CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 giugno 2022
818.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 329

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della vicepresidente Rossana BOLDI.

  La seduta comincia alle 8.30.

Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati.
Testo unificato C. 2307 Magi e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Lisa NOJA (IV), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata a esprimere alla II Commissione (Giustizia) il parere, per le parti di competenza, sul testo unificato delle proposte di legge C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini, adottato come testo base dalla Commissione Giustizia nella seduta dell'8 settembre 2021, come risultante dagli emendamenti approvati presso la medesima Commissione. Entrando nel merito del provvedimento, rileva che l'articolo 1 interviene sul testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 (d'ora in avanti, «TU stupefacenti»), per consentire a persone maggiorenni la coltivazione e la detenzione, esclusivamente per uso personale, di massimo quattro piante femmine di cannabis idonee e finalizzate alla produzione di sostanza stupefacente e del prodotto da esse ottenuto.
  L'articolo 2 interviene sull'articolo 73 del TU stupefacenti, rimodulando la disciplina sanzionatoria penale prevista per i reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Si conferma che le pene sono aumentate se i fatti sono commessi da tre o più persone (comma 6) e diminuite per coloro che si adoperino per collaborare con le autorità (comma 7). In caso di condanna o patteggiamento della pena, è sempre ordinata la confisca penale, anche per equivalente (comma 7-bis).
  L'articolo 3, comma 1, inserisce nel TU stupefacenti l'articolo 73-bis, per punire, con le sanzioni penali della reclusione e della multa entro determinati limiti, minimoPag. 330 e massimo, la produzione, l'acquisto e la cessione illeciti di lieve entità – per i mezzi, la modalità o le circostanze dell'azione ovvero per la quantità – di sostanze stupefacenti. Il comma 2 prevede l'applicabilità, anche ai fatti di lieve entità, dell'attenuante prevista dall'articolo 73, comma 7, del TU stupefacenti, per quanti collaborino con le autorità I commi 3 e 4 dell'articolo 73-bis ricalcano sostanzialmente i contenuti degli attuali commi 5-bis e 5-ter dell'articolo 73 del TU stupefacenti. Si prevede, quando la fattispecie lieve è commessa da un tossicodipendente, che il giudice possa applicare, in luogo delle pene detentive e pecuniarie, il lavoro di pubblica utilità per una durata corrispondente a quella della sanzione detentiva (comma 3). Analogamente si procede quando un tossicodipendente commette, in relazione alla propria condizione di dipendenza, un reato diverso dai fatti di lieve entità relativi agli stupefacenti (purché non sia un reato contro la persona o uno dei gravi delitti per i quali è consentita una più lunga durata delle indagini preliminari), per il quale il giudice infligga una pena non superiore a un anno di detenzione (comma 4). Rispetto alla normativa vigente, si richiede: che la condizione di tossicodipendenza, che giustifica la sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità, sia certificata da una struttura sanitaria pubblica o da una struttura privata autorizzata a svolgere attività sanitaria e socio-sanitaria a favore di soggetti tossicodipendenti (ex articolo 116 del TU stupefacenti); che al lavoro di pubblica utilità si accompagni la frequentazione di un programma terapeutico di recupero presso i servizi pubblici per l'assistenza ai tossicodipendenti, ovvero nell'ambito di una struttura privata autorizzata ai sensi del citato articolo 116. In caso di violazione degli obblighi connessi allo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, su richiesta del pubblico ministero o d'ufficio, il giudice che procede, o quello dell'esecuzione, tenuto conto dell'entità dei motivi e delle circostanze della violazione, dispone la revoca della pena con conseguente ripristino di quella sostituita. Osserva che si tratta di una disposizione volta a incidere sulle competenze della XII Commissione.
  Infine, il comma 5 specifica che non può essere considerato un fatto di lieve entità lo spaccio di stupefacenti a minorenni da parte di un maggiorenne e, dunque, non si applicano le pene ridotte.
  L'articolo 4 apporta alcune modifiche al delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di cui all'articolo 74 del TU stupefacenti, mentre l'articolo 5 del provvedimento in esame interviene sull'articolo 75 del TU stupefacenti, che prevede l'applicazione di sanzioni amministrative in relazione alle fattispecie di reato previste da tale articolo in base all'oggettiva destinazione di quanto prodotto all'uso esclusivamente personale del coltivatore.
  L'articolo 6 interviene sull'articolo 77 del TU stupefacenti, che configura come illecito amministrativo l'abbandono, in un luogo pubblico o aperto al pubblico ovvero in un luogo privato di comune o altrui uso, di siringhe o di altri strumenti pericolosi utilizzati per l'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, tale da mettere a rischio l'incolumità altrui. Il provvedimento in esame raddoppia la sanzione amministrativa pecuniaria quando i fatti siano commessi all'interno o in prossimità di scuole di ogni ordine o grado, comunità giovanili, caserme, carceri, ospedali, strutture per la cura e la riabilitazione dei tossicodipendenti (luoghi di cui all'articolo 80, comma 1, lettera g), del TU stupefacenti).
  L'articolo 7 interviene sull'articolo 104 del TU stupefacenti relativo alla promozione e al coordinamento, a livello nazionale, delle attività di educazione ed informazione. Inserendo il comma 2-bis, il provvedimento demanda al Ministero dell'istruzione, in collaborazione con gli uffici scolastici regionali, con gli enti locali e con la presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche antidroga, la promozione, all'inizio di ogni anno scolastico, nelle scuole di primo e secondo grado, di una giornata nazionale sui danni derivanti da alcolismo, tabagismo e uso delle sostanze stupefacenti e psicotrope. Al riguardo,Pag. 331 fa presente che nel parere che la Commissione approverà sarebbe opportuno inserire la necessità della previsione di un coinvolgimento del Ministero della salute.
  L'articolo 8, anch'esso da segnalare in relazione alle competenze della XII Commissione, interviene sull'articolo 114 del TU stupefacenti, relativo agli obiettivi di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti posti a carico dei comuni, per specificare che gli enti locali dovranno predisporre anche interventi di inserimento socio-lavorativo e occupazionale.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che lo svolgimento della discussione, la presentazione della proposta di parere e la votazione della stessa avranno luogo nella giornata odierna, dalle ore 13.30, essendo la Commissione di merito convocata per la votazione sul conferimento del mandato al relatore alle ore 15.45.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame alla seduta successiva.

  La seduta termina alle 8.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 8.45 alle 8.55 e dalle 15.55 alle 16.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della vicepresidente Rossana BOLDI.

  La seduta comincia alle 14.

Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati.
Testo unificato C. 2307 Magi e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione. – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana odierna.

  Rossana BOLDI, presidente, ricorda che nella seduta antimeridiana odierna la relatrice, deputata Noja, ha svolto la relazione. Chiede, quindi, se vi siano richieste di intervento in discussione.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA), sottolineando che il Paese si trova in un contesto estremamente difficile caratterizzato dal protrarsi degli effetti economici della pandemia, dal deciso aumento dei prezzi dell'energia a causa dell'instabilità internazionale, delle prospettive negative del mondo del lavoro e dalla siccità, che ha pesanti ripercussioni sulla produzione agricola, reputa che un provvedimento avente per oggetto la legalizzazione della coltivazione della cannabis non possa rappresentare in alcun modo una priorità.
  Nel ribadire la propria posizione rispetto alla pericolosità di tutte le droghe, osserva che, contrariamente a quanto previsto dal testo in discussione, le sanzioni pecuniarie andrebbero incrementate, anche con la finalità di reperire risorse per il recupero delle persone tossicodipendenti.

  Lisa NOJA (IV), relatrice, nessun altro chiedendo di intervenire in discussione, illustra una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 1).

  Angela IANARO (PD) propone di trasformare l'osservazione contenuta nel parere in una condizione, rilevando che appare imprescindibile il coinvolgimento del Ministero della salute nelle campagne di sensibilizzazione da svolgersi presso gli istituti scolastici circa i rischi derivanti dal consumo di alcol, tabacco e sostanze stupefacenti.

  Lisa NOJA (IV), relatrice, manifesta disponibilità ad accogliere la proposta di modifica avanzata dalla deputata Ianaro e, pertanto, riformula la proposta di parere (vedi allegato 2).

Pag. 332

  Roberto NOVELLI (FI) preannuncia il voto contrario del gruppo di Forza Italia sulla proposta di parere della relatrice, segnalando la complessità del tema oggetto del provvedimento in discussione e dichiarandosi non convinto dell'opportunità di un'apertura alla coltivazione in proprio della cannabis come prospettata nel testo in esame.

  Marcello GEMMATO (FDI) dichiara il voto contrario di Fratelli d'Italia sulla proposta di parere, motivandolo con la non priorità del tema oggetto della proposta di legge, già segnalata dal collega Panizzut, nonché con il non sufficiente approfondimento del testo in esame rispetto alla complessità della problematica. Segnala che non sono affrontate in maniera adeguata le criticità legate al livello di THC contenuto nelle piante coltivate e richiama le difficoltà che si riscontrano attualmente nella produzione nazionale di farmaci a base di cannabis, con gravi conseguenze per quanto riguarda la continuità delle cure. Ritiene che in tale contesto andrebbe posta maggiore attenzione sulla necessità di assicurare la disponibilità di cannabis per uso medico piuttosto che per finalità cosiddette «ricreative».

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice, come riformulata (vedi allegato 2).

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza.
Testo unificato C. 105 Boldrini e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione. – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Rossana BOLDI, presidente, ricorda che, come stabilito a seguito della riunione di stamani dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione esprimerà il parere di competenza alla I Commissione (Affari costituzionali) sul testo unificato adottato come testo base da quest'ultima, non essendovi la certezza di potersi esprimere sul testo risultante dall'approvazione degli emendamenti, che la Commissione di merito sta ancora esaminando. È evidente che, ove sarà trasmesso il testo modificato dagli emendamenti approvati e se ve ne saranno le condizioni, la XII Commissione potrà esprimersi nuovamente sul nuovo testo.
  Dà, quindi, la parola alla relatrice, deputata Carnevali, per lo svolgimento della relazione.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, fa presente che il provvedimento in esame si compone di due articoli. L'articolo 1 interviene con alcune modifiche sulla legge n. 91 del 1992, mentre l'articolo 2 detta alcune disposizioni di coordinamento e finali.
  L'articolo 1, in particolare, introduce una nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza in seguito a un percorso scolastico (cosiddetto ius culturae), mediante modifiche e integrazioni alla legge 5 febbraio 1992, n. 91. Più specificamente, tale articolo prevede che acquisisce la cittadinanza italiana il minore straniero nato in Italia o che vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che abbia risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia e che, ai sensi della normativa vigente, abbia frequentato regolarmente, nel territorio nazionale, per almeno cinque anni, uno o più cicli scolastici presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennale o quadriennale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. La cittadinanza si acquisisce tramite la seguente procedura: entro il compimento della maggiore età dell'interessato, a seguito di una dichiarazione di volontà in tal senso espressa all'ufficiale di stato civile del comune di residenza del minore da entrambi i genitori legalmente residenti in Italia o da chi esercita la responsabilità genitoriale; entro due anni dal raggiungimento della maggiore età, su richiesta diretta dell'interessato, espressa anche in questo caso all'ufficiale dello stato civile. Nei due anni successivi al compimento della maggiore età, l'interessato può Pag. 333rinunciare alla cittadinanza italiana se in possesso di altra cittadinanza.
  Il medesimo articolo 1 dispone inoltre che gli ufficiali di anagrafe siano tenuti a comunicare ai residenti di cittadinanza straniera, nei sei mesi precedenti il compimento del diciottesimo anno di età, la facoltà di acquisto del diritto di cittadinanza, con indicazione dei relativi presupposti e delle modalità di acquisto. L'inadempimento dell'obbligo di informazione sospende i termini di decadenza per la dichiarazione di elezione della cittadinanza.
  L'articolo 2, oltre a recare, a fini di coordinamento, l'abrogazione di una norma vigente, demanda a un regolamento governativo da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti e del Consiglio di Stato, il compito di coordinare, riordinare e raccogliere in un unico testo le disposizioni di natura regolamentare vigenti in materia di cittadinanza.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-A) ringrazia la relatrice per la relazione svolta, esaustiva e puntuale. Entrando nel merito del provvedimento, che definisce del tutto condivisibile, evidenzia tuttavia come, in alcuni casi, risulterebbe a suo avviso consigliabile evitare di riservare la normativa di dettaglio interamente alla normativa secondaria del Governo.
  In particolare, sollecita l'attenzione dei colleghi sul fatto che il testo unificato in esame non sembra escludere che lo straniero si iscriva ai percorsi scolastici o formativi, e li frequenti per il periodo di tempo richiesto, con la esclusiva finalità, del tutto strumentale, di acquisire la cittadinanza, senza minimamente preoccuparsi dell'esigenza di concludere, con profitto, il percorso di studi iniziato. Evidenziando come tale elemento costituisca un vulnus, e definisca un quadro normativo ben diverso, e meno restrittivo, da quello previsto in altri Paesi, sottopone alla Commissione l'opportunità di sollecitare la Commissione di merito a intervenire sul punto.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, replicando al deputato Massimo Enrico Baroni, gli dà atto che l'eventualità da lui prospettata non può essere certamente esclusa. Tuttavia, a livello ipotetico, non può essere escluso nemmeno il caso che il minore, pur essendo animato dalle migliori intenzioni e dalla volontà di completare il proprio percorso di studi nei tempi previsti, non riesca a farlo per ragioni del tutto estranee a quelle, di tipo strumentale, evocate dal collega.
  La prospettiva da questi proposta, a suo avviso, rischia di essere percepita come viziata da una visione pregiudiziale di fondo, che sarebbe bene evitare. Fa presente che la normativa vigente consente l'acquisizione della cittadinanza a condizioni assai gravose, che giungono persino a richiedere di provare la percezione di un determinato livello di reddito.
  Nel ribadire la necessità di superare questo stato di cose, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-A), replicando alla relatrice e ringraziandola per le ulteriori considerazioni svolte, ribadisce l'assenso di fondo della propria componente sul provvedimento in oggetto e allude ironicamente al fatto che, se dovessero applicarsi a tutti, indistintamente, le condizioni reddituali citate dalla collega, a dover rinunciare alla cittadinanza, se non ci fosse il reddito di cittadinanza, sarebbero probabilmente anche moltissimi cittadini che italiani già lo sono.

  Sara FOSCOLO (LEGA), citando le argomentazioni svolte dal collega Massimo Enrico Baroni, si compiace nel constatare che l'esigenza di porre una condizione per l'acquisizione della cittadinanza, relativa alla qualità del rendimento scolastico e non alla mera frequenza ai corsi per un dato periodo di tempo, non sia un tema sollevato solo dal proprio gruppo di appartenenza. Paventa, in generale, il rischio che la cittadinanza concessa ai minori sulla base dello ius scholae non diventi in realtà uno strumento di regolarizzazione surrettizia della posizione dei loro genitori, costituendo in tal senso uno ius soli mascherato. Si chiede, ad esempio, se l'entrata in Pag. 334vigore del testo in esame consentirà l'espulsione del genitore, straniero, di un minore divenuto cittadino italiano. Nel ribadire la contrarietà del proprio gruppo sul provvedimento in esame, sottolinea come le priorità del Paese in questo momento siano a suo avviso ben altre.

  Lisa NOJA (IV), replicando agli interventi precedenti, evidenzia in primo luogo come sia a suo avviso inappropriato, e discriminatorio, concepire l'acquisizione della cittadinanza come un premio da elargire a chi sia riuscito a terminare con profitto, e nei tempi previsti, un percorso di studi. Si tratta invece di riconoscere l'esistenza di un legame tra il minore ed il nostro Paese, un legame che una frequenza scolastica prolungata come quella richiesta non può non aver creato. Si tratta di minori che, in molti casi, hanno vissuto in Italia una porzione della loro vita ben maggiore di quella vissuta nel proprio Paese di origine, che in molti casi nemmeno conoscono. Consentire ai minori stranieri, alle condizioni previste, di acquisire la cittadinanza italiana, serve anche alla comunità nazionale nel suo complesso, perché contribuisce ad evitare ghettizzazioni e situazioni di estraniamento. Replicando invece a un'altra osservazione, formulata dalla deputata Foscolo, evidenza come cittadinanza e residenza non siano sinonimi: il cittadino è libero di allontanarsi dal territorio nazionale e di tornarvi quando vuole.
  Concludendo, chiede ai colleghi di non usare l'argomentazione secondo la quale il Paese avrebbe altre priorità: forse per qualcuno è effettivamente così, ma per i minori in questione trovare risposta alla propria esigenza di riconoscimento non costituisce certo una questione secondaria.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Disposizioni per l'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza di genere e domestica.
Nuovo testo unificato C. 1458 Frassinetti e abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione. – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 giugno 2022.

  Rossana BOLDI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice, deputata D'Arrando, ha svolto la relazione. Nessuno chiedendo di intervenire in sede di discussione, invita la relatrice a illustrare la proposta di parere.

  Celeste D'ARRANDO (M5S), relatrice, alla luce delle considerazioni svolte nella seduta precedente, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

  Elena CARNEVALI (PD), nel ricordare che con provvedimenti adottati recentemente sono state iscritte a bilancio risorse finalizzate all'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, sottolinea, a nome del Partito Democratico, l'importanza del provvedimento in discussione, che consente di avere a disposizione ulteriori strumenti per la protezione delle donne. Ricorda, infatti, che per uscire da un contesto in cui si è esposti ad atti di violenza non occorre solo la necessaria volontà ma anche l'indipendenza economica, che può essere assicurata solo da un lavoro.

  Rossana BOLDI, presidente, nel constatare l'appoggio trasversale di tutti i gruppi rispetto alle finalità della proposta di legge in esame, auspica che non vengono posti problemi di carattere finanziario da parte del Governo. Invita pertanto ad adottare un atteggiamento deciso per scongiurare tale pericolo.

  Sara FOSCOLO (LEGA) preannuncia il voto favorevole del gruppo della Lega sulla proposta di parere, ribadendo che l'indipendenza economica rappresenta un fattore importante per il contrasto alla violenza sulle donne.

  Giuseppina VERSACE (FI), nell'associarsi alle considerazioni espresse dalla presidente Boldi rispetto alla necessità di vigilare affinché non vi siano ostacoli di tipo finanziario alla persecuzione dell'iter del Pag. 335provvedimento, dichiara il voto favorevole del gruppo Forza Italia sulla proposta di parere. Sottolinea che l'adozione di ulteriori misure può contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di una maggiore indipendenza economica delle donne vittime di violenza, realizzato in maniera insufficiente con le misure finora approvate.

  Carmela BUCALO (FDI) preannuncia il voto convintamente favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere in quanto il testo discussione può consentire di dare maggiore forza alle donne vittime di violenza, assicurando loro l'indipendenza economica.

  Lisa NOJA (IV), nel richiamare le iniziative portate avanti dalla collega Annibali sul tema in oggetto, preannuncia il voto favorevole di Italia Viva sulla proposta di parere rispetto ad un testo che mira a potenziare l'indipendenza economica delle donne vittime di violenza. Nel condividere le preoccupazioni espresse dalla presidente Boldi sulle possibili difficoltà in termini di reperimento delle risorse necessarie, ricorda che la tutela delle persone vulnerabili dovrebbe costituire una priorità tale da prescindere da considerazioni di natura economica.

  Celeste D'ARRANDO (M5S), relatrice, precisando di intervenire come rappresentante del Movimento 5 Stelle e non come relatrice, dichiara il pieno sostegno del suo gruppo rispetto al prosieguo dell'esame del provvedimento in oggetto.

  La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.45.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della vicepresidente Rossana BOLDI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa.

  La seduta comincia alle 14.45.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-08292 Bologna: Iniziative per limitare il ricorso da parte delle ASL a personale medico esterno.

  Fabiola BOLOGNA (CI) rinuncia a illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Fabiola BOLOGNA (CI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo e ringrazia il sottosegretario per aver chiarito che il ricorso al personale medico esterno è una prassi di natura puramente temporanea, che non può e non deve diventare la norma. Il rischio, altrimenti, è quello del depauperamento del sistema sanitario nazionale, attraverso la mortificazione degli specialisti che vi sono stabilmente incardinati. Il ricorso al personale esterno infatti, pagato «a gettone», alletta i professionisti del settore, che possono lavorare a ritmi meno stressanti e con una retribuzione maggiore ma, oltre a comportare costi davvero significativi per la finanza pubblica, ha il forte demerito aggiuntivo di allontanare sempre il sistema sanitario nazionale dal proprio modello di funzionamento classico, fondato sulla professionalità e affidabilità delle risorse umane. Tali espedienti pertanto, comprensibili come soluzione tampone in contesti emergenziali, devono essere quanto prima abbandonati. È necessario, al contrario, adoperarsi il più possibile per valorizzare e fidelizzare le risorse umane stabilmente incardinate nei ruoli del settore sanitario, consentendo al personale più anziano la giusta flessibilità di mansioni e investendo il più possibile sul ricambio generazionale e sulla gratificazione dei lavoratori.

5-08293 Novelli: Corsi per i medici dell'emergenza sanitaria territoriale svolti nell'ultimo triennio e previsti per il 2022.

  Roberto NOVELLI (FI) rinuncia a illustrare l'interrogazione in titolo.

Pag. 336

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Roberto NOVELLI (FI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario, che ringrazia, pur evidenziando come il quadro rappresentato lascia talune questioni inevase. Se l'indirizzo generale che emerge dalle linee di sviluppo tracciate, per il comparto salute, dal PNRR, è quello di un significativo potenziamento del sistema territoriale di assistenza, questo non elimina certamente la pressante esigenza di non trascurare il versante dell'emergenza sanitaria. Certamente la programmazione in materia spetta alle regioni, ma è inevitabile approcciarsi alla tematica del personale dell'emergenza sanitaria con un'ottica più complessiva, di livello nazionale, che tenga presente il ruolo che tale personale ha svolto, negli ultimi anni, e svolge quotidianamente, un ruolo essenzialmente di supplenza nei confronti delle carenze ormai strutturali della rete della medicina di base. In un contesto di arretramento di quest'ultima, è inevitabile che i cittadini finiscano con il rivolgersi al pronto soccorso più vicino.
  Di fronte ad una domanda in aumento di questi servizi, è necessario che siano riviste al rialzo le stime sul fabbisogno di risorse umane da impegnarvi.

5-08298 Mammì: Salvaguardia dei profili professionali dell'infermiere e dell'operatore socio-sanitario.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) rinuncia a illustrare l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Celeste D'ARRANDO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo e ringrazia il sottosegretario per aver contribuito a ribadire l'autonomia del profilo professionale dell'operatore socio-sanitario, che in questi anni di pandemia è stato spesso, erroneamente, confuso con quello di infermiere. Le carenze di organico riscontrate relativamente a un profilo professionale non possono essere, infatti, colmate attraverso la ridefinizione delle mansioni di un profilo professionale diverso. Agli operatori socio-sanitari è stato spesso richiesto, in questi anni, uno sforzo e un livello di responsabilità inadeguati alle proprie competenze e alle proprie retribuzioni, in un contesto lavorativo peraltro altamente complesso e stressante. È necessario perseverare nel percorso di interlocuzione che il Governo ha correttamente avviato, per giungere a una nuova qualificazione del profilo di operatore socio-sanitario. Su questo versante, preannuncia l'intenzione del proprio gruppo di appartenenza di continuare nella proficua collaborazione avviata.

5-08294 Carnevali: Emanazione del decreto attuativo dell'articolo 5-ter del decreto-legge n. 18 del 2020, in materia di ossigenoterapia.

  Elena CARNEVALI (PD) rinuncia a illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Elena CARNEVALI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta, e ringrazia il sottosegretario per aver efficacemente ricordato lo stato dell'iter di emanazione del decreto attuativo del decreto-legge n. 18 del 2020, in materia di ossigenoterapia. Ricordando come, negli anni della pandemia, la disponibilità delle aziende del settore e delle farmacie abbia consentito di far fronte a una vera e proprio emergenza in tale ambito, segnala come siano ormai passati due anni dal termine previsto per l'emanazione del citato decreto attuativo, che avrebbe dovuto garantire ai pazienti la possibilità di ricaricare in ambiente non domestico i presìdi portatili necessari all'ossigenoterapia. Ricordando che si tratta di terapie salvavita, e che il negare ai pazienti di poterne usufruire anche al di fuori delle mura domestiche significa nella sostanza costringerli a una significativa lesionePag. 337 del loro stile di vita, si appella all'esperienza del sottosegretario per poter giungere ad una rapida conclusione dell'iter di approvazione del citato decreto attuativo.

5-08295 Bellucci: Verifica della copertura degli organici sanitari e della ripartizione tra i vari ospedali delle risorse finanziarie pubbliche.

  Marcello GEMMATO (FDI) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

  Marcello GEMMATO (FDI), replicando, nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta puntuale, ricorda che con l'atto di sindacato ispettivo si è voluta porre attenzione sulle situazioni di forte disagio che caratterizzano molte strutture sanitarie a causa delle chiusure operate negli anni passati, con particolare riferimento a quanto accaduto recentemente in alcune realtà di Roma. Ribadisce in tale contesto l'inadeguatezza delle risorse stanziate dal PNRR per quanto riguarda la dotazione di personale, osservando che anche il positivo incremento delle borse di specializzazione può avere effetti significativi solo nel medio periodo, rilevando l'esigenza di adottare ulteriori misure per colmare tali lacune in tempi più rapidi.

5-08296 Noja: Snellimento delle procedure informatiche per la compilazione della ricetta elettronica veterinaria.

  Silvia FREGOLENT (IV) rinuncia a illustrare l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).

  Silvia FREGOLENT (IV), replicando, nel convenire sulla necessità di assicurare adeguati controlli in ambito veterinario, invita a tenere conto del fatto che in alcune realtà particolari, come quella degli alpeggi in montagna, non è agevole una applicazione integrale di quanto previsto dall'attuale normativa a causa della assenza di connessioni internet adeguate. Invita a considerare con attenzione tale problematica in quanto si tratta di realtà relativamente marginali ma importanti sia per la qualità della produzione che per il ruolo sociale nel territorio. Si riserva di intervenire con una successiva interrogazione per quanto riguarda le problematiche legate agli animali da compagnia.

5-08297 Tiramani: Rafforzamento del sistema sanitario attraverso l'utilizzo dei liberi professionisti medici.

  Paolo TIRAMANI (LEGA) rinuncia a illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 11).

  Paolo TIRAMANI (LEGA), replicando, ricorda che in seguito all'approvazione della legge n. 124 del 2015 in materia di riforma delle amministrazioni pubbliche, cosiddetta legge Madia, non è più possibile avvalersi del personale sanitario in quiescenza che può però continuare ad operare attraverso una società di professionisti. Ricorda che ciò accade in molte situazioni con conseguente incremento dei costi che diventano pertanto difficilmente sostenibili per il sistema sanitario. Ritiene pertanto necessario modificare tale normativa o, in alternativa, regolamentare in maniera più puntuale le società di professionisti in ambito sanitario. Al riguardo segnala l'opportunità di prevedere anche uno specifico codice Ateco, anche al fine di evitare problematiche di natura fiscale.

5-08299 Lapia: Modifica degli standard minimi di qualità dell'assistenza ospedaliera.

  Alessio Mattia VILLAROSA (MISTO) rinuncia a illustrare l'interrogazione in titolo di cui è cofirmatario.

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  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 12).

  Alessio Mattia VILLAROSA (MISTO), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, in particolare per la parte in cui si richiama l'aggiornamento in corso del contenuto del decreto ministeriale n. 70 del 2015, provvedimento che ha sinora provocato forti criticità nell'erogazione delle prestazioni sanitarie a livello territoriale. In attesa degli esiti di tale aggiornamento ritiene doveroso richiamare, a titolo esemplificativo, alcune criticità nell'ambito sanitario, in particolare in condizioni di emergenza, che caratterizzano la Sicilia per specificità legate alla orografia o all'insularità.

  Rossana BOLDI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della vicepresidente Rossana BOLDI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa.

  La seduta comincia alle 15.40.

Disciplina delle attività funerarie e cimiteriali, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri.
Testo unificato C. 928 Brambilla, C. 1143 Foscolo e C. 1618 Pini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo, nella seduta del 25 maggio 2022.

  Rossana BOLDI, presidente, ricorda che, da ultimo, sono stati votati gli emendamenti riferiti all'articolo 13 e che risultano tuttora accantonati gli emendamenti Gemmato 1.5 (per la parte non assorbita), Nappi 2.20, Gemmato 2.19, gli identici emendamenti Carnevali 2.1 e Pella 2.10 (per la parte non assorbita).
  Comunica che, prima della seduta, la deputata Carnevali ha ritirato gli emendamenti 14.1 e 25.1, a sua prima firma.
  Chiede, quindi, alle relatrici, deputate Foscolo e Pini, come intendono procedere.

  Sara FOSCOLO (LEGA), relatrice, anche a nome dell'altra relatrice, deputata Pini, chiede di mantenere l'accantonamento delle proposte emendative richiamate dalla presidente e di poter accantonare altresì gli emendamenti riferiti all'articolo 14, in attesa di ulteriori approfondimenti.

  La Commissione acconsente alla proposta di accantonamento formulata dalle relatrici.

  Sara FOSCOLO (LEGA), relatrice, partendo dalle proposte emendative relative agli articoli 16 e 17, anche a nome dell'altra relatrice, deputata Pini, invita al ritiro i presentatori degli emendamenti Carnevali 16.1, Tiramani 17.1 e Gemmato 17.2, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello delle relatrici.

  Elena CARNEVALI (PD) ritira il suo emendamento 16.1.

  Paolo TIRAMANI (LEGA) ritira il suo emendamento 17.1.

  La Commissione respinge l'emendamento Gemmato 17.2.

  Sara FOSCOLO (LEGA), relatrice, passando alle proposte emendative relative all'articolo 18, anche a nome dell'altra relatrice, deputata Pini, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Carnevali 18.1, Pella 18.2 e Iorio 18.6, a condizione che siano riformulati espungendo la lettera b) dalla parte consequenziale (vedi allegato 13). Invita, quindi, al ritiro i presentatori degli emendamenti Sportiello 18.4 e GemmatoPag. 339 18.3, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello delle relatrici.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che la proposta di riformulazione degli identici emendamenti Carnevali 18.1, Pella 18.2 e Iorio 18.6 è stata accolta dai rispettivi presentatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Carnevali 18.1, Pella 18.2 e Iorio 18.6, come riformulati (vedi allegato 13).

  Celeste D'ARRANDO (M5S) sottoscrive l'emendamento Sportiello 18.4 e lo ritira.

  La Commissione respinge l'emendamento Gemmato 18.3.

  Giuditta PINI (PD), relatrice, passando alle proposte emendative relative agli articoli 19 e 20, anche a nome dell'altra relatrice, deputata Foscolo, esprime parere favorevole sugli emendamenti Carnevali 19.1 e Noja 19.2 nonché sugli emendamenti Noja 20.5, sugli identici emendamenti Carnevali 20.1, Pella 20.2 e Panizzut 20.3 e sull'emendamento Panizzut 20.4.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello delle relatrici.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Carnevali 19.1, Noja 19.2 e 20.5, sottoscritti dalle deputate Carnevali e Versace, gli identici emendamenti Carnevali 20.1, Pella 20.2 e Panizzut 20.3 e l'emendamento Panizzut 20.4 (vedi allegato 13).

  Giuditta PINI (PD), relatrice, passando alle proposte emendative relative all'articolo 21, anche a nome dell'altra relatrice, deputata Foscolo, invita al ritiro dell'emendamento Covolo 21.4, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Esprime parere favorevole sull'emendamento Noja 21.11 e sugli identici emendamenti Mazzetti 21.2 e Covolo 21.5, a condizione che siano riformulati negli stessi termini dell'emendamento Noja 21.11. Invita quindi al ritiro degli emendamenti Tiramani 21.6, 21.9, 21.7 e 21.8 nonché degli identici emendamenti Carnevali 21.1 e Pella 21.3, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Esprime, infine, parere favorevole sull'emendamento Covolo 21.10.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello delle relatrici.

  Paolo TIRAMANI (LEGA) non accede all'invito al ritiro dell'emendamento Covolo 21.4, di cui è cofirmatario, chiedendone l'accantonamento. Ritiene, infatti, che la questione delle distanze vada parametrata sulla base dell'effettiva popolazione dei comuni.

  Giuditta PINI (PD), relatrice, fa presente che il parere contrario delle relatrici è l'esito del confronto avuto con il Governo nella fase istruttoria.

  Il sottosegretario Andrea COSTA ritiene che potrebbe esserci spazio per un'ulteriore riflessione sulla questione segnalata dal deputato Tiramani, pur avendo espresso il Governo, in prima battuta, un parere contrario.

  Paolo TIRAMANI (LEGA) sottolinea il fatto di parlare in qualità di amministratore locale e, pertanto, di rappresentare le esigenze dei comuni con popolazione pari o inferiore a 15.000 abitanti, per i quali si rende necessario prendere in considerazione il perimetro dell'impianto cimiteriale entro 50 metri.

  Sara FOSCOLO (LEGA), relatrice, pur ribadendo l'esito della fase istruttoria, che ha portato all'espressione di un parere contrario sull'emendamento Covolo 21.4, ritiene che si possa accedere alla richiesta di accantonamento, che riguarderebbe anche gli altri emendamenti riferiti all'articolo 21.

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  Rossana BOLDI, presidente, in considerazione dell'approssimarsi della seduta con votazioni dell'Assemblea, e dell'esigenza di trattare un altro punto all'ordine del giorno, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.