CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 dicembre 2021
710.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 9 dicembre 2021. — Presidenza del presidente della XI Commissione Romina MURA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.40.

DL 146/2021: Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
C. 3395 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  Le Commissioni riunite riprendono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta pomeridiana del 7 dicembre 2021.

  Romina MURA, presidente, fa presente che sono pervenute tre richieste di riesame delle valutazioni di inammissibilità comunicate nella seduta dello scorso 6 dicembre. Al riguardo, la Presidenza ritiene di dover confermare le valutazioni già espresse, considerando che le proposte emendative Albano 13.8, Bucalo 13.9 e Osnato 13.04 non possono considerarsi strettamente attinenti alle materie oggetto del decreto-legge in esame.
  Ricorda che l'Assemblea esaminerà il provvedimento a decorrere dal prossimo lunedì 13 dicembre 2021 e che nella seduta odierna le Commissioni, pertanto, procederanno all'esame delle proposte emendative presentate.
  Chiede, quindi, all'onorevole Baratto, relatore per la VI Commissione, di esprimere i pareri di competenza sulle proposte emendative presentate.

  Raffaele BARATTO (CI), relatore per la VI Commissione, anche a nome della collega Polverini, relatrice per la XI Commissione, invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Romina MURA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, avverte che le Commissioni passeranno alla votazione delle proposte emendative, a partire da quelle presentate all'articolo 1 del decreto-legge.

  Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Osnato 1.1 e 1.2, Pag. 21Bellucci 1.3, Lucaselli 1.5, Giovanni Russo 1.7, Albano 1.6 e Butti 1.4, nonché gli articoli aggiuntivi Mollicone 1.02, 1.01, 1.03, 1.04, 1.05, 1.06, 1.07, 1.08, 1.09 e 1.010.

  Le Commissioni respingono, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Lucaselli 2.1 e Giovanni Russo 2.2, l'articolo aggiuntivo Lucaselli 2.01, nonché gli emendamenti Albano 3.3 e Osnato 3.1 e 3.2.

  Lucia ALBANO (FdI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 3-bis.1, identico all'emendamento Corda 3-bis.2, con il quale si chiede la soppressione dell'articolo 3-bis, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato della Repubblica.
  Ricorda che il citato articolo 3-bis dispone l'inammissibilità dell'impugnazione degli estratti di ruolo e che attualmente circa il 40 per cento del contenzioso con l'Agenzia delle entrate viene avviato tramite questo tipo di impugnazione. Sottolinea pertanto come il divieto introdotto comprima i diritti dei contribuenti, considerati colpevoli dal Fisco sino a prova contraria.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Albano 3-bis.1 e Corda 3-bis.2, l'articolo aggiuntivo Corda 3-quater.01, nonché l'emendamento Osnato 5.2.

  Lucia ALBANO (FdI), in relazione all'emendamento a sua prima firma 5.7, chiarisce che si intende concedere una sanatoria nei confronti dei soggetti che hanno indebitamente fruito dei crediti d'imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016. Si tratta infatti di un periodo di imposta anteriore all'interpretazione autentica di cui all'articolo 1, comma 72, della legge n. 145 del 2018.
  Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Albano 5.7, Mollicone 5.8, Osnato 5.4, 5.3 e 5.5, nonché Zucconi 5.9, 5.10 e 5.11.

  Walter RIZZETTO (FdI) chiede l'accantonamento del suo emendamento 5.1, volto a sopprimere le disposizioni in materia di regime IVA delle associazioni. Sottolinea come si tratti di un arretramento rispetto alla disciplina introdotta con la legge di bilancio 2021, che il Governo ha introdotto nel decreto-legge in esame per evitare l'apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea, ma che danneggerebbe enormemente soprattutto gli enti del Terzo settore. Questi, pur non generando utili, saranno costretti a sobbarcarsi ulteriori costi, anche burocratici, nonostante il meritevole lavoro che hanno svolto durante la pandemia e che continuano a svolgere, sopperendo alle mancanze dello Stato. Sottolinea che sulla necessità di evitare di applicare il regime dell'IVA a tali associazioni si sono espressi sia rappresentanti del Governo, da ultima la Ministra Stefani, sia rappresentanti delle forze della maggioranza. Il suo emendamento rappresenta, dunque, l'occasione di dare un segnale di buon senso al Paese e ritiene che su di esso possano convergere tutti i gruppi, anche facendolo proprio.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) evidenzia come anche il gruppo del Partito Democratico sia consapevole dell'esigenza di superare le disposizioni dei commi da 15-bis a 15-sexies dell'articolo 5. Sottolinea, tuttavia, come sia allo stato impossibile approvare emendamenti al decreto-legge, in quanto un nuovo esame da parte del Senato della Repubblica metterebbe a rischio la conversione di un provvedimento, che contiene importanti misure relative all'anno 2021 che devono assolutamente essere approvate entro la fine dell'anno.
  Preannuncia poi l'intenzione del proprio gruppo di presentare un ordine del giorno in proposito e auspica che la questione venga risolta in tempi brevi o mediante un intervento sul disegno di legge di bilancio per il 2022, in corso di esame presso il Senato, o in un altro provvedimento di prossima approvazione.

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  Il sottosegretario Federico FRENI sottolinea che la contrarietà espressa dal Governo sull'emendamento Rizzetto 5.1 non riguarda il merito della proposta, che anzi è oggetto di riflessione, ma la necessità di non compromettere la conversione del decreto-legge, prossimo alla scadenza. Assicura l'impegno del Governo a trovare una soluzione ragionevole nel primo provvedimento utile, a partire dal disegno di legge di bilancio, attualmente all'esame del Senato.

  Raffaele BARATTO (CI), relatore per la VI Commissione, pur concordando sulla considerevole rilevanza della questione affrontata dall'emendamento Rizzetto 5.1 e sull'assoluta necessità di un intervento, conferma il parere contrario dei relatori sulla proposta emendativa e si dichiara contrario al suo accantonamento.

  Walter RIZZETTO (FdI), pur comprendendo le motivazioni addotte dal sottosegretario e dai colleghi, ritiene che sia giunta l'ora di cambiare l'attuale modus operandi, in base al quale il Governo spoglia sistematicamente il Parlamento del suo ruolo di legislatore, attraverso la posizione della questione di fiducia su tutti i suoi provvedimenti. Evidenzia, altresì, che su proposte di buon senso come quella in discussione, il Governo, per avere l'ultima parola, preferisce rinviare a provvedimenti successivi. Ritiene sconfortante, infine, constatare che anche i suoi colleghi, fuori dai Palazzi, manifestano opinioni diverse da quelle che esprimono, attraverso i loro voti, all'interno delle Camere.

  Sebastiano CUBEDDU (M5S), a nome del gruppo Movimento 5 Stelle, esprime soddisfazione per l'impegno assunto dal Governo di trovare una soluzione al problema affrontato dell'emendamento Rizzetto 5.1.
  Ritiene che l'imminente scadenza del decreto-legge in esame renda impossibile provvedere immediatamente, ma si ritiene sicuro che il Governo introdurrà una disposizione specifica nel primo provvedimento utile.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni respingono l'emendamento Rizzetto 5.1.

  Flora FRATE (Misto), intervenendo sull'emendamento Martino 5.12, si associa alle considerazioni dei colleghi e ritiene che l'assoggettamento al regime dell'IVA sia insostenibile per gli enti del Terzo settore.
  L'eliminazione di tale previsione risponderebbe anche a ragioni di coerenza, in quanto il PNRR valorizza le associazioni del Terzo settore e del volontariato e sarebbe assurdo ostacolarne l'azione con disposizioni come quella all'esame.
  Invita, pertanto, a trovare soluzioni alternative, ugualmente utili a ridurre l'evasione dell'IVA, e ricorda che sostenere gli enti del Terzo settore significa sostenere i giovani, l'inclusione sociale e la cultura.

  Paolo ZANGRILLO (FI), dopo averlo scritto, ritira l'emendamento Martino 5.12, che affronta la medesima problematica dell'emendamento Rizzetto 5.1, testé respinto dalle Commissioni. Si augura che alle parole del sottosegretario, che ha molto apprezzato, seguano presto i fatti, allo scopo di evitare sicuri aggravi agli enti del Terzo settore.

  Carmela BUCALO (FdI) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5.6, volto estendere il regime IVA agevolato all'acquisto di camper da parte di persone con disabilità. Si tratta, infatti, di un modo per garantire a tali cittadini la possibilità di vivere una vita normale, al pari delle persone normodotate.

  Laura CAVANDOLI (LEGA) segnala che l'Assemblea nella seduta odierna, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante Delega al Governo in materia di disabilità (C. 3347-A), ha approvato un ordine del giorno che affronta la questione segnalata dalla collega Bucalo, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Bucalo 5.6, gli Pag. 23articoli aggiuntivi Osnato 5.01, 5.02 e 5.03, Butti 5.04, Bellucci 5.05 e 5.06, gli emendamenti Osnato 6.1, Mollicone 6.2, gli articoli aggiuntivi Osnato 6.01 e Prisco 6.02, gli articoli aggiuntivi Osnato 7.01, 7.02, 7.04, 7.05 e 7.06, gli emendamenti Bellucci 8.1, Bellucci 9.7, Bucalo 9.4, Caiata 9.2, Bucalo 9.5, Varchi 9.3, Bucalo 9.6, Osnato 9.1 e Osnato 11.1, gli articoli aggiuntivi Osnato 12.01, Bucalo 12-quinquies.01 e 12-quinquies.02, Frassinetti 12-quinquies.04 e 12-quinquies.03 e Bucalo 12-quinquies.05, gli emendamenti Butti 13.5, Osnato 13.1, 13.2 e 13.4, gli articoli aggiuntivi Osnato 13.01, Bellucci 13.06 e 13.05, Bucalo 13-bis.01, nonché gli emendamenti Osnato 16.2 e 16.1.

  Romina MURA, presidente, essendosi concluse le votazioni sulle proposte emendative presentate al provvedimento, sospende brevemente la seduta per permettere alle Commissioni di acquisire i pareri espressi dalle Commissioni competenti per materia.

  La seduta, sospesa alle 15.15, riprende alle 15.20.

  Romina MURA, presidente, Avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II, III, IV, VII, VIII, IX, X, XII e XIV e del Comitato per la legislazione. Fa presente, inoltre, che la V Commissione (Bilancio) esprimerà il proprio parere direttamente all'Assemblea, mentre la Commissione parlamentare per le questioni regionali non esprimerà il parere di propria competenza.

  Raffaele BARATTO (CI), relatore per la VI Commissione, ringrazia i colleghi per il lavoro svolto ai fini dell'approvazione del provvedimento, che fornisce risposte per fronteggiare le ricadute economiche della pandemia, e auspica che si possano rapidamente correggere le criticità segnalate, sulle quali non è stato possibile intervenire in questa sede.

  Nessuno chiedendo di intervenire per dichiarazioni di voto, le Commissioni deliberano di conferire ai relatori il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea nonché di essere autorizzati a riferire oralmente in Assemblea.

  Romina MURA, presidente, avverte che le presidenze delle Commissioni si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.25.