CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 marzo 2022
761.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 17

AUDIZIONI

  Mercoledì 16 marzo 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.

  La seduta comincia alle 13.50.

Audizione del Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, nell'ambito dell'esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all'anno 2021 (Doc. CCLXIII, n. 1).
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Informa inoltre che, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento della Camera nella riunione del 4 novembre 2020, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in videoconferenza.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il Ministro Vittorio COLAO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti e osservazioni il Presidente Giuseppe BRESCIA, i deputati Marco DI MAIO (IV) e Felice Maurizio D'ETTORE (CI), le deputate Vittoria BALDINO (M5S) e Augusta MONTARULI (FDI) e il deputato Pag. 18 Fausto RACITI (PD), a cui risponde il Ministro Vittorio COLAO.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ringrazia il Ministro per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 16 marzo 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA, indi della vicepresidente Annagrazia CALABRIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.55.

Disposizioni in materia di esercizio del diritto di voto da parte degli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza.
C. 1714 Madia, C. 3003 Costa, C. 3007 Brescia, C. 3023 D'Ettore e C. 3026 Ungaro.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 maggio 2021.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, avverte innanzitutto che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede referente in videoconferenza, in quanto nella seduta odierna non sono previste votazioni sul provvedimento.
  Rileva quindi come la Commissione prosegua oggi l'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 1714 Madia, C. 3003 Costa, C. 3007 Brescia, C. 3023 D'Ettore e C. 3026 Ungaro, recanti disposizioni in materia di esercizio del diritto di voto da parte degli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza.
  Ritiene che nella seduta odierna sia opportuno verificare, anche con il concorso del Governo, le prospettive dell'iter del provvedimento.
  Al riguardo informa di aver già convenuto con il Ministro per i rapporti con il Parlamento circa l'opportunità di ascoltare il Ministro stesso, per consentirgli di illustrare il contenuto della relazione che sarà predisposta entro il corrente mese dalla Commissione di studio ministeriale istituita sul fenomeno dell'astensionismo elettorale.

  Marco DI MAIO (IV) sottopone alla Presidenza l'opportunità di ascoltare, ai fini dell'istruttoria legislativa sul provvedimento, oltre al Ministro per i rapporti con il Parlamento, D'Incà, anche il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Colao.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, fa presente come nella predisposizione della relazione della Commissione di studio ministeriale sul fenomeno dell'astensionismo elettorale che sarà sottoposta alla Commissione si terrà conto degli elementi forniti, oltre che dal Ministero dell'interno, anche dalla struttura diretta dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale.

  Stefano CECCANTI (PD), dopo aver fatto notare che finora la discussione si è svolta prioritariamente sulla valutazione degli aspetti tecnici del provvedimento, auspica si possa invece partire dal dato politico indiscutibile, rappresentato dalla volontà degli schieramenti di estendere il diritto di voto ai soggetti fuori sede, valutando solo successivamente le possibili soluzioni tecniche, che ritiene comunque realistico individuare.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, nel condividere quanto testé affermato dal deputato Ceccanti, fa notare che la volontà politica degli schieramenti appare chiara, osservando come le diverse proposte di legge all'ordine del giorno testimoninoPag. 19 l'impegno a risolvere una problematica ritenuta seria e realmente esistente. Rileva quindi come, da presidente e relatore, si sia adoperato in prima persona per porre all'attenzione la questione, invitando formalmente il Governo ad affrontarla in coordinamento con il Parlamento, chiedendo, in particolare, che quest'ultimo sia messo a conoscenza del lavoro istruttoria svolto dalla predetta Commissione di studio ministeriale sul fenomeno dell'astensionismo elettorale.

  Vittoria BALDINO (M5S), associandosi alle considerazioni del deputato Ceccanti, rileva come il tema oggetto delle proposte di legge in esame sia stato posto più volte nelle precedenti legislature e si rammarica del fatto che il lavoro non sia mai stato portato a termine.
  Sottolinea come, in considerazione del manifestarsi di una volontà politica trasversale, occorra trovare la determinazione necessaria per superare le possibili criticità e pervenire all'approvazione del provvedimento, osservando come possano essere prese in considerazione diverse ipotesi, fra cui l'introduzione del voto elettronico, al fine di rimuovere gli ostacoli che si frappongono al pieno esercizio del diritto di voto, tenendo nel contempo conto delle osservazioni formulate dal Ministero dell'interno.
  Ritiene doveroso che l'iter del provvedimento si concluda entro la fine della Legislatura, in modo da consentire l'applicazione della nuova disciplina fin dalle prossime elezioni politiche.

  Felice Maurizio D'ETTORE (CI) fa notare che, pur non essendo in discussione la volontà politica di garantire un'estensione del diritto di voto, appare necessario fare i conti con la realtà e valutare con attenzione le soluzioni tecniche in gioco, evitando di percorrere strade che potrebbero rischiare di rivelarsi irrealizzabili.
  Ritiene dunque opportuno ragionare seriamente su quale sia lo strumento migliore per garantire il voto dei soggetti fuorisede, evitando, tuttavia, di prevedere un regime speciale di esclusivo favore per tali soggetti, rispetto a quanto previsto in generale dall'ordinamento per il resto del corpo elettorale.
  Rileva quindi come, al momento, anche tenuto conto di quanto affermato dal Governo, permangano molte criticità sia di tipo tecnico, sia di tipo normativo ed endoprocedimentale, sulle quali occorre svolgere ulteriori approfondimenti per addivenire ad una soluzione condivisa ed efficace.

  Il Sottosegretario Ivan SCALFAROTTO rileva come le osservazioni formulate dal Governo circa possibili difficoltà tecniche non debbano essere interpretate come un elemento ostativo rispetto alle decisioni che il Parlamento, nell'esercizio della sua sovranità, ritenga di adottare, bensì come elementi forniti nel rispetto del principio di leale collaborazione, al fine di consentire al Parlamento medesimo di compiere le proprie scelte con la piena consapevolezza delle relative implicazioni.
  Segnala quindi come le osservazioni del Governo attengano, in primo luogo, a profili di carattere costituzionale, con riferimento alla salvaguardia dei princìpi di libertà, segretezza, personalità e uguaglianza del voto sanciti dall'articolo 48 della Costituzione.
  Sottolinea, altresì, come sussistano questioni tecniche di cui occorre tenere conto, richiamando in particolare l'attenzione sul possibile rallentamento delle operazioni di scrutinio. Osserva come il Parlamento possa ben compiere la scelta politica di ritenere l'esigenza di favorire la piena partecipazione alle elezioni prevalente rispetto a quella di garantire la tempestività dello scrutinio, e dunque della conoscenza dei risultati delle elezioni, ma sottolinea come debba trattarsi di una scelta compiuta con piena consapevolezza e come il contributo del Governo risponda allo scopo di assicurare tale consapevolezza.
  Alla luce di tali considerazioni, assicura che da parte del Governo non vi è alcun intento di ostacolare l'approvazione del provvedimento.

  Vittoria BALDINO (M5S), dopo aver dichiarato di essere convinta che il Governo Pag. 20non abbia alcun intento ostruzionistico e voglia individuare una soluzione insieme al Parlamento, fa notare che la politica è chiamata a fare la sua parte con convinzione e chiarezza, superando le eventuali problematiche di tipo tecnico che dovessero ancora sussistere. Invitando, dunque, a squarciare quel velo di ipocrisia che impedisce da anni di trovare una soluzione al problema, assicurando il rispetto di un diritto costituzionale. Ricorda, peraltro, che le stesse modalità di voto per la circoscrizione estera hanno evidenziato molte criticità in relazione alla segretezza, e alla personalità del voto, non comprendendo, dunque, per quale ragione ora si dovrebbero evocare talune argomentazioni per escludere di garantire l'esercizio del diritto di voto ai soggetti fuorisede.

  Carlo SARRO (FI) rileva come dalla discussione emerga l'esigenza di favorire la più ampia partecipazione al voto in relazione a specifiche categorie di cittadini, ma osserva, associandosi alle considerazioni del deputato D'Ettore, come sia necessaria un'attenta riflessione sul punto.
  Sottolinea come l'esigenza di una riflessione emerga anche in considerazione delle criticità manifestatesi in relazione al voto degli italiani all'estero, alle quali ha fatto riferimento la deputata Baldino, e cita, al riguardo, la sua esperienza di membro della Giunta delle elezioni del Senato nella XVI legislatura. Ricorda, peraltro, come in alcune aree del nostro Paese le modalità di esercizio del voto presentino allarmanti profili di vulnerabilità e come alla luce di ciò andrebbe semmai riconsiderato il sistema di voto nel suo complesso.
  Ritiene pertanto necessario procedere con cautela, a garanzia dell'intero procedimento elettorale, e ricorda come l'ordinamento vigente già preveda strumenti, quali le agevolazioni per i viaggi e i congedi per i lavoratori, volti a favorire la partecipazione al voto degli elettori fuori sede.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) non comprende la ragione per la quale si continui a parlare di principi, ripercorrendo argomentazioni già approfondite nelle precedenti sedute, sulle quali, peraltro, si era ormai raggiunto un punto di trasversale di condivisione.
  Ritiene quindi necessario compiere ora un salto di qualità, invitando gli schieramenti a proporre soluzioni concrete, suscettibili di superare le evidenti problematiche logistiche e di tipo tecnico che sono state individuate e che non attengono solo alla tempestività delle operazioni di spoglio, ma anche alla sicurezza del voto, in conseguenza dell'eventuale allungamento delle operazioni elettorali.
  Fa notare quindi come l'eventuale voto dei soggetti fuori sede ponga delle questioni attinenti alla tempestività, alla sicurezza e alla segretezza del voto, che vanno affrontate con serietà, ricordando che già nelle precedenti sedute di esame erano state avanzate soluzioni, ritenute concretamente percorribili, estendendo l'applicazione della disciplina prevista per le elezioni europee. Ritiene, infine, che le modalità di voto degli italiani all'estero non possano essere invocate come esempio, alla luce delle palesi criticità che sono state registrate in quel campo.

  Emanuele PRISCO (FDI) sottolinea come l'argomento in discussione sia stato già affrontato e come nella discussione odierna vengano riproposte posizioni già espresse, senza che, nel frattempo, sia stato compiuto alcun approfondimento, da parte del Governo e dei proponenti, volto a porre rimedio alle criticità evidenziate.
  Ritiene che occorra prendere atto dell'impossibilità, a causa delle difficoltà emerse, di proseguire utilmente l'iter del provvedimento, atteso che si rischia di incamminarsi in un cammino senza sbocchi.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, ricollegandosi ad alcune considerazioni svolte nel dibattito odierno, ritiene che non vi sia stata alcuna intenzione, da parte di alcuno, di prendere come riferimento le modalità di voto della circoscrizione Estero, ma solo la volontà di evidenziare la necessità di superare alcune criticità che limitano il diritto di voto per alcuni soggetti.Pag. 21
  Fa inoltre presente di essere ben consapevole delle difficoltà che, soprattutto in certi territori, anche in presenza di dinamiche connesse alla criminalità, associate anche al fenomeno dell'astensionismo, incidono sul diritto di voto, osservando che il Ministro per i rapporti con il Parlamento, il Ministro dell'interno e il Ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale si stanno adoperando per l'individuazione di soluzioni efficaci da sottoporre all'attenzione del Parlamento. Ritiene dunque utile attenere l'esito del lavoro che il Governo sta svolgendo in tale ambito, in modo che il Parlamento possa trarre nuovi spunti per la discussione, dichiarandosi convinto che sarà possibile individuare soluzioni condivise.

  Andrea GIORGIS (PD) dichiara di comprendere le preoccupazioni espresse e le difficoltà di carattere tecnico-organizzativo prospettate, anche con riferimento all'esperienza del voto degli italiani all'estero, ma sottolinea come tali difficoltà non possano prevalere sull'esercizio della funzione legislativa e di indirizzo politico del Parlamento. Ritiene infatti che i termini del ragionamento debbano essere rovesciati, vale a dire che, una volta assunto dal Parlamento un dato indirizzo politico, questo debba essere senz'altro perseguito, mentre spetta al Governo il compito di svolgere i necessari approfondimenti tecnici, i quali non possono essere pregiudiziali rispetto alle scelte politiche del Parlamento.
  Rileva come sia paradossale, a fronte di difficoltà nell'esercizio del diritto di voto, restringere di fatto il diritto medesimo anziché rimuovere le difficoltà, segnalando come i provvedimenti in esame siano volti proprio a rimuovere gli ostacoli all'esercizio del diritto di voto per alcuni cittadini che versano in una particolare situazione, attraverso misure circoscritte, destinate ad applicarsi a un numero limitato di elettori.
  Ritiene quindi che i problemi tecnici siano superabili, rilevando peraltro come la soluzione tecnica ottimale non esista e come se fosse compiuta un'attenta analisi delle modalità di voto vigenti per la generalità dei cittadini emergerebbero probabilmente numerosi profili problematici, i quali tuttavia non possono certo giustificare la compressione del diritto di voto.

  Il Sottosegretario Ivan SCALFAROTTO, in risposta ad alcune osservazioni svolte nella discussione odierna, ricorda che – come già fatto notare nella precedente seduta di esame del provvedimento svolta il 26 maggio 2021 – l'articolo 7 della proposta di legge A.S. 859, già approvata dalla Camera e ora all'esame della 1a Commissione del Senato, ha già previsto una soluzione per referendum ed elezioni europee, ammettendo al voto i cittadini fuorisede nel comune in cui si trovano, previa richiesta da effettuare 30 giorni prima della consultazione. Rammenta inoltre che, nella medesima seduta del 26 maggio, il Governo aveva già proposto alcune soluzioni, rammentando che in quella seduta egli stesso aveva fatto presente quanto fosse più razionale e concretamente realizzabile prevedere, nell'ambito delle consultazioni referendarie e politiche, la possibilità, per i soggetti fuori sede, di votare per i candidati dei collegi in cui si trovano, in armonia con quanto già previsto dalla normativa vigente in determinate circostanze, ad esempio per i militari, i marittimi e i degenti in ospedali e case di cura. In tale occasione egli evidenziò, infatti, che una simile previsione, in base alla quale il voto del cittadino non sarebbe necessariamente riferito a candidati del territorio di residenza, oltre a porsi sulla scia di quanto già previsto nella richiamata proposta di legge A.S. 859, sarebbe in armonia con lo stesso articolo 67 della Costituzione, in base al quale ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato, e consentirebbe comunque all'elettore di esprimere nel voto le proprie convinzioni politiche. Ricorda altresì che il Governo già allora si era reso disponibile a valutare anche altre proposte – come ad esempio la possibilità di rafforzare le agevolazioni per il trasporto e il viaggio in vista del voto – previa valutazione politica e previa valutazione dei relativi costi, avendo interesse a risolvere una problematica molto sentita, che attiene all'esercizio del diritto di voto dei cittadini fuori sede.

Pag. 22

  Carlo SARRO (FI) chiedendo maggiori delucidazioni circa le tempistiche con cui proseguirà l'esame, auspica che il lavoro della Commissione di studio ministeriale sul fenomeno dell'astensionismo elettorale si concluda quanto prima, affinché con la trasmissione della relativa relazione, il Parlamento sia messo nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo.

  Annagrazia CALABRIA, presidente, fa presente che, come già chiarito dal Presidente Brescia, la relazione della Commissione di studio ministeriale sul fenomeno dell'astensionismo elettorale dovrebbe essere predisposta entro il corrente mese e che la presidenza della Commissione ha già convenuto con il Ministro per i rapporti con il Parlamento circa l'opportunità di ascoltare il Ministro stesso, per consentirgli di illustrare il contenuto della relazione.

  Stefano CECCANTI (PD) auspica che la Commissione, dopo l'audizione del Ministro, possa proseguire speditamente nell'iter di esame del provvedimento, procedendo dunque all'adozione del testo base.

  Annagrazia CALABRIA, presidente, dopo aver fatto presente che riferirà al presidente Brescia quanto testé auspicato dal deputato Ceccanti, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 16 marzo 2022.

Modifica all'articolo 114 della Costituzione, in materia di ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica.
C. 1854 cost. Barelli, C. 2938 cost. Morassut, C. 2961 cost. Ceccanti e C. 3118 cost. Meloni.
Disposizioni in materia di ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica.
C. 2893 Magi, C. 2923 De Angelis e C. 2931 Francesco Silvestri.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.35 alle 16.10.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI