CAMERA DEI DEPUTATI
Domenica 18 dicembre 2022
30.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Domenica 18 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, indi del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Sandra Savino e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 10.25.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
C. 643-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 dicembre 2022.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Comunica che la deputata Cattoi sottoscrive le proposte emendative Steger 102.2, 152.02 e 154.01 e che la deputata Carmina sottoscrive l'emendamento Barbagallo 82.4.
  Ricorda che nella scorsa seduta sono stati da ultimo respinti gli identici emendamenti Torto 69.11, Dell'Olio 69.14 e Grimaldi 69.17.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, non essendosi ancora concluso l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 69, avente ad oggetto tanto l'innalzamento del tetto all'uso del contante quanto i limiti di utilizzo dei POS, chiede formalmente a relatori e Governo di esprimere un parere favorevole sugli identici emendamenti Merola 69.10, Fenu 69.12, Grimaldi 69.18, Magi 69.21 e Marattin 69.22, al momento accantonati, che prevedono la soppressione del comma 2 dell'articolo 69 del disegno di legge in esame, vertente proprio sull'eliminazione delle sanzioni per la mancata accettazione da parte degli esercenti dei pagamenti elettronici per importi fino a 60 euro. Precisa che tale sua richiesta è motivata dal fatto che, da quanto è dato apprendere da notizie di stampa, il Pag. 4Governo sarebbe seriamente intenzionato a compiere una repentina inversione di marcia sulla questione relativa all'uso dei POS, espungendo dal testo proprio le disposizioni di cui al citato comma 2 dell'articolo 60. In tale eventualità, avverte che sarebbe un fatto assolutamente inaccettabile se le suddette, identiche proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione non fossero direttamente approvate dalla Commissione bilancio, ma venissero invece inserite all'interno di quegli ulteriori emendamenti che il Governo stesso sembra intenzionato a presentare, in tal modo indebitamente appropriandosi delle indicazioni contenute nelle proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione sulle quali, peraltro, fino ad ora i relatori e il Governo medesimo hanno formulato o un invito al ritiro o una richiesta di accantonamento. Ritiene che, qualora ciò dovesse realmente accadere, la correttezza dei rapporti tra maggioranza e opposizione e tra Governo e Parlamento non potrebbe che risentirne in maniera assai significativa.

  Daniela TORTO (M5S), associandosi integralmente alle considerazioni svolte dal deputato Grimaldi, ritiene a questo punto prioritario che il presidente Mangialavori comunichi l'orario in cui si presume potrà avere luogo nella giornata odierna l'intervento presso la Commissione bilancio della Camera del Ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, in linea con la richiesta in tal senso avanzata da più gruppi parlamentari nella seduta di ieri.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, informa che, sulla base delle interlocuzioni sinora svolte, la presenza in Commissione bilancio del Ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, potrebbe avere ragionevolmente luogo intorno alle ore 21.30 di oggi.

  Daniela TORTO (M5S) reputa indispensabile che si ragioni seriamente circa un possibile anticipo dell'orario testé comunicato dal presidente Mangialavori, giacché le forze politiche debbono comprendere dal Ministro Giorgetti quale esito attenda verosimilmente le proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione, e non solo, fermo restando che – come già evidenziato dal deputato Grimaldi – il Governo non può in alcun modo appropriarsi indebitamente di proposte emendative di minoranza su cui già ha formulato un invito al ritiro o una richiesta di accantonamento, riproducendone surrettiziamente il contenuto all'interno di emendamenti che il Governo stesso ha già presentato o intende ancora presentare, proprio come è avvenuto ieri in relazione all'emendamento 51.1000 del Governo, che di fatto ripropone le indicazioni di alcune proposte emendative presentate dal M5S e dal PD sul tema dei crediti d'imposta per il Sud e per le Zone economiche speciali.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) ritiene prioritario ristabilire rapporti di reciproco rispetto e correttezza tra il Governo la Commissione bilancio, anche facendo riferimento a quanto apparso su taluni quotidiani in ordine al fatto che il lavoro svolto nella seduta di ieri si sarebbe rivelato sostanzialmente inutile proprio in ragione della modalità secondo cui esso si è sviluppato. Intende, in particolare, riferirsi alla circostanza per cui nella seduta di ieri la Commissione ha dapprima respinto l'emendamento Merola 69.7, appartenente al gruppo del Partito Democratico, il cui contenuto, volto sostanzialmente a sopprimere la norma relativa alla limitazione nell'utilizzo dei POS, secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa potrebbe trovare a breve accoglimento in un apposito emendamento che il Governo si riserva di presentare. Sul tema relativo all'utilizzo dei POS, immagina dunque che sugli identici emendamenti Pastorino 69.1, Conte 69.13 e Lai 69.3, nonché sugli identici emendamenti Merola 69.10, Fenu 69.12, Grimaldi 69.18, Magi 69.21 e Marattin 69.22, che prevedono la soppressione del comma 2 dell'articolo 69, allo stato accantonati, il Governo non possa che esprimere un parere favorevole, dal momento che il Governo stesso sembra intenzionato ad accogliere la medesima soluzione. Proprio per tali ragioni, si associa alla richiesta di anticipare l'intervento del Ministro Giorgetti Pag. 5in Commissione bilancio nella giornata di oggi, in modo che lo stesso possa illustrare compiutamente le proposte emendative che il Governo ancora intende presentare, consentendo in tal modo di verificare se al loro interno sia o meno riprodotto il contenuto di specifiche proposte emendative parlamentari su cui sussiste al momento un invito al ritiro o una richiesta di accantonamento. Osserva inoltre che, secondo quanto costantemente avvenuto nelle sessioni di bilancio, il Governo piuttosto che inserire proposte emendative di iniziativa parlamentare all'interno di un proprio emendamento, dovrebbe viceversa procedere alla riformulazione di quelle medesime proposte emendative, qualora intenda accoglierne i contenuti, ciò al fine di assicurare la dovuta correttezza nel rapporto tra le rispettive funzioni.
  In tale contesto, segnala peraltro il paradosso per cui, rispetto alle proposte emendative 18.01000 e 51.1000 del Governo depositati nella seduta di ieri, che in parte riproducono il contenuto di proposte emendative del PD accantonate od oggetto di un invito al ritiro, il suo gruppo ha già avviato la relativa attività subemendativa.
  Invita quindi il Governo stesso a voler perlomeno espungere dalle predette proposte emendative 18.01000 e 51.1000 quelle specifiche disposizioni, quali il pacchetto di misure a favore del Sud o l'incremento della quota premiale relativa a valere sulle risorse del Servizio sanitario nazionale, che sono già oggetto di apposite proposte emendative presentate dal Partito Democratico e da quest'ultimo «supersegnalate», sulla base di un più ampio accordo politico tra i diversi gruppi parlamentari, pena lo svilimento di ogni procedura parlamentare.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), nel condividere le argomentazioni svolte dalla deputata Serracchiani nonché la necessità di anticipare l'orario di intervento nella giornata di oggi del Ministro Giorgetti presso la Commissione bilancio, osserva che in effetti le proposte emendative 18.01000 e 51.1000 del Governo recano disposizioni molto simili a quelle contenute in proposte emendative presentate dai gruppi parlamentari e già respinte nel corso dell'esame del provvedimento.

  Leonardo DONNO (M5S), nel ritenere che ulteriori proposte emendative che il Governo dovesse presentare e che ricalcassero quanto già constatato in relazione agli articoli aggiuntivi 18.01000 e 51.1000 depositati dal Governo stesso nella seduta ieri non sarebbero minimamente accettabili, prende atto che l'Esecutivo cerca ora di migliorare un testo sin dall'origine molto carente appropriandosi surrettiziamente di proposte emendative presentate dai diversi gruppi parlamentari, come nel caso dell'utilizzo del POS. Associandosi pertanto alla richiesta di anticipare l'intervento del Ministro Giorgetti in Commissione bilancio rispetto all'orario presunto delle 21.30, considera l'atteggiamento sinora tenuto dal Governo assai poco rispettoso del ruolo delle Camere e, in particolare, delle prerogative delle forze di opposizione, che fino ad adesso hanno invece mantenuto un comportamento decisamente collaborativo.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) ricorda che, per prassi, nel corso dell'esame parlamentare le modifiche al disegno di legge di bilancio o l'introduzione in esso di nuove materie, soprattutto con riferimento a questioni che rivestano una particolare attualità politica, sono di norma avvenute tramite lo strumento della riformulazione, da parte di relatori e Governo, di proposte emendative già presentate dai gruppi parlamentari, essendo del tutto evidente che il successivo inserimento di disposizioni già contenute nelle predette proposte emendative all'interno di un emendamento di nuova presentazione da parte del Governo è destinato ad incrinare inevitabilmente il corretto rapporto istituzionale che deve sempre intercorrere tra l'Esecutivo e le Camere.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, con riferimento alle diverse richieste in tal senso emerse nel corso del dibattito, avverte che adotterà ogni utile iniziativa al fine di verificare la possibilità di anticipare l'intervento nella Pag. 6giornata di oggi del Ministro Giorgetti presso la Commissione bilancio.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO rileva che la sessione di bilancio si è da sempre caratterizzata come una fase parlamentare di particolare complessità e concitazione, contrassegnata altresì da notevoli elementi di incertezza, accresciuti nella presente circostanza anche dal concomitante lavoro svolto per l'esame del decreto-legge cosiddetto Aiuti quater in corso presso il Senato. Tanto premesso, fa comunque presente che il Governo sta attentamente vagliando ogni possibile soluzione al fine di assicurare che la discussione del disegno di legge di bilancio presso la Camera abbia luogo in modo proficuo, secondo un regolare andamento e nel rispetto delle procedure regolamentari. Rivolgendo tuttavia un invito a non attribuire eccessiva fondatezza alle indiscrezioni di stampa, ritiene che il Ministro Giorgetti sarà certamente in grado di fornire agli intervenuti risposte chiare e puntuali in ordine alle diverse questioni che sono state da più parti sollecitate nel corso della discussione.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), pur comprendendo le difficoltà insite nel lavoro svolto dal Governo, in ragione della ristrettezza dei tempi in cui è stata adottata la manovra di bilancio, ritiene tuttavia inaccettabile che la Commissione bilancio debba attendere l'intervento del Ministro Giorgetti per capire come saranno sciolte le rilevanti questioni politiche poste anche da altri colleghi, tanto più che al momento la Commissione stessa non ha sinora approvato alcun emendamento né risulta chiaro quando i relatori e il Governo presenteranno le proprie proposte emendative. In tale quadro, appare prioritario comprendere le modalità attraverso cui la Commissione bilancio intenda proseguire nei lavori odierni. Si associa quindi alla richiesta di anticipare l'intervento del Ministro Giorgetti rispetto all'orario presunto delle 21.30, auspicando che nel frattempo i lavori di Commissione possano essere seguiti da un rappresentante del Governo in grado di assicurare continuità di presenza e di orientamento sulle diverse questioni, pena il venir meno di una corretta impostazione dei rapporti che devono intercorrere tra maggioranza e minoranza.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), nel prendere atto di una situazione di impasse tutt'altro che usuale, senz'altro indotta anche dal recente voto elettorale dello scorso mese di settembre, che ha compresso i tempi di svolgimento della sessione parlamentare di bilancio, ritiene anch'egli necessario anticipare l'orario previsto per l'intervento del Ministro Giorgetti presso la V Commissione.

  Daniela TORTO (M5S), nell'evidenziare che sinora nessuna proposta emendativa è stata ancora approvata dalla Commissione né risulta chiaro quando i relatori e il Governo presenteranno i propri emendamenti e che, comunque, la discussione sull'articolo 69 non può naturalmente considerarsi conclusa, chiede l'immediata convocazione di un ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per la definizione delle modalità di prosecuzione dei lavori odierni.

  Claudio MANCINI (PD-IDP) si associa alla richiesta da ultimo formulata dalla deputata Torto.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, preso atto delle richieste in tal senso formulate, non essendovi obiezioni, sospende quindi la seduta e convoca immediatamente una riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della V Commissione.

  La seduta, sospesa alle 10.55, è ripresa alle 12.05.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), intervenendo sull'ordine dei lavori, esprime perplessità in merito ai contenuti delle due proposte emendative presentate dal Governo le quali recano misure che definisce ortogonali in quanto relative ad una pluralità di materie. Al riguardo, chiede, in Pag. 7primo luogo, se esista un precedente in tal senso e, in secondo luogo, che vengano votate per parti separate poiché il Parlamento non può esprimersi con un voto unico su molteplici questioni.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, prendendo atto della richiesta del deputato Marattin, assicura che saranno effettuate le dovute valutazioni.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Conte 69.02, di cui è cofirmatario, riferisce che esso è volto a ripristinare la misura del cashback la cui funzione non è tanto quella di contrastare l'economia sommersa, ma di incentivare l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronico che favoriscono la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni finanziarie, oltre ad essere meno costosi del denaro contante. Sottolinea, in particolare, l'impatto positivo che la misura del cashback ha avuto per le casse dei comuni, che hanno registrato un aumento del pagamento delle imposte comunali. Dopo aver riferito alcuni dati relativi all'aumento dei consumi e all'emersione dell'economia sommersa legati alla misura, invita a non andare controcorrente, riportando il Paese verso un maggior uso del contante, il cui utilizzo, ripete, è anche molto più costoso.

  Daniela TORTO (M5S) chiede che l'articolo aggiuntivo Conte 69.02 sia posto in votazione.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, avverte che la deputata Lucaselli ha chiesto di intervenire.

  Daniela TORTO (M5S) afferma che non c'era stata nessuna richiesta di intervento da parte della deputata Lucaselli e che, a suo avviso, la maggioranza sta solo cercando di prendere tempo, non avendo in questo momento i numeri in Commissione.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, assicura che la maggioranza è presente in Commissione e che ciò può essere facilmente verificato.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, intervenendo sull'ordine dei lavori e rivolgendosi alla deputata Torto, ricorda che, dopo l'intervento dell'onorevole Dell'Olio lei aveva chiesto di votare l'articolo aggiuntivo. Se il Presidente lo avesse messo in votazione, avrebbe avuto certamente ragione di contestare la richiesta di intervento da parte dell'onorevole Lucaselli, Invece, poiché si era ancora in fase di dichiarazione di voto, sembrerebbe che la deputata Torto voglia impedire all'onorevole Lucaselli di intervenire. Chiede pertanto alla deputata Torto di chiarire la sua posizione.

  Daniela TORTO (M5S) assicura che non intendeva impedire l'intervento della deputata Lucaselli, ma manifestare l'avviso che il Presidente le avesse dato la parola senza che ci fosse stata un'esplicita richiesta in tal senso da parte della deputata.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, invita la deputata Lucaselli a svolgere il suo intervento.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), dopo aver premesso che, come previsto dal Regolamento, nessun parlamentare può impedire ad un altro di prendere la parola e di intervenire su un emendamento, sottolinea che è tuttavia ammesso chiedere la parola e distrarsi in attesa che arrivi il proprio turno.
  Ciò detto, passando al merito dell'emendamento Conte 69.02, evidenzia che l'introduzione del cashback era legata a una visione politica molto diversa da quella dell'attuale maggioranza di Governo e che, quindi, il tentativo di ripristinarla non può essere accolto. Ricorda che la posizione del gruppo di Fratelli d'Italia, peraltro, era sempre stata contraria al riguardo e che, pertanto, considerato anche l'impatto negativo di quella misura, la scelta politica resta confermata. Comprende che questa non possa essere condivisa da chi aveva perorato la causa del cashback, ma essendo le visioni politiche al riguardo diametralmente opposte, il parere del Governo su questo articolo aggiuntivo non poteva che essere contrario.

Pag. 8

  Carmela AURIEMMA (M5S) rileva che la deputata Lucaselli aveva chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori e ha fatto, invece, un intervento nel merito della proposta emendativa.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, ricorda che si era nella fase della dichiarazione di voto.

  Carmela AURIEMMA (M5S), riferendosi alla deputata Lucaselli, trova intollerabile che un commissario si sostituisca al Presidente nella gestione della discussione in Commissione.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, invita la deputata Auriemma a svolgere la sua dichiarazione di voto o a lasciare la parola agli altri deputati che intendono farla.

  Carmela AURIEMMA (M5S) precisa che il suo è un intervento sull'ordine dei lavori e non una dichiarazione di voto.

  Leonardo DONNO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, esprime l'avviso che il Presidente stia invitando i colleghi a prendere la parola per dare il tempo ai deputati della maggioranza di rientrare in aula. Rileva poi che, già nel corso della seduta di ieri pomeriggio e poi in ufficio di presidenza, è stata più volte sollecitata la presenza del Ministro Giorgetti in Commissione, che non può essere più procrastinata, essendo in discussione i problemi degli italiani, che richiedono risposte immediate. Dopo aver stigmatizzato la lentezza con cui stanno procedendo i lavori e la mancanza dei pareri del Governo, rileva come i testi di emendamenti dell'opposizione che sono stati respinti o per i quali c'è un invito al ritiro siano confluiti nelle proposte emendative presentate dal Governo. Insiste quindi ulteriormente per conoscere l'orario in cui sarà presente il Ministro Giorgetti, auspicando che sia il prima possibile e non in serata, ed invita il Presidente a farsi parte attiva presso il Ministro affinché intervenga al più presto in Commissione.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) fa presente che nella riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, quando è stato concordato l'intervento del Ministro Giorgetti in Commissione per le 21.30 di oggi, era presente anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle che, evidentemente non ha riferito ai colleghi del gruppo le decisioni concordate in quella sede. Ricorda che era stato deciso che i lavori sarebbero nel frattempo proseguiti e che, per rispondere ad eventuali richieste dei gruppi di opposizione, sarebbe intervenuto un altro rappresentante del Ministero dell'economia. Rimarca, pertanto, al deputato Donno che è compito del capogruppo riferire ai commissari le decisioni assunte in ufficio di presidenza. L'eventuale richiesta della presenza del Ministro Giorgetti in un orario diverso da quello concordato avrebbe dovuto essere presentata in ufficio di presidenza e non nel corso dell'esame in Commissione. Conclude sottolineando che gli accordi erano chiari e che sono tuttora validi.

  Marco GRIMALDI (AVS) chiede di mettere in votazione l'articolo aggiuntivo Conte 69.02.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Conte 69.02.

  Daniela TORTO (M5S) chiede la verifica dell'esito della votazione.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, segnala che non vi sono dubbi sull'esito della votazione, per tale motivo non accede alla richiesta formulata dall'onorevole Torto.

  Marco GRIMALDI (AVS) evidenzia che le opposizioni non si ritengono soddisfatte dalla comunicazione che il Ministro dell'economia e delle finanze interverrà ai lavori della Commissione solo nella serata odierna.
  Chiede poi chiarimenti in merito all'andamento dei lavori e sollecita l'acquisizione degli intendimenti del Governo sulle questioni sollevate dall'opposizione.

Pag. 9

  Daniela TORTO (M5S) rammenta che nell'ufficio di presidenza di presidenza che si è svolto questa mattina era stato chiesto dal suo gruppo che il Ministro Giorgetti intervenisse entro le ore 13; senza che su questo punto si sia ottenuta una risposta.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) fa presente che la richiesta del gruppo Partito democratico nell'ufficio di presidenza di presidenza era di avere dal Ministro Giorgetti, quanto meno attraverso il sottosegretario Freni, entro le ore 13 un chiarimento in merito alla trattazione degli articoli aggiuntivi Provenzano 70.04 e 70.05 e Furfaro 96.012, i cui contenuti il Governo ha inserito nelle proprie proposte emendative presentate nella giornata di ieri.
  Al riguardo chiede che tali contenuti siano espunti e oggetto di votazione separata.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, preso atto degli orientamenti della Commissione, sospende la seduta e convoca immediatamente l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta, sospesa alle 12.35, è ripresa alle 13.10.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, sulla base di quanto convenuto nella riunione appena svoltasi dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dichiara conclusa la seduta, rinviando il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta, che sarà convocata per le ore 15 di oggi.

  La seduta termina alle 13.15.

SEDE REFERENTE

  Domenica 18 dicembre 2022. — Presidenza del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA, indi del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Intervengono il Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano, Federico Freni e Sandra Savino, la sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la sicurezza energetica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 15.10.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
C. 643-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, dà conto delle sostituzioni.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, anche a nome degli altri relatori, modificando il parere precedentemente espresso, propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Provenzano 70.05 e 70.04, Richetti 73.07 e Lovecchio 74.021.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta dei relatori.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Provenzano 70.04 e 70.05, Richetti 73.07 e Lovecchio 74.021.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, esprime soddisfazione per l'accantonamento testé disposto e chiede ai relatori se l'elenco degli ulteriori accantonamenti debba considerarsi esaurito o se si prevede di intervenire anche con riferimento ad altre proposte emendative.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, chiarisce, anche in relazione a eventuali ulteriori emendamenti del Governo che dovrebbero essere depositati nella giornata odierna, che i relatori stanno valutando l'accantonamento delle proposte emendative che riguardano i medesimi temi affrontati dagli emendamenti del Governo.

Pag. 10

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, avverte che, considerati gli accantonamenti già disposti, si passa all'esame dell'articolo aggiuntivo Santillo 75.018.

  Agostino SANTILLO (M5S) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 75.018, relativo alle detrazioni per lavori edilizi.
  Rammenta come il Superbonus e la conseguente cessione dei crediti rappresenti al momento un importante problema per il Paese, problema che anche i partiti che compongono l'Esecutivo hanno affrontato in campagna elettorale, affermando di volerlo risolvere, ma che poi hanno abbandonato.
  Sottolinea quindi il positivo impatto delle agevolazioni fiscali per gli interventi edilizi, attestato anche da numerosi soggetti terzi.
  Ricorda che il Superbonus è stato introdotto per consentire anche ai soggetti dotati di limitate risorse economiche di effettuare opere di riqualificazione del proprio patrimonio edilizio. A tale fine, durante il periodo della crisi pandemica, è stata introdotta l'innovativa opportunità di realizzare gli interventi grazie allo sconto in fattura o alla cessione del credito d'imposta. Si tratta di un sistema che è stato denominato delle 3C: certificazione, cessione e circolazione dei crediti di imposta.
  Questa significativa innovazione è stata protagonista dell'aumento del PIL nello scorso anno 2021, quando circa un terzo del PIL aggiuntivo è stato attribuito ai lavori edilizi effettuati e al loro indotto. Infatti, come sostenuto da Nomisma, lavori edilizi per 38 miliardi di euro hanno creato un effetto sul territorio, grazie al moltiplicatore, di 124 miliardi di euro. Anche ANCE ha sottolineato l'importanza del settore delle costruzioni negli anni 2020 e 2021, mentre prevede un arresto per il prossimo anno 2023 a causa di difficoltà nel meccanismo di cessione del credito. Il CENSIS ha valutato, nei primi dieci mesi del 2022, un impatto complessivo in termini di nuova occupazione pari a 636.000 nuovi lavoratori. Puntare sul Superbonus comporterebbe quindi un notevole impatto sull'occupazione e ciò sarebbe particolarmente positivo in quanto nella manovra in esame si riscontrano poche misure per il lavoro.
  Ritiene inoltre opportuno sottolineare l'incremento del valore delle unità immobiliari – in misura percentuale compresa tra il 3 e il 5 per cento – e la riduzione dei consumi energetici per effetto degli interventi edilizi realizzati. Su quest'ultimo aspetto invita in particolare a considerare che gli ulteriori risparmi che si potrebbero ottenere attraverso una maggiore coibentazione degli edifici renderebbero inutili misure come l'aumento delle trivellazioni in mare.
  Dal punto di vista finanziario segnala poi che lo Stato registra un incremento delle proprie entrate fiscali, tra IVA e imposte dirette, pari a circa il 70 per cento delle detrazioni riconosciute ai contribuenti. Aggiungendo a queste gli effetti del moltiplicatore, che è pari a circa il 3 per cento, si può affermare che il Superbonus non abbia bisogno di copertura finanziaria.
  L'attuale applicazione della misura risente però al momento di rilevanti criticità, in quanto le difficoltà a effettuare la cessione del credito hanno comportato l'abbandono dei lavori già iniziati, il fallimento di molte aziende e il conseguente licenziamento di lavoratori del settore. In tale situazione il Governo ha ridotto la percentuale di detrazione del Superbonus dal 110 al 90 per cento, ma soprattutto ha deciso di mettere la parola fine a questo innovativo ed efficace strumento.
  Partendo quindi dalla considerazione che gli immobili italiani sono molto vecchi e necessitano di interventi edilizi per evitare rischi sismici e per ridurre i consumi energetici, il proprio gruppo ritiene necessario dare una nuova prospettiva stabile ai cittadini che intendono proteggere i propri immobili siti nelle zone sismiche ed evitare la dispersione energetica.
  La proposta, contenuta nell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 75.018, prevede un sistema di detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio con un'aliquota base del 40 per cento per i lavori edilizi di qualsiasi genere. La detrazione può essere aumentata con criteri di premialità per gli interventi che consentono il passaggio dell'edificio a classi energetiche superiori, per gli interventi di riduzionePag. 11 del rischio sismico e per l'utilizzo di materiali ottenuti da riciclo o di origine vegetale. In tal modo si potrebbe arrivare fino a una detrazione massima del 100 per cento. Inoltre si prevede una detrazione del 100 per cento per l'installazione di impianti che producono energia da fonti rinnovabili, per l'installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
  Segnala infine che l'impatto finanziario della disposizione è nullo per l'anno 2023 e prevede un costo per gli anni dal 2024 al 2031.
  In considerazione di quanto esposto, chiede ai relatori e al rappresentante del Governo di approfondire quanto previsto dall'articolo aggiuntivo a sua prima firma 75.018, ai fini di un suo possibile accantonamento.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, chiarisce come il parere contrario sia dovuto alla volontà di non modificare la disciplina attuale.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) sottolinea come la legge di bilancio abbia un impatto triennale e, quindi, debba trovare una copertura almeno lungo tutto l'arco temporale di programmazione.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) ringraziando il deputato Marattin per la puntualizzazione, sottolinea come i relatori abbiano ribadito la contrarietà all'articolo aggiuntivo proposto, non per ragioni economiche, ma perché intenzionati a mantenere l'attuale normativa.
  Ricorda, quindi, alla maggioranza come, durante la scorsa legislatura, ad esempio in relazione al decreto-legge Aiuti bis, la stessa avesse espresso il desiderio di difendere il Superbonus, arrivando a proporre soluzioni per sbloccare il sistema dei crediti d'imposta.
  Precisa, quindi, che l'articolo aggiuntivo in questione intende ridurre l'impatto del Superbonus, fissando un'aliquota inferiore, e sottolinea come l'ultimo studio di Nomisma abbia indicato per la misura di cui si tratta un moltiplicatore pari a tre. Chiarisce inoltre come – con un moltiplicatore comunque anche di poco superiore ad uno – qualunque copertura si proponga per questa misura, la stessa tornerà allo Stato.
  Chiede, quindi, chiarimenti sugli intendimenti della maggioranza in relazione ai sei miliardi di euro che sono attualmente incagliati nelle banche e a quegli ulteriori miliardi di crediti d'imposta ancora nei conti delle imprese. Ricorda quindi come Poste Italiane improvvisamente abbia interrotto le acquisizioni di crediti d'imposta, così come ha fatto Cassa depositi e prestiti durante il governo Draghi e sottolinea come una serie di imprese abbia cominciato un processo lavorativo secondo una normativa ed a causa delle modifiche di questa esse siano rimaste bloccate.
  Pone in rilievo come la cedibilità del credito, una volta certificata, potrebbe far ripartire il mercato e ribadisce come la proposta emendativa sia una trasposizione di un progetto di legge che propone un nuovo Superbonus con una differente aliquota. Chiede quindi ai relatori e al Governo di rivedere il parere sull'articolo aggiuntivo e stigmatizza l'intenzione del Governo di voler continuare con il sistema attuale che appare completamente bloccato.
  In relazione alle truffe, chiarisce che l'Agenzia delle entrate ha precisato come solo il tre per cento del valore complessivo di queste sia legato al meccanismo di erogazione del Superbonus, laddove una quota maggiore di truffe si determina in relazione al bonus facciate o ad altri bonus. Auspica che Cassa depositi e prestiti ricominci ad acquisire i crediti di imposta, favorendo la ripresa dell'economia.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) chiarisce come non vi siano studi indipendenti che indichino il moltiplicatore come pari a 1 ed auspica la presentazione di una relazione da parte dell'ufficio di presidenza parlamentare di Bilancio in grado di isolare le causalità, sottolineando la necessità di una strategia di identificazione econometrica.
  Ricorda, quindi, di essere stato, assieme al collega Fraccaro che l'aveva proposta, l'unico favorevole alla misura del Superbonus, nel maggio del 2020, quando tale misuraPag. 12 fu avanzata, ma come questa fosse stata presentata come uno stimolo momentaneo all'economia. Sottolinea quindi come l'edilizia sia fondamentale per la crescita del PIL, ma come il ricorso ad interventi straordinari come il Superbonus possa essere infinito, stigmatizzando come in Italia le misure temporanee, di proroga in proroga, diventino strutturali. Ribadisce come la grande maggioranza delle truffe in questo settore sia relativa al bonus facciate, imputabile al fatto che, nel decreto-legge «Rilancio», una forza politica abbia imposto la previsione di una cessione libera ed indiscriminata dei crediti, in conseguenza della quale poi, successivamente, il governo Draghi si è trovato costretto a restringere troppo.

  Leonardo DONNO (M5S) replicando al collega Marattin, ricorda gli interventi del proprio gruppo parlamentare in favore delle fasce deboli e delle imprese, in un periodo storico particolarmente tragico quale quello della pandemia e sottolinea come il Superbonus abbia fatto salire il PIL del 6,6 per cento.
  Esprime, quindi, le sue perplessità sul fatto che Governo e maggioranza, durante la campagna elettorale, avessero espresso l'intenzione di stabilizzare la situazione dei bonus edilizi, ma non abbiano dato seguito alla promessa.
  Stigmatizza il fatto che il Governo intenda togliere il reddito di cittadinanza e che, in conseguenza di questa manovra, molte aziende dovranno chiudere, poiché hanno milioni di euro bloccati nel cassetto fiscale.
  Ribadendo la sua preoccupazione per il blocco del sistema di cessione dei crediti, invita il Ministro Giorgetti a venire in aula per spiegare le intenzioni del Governo sull'argomento. Ricorda come queste misure di sostegno all'edilizia abbiano fatto crescere il PIL ed abbiano avuto un impatto positivo sull'occupazione.
  Ribadisce, quindi, l'invito rivolto al ministro Giorgetti a dare spiegazioni sulle reali intenzioni del Governo, sottolineando l'intenzione del gruppo del MoVimento 5 Stelle di fare un'opposizione costruttiva, proponendo delle soluzioni.
  Esprime le sue perplessità sul fatto che non vengano date indicazioni sul futuro dei percettori del reddito di cittadinanza, così come degli imprenditori e dei lavoratori dell'edilizia, e ribadisce come le misure proposte con l'emendamento in discussione siano quelle di dare certezza e stabilità per qualche anno agli imprenditori.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), intervenendo sul medesimo articolo aggiuntivo Santillo 75.018, segnala che, in base ai dati diffusi da autorevoli centri di studio quali CENSIS ed ENEA, il Superbonus, con 55 miliardi di investimenti da parte dello Stato, ha attivato 80 miliardi di produzione diretta e 900 mila posti di lavoro – compreso l'indotto –, nonché un gettito fiscale pari a 43 miliardi: si tratta dunque di un impatto economico estremamente significativo.
  Segnala l'opportunità di avviare un'indagine conoscitiva su tutti i bonus edilizi in vigore per valutarne costi e benefici, sottolineando altresì la necessità di dare certezze alle imprese, dal momento che in origine il Superbonus doveva rimanere in vigore fino al 31 dicembre 2023. Rilevando che questa misura ha consentito anche un significativo risparmio in termini di costi energetici, segnala l'opportunità di lavorare ad un codice unico degli incentivi, che dia certezze sul medio e lungo termine tanto alle aziende quanto alle famiglie.

  Emma PAVANELLI (M5S), nell'associarsi alle riflessioni dei colleghi sulla necessità di garantire adeguate certezze alle imprese che hanno già avviato i cantieri, sottolinea la centrale del settore dell'edilizia nel sistema produttivo, rilevando come dopo oltre trent'anni di stagnazione – grazie al Superbonus – abbia ripreso vigore l'intera economia del Paese in termini di PIL e di occupazione.
  Osserva che il Superbonus, con i suoi effetti in termini di risparmio energetico, abbia in qualche modo anticipato l'introduzione di una nuova normativa europea sull'efficientamento energetico degli edifici, contribuendo anche al perseguimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite nonché del New Green Deal concordato a Pag. 13livello di Unione europea. Si tratta di una misura particolarmente apprezzata dall'Unione e dagli stessi partner europei, che hanno espresso l'intenzione d'introdurla nei propri ordinamenti.
  Ricordando che la stessa ministra Santanchè ne aveva chiesto a suo tempo l'estensione alle imprese turistiche, evidenzia che nei prossimi mesi circa 40 mila imprenditori e 250 mila lavoratori potrebbero trovarsi in grave difficoltà per l'eliminazione dell'incentivo, indispensabile per garantire adeguata manutenzione degli edifici esistenti e contribuire così a fermare il consumo di suolo, obiettivo condiviso da molte forze politiche.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), rilevando la difficoltà di sviluppare un dibattito costruttivo sul tema a causa dell'eccessivo antagonismo tra le forze politiche, replica al collega Marattin sottolineando che il Paese ha bisogno d'interventi strutturali e non di misure meramente emergenziali.
  Ricordando che la prima disciplina normativa sulle ristrutturazioni edilizie risale al 1997 e si è rivelata particolarmente efficace, evidenzia come la disciplina del Superbonus sia contrassegnata da gravi imprecisioni, come dimostrano le numerose modificazioni resesi necessarie. Occorre dunque riconoscere, con onestà intellettuale, gli errori commessi e restituire certezze alle imprese, sanando, da un lato, le problematiche delle aziende che hanno già avviato i lavori e che dunque rivendicano il principio del legittimo affidamento e, dall'altro, prospettando possibili soluzioni per la disciplina dei lavori futuri: è questa, infatti, la direttrice che sta seguendo l'attuale Governo, nella consapevolezza della complessità del tema e della necessità di tutelare, nel contempo, imprese, famiglie, bilancio dello Stato e Cassa depositi e prestiti.
  Rilevando che le stesse imprese hanno evidenziato un significativo aumento dei costi legato al bonus del 110 per cento, evoca la possibilità di elaborare un codice unico delle ristrutturazioni, superando l'attuale contrapposizione sterile fra le forze politiche e mirando ad una disciplina che garantisca investimenti a lungo termine delle aziende.

  Patty L'ABBATE (M5S) segnala che la Commissione europea si appresta a chiedere agli Stati membri una riduzione del 40 per cento degli sprechi energetici entro il 2030, partendo proprio dell'edilizia, in primis quella pubblica.
  Rileva che la proposta emendativa in esame mira proprio ad anticipare queste richieste r ribadisce il contributo essenziale che tale incentivo ha svolto nella ripresa dell'economia italiana dopo la grave crisi seguita alla pandemia. Esprime, inoltre, piena disponibilità ad apportare i necessari correttivi alla disciplina in vigore, in modo da evitare le frodi e dare adeguate certezze sia alle famiglie sia alle imprese.
  Evidenzia, inoltre, che i lavori eseguiti grazie a questo incentivo hanno contribuito a migliorare sensibilmente la qualità del patrimonio immobiliare italiano, mettendo in sicurezza le abitazioni e adeguandole alle sfide del cambiamento climatico, nonché contribuendo all'abbattimento delle emissioni climalteranti, anche attraverso una riduzione degli sprechi energetici. Peraltro, osserva che per i lavori sono stati utilizzati materiali a basso impatto ambientale, con un ulteriore beneficio in termini di sostenibilità.
  Contesta radicalmente, infine, la valutazione per la quale il Superbonus avrebbe determinato un aumento dell'inflazione e del costo delle materie prime, constatando come si tratti un processo a carattere globale attribuibile a cause esogene.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) cita una ricerca del CENSIS del 1° novembre scorso riguardante la funzionalità del meccanismo del Superbonus e, richiamandosi all'intervento del deputato Marattin, precisa che 6 miliardi di crediti sono stati sequestrati in via preventiva e di questi solo 700 milioni riguardano il Superbonus del 110 per cento.
  Sottolinea che il rincaro inflazionistico è un fenomeno che si è verificato anche in Paesi europei come Francia e Germania, oltre che in Paesi non europei come gli Stati Uniti, nei quali si è verificato un Pag. 14aumento del livello generale dei prezzi superiore a quella verificatosi in Italia, dove, per contro, la crescita è stata maggiore. Evidenzia la necessità di estendere l'ambito temporale di applicazione della misura, per una migliore valutazione della sua efficacia, senza addossare i costi della modifica della disciplina al settore edilizio.

  La Commissione respinge l'emendamento Santillo 75.018.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Fassino 75.05, nonché delle identiche proposte emendative Gadda 77.011, Vaccari 77.03, Schullian 77.06 e Caramiello 77.017.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, concorde la relatrice, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Fassino 75.05, nonché delle identiche proposte emendative Gadda 77.011, Vaccari 77.03, Schullian 77.06 e Caramiello 77.017.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, in relazione all'emendamento 77.021, fa presente che l'orientamento contrario da lei espresso, condiviso dal Governo, è motivato dalla carenza di risorse per garantirne la copertura finanziaria.

  Leonardo DONNO (M5S) dichiara che tali motivazioni lo lasciano perplesso e si sarebbe aspettato maggiore sensibilità verso emergenze come la xylella, manifestatasi in Puglia.
  Ricorda che con questo emendamento s'intende istituire un fondo per la riforestazione ed attuare un piano straordinario per risolvere problemi di piccoli proprietari di terreni che non dispongono di mezzi necessari per affrontare il problema della xylella.
  Sottolinea che in Puglia 4 milioni di cittadini sono interessati al problema della desertificazione dal quale consegue anche il dissesto idrogeologico. Si tratta, quindi di un'emergenza non solo pugliese, ma di rilievo nazionale.

  Ubaldo PAGANO (PD-IPD) chiede di sottoscrivere l'emendamento.

  Patty L'ABBATE (M5S) nel raccomandare l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Donno 77.021 inteso alla riforestazione dei territori colpiti da Xylella fastidiosa, sottolinea come la disposizione risponda all'esigenza di sostenere le popolazioni residenti nel Salento, che hanno basato la loro economia sulla coltivazione dell'ulivo.
  La desertificazione delle zone nelle quali sono stati abbattuti gli ulivi costituisce un problema anche per le api, che a sua volta potrebbe mettere in crisi altre culture.
  Ritiene che il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo sulla proposta emendativa in esame sia la dimostrazione di una mancanza d'interesse per questo problema. La maggioranza ha infatti ampiamente dimostrato di riuscire a trovare le risorse – anche per interventi non indispensabili – quando lo ha ritenuto opportuno.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) evidenzia come il flagello della Xylella non riguardi solo la regione Puglia, ma tutto il Paese, sia perché il patogeno sta avanzando verso Nord – infatti è già stato riscontrato nella zona di Bari – sia perché il 50 per cento dell'olio italiano è prodotto in Puglia. Ritiene che un Governo che si prefigge di realizzare la sovranità alimentare sarebbe tenuto a intervenire per evitare che l'Italia debba ricorrere all'olio proveniente dall'estero.
  Chiede infine di accantonare l'articolo aggiuntivo Donno 77.021 per un'eventuale riformulazione, se necessario anche con una riduzione delle risorse del fondo.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) condivide la considerazione che la Xylella sia un grave problema, ricordando peraltro come il MoVimento 5 Stelle ed il governatore della regione Puglia Emiliano avessero in passato sottovalutato la questione.
  Con riferimento all'intervento proposto segnala poi come non sia chiaro a quali fini venga istituito un fondo con una dotazione di 500 milioni di euro annui.Pag. 15
  Assicura che il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha ben presente il problema della Xylella e ha intenzione di intervenire con misure concrete per limitare i danni e ricostruire il territorio colpito.
  Chiarisce infine come il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo non sia indice d'indifferenza per i danni subìti dalle coltivazioni di ulivi, ma sia fondato sulle modalità con le quali si propone d'intervenire. A suo parere infatti non basta l'istituzione di un fondo, ma è necessario un intervento concreto, basato su osservazioni e proposte scientifiche, che non si limiti a piantare nuovi alberi, ma che ponga in essere una programmazione di lungo periodo.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) rammenta che un fondo per l'adozione di misure contro la Xylella fastidiosa già esiste e sarebbe pertanto sufficiente rifinanziarlo per consentire il ristoro di tutti i soggetti danneggiati.
  Preannuncia infine che il proprio gruppo continuerà anche in futuro a chiedere interventi in favore dei territori colpiti dalla Xylella e assicura al Governo che, qualora decidesse di intervenire, potrà contare sull'appoggio del gruppo Partito democratico.

  Francesco SILVESTRI (M5S), replicando alle osservazioni della deputata Lucaselli sullo scarso interesse dimostrato in passato dal MoVimento 5 Stelle, segnala che già all'epoca del primo governo Conte con la ministra per il Sud Lezzi, è stato istituito, mediante il decreto-legge n. 27 del 2019, un apposito fondo per realizzare interventi di contenimento della diffusione della Xylella.
  Chiede quindi alla maggioranza di assumersi la responsabilità politica di respingere l'articolo aggiuntivo Donno 77.021.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) evidenzia che dal dibattito testé svolto emerge come nel MoVimento 5 Stelle non ci sia una chiara e concreta strategia per combattere la piaga della Xylella: da una parte infatti si chiede di istituire un nuovo fondo, mentre dall'altra si afferma che un fondo già esiste. L'unica certezza, a suo parere, è che le forze politiche che hanno governato in passato non sono riuscite a risolvere il problema.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Donno 77.021.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, anche a nome degli altri relatori, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Bonelli 77.024.

  La sottosegretaria Vannia GAVA concorda con la proposta di accantonare l'articolo aggiuntivo Bonelli 77.024.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Bonelli 77.024.

  Marco GRIMALDI (AVS), auspicando che l'accantonamento sia finalizzato alla sua approvazione, illustra l'articolo aggiuntivo Evi 77.029, del quale è cofirmatario, relativo al risarcimento dei danni causati agli allevatori e agli agricoltori da popolazioni di orsi e lupi.
  Ricorda che questi grandi mammiferi sono protetti a livello internazionale e il proprio gruppo è contrario alla loro caccia e agli abbattimenti selettivi, il cui divieto ha permesso una crescita del numero di questi animali dopo anni nei quali si è rischiata l'estinzione sul territorio italiano.
  A fronte di proposte emendative con le quali si chiedono deroghe per consentire la caccia in città, l'articolo aggiuntivo proposto delinea un'alternativa seria per fronteggiare i danni causati dalla fauna selvatica, che prevede l'istituzione di un fondo presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, finalizzato a riconoscere risarcimenti agli allevatori e agli agricoltori, con preferenza per quelli che possano dimostrare di aver applicato sistemi di prevenzione delle predazioni. In tal modo si supererebbe il sistema di risarcimento a livello regionale che comporta l'applicazione di criteri differenziati all'interno del territorio nazionale.Pag. 16
  Evidenziando infine come l'importo delle risorse del fondo sia non eccessivo, raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Evi 77.029.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, nell'accedere alla richiesta di accantonamento avanzata dai presentatori dell'articolo aggiuntivo Evi 77.029, riconosce la sussistenza della questione del risarcimento dei danni arrecati ad allevatori e agricoltori dalle popolazioni di orsi e lupi, ma fa presente che le difficoltà nell'erogazione dei risarcimenti sono dovute non tanto alla difficoltà di reperire risorse quanto piuttosto nelle procedure burocratiche previste per conseguirli.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Evi 77.029.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) chiede se il rappresentante del Governo confermi la proposta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Evi 77.029.

  La sottosegretaria Vannia GAVA concorda con la proposta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Evi 77.029.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Evi 77.029.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, modificando l'invito al ritiro precedentemente formulato, propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Furfaro 78.02, Morassut 81.22 e Pastorino 81.3.

  La sottosegretaria Vannia GAVA concorda con la relatrice.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Furfaro 78.02, Morassut 81.22 e Pastorino 81.3.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), intervenendo sugli identici emendamenti Sarracino 81.23 e Sportiello 81.34, evidenzia che, nel disegno di legge di bilancio, è stato soppresso il finanziamento del collegamento tra Afragola e la rete metropolitana di Napoli, già inserito nell'Allegato Infrastrutture al DEF.
  Nel ricordare che tale opera potrebbe migliorare notevolmente la mobilità per la città metropolitana di Napoli che ha una popolazione di più di 3 milioni di abitanti, si augura che la decisione di definanziarla non sia stata dovuta al deludente risultato elettorale conseguito in quella zona dalle forze politiche che compongono l'attuale maggioranza governativa.
  Nel chiedere al rappresentante del Governo di spiegare le ragioni che hanno indotto l'attuale Governo a revocare lo stanziamento già previsto, chiede di ripristinarlo almeno parzialmente per far proseguire il progetto e di accantonare gli identici emendamenti Sarracino 81.23 e Sportiello 81.34.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP), nell'associarsi alle considerazioni svolte dalla collega Sportiello, afferma che la realizzazione delle infrastrutture viarie nelle città metropolitane necessita anche d'investimenti da parte dello Stato, soprattutto in seguito all'incremento dei costi legato all'aumento dei prezzi delle materie prime e alla crisi energetica.
  Nell'illustrare anche l'emendamento 81.6 a sua prima firma, concernente la linea 4 della metropolitana di Milano, chiede ai relatori di modificare l'invito al ritiro precedentemente espresso sugli identici emendamenti Sarracino 81.23 e Sportiello 81.34 nonché sull'emendamento 81.6 a sua prima firma e di proporne l'accantonamento.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, propone di accantonare gli identici emendamenti Sarracino 81.23 e Sportiello 81.34 nonché gli emendamenti Grimaldi 81.41 e Roggiani 81.6, poiché, come altre proposte emendative accantonate in precedenza, hanno ad oggetto investimenti per il potenziamento delle reti metropolitane.

  La sottosegretaria Vannia GAVA concorda con la proposta di accantonamento Pag. 17degli identici emendamenti Sarracino 81.23 e Sportiello 81.34 nonché degli emendamenti Grimaldi 81.41 e Roggiani 81.6.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Sarracino 81.23 e Sportiello 81.34 nonché degli emendamenti Grimaldi 81.41 e Roggiani 81.6.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'emendamento Iaria 81.29 da lui sottoscritto, evidenzia che è volto a riqualificare il sistema tranviario veloce Torino-Ceres attraverso una spesa non eccessiva per la finanza pubblica.
  Nel ricordare che una sua proposta emendativa concernente lo stesso tema è stata accantonata in precedenza, sottolinea che difficilmente potranno essere compiuti gli investimenti già calendarizzati senza l'erogazione di un contributo da parte dello Stato.
  Nel rammentare l'evoluzione della disciplina sull'indebitamento degli enti locali destinato a investimento, ricorda che, nel periodo di candidatura della città di Torino alle Olimpiadi fu consentito un indebitamento di 1 miliardo all'anno, mentre, successivamente tale possibilità fu ridimensionata, rendendo più difficoltosa la realizzazione di opere di rilievo.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Iaria 81.29.

  La Commissione respinge l'emendamento Iaria 81.29.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Del Barba 81.09.

  La sottosegretaria Vannia GAVA concorda con la proposta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Del Barba 81.09.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Del Barba 81.09.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Ghirra 81.023 che chiede ai colleghi di sottoscrivere, evidenzia che è inteso a reintegrare il definanziamento del Piano generale della mobilità ciclistica previsto nella seconda sezione del disegno di legge di bilancio. Ricorda che tale Piano, pubblicato poco prima dell'inizio della legislatura in corso, aveva previsto la realizzazione di oltre 1.280 chilometri di piste ciclabili allo scopo di ridurre il numero di incidenti mortali che coinvolgono ciclisti.
  Nel ringraziare il deputato Berruto per il suo intervento in Assemblea sull'argomento e sulle prescrizioni che sarebbero necessarie per tutelare i ciclisti, chiede al Governo, in particolare al ministro Giorgetti, se ritiene di aver tempo per interloquire con il Parlamento e non impegnato in altre attività, di chiarire se intende ripristinare il finanziamento al Piano con le proposte emendative che il Governo intende presentare oppure se il taglio sarà confermato.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, in replica al deputato Grimaldi, assicura che il ministro Giorgetti è alacremente impegnato per giungere all'approvazione del disegno di legge di bilancio nei tempi previsti.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, critica l'operato del Presidente che, richiesto di intervenire dalla relatrice, ha richiamato il collega Grimaldi sulla base di quanto gli è stato riferito. Nell'affermare che la relatrice, al termine dell'intervento del collega Grimaldi avrebbe eventualmente dovuto chiedere un chiarimento sulle sue affermazioni, fa presente la necessità di attenersi a regole di correttezza reciproca nella discussione.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, sottolinea di avere richiamato la relatrice Comaroli per essere intervenuta senza che le fosse stata data la parola.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP), evidenziando come il Gruppo del Partito democratico Pag. 18abbia presentato una proposta simile a quella in discussione, chiede – a nome del suo Gruppo – di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Ghirra 81.023.
  Rileva come già dall'eliminazione del riferimento alla «mobilità sostenibile» dalla denominazione del Ministero competente si potesse immaginare la riduzione dei fondi disponibili per la mobilità ciclistica e per la sicurezza dei ciclisti, ritiene che tali tagli non consentiranno di raggiungere gli obiettivi prefissati nel Piano generale per la mobilità ciclistica urbana e extraurbana per i prossimi anni. Inoltre rileva come questi tagli lasceranno ai soli enti locali l'onere di adottare iniziative in tale campo.

  Silvio LAI (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Ghirra 81.023.

  Agostino SANTILLO (M5S), rammentando come anche il Movimento 5 Stelle abbia presentato una proposta analoga e ricordando i tanti incidenti stradali che riguardano ciclisti, stigmatizza il taglio ai finanziamenti per lo sviluppo della mobilità ciclistica e auspica un maggiore interesse del Parlamento su tale tema.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo 81.023.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta di accantonare l'articolo aggiuntivo 81.023.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dispone quindi l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Ghirra 81.023

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo in riferimento all'articolo aggiuntivo 81.022 a sua firma, evidenzia come esso costituisca una delle tante proposte emendative presentate dal proprio Gruppo che hanno ad oggetto specifici interventi tesi al potenziamento e al rinnovo del parco circolante delle linee ferroviarie. Difatti, stante l'avanzata età media del trasporto regionale ferroviario, ritiene che sarebbe necessario adottare un piano di rilancio del trasporto pubblico locale, il quale avrebbe inoltre l'effetto di rilanciare una politica industriale che possa sfruttare i rilevanti insediamenti produttivi presenti nel nostro Paese.
  Evidenziando come tale articolo aggiuntivo tratti un singolo intervento, ma rientrante in un tema più ampio, auspica che il Governo, così come fatto in casi analoghi in cui ha chiesto l'accantonamento di tutti gli emendamenti riguardanti il medesimo tema, adotti anche in questo caso il medesimo atteggiamento.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo 81.022.

  Daniela MORFINO (M5S), intervenendo sugli identici emendamenti 82.6, a sua prima firma, e Ghirra 82.8, stigmatizza il fatto che il Governo intenda investire 50 milioni sulla società Stretto di Messina SpA, che si trova attualmente in stato di liquidazione.
  Rammenta le ingenti somme che sino a questo momento sono state investite nel progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando come la norma presentata dal Governo nulla preveda in merito ad un progetto adeguato per tale opera. Al contrario ritiene che i fondi stanziati dovrebbero servire per il potenziamento delle infrastrutture interne del Mezzogiorno e in particolare di Calabria e Sicilia, dove c'è estremo bisogno di tali interventi. Infine, concordando con quanto detto di recente dalla commissaria europea per i trasporti Valean, ritiene che bisogna procedere senza fretta e con un progetto solido. Pertanto chiede che tali emendamenti vengano accantonati, al fine di rivalutare il parere espresso.

  Agostino SANTILLO (M5S), rammentando che in passato era stata stanziata una cifra analoga al fine di condurre uno studio di fattibilità tecnico economica, ritiene opportuno attendere gli esiti di tale studio prima di finanziare nuovamente la società Stretto di Messina SpA che si trova in stato di liquidazione. Facendo presente che di tale progetto di parla sin da tempo Pag. 19risalente, ritiene che, al contrario, sarebbe opportuno investire sul potenziamento del trasporto pubblico locale, che costituisce una delle problematiche più rilevanti delle realtà insulari.

  Marco GRIMALDI (AVS), ripercorrendo l'evoluzione dei progetti riguardanti la costruzione di un ponte tra Sicilia e Calabria posto in essere sin dall'Ottocento, ritiene che riproporre tale tema serva soltanto a sperperare ulteriori fondi pubblici, in aggiunta a quelli spesi fino ad ora, che ammontano a circa un miliardo di euro, senza che si sia ottenuto alcun risultato. Al contrario, ritiene che sarebbe più opportuno investire tali risorse per garantire ai cittadini siciliani e calabresi un sistema di mobilità più efficiente con il resto d'Italia.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Morfino 82.6 e Ghirra 82.8.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo in riferimento all'emendamento Barbagallo 82.4, evidenzia che lo scopo di tale proposta è quello di tenere in considerazione, all'interno della discussione in merito alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, le indicazioni fornite dal gruppo di lavoro della commissione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 2021, relative alla sostenibilità ambientale, trasportistica ed economico finanziaria dell'intervento, al fine di approfondire nel modo più corretto tale tematica e aggiornare il progetto che risulta essere ormai datato.
  Inoltre, fa presente che tale proposta emendativa prevede un fondo nazionale per la continuità territoriale, con una dotazione di 200 milioni annui, al fine di promuovere misure necessarie per rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità, in attuazione della nuova formulazione dell'articolo 119 della Costituzione.

  Silvio LAI (PD-IDP), facendo presente che tale proposta emendativa non preclude la possibilità di costruire il ponte sullo Stretto ma propone una rimodulazione del percorso proposto dal Governo per la sua costruzione, sottolinea che nella seconda parte di tale proposta emendativa si cerca di porre rimedio alla speculazione, denunciata di recente anche dalla stampa, che le compagnie aeree pongono in essere sulle tratte aeree riguardanti i collegamenti nazionali con la Sicilia e la Sardegna, soprattutto nei periodi di festività.
  Facendo presente di avere sottoposto tale situazione all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, insieme ad altri parlamentari, auspica che si possa introdurre un meccanismo di regolazione delle tariffe aeree, anche prendendo ad esempio quanto avviene in altri Stati europei, come quello previsto nella proposta emendativa in discussione.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, chiede che l'emendamento Barbagallo 82.4 venga accantonato.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO, concorda con la proposta di accantonare l'emendamento Barbagallo 82.4.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Barbagallo 82.4.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, modificando il parere precedentemente espresso, chiede, che venga accantonato l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 84.01.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta della relatrice.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, accogliendo la richiesta della relatrice, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 84.01.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 84.01.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, chiede che vengano accantonati gli identici articoli aggiuntivi Benzoni 85.012 e Ascari 85.022, nonché l'articolo aggiuntivoPag. 20 Santillo 85.017. modificando il parere precedentemente espresso.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta della relatrice.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, accogliendo la richiesta della relatrice, dispone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Benzoni 85.012 e Ascari 85.022, nonché dell'articolo aggiuntivo Santillo 85.017.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Iaria 85.016.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'articolo aggiuntivo Ghirra 85.023, di cui è cofirmatario, che è volto ad istituire presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo destinato alla realizzazione di passaggi faunistici, nonché al recupero di corridoi faunistici interrotti o degradati, al fine di permettere l'attraversamento degli animali senza interferire con le carreggiate.
  Fa presente che tale intervento è finalizzato a tutelare la sicurezza stradale e a prevenire gli incidenti, consentendo una più agevole coesistenza tra l'uomo e gli animali. Nel sottolineare che l'alternativa è quella di affidare gli interventi alle regioni, gravando sulle loro finanze, ritiene che bisognerebbe svolgere una riflessione sull'argomento al fine di individuare modalità ecologiche per gli attraversamenti degli animali.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ghirra 85.023.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, modificando il parere precedentemente espresso, chiede che venga accantonato l'articolo aggiuntivo Barbagallo 87.07.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta della relatrice.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, accogliendo la richiesta della relatrice, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Barbagallo 87.07.

  Daniela TORTO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede se l'annunciato pacchetto di proposte emendative del Governo arriverà come previsto alle 19.30 o se vi saranno ulteriori ritardi.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, nel far presente che manca quasi un'ora alle 19.30, precisa che sarà cura del Governo comunicare eventuali ritardi.

  Leonardo DONNO (M5S) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 88.05, sottolineandone l'importanza per la Puglia e in particolare per la zona salentina.
  Nel rammentare che il Governo aveva promesso una grande attenzione per le opere strategiche, fa presente che la strada statale 275 Maglie-Leuca attende il completamento da quasi trent'anni. Rileva tale proposito che l'opera richiede un ulteriore finanziamento, anche in ragione dell'aumento dei costi, al fine di poter completare il primo lotto ed avviare il secondo lotto dei lavori.
  Fa presente che pochi giorni fa un importante quotidiano pugliese ha organizzato un sit in per sollecitare il completamento di un'opera tanto importante per tutti i sindaci, le aziende e i cittadini della zona e che a tale sit in erano presenti molti esponenti di spicco del centro destra. Precisa oltretutto che il citato tratto di strada ricade nel territorio del ministro Fitto, responsabile per la gestione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché destinatario delle deleghe del ministro Musumeci.
  Nel rammentare che i relatori hanno motivato il parere contrario sulla base della mancanza di risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione, fa presente che così non è, dal momento che l'articolo 127-bis finanzia interventi per il dissesto idrogeologico della Calabria con ben 100 milioni di euro per il 2024 e 170 milioni di euro per gli anni 2025 e 2026 a valere proprio sul fondo per lo sviluppo e la coesione.Pag. 21
  Dal momento quindi che il Governo contraddice quanto affermato dalla relatrice e che evidentemente le risorse non mancano, dichiara di non comprendere il parere contrario espresso sul suo articolo aggiuntivo 88.05. Sottolinea inoltre come, nonostante le tante promesse fatte, gli esponenti del centro destra non abbiano presentato alcuna proposta in favore del completamento della strada statale 275, benché ve ne fosse l'occasione.
  Conclude pertanto che il Governo e la maggioranza non vogliono ammettere la verità, vale a dire che il completamento del collegamento stradale non è considerato prioritario, perseverando nel disattendere le promesse fatte in campagna elettorale.
  Nel dichiarare che sarà sua cura informare gli amministratori locali – i quali hanno confidato nelle affermazioni del centro destra – che le coperture finanziarie ci sono, preannuncia la presentazione di un ordine del giorno in Aula – di contenuto analogo all'articolo aggiuntivo – ed esprime l'augurio che il Governo possa riconsiderare la rilevanza di un'opera essenziale per lo sviluppo economico e la sicurezza per il territorio pugliese.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, replicando alle considerazioni svolte dal collega Donno sulle promesse mancate del centro destra, ammette che probabilmente l'attuale maggioranza non è riuscita, nello scorcio di un mese, a realizzare tutto ciò che aveva dichiarato in campagna elettorale.
  Rileva tuttavia come gli impegni non mantenuti del Movimento 5 Stelle siano in numero decisamente superiore. Nell'invitare quindi tutti alla cautela, considera legittimo per la maggioranza avere uno spazio di replica ogni volta che l'opposizione intenda ampliare oltre misura il perimetro degli argomenti.

  Leonardo DONNO (M5S) intervenendo sull'ordine dei lavori, dichiara che si sarebbe aspettato dal relatore una spiegazione più dettagliate circa le ragioni del parere contrario al suo articolo aggiuntivo 88.05.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Donno 88.05.

  Vittoria BALDINO (M5S) intervenendo sull'ordine dei lavori chiede se l'emendamento a sua prima firma 88.4 sia stato accantonato al fine di valutare una sua eventuale riformulazione o piuttosto per sottrarlo al dibattito.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, sottolinea che l'accantonamento è stato posposto ai fini di un supplemento di valutazione e non certo per sottrarre l'emendamento alla discussione.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) intervenendo sull'ordine dei lavori chiede se si possa già disporre della valutazione di ammissibilità dei subemendamenti presentati alle proposte emendative del Governo e se si possa quindi procedere alla loro votazione.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, fa presente che non è ancora stata completata la valutazione di ammissibilità delle proposte emendative cui la collega si riferisce.

  Stefania ASCARI (M5S) chiede a nome del Movimento 5 Stelle di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zanella 92.028, ritenendo essenziale incrementare le risorse del fondo per la morosità incolpevole su cui tante famiglie in difficoltà fanno affidamento. Esprime quindi la propria preoccupazione per il fatto che il Governo infierisce contro i meno abbienti, tra l'altro non prevedendo alcun finanziamento per l'edilizia residenziale pubblica a canone sociale.
  Nel considerare scellerata la scelta di non rifinanziare il fondo per la morosità incolpevole, evidenzia che il Movimento 5 Stelle ha presentato un pacchetto di proposte emendative in materia di politiche abitative che sono state dichiarate inammissibili per una non meglio precisata insufficienza della copertura finanziaria. Sottolinea in particolare che un paio delle citate proposte emendative erano volte a rifinanziare il fondo e a semplificare le modalità per l'accesso. Ritiene in conclusionePag. 22 sconcertante e scandaloso che il Governo se la prenda con chi è più in difficoltà.

  Marco GRIMALDI (AVS) nell'apprezzare il sostegno dei colleghi, fa presente che le risorse del fondo per il sostegno alla locazione sono passate da 230 milioni di euro a zero e che la stessa sorte è toccata ai contributi per la morosità incolpevole, alla quale si devono il 90 per cento dei 150 mila sfratti esecutivi. Sottolinea quindi che il Governo dimentica le persone maggiormente in difficoltà, dal momento che dopo aver cancellato il reddito di cittadinanza e bocciato le misure sull'indicizzazione dei salari e delle pensioni, ora abolisce anche le risorse volte a contrastare il disagio abitativo. In conclusione, ricorda che il suo gruppo ha presentato anche un emendamento per il sostegno alla locazione, che spera possa essere discusso più avanti con maggior profitto. A tale proposito evidenzia come anche dal comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali sia venuta la sollecitazione all'Italia ad aumentare i sussidi per chi non è in grado di ottenere un alloggio a prezzi accessibili e di garantire un accesso sostenibile alle strutture di base necessarie per un alloggio adeguato, Alla luce di quanto fin qui fatto dal Governo e dalla maggioranza, ritiene quindi che si sia davanti alla medesima destra classica e iperliberista del passato.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) dichiara il sostegno del Partito democratico all'articolo aggiuntivo Zanella 92.08, rammentando che il suo gruppo ha presentato l'emendamento Braga 12.20 che, oltre a rifinanziare il fondo per la morosità incolpevole, incrementa le risorse per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione. Evidenzia quindi come Governo e maggioranza non si diano la pena di sostenere i più deboli, rammentando che in Italia vi sono 5,5 milioni di poveri, vale a dire quasi un cittadino su dieci. Nel ritenere che di fronte a simili dati non si possano cancellare tutti gli strumenti di sostegno per le persone in difficoltà, fa presente che il mancato intervento del Governo inciderà anche sui comuni che saranno costretti comunque a farsi carico dei più deboli.

  Valentina D'ORSO (M5S) nel ringraziare i colleghi per aver presentato l'articolo aggiuntivo Zanella 92.08, rammenta che le proposte emendative a sua firma di analogo contenuto sono state dichiarate ammissibili per insufficienza di copertura finanziaria, senza adeguate precisazioni. Sottolinea che l'articolo aggiuntivo 92.08 interviene su un fondo di grande importanza, su cui le famiglie in temporanea difficoltà fanno affidamento, nonostante tutti i limiti. Critica quindi le scelte del Governo e della maggioranza che infieriscono sulle persone in difficoltà e che tra l'altro non hanno ritenuto di affrontare nella manovra il tema delle politiche abitative. Nel far presente che anche l'Unione europea ha rivolto una raccomandazione ad approntare misure per favorire l'accessibilità agli alloggi, sottolinea che il diritto all'abitazione è sancito, seppur in modo implicito, dalla Costituzione.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) interviene a sostegno dell'emendamento perché oggi l'emergenza casa è sempre più diffusa. Ritiene che la scelta di non rifinanziare il PINQUA, un progetto importante che ha dato risposte importanti nella rigenerazione urbana e sull'emergenza abitativa sia sbagliata.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Zanella 92.028

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, modificando il parere precedentemente espresso sull'articolo aggiuntivo Richetti 93.018, ne chiede l'accantonamento.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta della relatrice.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, accogliendo la richiesta, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Richetti 93.018.

Pag. 23

  Gilda SPORTIELLO (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Sportiello 93.021 che prevede un incremento del 30 per cento dell'indennità di specificità infermieristica, dichiara di non comprendere il motivo per il quale il Governo e la maggioranza non concordino con l'intento del suo emendamento.
  Ricorda che gli infermieri italiani sono tra i meno pagati d'Europa e che in Italia mancano almeno 80 mila infermieri. Nonostante questa carenza strutturale ricorda che una percentuale di nuovi infermieri decide di andare a lavorare all'estero, molto probabilmente motivata dai bassi stipendi e dal fatto che da diversi anni essi non vengono incrementati.
  Si tratta di un emendamento che, insieme a numerosi altri, ha la finalità di proporre soluzioni alternative ai tagli di spesa che negli ultimi anni hanno contraddistinto gli interventi delle leggi di bilancio nel comparto della Sanità. Chiede di riconsiderare il parere sull'emendamento.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) ritiene che sarebbe auspicabile accantonare anche questa proposta emendativa in quanto affronta con modalità simili lo stesso tema di altre proposte già accantonate.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, concorda con il collega Ubaldo Pagano e propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Sportiello 93.021.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la relatrice.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, accoglie la richiesta e dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Sportiello 93.021.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) interviene sull'articolo aggiuntivo Malavasi 94.03 che intende implementare le misure di screening gratuito del tumore alla mammella autorizzando una spesa di 100 milioni.
  Chiede al Governo di operare una valutazione approfondita, anche per cercare di trovare risorse utili, al limite anche inferiori alla somma indicata dalla proposta emendativa, in modo da dare un segnale positivo nei confronti della prevenzione.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, ritiene l'intervento meritevole di attenzione per verificare se esistano delle risorse all'interno della legge di Bilancio, anche se ritiene impossibile finanziarlo con la somma di 100 milioni. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Malavasi 94.03 anche per dare un segnale al Governo sull'attenzione che la Commissione pone in modo trasversale sulla necessità di favorire la prevenzione contro i tumori.

  Ettore ROSATO (A-IV-RE) osserva che forse sarebbe utile, anche al fine di trovare le risorse necessarie, considerare il risparmio sulla spesa sanitaria che le misure di screening comportano.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) sottolinea le rilevanti differenze a livello territoriale riguardo al ricorso allo screening in generale e in particolare i controlli per la prevenzione del tumore alla mammella, con ricadute sull'incidenza dei tassi di mortalità riguardo a questo tipo di neoplasie. Ricorda che la proposta emendativa riguarda in particolare il rinnovo delle apparecchiature di diagnostica. L'intervento si ricollega inoltre nella promozione di quella medicina di genere che è espressamente previsto, per la prima volta, dal PNRR.
  Pur apprezzando l'offerta della relatrice chiede comunque la votazione della proposta e nel caso venga respinta chiede al Governo di accettare un ordine del giorno che presenterà in Aula.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, precisa che la volontà di procedere all'accantonamento è sinceramente votata al reperimento di risorse, seppure inferiori ai 100 milioni previsti dall'articolo aggiuntivo Malavasi 94.03, per un tema così fondamentale.

  Daniela TORTO (M5S) interviene per sottoscrivere a nome del proprio gruppo l'articolo aggiuntivo Malavasi 94.03.

Pag. 24

  Vanessa CATTOI (LEGA) interviene per sottoscrivere a nome del proprio gruppo l'articolo aggiuntivo Malavasi 94.03.

  Mauro D'ATTIS (FI-PPE) interviene per sottoscrivere a nome del proprio gruppo l'articolo aggiuntivo Malavasi 94.03.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) rilevata la comunione di intenti che attraversa trasversalmente tutti i gruppi della Commissione, accoglie la proposta della relatrice di procedere all'accantonamento della proposta emendativa.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Malavasi 94.03

  Gilda SPORTIELLO (M5S) interviene sull'emendamento Quartini 95.5 che si occupa delle indennità previste a favore delle farmacie. Ritiene che, essendo le farmacie uno dei settori che ha sofferto meno della crisi economica legata alla crisi pandemica, sarebbe meglio concentrare l'intervento sulle farmacie montane e disagiate.

  La Commissione respinge l'emendamento Quartini 95.5.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, modifica il parere precedentemente formulati sugli emendamenti Di Lauro 96.29 e Quartini 96.37 chiedendone l'accantonamento.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, accoglie la richiesta e dispone l'accantonamento degli emendamenti Di Lauro 96.29 e Quartini 96.37.

  La Commissione respinge l'emendamento Gruppioni 96.10 fatto proprio dal deputato Sottanelli.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, modifica il parere sull'articolo aggiuntivo Furfaro 96.026.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, accoglie la richiesta e dispone l'accantonamento dell'articolo sull'articolo aggiuntivo Furfaro 96.026.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) chiede al Governo di conoscere la motivazione sottesa all'accantonamento della proposta emendativa dal momento che, a sua conoscenza, essa presenterebbe problemi di copertura finanziaria. Intende sapere se tale scelta sia effettivamente finalizzata all'esigenza di reperire le risorse necessarie per incrementare le borse di studio ed i contratti di formazione specialistica per i giovani medici, o siano funzionali ad impedire che la maggioranza debba pronunciarsi esplicitamente su tali questioni, attraverso un voto della Commissione.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO si riserva di fornire chiarimenti dopo un controllo più approfondito.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) chiede se l'accantonamento sia motivato dal fatto che il Governo intenda rivedere la propria posizione o se si tratta di un accantonamento di carattere tecnico volto ad evitare che la maggioranza si assuma la responsabilità di un voto contrario su un tema spinoso e su cui c'è una forte sensibilità dell'opinione pubblica.

  Marco GRIMALDI (AVS) fa presente che c'è stato un impegno da parte del proprio gruppo per rimuovere l'imbuto formativo che ha reso difficile per le regioni le immissioni negli ospedali e nei dipartimenti di pronto soccorso. Auspica che, come dichiarato dal Governo, il tema delle assunzioni, delle stabilizzazioni e delle borse di studio sia contenuto all'interno del maxi emendamento all'esame della Ragioneria dello Stato per la cosiddetta per la «bollinatura» già da stamane e rispetto al quale chiede informazioni alla rappresentante del Governo.

Pag. 25

  La sottosegretaria Lucia ALBANO conferma che il maxi emendamento è all'esame della Ragioneria dello Stato e che per le borse di studio e la stabilizzazione dei precari, oggetto di molti emendamenti trasversali, il Governo sta cercando delle adeguate coperture.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, sottolinea che quanto dichiarato dalla relatrice Comaroli e dalla sottosegretaria Albano è confermato anche dalla presenza di emendamenti del proprio gruppo su questi temi, che altrimenti sarebbero stati ritirati. Ribadisce pertanto la volontà di inserire tali questioni nella manovra di bilancio.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Furfaro 96.012.

  Giovanni Luca CANNATA (FDI), presidente, concorde il rappresentante del Governo, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Furfaro 96.012.
  Sospende, quindi, la seduta.

  La seduta sospesa alle 19.40 è ripresa alle 20.30.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente avverte che sono stati presentati 138 subemendamenti agli emendamenti del Governo 18.01000 e 51.1000 riferiti al disegno di legge recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 (vedi allegato).
  Avverte inoltre che risultano inammissibili, in ragione della materia trattata, le seguenti proposte emendative, che introducono disposizioni non direttamente connesse al testo delle proposte emendative:

   Guerra 0.18.01000.7, che reca l'incremento del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione;

   Guerra 0.18.01000.8, che reca l'incremento del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli;

   Dell'Olio 0.18.01000.18, che prevede modifiche alla tariffa dell'imposta di registro sui trasferimenti immobiliari;

   Merola 0.18.01000.31, che aumenta il limite degli interessi sui mutui prima casa detraibili;

   Merola 0.18.01000.32, che aumenta il limite degli interessi sui mutui prima casa detraibili per i soggetti con basso ISEE;

   Merola 0.18.01000.30, che aumenta il limite degli interessi sui mutui prima casa detraibili;

   Simiani 0.18.01000.34, che estende il regime della cedolare secca sugli immobili;

   Silvestri Francesco 0.18.01000.23, che istituisce un contributo a titolo di prelievo solidaristico straordinario e temporaneo, a carico dei soggetti che esercitano, nel territorio dello Stato, attività di vendita, produzione, importazione e commercializzazione di prodotti nei settori farmaceutico e assicurativo;

   Silvestri Francesco 0.18.01000.21, limitatamente alla lettera b) che istituisce un contributo a titolo di prelievo solidaristico straordinario e temporaneo, a carico dei soggetti che esercitano, nel territorio dello Stato, attività di vendita, produzione, importazione e commercializzazione di prodotti nei settori farmaceutico e assicurativo;

   Fenu 0.18.01000.27, che proroga alle commissioni maturate nell'anno 2023 il credito di imposta al 100 per cento sulle commissioni addebitate sulle transazioni effettuate tramite sistemi di pagamento elettronici;

   Todde 0.18.01000.28, che proroga i termini di fruibilità del credito d'imposta per spese in attività di formazione;

   Pagano Ubaldo 0.18.01000.9, che proroga il credito d'imposta per investimenti 4.0;

Pag. 26

   Pagano Ubaldo 0.18.01000.5, che reca disposizioni relative alla contabilizzazione dei crediti d'imposta in materia energetica;

   Fenu 0.18.01000.25, che proroga alle commissioni maturate nell'anno 2023 il credito di imposta al 100 per cento sulle commissioni addebitate sulle transazioni effettuate tramite sistemi di pagamento elettronici, riproducendo il contenuto di una disposizione contenuta nell'emendamento 69.7, già respinto dalla Commissione;

   Todde 0.18.01000.24, che proroga credito d'imposta formazione 4.0;

   Ricciardi Toni 0.18.01000.1, che reca norme in materia di regime fiscale per immobili posseduti da cittadini italiani iscritti all'AIRE;

   Serracchiani 0.18.01000.2, che reca norme in materia di regime fiscale per immobili posseduti da cittadini italiani iscritti all'AIRE;

   Torto 0.18.01000.29, che stabilisce specifici criteri per la definizione del canone unico;

   Fenu 0.51.1000.49, che proroga alle commissioni maturate nell'anno 2023 il credito di imposta al 100 per cento sulle commissioni addebitate sulle transazioni effettuate tramite sistemi di pagamento elettronici, riproducendo il contenuto di una disposizione contenuta nell'emendamento 69.7, già respinto dalla Commissione;

   Fenu 0.51.1000.52, che stabilisce che l'ARERA, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, provvede ad annullare, per il primo trimestre del 2023, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate a utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW;

   Furfaro 0.51.1000.2, che consente alle regioni e alle province autonome di utilizzare le entrate di cui al pay back per acquisti diretti relativo al 2020 e al 2021, oggetto di pagamento con riserva, per l'equilibrio del settore sanitario dell'anno 2022, in considerazione dell'incremento dei costi correlati all'inflazione;

   Furfaro 0.51.1000.3, che istituisce presso il Ministero della salute, a decorrere dall'anno accademico 2023-2024, un fondo per l'attivazione di contratti di formazione specialistica per i laureati afferenti all'area sanitaria non medica, nonché detta norme in materia di trattamento contrattuale di formazione specialistica della predetta categoria di laureati;

   Furfaro 0.51.1000.4, che, al fine di incrementare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici, autorizza un incremento di spesa a valere sul Fondo per le esigenze indifferibili, riservando il 10 per cento dell'incremento di tali contratti di formazione alla scuola di specializzazione in pediatria;

   Furfaro 0.51.1000.5, che innalza la percentuale per il calcolo dell'incremento della spesa per il personale degli enti del Servizio sanitario nazionale delle regioni;

   Furfaro 0.51.1000.6, che incrementa, a decorrere dal 2023, le disponibilità vincolate sul Fondo sanitario nazionale per l'attivazione di ulteriori borse di studio per i medici in formazione specialistica MMG;

   Furfaro 0.51.1000.7, che prevede l'assunzione di psicologi per le attività di cui all'accordo tra il Governo ed enti territoriali sulle linee di indirizzo in materia di Triage Intraospedaliero e di Pronto Soccorso;

   Furfaro 0.51.1000.8, che incrementa il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per il recupero delle liste d'attesa per prestazioni non erogate durante l'emergenza pandemica;

   Furfaro 0.51.1000.9, che detta disposizioni in materia di iscrizione delle persone senza dimora negli elenchi relativi al sistema sanitario regionale in cui si trovano;

Pag. 27

   Curti 0.51.1000.53, che detta disposizioni in materia di assunzioni di personale a tempo indeterminato da parte delle regioni e degli enti locali colpiti dagli eventi sismici del 2016;

   Manzi 0.51.1000.10, che detta disposizioni in materia di deroga al numero minimo e massimo di alunni per classe nelle istituzioni scolastiche ed educative site nelle aree colpite dagli eventi sismici del 2016;

   Grimaldi 0.51.1000.70, limitatamente ai commi 2 e 3, che recano disposizioni in materia di completamento della Carta geologica nazionale;

   L'Abbate 0.51.1000.46, che assegna all'ISPRA un contributo per il 2023 per l'aggiornamento dell'Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia per prevenire il rischio idrogeologico;

   Simiani 0.51.1000.59, che detta disposizioni in materia di finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, completamento della carta geologica ufficiale d'Italia e incremento del Fondo per le demolizioni delle opere abusive;

   Simiani 0.51.1000.65, che incrementa il Fondo per le demolizioni delle opere abusive;

   Grimaldi 0.51.1000.72, che istituisce un Fondo per il completamento della carta geologica d'Italia;

   Simiani 0.51.1000.61, che rifinanzia il Fondo regionale di protezione civile;

   Lucaselli 0.51.1000.24, che detta disposizioni in materia di applicazione della disciplina della procedura negoziata di cui al codice dei contratti pubblici in relazione alle procedure di affidamento delle attività di esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo sopra-soglia, in caso di operatori economici collocati in aree di preesistente crisi industriale e che abbiano stipulato, nei 12 mesi successivi alla cessazione dello stato di emergenza da COVID-19, un accordo di programma con le PA competenti;

   De Luca 0.51.1000.26, che estende al 2023 la possibilità per gli enti locali di approvare il bilancio di previsione con l'applicazione della quota libera dell'avanzo, in considerazione degli effetti economici della crisi ucraina e dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

   Varchi 0.51.1000.29, che istituisce un Fondo per il concorso al potenziamento dei sistemi informatici di riscossione e lotta all'evasione in dotazione ai comuni sede di capoluogo di città metropolitana in disavanzo che alla data del 15 dicembre 2022 non abbiano ancora sottoscritto l'accordo per il ripiano del disavanzo medesimo;

   Varchi 0.51.1000.28, che consente agli enti locali di disporre l'utilizzo dei fondi vincolati e dei fondi destinati agli investimenti risultanti dall'ultimo rendiconto di gestione approvato, qualora l'effettivo utilizzo di questi fondi sia soggetto, a pena di revoca del finanziamento, a termini perentori di scadenza, o qualora destinato a interventi necessari per garantire le funzioni e i servizi indispensabili;

   Varchi 0.51.1000.27, che interviene in materia di termini per generare obbligazioni giuridicamente vincolanti nell'ambito degli interventi contenuti nel Piano sviluppo e coesione;

   Furfaro 0.51.1000.14, che prevede misure in favore degli enti del terzo settore;

   Frassini 0.51.1000.102, che reca disposizioni in materia di finanziamenti delle scuole di eccellenza nazionale operanti nell'ambito dell'altissima formazione musicale.

  Comunica infine che devono essere considerate inammissibili per carenza o inidoneità di compensazione i seguenti subemendamenti: Bonetti 0.18.0.1000.13, Fenu Pag. 280.18.0.1000.19, 0.18.0.1000.20 e 0.18.0.1000.22, Grimaldi 0.18.0.1000.38, Furfaro 0.51.1000.4, Provenzano 0.51.1000.23, Curti 0.51.1000.53 e Frassini 0.51.1000.102.
  Propone quindi che la Commissione proceda alla votazione delle ultime proposte emendative rimanenti, già presentate, prima di sospendere la seduta per lo svolgimento dell'ufficio di presidenza di Presidenza, integrato dei rappresentanti dei Gruppi, al fine di definire il prosieguo dei lavori. In alternativa la Commissione potrebbe subito sospendere i propri lavori, per procedere immediatamente alla riunione dell'ufficio di presidenza di Presidenza, integrato dei rappresentanti dei Gruppi.

  Francesco SILVESTRI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, si interroga sull'effettiva utilità di tale modalità di svolgimento dei lavori della Commissione.
  Facendo presente che non sono ancora arrivate le ulteriori proposte emendative che il Governo si era impegnato a presentare entro le 19.30, ritiene che la maggioranza non stia rispettando quanto concordato in precedenza con le opposizioni. Pertanto, a suo giudizio non ha senso convocare un ulteriore ufficio di presidenza di Presidenza, integrato dei rappresentanti dei Gruppi, poiché qualunque decisione si prendesse in tale sede potrebbe essere successivamente sconfessata dal Governo e dalla maggioranza.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, prendendo atto di quanto dichiarato dal deputato Silvestri, evidenza come avesse prospettato due ipotesi per il prosieguo e gli era parso che ci fosse il consenso sulla prosecuzione dei lavori della Commissione in sede referente.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) rammentando che alle 21.30 è previsto l'intervento del Ministro Giorgetti per illustrare le proposte emendative presentate dal Governo, si domanda che senso abbia tale intervento se tali proposte emendative su cui dovrebbe intervenire il Ministro non sono state ancora presentate. Pertanto, ritiene che non si possa più continuare con tali modalità di organizzazione dei lavori, in cui l'opposizione rappresenta l'unica forza politica che porta avanti la discussione del disegno di legge di bilancio, mentre la maggioranza non si fa carico delle proprie responsabilità. Fa presente quindi che la disponibilità da parte Partito Democratico in tal senso è da considerare terminata.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, conferma che l'arrivo del Ministro è previsto per le ore 21.30.

  Marco GRIMALDI (AVS) fa presente che l'intervento del Ministro era funzionale alla presentazione delle proposte emendative del Governo. Poiché tali proposte non sono state ancora presentate ritiene che sia umiliante per la Commissione assistere a quella che sarà, a suo avviso, una semplice conferenza stampa.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), ritenendo che la maggioranza abbia scambiato la disponibilità manifestata dalle opposizioni ad un confronto costruttivo con la libertà di fare ciò che vuole, annuncia che tale disponibilità è terminata. Considerando ormai superfluo l'intervento del Ministro, esige che la maggioranza comunichi le proprie intenzioni in merito al prosieguo dell'esame del disegno di legge di bilancio, anche in considerazione dei ristretti tempi a disposizione.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), riprendendo quanto detto dal collega Marattin, ricorda che la presenza del Ministro era legata alla presentazione delle proposte emendative del Governo entro le ore 19.30. Pertanto, non essendo stati depositati tali emendamenti, la presenza del Ministro gli appare superflua.
  Appellandosi al ruolo di garante del Presidente della Commissione e riprendendo quanto affermato dalla deputata Serracchiani, sottolinea come fino ad oggi sia stata l'opposizione a condurre la discussione sul disegno di legge di bilancio, supplendo ai ritardi della maggioranza, che in tale periodo è venuta meno a tutti gli accordi raggiunti in ordine alle modalità di Pag. 29svolgimento dei lavori. Rammentando lo spirito collaborativo che ha tenuto sino ad ora il suo gruppo, ritiene che non ci siano più le condizioni per procedere in tal senso.

  Daniela TORTO (M5S), interrogandosi sul senso dell'intervento del Ministro in mancanza degli emendamenti annunciati, ritiene che si stia prendendo in giro l'opposizione, sottovalutando le possibili reazioni di quest'ultima. Richiamando quanto detto dal collega Marattin, rammenta il comportamento collaborativo dell'opposizione a fronte di quelle che si sono rivelate false promesse da parte della maggioranza. Ritiene pertanto superflua una riunione dell'ufficio di presidenza di Presidenza, integrato dei rappresentanti dei Gruppi, in assenza di garanzie certe sul momento in cui verranno presentate le ulteriori proposte emendative da parte del Governo.

  Leonardo DONNO (M5S), in considerazione della situazione attuale, ritiene che il Governo e la maggioranza non sappiano più come procedere per il prosieguo dell'esame del disegno di legge di bilancio e stiano piuttosto perdendo tempo. Pertanto chiede ripetutamente chiarezza da parte del Governo e spiegazioni in merito ai ritardi nella presentazione degli emendamenti governativi. Inoltre, considera necessario che il Governo esprima il proprio parere su tutte le proposte emendative accantonate, in particolare su quelle presentate dalle opposizioni.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) chiede che si fornisca una risposta alle richieste di chiarimenti avanzate dai colleghi che lo hanno preceduto.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) manifesta l'intenzione del suo Gruppo di abbandonare i lavori della Commissione in attesa che venga depositato il terzo pacchetto di proposte emendative del Governo. Ritiene inutile che il ministro Giorgetti riferisca ai componenti della Commissione, in assenza del citato pacchetto.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), in assenza degli opportuni chiarimenti da parte del Governo, considera sostanzialmente già conclusi i lavori della Commissione e l'esame dello stesso disegno di legge di bilancio.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente che il relatore Trancassini ha chiesto di intervenire.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) ritiene che sia il Governo a dover intervenite prioritariamente per fornire una risposta alle richieste di chiarimenti avanzate dall'opposizione.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO dichiara di non poter fare altro che scusarsi per il ritardo. Precisa che, secondo quanto le viene comunicato per le vie brevi dal Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministro Giorgetti sarà in Commissione alle 21.30 e contestualmente verrà depositato il pacchetto di proposte emendative del Governo.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) ribadisce l'intenzione di abbandonare i lavori.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, al fine di ripristinare un minimo di verità, al netto delle legittime critiche dei colleghi dell'opposizione e dei ripetuti ritardi rispetto agli impegni assunti, rammenta di non aver assistito al mantenimento di un singolo patto intercorso fra maggioranza ed opposizione nel corso dell'esame degli ultimi disegni di legge di bilancio.

  Leonardo DONNO (M5S), esprime il proprio disappunto rispetto a quanto appena affermato dal collega Trancassini.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, invita i colleghi a mantenere la calma.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, pur comprendendo le difficoltà manifestate dall'opposizione, rammenta che la presenza del Ministro Giorgetti è stata richiesta dagli stessi colleghi di opposizione quando ancora non era stata annunciata la presentazionePag. 30 di ulteriori proposte emendative da parte del Governo.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP), lamenta la mancanza di serietà da parte delle forze di maggioranza rispetto all'andamento dei lavori della Commissione.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, nel ricordare che sono stati i gruppi di opposizione a pretendere un interlocutore autorevole, precisa che il Ministro arriverà alle 21.30 e contestualmente depositerà il nuovo pacchetto di proposte emendative.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), annuncia l'intenzione del proprio gruppo di abbandonare i lavori della Commissione.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, preso atto della situazione, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 21, è ripresa alle 21.40.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, prima di dare la parola al Ministro Giorgetti chiede se qualcuno dei membri della Commissione intenda intervenire.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) interviene per formalizzare la richiesta di convocazione della riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Marco GRIMALDI (AVS) ricorda che la richiesta avanzata nel corso della mattina era orientata ad un confronto con il ministro successivamente alla presentazione degli emendamenti del Governo più volte rinviata. Ritiene che la sola presenza del Ministro Giorgetti, senza che si sia avuta la possibilità di visionare preventivamente gli emendamenti del Governo, rischia di trasformarsi soltanto in una conferenza stampa.

  Francesco SILVESTRI (M5S) stigmatizza la mancanza di rispetto manifestata finora nei confronti di tutte le opposizioni. Ricorda infatti che si sono susseguite ripetute riunioni di uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, con continui annunci di rinvii dei termini di presentazione degli emendamenti del Governo. Ritiene quindi utile ascoltare l'intervento del Ministro Giorgetti piuttosto che convocare l'ennesima riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ricordando che comunque, negli intenti annunciati, esso doveva far seguito ad una lettura nel merito degli emendamenti che il Governo doveva depositare.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) ritiene che, senza sapere cosa voglia dire il Ministro Giorgetti, sia difficile stabilire se sia meglio tenere prima una riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, o ascoltare subito l'intervento del Ministro. Ricorda che nell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, era stato comunicato infatti che l'intervento avrebbe fatto seguito alla presentazione del terzo pacchetto degli emendamenti del Governo. Ritiene comunque preferibile ascoltare prima l'intervento del Ministro Giorgetti.

  Giuseppe CONTE (M5S) conviene sul fatto che tenere subito una riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, rappresenti un controsenso e ritiene invece preferibile ascoltare l'intervento del Ministro, quantomeno per chiarire l'operato del Ministero dell'economia e delle finanze. Manifesta preoccupazione per i ripetuti rinvii della presentazione del maxi-emendamento del Governo ed esprime disappunto per le continue anticipazioni sui relativi contenuti fornite alla stampa, prima che al Parlamento.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, ritiene preferibile ascoltare prima l'intervento del ministro Giorgetti e poi procedere con la convocazione della riunione Pag. 31dell'ufficio di presidenza di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice e Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, concordano con la proposta del relatore Trancassini.

  Il Ministro Giancarlo GIORGETTI osserva che non intende interpretare il suo intervento come una conferenza stampa e che il ritardo nella presentazione degli emendamenti, che peraltro in parte sono stati presentati, è dovuto al fatto che la Presidenza della Camera ha manifestato l'indisponibilità a considerare ammissibile l'originario maxiemendamento se non «spacchettato» secondo criteri di omogeneità di materia. Sottolinea che il suo ministero ha dovuto pertanto svolgere un lavoro molto complicato di spacchettamento del maxiemendamento, componendo e ricomponendo le coperture. Per tale motivo alcuni degli emendamenti parlamentari ritenuti meritevoli di accoglimento da parte del Governo, ma che hanno coperture non coerenti con l'impianto complessivo della manovra, saranno ricompresi all'interno degli emendamenti del Governo in modo da fornire loro una copertura compatibile con gli obiettivi del Governo stesso.
  Ritiene doveroso informare prima il Parlamento piuttosto che le agenzie di stampa, confermando di non avere finora rilasciato interviste o anticipazioni su quanto previsto nel disegno di legge di bilancio.
  Passa poi a riassumere il contenuto degli emendamenti che il Governo ha già presentato o presenterà a breve. Accedendo alle richieste pervenute dai vari ministeri ritenute indispensabili al funzionamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, elenca una serie di misure che non ha avuto accoglimento nella prima versione del disegno di legge di bilancio, tra cui quelle riguardanti le Forze di sicurezza e la Polizia penitenziaria, nonché quelle riguardanti il personale dell'ANPAL e dell'Ispettorato del lavoro. Sottolinea poi: che passa da 20 a 25 mila euro il tetto dell'importo della retribuzione per il taglio del cosiddetto cuneo contributivo di un ulteriore punto percentuale; che si aumenta da seimila e ottomila euro la soglia massima per l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di datori di lavoro che assumono dal primo gennaio al 31 dicembre 2023 con contratto a tempo indeterminato i beneficiari del Reddito di cittadinanza; che si è operata una revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, in quanto è stata elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi più alti; che viene introdotto l'innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti coloro che hanno 75 anni; che viene ripristinata una vecchia norma del 2012 che permette per i contratti dei mutui ipotecari di tornare dal tasso variabile al tasso fisso; che viene previsto l'aumento all'80 per cento dell'indennità del congedo parentale ricondotta ai genitori in via alternativa; che viene poi incrementata la maggiorazione della misura dell'assegno unico universale riconosciuto a nuclei con 4 o più figli e introdotte anche misure per escludere borse di studio destinate a studenti universitari con disabilità dal computo reddituale, estendendone i beneficiari.
  Per quanto riguarda il caro energia ricorda che diversi emendamenti avevano rilevato l'ingiusto trattamento fiscale riservato al teleriscaldamento e che pertanto si è provveduto ad equiparare tale trattamento con quello riservato ad altre fonti energetiche per il primo trimestre 2023. Anticipa che l'IVA applicata al pellet nel 2023 viene portata al 10 per cento. Riguardo il cosiddetto Superbonus annuncia che viene introdotta nel disegno di legge di bilancio una norma che sposta il termine ultimo per la presentazione della Cilas al 31 dicembre. Anticipa poi che negli ulteriori emendamenti del Governo saranno contenute una serie di norme per il rafforzamento del Sistema Paese, tra cui misure volte a potenziare la produttività agricola, nonché un innalzamento dei limiti previsti nel volume di affari delle imprese entro il quale è possibile accedere alla contabilità semplificata. Anticipa inoltre che nell'emendamentoPag. 32 che presenterà il Governo è prevista una revisione della normativa relativa all'utilizzo del POS, per la quale il Governo si mostra aperto alla valutazione della Commissione, anche per quanto riguarda eventuali forme di ristoro o risarcimento per gli operatori che dovessero fronteggiare un maggiore onere per le commissioni applicate su tali transazioni. Infine sottolinea che è stata aumentata dal 14 al 16 per cento l'aliquota per la rivalutazione riguardante i terreni edificabili e agricoli. Conclude facendo riferimento alle coperture riguardanti gli obblighi internazionali assunti dall'Italia negli ultimi mesi, nonché ad una compartecipazione straordinaria alle spese sanitarie pregresse che gravano sul bilancio della regione Sicilia.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede se siano stati depositati gli emendamenti che il Ministro ha preannunciato pochi minuti fa.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, comunica che gli emendamenti del Governo sono stati depositati e stanno per essere distribuiti.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) chiede al Ministro se le misure da lui annunciate esauriscano gli interventi del Governo sulla manovra.

  Il Ministro Giancarlo GIORGETTI conferma al deputato Marattin che quanto da lui annunciato esaurisce l'intervento del Governo.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, precisa che una prima parte degli emendamenti è già in distribuzione e che la restante parte sarà distribuita tra qualche minuto.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), chiede al Ministro se, rispetto alla questione «opzione donna», che non è stata da lui citata e che non rientra quindi presumibilmente negli emendamenti del Governo, ci saranno – e, in caso affermativo, quando – emendamenti dei relatori. Chiede inoltre come il Governo intenda gestire il rapporto con le opposizioni su alcune proposte emendative, dal momento che il Sottosegretario Freni aveva garantito che ci sarebbe stato su di esse un confronto con ciascuno dei gruppi di opposizione, che non si è finora avuto.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) osserva che nei due pacchetti di emendamenti depositati ieri dal Governo figurano alcuni emendamenti delle opposizioni in parte respinti e in parte oggetto di giudizio di contrarietà da parte dei relatori e del Governo; ritiene pertanto opportuno che queste proposte vengano espunte dal pacchetto governativo e ritornino in mano parlamentare. A tale proposito stigmatizza il fatto che sia stato respinto dalla Commissione un emendamento del proprio gruppo che andava esattamente nella direzione richiesta dal Ministro riguardo alla questione dell'utilizzo del POS, emendamento che a suo giudizio dovrebbe pertanto essere recuperato.
  Tra le tante misure citate dal Ministro sottolinea che è rimasta esclusa una questione assai importante per il Partito democratico, sulla quale si sono avviate interlocuzioni con i relatori per trovare un punto di caduta condiviso, ovvero la cosiddetta «opzione donna», oggetto di un emendamento puntuale segnalato dal proprio gruppo. Chiede inoltre al Ministro se e quando ci sarà il confronto con le opposizioni anticipato dal sottosegretario Freni, dal momento che si è arrivati ormai alla tarda serata del 18 dicembre senza che ciò sia avvenuto. Chiede inoltre alla presidenza chiarimenti sul prosieguo dei lavori della Commissione, essendo ormai chiaro che non si rispetteranno i tempi previsti per l'inizio della discussione generale in Assemblea.
  Fa presente, infine, che nei giorni scorsi la Commissione a suo giudizio non è stata messa nelle condizioni di lavorare, non potendo le forze politiche interloquire né con il Ministero dell'economia e delle finanze, né con il Ministro per i rapporti con il Parlamento, che per la prima volta vede oggi in seduta. A tale riguardo auspica un maggiore rispetto per i lavori parlamentari Pag. 33e, nello specifico, della Commissione Bilancio.

  Giuseppe CONTE (M5S) chiede chiarimenti sull'assenza, all'interno del primo pacchetto di emendamenti che è stato distribuito, di emendamenti aventi ad oggetto la questione «opzione donna», passaggio particolarmente sofferto da parte della maggioranza. Chiede al Ministro inoltre la sua posizione con riguardo alla norma cosiddetta «salva calcio». Quanto alle misure annunciate dal Ministro, sembrerebbe che alcune di esse vengano incontro alle critiche formulate dalle opposizioni e chiede pertanto di valutare qualche riformulazione che possa essere largamente condivisa. In conclusione, rileva come sui giornali si sia parlato negli ultimi giorni di un intervento incisivo del Governo sul tema del condono fiscale e chiede pertanto al Ministro chiarimenti, soprattutto con riguardo all'estensione del condono anche all'ambito penale.

  Marco GRIMALDI (AVS) scorrendo gli appunti presi nei giorni scorsi in relazione alle dichiarazioni del Sottosegretario Freni, osserva che una serie di temi da lui annunciati – «opzione donna», assunzioni in settori rilevanti, stabilizzazione, scorrimento, borse di studio e di specializzazione soprattutto per i soggetti disabili, pacchetto Sud, pacchetto competitività, norme di carattere sociale, pacchetto giustizia, norme per città e province – non figurano nell'intervento del Ministro, ad eccezione della misura sul teleriscaldamento, oggetto peraltro di un proprio emendamento che recepiva una richiesta dei comuni.
  Per quanto riguarda la vicenda del tetto all'uso del contante, non sapendo se la trattativa con l'Unione europea sia ancora in corso, fa presente che il proprio emendamento 69.18, identico agli emendamenti Merola 69.10 e Fenu 69.12, attraverso la soppressione del comma 2 dell'articolo 69, risolve a suo giudizio il problema nella direzione indicata dal Ministro e ne auspica pertanto l'approvazione. In ultimo, esprime sorpresa per il peggioramento della normativa sul reddito di cittadinanza, anche alla luce delle mobilitazioni sociali delle ultime settimane. Osserva, infatti, che nei giorni scorsi sono state bocciate 74 proposte emendative delle opposizioni, che creavano a suo giudizio condizioni migliori di carattere sociale in tema di salari e reddito di cittadinanza, rispetto a cui il Governo propone invece un arretramento ulteriore, la cui conseguenza sarà quella di fare cassa sui più poveri. Rileva un timido apprezzabile segnale in materia di pensioni minime, osservando che però di fatto sono stati colpiti quei pensionati che da dieci anni aspettano l'indicizzazione delle pensioni, facendo così pagare la crisi a chi ha sostenuto una parte del welfare.
  Osserva infine che, di fronte al fatto inedito di una tornata elettorale svoltasi in un mese atipico, forse non era opportuno presentare un disegno di legge di bilancio così corposo, aggiungendo ulteriori emendamenti del Governo all'ultimo minuto; sarebbe stato invece necessario affrontare con poche misure utili alcuni problemi più urgenti, senza rischiare di non riuscire ad approvare la manovra in Commissione in tempo utile per evitare l'esercizio provvisorio.

  Agostino SANTILLO (M5S), dopo aver ringraziato il Ministro per il suo intervento, in riferimento alla proroga del termine per la presentazione della CILAS dal 25 novembre 2022 al 31 dicembre 2022 al fine del conseguimento del Superbonus del 110 per cento nel 2023, nel ricordare che l'entrata in vigore della legge di bilancio è prevista per il 1° gennaio del nuovo anno, chiede come gli operatori possano aver certezza sull'adozione di tale misura sin d'ora.
  Riguardo alla questione dei crediti cosiddetti incagliati per i quali viene limitato quindi l'accesso alla detrazione perché non possono essere ceduti e, pertanto, non hanno alcun valore monetario, chiede se il Governo ritenga di adottare qualche provvedimento.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), nel ricordare che il Ministro Giorgetti, avendo ricoperto l'incarico di presidente della CommissionePag. 34 Bilancio, ben conosce le procedure secondo le quali il disegno di legge di bilancio viene approvato dal Parlamento, fa presente che, nelle proposte emendative presentate sinora dal Governo, sono compresi soltanto due dei circa venti temi elencati dal Ministro, che per l'estensione della materie trattate, in sostanza riscrivono l'intero disegno di legge a sole ventiquattro ore dal termine previsto per la fine dei lavori.
  Pur ammettendo l'eventualità che, riguardo a tali materie, possano anche esservi proposte emendative che condivide, probabilmente perché analoghe alle proposte emendative presentate dal proprio gruppo, dubita che sarebbe possibile comunque approvarle da parte loro, qualora fossero inserite in un unico articolo insieme ad altre disposizioni. In particolare, nell'indicare l'esempio della norma concernente il ripiano dei debiti della sanità della Regione siciliana, questione ricordata dal Ministro durante il suo intervento e il cui rilievo non intende certo sminuire, chiede per quale ragione si sia ritenuto di avvantaggiare quella regione, peraltro dotata di autonomia speciale, piuttosto che altre.
  Nel ricordare che, benché il Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista abbia sempre dimostrato volontà di collaborazione sul rispetto dei tempi, oltre settanta proposte emendative segnalate dal proprio gruppo sono state rigettate, teme che la discussione svoltasi negli ultimi giorni abbia semplicemente avuto la funzione di consentire alla maggioranza di raggiungere un accordo al suo interno, mentre l'opposizione è stata lusingata con l'idea di poter approvare misure come la cosiddetta «opzione donna», che poi non si è inteso inserite nelle proposte emendative del Governo. Afferma che sarebbe stato molto più corretto, invece, procedere da parte del Governo con la riformulazione delle proposte emendative segnalate dai gruppi di maggioranza ed evitare il mero recepimento di modifiche del testo base, su cui si sono accordati in precedenza i partiti che compongono la maggioranza.
  Nell'affermare che lo scopo della richiesta della presenza del Ministro ai lavori della Commissione, sin dalla mattinata odierna, era di consentire la partecipazione alla discussione delle proposte emendative segnalate per apportare al provvedimento miglioramenti condivisi con l'opposizione, segnala che in questo momento la presenza del Ministro non riveste lo stesso significato, ma è divenuta l'esposizione di decisioni prese al di fuori dell'aula parlamentare.
  Assicurando che il proprio gruppo dimostrerà l'usuale senso di responsabilità nel non ostacolare il rispetto dei tempi previsti per l'approvazione del bilancio di previsione, prefigura che eventualmente sarà possibile esercitare strumenti di opposizione più dura su altri provvedimenti.
  Nel chiedere al Ministro Giorgetti di riferire al Presidente del Consiglio Meloni lo sconcerto manifestato dal suo gruppo per il comportamento del Governo, lo invita a ritirare le proposte emendative che ha presentato e a procedere alla riformulazione di quelle segnalate.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), nell'affermare di sostenere la partecipazione dell'Italia alle organizzazioni internazionali, chiede al Ministro di chiarire la ratio delle proposte emendative riguardanti la partecipazione dell'Italia ai programmi del Fondo monetario internazionale e all'aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa.

  Giuseppe CONTE (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al Ministro di trattenersi fino a quando non saranno state presentate tutte le proposte emendative che ha preannunciato poiché intende sollevare rilievi di merito.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), in aggiunta a quanto già argomentato dal collega Ubaldo Pagano, fa notare che il Ministro stesso ha riferito che il Presidente della Camera lo ha invitato a non presentare un'unica corposa proposta emendativa, che avrebbe potuto essere dichiarata inammissibile, ma piuttosto a dividerne il contenuto in una pluralità di proposte emendative caratterizzate ciascuna da disposizioni concernenti un tema omogeneo.Pag. 35
  Riguardo alla questione delle coperture finanziarie delle proposte emendative, afferma che, qualora la copertura di più disposizioni sia unica, non è ammessa la votazione per parti separate e che, pertanto, l'atteggiamento del Governo è volto a porre i gruppi di opposizione di fronte ad una scelta tra approvare o rigettare un intero pacchetto indivisibile di proposte di natura diversa.
  Nel ribadire la proposta avanzata dal collega Ubaldo Pagano di impiegare più tempo per l'esame del provvedimento allo scopo di seguire una procedura più rispettosa delle prerogative del Parlamento, ricorda che in caso di riformulazione delle proposte emendative segnalate, non è previsto l'esame dei subemendamenti.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE), in replica agli interventi dei deputati Ubaldo Pagano e Guerra, afferma che non vede disposizioni di copertura finanziaria unica per più disposizioni, come sostenuto dai due colleghi. Chiede, invece, la votazione per parti separate delle singole lettere che compongono le proposte emendative presentate.

  Il Ministro Giancarlo GIORGETTI, nel rammentare l'esperienza come presidente della Commissione Bilancio, afferma che l'unico elemento di innovazione che ha rilevato nella procedura seguita in quest'occasione è stato il fatto che il Presidente della Camera, con riguardo al contenuto delle proposte emendative presentate dal Governo, abbia deciso di far rispettare in modo puntuale il criterio dell'omogeneità di materia di ciascuno degli emendamenti presentati.
  Sotto il profilo delle coperture finanziare, afferma che si è posto il problema di come ripartire le risorse a disposizione e, quindi, ad esempio, di non aver potuto aumentare il taglio del cuneo fiscale fino a 35.000 euro di retribuzione, poiché non erano disponibili risorse sufficienti. Ricorda che in ogni caso, attraverso i subemendamenti alle proposte emendative presentate dal Governo, sarà possibile proporre anche coperture differenti che potranno essere valutate.
  Passando ai singoli temi ricordati, evidenzia che, riguardo alla disposizione in materia di POS e alla proroga di «opzione donna», il Governo ha proprie opinioni che divergono rispetto a dati e proiezioni che sono state elaborate in altre sedi.
  Per quanto riguarda la disposizione sulle società calcistiche, il trattamento applicato ad esse sarà identico a quello di tutte le altre imprese per i debiti fiscali; per i debiti previdenziali, invece, tali società dovranno adempiere entro un termine stabilito.
  Nega che nelle proposte del Governo sia compreso un condono fiscale e si rimette alla valutazione della Commissione per l'introduzione della rateizzazione dei debiti fiscali in assenza di frode.
  Riguardo alla disposizione a vantaggio della Regione siciliana, afferma che essa trae origine da una valutazione della Corte dei conti innovativa rispetto alla giurisprudenza precedente e anche su questo tema si rimette alla valutazione della Commissione.
  In riferimento alle disposizioni concernenti la partecipazione dell'Italia al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, sostiene che si tratta di impegni internazionali già assunti dal precedente Governo e ai quali non si intende venir meno, in modo analogo alla partecipazione alle missioni militari in difesa dell'Ucraina.
  Nell'avvisare che anche l'ultima e più rilevante proposta emendativa è in via di presentazione, nega, infine, che le proposte emendative del Governo abbiano stravolto l'impianto del disegno di legge di bilancio, ma anzi afferma che sono stati rafforzati temi caratterizzanti la manovra, come la tutela delle famiglie, e sono state date risposte a precise richieste dei sindacati.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel chiedere al Ministro di continuare ad assistere alla seduta della Commissione finché non vi sia la certezza che sono stati presentate tutte le proposte emendative del Governo, nota di aver letto, nei testi distribuiti, il riferimento ad una cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), che rappresenta un tema molto sensibile per le opposizioni e, invece, Pag. 36di non rinvenire le disposizioni richiamate dal Ministro sul personale dei Ministeri e sui settori strategici.

  Giuseppe CONTE (M5S), entrando nel merito delle proposte emendative presentate, evidenzia come, anche alla luce degli ulteriori emendamenti appena presentati dal Governo, tale manovra di bilancio possa considerarsi all'insegna delle austerità e non rispetti gli impegni politici assunti dalla maggioranza in campagna elettorale.
  Fa presente che i Governi in cui ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio, come hanno riconosciuto eminenti economisti, hanno dimostrato che, se è vero che il debito pubblico va tenuto sotto controllo, è altrettanto vero che è necessario far crescere il PIL attraverso una politica pubblica espansiva, che tenga conto anche dello sviluppo sociale. Il gruppo del Movimento 5 Stelle con le sue proposte emendative ha chiesto di assumere scelte coraggiose al fine di creare risorse finanziarie.
  In tale direzione vanno quegli emendamenti tesi ad estendere il contributo di solidarietà sugli extra-profitti anche al comparto assicurativo e farmaceutico, che nel periodo dell'emergenza pandemica ha ottenuto enormi guadagni. Auspica pertanto che, per contrastare queste speculazioni extra ordinem, si possano trovare soluzioni condivise al fine di mettere a disposizione ulteriori risorse per le categorie più colpite dall'attuale congiuntura economica e sociale.
  Inoltre, con riguardo all'intervento governativo in materia di pensioni, ritiene che si dovrebbe raddoppiare la rivalutazione operata sulle pensioni. Sottolinea, poi, come il Governo debba implementare gli interventi riguardanti il cuneo fiscale al fine di risolvere la rilevante perdita del potere di acquisto dei salari, in relazione al quale l'Italia è tra gli ultimi Paesi del G20.
  Tralasciando il furore ideologico che il Governo ha riversato sulle fasce più deboli della popolazione, evidenzia che non risolvere il problema centrale dell'impoverimento del ceto medio condannerà il Paese alla recessione nei prossimi anni.
  Inoltre, sottolinea che le politiche espansive dei Governi da lui presieduti hanno portato a risultati economici positivi negli anni 2021 e 2022, rendendo inoltre più resiliente il tessuto produttivo italiano. Anche per questo ritiene che il Governo attuale sbagli, non approfittando della attuale sospensione del Patto di Stabilità e Crescita, a rinunciare anticipatamente ad uno «spazio fiscale» che potrebbe essere adoperato per adottare politiche espansive.
  Apprende con favore il fatto che, attraverso la soppressione dell'articolo 69 disposta con l'articolo aggiuntivo Governo 58.01000, testé presentato, il Governo, indotto dall'Unione europea, abbia rinunciato sia alla compressione della libertà di utilizzo della carta di credito – messa a rischio dall'innalzamento dell'importo per i pagamenti elettronici previsto inizialmente dal Governo – sia all'innalzamento del tetto per l'utilizzo del contante.
  Tuttavia ritiene che la bontà di tale ripensamento non dovrebbe dipendere da una valutazione dell'Unione europea, ma dal perseguimento dell'interesse nazionale, e in ogni caso non condivide il giudizio positivo manifestato dalla Commissione europea sul complesso della manovra di bilancio in esame.
  Ritiene inoltre necessaria l'implementazione di un sistema di «cashback fiscale», funzionale ad una maggiore digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, anche attraverso l'orientamento delle abitudini dei cittadini, verso l'utilizzo della moneta elettronica. D'altra parte, rileva che l'incentivo ai pagamenti elettronici ha il positivo effetto di fare emergere l'economia sommersa, incentivando comportamenti virtuosi. Rammenta, inoltre, di aver dato pubblicamente atto che, dapprima una forza di maggioranza e successivamente il Governo abbiano opportunamente proposto di prorogare fino alla fine del 2022 la scadenza per la presentazione della CILAS per usufruire del cosiddetto Superbonus al 110 per cento, come già proposto dal Movimento 5 Stelle. A tale proposito evidenzia come sia opportuno che il Governo si assuma la responsabilità di risolvere il problema dei crediti fiscali legati a tale strumento.
  Inoltre, evidenzia come la crescita economica conseguita negli anni precedenti sia Pag. 37principalmente dovuta al settore delle costruzioni; pertanto ritiene sbagliato quanto dichiarato dal Presidente Meloni in merito al buco di bilancio che si sarebbe creato con l'attuazione del citato Superbonus, che invece ha determinato evidenti effetti positivi.
  In merito al reddito di cittadinanza, stigmatizza l'ulteriore anticipo di un mese disposto dal Governo per risparmiare poche risorse, che avrà l'effetto di produrre un dramma sociale, creando, come di recente dichiarato dallo SVIMEZ, una grande quantità di nuovi poveri che si aggiungeranno a coloro che saranno privati di qualsiasi forma di sussidio.
  Ritiene inoltre non sufficiente la misura prevista dell'esonero contributivo in capo ai datori di lavoro che assumono percettori del reddito di cittadinanza. Evidenzia come il tema del reddito di cittadinanza vada coniugato con l'altrettanto rilevante questione della previsione di un salario minimo, poiché, come gli è stato prospettato direttamente da alcuni cittadini, molti percettori del reddito di cittadinanza non hanno accettato proposte di lavoro in quanto i salari proposti erano totalmente inadeguati. Ritiene quindi indegno che il Governo proponga tale misura irrazionale e antieconomica, mentre contemporaneamente proroga le concessioni dei giochi d'azzardo.
  Con riguardo al tema dei fondi stanziati per le scuole paritarie, pur riconoscendo la funzione sociale che tali istituti svolgono, ritiene che sia sbagliato perseguire una privatizzazione del sistema educativo, investendo nel privato a discapito del pubblico, come dimostrato da quanto avvenuto nel campo della sanità durante l'emergenza pandemica.
  Ritiene fondamentale non sprecare i fondi ottenuti attraverso il PNRR e evitare che essi vadano a comitati d'affari e organizzazioni malavitose; cosa che avverrà grazie ai presupposti creati dal Governo con le norme previste dalla manovra di bilancio.
  Infine, con riguardo alle norme contenute nello schema di decreto sul nuovo codice sugli appalti pubblici, ritiene che tali misure creeranno infiltrazioni delle criminalità organizzata, sperperando risorse pubbliche.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) rammentando che il rappresentante del Governo in precedenza aveva garantito che eventuali emendamenti governativi non avrebbero trovato copertura nei fondi di cui all'articolo 152, comma 3 (comprendente i fondi destinati al Parlamento), fa presente che ciò sembrerebbe contraddetto nelle proposte emendative testé presentate dal Governo.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) si domanda se sia già avvenuta la valutazione di ammissibilità delle proposte emendative testé presentate dal Governo, in considerazione del fatto che nessun membro della Commissione, incluso il Presidente, ha avuto modo di esaminare tali proposte. Inoltre, chiede se la soppressione dell'articolo 69 disposta dall'articolo aggiuntivo del Governo 58.01000 comporti quindi anche l'eliminazione della disposizione riguardante la modifica al tetto del contante.

  Il Ministro Giancarlo GIORGETTI nega che la disposizione riguardante la modifica al tetto del contante sia stata soppressa, dichiarando che non è assolutamente intenzione del Governo sopprimere il comma 1 dell'articolo 69 e assumendosi la responsabilità di un eventuale errore attribuito alla Ragioneria, verso i cui uffici ha il massimo rispetto.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, richiama all'ordine i membri della Commissione.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) chiarisce che non intende affatto criticare l'operato degli uffici della Ragioneria, ma, stigmatizzando la condotta del Governo, evidenzia come nelle proposte emendative presentate dal Governo siano presenti ulteriori temi rilevanti, del tutto estranei a quelli affrontati nel disegno di legge di bilancio, che meriterebbero un adeguato approfondimento. Pertanto chiede dal Governo maggiore chiarezza su tali proposte emendative.

Pag. 38

  Marco GRIMALDI (AVS) fa presente di aver tentato in più occasioni di tendere una mano al Ministro, invitandolo a evitare di intervenire prima di avere a disposizione il testo definitivo delle proposte emendative, al fine di evitare errori. Rileva altresì, con riguardo all'articolo 69 del disegno di legge di bilancio, che le opposizioni avevano chiesto di accantonare il tema del POS in considerazione del dibattito in corso a livello di Unione europea. Ritiene quindi una fortuna che il tema in questione sia ancora nella disponibilità del Parlamento.
  Nel sottolineare di aver atteso tutto il giorno un pacchetto di proposte emendative che si è rilevato errato, fa presente che, fino al ritiro del fascicolo incriminato, è il Governo medesimo che chiede di eliminare il tetto al contante.
  Dal momento che nel fascicolo appena depositato figurano misure che non erano contemplate nel testo originario, si domanda se vi sia da aspettarsi qualcosa di nuovo anche in tema di giustizia e di assunzioni. Immagina in conclusione che di tutto quello che manca nella manovra dovranno farsi carico le opposizioni, le quali hanno comunque fornito il loro contributo alla riflessione in corso.

  Giuseppe CONTE (M5S), dopo le precisazioni del Ministro, si vede costretto a correggere il suo precedente intervento, nel quale si era congratulato per la soppressione dell'articolo 69. Deve quindi ritirare parzialmente le proprie congratulazioni, che sono limitate soltanto alla soppressione del limite al POS.

  Claudio MANCINI (PD-IDP) rileva preliminarmente come, in attesa del fascicolo corretto da parte del Governo, si sia costretti ad alimentare il dibattito. Approfitta pertanto della presenza del Ministro Giorgetti per comprendere quale sia la posizione del Governo su alcuni temi non ancora affrontati, che sebbene di minor conto rispetto a quelli trattati dai colleghi Conte e Serracchiani rivestono comunque un certo interesse. In primo luogo fa riferimento all'articolo 73-bis relativo alla promozione e al sostegno delle comunità dei territori delle fondazioni di origine bancarie in difficoltà attraverso la fusione degli enti. Trattandosi di una materia di grande rilievo, non affrontata nel disegno di legge di bilancio originario, chiede al Ministro di illustrare la ratio dell'intervento, con particolare riferimento al ruolo dell'ACRI. In secondo luogo chiede chiarimenti in merito alla trasformazione in SpA dell'Istituto per il credito sportivo, considerato che anche in questo caso si tratta di una novità rispetto al testo originario.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, con riferimento all'intervento del deputato Mancini, invita i colleghi – in attesa che venga completato il vaglio di ammissibilità delle proposte emendative del Governo – a limitarsi ad affrontare i temi di carattere generale, evitando di richiamarsi alle singole disposizioni.

  Daniela MORFINO (M5S), considerato il contenuto delle proposte emendative presentate dal Governo, sospetta che sarebbe meglio abolire la Commissione Ambiente, dal momento che non vi è alcuna misura in materia di sostenibilità ambientale, biodiversità, consumo del suolo, cambiamento climatico o dissesto idrogeologico. Nel manifestare la propria preoccupazione a tale riguardo, ricorda che nel PNRR si parla di transizione ecologica e che sono pertanto indispensabili azioni che vadano in quella direzione, anche considerato che l'aspetto ambientale è strettamente connesso al modello economico del Paese.

  Il Ministro Giancarlo GIORGETTI, intervenendo in replica, fa riferimento in primo luogo all'articolato intervento dell'onorevole Conte, il quale difende un'impostazione diversa da quella del nuovo Governo, chiedendo in sostanza perché non si sia utilizzato lo spazio fiscale derivante dalla sospensione del patto di stabilità per il 2023. Precisa che non si tratta di una affermazione del tutto esatta, dal momento che il Governo ne ha fatto uso per il primo trimestre 2023, facendo ricorso ad uno scostamento dell'1,1 per cento per dare sostegno agli oneri derivanti dall'incrementoPag. 39 dei costi dell'energia. Richiama le considerazioni svolte pubblicamente in diverse occasioni e anche in sede parlamentare, quando ha ipotizzato che ulteriori interventi si sarebbero resi necessari nel corso del 2023, nel caso in cui la crisi energetica non si fosse risolta.
  Nel sottolineare come la situazione stia creando difficoltà in quasi tutti i Paesi europei, fa presente che si tratta di misure temporanee e «targettizzate» e che il Governo è consapevole del fatto che le previsioni macroeconomiche più accreditate e l'evolversi della situazione globale probabilmente richiederanno un maggiore utilizzo di spazi fiscali.
  Con riguardo alla politica espansiva, rileva che ci troviamo in condizioni completamente diverse da quelle dei Governi Conte II e Draghi, non essendoci all'epoca l'attuale dinamica dei prezzi dell'energia che ha sconvolto le economie europee, determinando un'inflazione che, generata dal settore specifico, si è poi estesa a livello generale. Sottolinea quindi che tale situazione rappresenta un fatto nuovo rispetto al quale a livello europeo non sono state ancora approntate risposte condivise ed efficaci.
  Aggiunge che l'altro elemento nuovo è rappresentato dall'aumento dei tassi di interesse, determinato dalle politiche restrittive delle banche centrali. Fa presente a tale proposito che il fenomeno ha un maggiore impatto sull'economia italiana in ragione dell'elevato debito pubblico del nostro Paese. Fatte queste premesse, sottolinea che il Governo ha il dovere di prestare la massima attenzione alla dinamica del debito, trovandosi in una condizione molto diversa rispetto a periodi precedenti in cui i tassi di interesse erano praticamente pari allo zero.
  Quanto al Superbonus, pur non negando che tale strumento abbia svolto un ruolo significativo per la ripresa economica del Paese, ritiene tuttavia che la tipologia degli incentivi utilizzati non sia replicabile, dal momento che espone l'Italia a ricadute non banali sul bilancio pubblico. Tale situazione impone quindi a suo avviso una riflessione ispirata a grande prudenza su come usare in futuro questo strumento. Rimane fermo naturalmente l'impegno di smaltire la rimanenza dei crediti presso le imprese del settore, di cui manca tuttavia una precisa quantificazione.
  In tema di reddito di cittadinanza, si dichiara convinto che il deputato Calderone sia perfettamente consapevole della necessità di aggiornare gli strumenti legati agli ammortizzatori sociali in una situazione come quella attuale.
  In merito alla scuola paritaria, fa presente che la proposta emendativa del Governo non è volta a fare favori agli istituti paritari, ma piuttosto a sostenere gli oneri derivanti dagli elevati costi dell'energia, ricordando come a queste realtà non sia stata finora riconosciuta alcuna forma di aiuto.
  Quanto alle risorse finanziarie disponibili, assicura che, quando sarà arrivata anche l'ultima proposta emendativa del Governo bollinata dalla Ragioneria Generale dello Stato, resteranno comunque spazi per gli interventi parlamentari, anche attraverso il confronto dei relatori con le opposizioni e le eventuali riformulazioni di proposte emendative dei deputati.
  Nel rifiutare l'affermazione secondo cui le proposte emendative del Governo configurerebbero un nuovo disegno di legge di bilancio, ritiene che gli argomenti richiamati fin qui siano del tutto coerenti con le misure già inserite. Nel precisare che alcune misure discendono da istanze dei diversi ministeri e sono necessarie al loro buon funzionamento, fa presente che esse sono state comunque sottoposte ad un attento vaglio da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di sottoporre al Parlamento soltanto quelle indispensabili. Evidenzia quindi che si è trattato di un lavoro complesso, svolto con tempi ristretti, e che senz'altro ha comportato qualche errore e determinato un rallentamento dell'esame.
  Nell'assicurare che quelle appena depositate sono le ultime proposte emendative del Governo, fa presente che tocca ora al Parlamento e ai relatori, attraverso il confronto con le opposizioni, portare a termine il provvedimento. In conclusione, Pag. 40quanto al ventilato intervento in materia penale, precisa che nelle proposte emendative del Governo non c'è nulla di quanto richiamato nei dibattiti mediatici degli ultimi giorni.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) rileva in primo luogo che il confronto richiamato dal Ministro Giorgetti non si potrà svolgere in Parlamento dal momento che i tempi sono molto ristretti e che toccherà procedere alla votazione delle proposte emendative restanti nel corso della nottata tra lunedì e martedì. Rileva quindi che, dall'esame del pacchetto di proposte emendative presentate dal Governo, risulta che il grosso dei finanziamenti è impegnato in una serie di interventi modulabili. Chiede quindi al Ministro Giorgetti di procedere ad uno spacchettamento delle proposte emendative, in modo da consentire all'opposizione di convergere eventualmente su alcune di esse.
  Con riguardo alla ventilata possibilità di abbinare ad una proposta emendativa proveniente dal Governo anche emendamenti di iniziativa parlamentare, precisa che nelle occasioni precedenti si era trattato di riformulazioni di proposte emendative della maggioranza, cui si erano associati anche analoghi emendamenti dell'opposizione. Nel ritenere che tale prassi rappresenti la condizione minima accettabile, esprime la propria preoccupazione per il fatto che si possa determinare un grave precedente, costringendo l'opposizione a «prendere o lasciare» su un insieme di misure di natura disomogenea.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), nel condividere l'esigenza di sostenere le scuole paritarie per i costi dell'energia sostenuti, chiede al Ministro per quale ragione la proposta emendativa del Governo preveda un sostegno di 30 milioni a tali strutture a decorrere dal 2023. Ipotizza che lo staff del Ministro sia nelle condizioni di prevedere elevati costi dell'energia anche per gli anni a venire o che, al contrario, sia stata operata una sostituzione del contenuto della proposta emendativa cui il Ministro ha fatto riferimento.
  Quanto alle affermazioni del Ministro in relazione al Superbonus e ad una sua eventuale applicazione futura, rileva come il problema sia rappresentato dallo stock esistente. Precisa che ai 6-7 miliardi di euro di crediti rimasti in pancia alle imprese si aggiunge lo stock dei privati che hanno cominciato a fare i lavori e che sono tuttora indebitati con le banche.
  Fa presente inoltre che la proposta emendativa sui livelli essenziali delle prestazioni appare in totale contrasto con il testo del disegno di legge di bilancio, dal momento che prevede assunzioni a tempo indeterminato per una segreteria tecnica che invece è qualificata dal disegno di legge come struttura a tempo determinato.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), ritenuto che i lavori della Commissione stiano girando a vuoto, in attesa del prossimo fascicolo delle proposte emendative del Governo, si chiede se non sia il caso di svolgere una riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per definire il calendario dei lavori della Commissione e valutare le modalità operative per rispettarlo. Sottolinea che dell'esito dell'esame del disegno di legge di bilancio sembra preoccuparsi più dei colleghi della maggioranza e del Governo.

  Luigi MARATTIN (A-IV-RE) chiede che la riunione dell'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si svolga alla presenza del Governo, sottolineando come sia in gioco l'intera manovra di bilancio. Nel sottolineare che l'opposizione da due settimane evidenzia l'impossibilità di cominciare ad esaminare ai primi del mese di dicembre un disegno di legge di bilancio di 200 articoli, chiede che si diano certezze quanto ai tempi dell'esame e alla presentazione di eventuali emendamenti dei relatori, nonché di proposte di riformulazione degli emendamenti parlamentari.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, apprezzate le circostanze, sospende la seduta per consentire lo svolgimento della riunione dell'ufficio di Pag. 41presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta sospesa alle 23.55, è ripresa alle 00.20.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, comunica che l'ufficio di presidenza di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto sull'opportunità di riprendere i lavori alle ore 10 di lunedì 19 dicembre.

  La seduta termina alle 00.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Domenica 18 dicembre 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.55 alle 12.05, dalle 12.35 alle 13.15 e dalle 23.55 alle 00.20.