CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 febbraio 2022
737.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 143

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Martedì 8 febbraio 2022. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 13.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Doc. CCLXIII n. 1.
(Esame, ai sensi dell'articolo 124, comma 2, del Regolamento e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della Relazione in titolo.

  Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, avverte che la Commissione si accinge ad esaminare la prima relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, presentata al Parlamento lo scorso 24 dicembre e trasmesso alle Commissioni. Avverte, infine che, al termine dell'esame, la Commissione, ai sensi dell'articolo 124, terzo comma, del Regolamento, potrà eventualmente votare una risoluzione a norma dell'articolo 117.
  Illustra quindi il provvedimento limitatamente alle parti di competenza della XIII Commissione.
  A tale riguardo, rammenta preliminarmente che la governance per la gestione delle diverse fasi del PNRR è basata su una chiara assegnazione dei poteri e delle responsabilità delle numerose amministrazioni pubbliche coinvolte. La Cabina di regia, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presieduta dal Presidente del Consiglio, rappresenta l'organo politico con poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale dell'attuazione del Piano. Alla Cabina partecipano: i Ministri e i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri competenti, in ragionePag. 144 delle tematiche affrontate; i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, della Conferenza delle regioni e delle province autonome; il Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani e il Presidente dell'Unione delle province d'Italia, quando sono esaminate questioni di rispettiva competenza.
  Ricorda quindi che la disciplina della governance del PNRR prevede che la Cabina di regia trasmetta alle Camere con cadenza semestrale, per il tramite del Ministro per i rapporti con il Parlamento, una relazione sullo stato di attuazione del Piano stesso. La medesima relazione è trasmessa, per il tramite, rispettivamente, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e della Segreteria tecnica del PNRR, alla Conferenza unificata e al Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale. La relazione deve dare conto dell'utilizzo delle risorse del programma Next Generation EU e dei risultati raggiunti e indicare eventuali misure necessarie per accelerare l'avanzamento dei progetti e per una migliore efficacia degli stessi rispetto agli obiettivi perseguiti.
  Su richiesta delle Commissioni parlamentari, la relazione riporta gli elementi utili a valutare lo stato di avanzamento degli interventi, il loro impatto e l'efficacia rispetto agli obiettivi perseguiti. Essa presta particolare riguardo alle politiche di sostegno per l'occupazione e per l'integrazione socio-economica dei giovani, alla parità di genere e alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
  Il documento in esame quindi è la prima Relazione al Parlamento sull'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e riguarda in modo particolare obiettivi e traguardi previsti per la fine dell'esercizio 2021, in vista della rendicontazione alla Commissione europea ai fini del pagamento della prima rata.
  A partire dall'anno 2022, le Relazioni saranno trasmesse al Parlamento entro la prima metà di aprile, in corrispondenza con la trasmissione del Documento di economia e finanza (DEF), ed entro la fine di settembre. Questa scelta è conforme anche al calendario previsto per il monitoraggio dei Piani nazionali di ripresa e resilienza in sede europea.
  Ciò premesso, rileva che il Piano si compone di sei Missioni e sedici Componenti, che si articolano intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Vi sono poi tre priorità trasversali: parità di genere; miglioramento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani; riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno. Il Piano deve inoltre rispettare il principio di Non Causare Danni Significativi (Do No Significant Harm - DNSH), ovvero contribuire in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema senza arrecare danno agli obiettivi ambientali.
  Le riforme e gli investimenti previsti nel Piano sono complementari. Gli investimenti permettono l'attuazione delle riforme grazie, ad esempio, al rafforzamento delle infrastrutture. Le riforme permettono la realizzazione degli investimenti poiché migliorano il contesto istituzionale. Il PNRR è un piano con obiettivi e traguardi ben definiti, da realizzare in tempi certi: la rendicontazione finale è prevista entro il 2026. Tutte le misure del Piano (sia gli investimenti che le riforme) sono accompagnate da un calendario di attuazione e un elenco di risultati da realizzare – condizione per l'erogazione dei fondi. In particolare, a ciascuna riforma e investimento è associata una descrizione delle finalità della misura e degli indicatori che ne riflettono gli obiettivi e costituiscono il parametro per la loro valutazione.
  Questi indicatori si dividono in due gruppi: milestone e target.
  Le milestone (o traguardi) rappresentano fasi essenziali dell'attuazione (fisica e procedurale), come l'adozione di particolari norme, la piena operatività dei sistemi informativi, o il completamento dei lavori. Indicano di solito una sequenza di attività connesse al raggiungimento degli obiettivi della misura.
  I target (o obiettivi) sono indicatori misurabili – di solito in termini di risultato – dell'intervento pubblico, come i chilometri Pag. 145di ferrovie costruiti; oppure di impatto delle politiche pubbliche, come l'incremento del tasso di natalità.
  Il termine fissato dal PNRR per la prima rata da rendicontare alle istituzioni europee è il 31 dicembre 2021. Le risorse saranno erogate solo in seguito alla verifica del raggiungimento dei 51 traguardi e obiettivi previsti per la prima rata, di cui 27 sono connessi all'attuazione di riforme e 24 all'attuazione di investimenti. Il raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi non è solo legato esclusivamente all'approvazione degli atti o provvedimenti normativi di natura primaria e secondaria, ma anche alla loro corrispondenza rispetto all'obiettivo ultimo che il singolo investimento o riforma si prefigge di raggiungere.
  Secondo quanto riportato nella Relazione in esame l'Italia ha rispettato l'impegno a conseguire tutti i 51 traguardi e obiettivi entro il 31 dicembre e invierà entro l'anno alla Commissione europea la richiesta relativa al pagamento della prima rata pari a 24,1 miliardi di euro. I traguardi e gli obiettivi compresi nella rata del 31 dicembre 2021 prevedono l'adozione di atti di normativa primaria e secondaria o di atti amministrativi, contenenti indicazioni spesso propedeutiche alla realizzazione degli impegni per le scadenze delle rate future. Il loro conseguimento è una prima importante dimostrazione della capacità del Paese di attivare i processi di riforma e di investimento previsti dal Piano.
  Nell'ambito delle principali iniziative di competenza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, intraprese per le scadenze successive al 2021, segnala, in particolare i seguenti progetti:
  Con riferimento a M2C1 – Investimento 2.1. Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo (800 milioni) evidenzia che la misura si propone di ridurre l'impatto ambientale dei trasporti agroalimentari, migliorando la capacità di stoccaggio delle materie prime agricole e l'accessibilità economica delle imprese ai servizi interportuali e di snodo nonché la capacità logistica dei mercati all'ingrosso. Mira, quindi, a colmare il forte deficit infrastrutturale del Paese Italia garantendo un sistema logistico efficiente e sostenibile nei settori di riferimento.
  Le attività si declineranno, pertanto, in progetti che garantiscano un sistema logistico efficiente e sostenibile attraverso lo sviluppo di sistemi e processi produttivi innovativi in grado di ridurre la generazione di sprechi alimentari e di incentivare una migliore e più equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigionamento.
  Entro il 31 dicembre 2021 si concluderà la consultazione tecnica per individuare le tematiche e gli ambiti di intervento da finanziare e definire uno o più regimi di aiuti. Entro il primo trimestre 2022 è prevista l'emissione del bando per la selezione dei programmi di investimento per l'implementazione del piano logistico per l'agroalimentare, con pubblicazione della graduatoria finale entro la fine del quarto trimestre 2022. La concessione dei finanziamenti dei programmi di investimento per l'implementazione del piano logistico per l'agroalimentare è prevista entro il primo trimestre 2023.
  A favore della misura, che si pone nell'ambito della più ampia Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), componente 2.1 (Agricoltura sostenibile ed economia circolare), è destinato un importo pari a 800 milioni di euro.
  Con riferimento a M2C1 – Investimento 2.2. Parco agrisolare (1.500 milioni) segnala che l'investimento mira a raggiungere gli obiettivi di ammodernamento e utilizzo di tetti di edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale per la produzione di energia rinnovabile, aumentando così la sostenibilità, la resilienza, la transizione verde e l'efficienza energetica del settore e contribuire al benessere degli animali.
  La misura si propone di incentivare l'installazione di pannelli ad energia solare su di una superficie complessiva senza consumo di suolo pari a 4,3 milioni di mq, con una potenza installata di circa 0,43 GW, realizzando contestualmente una riqualificazione delle strutture produttive oggetto di intervento, con la rimozione dell'eternit Pag. 146e amianto sui tetti (ove presente) e/o migliorando coibentazione e areazione.
  È in corso di definizione l'iter tecnico-procedurale, ai fini della predisposizione di quanto necessario all'attuazione. Entro il 31 marzo 2022 sarà pubblicato l'invito a presentare proposte per i programmi di investimento per l'installazione di pannelli di energia solare, sfruttando le superfici utili degli edifici di produzione agricola e agro-industriale, a seguito delle interlocuzioni con gli enti pubblici interessati, per conseguire il traguardo di T4 2022 relativo all'assegnazione ai beneficiari individuati di almeno il 30 per cento delle risorse finanziarie totali.
  A favore della misura, che si pone nell'ambito della più ampia Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), componente 2.1 (Agricoltura sostenibile ed economia circolare) per migliorare la competitività delle aziende agricole riducendo i costi di approvvigionamento energetico e migliorando le prestazioni climatiche e ambientali, è destinato un importo pari a 1.5 miliardi di euro.
  Con riferimento a M2C1 – Investimento 2.3. Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare (500 milioni) segnala che la misura mira a sostenere, attraverso contributi in conto capitale, l'ammodernamento dei macchinari agricoli con introduzione di tecniche di agricoltura di precisione (per esempio, riduzione di utilizzo pesticidi del 25-40 per cento a seconda dei casi applicativi) e di tecnologie di agricoltura 4.0, nonché l'ammodernamento del parco automezzi al fine di ridurre le emissioni (di circa il 95 per cento passando da Euro 1 – caratteristica di circa l'80 per cento dell'attuale parco automezzi – a Euro 5).
  La misura consente di ridurre largamente le emissioni di GHG, sostenendo la diffusione di macchinari e veicoli e macchine fuoristrada agricoli e forestali caratterizzati da un più basso impatto ambientale, introducendo (come specificato anche nel DNSH) un meccanismo di prioritizzazione nella selezione dei beneficiari a zero emissioni. Inoltre, è in corso una trattativa con la Commissione europea per incentivare i veicoli e macchine fuoristrada, agricoli e forestali, a basse emissioni o emissioni Stage V. Inoltre, in ottica di economia circolare, l'investimento include l'ammodernamento della lavorazione, stoccaggio e confezionamento di prodotti alimentari, con l'obiettivo di migliorare la sostenibilità del processo produttivo, di ridurre e/o eliminare la generazione di rifiuti e di favorire il riutilizzo a fini energetici. Tali obiettivi sono particolarmente rilevanti nel processo di trasformazione dell'olio d'oliva, settore strategico per l'industria agroalimentare italiana, che negli ultimi anni ha dovuto affrontare un calo significativo.
  L'investimento consentirà quindi di ridurre l'inquinamento sostenendo l'utilizzo di trattori intelligenti e macchine agricole di precisione dotate di sistemi di distribuzione, capaci, tra l'altro, di diminuire il consumo di pesticidi e fertilizzanti attraverso dispositivi che ne minimizzano la dispersione nell'ambiente. Nel caso dei frantoi, la riduzione delle emissioni è assicurata dall'utilizzo di macchine innovative con sistema di estrazione a due o tre fasi.
  Al riguardo segnala una milestone al quarto trimestre 2024, con il raggiungimento di 10.000 beneficiari della misura. Il target finale è il raggiungimento di una soglia di 15.000 beneficiari entro T2 2026.
  A favore della misura, che si pone nell'ambito della più ampia Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), è destinato un importo pari a 500 milioni di euro, così suddivisi:

   100 milioni di euro per l'ammodernamento dei processi di trasformazione, stoccaggio e confezionamento dell'olio extravergine di oliva;

   400 milioni di euro per l'innovazione della meccanizzazione del settore agricolo, in particolare dei veicoli e macchine fuoristrada agricoli e forestali, e le tecnologie per l'agricoltura di precisione.

  Si prevede la pubblicazione di un primo bando relativo all'ammodernamento dei frantoi oleari entro il primo trimestre 2022 e la pubblicazione di un secondo bando, relativo alla generale meccanizzazione del Pag. 147settore agricolo, entro il primo trimestre 2023.
  Con riferimento a M2C4 – Investimento 4.3. Investimenti nella resilienza dell'agro-sistema irriguo per un migliore gestione delle risorse idriche (880 milioni) evidenzia che la misura riguarda interventi per un uso efficiente e sostenibile dell'acqua in agricoltura, con investimenti aventi l'obiettivo di aumentare la resilienza dell'agrosistema irriguo agli eventi climatici estremi (con particolare riguardo agli eventi siccitosi), di migliorare la gestione della risorsa idrica, riducendo le perdite e favorendo la misurazione e il monitoraggio degli usi sulle reti collettive (attraverso l'installazione di misuratori e sistemi di telecontrollo). Nello specifico, la misurazione e il monitoraggio sono un presupposto fondamentale per la quantificazione dell'acqua effettivamente utilizzata e per scongiurare gli usi illeciti di acqua nelle zone rurali.
  La misura è quindi rivolta agli enti irrigui e saranno finanziati interventi infrastrutturali sulle reti e sugli impianti irrigui e sui relativi sistemi di digitalizzazione e monitoraggio consistenti in:

   riconversione del sistema di irrigazione verso sistemi a più alta efficienza;

   adeguamento delle reti di distribuzione al fine di ridurre le perdite;

   installazione di tecnologie per uso efficiente delle risorse idriche, quali misuratori e telecontrollo.

  Con riferimento alle milestone previste, segnala:

   entro il terzo trimestre 2022, l'emanazione dei decreti di concessione dei finanziamenti;

   una seconda milestone alla fine del 2023 (M2C4-33), con l'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici riferiti agli interventi finanziati; tale milestone ha valenza europea e sarà quindi inserito nell'Annex I degli Operational Arrangements.

  Inoltre, è previsto il raggiungimento dei seguenti target:

   incrementare la percentuale di fonti di prelievo con portata > 100 l/s dotate di misuratori dall'attuale 24 per cenot al 29 per cento entro dicembre 2024 e dal 29 per cento al 40 per cento entro T1 2026;

   incrementare l'area che passa a gestione più efficiente della risorsa irrigua per effetto degli interventi dall'8 per cento recentemente conseguito mediante i programmi di investimento ministeriali (PSRN e FSC) 15 per cento entro T1 2024(M2C4-35) e almeno il 29 per cento entro T1 2026 (M2C4-35 bis).

  La misura si focalizza sugli interventi tesi ad un uso efficiente e sostenibile dell'acqua in agricoltura, realizzabili nel breve-medio periodo ad integrazione ed accompagnamento all'efficientamento e alla messa in sicurezza delle infrastrutture idriche primarie (grandi adduttori, dighe e invasi, grandi derivazioni) promosse dalle altre Amministrazioni, per favorire il migliore utilizzo delle risorse rese disponibili da tali grandi opere. A suo favore è destinato un importo pari 880 milioni di euro, di cui 520 milioni riservati a nuovi progetti e 360 milioni a coprire il finanziamento di progetti in essere con fondi nazionali.
  Nel settembre 2021 sono stati individuati i progetti ammissibili e non ammissibili a finanziamento e nel novembre 2021 è stato approvato il piano di attuazione per l'avvio delle modalità della verifica dei progetti candidati al finanziamento. A fine novembre, quale attività propedeutica al finanziamento delle opere, è stata richiesta la trasmissione degli elaborati progettuali collocati in posizione utile al finanziamento, ai fini dell'istruttoria avente ad oggetto la verifica del rispetto dei criteri di ammissibilità e selezione adottati dal Ministero.
  Ricorda, inoltre, che oltre alle risorse contenute nel PNNR per il settore agricolo sono previsti anche 1,2 miliardi di euro a valere sul Piano nazionale complementare al PNNR.
  In particolare è previsto un intervento di rafforzamento dei contratti di filiera e di Pag. 148distretto per il settore agroalimentare che vengono estesi anche ai settori della silvicoltura, della pesca, dell'acquacoltura, della floricoltura e del vivaismo, permettendo il finanziamento di programmi di investimento.
  Infatti, la misura si struttura in due distinte procedure:

   (i) scorrimento della graduatoria dei progetti già presenti nell'ambito del IV Bando 2015/2020 «Contratti di filiera e di distretto» nel settore agroalimentare;

   (ii) emanazione nuovi bandi per tutti i settori.

  La sottoscrizione dei contratti di filiera e di distretto ha l'obiettivo generale di finanziare programmi di investimento sostenibili dal punto di vista ambientale e innovativi dal punto vista tecnologico e, rispetto al singolo settore, hanno i seguenti specifici obiettivi:

   nel settore agroalimentare: ridurre le emissioni di gas serra, lo spreco alimentare e l'uso di pesticidi e antimicrobici, migliorare l'efficienza energetica e aumentare la produzione e l'utilizzo di energie rinnovabili;

   nel settore della pesca e dell'acquacoltura: aumentare la sostenibilità ecologica dei processi e del prodotto in coerenza con le strategie comunitarie di settore e con la «crescita blu»;

   nel settore forestale: favorire l'uso efficiente delle risorse forestali, potenziando l'aggregazione e l'associazionismo imprenditoriale per la creazione di progetti integrati;

   nel settore floricoltura e florovivaismo: promuovere la produzione arborea e forestale autoctona e certificata, l'ammodernamento delle serre obsolete ed inefficienti dal punto di vista energetico e dei relativi sistemi di riscaldamento.

  Con riferimento alle milestone previste, segnala:

   una prima milestone al quarto trimestre 2021 con l'adozione del decreto ministeriale per la definizione e pubblicazione del nuovo bando per il settore agroalimentare e con la definizione del regime di aiuti per altri settori (pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo);

   una seconda milestone al primo trimestre 2023 con l'approvazione delle graduatorie finali per la concessione degli aiuti finanziari per il settore agroalimentare;

   una quarta milestone al secondo trimestre 2023 con l'approvazione delle graduatorie finali per la concessione degli aiuti finanziari degli altri settori (diversi da agroalimentare) e con la sottoscrizione di nuovi contratti di filiera e di distretto.

  Il target finale prevede la sottoscrizione di 46 nuovi contratti.

  Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta ricordando alla Commissione che, nell'ambito dell'attività conoscitiva dedicata all'esame del documento in titolo, nella giornata di domani è previsto lo svolgimento dell'audizione del ministro Stefano Patuanelli in congiunta con la Commissione Agricoltura del Senato mentre la prossima settimana si svolgerà l'audizione del ministro Cingolani, in congiunta con le Commissioni Ambiente ed Attività produttive della Camera dei deputati.

  La seduta termina alle 13.55.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 8 febbraio 2022.

Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico.
C. 290-410-1314-1386-B, approvata in un testo unificato dalla Camera e modificata dal Senato.

  Il Comitato si è riunito dalle 13.55 alle 14.10.