CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 dicembre 2021
707.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente, Mario PERANTONI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Delega al Governo in materia di disabilità.
C. 3347 Governo e abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 1 dicembre scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice, onorevole Giuliano, ha illustrato il provvedimento. In sostituzione della relatrice, impossibilitata a partecipare ai lavori odierni, formula una proposta di parere favorevole.

  Maria Carolina VARCHI (FDI) fa presente che la Commissione di merito non ha ancora completato l'esame delle proposte emendative e che ad oggi il Ministero dell'economia e delle finanze non ha ancora fatto pervenire il proprio parere sugli aspetti finanziari del provvedimento. A tale proposito rammenta come in più di un'occasione in passato sul lavoro di sintesi faticosamente raggiunto dalla maggioranza in Parlamento si sia abbattuta la mannaia delle valutazioni critiche del Ministero dell'economia e delle finanze. Precisa inoltre che Fratelli d'Italia è molto sensibile al tema della disabilità oggetto del provvedimento in esame, come dimostra l'impegno profuso dal gruppo in Commissione XII, in particolare grazie all'azione della collega Bellucci. Pertanto, in assenza di un testo definitivo e soprattutto in attesa delle richiamate valutazioni ministeriali, Fratelli d'Italia non può che astenersi dalla votazione, con l'auspicio che le proprie proposte emendative presentate in sede referente Pag. 18siano accolte e che si possa esprimere un voto favorevole in Commissione di merito.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal presidente in sostituzione della relatrice.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente, Mario PERANTONI. – Interviene, in videoconferenza, il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sui lavori della Commissione.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, poiché nella seduta odierna in sede referente non sono previste votazioni, ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.

Deleghe al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario e per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura.
C. 2681 Governo, C. 226 Ceccanti, C. 227 Ceccanti, C. 489 Zanettin, C. 976 Rossello, C. 989 Bartolozzi, C. 1156 Dadone, C. 1919 Colletti, C. 1977 Dadone, C. 2233 Pollastrini, C. 2517 Sisto, C. 2536 Zanettin, C. 2691 Costa e C. 3017 Costa.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 15 giugno 2021.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che sono state presentate circa 400 proposte emendative, il cui fascicolo è stato pubblicato in allegato al resoconto del 9 giugno scorso. Fa presente che, come convenuto nella scorsa riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione prosegue oggi l'esame del provvedimento con la discussione generale sul complesso degli emendamenti.

  Ingrid BISA (LEGA) interviene in sede di discussione generale sul complesso degli emendamenti per lasciare agli atti, per quanto in maniera sintetica, la posizione del gruppo della Lega sulla materia oggetto dei provvedimenti in esame, rammentando da un lato che la Cassazione si è espressa in senso favorevole ai referendum depositati, con particolare riguardo a quello relativo alle elezioni del Consiglio superiore della magistratura, e dall'altro che si profilano importanti aperture da parte dell'Associazione nazionale magistrati. A tale proposito sottolinea come cresca sempre di più il fronte dei magistrati che, in funzione «anticorrentista», preferiscono la soluzione del sorteggio per l'elezione del Consiglio superiore della magistratura. Pertanto, in vista della presentazione delle proposte emendative al testo in esame, la Lega chiede al Governo un atto di coraggio, anche considerata la posizione che sta emergendo in seno all'Associazione nazionale magistrati. Fa presente che il suo gruppo auspica l'adozione del sistema del sorteggio temperato che, escludendo i profili di incostituzionalità del sorteggio puro, costituisce l'unico rimedio alle storture prodotte dalle correnti in seno alla magistratura negli ultimi anni. Quanto invece alla questione delle cosiddette porte girevoli, l'opinione del gruppo della Lega è che i magistrati entrati in politica non possano, a conclusione del loro mandato, tornare a svolgere le proprie funzioni con la terzietà e l'imparzialità previste dal nostro ordinamento. Auspicando inoltre che il Governo voglia in fase emendativa promuovere criteri di professionalità e di meritocrazia per l'assegnazione degli incarichi direttivi dei magistrati, rinvia ulteriori considerazioni alla fase dell'esame delle singole proposte emendative.

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  Pierantonio ZANETTIN (FI) ringrazia preliminarmente il presidente per aver accolto la richiesta di Forza Italia di convocare la Commissione Giustizia per la discussione generale sul complesso degli emendamenti, considerata l'importanza che tutti attribuiscono alla materia oggetto delle proposte di legge in esame. Esprime tuttavia la propria delusione per il ritardo accumulato nell'esame del provvedimento, la cui approvazione rischia di giungere fuori tempo massimo rispetto alle prossime elezioni di rinnovo del Consiglio superiore della magistratura, previste per luglio prossimo. Rileva infatti come, a ben due anni e mezzo dall'affaire Palamara, rispetto al quale si sono levate le voci indignate di politici, accademici e giornalisti, nella sostanza non sia cambiato alcunché. Pur riconoscendo che nel frattempo è intervenuto un nuovo Governo, con il cambiamento del Ministro della giustizia, nel rammentare che, con uno sforzo collettivo, tutti i gruppi hanno presentato le proprie proposte emendative, evidenzia il grave ritardo per l'esame delle stesse, tanto più considerato, da un lato, che le prossime festività natalizie e l'elezione del Capo dello Stato impediranno al Parlamento di svolgere pienamente il proprio lavoro e, dall'altro, che una volta approvato il disegno di legge di delega, bisognerà comunque attendere i decreti attuativi. Con riguardo in particolare alle proposte emendative presentate, fa notare che si sono svolti finora soltanto due incontri, di natura interlocutoria, presso il Ministero della giustizia, nel corso dei quali è stato appena affrontato il tema del sistema elettorale che, per quanto spinoso, non è certamente l'unico importante. Richiamandosi alle considerazioni della collega Bisa, sottolinea i clamorosi risultati delle recenti elezioni in seno all'Associazione nazionale magistrati in ambito locale, con particolare riguardo al rinnovo della giunta distrettuale di Palermo che ha visto la vittoria del gruppo Articolo 101, costituitosi dopo lo scandalo Palamara ed espressosi in favore del sistema del sorteggio temperato. Nel segnalare che tale sistema, caldeggiato da tempo dal gruppo di Forza Italia, non è osteggiato neanche dall'importante componente di Magistratura indipendente, sollecita una riflessione del Governo, finora dimostratosi sordo a tale argomento, sottolineando come ciò che fino a poco tempo fa sembrava un'utopia, oggi trovi un'accoglienza favorevole anche nella magistratura. Nell'evidenziare come moltissimi fra i magistrati non si riconoscano nelle posizioni che trovano facile spazio sulla stampa, quanto al sistema elettorale esprime la propria critica sul meccanismo del voto singolo trasferibile ventilato dal Ministero, pur in assenza di chiarimenti sulle reali modalità applicative. Sottolinea che tale meccanismo avrebbe senso soltanto in un sistema che riproponga le liste elettorali, alle quali tuttavia il Governo ha dichiarato per fortuna di non voler fare ricorso, considerato che ciò equivarrebbe a riprodurre il correntismo. Se invece si volesse introdurre il voto singolo trasferibile senza liste, ciò significherebbe ritornare al sistema delle «terzine» e delle «quartine» della prima Repubblica, che ha consentito in passato il controllo ex ante ed ex post del voto espresso dai singoli, in particolare nell'Italia meridionale. Ritiene che tale sistema, applicato al rinnovo del Consiglio superiore della magistratura, possa presentare profili di incostituzionalità in ragione della ristrettezza del corpo elettorale e della conseguente più agevole violazione della segretezza del voto, producendo tra l'altro, per effetto del numero ridotto e dell'ampiezza dei collegi, un esito maggioritario, ancorché non voluto. A tale proposito rileva come il sistema maggioritario, che può avere la sua ragion d'essere quando si sia chiamati a scegliere la maggioranza destinata a governare il Paese, non abbia invece alcun senso in caso di elezioni di organi di garanzia quale è il Consiglio superiore della magistratura che dovrebbe essere autonomo e indipendente. Pertanto non può che riproporre, anche alla luce delle recenti elezioni in seno all'Associazione nazionale magistrati, l'invito al Governo ad un supplemento di riflessione sull'argomento, dal momento che il sistema del sorteggio temperato, pur non annullando completamente il potere delle correnti, rompe tuttavia il meccanismo di cooptazione e di «restituzione Pag. 20del consenso» che le caratterizza. Pur rilevando la delicatezza del tema, ritiene tuttavia riduttivo concentrarsi esclusivamente sul sistema elettorale. Richiama pertanto, tra i temi oggetto del disegno di legge in esame, quello delle cosiddette porte girevoli, rammentando come da quasi quindici anni il Parlamento tenti inutilmente di approvare una legge in materia. A tale proposito evidenzia la contrarietà del gruppo Forza Italia a che i magistrati tornino al loro lavoro, una volta conclusa la parentesi politica, facendo presente che negli emendamenti presentati sono state proposte per tali soggetti diverse destinazioni, tra le quali in particolare l'Avvocatura di Stato, che a suo avviso non costituirebbe una penalizzazione. Ritiene che su tali proposte non vi siano contrarietà particolari, rilevando come la maggior parte dei magistrati non sia contenta di veder tornare al loro posto i colleghi che hanno scelto temporaneamente la carriera politica, e rammentando in proposito la risoluzione approvata all'unanimità il 21 ottobre 2015 dal CSM. Nel non ravvisare inoltre necessario che i magistrati si candidino alle elezioni amministrative, in tema di separazione delle carriere evidenzia che diverse proposte emendative di Forza Italia puntano a consentire il passaggio dal settore giudicante a quello requirente una sola volta nella carriera, entro i primi quattro anni. In merito all'organizzazione della struttura giudiziaria, esprime la contrarietà del gruppo Forza Italia al ricorso al criterio dell'anzianità, ritenendo che vadano premiate la professionalità e la capacità dei singoli anche attraverso il contributo dell'avvocatura. Conclude il suo intervento augurandosi che il Parlamento possa approvare la riforma in tempo utile per le prossime elezioni del CSM perché in caso contrario farebbe una brutta figura nei confronti del Paese e verrebbe meno al proprio ruolo.

  Eugenio SAITTA (M5S), relatore, con riferimento all'intervento del collega Zanettin, chiede se sia sufficiente il diritto di tribuna previsto nel disegno di legge Bonafede o se invece egli si riferisca al diritto di voto.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) precisa che intendeva riferirsi al diritto di voto.

  Mario PERANTONI, presidente, fa presente che un'altra seduta sarà dedicata alla discussione generale sul complesso delle proposte emendative anche considerata l'indisponibilità di alcuni gruppi a partecipare ai lavori odierni.

  Vittorio FERRARESI (M5S) nel sottolineare che la riforma dell'ordinamento giudiziario e del sistema elettorale del CSM rappresenta una priorità per il Movimento 5 Stelle, tiene a precisare che l'intervento normativo deve colpire le degenerazioni del correntismo senza ledere l'autonomia e l'indipendenza della magistratura. Evidenzia come in caso contrario si produrrebbe un duplice danno per la gran parte dei magistrati che svolgono con grande serietà il proprio lavoro a difesa dei diritti fondamentali e della democrazia del Paese. Rammenta che a livello governativo il Movimento 5 Stelle si è reso protagonista con la presentazione del disegno di legge dell'allora Ministro Bonafede che a suo avviso rappresenta un'ottima base di partenza e sul quale all'epoca si era registrata la favorevole adesione di molte forze politiche. Nel rilevare che nel frattempo è intervenuto un nuovo Governo, sottolinea che la discussione sull'argomento continua ad essere prioritaria, purché rimanga nei limiti indicati. Fa presente inoltre che gli emendamenti del Movimento 5 stelle sono volti a garantire la trasparenza e la meritocrazia con riguardo alle scelte relative al CSM e quelle relative all'ordinamento giudiziario nonché a promuovere il ricorso a criteri oggettivi nelle nomine per gli incarichi direttivi, sottolineando inoltre la necessità che venga interrotto il fenomeno delle cosiddette porte girevoli e suggerendo l'introduzione del sistema del sorteggio per la composizione delle sottocommissioni. Rileva che diversi emendamenti del suo gruppo, a prima firma della collega D'Orso, si prefiggono di ripristinare la situazione precedente alla cosiddetta riforma Mastella, salvaguardando in materia di esercizio dell'azione penale le autonome iniziative Pag. 21 dei sostituti procuratori. Si eviterebbero così le decisioni basate su criteri gerarchici che finiscono per rafforzare le degenerazioni delle correnti in un'ottica spartitoria. Nell'evidenziare inoltre che altri emendamenti intervengono anche in materia di avanzamenti di carriera dei magistrati, avendo sottoposto all'attenzione dei colleghi, pur in maniera sintetica, i principali ambito di intervento delle proposte del Movimento 5 Stelle, sottolinea come il disegno di legge Bonafede sia suscettibile di interventi migliorativi. Fa presente che la priorità è quella di intervenire in tempi brevi prima delle elezioni per il rinnovo del CSM, nel rispetto tuttavia dei profili di costituzionalità e del principio di autonomia della magistratura. In conclusione manifesta la disponibilità del Movimento 5 Stelle a collaborare con tutti i gruppi, con l'obiettivo di sostenere la stragrande maggioranza dei magistrati che lavorano per il Paese, con grande dedizione e spesso a rischio della vita.

  Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO, intervenendo da remoto, ringrazia i deputati intervenuti nella discussione e assicura la piena disponibilità del Governo ad accogliere tutti i contributi utili al fine di pervenire all'approvazione di un provvedimento la cui urgenza non può essere disconosciuta. Sottolinea come il Governo si ponga in un atteggiamento di ascolto e non intenda imporre soluzioni e come si tratti di un tema cruciale per la nostra democrazia.
  Rileva poi come non si possa negare che il tema dei rapporti tra magistratura e politica abbia caratterizzato gran parte della nostra storia recente e ritiene che di ciò si debba essere consapevoli.
  Ribadisce, quindi, la piena disponibilità del Governo all'ascolto e al confronto.

  Mario PERANTONI, presidente, ribadisce che almeno una ulteriore seduta della Commissione sarà dedicata alla discussione generale sul complesso delle proposte emendative anche al fine di fornire al Governo un quadro il più completo possibile delle valutazioni dei gruppi.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.