CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 dicembre 2022
21.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 136

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 6 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Edoardo Rixi.

  La seduta comincia alle 13.45.

Pag. 137

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
C. 643-bis Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 dicembre.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso.
  Ricorda che nella seduta di ieri è stata svolta la relazione introduttiva e ha avuto luogo la discussione generale.
  Avverte che sono stati presentati 15 emendamenti (vedi allegato 1) ed un ordine del giorno (vedi allegato 2).
  Avverte che gli emendamenti Faraone 92.04, in materia di composizione del Comitato tecnico di supporto alle commissioni mediche locali per il rilascio della patente di guida, Faraone 92.06, relativo al foglio di servizio in formato elettronico degli NCC, e Faraone 92.07, che disciplina la circolazione dei segway, recano disposizioni aggiuntive prive di oneri finanziari e in quanto tali sono suscettibili di essere valutati come emendamenti ordinamentali, estranei al contenuto del disegno di legge di bilancio.
  In considerazione del fatto che disposizioni ordinamentali modificative del codice della strada, ad esempio relative alla circolazione dei monopattini, sono contenute in precedenti leggi di bilancio, ritiene di ammettere i citati emendamenti alla votazione, rimettendo in ogni caso la decisione finale sull'ammissibilità alla Presidenza della Commissione Bilancio. Alla Presidenza della Commissione Bilancio spetta altresì la valutazione di tutti gli emendamenti dal punto di vista della copertura finanziaria.
  Dà infine la parola al relatore, che intende rispondere alle richieste di chiarimento avanzate nella seduta del giorno precedente dalla collega Pastorella, invitandolo ad esprimere poi il parere sugli emendamenti.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), relatore, circa i chiarimenti chiesti dalla collega Pastorella sulle misure dell'articolo 154, fa presente che la Strategia nazionale di cybersicurezza prevede un programma di investimenti da attuarsi mediante appositi fondi previsti di anno in anno dalle leggi di bilancio per supportare specifici progetti di interesse delle amministrazioni, riservando a tal fine una quota percentuale degli investimenti nazionali lordi su base annuale che, in prospettiva, sarà pari all'1,2 per cento, cioè a circa 600 milioni di euro annui.
  L'articolo 154 costituisce il primo passo per il raggiungimento di questo obiettivo, in vista del quale sono istituiti due fondi. Il primo fondo è dotato di risorse in conto capitale ed è destinato a finanziare investimenti per il conseguimento dell'autonomia tecnologica in ambito digitale e l'innalzamento dei livelli di sicurezza dei sistemi informativi nazionali. Il secondo fondo è dotato di risorse di parte corrente ed è finalizzato alle spese di funzionamento.
  L'Agenzia per la sicurezza nazionale ha il compito di procedere al monitoraggio dei fabbisogni finanziari delle amministrazioni responsabili dell'attuazione del piano di implementazione della strategia nazionale di cybersicurezza. Su questa base, i fondi saranno ripartiti tra le amministrazioni con uno o più DPCM. Le risorse di cui al comma 4 sono dunque attribuite all'Agenzia nazionale per consentire l'assolvimento di queste nuove funzioni.
  Per quanto riguarda gli emendamenti, formula un invito al ritiro su tutte le proposte emendative presentate, altrimenti il parere è contrario.

  Il sottosegretario Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore: l'orientamento del Governo è infatti quello che gli emendamenti debbano essere semmai discussi in Commissione Bilancio.

  Roberto MORASSUT (PD-IDP) afferma di comprendere bene che i tempi sono Pag. 138strettissimi, ma rileva che se gli emendamenti non giungono nella disponibilità dei commissari con un congruo anticipo è impossibile esprimere un voto consapevole.

  Salvatore DEIDDA, presidente, ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti è stato posticipato per venire incontro alle richieste dei membri della Commissione; si impegna però in occasione di provvedimenti futuri ad evitare che quanto avvenuto si ripeta.

  Luca PASTORINO (MISTO-+EUROPA) si associa alla richiesta del collega Morassut. Dichiara di comprendere i tempi ristretti di questa legge di bilancio, ma la presidenza deve evitare che i dibattiti della Commissione diventino esercizi di forma. Chiede infine che le sue proposte emendative vengano poste in votazione.

  Luciano CANTONE (M5S) ricorda che il gruppo Movimento 5 Stelle ha presentato i propri emendamenti direttamente in Commissione Bilancio; gli risulta però incomprensibile perché sia stato posto un termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione se poi gli emendamenti stessi verranno discussi in Commissione Bilancio.

  Giulia PASTORELLA (A-IV-RE) auspica che nelle successive occasioni i lavori della Commissione siano organizzati in modo più rispettoso delle prerogative dei parlamentari. Ricorda poi che in base al Regolamento della Camera gli emendamenti al disegno di legge di bilancio possono certamente essere presentati presso le Commissioni di merito; manifesta quindi rammarico per l'orientamento espresso dal rappresentante del Governo. Chiede quindi che gli emendamenti della propria forza politica vengano posti in votazione.

  Salvatore DEIDDA, presidente, precisa che gli uffici hanno inviato il fascicolo degli emendamenti non appena terminata la revisione, non avendone ricevuto prima richiesta. Ricorda poi che i tempi per l'esame del disegno di legge di bilancio sono stati definiti in sede di ufficio di presidenza e che il termine per la presentazione degli emendamenti è stato posticipato per venire incontro ai membri della Commissione, sperando che ciò sia stato apprezzato; richiama infine l'attenzione sul fatto che la presidenza ha ritenuto comunque di ammettere alla votazione tutte le proposte emendative, con un'interpretazione estensiva dei criteri di ammissibilità.

  Roberto MORASSUT (PD-IDP) dichiara che i tempi a disposizione dei gruppi per la valutazione degli emendamenti al disegno di legge di bilancio sono stati troppo brevi.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) afferma che non è stato possibile svolgere un'istruttoria sugli emendamenti. Preannunzia dunque voto negativo su tutte le proposte della maggioranza e di astensione tecnica su quelle delle altre forze politiche.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Pastorino 643-bis/IX/11.01 e l'emendamento Pastorino 643-bis/IX/81.1.

  Luca PASTORINO (MISTO-+EUROPA), intervenendo sul proprio emendamento 643-bis/IX/81.2, precisa che esso riguarda lavoratori che avevano ottenuto nel contratto integrativo un'una tantum da erogarsi nel mese di novembre 2022, erogazione che purtroppo non è avvenuta. Chiede al sottosegretario Rixi di riservare particolare attenzione a tale proposta nel successivo dibattito in Commissione Bilancio.

  Antonino IARIA (M5S) preannunzia il voto favorevole sull'emendamento in esame, avendo anche il gruppo del Movimento 5 Stelle formulato una proposta al riguardo.

  Il sottosegretario Edoardo RIXI suggerisce al presentatore di accedere all'invito al ritiro e di ripresentare l'emendamento in Commissione Bilancio, perché una bocciatura esplicita potrebbe compromettere un confronto che sul tema è ancora in corso davanti avanti avanti. Chiede all'opposizionePag. 139 di dare un segnale, dimostrando apprezzamento per la volontà di dialogo del Governo.

  Luca PASTORINO (MISTO-+EUROPA) manifesta rammarico per la posizione rigida del Governo. Accetta di ritirare il proprio emendamento 643-bis/IX/81.2, ma lo riproporrà con forza in Commissione Bilancio sulla base di quanto detto nella giornata odierna.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici articoli aggiuntivi Pastorino 643-bis/IX/81.01 e Faraone 643-bis/IX/81.02, l'articolo aggiuntivo Pastorella 643-bis/IX/81.03 e l'articolo aggiuntivo Faraone 643-bis/IX/81.04.

  Giulia PASTORELLA (A-IV-RE), intervenendo sul proprio articolo aggiuntivo 643-bis/IX/81.05, ricorda che esso riguarda la mobilità ciclistica e la sicurezza stradale, prevedendo l'istituzione di un fondo per la realizzazione di nuove ciclovie urbane. Chiede se il tema della sicurezza per Il Governo possa o meno essere declinato in questo modo e le motivazioni dell'orientamento contrario.

  Il sottosegretario Edoardo RIXI ricorda che l'invito al ritiro discende dall'orientamento per cui le coperture devono essere individuate in Commissione Bilancio, non certo da considerazioni di merito. Consiglia dunque di ritirare la proposta e ripresentarla in Commissione Bilancio. Richiamo infine le recenti polemiche sui fondi alle ciclovie, facendo presente che il fondo in questione non è stato utilizzato nell'anno in corso perché non vi sono state richieste da parte delle regioni.

  Giulia PASTORELLA (A-IV-RE) chiede comunque di votare la propria proposta emendativa, che riproporrà peraltro in Commissione Bilancio.

  Elena MACCANTI (LEGA) ringrazia il sottosegretario per i chiarimenti offerti. Ricorda inoltre che la Commissione, nella XVIII legislatura, si è occupata intensamente della mobilità ciclistica, ipotizzando anche una riforma del codice della strada poi non portata a compimento. Precisa che la realizzazione di nuove piste ciclabili come portata avanti in passato non va a vantaggio della sicurezza, e che anzi il problema è semmai proprio quello di mettere in sicurezza le piste esistenti. Cita infine Torino come caso negativo, chiamando in causa le responsabilità del collega Iaria.

  Antonino IARIA (M5S) vanta l'aumento della percorrenza sulle ciclovie torinesi, che è stato crescente ogni anno; gli sembra dunque banale ridicolizzare il piano per la mobilità sostenibile dell'amministrazione Appendino. Quanto all'articolo aggiuntivo Pastorella 643-bis/IX/81.05, il Movimento 5 Stelle presenterà un emendamento dello stesso tenore in Commissione Bilancio. Dichiara infine di non comprendere perché sia stata concessa una proroga del termine per la presentazione degli emendamenti, quando poi l'orientamento era quello di svolgere l'esame in Commissione Bilancio.

  Roberto TRAVERSI (M5S) afferma che le accuse della collega Maccanti sono ingenerose. La Commissione e i precedenti Governi si sono molto impegnati sul tema delle piste ciclabili, soprattutto per via dei problemi connessi con la pandemia. Per la sua forza politica, in particolare, è stato il momento per portare avanti un'idea di città, sempre più diffusa in tutto il mondo, al di là di tutti gli abusi che si sono verificati da parte delle amministrazioni locali.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Pastorella 643-bis/IX/81.05.

  Salvatore DEIDDA, presidente, prende atto che il presentatore accede all'invito al ritiro dell'emendamento Pastorino 643-bis/IX/85.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Pastorino 643-bis/IX/85.01, Faraone 643-bis/IX/92.03, 643-bis/IX/92.04, 643-bis/IX/92.05, 643-bis/IX/92.06 e 643-bis/IX/92.07.

Pag. 140

  Il sottosegretario Edoardo RIXI esprime parere favorevole sull'ordine del giorno 0/643-bis/IX/1 (vedi allegato 2).

  Agostino SANTILLO (M5S) chiede da chi sia gestita la linea Nuoro-Macomer, per quanti chilometri si sviluppi e quanti comuni e province copra.

  Salvatore DEIDDA, presidente, risponde che essa è gestita dall'ARST, Azienda regionale sarda trasporti, copre la provincia di Nuoro ma si collega alla rete nazionale che va fino ad Olbia e Cagliari, e si sviluppa per circa 30 chilometri. Si tratta solo della linea Nuoro-Macomer. Vi è stata sul punto una mozione approvata in modo unitario nel Consiglio regionale della Sardegna, richiamando altresì una risposta del governo ad un'interrogazione presentata nella precedente legislatura.

  Francesca GHIRRA (AVS) ritiene opportuno accendere una luce sul sistema ferroviario della Sardegna, ricordando che Nuoro è l'unico capoluogo di provincia sprovvisto di un collegamento ferroviario degno di questo nome.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) preannunzia, non avendo avuto il tempo di esaminare l'ordine del giorno, il voto contrario della propria forza politica.

  Salvatore DEIDDA, presidente, ricorda che, avendo il Governo espresso parere favorevole sull'ordine del giorno 0/643-bis/IX/1, non si procederà alla votazione.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), relatore, presenta e illustra una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge di bilancio in esame (vedi allegato 3).

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo Partito Democratico ha presentato una proposta alternativa di relazione (vedi allegato 4), che è in distribuzione.

  Il sottosegretario Edoardo RIXI esprime un parere favorevole sulla proposta di relazione del relatore.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), dopo aver dichiarato che la proposta alternativa di relazione del Partito Democratico è suddivisa in due parti, una generale sulla legge di bilancio e una inerente la rubrica delle infrastrutture, ne illustra il contenuto.
  L'articolo 82, afferma, gli appare addirittura cervellotico: non comprende come il legislatore possa imporre un obbligo di facere ad un'impresa privata a partecipazione pubblica. Per quanto attiene alla revoca dello stato di liquidazione, non è ben chiaro come possa rivivere una società concessionaria già in liquidazione, che sarebbe condizionata dal contenzioso esistente; dalla revoca dello stato di liquidazione non sembra poi derivare alcuna accelerazione nel procedimento di realizzazione dell'opera. Tutte queste vicende sono infine soggette al sindacato della magistratura contabile.
  Non sono inoltre previsti interventi adeguati per la continuità territoriale, per la mobilità sostenibile, per il sostegno al cd. mare bonus e al cd. ferro bonus, né le coperture necessarie per porti ed aeroporti. La proposta di relazione del Partito Democratico è dunque in senso contrario.

  Elena MACCANTI (LEGA) preannunzia il voto favorevole del proprio gruppo alla proposta di relazione del relatore. Ringrazia il Governo per aver dato fin da subito impulso alle grandi infrastrutture; vuole in particolare esprimere soddisfazione per il rifinanziamento del Fondo per il trasporto pubblico locale per la compensazione dei mancati ricavi dovuti alla crisi pandemica, per gli interventi sulla TAV, per le disposizioni volte a fronteggiare nel settore degli appalti pubblici gli aumenti eccezionali dei prezzi, che interessano ad esempio la linea 2 della Metropolitana di Torino.

  Antonino IARIA (M5S) preannunzia voto contrario della propria forza politica sulla proposta di relazione del relatore. Sulla legge di bilancio nota una sostanziale continuitàPag. 141 con l'operato del precedente Governo per la parte migliore, e poi una serie di misure volte ad accontentare le lobby che hanno determinato la vittoria di questa maggioranza, ad esempio l'aumento a 5.000 euro del limite dei pagamenti in contanti.
  Quanto alla TAV, ricorda che lo Stato francese considera tale opera come non prioritaria: noi concluderemo la nostra parte, mentre i nostri cugini francesi termineremmo la loro fra molti anni. Sul Ponte sullo Stretto, l'Unione europea si è solo dichiarata disposta a finanziare un progetto di fattibilità purché fatto bene, il che non implica un favore europeo a tale opera. Sulla transizione ecologica registra numerosi passi indietro. Infine, nota che anche il Governo attuale sta cominciando a comprendere la validità del cosiddetto superbonus, misura che va corretta e non abolita in modo ideologico.

  Andrea CAROPPO (FI-PPE) manifesta apprezzamento per l'impostazione complessiva della legge di bilancio, in particolare sulla parte dei trasporti. Dichiara di ritrovare nelle misure inserite una sostanziale unità di visione, che ricomprende la realizzazione del Ponte sullo Stretto, il completamento della TAV e quello della Metro C Di Roma. Tale visione coincide con quella storica dei Governi di centrodestra, dal Governo Berlusconi al Governo Meloni.
  Ricorda poi la misura, ispirata da un'iniziativa del collega della scorsa legislatura Baldelli, della sospensione dell'aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada. Oltre a una visione d'insieme sulle grandi opere, vi è infatti nella legge di bilancio un'attenzione anche ai problemi quotidiani dei cittadini, alle prese con la difficile congiuntura economica. Per questi motivi preannunzia il voto favorevole sulla relazione proposta dal relatore.

  Carmine Fabio RAIMONDO (FDI) esprime apprezzamento per la legge di bilancio e per la relazione proposta dal collega Furgiuele. Ricorda il pochissimo tempo che il Governo ha avuto a disposizione per redigere la legge di bilancio; ribadisce che tale legge dimostra grande attenzione al tema delle infrastrutture e dei trasporti, nelle grandi come nelle piccole opere: il Terzo valico di Genova, la TAV, la Chiasso-Monza. Segnala l'incremento del Fondo per il trasporto pubblico locale e l'attenzione agli autotrasportatori, nonché alle Capitanerie di porto.

  Giulia PASTORELLA (A-IV-RE) preannunzia voto contrario sulla relazione presentata dal relatore. Ritiene che la parte che desta preoccupazione è la parte della manovra in discontinuità con il Governo Draghi: menziona la mancata riforma del reddito di cittadinanza e l'innalzamento della flat tax. Lamenta infine che la legge di bilancio non è abbastanza concentrata sulle autentiche priorità del Paese.
  Quanto alla parte dei trasporti, richiama le mancate risposte del governo sulla questione di ITA e nota che non vi è alcuna attenzione al tema della mobilità sostenibile, mentre è completamente scomparso il capitolo del digitale; suggerisce il proposito di reintrodurre il pacchetto Industria 4.0.

  Luca PASTORINO (MISTO-+EUROPA) nota di non aver mai visto una manovra che che abbia suscitato tante critiche nel corso delle audizioni. Sottolinea poi che essa è completamente dissonante rispetto a quanto promesso dalla maggioranza in campagna elettorale, con riferimento ad esempio agli autobus nelle città. Preannunzia quindi il proprio voto contrario.

  Luciano CANTONE (M5S), con riferimento all'articolo 82, dichiara di rispettare l'orientamento della maggioranza, ma di temere che gli interventi in esso previsti rispondano più alla volontà di rifinanziare la società già in liquidazione che non a quella di realizzare effettivamente il Ponte sullo Stretto. Sottolinea in proposito che l'unico modo per non realizzare il Ponte è proprio quello di riprendere il vecchio progetto, bloccato oramai da moltissimi anni. Nota poi che manca una visione d'insieme sui trasporti e sulla logistica, anche in Pag. 142relazione alla quella di Gioele vicenda di ITA.

  Francesca GHIRRA (AVS) preannunzia il voto contrario della propria forza politica. Sottolinea che, per un giudizio diffuso, la manovra premia i privilegiati e gli evasori fiscali, e non chi ha veramente bisogno di aiuto. Nella parte dei trasporti ritiene non vi sia nulla di condivisibile, criticando anche il mutamento di denominazione del Ministero e l'assenza di investimenti sul trasporto pubblico locale e per la continuità territoriale.

  Massimo RUSPANDINI (FDI) auspica per il futuro una collaborazione fattiva tra maggioranza e opposizioni nei lavori della Commissione.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) chiede se il Governo non voglia intervenire su quanto appena dichiarato dai commissari.

  Salvatore DEIDDA, presidente, ricorda che a norma del Regolamento non è prevista una risposta del Governo sulle dichiarazioni di voto.

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 3) e nomina il deputato Furgiuele quale relatore presso la V Commissione Bilancio.

  Salvatore DEIDDA, presidente, dichiara preclusa la proposta alternativa presentata dal gruppo Partito Democratico, che sarà trasmessa come relazione di minoranza, unitamente alla relazione favorevole approvata e all'ordine del giorno accolto dal governo, alla V Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento.

  La seduta termina alle 14.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 6 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Galeazzo Bignami.

  La seduta comincia alle 15.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013.
COM/2021/812 final e Allegati.
Proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013.
COM(2022)384 final e Allegati.
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo del PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Andrea CAROPPO (FI-PPE), relatore, avverte che la proposta di regolamento oggi all'esame prospetta una profonda revisione degli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). È stata presentata dalla Commissione europea a dicembre 2021 e, nello scorso luglio, è stata modificata dalla Commissione europea per introdurre disposizioni volte, in particolare, a modificare l'estensione della rete TEN-T ad alcuni Stati terzi, alla luce della aggressione russa all'Ucraina.

  La Commissione trasporti aveva già avviato l'esame della proposta originaria nello scorso mese di giugno, non completandolo Pag. 143per effetto della anticipata conclusione della legislatura.
  Il provvedimento presenta, per le ragioni che illustrerò, una fortissima rilevanza per il nostro Paese e per l'Europa sul piano economico, sociale e politico.
  Costituisce, nell'ambito di un più ampio pacchetto di iniziative, un'azione chiave del cosiddettoGreen Deal europeo e della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente. In particolare, esso, al fine di contribuire a ridurre le emissioni derivanti dal settore dei trasporti del 90 per cento, persegue quattro obiettivi principali.
  Il primo è quello di rendere i trasporti più ecologici, mettendo a disposizione la base infrastrutturale adeguata per alleviare la congestione e ridurre le emissioni di gas a effetto serra e l'inquinamento di aria e acqua.
  In questo contesto, la proposta intende facilitare un aumento della quota dei trasporti ferroviari, marittimi a corto raggio e per vie navigabili interne in vista di una composizione modale più sostenibile del sistema di trasporto e, di conseguenza, di ridurne le esternalità negative.
  Il secondo obiettivo della proposta è di agevolare il trasporto senza soluzione di continuità ed efficiente, promuovendo la multimodalità e l'interoperabilità ed integrando meglio i nodi urbani nella rete.
  In terzo luogo, la Commissione intende aumentare la resilienza della rete TEN-T rispetto ai cambiamenti climatici e ad altri rischi naturali o a disastri provocati dall'uomo.
  Infine, la proposta punta a migliorare l'efficienza della governance della rete, a riesaminarne la progettazione e a razionalizzare gli strumenti di comunicazione e monitoraggio.
  Per perseguire questi obiettivi viene prospettato un ampio ventaglio di misure che sono riportate in modo dettagliato nella documentazione degli uffici. Nella relazione, dichiara, si concentrerà su quelle di maggiore rilevanza.
  Anzitutto, la proposta prevede l'articolazione della rete transeuropea dei trasporti in tre livelli: alla rete centrale e alla rete globale, già previste dalla normativa vigente, si aggiunge infatti la rete centrale estesa, anch'essa formata da segmenti prioritari. Lo sviluppo della rete dovrebbe essere graduale, in tre fasi, attraverso il completamento della rete centrale entro il 2030, di quella centrale estesa entro il 2040 e di quella globale entro il 2050.
  In questo contesto, viene prevista la creazione dei Corridoi europei di trasporto, mediante l'integrazione degli attuali Corridoi della rete centrale e dei Corridoi ferroviari merci: essi dovrebbero costituire le direttrici per lo sviluppo di flussi multimodali di trasporto merci e passeggeri, eliminando le sovrapposizioni, applicando requisiti infrastrutturali omogenei e migliorando la qualità dei servizi ferroviari.
  I corridoi che interessano il territorio italiano sono: il corridoio Scandinavo – Mediterraneo, il Mediterraneo, il Mare del Nord-Alpi e il Mar Baltico-Mar Adriatico che, novità importante, sarebbe prolungato fino a Bari, mentre attualmente termina a Ravenna.
  Anche con riferimento ai nodi della rete – che comprendono nodi urbani, aeroporti, porti marittimi e interni e terminali ferroviario stradali, elencati in dettaglio nell'Allegato II – la proposta prospetta novità rilevanti per l'Italia.
  Nella rete centrale vengono inclusi il porto di Civitavecchia (già incluso nella rete globale) e i nuovi terminali ferroviario stradali di La Spezia-Santo Stefano di Magra, Novara-Agonate, Milano-Segrate, Trieste-Fernetti.
  Sono inseriti poi 40 nuovi nodi urbani italiani – per la cui indicazione rinvia alla documentazione degli uffici – che si aggiungono ai 9 già previsti dal regolamento vigente. Per essi la proposta prevede l'obbligo di adottare un piano per la mobilità urbana sostenibile entro il 2025, in grado di promuovere la mobilità a zero emissioni e la diffusione di una flotta urbana più ecologica.
  Per quanto concerne la rete globale sono previsti per l'Italia tre aeroporti (Marina di Campo-Isola d'Elba, Perugia e Rimini), sei porti marittimi (Capri, Casamicciola-Ischia, Ponza, Porto Empedocle, Porto S. Stefano e Procida), nonché ulteriori terminali ferroviario-stradaliPag. 144 (Busto Arsizio-Gallarate, Faenza, Ortona, Pordenone, Portogruaro e Foggia-Incoronata, Forlì-Cesena-Villa Selva, Parma-Castelguelfo).
  Segnala che l'inserimento nella rete di nuovi nodi è un'importante occasione per la modernizzazione del sistema dei trasporti grazie all'accesso ai finanziamenti del «Meccanismo per collegare l'Europa», che finanzia lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e ad alte prestazioni anche nella programmazione finanziaria in corso fino al 2027.
  Un'ulteriore importante novità, rispetto al regolamento vigente, concerne la previsione di sezioni specifiche concernenti le differenti modalità di trasporto (ferroviario, per vie navigabili interne, marittimo, stradale, aereo), i nodi urbani, i terminali merci multi modali, nonché la definizione di più elevati standard infrastrutturali in tutta la rete e per tutti i modi di trasporto.
  Per quanto riguarda, in particolare, il trasporto ferroviario, si introducono alcuni requisiti tecnici allo scopo di rendere la rete interoperabile ed elettrificata entro il 2050, tra cui il profilo di carico P400 per la circolazione sui vagoni ferroviari dei semirimorchi. Sono previste misure per migliorare l'efficienza dei servizi di trasporto, prevedendo sulla rete centrale estesa, entro il 2040, una velocità minima di 160 km/h per i servizi passeggeri e 100 km/h per le merci.
  Queste misure, ad avviso della Commissione, dovrebbero incrementare il trasporto su rotaia a scapito del settore stradale, con buoni risultati di riduzione delle emissioni e dell'inquinamento atmosferico.
  La proposta dispone poi che entro il 2030 gli Stati membri assicurino la qualità dei servizi ferroviari, garantendo un tempo di stazionamento dei treni merci alle frontiere non superiore a 15 minuti, nonché l'arrivo puntuale o con un ritardo massimo di trenta minuti per il 90 per cento dei treni merci che attraversano una frontiera di un corridoio di trasporto europeo.
  Contestualmente, in tutta l'Unione europea andrebbero dismessi i preesistenti sistemi di gestione del traffico su rotaia e adottato progressivamente il sistema di gestione del traffico ferroviario europeo ERTMS (European Rail Traffic Management System), che consente la circolazione di treni di diversa nazionalità, sulla base di informazioni trasferite grazie ad un linguaggio comune e gestite con sistemi interoperabili di terra e di bordo.
  Per quanto riguarda il trasporto stradale, la proposta dispone, tra l'altro, l'installazione di infrastrutture di ricarica e rifornimento per i combustibili alternativi lungo tutta la rete.
  L'installazione di queste infrastrutture di ricarica è richiesta anche per le altre modalità di trasporto, per le quali si prevedono specifici requisiti relativi, tra l'altro, alla navigabilità delle vie interne, ai terminali passeggeri multimodali nelle città per favorire la multimodalità, in particolare per l'ultimo miglio dei tragitti merci o passeggeri, nonché al collegamento degli aeroporti della rete alle ferrovie, se possibile alle linee ad alta velocità.
  Ulteriori disposizioni riguardano la diffusione di tecnologie innovative per far progredire la digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto, aumentare ulteriormente l'efficienza e migliorare la protezione, la sicurezza e la resilienza della rete. Si prevede inoltre che i progetti di interesse comune, per i quali deve essere effettuata una valutazione dell'impatto ambientale, siano soggetti ad una valutazione della vulnerabilità e dei rischi climatici, attraverso l'integrazione nell'analisi costi-benefici del costo delle emissioni di gas a effetto serra.
  Altro importante ambito della proposta concerne l'obbligo per gli Stati membri di provvedere alla manutenzione dell'infrastruttura della rete in modo da assicurare lo stesso livello di servizio e sicurezza nell'intero ciclo di vita. Sono a tale scopo previsti piani di manutenzione a lungo termine comprensivi dei costi, che devono essere presi in considerazione fin dalla pianificazione ed anche nelle fasi di ammodernamento.
  Per quanto riguarda gli strumenti di governance, riveste una particolare rilevanza il rafforzamento della figura del coordinatore, designato dalla Commissione con un mandato di quattro anni rinnovabile, per ciascun corridoio e per ciascuna priorità orizzontale ai fini dello sviluppo Pag. 145della rete. Al coordinatore è affidato, tra l'altro, il compito di redigere un piano di lavoro di concerto con gli Stati membri.
  Ritiene, in conclusione, che dagli elementi che ho richiamato emerga con evidenza l'importanza della proposta di regolamento, anche alla luce della pianificazione infrastrutturale nazionale e degli investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, e l'urgenza di definire indirizzi parlamentari in vista del negoziato a livello europeo.
  Sottolinea che, nello scorso mese di aprile, quindi nella passata legislatura, il Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili aveva trasmesso alle Camere un'articolata relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 234 del 2012, nonché una relazione integrativa nel successivo mese di maggio.
  Le relazioni operavano una valutazione molto articolata dell'atto e prospettavano l'opportunità di presentare alcune modifiche in sede di negoziato, rispondenti all'interesse del nostro Paese.
  Considera urgente acquisire le valutazioni del nuovo Governo in materia.
  Per quanto riguarda l'iter a livello europeo, la proposta è all'esame di Parlamento europeo e Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria.
  Al Parlamento europeo la proposta è assegnata alla Commissione per i Trasporti e il Turismo presso la quale è scaduto, lo scorso mese, il termine per gli emendamenti. Ne sono stati presentati circa 1900, alcuni dei quali, sottoscritti da europarlamentari eletti in Italia, concernono specificamente il nostro Paese, prospettando l'inserimento di ulteriori aeroporti, porti o terminali ferroviario-stradali nella rete globale, di nuovi nodi urbani e terminali ferroviario-stradali nella rete centrale nonché il prolungamento di alcuni corridoio sul territorio nazionale.
  A titolo di esempio, ricorda alcuni emendamenti che sono volti a prolungare opportunamente il corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico da Bari, come prospettato dalla proposta, a Lecce, via Brindisi. Una proposta quanto mai opportuna, anche per le notevoli potenzialità in termini di connessione con i Balcani, che la nostra Commissione potrebbe sostenere insieme ad altre di analogo tenore.
  L'esame degli emendamenti sarà avviato l'8 dicembre, mentre si dovrebbe procedere al voto in Commissione nel corso del mese di gennaio. Ciò essenzialmente al fine di definire la posizione di partenza del Parlamento europeo in vista del negoziato con il Consiglio. Questo, per parte sua, ha adottato ieri un orientamento generale sulla proposta, che, prospettando poche e limitate modifiche alla proposta originaria, dovrebbe costituire nella sostanza la base di partenza per il negoziato interistituzionale.
  I passaggi successivi della procedura di esame sono dunque strettamente connessi alla possibilità che nel corso del mese di gennaio Parlamento europeo, Consiglio e Commissione europea decidano di avviare un trilogo per concordare le modifiche da apportare alla proposta iniziale della Commissione in vista della definitiva approvazione del regolamento. In ogni caso, lo stato dell'iter sembra presentare margini per interventi puntuali su specifici aspetti della proposta che la nostra Commissione potrebbe indicare, adottando un documento finale entro il prossimo mese di gennaio.
  A questo scopo, oltre a ribadire l'esigenza di acquisire, in tempi brevi, l'orientamento del Governo, propone di procedere nelle prossime settimane ad audizioni dei componenti italiani della Commissione Trasporti del Parlamento europeo e della Commissaria europea ai trasporti, Adina Vălean, nonché di altri soggetti istituzionali o non istituzionali interessati dal provvedimento e di esperti.

  Salvatore DEIDDA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 6 dicembre 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

Pag. 146

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 6 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA. – Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Galeazzo Bignami.

  La seduta comincia alle 15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-00096 Ghirra: Effettiva continuità territoriale in termini di trasporto aereo da e per la Sardegna.

  Francesca GHIRRA (AVS) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Galeazzo BIGNAMI ricorda che sulla materia vige una normativa europea di settore che pone dei paletti specifici. Risponde quindi all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Francesca GHIRRA (AVS), replicando, confida in un reale interessamento del Governo per la risoluzione del problema della continuità territoriale. La gestione del servizio non può essere affidata al solo libero mercato e bisognerebbe a suo avviso individuare delle nuove modalità organizzative per i mesi diversi da quelli estivi, a tutela di chi non si deve muovere per turismo bensì per esigenze di salute o lavoro.

5-00097 Barbagallo: Continuità territoriale della Sicilia e del Sud Italia, anche promuovendo la sottoposizione delle tariffe aeree al cosiddetto price cap.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Galeazzo BIGNAMI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6)

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), replicando, sottolinea come il tema della continuità territoriale consista nel rimuovere tutti gli ostacoli per chi vive nelle zone più periferiche del Paese. Chiede che esso sia una vera priorità per il Governo, per quanto riguarda sia l'abbattimento delle tariffe che l'individuazione delle tratte. Ricorda infine che nel corso dell'ultimo ufficio di presidenza la sua forza politica ha proposto un'indagine conoscitiva sul tema.

5-00098 Caroppo: Ripristino del primo volo mattutino di ITA Airways sulla tratta Brindisi-Roma.

  Andrea CAROPPO (FI-PPE) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Galeazzo BIGNAMI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Andrea CAROPPO (FI-PPE), replicando, comprende quali siano i limiti della competenza del Ministero; d'altro canto, chiede di avviare al più presto, insieme con Aeroporti di Puglia e i vettori operanti sul territorio, un tavolo tecnico a tutela dei diritti dei cittadini pugliesi.

  La seduta termina alle 15.40.