CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 giugno 2022
814.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 15 giugno 2022. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.30.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 3343 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 giugno scorso.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione e delle Commissioni I, VII, VIII, X, XI, XII, XIII e XIV, che sono a disposizione dei colleghi. Segnala che la Commissione Bilancio esprimerà il parere di competenza direttamente all'Assemblea.

  Alvise MANIERO (Misto-A) osserva come nel corso dell'esame in sede referente sia stato raggiunto qualche positivo risultato; intende tuttavia concentrare il proprio intervento sull'articolo 6, sul quale continua a esprimere perplessità.
  Con riferimento al comma 1 dell'articolo 6 non ha particolari osservazioni da formulare, pur evidenziando che si tratta di strumenti per la lotta all'abusivismo che già esistono. È noto che ci sono aree del Paese dove il 60 per cento degli immobili è abusivo, come si può rilevare dalle fotografie aeree, e nonostante ciò, per mancanza di volontà, non si interviene. In ogni caso si dichiara favorevole a questa prima parte dell'articolo 6, che potrebbe costituire un ulteriore sprone alla soluzione del problema.
  Si esprime invece criticamente sul comma 2, che ritiene sia stato introdotto al preciso fine di aumentare le tasse sugli immobili. Sebbene le disposizioni escludano espressamente che le informazioni rilevate possano essere utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi applicati sulla base delle risultanze catastali, è chiaro che si predispone uno strumento che ha quella finalità e che in un futuro più o meno prossimo, anche in considerazione delle raccomandazioni formulate dall'Unione europea, alle quali rinvia la relazione tecnica, verrà utilizzato a questo scopo. Il riferimento al decreto del Presidente della Repubblica n. 138 del 1998, che prevede una distinzione tra aspetto reddituale e patrimoniale, è apprezzabile, ma non sufficiente a escludere un aumento delle imposte.Pag. 90
  Riconosce infine la presenza di alcuni marginali aspetti positivi, come la previsione che il gettito derivante dalla lotta all'abusivismo sarà destinato alla riduzione dell'imposizione tributaria sugli immobili.
  In considerazione di quanto sopra esposto preannuncia il proprio voto contrario.

  Marco OSNATO (FdI) rileva come la Commissione sia giunta all'epilogo di un lungo e talvolta travagliato lavoro, avviato un anno e mezzo fa con l'indagine conoscitiva sulla riforma dell'IRPEF. Il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, non votato dal gruppo di Fratelli d'Italia, lasciava comunque spazio a un dibattito interessante su molti argomenti, che non si ritrovano nel disegno di legge presentato dal Governo, che si concentra su altri aspetti, primo fra tutti la revisione del catasto, considerata addirittura dirimente per la sopravvivenza del Governo Draghi.
  Il dibattito si è pertanto focalizzato sull'articolo 6 del provvedimento, anche perché questo era il solo vero aspetto innovativo della delega. Per il resto si rilevano piccolissime novità, anche grazie all'approvazione di emendamenti parlamentari, tra i quali alcuni del gruppo Fratelli d'Italia, ma alla fine la riforma verrà ricordata solo per l'articolo 6.
  In merito a tale disposizione nutre pesanti dubbi, forse accresciuti dalle modifiche introdotte con l'emendamento 6.25 del relatore, che non appare idoneo a rassicurare rispetto al temuto aumento della tassazione. D'altronde anche il collega Fragomeli, nella seduta di ieri, ha dichiarato che la sostanza dell'articolo 6 non ha subito reali cambiamenti. La norma continua infatti a riflettere le richieste della Commissione europea e del Presidente Draghi di tassare gli immobili, cosa che potrebbe verificarsi, a suo parere, anche prima del 2026, a meno che nel 2023 non venga costituito un Governo di centrodestra.
  La presente riforma costituisce dunque un'occasione perduta per gli italiani che aspettavano un cambiamento di rotta. Il proprio gruppo ha in proposito proposte innovative, ma il sistema tributario italiano è, a suo parere, troppo ingessato per poter realizzare una consistente ed equa riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese. Non ci sarà quindi lo shock fiscale auspicato dal proprio gruppo, né un volano per la ripresa, né equità e progressività, né una diminuzione della pressione fiscale, ma anzi per il settore immobiliare, già pesantemente soggetto ad imposizione, si verificherà un aumento delle imposte.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) non condivide l'affermazione che il provvedimento costituisca un'occasione perduta; si tratta semmai di un'importante occasione non colta appieno. Si dichiara infatti dispiaciuto del fatto che il dibattito si sia concentrato solo sull'articolo 6, mentre si tace di alcuni significativi emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente, che registrano la convergenza delle posizioni su temi importanti, pur nella netta differenza di impostazione sulle tematiche fiscali che divide gli schieramenti.
  Tra le modifiche approvate cita la semplificazione e la conferma di alcuni regimi opzionali per i professionisti e la previsione di una riduzione delle aliquote per i redditi medio-bassi con un'attenzione a questa categoria anche in occasione di eventuali rimodulazioni delle deduzioni e detrazioni fiscali.
  Per quanto riguarda il federalismo fiscale, sottolinea l'introduzione di una compartecipazione a imposte, non precedentemente prevista, in favore di regioni e comuni, anche se in proposito avrebbe preferito un aumento delle risorse destinate alle autonomie locali, piuttosto che la garanzia della neutralità fiscale inserita nella norma.
  Si dichiara soddisfatto del lavoro svolto, a maggior ragione se si considera l'eterogeneità dell'attuale maggioranza, e spera che si possa giungere in breve tempo all'approvazione definitiva del provvedimento, in modo da poter esaminare al più presto i decreti legislativi attuativi.
  Dichiara infine il voto convintamente favorevole del gruppo del Partito Democratico.

  Sestino GIACOMONI (FI) esprime gioia per la conclusione dei lavori che, potendo Pag. 91svolgersi nei giusti tempi, hanno consentito di sciogliere i più rilevanti nodi. D'altronde se la politica è l'arte del compromesso, il compromesso non può essere raggiunto sui principi ma su aspetti di dettaglio. Nelle difficili condizioni di partenza è stato dunque previsto di non aumentare le imposte sulla casa e sui risparmi.
  È stato svolto un buon lavoro, avviato con l'approfondimento effettuato mediante l'indagine conoscitiva dello scorso anno. A parte la revisione del catasto, ritiene che sia stato compiuto il primo passo verso la semplificazione e la riduzione della pressione fiscale. La stella polare deve comunque essere la crescita e la riforma fiscale è un primo passo proprio verso la crescita. Auspica infine che tra pochi mesi il centrodestra possa governare il Paese ed abbassare le tasse a tutti i cittadini.
  Preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sul conferimento di un pieno mandato al relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che sono nel frattempo pervenuti anche i pareri della II Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali, che sono a disposizione dei colleghi.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (Lega) ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla conclusione di questo percorso lungo e tortuoso, avviato a gennaio dello scorso anno con l'indagine conoscitiva. In particolare ringrazia il relatore per l'importante ruolo svolto. Evidenzia quindi come gli esponenti del gruppo Lega non avessero votato il disegno di legge in Consiglio dei Ministri, ritenendolo pericoloso, mentre ora, con le modifiche apportate in sede referente, la valutazione è mutata e si può parlare di scampato pericolo per il temuto aumento delle imposte su casa, affitti e risparmi.
  Ritiene comunque opportuno continuare a vigilare sull'attuazione della delega, poiché il centrodestra e il centrosinistra hanno idee diametralmente opposte in materia di politica fiscale. Anche sulla base di questa considerazione spera che i decreti legislativi delegati possano essere approvati da un Governo di centrodestra.
  Chiede quindi che su alcuni punti si possa procedere a una rapida attuazione del provvedimento, in particolare per l'abolizione dell'IRAP, l'estensione del sistema forfettario e la revisione del sistema sanzionatorio. Su quest'ultimo aspetto esprime notevole soddisfazione nel registrare ampio consenso tra gli schieramenti sull'opportunità di non equiparare agli evasori i soggetti che non riescono a pagare le imposte per motivi economici o hanno commesso errori formali.
  Auspica pertanto che questo spirito costruttivo, ispirato al buon senso, possa condurre presto all'approvazione di misure per la rottamazione e la rateizzazione delle imposte, che si rendono necessarie in questo momento di crisi.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) preannuncia il voto convintamente favorevole del MoVimento 5 Stelle e rivendica il significativo lavoro svolto dal proprio gruppo a partire dall'indagine conoscitiva, che ha registrato una prima attuazione nella legge di bilancio per il 2022 e ora nell'approvazione in sede referente del presente provvedimento.
  Tra le misure introdotte rivendica con orgoglio il cosiddetto cash back fiscale, riconosciuto anche da altre forze politiche. Segnala poi il contributo del proprio gruppo per il mantenimento del sistema forfettario, sistema del quale riconosce alcune criticità, e per l'introduzione della rateizzazione degli acconti, proposta dal presidente Marattin e dal collega Gusmeroli. Ritiene quindi che debba essere apprezzato lo spirito collaborativo che contraddistingue l'operato del proprio gruppo.
  Si rammarica infine per l'eccessiva enfasi dedicata al tema della revisione del catasto, che ha comportato un notevole ritardo nella conclusione dell'esame del disegno di legge e che si rifletterà inevitabilmente in un ritardo nell'attuazione della delega.

  Raffaele BARATTO (CI) ringrazia i colleghi per il lavoro svolto a partire dal Pag. 92gennaio del 2021 e per la collaborazione tra gli schieramenti. Pur rammaricandosi per la bocciatura di alcune proposte emendative presentate dal proprio gruppo, ritiene che nel complesso sia stato approvato un valido provvedimento che rappresenta un punto cardine per un Paese, come l'Italia, che deve crescere.
  Con riferimento ai contenuti dell'articolo 6 è convinto che la casa, bene principale per gli italiani, non rischi di essere soggetta a tassazione per effetto del provvedimento in esame. Una simile evenienza rappresenterebbe infatti una sconfitta per tutti.
  Preannuncia quindi il proprio voto favorevole.

  Luca PASTORINO (LeU), ringraziando tutti i colleghi, rivendica il proprio ruolo nel tentativo di riequilibrare la discussione verso una maggiore attenzione a lavoratori dipendenti e pensionati, che hanno rappresentato i grandi assenti nel dibattito svolto sul provvedimento.
  Lamenta che si sia parlato troppo della revisione del catasto e osserva che, per motivi ideologici, i lavori della Commissione siano stati a lungo bloccati per giungere poi a una modifica dell'articolo 6, che, come già precedentemente rilevato, non ha apportato cambiamenti sostanziali, confermando che non sono previsti aumenti delle imposte sugli immobili.
  Ritiene ovvio che tutti vogliano pagare meno tasse, ma osserva come la riduzione delle imposte possa essere effettuata solo in presenza di un'idonea copertura finanziaria e rileva che nel provvedimento in discussione non si affronta minimamente la questione. Le riforme proposte restano quindi per ora su un piano meramente astratto.
  Esprime quindi apprezzamento per l'inserimento all'articolo 1 del tema dell'equità orizzontale, da applicare tuttavia nel suo vero significato e non nel senso vago in cui sembra intenderla il centrodestra, quando sostiene che tutti debbano pagare le stesse imposte, indipendentemente dalla capacità contributiva di ciascuno. Ritiene, per esempio, che il concetto di equità sia incompatibile con un eccessivo ampliamento del sistema forfettario, a proposito del quale ricorda la propria astensione su alcuni emendamenti riferiti all'articolo 2.
  Giudica inoltre positivo l'inserimento nel testo della puntualizzazione relativa al fatto che il superamento dell'IRAP non debba comportare aggravi sui redditi di lavoro dipendente e di pensione ed esprime soddisfazione per aver potuto fornire il proprio contributo all'approvazione e alla modifica del presente provvedimento.

  Massimo UNGARO (IV) non condivide l'opinione di molti colleghi secondo la quale si tratterebbe di un'occasione perduta. Ritiene invece che l'occasione sia stata sfruttata appieno, nei limiti delle possibilità dell'attuale eterogenea maggioranza, e che il risultato sia andato oltre le aspettative. Chiede infatti quanti di coloro che hanno partecipato alla deliberazione dell'indagine conoscitiva, più di un anno e mezzo fa, avessero previsto l'approvazione del presente e complesso disegno di legge, reso possibile grazie al ruolo centrale svolto dal Parlamento.
  Si rammarica comunque per il ritardo dovuto al blocco dell'esame negli ultimi due mesi e avverte che per la realizzazione della riforma il disegno di legge deve ancora essere approvato dal Senato e attuato mediante l'emanazione dei decreti legislativi.
  Come punti rilevanti del provvedimento segnala la semplificazione; la possibilità di un pieno utilizzo dei dati della fatturazione elettronica; il rimborso diretto delle detrazioni fiscali, che permette di superare il problema degli incapienti; i pagamenti mensili per i lavoratori autonomi, che potranno quindi disporre di maggiore liquidità; la proporzionalità delle sanzioni amministrative, soprattutto per le violazioni formali o meramente formali; l'abolizione dell'IRAP – che è una tassa che ostacola la crescita – a partire dalle società di persone e dagli studi associati; il superamento della distinzione tra redditi diversi e di capitale e l'attenzione, nella revisione dell'IVA, allo sviluppo sostenibile e all'ambiente. Si tratta quindi di un provvedimento senza dubbio importante e significativo per una riforma organica del fisco.Pag. 93
  Per quanto riguarda il catasto si dichiara soddisfatto del compromesso raggiunto e si dichiara convinto che non ci saranno aumenti delle imposte sugli immobili. Si supereranno invece le profonde iniquità attualmente esistenti.
  Segnala poi la necessità di introdurre un provvedimento per la rottamazione delle cartelle esattoriali – che non deve certo essere confusa con un condono – e tratteggia un quadro positivo del Paese per quanto riguarda la riduzione dell'evasione fiscale nel corso della presente legislatura e la riduzione della pressione fiscale ad opera del Governo Draghi, come risulta nell'ultimo Documento di economia e finanzia.
  Conclude rilevando come la Commissione, nelle condizioni date, abbia sicuramente svolto un buon lavoro.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, intende innanzitutto rivolgere un ringraziamento a tutti i colleghi, ai vice presidenti Currò e Gusmeroli, ai sottosegretari Guerra e Freni, al Ministro dell'economia e delle finanze, per il contributo fornito. Rivolge inoltre un ringraziamento agli uffici della Camera, come anche agli uffici del Ministero e agli uffici legislativi dei gruppi parlamentari, per il supporto al lavoro svolto.
  Evidenzia quindi come si concluda nella giornata odierna la prima tappa del percorso avviato più di un anno e mezzo fa con lo svolgimento dell'indagine conoscitiva sulla riforma dell'IRPEF. Per completare il cammino intrapreso occorre tuttavia che il provvedimento sia approvato presso l'altro ramo del Parlamento e che il Governo predisponga gli schemi di decreto legislativo, sui quali la Commissione sarà chiamata ad esprimere il proprio parere. Senza questi ulteriori passaggi il lavoro non potrà ritenersi completato.
  Ritiene in ogni caso che sia stato sinora svolto un buon servizio al Paese.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, pone quindi in votazione il conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Luigi MARATTIN, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.05.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 813 del 14 giugno 2022, a pagina 75, seconda colonna, quarantesima riga, lettera b), sostituire la parola: «indicare» con le seguenti: «prevedere che sia indicata».