CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 maggio 2022
802.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 25 maggio 2022. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, in attuazione della direttiva (UE) 2019/1023 riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l'esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l'efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione, e che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 (direttiva sulla ristrutturazione e sull'insolvenza).
Atto n. 374.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 19 maggio 2022.

  Franco VAZIO, presidente, ricorda che nella scorsa seduta il rappresentante del Governo ha acconsentito ad attendere il parere parlamentare fino al 26 maggio prossimo e che il relatore, onorevole Bazoli, nella giornata di ieri ha fatto pervenire, per le vie brevi, una proposta di parere che è Pag. 35stata inviata a tutti i membri della Commissione.

  Alfredo BAZOLI (PD), relatore, evidenzia preliminarmente come la proposta di parere contenga nella parte premissiva l'auspicio di una interlocuzione sempre più tempestiva ed efficace, anche in via preventiva, con le commissioni di esperti designate dal Ministero della giustizia e gli uffici legislativi, in un campo di così rilevante interesse pubblico. Ritiene infatti che tale tipo di interlocuzione, da avviare anche con i gruppi parlamentari, in questa circostanza avrebbe dovuto essere più accurata. Rammentando che il codice della crisi d'impresa è stato approvato nella scorsa legislatura sulla base di una legge delega adottata dal Parlamento dopo una lunga istruttoria, sottolinea come il combinato disposto delle disposizioni dei decreti legge approvati la scorsa estate, che hanno modificato tale codice, e dei princìpi della direttiva europea oggetto dello schema in esame, che impattano notevolmente sul medesimo, rischi di mettere a repentaglio l'organicità di una riforma che aveva l'ambizione di riscrivere una legge, quella fallimentare, molto vecchia. Sottolinea inoltre come i gruppi parlamentari abbiano il diritto di intervenire su una materia come quella in esame che impatta considerevolmente sulla vita economica del Paese. Fa presente quindi che nella giornata odierna i gruppi di Forza Italia e della Lega gli hanno trasmesso alcune osservazioni sul provvedimento. Rileva che alcune di esse erano già state da lui valutate a seguito dei rilievi emersi nel corso del seppur breve ciclo di audizioni svolto e altre sono state attentamente considerate ai fini della predisposizione della proposta di parere al pari dei contributi pervenuti da parte di altri gruppi parlamentari. Ciò premesso, propone di esprimere sul provvedimento in esame parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1).

  Ciro MASCHIO (FDI) rammenta in primo luogo che il gruppo di Fratelli d'Italia ha già espresso le proprie riserve in sede di esame del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, alla cui approvazione non ha contributo, ritenendo che si trattasse di una riforma più nominale che sostanziale e che si fosse persa l'occasione di modificare in maniera efficace e aderente alla realtà la materia della crisi di impresa. Fa presente inoltre come, successivamente all'approvazione del citato decreto legislativo, la situazione delle imprese e delle attività produttive del Paese sia molto cambiata, in seguito alla pandemia da COVID-19 e alla conseguente crisi economica, alla guerra e all'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia. Dichiara quindi di condividere l'osservazione di carattere generale illustrata dal relatore, relativa all'esigenza di una più stretta interlocuzione tra Parlamento e Governo su una materia così delicata e di grande impatto sui settori produttivi. Ciò premesso, nel merito il gruppo di Fratelli d'Italia non ritiene condivisibile l'attuale assetto della disciplina della crisi d'impresa, che non difende in maniera efficace il nostro sistema produttivo. Nel ritenere che vi siano tuttora diverse disposizioni carenti, sulle quali si augura si possa intervenire in occasioni successive, sottolinea inoltre la necessità che l'Unione europea, sia nell'ambito della strategia di ripresa e resilienza sia nell'approccio più generale al sistema produttivo europeo, si ponga il problema di difendere gli asset strategici, evitando di normare in maniera completamente slegata dalle realtà dei singoli Stati membri. In conclusione, preannuncia che Fratelli d'Italia si asterrà dalla votazione della proposta di parere, auspicando per il futuro un'interlocuzione effettiva con il Governo, al fine di affrontare con maggiore efficacia temi così importanti come quelli in esame.

  Anna Rita TATEO (LEGA) ringrazia in primo luogo il relatore per aver accolto alcune delle osservazioni sottoposte alla sua attenzione dal gruppo della Lega, con particolare riguardo a quella relativa all'introduzione nello schema di decreto di una previsione che consenta al debitore di riproporre l'istanza relativa alle misure protettive e cautelari quando l'inefficacia sia dipesa da una inattività dell'ufficio giudiziario non imputabile al debitore. Rileva Pag. 36tuttavia l'opportunità di modificare l'osservazione di cui alla lettera d) della proposta di parere, sopprimendo la previsione secondo cui i soggetti dotati di specifica competenza nel settore economico in cui opera l'imprenditore, di cui l'esperto può avvalersi nell'esercizio delle sue funzioni, siano scelti fra quelli indicati dalle rispettive associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio. Ritiene infatti che l'esperto dovrebbe essere libero di scegliere i professionisti di cui intenda avvalersi nell'esercizio delle sue funzioni, senza essere condizionato dalle valutazioni delle associazioni di categoria, evidenziando inoltre il rischio che una simile previsione finisca per restringere la platea dei soggetti designabili.

  Franco VAZIO, presidente, sospende brevemente la seduta per consentire al relatore di valutare la richiesta avanzata dalla collega Tateo.

  La seduta, sospesa alle 14.50, riprende alle 14.55.

  Alfredo BAZOLI (PD), relatore, in esito alle interlocuzioni intervenute con il rappresentante del Governo, riformula la proposta di parere (vedi allegato 2), integrando l'osservazione relativa alla lettera d) nel senso di prevedere che i soggetti siano scelti prevalentemente fra quelli indicati dalle rispettive associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni, come riformulata del relatore.

  La seduta termina alle 15.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 25 maggio 2022.

Audizione informale, in videoconferenza, di Luca Aniasi, presidente della Federazione Italiana Associazioni Partigiane, di Mauro Proietti Mancini, professore di diritto europeo dell'immigrazione presso l'Università degli Studi di Siena, e di Alberto De Bernardi, già professore di storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Bologna, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 3074 di iniziativa popolare e C. 3443 Fiano recanti norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15 alle 16.10.