CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 luglio 2022
831.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 luglio 2022. — Presidenza della presidente Martina NARDI. – Interviene la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Caterina Bini.

  La seduta comincia alle 15.15.

DL 73/2022: Misure urgenti in materia di semplificazioni fiscali e di rilascio del nulla osta al lavoro, Tesoreria dello Stato e ulteriori disposizioni finanziarie e sociali.
C. 3653 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Martina NARDI, presidente, in sostituzione della relatrice Porchietto, impossibilitata a partecipare alla seduta, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere parere sul disegno di legge di conversione in titolo alle Commissioni riunite V e VI, competenti per il merito in sede referente. Il decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73 consta di 47 articoli, suddivisi in 3 Titoli. Espone, quindi, brevemente, i contenuti che attengono alle materie di interesse per la Commissione e rinvia, per ogni ulteriore approfondimento, alla documentazione predisposta dagli uffici e messa a disposizione dei commissari.
  Fa innanzi tutto presente che il Titolo I (Semplificazioni fiscali) si compone di 5 Capi e comprende gli articoli da 1 a 26. Il Capo I (Semplificazioni del rapporto fisco-contribuente) comprende gli articoli da 1 a 6. Tra di essi segnala innanzitutto l'articolo 2 che stabilisce, con norma di primo livello, alcuni adempimenti a cui sono tenuti i sostituti d'imposta nella loro attività di assistenza fiscale. In particolare vengono definite modalità e termini per la trasmissione in via telematica all'Agenzia delle entrate delle dichiarazioni elaborate.Pag. 123
  Segnala come rilevanti altresì le norme recate all'articolo 3, che contiene numerose modifiche ai termini previsti dalla legge per alcuni adempimenti fiscali. Il comma 1 posticipa dal 16 al 30 settembre il termine per l'invio delle liquidazioni periodica IVA relative al secondo trimestre dell'anno di riferimento. Il comma 2 dispone che gli elenchi Intrastat siano presentati entro il mese successivo del periodo di riferimento e, dunque, che il decreto ministeriale di attuazione sia tenuto a disciplinare le sole modalità (non più i termini) di presentazione di tali elenchi. Il comma 3 apporta le conseguenti modifiche di coordinamento. I commi 4 e 5 elevano da 250 a 5000 euro gli importi-soglia che consentono di usufruire di modalità di pagamento agevolate dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche, con riferimento alle fatture emesse dal 1° gennaio 2023. Il comma 6 posticipa dal 30 giugno al 30 settembre 2022 il termine per la presentazione della dichiarazione dell'imposta di soggiorno per gli anni di imposta 2020 e 2021.
  Il Capo II (Semplificazioni in materia di imposte dirette) comprende gli articoli da 7 a 11. Tra di essi segnala, in primo luogo, l'articolo 8 che dispone l'applicazione del cd. principio di derivazione rafforzata (secondo il quale la determinazione del reddito d'impresa a fini Ires è coerente con la rappresentazione contabile, in deroga alle norme del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) alle microimprese che optano per la redazione del bilancio in forma ordinaria. Estende poi il medesimo principio anche alle poste contabilizzate a seguito del processo di correzione degli errori contabili, a condizione che si tratti di componenti negativi di reddito per cui non è scaduto il termine per presentare dichiarazione integrativa. Le modifiche così apportate si applicano a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 22 giugno 2022.
  Evidenzia, poi, che l'articolo 9 abroga, al comma 1, la disciplina delle cd. società in perdita sistematica (contenuta all'articolo 2, commi 36-decies, 36-undecies e 36-duodecies, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138), dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022. Ricorda che sono considerate società di comodo – di cui all'articolo 30 della legge 23 dicembre 1994, n. 724 – non solo le «società non operative», ossia le società che non superano il cosiddetto test di operatività, ma anche le «società in perdita sistematica» ovvero quelle che presentano cinque periodi d'imposta in perdita, ai sensi del citato comma 36-decies dell'articolo 2 (cosiddetto periodo di osservazione, che è stato esteso da tre a cinque periodi di imposta dal decreto legislativo n. 175 del 2014). Il medesimo articolo 9, al comma 2, abroga, altresì, a decorrere dal periodo d'imposta 2021 (più precisamente, dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020), l'articolo 3 della legge 6 febbraio 2009, n. 7, che ha introdotto fino al 2028 una addizionale Ires per le imprese operanti nel settore degli idrocarburi.
  Evidenzia poi che l'articolo 10 contiene alcune semplificazioni in materia dichiarazione IRAP, con specifico riferimento alla determinazione del valore della produzione netta, costituente la base imponibile del tributo. In particolare, ai fini della determinazione del valore della produzione, si prevede la deduzione integrale del costo complessivo per il personale dipendente con contratto a tempo indeterminato e, conseguentemente, si esclude, per questi lavoratori, la deduzione dei contributi per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro, le deduzioni dei contributi previdenziali e assistenziali ad essi riferiti, la deduzione delle spese per il personale assunto con contratti di formazione e lavoro e per il personale addetto alla ricerca e sviluppo nonché la deduzione prevista per ciascun nuovo dipendente assunto che incrementa il numero di lavoratori dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato rispetto al numero dei lavoratori assunti con il medesimo contratto mediamente occupati nel periodo d'imposta precedente.
  Il Capo III (Semplificazioni in materia di imposte indirette) comprende gli articoliPag. 124 da 12 a 15. In particolare, segnala che l'articolo 12 amplia i casi di esonero dallo specifico obbligo di comunicazione telematica (esterometro) previsto per la comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere. Con la norma in esame tale obbligo non è più richiesto per le singole operazioni di importo non superiore a 5.000 euro. In particolare la disposizione in esame sostituisce interamente il comma 3-bis dell'articolo 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127 che ora prevede pertanto che soggetti passivi dell'imposta sul valore aggiunto trasmettono telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale, quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche, nonché quelle, purché di importo non superiore ad euro 5.000 per ogni singola operazione, relative ad acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia. La trasmissione telematica è effettuata trimestralmente entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento. Con riferimento alle operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2022, i dati di cui al primo periodo sono trasmessi telematicamente utilizzando il Sistema di interscambio. Segnala, inoltre, che l'articolo 13 differisce al 1° luglio 2022 il termine a partire dal quale si applicano le sanzioni per omessa o errata trasmissione delle fatture relative alle operazioni transfrontaliere.
  Il Capo IV (Altre misure di semplificazione fiscale) comprende gli articoli da 16 a 21.
  Tra di essi ricorda l'articolo 16 che riduce da 15.000 a 5.000 euro la soglia prevista per la trasmissione da parte degli intermediari all'Agenzia delle entrate di specifici dati sulle operazioni di trasferimento da o verso l'estero di mezzi di pagamento ed elimina, allo stesso tempo, la necessità per l'intermediario di ricostruire quelle operazioni che, apparendo collegate fra loro come parti di un'unica operazione frazionata, potessero determinare il superamento della soglia.
  Segnala in particolare l'articolo 18. Il comma 1, estende, alla lettera a), l'esenzione dall'IVA alle prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione della persona rese nell'esercizio delle professioni e arti sanitarie dalle case di cura non convenzionate e l'applicazione dell'aliquota IVA del 10 per cento alle prestazioni di alloggio rese (anche da soggetti diversi dalle case di cura non convenzionate) agli accompagnatori delle persone ricoverate e alle prestazioni di diagnosi, cura e ricovero che non siano esenti. Evidenzia, per i profili di interesse della Commissione, che la successiva lettera b) estende l'applicazione dell'aliquota IVA del 10 per cento alle prestazioni di ricovero e cura, comprese le prestazioni di maggiore comfort alberghiero, diverse da quelle già esenti ai sensi della legislazione vigente, nonché alle prestazioni di alloggio rese agli accompagnatori delle persone ricoverate.
  Ricorda poi che l'articolo 20 proroga al 31 luglio 2022 i termini per l'approvazione delle delibere di adeguamento delle addizionali comunali all'Irpef da parte dei comuni.
  Il Capo V (Ulteriori disposizioni fiscali) comprende gli articoli da 22 a 26.
  Segnala, innanzi tutto, l'articolo 22 che proroga al 31 dicembre 2026 l'applicazione del meccanismo dell'inversione contabile facoltativa (cd. reverse charge) IVA, in coerenza con la più recente evoluzione della normativa europea. Ricorda che l'adempimento dell'imposta secondo il meccanismo dell'inversione contabile, ai sensi dell'articolo 17, quinto comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, comporta che gli obblighi relativi all'applicazione dell'IVA debbano essere adempiuti dal soggetto passivo cessionario o committente, in luogo del cedente o del prestatore.
  Segnala, inoltre, che il comma 1 dell'articolo 23 modifica la disciplina di cui all'articolo 31, commi 1-5 e comma 9, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, che prevede un credito d'imposta in favore Pag. 125delle imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per i farmaci, inclusi i vaccini, con riferimento ai costi sostenuti dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2030. La novella di cui alla lettera a) del comma 1 sopprime la limitazione del riferimento ai farmaci nuovi, estendendo l'ambito del credito d'imposta in esame alle spese di ricerca e sviluppo relative a tutti i farmaci (compresi i vaccini). La novella di cui alla successiva lettera b) specifica che per la definizione delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al beneficio in oggetto si applicano le disposizioni di cui all'articolo 2 del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 26 maggio 2020 (decreto recante «disposizioni applicative per nuovo credito d'imposta, per attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design»). I commi da 2 a 8 consentono alle imprese di richiedere una certificazione che attesti: la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare ai fini della loro classificazione nell'ambito delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative; a qualificazione delle attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica ai fini dell'applicazione delle rispettive aliquote dell'agevolazione previste per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022, per il periodo d'imposta ad esso successivo e per il periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025. La richiesta di tale certificazione è subordinata alla condizione che le violazioni relative all'utilizzo dei crediti d'imposta previsti nei medesimi periodi non siano state già «constatate» (rectius, contestate) e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l'autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza. Si demanda a un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la definizione della disciplina attuativa, con particolare riguardo all'individuazione dei soggetti abilitati al rilascio della certificazione. Infine, ai fini dello svolgimento di tali attività, il MISE è autorizzato ad assumere un dirigente di livello non generale e 10 unità di personale non dirigenziale.
  L'articolo 24 estende al 2022 i correttivi in materia di Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA), previsti per il solo 2020 e 2021, introdotti per contrastare gli effetti della pandemia sull'economia nazionale. La norma individua altresì, a regime, dei nuovi termini per l'approvazione e l'eventuale integrazione degli indici stessi. Ricorda che al fine di favorire l'emersione spontanea delle basi imponibili e di stimolare l'assolvimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti e il rafforzamento della collaborazione tra questi e l'Amministrazione finanziaria, anche con l'utilizzo di forme di comunicazione preventiva rispetto alle scadenze fiscali, l'articolo 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, ha previsto l'istituzione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per gli esercenti attività di impresa, arti o professioni. Gli indici, elaborati con una metodologia basata su analisi di dati e informazioni relativi a più periodi d'imposta, rappresentano la sintesi di indicatori elementari tesi a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale, anche con riferimento a diverse basi imponibili, ed esprimono su una scala da 1 a 10 il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente, anche al fine di consentire a quest'ultimo, sulla base dei dati dichiarati entro i termini ordinariamente previsti, l'accesso a uno specifico regime premiale. Gli indici si applicano a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018 (comma 931 della legge n. 205 del 2017). Contestualmente all'adozione degli indici cessano di avere effetto, al fine dell'accertamento dei tributi, le disposizioni relative agli studi di settore (articolo 7-bis del decreto-legge n. 193 del 2016).Pag. 126
  Rileva, poi, che l'articolo 25 introduce delle norme volte a garantire l'aggiornamento del contrassegno fiscale attualmente in essere per i prodotti alcolici in considerazione dello sviluppo delle tecnologie informatiche di anticontraffazione e di tracciabilità.
  Il Titolo II (Procedure di incasso e pagamento presso la Tesoreria dello Stato e disposizioni sociali e finanziarie) è suddiviso in 2 Capi e comprende gli articoli da 27 a 41. Il Capo I (Ammodernamento delle procedure di incasso e pagamento della Tesoreria dello Stato) comprende gli articoli da 27 a 32. Tra di essi segnala, in particolare, l'articolo 29 che modifica l'articolo 93, comma 2, del decreto legislativo n. 50 del 2016 (codice degli appalti), in relazione alle modalità di versamento in Tesoreria delle cauzioni a garanzia della partecipazione alle gare pubbliche, prevedendo in via esclusiva la modalità elettronica. Osserva, peraltro, che il ricorso alla costituzione della garanzia mediante deposito in Tesoreria ha, di fatto, carattere del tutto residuale, essendo generalmente utilizzata a tale scopo la fidejussione bancaria.
  Il Capo II (Disposizioni in materia economico finanziarie e Sociale) comprende gli articoli da 33 a 41. Segnala, in primo luogo, l'articolo 33 che modifica la disciplina sul contrasto al finanziamento di imprese produttrici di mine antipersona, munizioni e submunizioni a grappolo, di cui alla legge n. 220 del 2021. Si prevede l'istituzione di una apposita Commissione ministeriale con il compito di elaborare una proposta delle fonti informative da utilizzare, delle modalità e dei tempi per la redazione, la pubblicazione e l'aggiornamento periodico dell'elenco delle società operanti nei predetti ambiti.
  Evidenzia, poi, l'articolo 34 che dispone e disciplina il commissariamento di Sogin S.p.A. in considerazione della necessità e urgenza di accelerare lo smantellamento degli impianti nucleari italiani, la gestione dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale.
  Sottolinea, in particolare, quanto disposto dall'articolo 35 il quale, commi 1-3, proroga i termini per la registrazione, presso il Registro nazionale aiuti di Stato (RNA), delle misure di aiuto fiscali automatiche. La proroga opera nel seguente modo: i termini con scadenza dal 22 giugno 2022 (data di entrata in vigore della presente disposizione) al 31 dicembre 2022, sono prorogati al 30 giugno 2023, i termini in scadenza dal 1° gennaio al 30 giugno 2023 sono prorogati al 31 dicembre 2023. La proroga si applica anche alla registrazione degli aiuti riconosciuti ai sensi del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19, delle sezioni 3.1 e 3.12 (comma 2). Infine, si proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 l'esclusione della responsabilità patrimoniale del responsabile della concessione o dell'erogazione degli aiuti, previsto in caso di mancata registrazione degli stessi aiuti, previsto dal decreto-legge n. 137 del 2021 (comma 3). Inoltre, il comma 4 proroga dal 30 giugno al 31 dicembre 2022 il termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all'anno 2021. Infine, il comma 5 dispone l'ulteriore proroga al 31 dicembre 2022 – termine già precedentemente prorogato dal 28 febbraio al 30 giugno 2022 – della permanenza in carica dei componenti delle commissioni consultive presso l'AIFA (la Commissione tecnico-scientifica per la valutazione dei farmaci e il Comitato prezzi e rimborso), scaduti lo scorso novembre.
  Evidenzia poi che l'articolo 37 elimina una lacuna della disciplina sull'amministrazione straordinaria, regolando le modalità di proroga del termine per la conclusione dei programmi previsti per evitare l'insolvenza o il fallimento delle imprese. La disposizione in commento richiede – ai fini della proroga del termine di esecuzione dei programmi – la espressa richiesta dell'organo commissariale. La proroga viene configurata come ipotesi eccezionale, per cui viene fissato un termine finale. Con la disposizione in commento gli organi commissariali possono – con atto motivato – richiedere una ulteriore Pag. 127proroga, comunque non oltre il termine del 30 novembre 2022.
  Fa, inoltre, presente che l'articolo 40 aumenta da 180 a 270 giorni il termine entro il quale i venditori devono confermare le operazioni per l'acquisto con ecoincentivi (cosiddetto ecobonus) dei veicoli a basse emissioni. Segnala che la Relazione illustrativa al decreto evidenzia in proposito che il termine precedentemente fissato in 180 giorni non risulta «compatibile con l'attuale situazione oggettiva di carenza di alcune componenti, risultando necessaria la previsione di un termine generale più ampio». Ricorda anche che con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 sono stati concessi i nuovi incentivi per l'acquisto di veicoli, auto e moto, elettrici, ibridi e a basse emissioni, con fondi di 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024. Gli incentivi sono previsti per gli acquisti dalla data di entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e fino al 31 dicembre 2022, nonché per le annualità 2023 e 2024. A partire dalle ore 10 di mercoledì 25 maggio 2022 è stata riaperta la piattaforma ecobonus.mise.gov.it dove i concessionari possono prenotare i contributi. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 prevede un termine perentorio per la conclusione della procedura di accesso al beneficio, tramite immatricolazione e consegna del veicolo, il cui decorso determina la caducazione della prenotazione. Lo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei ministri rinvia, ai fini dell'attuazione, alle disposizioni del decreto MISE 20 marzo 2019, che, all'articolo 6, comma 2, prevede, appunto, che i venditori debbano confermare le operazioni entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione, termine che viene ora stabilito in 270 giorni.
  Rileva che l'articolo 41 incrementa, di 70 milioni di euro, le risorse finanziarie destinate al finanziamento annuale dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Ritiene di dover segnalare tale articolo, che evidentemente esula dalle competenze della Commissione, in ragione del fatto che esso dispone che alla copertura del maggiore onere per l'anno 2022 si provvede utilizzando parte delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato ai sensi dell'articolo 148, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, derivanti dai proventi delle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato che, alla data del 30 maggio 2022, non vengono riassegnate ai pertinenti programmi di spesa per iniziative a vantaggio dei consumatori.
  Il Titolo III (Misure per la semplificazione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro e delle verifiche di cui all'articolo 30-bis, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 e disposizioni finanziarie e finali) consta di 2 Capi e comprende gli articoli da 42 a 47. Il Capo I (Misure per la semplificazione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro e delle verifiche di cui all'articolo 30-bis, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394) comprende gli articoli da 42 a 45. Sottolinea che si tratta di misure di grande interesse, in particolare, per i settori produttivi soprattutto legati al turismo come quelli relativi alle strutture ricettive e alla ristorazione.
  In tal senso segnala che gli articoli 42 e 43 recano alcune misure per la semplificazione delle procedure di ingresso dei lavoratori stranieri. In particolare, si riduce da 60 a 30 giorni il termine per il rilascio del nulla osta al lavoro subordinato da parte dello sportello unico per l'immigrazione, esclusivamente per le istanze presentate a seguito del decreto sui flussi d'ingresso per l'anno 2022 e per quelle che saranno presentate con il prossimo decreto flussi per l'anno 2023. Inoltre, si riduce da 30 a 20 giorni il termine per il rilascio del visto da parte delle rappresentanze diplomatiche italiane per l'ingresso in Italia dei lavoratori stranieri che si trovano all'estero e che hanno ottenuto il nulla osta. Infine, estende, nel rispetto di determinate condizioni, l'ambito applicativo delle disposizioni di semplificazione anche nei confronti dei cittadini stranieri Pag. 128che si trovano nel territorio nazionale, anziché all'estero, alla data del 1° maggio 2022, sempreché per i quali è stata presentata domanda diretta a instaurare in Italia un rapporto di lavoro subordinato nell'ambito del decreto flussi 2021. Osserva, peraltro, che il medesimo articolo 42, comma 1, fa salvo per i lavoratori stagionali quanto previsto dall'articolo 24, comma 6, del TUIM che prevede una forma di silenzio assenso al ricorrere di determinate condizioni, ossia: la richiesta riguarda uno straniero già autorizzato almeno una volta nei cinque anni precedenti a prestare lavoro stagionale presso lo stesso datore di lavoro richiedente; il lavoratore è stato regolarmente assunto dal datore di lavoro e ha rispettato le condizioni indicate nel precedente permesso di soggiorno.
  Evidenzia, inoltre, che l'articolo 44, al fine di semplificare gli ingressi in Italia di lavoratori extra UE previsti annualmente da appositi decreti (decreti flussi), per il 2021 e il 2022 modifica la procedura di verifica circa l'osservanza dei presupposti contrattuali richiesti dalla normativa vigente ai fini dell'assunzione di lavoratori stranieri, affidando tale verifica – qualora non sia già stata effettuata per il 2021 – in via esclusiva a professionisti iscritti in appositi albi e alle organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, in luogo dell'Ispettorato nazionale del lavoro, al quale viene comunque riconosciuta la possibilità di effettuare controlli a campione sul rispetto dei requisiti e delle procedure previste dall'articolo in commento.
  Infine, osserva che l'articolo 45, per consentire una più rapida definizione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro, autorizza il Ministero dell'interno a utilizzare, tramite una o più agenzie di somministrazione di lavoro, prestazioni di lavoro a contratto a termine, anche in deroga alle norme previste dal codice dei contratti pubblici, nel limite massimo di spesa di 5,7 milioni di euro per l'anno 2022, da ripartire tra le sedi di servizio interessate. Per la medesima finalità, il Ministero dell'interno potrà inoltre potenziare le risorse umane impiegate con l'incremento del lavoro straordinario del personale già in servizio, incrementare il servizio di mediazione culturale e realizzare interventi di adeguamento delle piattaforme informatiche. A tal fine, sono stanziate ulteriori risorse pari a 6,7 milioni di euro per il 2022.
  In ultimo ricorda che il Capo II (Disposizioni finanziarie e finali) comprende gli articoli 46 e 47, relativi, rispettivamente, alle disposizioni finanziarie e all'entrata in vigore delle norme.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 13 luglio 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 luglio 2022. — Presidenza della presidente Martina NARDI. – Intervengono il Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, il viceministro dello sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin e la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei ministri Caterina Bini.

  La seduta comincia alle 19.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Martina NARDI, presidente, propone che la pubblicità della seduta odierna sia assicurata anche attraverso i sistemi di ripresa audiovideo a circuito chiuso, nonché attraverso la trasmissione sulla web-tv in formato accessibile tramite la rete intranet della Camera o tramite apposite credenziali, ai sensi di quanto stabilito dalla Giunta per il regolamento nella riunione del 31 marzo 2020.Pag. 129
  Non essendovi obiezioni ne dispone, pertanto, l'attivazione.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021.
C. 3634 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 luglio 2022.

  Martina NARDI, presidente, comunica che sono pervenuti i seguenti pareri:

   I Commissione (Affari costituzionali): parere favorevole con osservazioni;

   II Commissione (Giustizia): parere favorevole con osservazioni;

   VI Commissione (Finanze): parere favorevole;

   VII Commissione (Cultura): parere favorevole;

   XI Commissione (Lavoro): parere favorevole;

   XII Commissione (Affari sociali): parere favorevole con osservazioni;

   XIII Commissione (Agricoltura): parere favorevole;

   XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea): parere favorevole con osservazioni;

   Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali: parere favorevole con osservazioni.

  Comunica che il deputato Gariglio ha ritirato l'articolo aggiuntivo 25.04 a sua prima firma, che il deputato Nevi ha ritirato l'articolo aggiuntivo 27.05 a sua prima firma, che la deputata Porchietto ha ritirato l'articolo aggiuntivo 27.09 a sua prima firma, che la deputata Moretto ha ritirato l'articolo aggiuntivo 27.011 a sua prima firma e gli emendamenti 31.12, 31.15, 31.18 a sua prima firma, che la deputata Gadda ha ritirato l'articolo aggiuntivo 31.010 a sua prima firma, che il deputato Zardini ha ritirato l'articolo aggiuntivo 31.011 a sua prima firma, che il deputato Galli ha ritirato l'articolo aggiuntivo 27.019 a sua prima firma, che la deputata Lucchini ha ritirato gli articoli aggiuntivi 31.09 e 31.012 a sua prima firma, che la deputata Maccanti ha ritirato l'articolo aggiuntivo 23.07 a sua prima firma, che il deputato Gavino Manca ha ritirato l'articolo aggiuntivo 28.015 a sua prima firma, che il deputato Micheli ha ritirato l'emendamento 31.13 a sua prima firma, che il deputato Colla ha ritirato l'emendamento 31.16 a sua prima firma e che il deputato Morgoni ha ritirato l'emendamento 31.17 a sua prima firma, che la deputata Liuzzi ha ritirato l'articolo aggiuntivo 23.03 a sua prima firma, che la deputata Orrico ha ritirato gli emendamenti 25.1, 25.6 e l'articolo aggiuntivo 25.06 a sua prima firma, che il deputato Carabetta ha ritirato l'emendamento 25.3 e gli articoli aggiuntivi 31.07 e 31.016 a sua prima firma, che la deputata Galizia ha ritirato l'articolo aggiuntivo 25.03 a sua prima firma, che la deputata Grippa ha ritirato gli emendamenti 26.1, 26.2 e 26.9 a sua prima firma, che il deputato Sut ha ritirato l'emendamento 27.17 e l'articolo aggiuntivo 27.013 a sua prima firma, che il deputato Cantone ha ritirato l'articolo aggiuntivo 27.018 a sua prima firma e che la deputata Alemanno ha ritirato l'emendamento 31.21 a sua prima firma.
  Avverte che gli articoli aggiuntivi Patassini 9.01, Gavino Manca 9.02 e Zardini 28.01 risultano identici all'articolo aggiuntivo Squeri 23.02.
  Avverte, inoltre, che gli identici articoli aggiuntivi Moretto 6.01 e De Toma 6.02, già accantonati, vertono su analoga materia degli articoli aggiuntivi sopra citati e che tutte le proposte emendative sopra riportate saranno esaminate congiuntamente e riferite all'articolo 23.
  Ricorda, infine, che, come concordato nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, svoltosiPag. 130 oggi, la seduta si concluderà entro le ore 21.

  Stefano FASSINA (LEU) ritira l'articolo aggiuntivo Bersani 30.01.

  Martina NARDI, presidente, ricorda che nella scorsa seduta la Commissione aveva concluso i propri lavori accantonando tutte le proposte emendative riferite agli articoli da 23 a 35. Dà quindi conto delle sostituzioni e invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere parere sulle proposte emendative relative all'articolo 23.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Saltamartini, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato), sugli identici emendamenti Zanella 23.1, Palmieri 23.2, Butti 23.3 e Bruno Bossio 23.4, nonché sugli identici emendamenti Squeri 23.5, Carabetta 23.6 e Alaimo 23.7. Invita quindi al ritiro degli identici emendamenti Bruno Bossio 23.13 e Zanella 23.14, degli identici emendamenti Bruno Bossio 23.15 e Zanella 23.16, Cunial 23.17, Moretto 23.18, Porchietto 23.27, degli identici emendamenti Serritella 23.28 e Bruno Bossio 23.30 sui quali altrimenti il parere sarebbe contrario. Invita altresì al ritiro dell'articolo aggiuntivo Squeri 23.02, e degli identici articoli aggiuntivi Patassini 9.01 e Gavino Manca 9.02 e dell'articolo aggiuntivo Zardini 28.01, nonché degli identici articoli aggiuntivi Moretto 6.01 e De Toma 6.02 che riguardando tutti la materia delle infrastrutture energetiche della Sardegna, come anticipato dalla Presidenza, saranno esaminati contestualmente.

  La sottosegretaria di Stato Caterina BINI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Martina NARDI, presidente, avverte che il deputato Zardini, a nome del gruppo PD, dichiara di voler ritirare tutte le proposte emendative dei componenti del suo gruppo sulle quali i relatori hanno invitato i presentatori al loro ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Avverte altresì che il deputato Binelli, a nome del gruppo Lega, dichiara di voler ritirare tutte le proposte emendative dei componenti del suo gruppo sulle quali i relatori hanno invitato i presentatori al loro ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Avverte che la deputata Alaimo, a nome del gruppo Insieme per il futuro, dichiara di voler ritirare tutte le proposte emendative dei componenti del suo gruppo sulle quali i relatori hanno invitato i presentatori al loro ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Sara MORETTO (IV) ritira l'emendamento 23.18 a sua firma.

  Martina NARDI, presidente, prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Zanella 23.1, Palmieri 23.2, Butti 23.3 e Bruno Bossio 23.4, nonché degli identici emendamenti Squeri 23.5, Carabetta 23.6 e Alaimo 23.7 accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Zanella 23.1, Palmieri 23.2, Butti 23.3 e Bruno Bossio 23.4, nonché gli identici emendamenti Squeri 23.5, Carabetta 23.6 e Alaimo 23.7, come riformulati in identico testo (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Cunial 23.17: si intende vi abbia rinunciato.
  Avverte che sono stati ritirati dai rispettivi presentatori gli emendamenti Porchietto 23.27 e Serritella 23.28. Pone quindi in votazione l'articolo aggiuntivo Squeri 23.02.

  Luca SQUERI (FI) illustrando l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 23.02, specifica che il parere contrario da parte del Governo sarebbe motivato dall'eccessiva onerosità, circa 9 euro a cittadino italiano: sottolinea che la sua mancata approvazione determina comunque un peso finanziario Pag. 131pari a circa 300 euro per ciascun cittadino della Sardegna.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Squeri 23.02 e De Toma 6.02.

  Martina NARDI, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere parere sulle proposte emendative relative all'articolo 24. Avverte che per un mero errore materiale era stato comunicato, erroneamente, che i presentatori avevano ritirato l'emendamento Butti 24.1, identico all'emendamento Moretto 24.2: deve quindi considerarsi presente nel fascicolo tra gli emendamenti da esaminare.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA), relatrice, anche a nome del relatore Benamati, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato), sugli identici emendamenti Butti 24.1 e Moretto 24.2, sugli identici emendamenti Palmieri 24.5, Pizzetti 24.6 e Zanella 24.7, sull'emendamento Masi 24.8, sugli identici emendamenti Soverini 24.10 e Patassini 24.11 nonché sugli identici emendamenti Squeri 24.12, Alaimo 24.13 e Bruno Bossio 24.14. Avverte che dalla loro approvazione risulterebbe assorbito l'emendamento Bruno Bossio 24.9 che invita i presentatori, peraltro, a ritirare, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Martina NARDI, presidente, avverte che i gruppi che in precedenza hanno dichiarato di voler ritirare tutte le proposte emendative riferite all'articolo 23 su cui i relatori avessero formulato un invito al ritiro o espresso parere contrario, confermano tale intenzione anche con riferimento ai restanti articoli.

  Diego ZARDINI (PD) sottoscrive l'emendamento Bruno Bossio 24.9 e lo ritira.

  Martina NARDI, presidente, prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Butti 24.1 e Moretto 24.2, degli identici emendamenti Palmieri 24.5, Pizzetti, 24.6 e Zanella 24.7, dell'emendamento Masi 24.8, degli identici emendamenti Soverini 24.10 e Patassini 24.11 nonché degli identici emendamenti Squeri 24.12, Alaimo 24.13 e Bruno Bossio 24.14, accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Butti 24.1 e Moretto 24.2, gli identici emendamenti Palmieri 24.5, Pizzetti 24.6 e Zanella 24.7, l'emendamento Masi 24.8, gli identici emendamenti Soverini 24.10 e Patassini 24.11 nonché gli identici emendamenti Squeri 24.12, Alaimo 24.13 e Bruno Bossio 24.14, come riformulati in identico testo (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere parere sulla proposta emendativa relativa all'articolo 25.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Saltamartini, invita al ritiro degli identici emendamenti Squeri 25.2 e Alaimo 25.4, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime parere favorevole sull'emendamento Zanella 25.5. Invita al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Palmieri 25.05 e Butti 25.07, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Squeri 25.2. Approva l'emendamento Zanella 25.5 (vedi allegato). Respinge gli identici articoli aggiuntivi Palmieri 25.05 e Butti 25.07.

  Martina NARDI, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere parere sulle proposte emendative relative all'articolo 26.

Pag. 132

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA), relatrice, anche a nome del relatore Benamati, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Donina 26.3, De Luca 26.4, Grippa 26.5 e Pella 26.6.

  La sottosegretaria di Stato Caterina BINI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Donina 26.3, De Luca 26.4, Grippa 26.5 e Pella 26.6 (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere parere sulle proposte emendative relative all'articolo 27.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 27, anche a nome della collega Saltamartini, esprime parere favorevole sull'emendamento Porchietto 27.1, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti Pella 27.2 e Binelli 27.4, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sull'emendamento Bonomo 27.5 nonché sugli identici emendamenti Aprea 27.6 e Iezzi 27.7, purché riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Avverte che gli identici emendamenti Aprea 27.8 e Iezzi 27.9 risulterebbero assorbiti dall'eventuale approvazione in identico testo dell'emendamento Bonomo 27.5 e degli identici emendamenti Aprea 27.6 e Iezzi 27.7. In caso tale approvazione non dovesse intervenire, formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Aprea 27.8 e Iezzi 27.9, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime altresì parere favorevole sugli emendamenti De Toma 27.10, Porchietto 27.12 e Torromino 27.14 nonché sugli identici emendamenti Gagliardi 27.33, Moretto 27.34, Sut 27.36, Gavino Manca 27.37, Squeri 27.38, Zucconi 27.39 e Lucchini 27.40, purché riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sull'emendamento Porchietto 27.11, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Formula quindi un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Mandelli 27.15, Zucconi 27.16, Gavino Manca 27.18, D'Ettore 27.21 e Fregolent 27.22. Esprime parere favorevole sull'emendamento Moretto 27.25 nonché sugli identici emendamenti Ciaburro 27.29 e De Toma 27.30 purché riformulati in identico testo nei termini riportati nell'allegato (vedi allegato).
  Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti D'Ettore 27.27 e Zucconi 27.28 purché riformulati nei termini riportati nell'allegato (vedi allegato).
  Avverte che gli identici emendamenti Aprea 27.31 e Iezzi 27.32 risulterebbero assorbiti dall'eventuale approvazione in identico testo dell'emendamento Moretto 27.25 e degli identici emendamenti Ciaburro 27.29 e De Toma 27.30. In caso tale approvazione non dovesse intervenire, formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Aprea 27.31 e Iezzi 27.32, esprimendo altrimenti parere contrario. Formula un invito al ritiro esprimendo parere contrario degli articoli aggiuntivi Gagliardi 27.07, Vallascas 27.08, Zucconi 27.010 e Gavino Manca 27.012. Formula quindi un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Moretto 27.017, evidenziando la possibilità che il suo contenuto sia trasposto in un ordine del giorno.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Martina NARDI, presidente, prende atto che l'onorevole Polidori accetta la riformulazione dell'emendamento Porchietto 27.1 avanzata dai relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Porchietto 27.1 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, prende atto che i presentatori degli identici emendamentiPag. 133 Pella 27.2 e Binelli 27.4 accettano la riformulazione avanzata dai relatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Pella 27.2 e Binelli 27.4 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione in identico testo dell'emendamento Bonomo 27.5 nonché degli identici emendamenti Aprea 27.6 e Iezzi 27.7.

  La Commissione approva l'emendamento Bonomo 27.5 e gli identici emendamenti Aprea 27.6 e Iezzi 27.7, come riformulati in identico testo (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, avverte che come preannunciato dal relatore Benamati gli identici emendamenti Aprea 27.8 e Iezzi 27.9 risultano assorbiti dall'approvazione, in identico testo, dell'emendamento Bonomo 27.5 e degli identici emendamenti Aprea 27.6 e Iezzi 27.7.

  Sara MORETTO (IV), accetta tutte le riformulazioni proposte dai relatori per le proposte emendative a sua firma riferite all'articolo 27 e ritira l'articolo aggiuntivo a sua firma 27.017.

  Martina NARDI, presidente prende atto che i presentatori accettano la riformulazione in identico testo degli emendamenti De Toma 27.10, Porchietto 27.12, Torromino 27.14, nonché gli identici emendamenti Gagliardi 27.33, Sut 27.36, Gavino Manca 27.37, Squeri 27.38, Zucconi 27.39 e Lucchini 27.40.

  La Commissione approva gli emendamenti De Toma 27.10, Porchietto 27.12, Torromino 27.14, e gli identici emendamenti Gagliardi 27.33, Moretto 27.34, Sut 27.36, Gavino Manca 27.37, Squeri 27.38, Zucconi 27.39 e Lucchini 27.40, come riformulati in identico testo (nuova formulazione) (vedi allegato). Respinge quindi gli identici emendamenti Zucconi 27.16 e D'Ettore 27.21.

  Angela MASI (M5S) sottoscrive l'emendamento De Toma 27.30.

  Martina NARDI, presidente prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'emendamento Ciaburro 27.29 e De Toma 27.30.

  La Commissione approva gli emendamenti Moretto 27.25, Ciaburro 27.29 e De Toma 27.30, come riformulati in identico testo (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente prende atto che i presentatori accettano la riformulazione degli identici emendamenti D'Ettore 27.27 e Zucconi 27.28.

  La Commissione approva gli identici emendamenti D'Ettore 27.27 e Zucconi 27.28 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Catia POLIDORI (FI) sottoscrive l'emendamento Porchietto 27.11 e ne accetta la riformulazione.

  La Commissione approva l'emendamento Porchietto 27.11 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, avverte che, come preannunciato dal relatore Benamati, gli identici emendamenti Aprea 27.31 e Iezzi 27.32 risultano assorbiti dall'approvazione, in identico testo, dell'emendamenti Moretto 27.25, Ciaburro 27.29 e De Toma 27.30.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Gagliardi 27.07, Vallascas 27.08 e Zucconi 27.010.

  Martina NARDI, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere parere sulle proposte emendative relative all'articolo 28.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA), relatrice, anche a nome del collega Benamati con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 28, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti PorchiettoPag. 134 28.1, Torromino 28.2, Soverini 28.3 e Fiorini 28.4. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Trizzino 28.5. Esprime parere favorevole sull'emendamento Masi 28.6 nonché sugli emendamenti De Toma 28.11 e Moretto 28.13 purché riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime altresì parere favorevole sugli emendamenti Polidori 28.7 e D'Attis 28.8 purché riformulati rispettivamente nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Propone quindi di accantonare gli identici emendamenti Novelli 28.9, e Marco Di Maio 28.10 nonché l'emendamento Spena 28.14 per un supplemento di valutazioni. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Scanu 28.15. Propone quindi di accantonare gli identici emendamenti, D'Ettore 28.16, Barzotti 28.17 e Bruno Bossio 28.19. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Zucconi 28.20, degli identici emendamenti D'Ettore 28.21, Fregolent 28.22, Caretta 28.23, Gavino Manca 28.24, Squeri 28.25 e Zucconi 28.26, dell'emendamento Mazzetti 28.27, degli identici emendamenti D'Ettore 28.28 e Zucconi 28.29 nonché dell'emendamento Sandra Savino 28.30.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Polidori 28.31 purché riformulato nei termini riportato in allegato (vedi allegato). Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Sandra Savino 28.32. Propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Porchietto 28.02, Polidoro 28.03, Foti 28.04, De Luca 28.05, Marco Di Maio 28.06, Foscolo 28.07 nonché gli identici articoli aggiuntivi Polidori 28.08, Foti 28.09, De Luca 28.010, Polidori 28.011, Marco Di Maio 28.012 e Foscolo 28.018. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Sandra Savino 28.013; chiede quindi di accantonare gli articoli aggiuntivi Lacarra 28.016 e Binelli 28.017.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN esprime parere conforme a quello dei relatori. Aggiunge quindi una considerazione relativamente agli identici articoli aggiuntivi Polidori 28.08, Foti 28.09, De Luca 28.010, Polidori 28.011, Marco Di Maio 28.012 e Foscolo 28.018, che intervengono in materia di mediazione creditizia, per preannunciare la presentazione di una riformulazione che agisca sull'incompatibilità alla doppia attività, ottenendo pertanto il medesimo risultato con un diverso approccio rispetto alla versione originaria.

  La sottosegretaria Caterina BINI, nel segnalare un orientamento favorevole del Governo sugli identici emendamenti D'Ettore 28.16, Barzotti 28.17 e Bruno Bossio 28.1928.16 fa presente che i relatori ne hanno chiesto l'accantonamento in attesa del completamento delle verifiche da parte della Ragioneria centrale dello Stato.

  Martina NARDI, presidente, accogliendo la richiesta dei relatori, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti, Novelli 28.9, e Marco Di Maio 28.10, dell'emendamento Spena 28.14, degli identici emendamenti, D'Ettore 28.16, Barzotti 28.17 e Bruno Bossio 28.19, degli identici articoli aggiuntivi Porchietto 28.02, Polidori 28.03, Foti 28.04, De Luca 28.05, Marco Di Maio 28.06, Foscolo 28.07, degli identici articoli aggiuntivi Polidori 28.08, Foti 28.09, De Luca 28.010, Polidori 28.011, Marco Di Maio 28.012 e Foscolo 28.018, nonché degli articoli aggiuntivi Lacarra 28.016 e Binelli 28.017.

  Lucia SCANU (MISTO) ritira l'emendamento a sua firma 28.15.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Porchietto 28.1, Torromino 28.2, Soverini 28.3 e Fiorini 28.4 (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Trizzino 28.5: si intende che vi abbia rinunciato. Prende quindi atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'emendamento Polidori 28.7.

Pag. 135

  La Commissione approva l'emendamento Polidori 28.7 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'emendamento D'Attis 28.8.

  La Commissione approva l'emendamento D'Attis 28.8 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione in identico testo dell'emendamento Masi 28.6 e degli identici emendamenti De Toma 28.11 e Moretto 28.13.

  La Commissione approva l'emendamento Masi 28.6 e gli identici emendamenti De Toma 28.11 e Moretto 28.13, come riformulati in identico testo (nuova formulazione) (vedi allegato). Respinge quindi l'emendamento Zucconi 28.20.

  Martina NARDI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento D'Ettore 28.21: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 28.26.

  Martina NARDI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento D'Ettore 28.28: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 28.29.

  Martina NARDI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'emendamento Polidori 28.31.

  La Commissione approva l'emendamento Polidori 28.31 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere parere sulle proposte emendative relative all'articolo 29.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, anche a nome della collega Saltamartini, con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 29, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Sandra Savino 29.02 e Zucconi 29.03.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Zucconi 29.03.

  Martina NARDI, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere parere sulle proposte emendative relative all'articolo 31.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA), relatrice, anche a nome del collega Benamati, con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 31, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Alemanno 31.1, Colletti 31.2, 31.3, 31.4, 31.5, 31.6, 31.7, 31.8 e 31.9. Chiede quindi di accantonare l'emendamento Moretto 31.10. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Topo 31.11, Squeri 31.14, Colletti 31.19, Alemanno 31.20 e Morgoni 31.22. Esprime parere favorevole sull'emendamento Alemanno 31.23. Chiede di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Mandelli 31.03 e Mollicone 31.05 nonché l'articolo aggiuntivo Moretto 31.06.

  La sottosegretaria Caterina BINI esprime parere conforme ai relatori.

  Martina NARDI, presidente, accogliendo la richiesta dei relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Moretto 31.10, degli identici articoli aggiuntivi Mandelli 31.03 e Mollicone 31.05 nonché dell'articolo aggiuntivo Moretto 31.06.

Pag. 136

  Maria Soave ALEMANNO (M5S), intervenendo a illustrare l'emendamento 31.1 a sua firma, evidenzia che esso mira a delegare il Governo ad adottare una riforma del settore assicurativo in materia di responsabilità civile. Ricorda in proposito che tutte le associazioni rappresentative del settore hanno evidenziato la necessità di riformare la legislazione vigente in materia, non essendo essa più conforme alle attuali esigenze, sia dei cittadini che degli operatori. Ribadisce quindi l'esigenza di dare risposte concrete e immediate alle istanze di razionalizzazione di una normativa risultante dalla stratificazione di interventi che si sono accavallati nel corso degli anni e che attualmente non consentono di erogare un prodotto assicurativo adeguato rispetto dalle esigenze.

  La Commissione respinge l'emendamento Alemanno 31.1.

  Martina NARDI, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Colletti 31.2, 31.3, 31.4, 31.5, 31.6, 31.7, 31.8, 31.9 e 31.19: s'intende vi abbia rinunciato.

  Maria Soave ALEMANNO (M5S), intervenendo a illustrare l'emendamento 31.20, osserva che esso mira a superare lo stallo che vede da undici anni la mancata emanazione del decreto del Ministero dello sviluppo economico volto a regolamentare i profili assicurativi delle macchine munite di targhe non collegate a un profilo assicurativo valido. Ricorda che si tratta di un fenomeno massiccio, essendo attualmente pari a 2.600.000 la stima degli autoveicoli circolanti non assicurati, cui consegue un danno rilevante sia per la sicurezza e la tutela dei cittadini sia per i profili di equità. Ricorda infatti l'incapienza rispetto alle esigenze dell'apposito fondo volto del indennizzare i danni causati da veicoli non assicurati, nonché il prevedibile calo dei premi assicurativi che si avrebbe qualora ci fosse la certezza di un indennizzo anche nel caso di danni causati da autoveicoli non coperti da assicurazione. Sollecita quindi un intervento tempestivo volto ad aumentare la copertura assicurativa sul territorio.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Alemanno 31.20 e approva l'emendamento Alemanno 31.23 (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, invita i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative relative all'articolo 32.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, anche a nome della correlatrice Barbara Saltamartini, esprime parere favorevole sugli emendamenti Vallascas 32.1, D'Elia 32.3 e Moretto 32.9, a condizione che gli stessi siano riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Invita quindi il presentatore al ritiro dell'emendamento Vallascas 32.6 e dell'articolo aggiuntivo Vallascas 32.01, esprimendo altrimenti parere contrario. Chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo Davide Crippa 32.03.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN esprime pareri conformi a quelli dei relatori.

  Martina NARDI, presidente, fa presente che i presentatori degli emendamenti Vallascas 32.1, D'Elia 32.3 e Moretto 32.9, dichiarano di accettare la riformulazione proposta dai relatori.

  Angela MASI (M5S), intervenendo sulla riformulazione in identico testo degli emendamenti Vallascas 32.1, D'Elia 32.3 e Moretto 32.9, sottolinea che, sebbene si accinga a votare favorevolmente, in conformità con le indicazioni dei relatori e del Governo, reputa preferibile la norma del testo base non emendata. La riformulazione proposta prevede infatti delle esclusioni dall'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie in caso di omessa notifica delle operazioni di concentrazione, nei casi in cui tale notifica sia prevista. Il testo emendato risulterà quindi più morbido di quello iniziale, con conseguentiPag. 137 effetti sfavorevoli in tema di antitrust.

  La Commissione approva gli emendamenti Vallascas 32.1, D'Elia 32.3 e Moretto 32.9, come riformulati in identico testo (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Martina NARDI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Vallascas 32.6 e dell'articolo aggiuntivo Vallascas 32.01: s'intende vi abbia rinunciato.
  Invita quindi i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative relative agli articoli 33 e 35.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA), relatrice, anche a nome del correlatore Gianluca Benamati, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Bignami 33.1 e Zucconi 35.1, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN esprime pareri conformi a quelli dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bignami 33.1 e Zucconi 35.1.

  Martina NARDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 21.