CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 marzo 2022
755.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
Pag. 10

SEDE REFERENTE

  Martedì 8 marzo 2022. — Presidenza del presidente della III Commissione, Piero FASSINO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano, e il sottosegretario di Stato alla difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 14/2022: Disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina.
C. 3491 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 marzo scorso.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stato dato conto della presentazione di 73 proposte emendative, riferite agli articoli 1, 2, all'articolo aggiuntivo presentato dal Governo 2.0100, nonché agli articoli 3, 4 e 5.
  Segnala che la Presidenza ha quindi dato conto delle inammissibilità e della riammissione, a seguito della presentazione di ricorsi, degli emendamenti Raduzzi 1.17 e 2.4, limitatamente alla parte conseguenziale, nonché del subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36.
  È stata invece confermata l'inammissibilità degli emendamenti Silli 1.15, degli identici emendamenti Fregolent 3.1 e Valentini 3.2, e degli emendamenti Delmastro delle Vedove 4.03, 4.02 e 4.01.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore per la IV Commissione, anche a nome della relatrice Quartapelle Procopio, in merito alle proposte emendative riferite all'articolo 1, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Raduzzi 1.17, degli identici emendamenti Sodano 1.1 e Cabras 1.2, nonché degli emendamenti a prima Cabras 1.4, 1.3, 1.5, 1.6, 1.7, 1.8, 1.9, 1.10, 1.11. Formula, altresì, un invito al ritiro, altrimentiPag. 11 esprimendo parere contrario, degli identici emendamenti a prima firma Corda 1.13 e 1.14, nonché dell'emendamento a prima firma Cabras 1.12. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.01.
  Riguardo alle proposte emendative riferite all'articolo 2, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Raduzzi 2.4 e Cabras 2.1.
  Passando ai subemendamenti all'articolo aggiuntivo del Governo 2.0100, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli identici subemendamenti Sapia 0.2.0100.1, Dori 0.2.0100.3, Corda 0.2.0100.4, Corda 0.2.0100.7, Cabras 0.2.0100.10, Sapia 0.2.0100.17, nonché degli identici subemendamenti a prima firma Sapia 0.2.0100.2 e 0.2.0100.18, degli identici subemendamenti a prima firma Corda 0.2.0100.5 e 0.2.0100.8, e dei subemendamenti a prima firma Cabras 0.2.0100.12, 0.2.0100.13, 0.2.0100.14, 0.2.0100.15, 0.2.0100.11, 0.2.0100.16.
  Esprime parere favorevole sul subemendamento Delrio 0.2.0100.37; propone di accantonare il subemendamento Ferrari 0.2.0100.38; formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli identici subemendamenti a prima firma Corda 0.2.0100.6 e 0.2.0100.9, nonché dei subemendamenti Caiata 0.2.0100.29 e dei subemendamenti a prima firma Vianello 0.2.0100.23, 0.2.0100.19, 0.2.0100.20, 0.2.0100.22. Formula, altresì, un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, del subemendamento Squeri 0.2.0100.31. Propone di accantonare i subemendamenti Squeri 0.2.0100.30 e Lucchini 0.2.0100.42. Formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dei subemendamenti a prima firma Vianello 0.2.0100.24 e 0.2.0100.21; propone di accantonare, anche in vista di una possibile riformulazione, il subemendamento a prima firma Lucchini 0.2.0100.41; formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, del subemendamento Baratto 0.2.0100.43. Esprime parere favorevole sul subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che il subemendamento Magi 0.2.0100.25 è stato ritirato dal presentatore.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore per la IV Commissione, propone di accantonare, anche in vista di una possibile riformulazione, i subemendamenti Papiro 0.2.0100.35, i subemendamenti a firma Magi 0.2.0100.28, 0.2.0100.26 e 0.2.0100.27, il subemendamento Vanessa Cattoi 0.2.0100.39, gli identici subemendamenti Tuzi 0.2.0100.32 e Toccalini 0.2.0100.40, nonché i subemendamenti Tuzi 0.2.0100.33 e Ruggiero 0.2.0100.34. Esprime, quindi, parere favorevole, sull'articolo aggiuntivo del Governo 2.0100.
  Passa, quindi, alle proposte emendative riferite all'articolo 3.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Cavandoli 3.01 è stato ritirato dai presentatori.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore per la IV Commissione, in merito alle proposte emendative riferite all'articolo 4, propone di accantonare l'emendamento Di Stasio 4.1.
  Quanto alle proposte emendative relative all'articolo 5, propone di accantonare l'emendamento Zoffili 5.2. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 5.4 ed invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Gagliardi 5.01.

  Il Sottosegretario Giorgio MULÈ esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Piero FASSINO, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative per le quali vi sia una indicazione in tal senso da parte dei relatori.

  Emanuela CORDA (MISTO-A) sottoscrive l'emendamento Raduzzi 1.17, di cui condivide l'obiettivo di sostenere le aziende con maggior vocazione all'export in Russia e Ucraina, duramente colpite dal conflitto in corso. Sottolineando che la proposta emendativa in esame, peraltro, riproduce Pag. 12essenzialmente i contenuti del subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36, su cui i relatori hanno espresso parere favorevole, ne auspica una riformulazione negli stessi termini.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO ribadisce che una riformulazione negli stessi termini del subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36 avrebbe il parere favorevole del Governo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice per la III Commissione, anche a nome del relatore Aresta, precisa che tale soluzione è stata proposta al collega Raduzzi, che l'ha tuttavia declinata.

  Le Commissioni respingono, quindi, con distinte votazioni, l'emendamento Raduzzi 1.17, gli identici emendamenti Sodano 1.1 e Cabras 1.2, nonché egli emendamenti a prima Cabras 1.4, 1.3, 1.5, 1.6, 1.7, 1.8, 1.9, 1.10, 1.11, gli identici emendamenti a prima firma Corda 1.13 e 1.14, nonché l'emendamento a prima firma Cabras 1.12.

  Emanuela CORDA (MISTO-A) sottoscrive l'emendamento Raduzzi 2.4.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Raduzzi 2.4 e Cabras 2.1, nonché gli identici subemendamenti Sapia 0.2.0100.1, Dori 0.2.0100.3, Corda 0.2.0100.4, Corda 0.2.0100.7, Cabras 0.2.0100.10 e Sapia 0.2.0100.17.

  Emanuela CORDA (MISTO-A), intervenendo sul subemendamento Sapia 0.2.0100.2, di cui è cofirmataria, sottolinea che esso recepisce talune osservazioni avanzate anche dai colleghi della Lega e di Fratelli d'Italia relative all'esigenza di assicurare la massima trasparenza sulle modalità di cessione di materiali d'armamento all'Ucraina, evitando, in primo luogo, il ricorso a contractor. Ricordando che anche taluni analisti di orientamento atlantista hanno sollevato riserve sulla scelta di fornire supporto militare ad una parte belligerante, chiede ai relatori e al Governo di valutare l'opportunità di accantonare il subemendamento in esame.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che alla cessione di armamenti si applica un vincolo di segretezza: non a caso, la scorsa settimana il Ministro della Difesa Guerini ha riferito in audizione presso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR), i cui membri sono tenuti al segreto relativamente alle informazioni acquisite, anche dopo la cessazione dell'incarico.

  Il Sottosegretario Giorgio MULÈ, associandosi alle considerazioni del presidente Fassino, ritiene che, diversamente da quanto previsto dal subemendamento Ferrari 0.2.0100.38 che è stato accantonato ai fini di una eventuale riformulazione, il subemendamento Sapia 0.2.0100.2, presenta ulteriori condizionalità che giustificano, in questo caso, il parere contrario.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore per la IV Commissione, associandosi alle considerazioni del Sottosegretario Mulè, sottolinea che il subemendamento Sapia 0.2.0100.2 risulta, di fatto, l'intero impianto del provvedimento in esame.

  Le Commissioni respingono gli identici subemendamenti Sapia 0.2.0100.2. e 0.2.0100.18.

  Emanuela CORDA (MISTO-A), illustrando gli identici subemendamenti a sua prima firma 0.2.0100.5 e 0.2.0100.8, evidenzia che essi mirano a garantire la funzione di indirizzo delle Camere nella cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari, nonché la rigorosa applicazione della legge n. 185 del 1990, che prevede il divieto di vendere armi di offesa a Paesi belligeranti. Segnalando che l'Ucraina non è stata ammessa nella NATO perché, fino a questo momento, non ha rispettato le condizionalità richieste, ribadisce che qualsiasi deroga al divieto imposto dalla citata legge rischia di creare un pericoloso precedente. Peraltro, come rilevato da alcuni osservatori, la cessione di Pag. 13armi potrebbe non essere il sistema più idoneo per proteggere la popolazione civile, dal momento che, paradossalmente, e rischia di contribuire ad inasprire ulteriormente il conflitto in corso: non a caso, l'Ungheria, pur essendo un Paese membro dell'Unione europea, si è opposta alla richiesta di far transitare sul proprio territorio materiali d'armamento destinati all'Ucraina.

  Laura BOLDRINI (PD), pur condividendo il poderoso impianto di sanzioni che l'UE ha varato per contrastare la brutale ed ingiustificata aggressione russa, sottolinea che occorre promuovere una de-escalation militare, rilanciando una trattativa negoziale guidata da mediatori credibili per entrambi i contendenti: a suo avviso, piuttosto che inviare supporto militare, sarebbe opportuno concentrarsi con più determinazione ed efficacia sul negoziato. Per tali ragioni, preannuncia l'astensione sul subemendamento in esame.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici subemendamenti 0.2.0100.5 e 0.2.0100.8, a prima firma Corda, nonché i subemendamenti Cabras 0.2.0100.12, 0.2.0100.13, 0.2.0100.14, 0.2.0100.15 e 0.2.0100.11.

  Pino CABRAS (MISTO-A), intervenendo sul subemendamento 0.2.0100.16, a sua prima firma, sottolinea come da parte della politica italiana vi sia stata una profonda sottovalutazione della situazione che ha condotto alla guerra in Ucraina. Rimane stupito che la vicenda continui ad essere trattata come una questione riguardante soprattutto la burocrazia militare e che il Parlamento rimanga ai margini di ogni principale decisione.
  Evidenzia, quindi, che la proposta emendativa intende conferire maggiore trasparenza alla procedura con la quale saranno ceduti all'Ucraina mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari e, soprattutto, evitare che l'Italia possa essere scambiata per un Paese che appoggia un movimento belligerante. Ricorda la dichiarazione fatta dal Ministro degli esteri francese pochi giorni fa, nella quale ha esplicitamente affermato di volere provocare il crollo dell'economia russa attraverso una guerra economica totale. Si rammarica, quindi, che anche le Istituzioni europee siano sempre più orientate a una centralità delle questioni militari e ribadisce la sua opinione che sia necessario discutere in Parlamento delle modalità con cui approcciare questi temi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Cabras 0.2.0100.16 e approvano, quindi, il subemendamento Delrio 0.2.0100.37 (vedi allegato).

  Piero FASSINO, Presidente, ricorda che il subemendamento Ferrari 0.2.0100.38, su richiesta dei relatori, è stato accantonato.

  Emanuela CORDA (MISTO-A) illustra gli identici subemendamenti 0.2.0100.6 e 0.2.0100.9, a sua prima firma, affermando di comprendere le ragioni di segretezza che hanno indotto il Governo a riferire nell'ambito del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica sulla tipologia del materiale bellico ceduto all'Ucraina. Non può, tuttavia, non manifestare sconcerto per il fatto che in altri Paesi europei i Parlamenti siano stati opportunamente informati e che, invece, in Italia i dettagli si debbano apprendere dalle indiscrezioni riportate dai mezzi di stampa. Si domanda, quindi, perché non sia possibile trovare un modo per fornire al Parlamento tutti i ragguagli necessari, senza per questo venire meno alle esigenze di segretezza evidenziate dal Governo.
  Ricorda, quindi, che nel nostro ordinamento democratico, che ripudia la guerra, il Parlamento non deve mai perdere il controllo di quello che fa il Governo e che molti esperti e analisti tra i massimi riconosciuti a livello internazionale hanno evidenziato le criticità che potrebbero manifestarsi in seguito alla cessione di materiale bellico alle milizie ucraine e rimarcato, invece, la necessità di perseguire il dialogo tra le parti in conflitto.
  Non riconosce come veritiere le affermazioni che vogliono ricondurre la sua Pag. 14opinione a una posizione filo russa e putiniana e ribadisce il proprio convincimento della gravità di non tenere adeguatamente informato il Parlamento.

  Il Sottosegretario di Stato per la Difesa Giorgio MULÈ rimanendo nel merito della proposta emendativa e sottolinea come l'elenco del materiale d'armamento ceduto all'Ucraina sia stato vincolato tramite un apposito atto di indirizzo votato dalle Assemblee delle Camere. Aggiunge che, come già noto, il Ministro della difesa Guerini ha riferito su tale elenco nell'ambito del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ovvero la sede più indicata per mantenere la dovuta segretezza, e che anche gli altri Stati europei hanno mantenuto riservate le informazioni relative ai mezzi militari forniti alle forze ucraine, soprattutto per non dare vantaggi alle forze avversarie.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici subemendamenti 0.2.0100.6 e 0.2.0100.9, a prima firma Corda, nonché il subemendamento Caiata 0.2.0100.29.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A), intervenendo sul subemendamento a sua firma 0.2.0100.23, esprime, in premessa, il suo disappunto per la scelta del Governo di fare confluire il decreto-legge n. 16 del 2022, che reca disposizioni che interessano il settore delle fonti di produzione di energia, nel provvedimento in esame, affidando così la discussione di importanti temi relativi all'approvvigionamento energetico e all'ambiente a Commissioni che, per disposizioni del Regolamento, non sono competenti nella materia.
  Osserva, quindi, che l'emendamento del Governo 2.0100, relativamente alla parte che riguarda le disposizioni per l'adozione di misure preventive necessarie alla sicurezza del sistema nazionale del gas naturale, appare fortemente contraddittorio e illogico. Fa presente, infatti, che in Italia già esiste, dal 2019, un piano di emergenza del sistema italiano del gas naturale, suddiviso in tre differenti livelli di crisi che scattano in automatico sulla base delle situazioni prodotte sia da eventi di carattere politico o economico, sia da calamità naturali, mentre l'emendamento del Governo prevede che il piano sia adottato a prescindere dal livello di emergenza.
  Evidenzia, inoltre, che l'emendamento del Governo consentirà alle centrali alimentate a carbone di produrre energia in deroga ai limiti vigenti e che i costi per la produzione di questa energia meno economica verranno scaricati sugli utenti finali attraverso i rincari delle bollette.
  Rileva, inoltre, che i rapporti degli organismi addetti alla sicurezza energetica confermano che la stabilità della fornitura di gas naturale è assicurata per tutto il prossimo decennio, quando dovrà completarsi la transizione alle fonti di energia rinnovabili, e che risulta garantita anche nel caso di un'eventuale interruzione delle forniture di gas provenienti dalla Russia, pari a circa il 40 per cento del fabbisogno italiano.

  Il Sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Manlio DI STEFANO conferma il parere contrario sul subemendamento Vianello 0.2.0100.23 e rimarca come le deroghe previste dall'emendamento del Governo abbiano lo scopo di rendere il Paese pronto ad affrontare ogni evenienza.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Vianello 0.2.0100.23.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A) illustra il subemendamento 0.2.0100.19, a sua prima firma, la cui portata è più limitata del precedente poiché è finalizzato soltanto a escludere l'adozione del piano di emergenza del gas naturale e ad evitare che i maggiori costi legati alla sostituzione dell'energia prodotta tramite il gas con quella derivata dal carbone siano trasferiti sulle bollette energetiche.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Vianello 0.2.0100.19.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A), illustrando il subemendamento a sua prima Pag. 15firma 0.2.0100.20, sottolinea che esso mia ad assicurare il previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per l'adozione dei provvedimenti da parte del Ministero della Transizione ecologica, nonché la trasmissione alle stesse Commissioni della relazione settimanale della società Terna s.p.a. Chiede, quindi, di valutare l'ipotesi di accantonare il subemendamento, in vista di una possibile proposta di riformulazione.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO ribadisce il parere contrario.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Vianello 0.2.0100.20.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A), intervenendo sul subemendamento a sua prima firma 0.2.0100.22, evidenzia che gli obiettivi che esso si prefigge – tra cui, l'incentivazione della sostituzione delle caldaie a gas con pompe di calore e la soppressione degli sconti fiscali oggi garantiti ai consumi di gas per la mobilità – figurano nel decalogo elaborato dall'Agenzia internazionale per l'energia (AIE).

  Le Commissioni respingono il subemendamento Vianello 0.2.0100.22.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che il subemendamento Squeri 0.2.0100.31 è stato ritirato dai presentatori.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Vianello 0.2.0100.24.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A), intervenendo sul subemendamento a sua prima firma 0.2.0100.21, sottolinea che la deroga alle normative nazionali e regionali sulla qualità dell'aria, prevista dall'articolo aggiuntivo del Governo 2.0100, rappresenta un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini, già compromessa dall'incremento delle malattie legate all'inquinamento.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, i subemendamenti Vianello 0.2.0100.21 e Baratto 0.2.0100.43.

  Riccardo OLGIATI (M5S) sottoscrive il subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36.

  Stefano BUFFAGNI (M5S) sottoscrive il subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36.

  Pino CABRAS (MISTO-A), pur annunciando la sottoscrizione del medesimo subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36, sottolinea la necessità di un intervento ben più incisivo ed organico a sostegno delle nostre imprese, che saranno duramente colpite dalla «guerra economica totale» che l'Occidente ha dichiarato alla Federazione russa. A suo avviso, benché Mosca non abbia valutato fino in fondo le conseguenze delle sue azioni, l'Europa si è fatta trovare del tutto impreparata, evocando una transizione energetica che richiederà due o tre anni di preparazione, mentre i danni al sistema produttivo sono immediati e devastanti. Stigmatizza, inoltre, la scelta dell'Unione europea di aver alimentato, negli scorsi otto anni, il crescente nazionalismo ucraino, nonché l'egemonia assunta, all'interno della stessa UE, dalle forze più oltranziste ed antirusse.

  Emanuela CORDA (MISTO-A) sottoscrive il subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36. Associandosi alle riflessioni del collega Cabras, rileva che si tratta di una misura del tutto insufficiente, e che potrebbe sollevare criticità sul piano della conformità alla disciplina degli aiuti di Stato. Segnala, infine, che le sanzioni individuali ai danni degli oligarchi russi stanno determinando gravi ripercussioni sul piano occupazionale in Sardegna, che ospita molte imbarcazioni di lusso e residenze private ad essi appartenenti, generando un indotto economico tutt'altro che trascurabile.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), segnala che i gruppi Lega della III e della IV Commissione sottoscrivono il subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36.

  Le Commissioni approvano il subemendamento Di Stasio 0.2.0100.36.

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  Piero FASSINO, presidente, ricorda che risultano accantonati, in vista di una possibile riformulazione, il subemendamento Papiro 0.2.0100.35, i subemendamenti a firma Magi 0.2.0100.28, 0.2.0100.26 e 0.2.0100.27, il subemendamento Vanessa Cattoi 0.2.0100.39, gli identici subemendamenti Tuzi 0.2.0100.32 e Toccalini 0.2.0100.40, nonché i subemendamenti Tuzi 0.2.0100.33 e Ruggiero 0.2.0100.34. E altresì accantonato l'articolo aggiuntivo del Governo 2.0100, che potrebbe risultare modificato dall'approvazione dei sopra citati subemendamenti.

  Riccardo OLGIATI (M5S) sottoscrive l'emendamento Di Stasio 4.1.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che l'emendamento Di Stasio 4.1 è stato accantonato.

  Le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori 5.4. Respingono, invece, l'articolo aggiuntivo Gagliardi 5.01.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.