CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 novembre 2021
696.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 193

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 novembre 2021. — Presidenza della presidente Martina NARDI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 130/2021: Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale.
C. 3366 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 novembre 2021.

  Martina NARDI, presidente, ricorda che alle ore 16 di ieri è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative e che ne sono state presentate 27 (vedi allegato).
  Con riferimento alle proposte emendative presentate, rileva che alcune di esse presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità. Al riguardo ricorda che, trattandosi di un decreto-legge, il regime di ammissibilità delle proposte emendative è stabilito dall'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento, ai sensi del quale non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi estranei all'oggetto del provvedimento. Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli Pag. 194oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.
  La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito delle recenti sentenze della Corte Costituzionale e di alcuni richiami del Presidente della Repubblica.
  In tale contesto ricorda in particolare che la Corte costituzionale, da ultimo con la sentenza n. 247 del 2019, ha ribadito che «l'inserimento di norme eterogenee rispetto all'oggetto o alla finalità del decreto-legge, determina la violazione dell'articolo 77, secondo comma, Cost.».
  Alla luce di tali criteri comunica che la presidenza ha ritenuto che debbano considerarsi inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative: Vallascas 3-ter.01 che modifica stabilmente la disciplina degli oneri generali del sistema elettrico, espungendo da essi – a decorrere dal 2022 – i costi connessi allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse e le altre attività connesse; Trano 3-ter.03 che modifica la disciplina dell'incentivo CIP/6/1992, prevedendone la soppressione; Costanzo 3-ter.04 che modifica a regime la disciplina del canone RAI; De Toma 3-ter.05 che prevede in via strutturale riduzione degli oneri generali di sistema per le utenze attraverso il ricorso alle risorse derivanti dai contributi a fondo perduto a favore delle imprese non erogati e non utilizzati; De Toma 3-ter.06 che prevede stabilmente una riduzione generale delle accise e dell'Iva, attraverso il ricorso alle risorse derivanti dai contributi a fondo perduto a favore delle imprese non erogati e non utilizzati; Vianello 4.1 che dispone l'abrogazione di una disposizione di legge già attuata.
  Dopo aver fissato il termine per la presentazione di eventuali ricorsi avverso le valutazioni di inammissibilità testé pronunciate alle ore 15.30 della giornata odierna, nessuno chiedendo di intervenire sul complesso delle proposte emendative, dà la parola al relatore, onorevole Galli, e al rappresentante del Governo per l'espressione dei pareri su tali proposte.

  Dario GALLI (LEGA), relatore, premette di ben comprendere e condividere la logica che sottende le proposte emendative presentate volte come sono ad estendere gli effetti di riduzione dei costi dell'energia elettrica e del gas, sia dal punto di vista finanziario che temporale, che gravano sulle famiglie e sulle imprese, considerando il loro vertiginoso aumento registrato negli ultimi tempi. Ritiene però che il Governo abbia disposto quanto al momento è possibile fare e che sia pericoloso, per gli interessi degli italiani, mettere a repentaglio la conversione del decreto-legge i cui termini di scadenza sono così imminenti. Auspica, naturalmente, che altri provvedimenti potranno intervenire in futuro per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Per questi motivi manifesta l'intenzione di invitare i presentatori delle proposte emendative a ritirarle dovendo altrimenti esprimere parere contrario su tutte le proposte emendative che sono state presentate.
  Quindi, relativamente alle proposte emendative riferite all'articolo 1, invita i rispettivi presentatori al ritiro degli emendamenti Vallascas 1.2, Costanzo 1.1, Trano 1.3 e Zucconi 1.4 esprimendo, altrimenti parere contrario.

  La sottosegretaria Vannia GAVA, condivide quanto dichiarato dal relatore in merito alla necessità di convertire per tempo il decreto-legge all'esame e segnala che il testo è il risultato di un grande sforzo del Governo per fronteggiare la problematica degli aumenti dei costi dell'energia per le famiglie e le imprese e preannuncia la posizione contraria dell'Esecutivo su tutte le proposte emendative presentate anche per assicurare la predetta tempestiva conversione del decreto-legge.
  Per quanto riguarda le proposte emendative riferite all'articolo 1 esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea VALLASCAS (MISTO-A) non accede all'invito al ritiro dell'emendamento a sua prima firma 1.2 che chiede venga posto in votazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vallascas 1.2, Costanzo 1.1 e Trano 1.3.

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  Massimiliano DE TOMA (FDI) intervenendo sull'emendamento Zucconi 1.4, pur comprendendo il merito, e il metodo seguito, delle dichiarazioni che relatore ha premesso all'invito al ritiro degli emendamenti, sottolinea che gli emendamenti presentati dal suo gruppo sono tutti volti ad andare incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese nonché alle richieste emerse nel corso delle recenti audizioni svolte dalla Commissione in tema di aumento dei costi dell'energia. Ritiene peraltro che un'effettiva discussione sulla predetta problematica debba essere oggetto di maggiori approfondimenti da parte della Commissione.

  La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 1.4.

  Dario GALLI (LEGA) relatore, relativamente alle proposte emendative riferite all'articolo 2, invita i rispettivi presentatori al ritiro delle proposte emendative Vallascas 2.8, Zucconi 2.6, Zucconi 2.7, Trano 2.3, Colletti 2.1, Colletti 2.5 e Costanzo 2.4, nonché sugli articoli aggiuntivi Andreuzza 2.02 e 2.03, Fiorini 2.04, 2.05 e 2.06, Saltamartini 2.07 e 2.08 esprimendo, altrimenti parere contrario.

  La sottosegretaria Vannia GAVA, esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vallascas 2.8 e Zucconi 2.6.

  Salvatore CAIATA (FDI) associandosi a quanto espresso dal collega De Toma, ribadisce che le proposte emendative presentate dal suo gruppo cercano essenzialmente di fornire un contributo volto ad aiutare le famiglie e le imprese italiane. Osserva che le risorse impiegate sono purtroppo limitate e ritiene spiacevole che taluni utenti, ad esempio quelli interessati al teleriscaldamento, possano rimanere esclusi da talune misure mitigative degli aumenti dei prezzi quali la riduzione delle aliquote.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zucconi 2.7, Trano 2.3, Colletti 2.1, Colletti 2.5 e Costanzo 2.4.

  Giorgia ANDREUZZA (LEGA) intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 2.02, accoglie l'invito del relatore e dichiara di voler ritirare gli articoli aggiuntivi Andreuzza 2.02 e il successivo 2.03 a sua prima firma. Desidera, tuttavia, portare all'attenzione della Commissione e del Governo la tematica contenuta nelle due predette proposte emendative: cioè il grave stato di crisi che affrontano le vetrerie di Murano in conseguenza dell'aumento dei costi del gas, costi che per quelle aziende sono assai rilevanti. Osserva che si tratta di un settore svantaggiato, composto di piccole e piccolissime imprese. Ricorda che il settore coinvolge una ridotta platea di soggetti – circa sessanta famiglie – anche perché si tratta di un lavoro altamente artigianale le cui competenze si tramandano con le generazioni. Si tratta di un'eccellenza del made in Italy che si trova a combattere contro la sleale concorrenza dei falsi prodotti soprattutto in Cina. Segnala che proprio in questi giorni a causa dell'enorme aumento dei prezzi energetici una di queste storiche imprese artigiane ha chiuso. Ritiene che invece tali realtà debbano essere tutelate anche perché si tratta di imprese che hanno fatto notevoli investimenti per migliorarsi anche in termini di sostenibilità – al proposito ricorda l'iniziativa Venezia sostenibile – e che se non si agisce per tempo si rischia di perdere non solo imprese artigiane, ma un pezzo di conoscenza e di patrimonio italiani perché quei saperi non si imparano sui libri: è un mestiere che si tramanda e produce un qualcosa di unico. Conclude sottolineando che la relativa problematica deve essere comunque discussa nelle sedi opportune e una di queste occasioni può essere rappresentata dalla sessione di bilancio.

  Diego ZARDINI (PD) fa presente che il suo gruppo è a disposizione per supportare la collega Andreuzza e il governo al fine di trovare soluzioni utili a salvaguardare una realtà, quella del vetro artistico di murano, che costituisce un patrimonio culturale ed economico unico nel nostro Paese.

  Giovanni VIANELLO (MISTO) rileva che il settore del vetro artistico di Murano è Pag. 196certamente espressione di punta del made in Italy ed auspica che il Governo protegga adeguatamente una realtà unica nel panorama mondiale.

  Sara MORETTO (IV) ricorda che il vetro artistico di Murano è stato oggetto di una recente interrogazione a risposta immediata svolta in commissione e fa presente che il Governo si era già impegnato a valutare interventi specifici per proteggere questo settore. Si appella, quindi, nuovamente al Governo affinché si attivi quanto prima per salvaguardare queste imprese connotate da un profilo di specificità elevato.

  Serse SOVERINI (PD) osserva che, come anche sottolineato dal collega Zardini, non si può pensare a soluzioni di tipo protezionistico per tutelare il made in Italy. Si deve, a suo avviso, mettere in atto una vera politica di difesa del marchio e si dovrebbe, inoltre, attuare con urgenza una strategia che protegga il nostro artigianato e lo difenda nel mondo proteggendone la peculiarità.

  Salvatore CAIATA (FDI) intervenendo sull'articolo aggiuntivo Andreuzza 2.03, che valuta favorevolmente, dichiara di volerlo sottoscrivere. Osserva che a volte si rasenta il teatro dell'assurdo: l'emendamento va nel senso giusto; gli importi in questione sono modesti; le attività parlamentari indicano che la problematica è vista con favore ma di fatto il Parlamento si potrà esprimere solo attraverso ordini del giorno. Sottolinea, invece, che se la Commissione intende dare una vera risposta può farlo già da ora. Invita quindi il relatore ed il Governo a mutare parere e la Commissione ad approvare l'emendamento.

  Martina NARDI, presidente, ricorda che la problematica è emersa anche nel corso del ciclo di audizioni sul tema delle imprese. In tal senso osserva che la Commissione dispone di strumenti parlamentari idonei ad esprimere efficaci posizioni politiche al Governo, ad esempio approvando una risoluzione. Chiede sul punto se il Governo intende esprimere proprie valutazioni.

  La sottosegretaria Vannia GAVA, osserva che tutte le risorse a disposizione del Governo sono convogliate nel disegno di legge di bilancio che sarà esaminato dal Senato. Si dice convinta che la questione relativa alla protezione del settore del vetro artistico di Murano sarà affrontata in quella sede.

  Riccardo ZUCCONI (FDI) ricorda che il collega Caiata aveva sottoscritto l'articolo aggiuntivo Andreuzza 2.03 senza accettare l'invito al ritiro da parte del relatore. Chiede, pertanto, che venga posto in votazione.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Andreuzza 2.03.

  Benedetta FIORINI (LEGA) dopo aver segnalato che con le sue proposte emendative ha inteso raccogliere il grido di allarme del settore della ceramica che risente fortemente del rincaro dei prezzi del gas naturale, osserva altresì che i rincari in oggetto rappresentano un problema serio per tutto il Paese. Auspicando che la problematica trovi attenzione nella prossima legge di bilancio ritira, infine, gli articoli aggiuntivi a sua firma 2.04, 2.05 e 2.06.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA) accoglie l'invito del relatore e, riservandosi di presentare nel prosieguo dei lavori parlamentari ordini del giorno sulla materia, ritira gli articoli aggiuntivi a sua firma 2.07 e 2.08.

  Dario GALLI (LEGA) relatore, relativamente alle proposte emendative riferite all'articolo 3, invita i rispettivi presentatori al ritiro degli emendamenti Costanzo 3.2, Trano 3.1 e Zucconi 3.3 esprimendo, altrimenti parere contrario.

  La sottosegretaria Vannia GAVA, esprime parere conforme a quello del relatore.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Costanzo 3.2, Trano 3.1 e Zucconi 3.3.

  Martina NARDI, presidente, concorde la Commissione, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.45, riprende alle 14.55.

  Martina NARDI, presidente, concorde la Commissione, in attesa della scadenza per l'esame dei ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità nonché degli attesi pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti in sede consultiva, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta già prevista per le ore 15.30.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 17 novembre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 novembre 2021. — Presidenza della presidente Martina NARDI.

  La seduta comincia alle 15.30.

DL 130/2021: Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale.
C. 3366 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella odierna seduta pomeridiana.

  Martina NARDI, presidente, avverte che non sono ancora pervenuti gli attesi pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti in sede consultiva. Quindi, concorde la Commissione, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.35, riprende alle 15.50.

  Martina NARDI, presidente, avverte che è stato presentato un solo ricorso avverso la valutazione di inammissibilità dell'emendamento Vianello 4.1. Pur permanendo alcuni profili di dubbio, ritiene, valutate le particolari circostanze, di poter riammettere l'emendamento sottolineando, tuttavia, che restano ovviamente ferme le prerogative della Presidenza della Camera in ordine alla valutazione di ammissibilità delle proposte emendative che sarà effettuata in occasione dell'esame del provvedimento in Assemblea.
  Dà quindi la parola al relatore per l'espressione del parere.

  Dario GALLI (LEGA) relatore, ribadendo quanto già anticipato nel suo intervento d'esordio, invita al ritiro dell'emendamento Vianello esprimendo altrimenti parere contrario.

  Giovanni VIANELLO (MISTO) illustra l'emendamento a sua firma 4.1 il cui contenuto è volto a sensibilizzare il Governo e il Parlamento sulla necessità di procedere ad una complessiva revisione degli obiettivi di interesse generale che gli oneri generali di sistema sono andati a finanziare nel corso del tempo. Ricorda in particolare che l'ARERA ha fatto presente che il gettito derivante dal settore elettrico è stato impiegato anche per perseguire scopi estranei al suo ambito, con un'incidenza sempre maggiore sulla bolletta di famiglie e imprese. In particolare ricorda che ARERA ha segnalato che il costo delle agevolazioni per le imprese ad alto consumo di energia genera oneri assai rilevanti che vanno a finire a carico dei clienti domestici e dei clienti non domestici non energivori. Ritiene che tutto ciò richieda un profondo ripensamento dell'attuale disciplina che può iniziare anche dall'abrogazione delle disposizioni di cui al suo emendamento. Conclude Pag. 198 raccomandando l'approvazione dell'emendamento a sua firma 4.1.

  La Commissione respinge l'emendamento Vianello 4.1.

  Martina NARDI, presidente, comunica che, oltre al parere del Comitato per la legislazione, sul provvedimento in esame sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I Affari Costituzionali, III Affari Esteri, VI Finanze, VII Cultura, VIII Ambiente, XI Lavoro, XII Affari sociali e XIV Politiche UE competenti in sede consultiva. La V Commissione renderà il parere direttamente all'Assemblea.
  Chiede, quindi, se ci siano interventi per dichiarazioni di voto sulla proposta di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea.

  Dario GALLI (LEGA) relatore, osservando che il provvedimento in titolo offre spunti per molte riflessioni ribadisce, però, che oggi è importante assicurare alle famiglie e alle imprese italiane le misure da esso recate. È comunque dell'avviso che altri provvedimenti potranno intervenire in futuro per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

  Martina NARDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone quindi in votazione la proposta di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame.
  La Commissione delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Martina NARDI, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle designazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.