CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 novembre 2021
702.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 70

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 25 novembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene la Sottosegretaria di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.

  La seduta comincia alle 14.15.

Pag. 71

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

DL 152/2021: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.
C. 3354 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 novembre 2021.

  Luca FRUSONE (M5S), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  La sottosegretaria Stefania PUCCIARELLI sottolinea l'importanza del provvedimento, considerato il ruolo assegnato alla Società Difesa S.p.A per l'espletamento delle procedure di gara che interesseranno i Centri per l'elaborazione dati (CED).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 25 novembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene la Sottosegretaria di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.

  La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Modifiche al capo VII del titolo II del libro quarto del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di reclutamento dei volontari, nonché deleghe al Governo per l'adozione della disciplina transitoria e di norme per il collocamento lavorativo dei volontari congedati.
C. 1870 Ferrari, C. 1934 Deidda, C. 2045 Giovanni Russo, C. 2051 Del Monaco, C. 2802 Del Monaco e C. 2993 Ferrari.
(Seguito esame e rinvio – Adozione di un nuovo testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 ottobre 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 27 ottobre la Commissione ha deliberato la costituzione di un nuovo comitato ristretto, in sostituzione dei precedenti due comitati, costituiti originariamente per elaborare distinti testi unici, uno relativo alla riforma del sistema del reclutamento e un altro riferito alla riforma della legge 244 del 2012. A seguito dell'abbinamento delle proposte di legge relative ad entrambe le riforme, il nuovo comitato ristretto è stato, quindi, chiamato ad elaborare un nuovo testo unificato da adottare come testo base. Sono stati nominati, a tal fine, relatori, gli onorevoli Aresta e Ferrari.
  Ricorda, quindi, che il Comitato ristretto si è riunito nelle sedute del 27 ottobre, del 3, 9, 11 e 17 novembre e che nell'ultima seduta è stato adottato un ulteriore testo unificato presentato dai relatori.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore, rileva, come del resto già comunicato dal Presidente, che il Comitato ristretto ha adottato un nuovo testo unificato, racchiudendo in un unico provvedimento il lavoro svolto precedentemente in forma separata sulla riforma del sistema di reclutamento e sulla revisione della legge n. 244 del 2012.
  Il testo si è, inoltre, arricchito, a seguito del confronto in seno al Comitato e alla Pag. 72costante interlocuzione con il Dicastero della Difesa, di numerosi altre disposizioni, rivelatesi necessarie affinché l'intervento legislativo possa risultare, per la parte prevalente, immediatamente applicabile.
  Ricorda, quindi, sinteticamente il contenuto del provvedimento.
  L'articolo 1, riprendendo quanto previsto dai rispettivi articoli 1 delle proposte di legge C. 1934 Deidda e C. 2993 Ferrari, proroga, al comma 1, sostituendo il riferimento all'anno 2024 con quello al 2030, alcune disposizioni introdotte dal decreto delegato di revisione delle dotazioni organiche del personale militare e civile e dal successivo decreto integrativo, relativamente alla parte riferita al reclutamento, ai ruoli, agli organici, allo stato giuridico e all'avanzamento del personale militare e civile della Difesa. Al comma 2 viene sostituito il riferimento all'anno 2025 con quello all'anno 2031 nelle disposizioni del codice dell'ordinamento militare che fissano in 150 mila unità l'entità complessiva delle dotazioni organiche del personale militare delle Forze armate e dispongono, altresì, sull'ammissione alle rafferme dei volontari di truppa.
  L'articolo 2, di nuova introduzione, prevede un aumento delle dotazioni organiche dei sottoufficiali e dei volontari dell'Esercito italiano, della Marina militare, escluso il Corpo delle Capitanerie di porto, e dell'Aeronautica militare.
  L'articolo 3 riprende l'impianto normativo delle proposte di legge presentate, introducendo delle modifiche al decreto legislativo n. 66 del 2010 in merito al reclutamento, allo stato giuridico, all'avanzamento e all'impiego dei volontari in ferma prefissata.
  Viene previsto che le ferme siano in numero di due, la prima, di tre anni, denominata «ferma prefissata iniziale», la seconda, sempre di tre anni, definita «ferma prefissata triennale».
  Per accedere alla ferma prefissata iniziale occorrerà avere un'età non superiore a ventiquattro anni, il diploma di istruzione secondaria di primo grado e l'idoneità fisio-psico-attitudinale stabilita per la ferma permanente.
  Potranno, poi, partecipare ai concorsi in ferma prefissata triennale i volontari che abbiano fatto la ferma iniziale o siano in rafferma annuale – ai quali sono riservati il 70 per cento dei posti – in servizio da almeno 24 mesi o in congedo da non oltre 12 mesi – ai quali è riservato non più del 30 per cento dei posti – che abbiano un'età non superiore ai 28 anni e che abbiano superato con esito positivo il corso basico di formazione iniziale. Al termine della ferma triennale, i volontari sono immessi nel ruolo dei volontari in servizio permanente.
  L'articolo 4 stabilisce il trattamento economico dei volontari in ferma prefissata, l'articolo 5 detta disposizioni transitorie in materia di reclutamento, stato giuridico, avanzamento e trattamento economico dei volontari in ferma prefissata mentre l'articolo 6 reca disposizioni di coordinamento e finali relative alla riforma del reclutamento.
  L'articolo 7 reca la ridenominazione delle qualifiche dei sergenti, dei gradi e delle qualifiche dei volontari in servizio permanente, mentre l'articolo 8 detta disposizioni in materia di avanzamento degli ufficiali.
  Infine, l'articolo 9 prevede che il Governo sia delegato a rivedere lo strumento militare nazionale di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010 in base ai seguenti principi e criteri direttivi:

   revisione della ripartizione delle dotazioni organiche tra i diversi Corpi della Forze Armate e modifica delle misure volte a conseguire entro il 2030 il progressivo raggiungimento delle dotazioni organiche, ferme restando le dotazioni organiche complessive fissate a 150.000 unità;

   previsione di un contingente aggiuntivo in soprannumero, non superiore a cinquemila unità, di personale militare ad alta specializzazione, appartenente alle categorie di medici, personale delle professioni sanitarie, tecnici di laboratorio, ingegneri, genieri, logisti dei trasporti, e dei materiali, informatici e commissari;

   istituzione di una riserva ausiliaria dello Stato, non superiore a diecimila unità, Pag. 73richiamabile in tempo di guerra o in caso di grave crisi internazionale, in caso di deliberazione dello stato di emergenza nazionale, o, in forma complementare, per esigenze di carattere logistico e di cooperazione civile-militare;

   previsione della possibilità per il personale delle Forze Armate di transitare, a domanda, in altre pubbliche amministrazioni, con un aumento delle percentuali di riserva nei concorsi, o di partecipare ai concorsi per il reclutamento nelle altre categorie di personale delle Forze Armate;

   revisione degli strumenti di formazione e di addestramento, prevedendo attività di studio e di qualificazione professionale;

   incentivazione di forme di reinserimento nel mondo del lavoro dei volontari congedati senza demerito;

   revisione della struttura organizzativa del Servizio sanitario militare, prevedendo, tra l'altro, la costituzione di un contingente in sovrannumero di 450 unità di ufficiali medici in servizio permanente e 675 ulteriori unità da destinare alle professioni sanitarie ripartito nei rispettivi Corpi;

   possibilità per i medici militari e per il personale militare delle professioni sanitarie di esercitare l'attività libero professionale intramuraria;

   istituzione di fascicoli sanitari relativi agli accertamenti sanitari effettuati con validità, per un arco temporale prestabilito, per tutte le procedure concorsuali indette da una qualsiasi Forza Armata.

  Ringrazia, quindi, anche a nome del relatore Ferrari, impossibilitato ad intervenire per ragioni di carattere personale, tutti i componenti del Comitato con i quali è stato possibile condividere un lavoro proficuo ed efficace a vantaggio delle Forze Armate e dell'intero Paese.

  Salvatore DEIDDA (FDI) rileva che il Comitato ha svolto un lavoro di grande rilevanza sia dal punto di vista delle novità che il provvedimento introduce nell'ordinamento militare sia in relazione alla capacità dimostrata di andare incontro alle diverse sensibilità politiche presenti in Commissione. Ringrazia il Presidente che ha sempre coordinato i lavori della Commissione con spirito unitario e condiviso. Ringrazia, infine, il Sottosegretario e il Dicastero della Difesa che hanno fornito un prezioso supporto ai lavori del Comitato. Si impegna, per quanto riguarda il suo gruppo, ad assicurare che anche al Senato il provvedimento possa beneficiare di un iter particolarmente veloce.

  Francesco D'UVA (M5S), in rappresentanza del gruppo e in qualità di membro del Comitato esprime la più convinta soddisfazione per il lavoro svolto, ritenendo che esso possa costituire più che un punto di partenza. Ringrazia, a tal fine, i relatori e il Governo per il supporto fornito.

  Maria TRIPODI (FI) si unisce ai ringraziamenti rivolti ai relatori e al Governo, ritenendo che sia stato svolto un lavoro che potrà essere considerato tra i più significati della Legislatura nel settore della Difesa. Assicura che anche il suo gruppo garantirà presso l'altro ramo del Parlamento supporto al provvedimento, affinché esso possa essere approvato nel modo più spedito possibile.

  Erik Umberto PRETTO (LEGA) esprime soddisfazione per il lavoro svolto, espressione di una condivisione e di un'armonia riscontrabile in Commissione Difesa nei rapporti tra i gruppi, il cui merito principale deve essere riconosciuto al Presidente, costantemente alla ricerca di un equilibrio tra le diverse istanze nell'interesse comune della Difesa. Assicura, al pari degli altri colleghi che lo hanno preceduto, che il suo gruppo provvederà a fornire pieno sostegno al provvedimento in esame anche presso l'altro ramo del Parlamento.

  Gianluca RIZZO, presidente, ringrazia i colleghi per le parole espresse e esprime anche egli soddisfazione per il lavoro svolto Pag. 74dai relatori, dai componenti del Comitato, dalla Commissione e dal Governo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta dei relatori di adottare, come nuovo testo base, il nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 1870 Ferrari, C. 1934 Deidda, C. 2045 Giovanni Russo, C. 2051 Del Monaco, C. 2802 De Monaco e C. 2993 Ferrari (vedi allegato 2).

  Gianluca RIZZO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 25 novembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene la Sottosegretaria di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.

  La seduta comincia alle 14.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 08/2021, relativo al rinnovamento, potenziamento e supporto logistico integrato linea tanker heavy multi-role A.M.
Atto n. 321.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 17 novembre 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 17 novembre la relatrice, on. Occhionero, illustrando i contenuti del provvedimento, ha chiesto di fornire alcuni chiarimenti che il rappresentante del Governo si è riservato di illustrare in una successiva seduta.

  La sottosegretaria Stefania PUCCIARELLI rileva che il programma risulta completamente finanziato a valere sulle risorse iscritte sui capitoli del settore Investimento del bilancio del Ministero della Difesa. Pertanto, la suddivisione in tranches – attinenti rispettivamente al completamento e all'aggiornamento della flotta già in servizio – risulta legata esclusivamente allo sviluppo del programma.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2021, relativo allo sviluppo di una architettura complessa e interoperabile basata su un «Sistema di sistemi» di combattimento aereo di sesta generazione – Future Combat Air System (FCAS).
Atto n. 327.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Gianluca RIZZO, presidente, segnala che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 21 dicembre 2021 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 1° dicembre 2021.
  Ricorda che nella giornata di martedì 23 novembre, congiuntamente con l'omologa Commissione del Senato, si è svolta l'audizione del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Gen. S. A. Luca Goretti.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame prevede la partecipazione italiana all'iniziativa trilaterale denominata Tempest, consistente nello studio, nello sviluppo, nella sperimentazione, nella qualifica e nell'entrata in servizio dei primi esemplari di un sistema di aerei da combattimento Pag. 75 di sesta generazione – Future Combat Air System (FCAS) –, integrato con velivoli a pilotaggio remoto, satelliti e altri assetti militari.
  I nuovi velivoli di sesta generazione sono destinati a sostituire, a partire dal 2035, la flotta Eurofighter e il progetto prevede, inoltre, che tutti gli elementi del sistema siano collegati da una rete intelligente.
  Ricorda che la classificazione dei velivoli da combattimento attraverso il riferimento ad una determinata generazione consente di individuare le diverse tipologie sviluppatesi a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale. Ad esempio, appartengono alla prima generazione i caccia subsonici ad ala dritta con prese d'aria a geometria fissa; la seconda generazione è caratterizzata dalla collocazione dei motori del velivolo nella fusoliera, anziché nelle semi ali e dall'ala a freccia; la terza generazione comprende i caccia con ala a delta capaci di raggiungere velocità transoniche o di poco supersoniche; alla quarta generazione appartengono, poi, i caccia – tra cui il velivolo Eurofighter – capaci di raggiungere la velocità Mach 2; infine, alla quinta generazione corrispondono i caccia dotati di tecnologie molto avanzate in ambito stealth, tra cui l'F-35 Lightning II.
  Il programma, come sottolineato nella nota tecnica allegata allo schema di decreto in esame, ha avuto origine dal Memorandum of Understanding (MoU) sottoscritto nel dicembre 2020 dall'Italia, il Regno Unito e la Svezia, al fine di ridurre il gap tecnologico che contraddistingue le singole realtà europee rispetto ai leader mondiali nel settore aerospaziale. Le tre nazioni partecipanti sono, inoltre, le uniche nazioni europee che conoscono, producono e già utilizzano tecnologie aeronautiche di quinta generazione, base necessaria per la costruzione dei futuri velivoli, e l'avvio del progetto consentirà di valorizzare l'industria nazionale, garantendo l'accrescimento del know-how nel settore delle tecnologie abilitanti ai velivoli di sesta generazione.
  Il Memorandum, che disciplina i principi generali per una collaborazione paritaria tra i tre Paesi, riguarda tutte le attività necessarie ai governi per operare la scelta dell'acquisizione di un sistema aereo avanzato in sostituzione dell'Eurofighter; all'accordo seguiranno le fasi di produzione e sviluppo, attualmente previste a partire dal 2025.
  Entrando nel dettaglio tecnico, il sistema è incentrato su un velivolo da combattimento a bassa osservabilità, integrato in una rete di sistemi aerei e spaziali, anche non pilotati e/o autonomi, in grado di supportare operazioni multi-dominio. Il velivolo sarà progettato con architettura aperta e modulare e basato su tutto il potenziale evolutivo associato all'intelligenza artificiale per usufruire della massima capacità di elaborazione dei big-data da gestire e, nel contempo, per rimanere protetto e resiliente in ambiente cyber.
  Con riguardo ai possibili ritorni industriali e occupazionali del programma, la scheda illustrativa segnala che il programma coinvolgerà le grandi imprese per la difesa e l'aerospazio ubicate nel territorio nazionale, in particolare nelle regioni Piemonte, Campania, Lombardia, Liguria, Puglia, Veneto, Sardegna, Sicilia e Lazio, e che l'iniziativa interesserà le PMI e start-up nei settori dell'avionica, della sensoristica, delle comunicazioni, dell'intelligenza artificiale, della propulsione, dei materiali, della simulazione, dell'armamento e dei velivoli autonomi. Inoltre, è prevista l'interazione con il Ministero dello sviluppo economico, nonché con gli Istituti Universitari e i Centri per la ricerca tecnologica avanzata. Al riguardo, sottolineo che nel DPP 2021-2023 (pag. 61) si ipotizza che il progetto accelererà l'adozione nazionale delle tecnologie degli anni a venire, incentivando le prospettive di una futura «generazione di ingegneri TEMPEST» – che raccoglierà il testimone delle preziose esperienze maturate negli ambiti Tornado, Eurofighter e F-35 – e su cui ricadranno enormi stimoli occupazionali.
  L'avvio del programma è previsto nel 2021 e la sua conclusione nel 2050, attraverso il susseguirsi di quattro distinte fasi: la prima fase riguarda la valutazione, l'analisi e la progettazione preliminare; la seconda fase lo sviluppo avanzato; nella terza fase verrà avviata la produzione iniziale; Pag. 76 infine, la quarta fase sarà quella di produzione avanzata.
  Il costo iniziale stimato per l'Italia a supporto dello sviluppo del programma, ovvero inclusivo delle Fasi 1 e 2, è al momento quantificato in circa 6 miliardi di euro, a condizioni economiche 2021, di cui 2 miliardi per la fase 1, oggetto dello schema di decreto in esame, finanziati con le risorse a valere sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario della Difesa, e i restanti 4 miliardi per la fase 2 che sarà, tuttavia, contrattualizzata subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse finanziarie. La scheda tecnica, ad ogni modo, precisa che dette fasi successive saranno oggetto di separati e specifici decreti approvativi, ai sensi dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare e verranno contrattualizzate subordinatamente al raggiungimento del desiderato livello di maturazione tecnologica, nonché alla disponibilità di utili risorse a valere sui prossimi strumenti finanziari previsti nelle leggi di bilancio ovvero in specifici provvedimenti ad hoc.
  Quanto alla cronologia dei pagamenti relativi alla fase del programma sottoposta al parere parlamentare osserva che nella relazione tecnica viene precisato che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa.
  Infine, segnala che il programma Tempest è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi maggiori di previsto avvio con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto sopra. In particolare, il programma viene riportato nella proposta approvata dalla Difesa per la ripartizione tra vari progetti delle risorse del Fondo relativo all'attuazione dei programmi di investimento pluriennale per le esigenze di difesa nazionale istituito dalla legge di bilancio per il 2021 sullo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, la cui dotazione è pari a 12,35 miliardi di euro nell'arco temporale 2021-2035.

  La sottosegretaria Stefania PUCCIARELLI sottolinea l'importanza strategica del programma in esame, finalizzato a ridurre il gap tecnologico e a permettere al Paese di confrontarsi con la progettazione di aerei di quinta generazione, a vantaggio dell'industria nazionale

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 38/2021, relativo all'ammodernamento della rete radar costiera e dei sistemi di Maritime Situational Awareness land and sea based della Marina militare a supporto del controllo delle frontiere.
Atto n. 327.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Gianluca RIZZO, presidente, segnala che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 21 dicembre 2021 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 1° dicembre 2021.

  Maria TRIPODI (FI), relatrice, illustrando il provvedimento, osserva che per la sorveglianza degli spazi marittimi di interesse nazionale, la Marina militare italiana impiega anche una rete di siti radar costieri basata su apparati risalenti ai primi anni 2000.
  Il programma pluriennale in esame è relativo all'ammodernamento appunto della rete radar costiera, soggetta oramai ad obsolescenze tecniche, e permetterà di completare il sistema di sorveglianza orientato alla tutela della sicurezza e al soccorso in mare, anche con il rinnovamento delle capacità a bordo delle unità navali al fine di estendere la copertura degli spazi di giurisdizione. Pag. 77 Al riguardo, osserva che, al fine di evitare possibili dubbi interpretativi, appare utile definire in maniera più specifica l'ulteriore obiettivo perseguito dal programma in esame consistente, appunto, nell'estendere la copertura degli spazi di giurisdizione attraverso il rinnovamento delle capacità di bordo.
  In sintesi, il programma prevede l'ammodernamento e l'allestimento di postazioni radar terrestri ed imbarcate, per l'istituzione di un'architettura di sorveglianza omogenea, ramificata e basata su tecnologie innovative volte anche a ridurne l'impatto ambientale. La composizione standard della singola postazione si basa su sensori di scoperta, apparati di comunicazione e interconnessione, oltre ad impianti ausiliari ad essi.
  Con riferimento alla componente terrestre, i siti radar interessati saranno quelli ubicati a Favignana (TP), Lampedusa (AG), Porto Palo (SR), Sant'Andrea di Missipezza (LE), Santa Maria di Leuca (LE), Sellia Marina (CZ), Capo Spartivento (RC) e Capo Carbonara (CA).
  I settori industriali principalmente interessati dal programma sono quelli della sistemistica/sensoristica navale e terrestre nazionale e dello sviluppo di software gestionali per la raccolta, l'elaborazione e la correlazione dei molteplici dati resi disponibili dai sistemi di telerilevamento. Al riguardo, evidenzia come la scheda illustrativa che correda lo schema di decreto sottolinei come l'ampio spettro di competenze richieste per la realizzazione dei singoli elementi del progetto contribuirà a diffondere benefici occupazionali e a sollecitare il trasversale sviluppo tecnologico nei settori dell'elettronica, delle telecomunicazioni, dell'optoelettronica e della realizzazione dei sistemi di scoperta, identificazione e posizionamento geografico.
  L'area geografica principalmente interessata all'attività sarà il Mezzogiorno, con particolare riferimento alle regioni Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
  Per quanto attiene all'indotto, le principali aree di interesse sono quelle della progettazione, della fabbricazione e dell'installazione di sensoristica per il telerilevamento e di sistemi optoelettronici, nonché della progettazione e della realizzazione di infrastrutture informatiche, della gestione di sistemi, delle telecomunicazioni e della carpenteria. Inoltre, alle attività produttive si aggiungerà l'indotto generato dalle attività manutentive future, a cura dei locali Centri di Telecomunicazioni ed Informatica, con un ulteriore contributo d'impiego per le aree interessate.
  Peraltro, il progetto, in virtù delle proprie finalità di tutela della sicurezza nazionale e potenziamento delle capacità di protezione e soccorso alla vita umana, potrebbe consentire anche lo sviluppo di una solida base di cooperazione internazionale nell'alveo delle procedure di condivisione degli scenari informativi per la protezione delle frontiere europee e dei confini meridionali dell'Alleanza atlantica.
  Il programma, di previsto avvio nel 2023, presenta una durata di 11 anni, essendo prevista la sua conclusione nel 2033.
  L'onere complessivo stimato del programma è di 26 milioni di euro, comprensivo del sostegno tecnico-logistico decennale, ed è finanziato a valere sugli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del fondo investimenti istituito dalla legge di bilancio 2019.
  Il cronoprogramma dei pagamenti è meramente indicativo, da attualizzarsi, sia in termini di volume che di estensione temporale, a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di pagamento. Al riguardo, viene precisato che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa. Inoltre, l'Amministrazione della Difesa potrà adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del processo di acquisizione delle nuove capacità, tra cui, ad esempio, la possibilità di anticipo, in toto o in parte, dei volumi finanziari indicati nel cronoprogramma, ovvero, l'adozione di eventuali forme contrattuali che, nel rispetto dei termini di cui ai rispettivi decreti approvativi, massimizzino la forza contrattuale dell'amministrazione Pag. 78 e le discendenti migliori condizioni di acquisto. Sempre con riferimento al cronoprogramma dei pagamenti, viene anche precisato che in ragione della complessità del programma, della sua lunghezza temporale, della possibilità di variazioni del sotteso disegno capacitivo, i volumi e l'imputazione a capitolo descritta sono indicativi e da intendersi quale migliore previsione ex-ante allo svolgimento dell'iter contrattuale, restando, dunque, dirimenti le verifiche finali poste in essere dagli organi di controllo al momento della sottoposizione alla definitiva registrazione degli atti e degli impegni discendenti.
  Sul punto potrebbe essere utile chiarire se l'eventualità di possibili variazioni si riferisca al solo cronoprogramma dei pagamenti, ovvero riguardi anche il costo complessivo del programma sottoposto al parere parlamentare.
  Infine, segnala che il programma è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 91), con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto sopra, così ripartito: 0,7 milioni per il 2023, 6,2 milioni per il triennio 2024-2026, 19,1 milioni per il periodo 2027-2033.

  La sottosegretaria Stefania PUCCIARELLI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti in una prossima seduta. In merito al programma, rileva che esso permette di preservare le capacità di controllo delle frontiere marittime del Paese, consentendo, attraverso l'ammodernamento di postazioni radar terrestri e imbarcate, l'identificazione preventiva del traffico navale, anche al fine di intercettare eventuali minacce alla sicurezza nazionale.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.