRIMALDI (AVS) si associa al ringraziamento rivolto agli Uffici e ricorda quanto già accaduto nelle precedenti sedute sull'emendamento relativo alla soppressione delle disposizioni vigenti sulle sanzioni per il mancato ricorso alle transazioni tramite POS. Invita tutti i componenti la Commissione a valutare con serietà quanto sta accadendo in sedute prive di interruzioni come quella odierna, senza che neanche un emendamento sia ancora stato approvato.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, concorda con il ringraziamento per il supporto fornito dagli Uffici e invita i deputati presenti a valutare quanto accaduto nell'ultima votazione in uno spirito di leale collaborazione che deve definire i rapporti tra maggioranza e opposizione e tra Governo e Parlamento. Modifica il parere già formulato dall'invito al ritiro ad accantonato. Invita pertanto il Governo a rivedere il parere espresso sull'emendamento approvato dalla II Commissione, riservando alla proposta emendativa il congruo tempo per procedere ai necessari approfondimenti.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA concorda con la proposta di accantonare gli identici emendamenti 150.02 della II Commissione e Boschi 150.011.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti 150.02 della II Commissione e Boschi 150.011.

  Ilaria FONTANA (M5S), nell'illustrare l'emendamento Sergio Costa 152.6, di cui è cofirmataria, mette in evidenza l'importanza che ha assunto il tema della tutela della biodiversità. Rileva come con il disegno di legge di bilancio presentato dal Governo si stiano sottraendo delle risorse al programma ministeriale per la tutela, conservazione e valorizzazione della fauna e della flora, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino. Fa presente che sottraendo risorse per la biodiversità, non si opera in linea con gli accordi stipulati nell'ultima sessione della Conferenza sul Pag. 22clima, che prevedono di proteggere il 30% delle terre e dei mari entro il 2030. Segnala come la strategia del Governo su questo tema non consideri la tutela della biodiversità, come si evince dalla scelta di permettere l'istallazione di nuove trivelle al largo delle coste italiana. Invita il Governo a riconsiderare l'emendamento Sergio Costa 152.6. Si dice rammaricata perché la sessione di bilancio non ha dedicato al tema del cambiamento climatico un tempo sufficiente. Precisa, infatti, come oltre al suo intervento, durato cinque minuti, nessuno si sia preoccupato della tutela della biodiversità. Chiede, infine, l'accantonamento dell'emendamento Sergio Costa 152.6 osservando che esso risulta quasi del tutto sovrapponibile al testo di un emendamento governativo.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), si associa all'invito formulato al Governo dalla deputata Ilaria Fontana per accantonare gli ultimi due emendamenti.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), fa presente che c'è un emendamento governativo che reca disposizioni analoghe in tema di conservazione della biodiversità. Chiede dunque l'accantonamento dell'emendamento Sergio Costa 152.6 e dell'emendamento Giannassi 153.1, in quanto propongono modifiche concernenti i fondi per la tutela alla biodiversità.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, si dice disponibile a considerare l'accantonamento dell'emendamento Sergio Costa 152.6, se riferito ai medesimi fondi di cui all'emendamento governativo.

  La sottosegretaria Vannia GAVA precisa che l'emendamento Sergio Costa 152.6 non si riferisce ai medesimi fondi modificati dalle proposte emendative presentate dal Governo, che riguardano gli stanziamenti per i fondi relativi all'agricoltura. Conferma comunque la disponibilità di accantonare l'emendamento Sergio Costa 152.6 e dell'emendamento Giannassi 153.1.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, acquisito il consenso dei relatori e del Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Sergio Costa 152.6 e dell'emendamento Giannassi 153.1. Preso atto degli orientamenti della Commissione, sospende la seduta al fine di consentire un confronto informale sulle proposte emendative da porre in votazione.

  La seduta, sospesa alle 2.25 del 20 dicembre 2022, è ripresa alle 6.20 del 20 dicembre 2022.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, sulla base delle intese intercorse, dichiara conclusa la seduta, comunicando che alle ore 13 verrà convocata una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, alla quale seguirà una seduta della Commissione a partire dalle ore 14. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 6.25 del 20 dicembre 2022.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Lunedì 19 dicembre 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.05 alle 12.35.