CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 31 marzo 2022
771.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 5

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 31 marzo 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 14.

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  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Avverte inoltre che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020, i deputati possono partecipare in videoconferenza all'odierna seduta di interrogazioni a risposta immediata.

5-07800 Ceccanti e Fragomeli: Sulle minacce ricevute da alcuni docenti dell'istituto Greppi di Monticello Brianza, in provincia di Lecco.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) illustra l'interrogazione, di cui è cofirmatario, rilevando come l'istituto di istruzione secondaria superiore «Alessandro Greppi» di Monticello Brianza, in provincia di Lecco, sia da anni un riconosciuto esempio di eccellenza in ambito scolastico, sia a livello locale sia a livello nazionale; infatti l'istituto Greppi rappresenta un vero e proprio unicum, sia per scelta e qualità dell'offerta formativa, sia per l'accessibilità a percorsi di studio riguardanti competenze trasversali rispetto ai normali piani scolastici, così come per la proficua interazione tra istituto e realtà produttive territoriali.
  Rileva quindi come i risultati raggiunti dall'istituto Greppi siano il frutto di un lavoro corale, innovativo per contenuti e metodologia, iniziato nei primissimi anni Novanta e portato avanti da diversi insegnanti oggi considerati il gruppo storico di docenti dell'istituto.
  Tuttavia, a partire dall'agosto 2020, una serie di gravi accadimenti ha inciso sul lavoro di alcuni docenti e pregiudicato il benessere psico-fisico di almeno tre di loro, anche a causa di alcune minacce scritte e anonime da loro ricevute. In particolare, durante la riduzione delle attività e la ridotta presenza di personale docente, a causa dell'emergenza Covid che aveva determinato l'applicazione della didattica a distanza, è avvenuto il ritrovamento nei cassetti personali di due insegnanti di biglietti anonimi riportanti con linguaggio greve e offensivo accuse di incompetenza e volgari incitamenti a lasciare l'istituto. Al ritrovamento dei biglietti anonimi è seguita, da parte dei destinatari delle minacce, la formale denuncia alle autorità preposte.
  In tale contesto l'interrogazione chiede, quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, la Ministra dell'interno intenda adottare perché sia fatta chiarezza, quanto prima, sulla vicenda delle minacce ricevute dai docenti e per prevenire in futuro il ripetersi di fatti analoghi.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), replicando, esprime il proprio rammarico per essere testé venuto a conoscenza dell'archiviazione del procedimento penale riguardante il caso in oggetto, rilevando come i ministeri competenti dovrebbero affrontare seriamente la questione, della quale si sono occupati finora, a suo avviso, esclusivamente in termini burocratici.
  Fa quindi notare come la problematica sollevata dall'interrogazione sia seria, tanto che è venuto a conoscenza di ulteriori denunce, sporte da altri docenti dell'Istituto Greppi, che testimoniano l'effettiva presenza di un clima ostile nei confronti del personale docente di quell'Istituto. Osserva dunque che continuerà a sollevare la questione, affinché sia fatta chiarezza sulla vicenda, essendo in gioco la tutela della libertà dell'insegnamento.

5-07801 De Carlo e Baldino: Iniziative di competenza in materia di prevenzione del COVID-19 in relazione all'afflusso di profughi provenienti dall'Ucraina.

  Sabrina DE CARLO (M5S), illustrando la sua interrogazione, rileva come l'accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina costituisca certamente una priorità, ma non possa essere messa in secondo piano l'esigenza di tutela della salute dei cittadini italiani, in primo luogo in relazione all'epidemia da COVID-19.
  Segnala quindi come, sulla base dell'esperienza maturata nel suo territorio di Pag. 7provenienza, il Friuli-Venezia Giulia, non sia assicurato un continuo monitoraggio ai fini della prevenzione della diffusione del COVID-19 e sottolinea come, in tale contesto, con l'atto di sindacato ispettivo si chieda se, per quanto di competenza, il Ministro interrogato non ritenga opportuno adottare le iniziative normative idonee a prevenire e contrastare la diffusione del COVID-19, prevedendo che i profughi provenienti dall'Ucraina siano sottoposti a test diagnostici, tamponi oro/rinofaringei antigenici e molecolari, a vaccini anti-Covid e ad altre vaccinazioni di routine, nel rispetto della dignità umana, provvedendo, altresì, al relativo monitoraggio e dotando le regioni interessate dall'accoglienza dei profughi delle risorse umane ed economiche necessarie.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Sabrina DE CARLO (M5S), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo, del quale conosce e apprezza la sensibilità sui temi oggetto dell'interrogazione in titolo, ma dichiara di non potersi ritenere pienamente soddisfatta.
  Osserva, infatti, come nella sua regione di provenienza, il Friuli-Venezia Giulia, il sistema di triage funzioni in modo efficace ma come ciò non accada nel momento in cui i profughi, dopo aver fatto ingresso nel territorio nazionale, raggiungono altre zone del Paese.
  Ritiene dunque doveroso destinare risorse umane ed economiche al fine di consentire un efficace sistema di tracciamento, anche in considerazione sia dell'imminente stagione turistica sia del prevedibile aumento nel periodo estivo degli ingressi di migranti attraverso la cosiddetta «rotta balcanica».

5-07802 Gebhard ed altri: Sulla sostituzione del software Kaspersky nell'ambito dell'amministrazione dell'interno.

  Paolo Nicolò ROMANO (MISTO-EV-VE), illustra l'interrogazione, di cui è cofirmatario, rilevando come, sulla base di informazioni disponibili online sui siti delle varie pubbliche amministrazioni, che, secondo la legge n. 190 del 2012, sono obbligate alla pubblicazione degli acquisti relativi alla pubblica amministrazione, emerga che numerosi enti, fra cui agenzie di sicurezza italiane, polizia, carabinieri, Ministero dell'interno, giustizia, difesa, utilizzanti e acquisiscono il software antivirus Kaspersky, un'azienda russa con sede a Mosca, specializzata nella produzione di software progettati per la sicurezza informatica, fondata nel 1997 da Evgenij Kasperskij, ex-agente del Kgb, dove sembrerebbe abbia acquisito le sue competenze informatiche.
  Osserva come la medesima azienda risulterebbe attiva in Italia con una propria filiale e una rete di propri distributori e rivenditori, con una offerta rivolta alle aziende, che plausibilmente potrebbe essere rivolta anche a quelle incluse nel «perimetro cibernetico» nazionale (infrastrutture strategiche e critiche) e alle pubbliche amministrazioni. Sottolinea infatti come tale software, prodotto in Russia, si colleghi ad internet ogni giorno per scaricare aggiornamenti, su cui non vi è alcuna possibilità di controllo preventivo, determinando quindi un possibile rischio per la cybersicurezza, in quanto se l'FSB o militari russi volessero sottrarre dati o perpetrare azioni distruttive di sabotaggio informatico a danno degli enti pubblici e privati rientranti nel «perimetro cibernetico», laddove avessero il potere di coercizione legale o istituzionale nei confronti di Kaspersky Lab, potrebbero veicolare, inserendolo negli aggiornamenti, un potenziale codice con finalità malevole.
  Ricorda quindi che, in ragione di tale situazione il Governo, con l'articolo 29 del decreto-legge n. 21 del 2022, ha previsto che le amministrazioni procedano tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso.
  Richiama inoltre che il Sottosegretario di Stato alla Presidenza dei Consiglio dei ministri Franco Gabrielli, ha sostenuto apertamente e pubblicamente più volte la necessità di «sostituzione» di tali prodotti, dichiarando che «... i nostri antivirus prodottiPag. 8 dai russi sono da cambiare per evitare che da strumento di protezione possano diventare strumento di attacco».
  Rileva tuttavia come la normativa non risulti chiara e, quanto alle parole del Sottosegretario Gabrielli, sfruttando l'ambiguità del termine «diversificare» utilizzato nella norma, i produttori russi stanno sostenendo una imponente azione mediatica di contro-informazione (antagonista all'indirizzo normativo), sostenendo la tesi che non ci sia stata alcuna interdizione o un chiaro indirizzo di sostituzione.
  In tale contesto l'interrogazione chiede se il Ministero dell'interno intenda continuare ad utilizzare il software proveniente dalla Federazione Russa in affiancamento ad altre soluzioni (secondo la cosiddetta «tesi della diversificazione»), oppure intenda procedere ad una sua sostituzione.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Paolo Nicolò ROMANO (MISTO-EV-VE), replicando, si augura che la chiarezza dimostrata dal rappresentante del Governo nella sua risposta sia assicurata dall'Esecutivo anche in relazione al contenuto dei suoi provvedimenti.
  Fa notare, infatti, che il richiamato articolo 29 del decreto – legge n. 21 del 2022, parlando di diversificazione dei prodotti in uso, reca incertezza in merito all'utilizzo futuro di tale software proveniente dalla Federazione Russa. Osserva, infatti, che la stessa azienda produttrice continua a promuoverne la commercializzazione verso le pubbliche amministrazioni, sfruttando l'ambiguità di tale intervento normativo.

5-07803 Frate e Ferri: Iniziative di competenza in materia di trattazione delle domande di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis con particolare riferimento alle domande presentate da discendenti di cittadini italiani residenti in Brasile.

  Cosimo Maria FERRI (IV), illustrando l'interrogazione, di cui è cofirmatario, ricorda che il 6 ottobre 2021 il Ministero dell'interno ha adottato la circolare n. 6497, con cui sono state fornite agli ufficiali di stato civile dei comuni le linee di condotta sulla trattazione delle domande di cittadinanza, e con la quale, in particolare, è stato prescritto di dare priorità alla trattazione delle domande di cittadinanza iure sanguinis nelle quali sia vantata una discendenza da avo non interessato dalla cosiddetta «grande naturalizzazione» brasiliana del 1889.
  Osserva come tale interpretazione si basi su un orientamento giurisprudenziale minoritario, contraddetto da numerose altre pronunce giurisdizionali, secondo le quali l'articolo 11, comma 1, n. 2, del codice civile del 1865 deve essere interpretato nel senso che la perdita della cittadinanza italiana, per effetto dell'ottenimento della cittadinanza in Paese estero, postulava una chiara volontà di acquisto della cittadinanza straniera sulla base di un'apposita manifestazione.
  Rileva, quindi, come la predetta circolare n. 6497 meriti un ripensamento, in quanto, sulla scorta della surriferita corretta ermeneusi dell'articolo 11, comma 1, n. 2, del codice civile del 1865, non può presumersi che i cittadini italiani interessati dalla naturalizzazione brasiliana abbiano automaticamente perso la cittadinanza italiana.
  In tale contesto, l'atto di sindacato ispettivo chiede se il Ministro interrogato sia a conoscenza della problematica rappresentata e quali iniziative di competenza intenda adottare.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Cosimo Maria FERRI (IV), ringrazia il rappresentante del Governo per i chiarimenti forniti, condividendo l'opportunità di attendere la decisione delle Sezioni unite della Corte di cassazione.
  Ribadisce, comunque, l'opportunità di una modifica della circolare del Ministero dell'interno richiamata, al fine di ripristinare la corretta interpretazione delle norme del codice civile del 1865, ponendo rimedio alla situazione di disorientamento nella Pag. 9quale attualmente versano gli uffici dello stato civile e prevenendo possibili contenziosi.

5-07804 Ravetto ed altri: Sulla situazione della sicurezza pubblica nella città di Milano, anche in relazione alle politiche adottate per il contrasto dell'immigrazione clandestina.

  Laura RAVETTO (LEGA) illustra la sua interrogazione, osservando come l'episodio accaduto nella notte tra sabato 5 e domenica 6 febbraio, a Milano, relativo all'aggressione e brutale violenza subita da studentessa fuori sede di 20 anni, sia la conferma di una vera e propria emergenza sicurezza nella città di Milano ma anche in tutto il Paese.
  Ricorda che l'episodio è accaduto in viale Bligny, zona universitaria della Bocconi, dove la giovane era in attesa ad una fermata del tram, ad opera di un marocchino di 29 anni con precedenti penali. Grazie all'operato dei carabinieri della stazione Duomo, l'uomo è stato individuato e arrestato, risultando poi già schedato lo scorso ottobre e con precedenti per ricettazione.
  Rileva come la gravità dell'episodio dimostri non solo un problema di sicurezza nel capoluogo lombardo, a suo giudizio evidentemente mal governato dall'attuale sindaco, ma anche la fallimentare politica dei porti aperti ad una incontrollata immigrazione clandestina.
  Considera infatti inaccettabile che il buonismo demagogico possa rovinare il futuro di giovani meritevoli e, più in generale, la vita di qualunque donna.
  In tale contesto l'interrogazione chiede se e quali iniziative si intenda urgentemente adottare per rafforzare le misure di sicurezza a Milano e, più in generale, per arginare gli arrivi via mare di immigrati clandestini, fenomeno che, con l'arrivo della bella stagione, rischia di toccare percentuali allarmanti.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
  Svolgendo infine talune considerazioni di carattere generale sul tema, pone all'attenzione della Commissione un problema realmente esistente in termine di sicurezza, riguardante il rischio di un arretramento da parte dello Stato nell'ambito degli interventi di ordine pubblico, a causa della progressiva riduzione del contingente militare nel contesto dell'operazione «Strade sicure».
  Facendo riferimento alla decisione assunta nell'ambito della legge di bilancio 2020, che ha previsto di ridurre tale contingente a sei mila unità nel 2021 e a cinque mila unità nel 2022, ritiene che ci si debba fare carico di tale questione, evitando che si possa determinare un impoverimento delle risorse organiche chiamate ad intervenire a tutela dell'ordine pubblico.

  Laura RAVETTO (LEGA), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta, condividendo le sue osservazioni riguardo al rischio di un arretramento dell'azione dello Stato in ambito di tutela dell'ordine pubblico, a causa della riduzione del contingente militare nell'ambito dell'operazione «Strade sicure». Rispetto a tale problematica, che si ricollega necessariamente al contenuto della sua interrogazione, auspica che le diverse componenti del Governo trovino una soluzione, interloquendo in particolare con il Ministero della difesa.
  Osserva quindi, più in generale, come la richiesta di sicurezza da parte di cittadini, soprattutto nelle grandi città, sia sempre più forte, a fronte di una situazione dell'ordine pubblico posta a rischio da una crescita evidente del fenomeno dell'immigrazione clandestina.
  Dopo aver rilevato che sulle politiche migratorie sembra sia stata intrapresa una strada opposta a quella seguita in precedenza dall'ex Ministro Salvini, ritiene necessario gestire con determinazione la situazione, anche ricorrendo agli strumenti delle espulsioni e dei rimpatri, in vista di un miglioramento delle condizioni dell'ordine pubblico.

5-07805 Prisco ed altri: Iniziative di competenza in materia di accoglienza dei profughi provenienti dall'UcrainaPag. 10 con particolare riferimento alla tutela dei minori.

  Emanuele PRISCO (FDI), illustrando la sua interrogazione, osserva come la guerra in Ucraina stia determinando un esodo e un'emergenza umanitaria di portata tale da richiedere interventi urgenti per organizzare un'accoglienza strutturata e in grado di far fronte, nell'immediato, alle esigenze di prima accoglienza e, successivamente, a quelle che si determineranno quando i profughi ucraini dovranno necessariamente essere inseriti nel tessuto sociale del Paese, con particolare riferimento alla tutela dei minori non accompagnati.
  Ricorda quindi l'appello lanciato dal presidente del tribunale per i minorenni di Milano, che ha sottolineato l'importanza di segnalare tempestivamente la presenza di minori ucraini non accompagnati, perché è fondamentale che a ciascuno sia affidato un tutore legale per metterli al riparo dai rischi legati alla criminalità che avrebbe già preso di mira i minori per avviarli al mercato della prostituzione e della pedofilia. Sottolinea infatti come il sistema di coordinamento dell'emergenza adottato a livello nazionale e regionale non consenta alle prefetture di fornire indicazioni univoche in materia.
  In tale contesto, l'atto di sindacato ispettivo chiede quale sia il piano predisposto dal Governo per l'accoglienza dei profughi, con riferimento alla collocazione dei minori non accompagnati e all'inserimento nel sistema scolastico dei minori che arrivano con le famiglie, se del caso individuando con chiarezza a livello periferico ruolo e funzioni delle prefetture, dotandole al contempo delle indispensabili risorse economiche e soprattutto di personale.
  Inoltre, l'interrogazione chiede quali siano le iniziative di competenza poste in essere per la pronta intercettazione di quelle reti criminali che avrebbero già preso di mira i minori per avviarli al mercato della prostituzione e della pedofilia.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Emanuele PRISCO (FDI), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per le informazioni fornite e rileva come, nel caso dei profughi provenienti dall'Ucraina, si tratti effettivamente di persone che fuggono a causa di una guerra, diversamente da quanto accade, nella maggior parte dei casi, per i migranti provenienti dall'Africa.
  Ritiene indispensabile innalzare il livello di tutela dei minori, e auspica che le strutture periferiche dello Stato, a partire dalle prefetture, siano dotate di tutti gli strumenti necessari per assicurare tale tutela e per proteggere i minori dal rischio di abusi o di coinvolgimenti in organizzazioni criminali.
  Sottolinea quindi come la sua interrogazione risponda allo scopo di richiamare l'attenzione del Governo e della Commissione su un tema su cui vi è certamente la massima sensibilità da parte di tutte le forze politiche.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dopo aver rilevato anch'egli come su tali temi vi sia certamente la massima sensibilità da parte di tutte le forze politiche, ricorda come la Commissione abbia già previsto di svolgere su tali argomenti un ciclo di audizioni, nel corso delle quali saranno ascoltati la Ministra dell'Interno, Lamorgese, il Capo della protezione civile, Curcio, nonché i rappresentanti dell'ANCI e della Conferenza delle Regioni e delle province autonome.
  Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 31 marzo 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'interno Nicola Molteni e il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.40.

Sull'ordine dei lavori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, propone, concorde la Commissione, di procederePag. 11 ad un'inversione nell'ordine dei lavori, nel senso di procedere, prima, all'esame della proposta di legge C. 2935 De Maria, recante modifiche alla legge 3 agosto 2004, n. 206, e altre disposizioni in materia di benefìci in favore delle vittime del terrorismo, e, quindi, all'esame del testo unificato delle proposte di legge C. 855 Quartapelle Procopio, C. 1323 Scagliusi e C. 1794 Brescia, recante istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani fondamentali e per il contrasto alle discriminazioni.

Modifiche alla legge 3 agosto 2004, n. 206, e altre disposizioni in materia di benefìci in favore delle vittime del terrorismo.
C. 2935 De Maria.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1562 – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 giugno 2021.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che il gruppo della Lega ha chiesto l'abbinamento della proposta di legge C. 1562 Tonelli, recante istituzione della Giornata nazionale della legalità e in ricordo delle vittime del dovere ed estensione delle provvidenze previste per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata alle vittime del dovere, alla proposta di legge già in esame, in quanto vertente su materia analoga.
  Propone pertanto di procedere al predetto abbinamento.

  La Commissione delibera di abbinare la proposta di legge C. 1562 Tonelli alla proposta di legge in titolo.

  Andrea DE MARIA (PD), relatore, formula un nuovo testo della proposta di legge C. 2935 (vedi allegato 7), che propone di adottare come testo base, facendo notare come esso recepisca gli spunti emersi nel corso delle audizioni, nonché gli sviluppi più recenti della giurisprudenza in materia.
  Dopo aver ricordato che il provvedimento in esame è stato sottoscritto da tutti i gruppi, evidenzia come l'intervento legislativo miri a migliorare l'efficacia della normativa vigente in materia di benefìci in favore delle vittime del terrorismo.
  Auspica quindi che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, definisca in seguito modalità di prosecuzione dell'iter che ne garantiscano una conclusione entro termini ragionevoli, augurandosi, altresì, che l'esame possa proseguire con un confronto proficuo tra i gruppi, anche al fine di approfondire le questioni ancora in gioco, tra cui quelle riguardanti la copertura finanziaria.
  Ringrazia infine gli uffici per l'utile supporto fornito, dichiarandosi disponibile ad illustrare nel dettaglio le novità introdotte nel nuovo testo.

  Emanuele PRISCO (FDI) dichiara l'astensione del suo gruppo sulla proposta di adozione del testo base formulata dal relatore.
  Ribadisce la piena condivisione, da parte di Fratelli d'Italia, del provvedimento, ricordando di averlo sottoscritto, ma esprime rammarico per il mancato coinvolgimento nella predisposizione del nuovo testo, del quale non è stato possibile approfondire i contenuti.

  Andrea DE MARIA (PD), relatore, osserva che le modifiche proposte, rispetto al testo originario della proposta di legge, sono sostanzialmente limitate, augurandosi che il nuovo testo proposto possa essere oggi adottato come testo base, con la massima condivisione da parte dei gruppi. Rileva, peraltro, come tale testo costituirebbe il punto di partenza di una discussione più ampia tra i gruppi, che potrà svolgersi durante la fase emendativa.

  La Commissione delibera di adottare il nuovo testo della proposta di legge C. 2935 predisposto dal relatore quale testo base per il prosieguo dell'esame.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che il termine per la presentazione degli Pag. 12emendamenti al testo base sarà fissato dall'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani fondamentali e per il contrasto alle discriminazioni.
Testo unificato C. 855 Quartapelle Procopio, C. 1323 Scagliusi e C. 1794 Brescia.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 marzo 2022.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, ricorda che sono state presentate circa 930 proposte emendative al testo unificato delle proposte di legge adottato come testo base.
  Rammenta quindi che nella seduta del 3 novembre 2021 era intervenuto il rappresentante del Governo, per segnalare l'importanza e la necessità dell'intervento legislativo.
  Passando a esprimere i pareri sulle proposte emendative, propone l'accantonamento degli emendamenti Costa 1.18, Quartapelle Procopio 1.15, Misiti 1.13 e 1.14, Bordonali 1.51, Stefani 1.49, Bordonali 1.45, Vinci 1.50, Migliore 2.17, Quartapelle Procopio 2.8, Bordonali 2.47 e 2.49, Costa 2.29, Invernizzi 2.55, Quartapelle Procopio 2.9, Magi 2.41, Quartapelle Procopio 2.10, Costa 2.31 e 2.30, Vinci 2.82, Iezzi 2.84, Ziello 2.83, Iezzi 2.94, Costa 2.32, Quartapelle Procopio 2.11, Magi 2.40, Ziello 2.103, Bordonali 2.129, Iezzi 2.139, Fogliani 2.131, Quartapelle Procopio 2.12, Vinci 2.149, degli identici emendamenti Quartapelle Procopio 2.13 e Magi 2.42, degli emendamenti Iezzi 2.406, 2.407, 2.404 e 2.405, Quartapelle Procopio 2.14, Prisco 2.3 e 2.2, Quartapelle Procopio 2.15 e 2.16, Vinci 2.402, Molteni 2.398, Costa 3.27, Quartapelle Procopio 3.11, Prisco 3.19, Quartapelle Procopio 3.1, Ziello 3.217, Invernizzi 3.190, Marco Di Maio 3.12, Costa 3.28, Magi 3.50 e Lucaselli 3.36.
  Propone, altresì, l'accantonamento degli emendamenti Iezzi 3.197, Stefani 3.261, Magi 3.51, Iezzi 3.193, Vinci 3.263, Mollicone 3.23, Costa 3.30, Magi 3.52, Iezzi 3.238, Lucaselli 3.39, Bordonali 3.188, Iezzi 3.243, Magi 3.49 e 3.53, Costa 3.31 e 3.33, Invernizzi 3.256, Ravetto 3.260, Tonelli 3.258, Molteni 3.259, Iezzi 3.257, Lucaselli 3.43, Bordonali 3.265, Invernizzi 3.266, Stefani 3.279, Magi 3.54, Prisco 3.18, Magi 3.55, Lucaselli 3.46, degli identici emendamenti Bordonali 3.296 e Prisco 3.21, degli emendamenti Ziello 3.294, Iezzi 3.306, Stefani 3.302, Ravetto 3.314, Quartapelle Procopio 4.6, Magi 4.23, Molteni 4.35, Bordonali 4.34, Ravetto 4.36, Migliore 4.9, Quartapelle Procopio 4.7, Costa 4.13, Prisco 4.10, degli identici emendamenti Ziello 4.28 e Lucaselli 4.18, degli emendamenti Quartapelle Procopio 4.8, Molteni 4.52, Quartapelle Procopio 5.2 e 5.1, Stefani 5.35, Iezzi 5.36 e 5.49, Bordonali 5.50 e 5.46, Tonelli 6.10, Fogliani 6.13, Bordonali 6.28, Ravetto 6.8, Fogliani 6.30, Iezzi 6.29, degli identici emendamenti Migliore 7.2 e Lucaselli 7.3 e degli emendamenti Magi 7.4 e Quartapelle Procopio 8.1.
  Esprime invece parere contrario sulle restanti proposte emendative.

  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, dispone l'accantonamento delle proposte emendative in ordine alle quali ha testé formulato, in qualità di relatore, una proposta in tal senso.

  Emanuele PRISCO (FDI), in considerazione del fatto che il provvedimento in esame riguarda una materia strettamente parlamentare, rileva come sarebbe stato più opportuno, da parte del rappresentante del Governo, rimettersi alla Commissione sulle proposte emendative, anziché esprimere un'indicazione politica associandosi al parere del relatore.

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  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA osserva come il Governo non abbia alcun atteggiamento di parte, essendosi limitato a condividere un intervento atteso da tempo e in linea con gli impegni assunti a più riprese dal Paese a livello internazionale.
  Dopo aver fatto notare che l'organismo in questione è stato già istituito da quasi tutti gli altri Paesi dell'Unione europea, rileva come esso sarebbe chiamato a svolgere un ruolo neutrale. Fa notare, peraltro, che per la nomina dei suoi componenti, che avverrebbe peraltro nella prossima Legislatura, è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti delle due Camere, prevedendosi dunque un ampio consenso da parte delle forze politiche parlamentari.
  Si augura, dunque, che possa svolgersi un sereno e proficuo confronto tra i gruppi, affinché il Parlamento possa definire un intervento il più possibile efficace.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, rileva come in tutti i consessi internazionali l'Italia venga richiamata sul tema oggetto del provvedimento in esame e come ciò sia da ultimo accaduto in occasione dell'incontro, svoltosi nella giornata di ieri e al quale ha preso parte insieme con il Presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Parrini, sulla Relazione della Commissione europea sullo Stato di diritto nell'Unione europea.
  Ritiene dunque opportuno che i lavori sul provvedimento in esame si sviluppino in piena sinergia con il Governo, al fine di facilitare l'approvazione di un testo condiviso, e in tale ottica esprime soddisfazione per la condivisione, da parte del rappresentante del Governo, dei pareri resi.
  Sottolinea altresì come, proprio nello spirito di pervenire a un testo che possa registrare la più ampia condivisione possibile, siano state accantonate tutte le proposte emendative che si ritiene possano essere prese in considerazione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.