CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 ottobre 2021
670.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 117

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 5 ottobre 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.

Richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina dell'avvocato Luca Pancalli a presidente del Comitato italiano paralimpico (CIP).
Atto n. 98.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Valentina APREA (FI), relatrice, riferisce che il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha comunicato che il 9 settembre 2021 il Consiglio dei ministri ha avviato la procedura per la nomina dell'avvocato Luca Pancalli a presidente del CIP (Comitato italiano paralimpico). Si tratta, in realtà, di una conferma perché – come i colleghi sanno – l'avvocato Pancalli è già attualmente presidente del Comitato. Ricorda che l'avvocato Pancalli nel 2000 divenne Presidente della FISD (Federazione Sport Disabili), la quale, tre anni dopo, grazie anche alla sua incessante azione, divenne il Comitato Italiano Paralimpico, riconosciuto poi quale ente pubblico. Dal 2005 Pancalli è stato confermato alla Presidenza del CIP, carica che tuttora ricopre.
  Ricorda brevemente che il Presidente del CIP, a norma dell'articolo 44 dello statuto dell'ente, è eletto dal Consiglio Nazionale e nominato con decreto del Presidente della Repubblica, ai sensi della legge n. 14 del 1978. Ha la rappresentanza legale del CIP anche nell'ambito delle organizzazioni sportive paralimpiche internazionali. Svolge i compiti previsti dall'ordinamento sportivo paralimpico a livello nazionale ed internazionale ed esercita le funzioni previste dallo Statuto.
  Per quanto riguarda la figura dell'avvocato Pancalli, riferisce che sono noti i suoi traguardi in ambito sportivo e il suo impegno professionale come dirigente sportivo, Pag. 118 iniziato fin dal 1993. Tra i riconoscimenti sportivi annovera anche 4 medaglie d'oro al valore atletico, la Stella d'Oro e il Collare d'Oro, massimo riconoscimento del CONI al merito sportivo. Non mancano, nel suo palmares, le onorificenze istituzionali: Ufficiale della Repubblica, 3 anni dopo Commendatore, poi Grande Ufficiale. È stato membro del Consiglio di Amministrazione del Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Torino 2006 e, dal 2005 al 2013, Segretario Generale dello European Paralympic Committee; quindi, nel 2005, Vicepresidente del CONI e, dal 2007 al 2008 Commissario Straordinario presso la Federcalcio.
  Per ulteriori ragguagli sull'attività professionale di Pancalli, rinvia al curriculum allegato alla lettera con la quale il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha richiesto il parere delle Commissioni parlamentari sulla proposta di nomina.
  Anticipa fin d'ora che la sua proposta è di esprimere parere favorevole.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico.

  Alessandra CARBONARO (M5S) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle.

  Simona VIETINA (CI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Coraggio Italia.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 ottobre 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.10.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021.
Doc. LVII, n. 4-bis e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che la Commissione dovrà esprimere il parere alla V Commissione nella seduta già convocata per domani alle ore 10 e che la Nota sarà discussa dall'Assemblea domani pomeriggio.

  Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, ricorda che il documento aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2022-2024 contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile (DEF 2021). La NADEF consta di quattro capitoli, riguardanti, rispettivamente, il «Quadro complessivo e politica di bilancio», il «Quadro macroeconomico», l'«Indebitamento netto e debito pubblico» e «Le riforme e le raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea». Comprende inoltre quattro allegati: la «Nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente»; il «Rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali»; il «Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva»; e la «Relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva». Il primo degli allegati citati riporta, in apposite sezioni dedicate ai singoli Ministeri, i quadri contabili di ciascuna autorizzazione di spesa pluriennale, organizzati per missione e programma, indicando distintamente le autorizzazioni che rivestono carattere di contributi pluriennali: sono esposti i dati ovviamente anche per i Ministeri di riferimento di questa Commissione.
  La Nota registra una significativa ripresa dell'economia italiana, superiore alle previsioni, attestata dalla crescita avutasi nei primi due trimestri, che è superiore Pag. 119rispetto alla media degli altri Paesi dell'Unione europea.
  Per il triennio di riferimento, la Nota prospetta uno scenario di consolidamento della crescita e una graduale riduzione di deficit e debito pubblico in rapporto al PIL: scenario che il Governo ritiene debba essere sorretto da misure di politica economica di carattere espansivo almeno sino al 2024, quando – secondo la stima – il PIL e l'occupazione saranno tornati ai livelli obiettivo del 2019.
  Pur in presenza di talune criticità, peraltro non circoscritte all'Italia (quali l'aumento dei costi di produzione delle imprese per via della crescente carenza di materiali e di componenti, nonché della dinamica dei prezzi dell'energia), il PIL è previsto in crescita. E l'economia potrà beneficiare degli effetti del graduale ritorno alla normalità, per il venir meno delle misure emergenziali, che ha già consentito la riapertura di numerose attività, incluse quelle nei settori culturali, sportivi e sociali.
  Quanto alla manovra di bilancio per il 2022-2024, essa – annuncia la Nota – conterrà misure con un impatto positivo atteso, in termini di crescita, di circa mezzo punto percentuale per il prossimo anno, rispetto al livello tendenziale (a legislazione vigente). Il PIL, nel 2022, è atteso quindi dunque pari al 4,7 per cento, mentre nel 2023 e nel 2024 si assesterà, rispettivamente, al 2,8 per cento e all'1,9 per cento.
  Il tasso di disoccupazione si ridurrà gradualmente, passando dall'attuale 9,6 per cento al 9,1 per cento (nel 2022), all'8,4 per cento (nel 2023) e infine al 7,7 per cento (nel 2024).
  Anche il livello di indebitamento netto è previsto in calo, passando dall'attuale 9,4 per cento al 5,6 per cento (nel 2022), al 3,9 per cento (nel 2023), sino al 3,3 per cento (nel 2024). Analogo trend di riduzione è previsto per il rapporto fra debito pubblico e PIL, che calerà dal 153,5 per cento attuale al 146,1 per cento nel 2024.
  La crescita economica in atto è resa possibile anche grazie ai provvedimenti di finanza pubblica che Governo e Parlamento hanno adottato per contrastare la crisi indotta dalla pandemia: interventi che, solo nel 2021 – come è illustrato nel Capitolo III, sesto paragrafo – hanno determinato un incremento dell'indebitamento netto pari a 71,9 miliardi di euro.
  Rispetto agli ambiti di interesse della Commissione, la Nota non contiene un'esposizione sistematico o completa: si richiamano, fra gli altri, gli interventi già disposti per il settore della scuola, dell'università e della ricerca, che ammontano complessivamente a circa 1,2 miliardi di euro nel 2021, 0,3 miliardi nel 2022, 0,2 miliardi nel 2023 e 0,1 miliardi nel 2024. In tale ambito, rilevano, in particolare, le misure per lo svolgimento in sicurezza dell'attività scolastica e per garantirne l'ordinato avvio nell'anno scolastico 2021/2022 (0,6 miliardi solo nel 2021); le misure per la promozione della ricerca e l'innovazione tecnologica (circa 0,6 miliardi quadriennio 2021-2024); le misure per il rifinanziamento del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi (0,2 miliardi nel 2021); e quelle per l'edilizia scolastica (0,2 miliardi nel quadriennio).
  La Nota ricorda altresì che parte delle risorse dirette a finanziare l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali (nel complesso 2,7 miliardi solo nel 2021) sono state destinate a lavoratori autonomi e professionisti del settore culturale e dello spettacolo.
  A tutela del lavoro – ricorda ancora la Nota – sono state poi messe a disposizione risorse significative, fra l'altro per la corresponsione ai lavoratori di un'indennità una tantum riconosciuta principalmente per i lavoratori di alcuni settori, fra cui quelli dello spettacolo, dello sport e del turismo (circa 3 miliardi complessivi nel 2021).
  Nel Capitolo IV, che tratta delle riforme e delle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea all'Italia, la NADEF richiama l'attenzione, oltre che sulla riforma delle lauree abilitanti, anche sulle iniziative intraprese nell'ambito dell'alta formazione.
  In proposito, la Nota ricorda la disposizione introdotta con la legge di bilancio per il 2021 (art. 1, commi 536 e seguenti) che dispone un contributo sotto forma di Pag. 120credito d'imposta utilizzabile dalle imprese che sostengono tramite borse di studi iniziative formative per lo sviluppo e l'acquisizione di competenze manageriali: parliamo di iniziative promosse, fra l'altro, da università pubbliche e private e da istituti di formazione avanzata.
  È inoltre richiamata un'altra disposizione approvata con la legge di bilancio per il 2021: l'articolo 1, comma 521, che stanzia risorse per assicurare un adeguato sostegno finanziario alle università non statali legalmente riconosciute del Mezzogiorno e in particolare per mitigare gli effetti della crisi economica derivante dall'emergenza epidemiologica da COVID-19.
  La Nota dà altresì conto dell'avvenuta istituzione, ai sensi dell'articolo 61 del decreto-legge n. 73 del 2021, del Fondo italiano per la scienza, che ha una dotazione di 50 milioni nel 2021 e di 150 milioni annui a decorrere dal 2022, destinati a promuovere lo sviluppo della ricerca di base. La Nota rimarca l'importanza della previsione di procedure competitive per l'assegnazione delle relative risorse, ispirate ai parametri dello European Research Council (ERC).
  Infine, segnala che fra i disegni di legge che il Governo dichiara collegati alla decisione di bilancio sono presenti innanzitutto i disegni di legge S. 2305 («Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti») e S. 2318 («Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo»): il primo – come sapete – è stato già discusso dalla Camera in prima lettura ed è ora all'esame del Senato, mentre il secondo è in corso di esame presso le Commissioni riunite 7a e 11a del Senato.
  Tra i disegni di legge collegati, la NADEF ne cita anche uno sulla «Valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca», non ancora presentato alle Camere.
  Rispetto al DEF 2021, invece, non risulta più presente, nell'elenco dei disegni di legge collegati alla manovra, quello sul riordino del settore dell'alta formazione artistica, musicale coreutica (il cosiddetto disegno di legge di riordino del sistema AFAM).

  Federico MOLLICONE (FDI) evidenzia in primo luogo alcuni rischi relativi allo scenario futuro del Paese che non sono presi in considerazione nella NADEF, dove è dato rilievo, piuttosto, a quello che è solo uno slancio economico di ripresa del tutto congiunturale in quanto dovuto all'effetto di rimbalzo seguito all'immobilità imposta dalle misure di contrasto della pandemia; uno slancio non attribuibile a merito delle politiche economiche del Governo, ma del tutto fisiologico. La Nota rimarca questo slancio ma trascura ciò che dovrebbe invece preoccupare: il risveglio dell'inflazione, le reazioni delle autorità monetarie e dei mercati finanziari e il ripristino preannunciato dei vincoli del Patto di stabilità e crescita.
  Rileva che la NADEF, pur facendo cenno di questi fatti, non sembra considerarli fattori capaci di modificare in misura significativa le prospettive di medio termine. Con riferimento, in particolare, al ripristino del Patto di stabilità e crescita, sospeso fino al prossimo anno solo per la crisi Covid-19, ricorda che la Commissione europea si è impegnata a presentare le sue valutazioni al riguardo entro la fine dell'anno e ha raccomandato politiche di bilancio differenziate in base all'intensità degli squilibri di finanza pubblica di ciascun Paese: nei Paesi con il debito pubblico più elevato in rapporto al Pil – come l'Italia – andrebbe perseguita una politica di bilancio prudente, concentrando le risorse sugli investimenti e frenando la spesa corrente. Dopo aver rilevato che la NADEF annuncia che il Governo prevede di abbattere gradualmente il debito della pubblica amministrazione tramite la crescita stimolata dagli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e che gli effetti delle riforme si avvertiranno solo in un tempo successivo, si domanda se il contesto internazionale accetterà di attendere questi effetti. Osserva tra l'altro che non è certo se gli investimenti del PNRR saranno effettuati nei tempi previsti. Sottolinea che i progetti non sembrano essere stati neanche avviati, come peraltro lamentato dai Commissari straordinari alle grandi opere nominati dal governo: le procedure speciali Pag. 121del PNRR non sono state avviate, gli organi che dovrebbero accelerare l'approvazione dei progetti con le corsie veloci del «decreto infrastrutture» non sono stati ancora insediati, i decreti presidenziali di nomina dei Commissari non mettono a disposizione risorse e strutture tecniche per centrare quegli obiettivi straordinari.
  Passando, quindi, a parlare dei disegni di legge collegati alla manovra 2022-2024, ricorda che tra questi figurano la riforma fiscale, la revisione del testo unico degli enti locali, una legge quadro per la disabilità, una legge per la montagna e la legge annuale della concorrenza. Non è previsto, invece, alcun provvedimento relativo al salario minimo. In merito poi alla riforma del catasto, assicura che il suo gruppo vigilerà attentamente affinché l'onere della riforma degli estimi non comporti un aumento delle imposte a carico dei cittadini.
  Soffermandosi sulle misure annunciate per rinforzare il Sistema sanitario nazionale e per migliorare la prevenzione, osserva che difficilmente produrranno effetti positivi in assenza di un miglioramento del sistema di cura domiciliare, che è carente e il cui sviluppo avrebbe certamente aiutato nel periodo di picco pandemico. Accennando poi brevemente alle misure in materia di superbonus 110 per cento, sul quale il suo gruppo è sostanzialmente favorevole, rileva come tale strumento, pur avendo messo in moto un discreto indotto, abbia però provocato anche un aumento consistente di prezzo delle materie prime occorrenti per i lavori di ristrutturazione, e in particolare di quelli di coibentazione.
  Sottolinea quindi il proprio disappunto per il fatto che il Governo, trascurando il lavoro svolto in VII Commissione in materia spettacolo, ha scelto di presentare al Senato, anziché alla Camera dei deputati, il disegno di legge delega in materia di spettacolo (atto S. 2318): una scelta a suo avviso dovuta al fatto che il ministro Franceschini si aspetta che al Senato sarà più facile far approvare un testo conforme alla sua volontà, forse perché l'esame avverrà sotto il controllo del Partito democratico. Ricorda come il suo gruppo ha da sempre sostenuto la necessità di un percorso di riforma del sistema del finanziamento pubblico dello spettacolo dal vivo, che abolisca il FUS e raccolga tutti i finanziamenti statali in un unico Fondo per le arti nazionali: rinvia per i dettagli alla sua proposta di legge C. 1985.
  Concludendo, stigmatizza come grave e vergognoso il fatto che il Ministero, a quanto gli risulta, sta imponendo agli enti che chiedono accesso ai fondi del FUS di restituire le somme che gli stessi hanno percepito a titolo di ristori per le perdite subite dal fermo delle attività a causa della pandemia. Si tratta di una richiesta ingiustificata, posto che le finalità dei ristori e dei finanziamenti del FUS sono diverse.

  Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, replicando al deputato Mollicone, fa presente che al Senato il disegno di legge delega sullo spettacolo (S. 2318) è assegnato alle Commissioni riunite 7ª e 11ª, i cui presidenti non appartengono al Partito democratico. Si dice certa che i senatori faranno un lavoro accurato, certamente utile per i lavoratori dello spettacolo, che i deputati potranno migliorare in seconda lettura. Quanto al lavoro svolto dalla VII Commissione in tema di spettacolo, osserva che il Governo ne ha sempre tenuto conto, recependolo in decreti d'urgenza, e in particolare nel decreto-legge «sostegni».

  Paolo LATTANZIO (PD), premesso di concordare con la deputata Carbonaro, sottolinea l'importanza del lavoro svolto in VII Commissione sui temi legati al mondo dello spettacolo. Quanto ai progetti del PNRR, evidenzia – replicando al deputato Mollicone – che alcuni di essi stanno già andando avanti e che, tuttavia, si tratta di un'azione complessa, che richiede attenzione in quanto la semplificazione delle procedure non deve comportare l'annullamento dei dovuti controlli: lo dice anche come componente della Commissione antimafia. Sul fronte delle misure in ambito sanitario, rileva come queste siano improntate a criteri di prossimità e stabiliscano in modo chiaro le differenze che devono caratterizzare il sistema quando si tratta di prevenzione e quando di emergenza. Dichiara Pag. 122 quindi di apprezzare che sia stata individuata finalmente una data certa, quella del 2026, per l'aumento dei posti negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia, nonché deciso lo stanziamento di importanti risorse per l'edilizia scolastica e per l'inclusione degli studenti con disabilità. Infine, sottolinea le misure previste per il recupero delle dimore storiche e per la valorizzazione dei beni culturali: misure che caratterizzeranno l'azione di Governo dedicate agli interventi in materia di decoro urbano, come richiesto più volte proprio dalla VII Commissione.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), richiamandosi alle osservazioni del deputato Lattanzio, invita la relatrice a farle proprie nella sua proposta di parere, con particolare riferimento all'ampliamento dei posti negli asili nido. Ritiene infatti che, pur trattandosi di competenze della XII Commissione, non è improprio inserire nel parere della VII Commissione un richiamo alle misure di sostegno in favore della fascia educativa 0-6, che è quella immediatamente precedente l'età scolare.

  Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, ritiene di poter accogliere il suggerimento della deputata Di Giorgi, pur nei limiti degli aspetti legati al settore dell'istruzione.

  Paolo LATTANZIO (PD) ritiene che anche il tema della disabilità non possa essere del tutto dissociato dai temi più pertinenti alle competenze della VII Commissione, soprattutto per ciò che concerne la sfera dell'educazione della fascia di età 0-6.

  Valentina APREA (FI), pur condividendo le opinioni dei commissari intervenuti, ritiene che, per poter restare nell'alveo delle competenze della VII Commissione, le osservazioni dovrebbero essere limitate all'aspetto dell'inclusione della fascia 0-6 nel sistema dell'istruzione.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), alla luce dell'evoluzione del percorso culturale del Paese, ritiene si dovrebbe avviare una riflessione in vista di una possibile revisione delle competenze della VII Commissione, al fine di includervi anche le questioni attinenti alla fascia educativa 0-6, nell'ottica di un ripensamento del mondo della scuola nel suo complesso.

  Vittoria CASA, presidente, rileva che la sede dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi è quella più indicata per discutere delle competenze delle Commissioni e delle iniziative da eventualmente intraprendere per chiederne al Presidente della Camera la revisione. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 121/2021: Disposizioni urgenti in materia di infrastrutture, trasporti e circolazione stradale.
C. 3278 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VIII e IX).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Simona VIETINA (CI), relatrice, riferisce che la Commissione è chiamata a esprimere alle Commissioni riunite VIII e IX il parere sui profili di propria competenza del decreto-legge n. 121 del 2021, recante disposizioni urgenti in materia, tra l'altro, di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale.
  Il provvedimento consta di 17 articoli. Precisa, in via generale, che esso reca modifiche al codice della strada e alla legislazione in materia di sicurezza del trasporto; contiene misure relative al sistema autostradale, ferroviario e di trasporto pubblico locale e marittimo; istituisce presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili una struttura di missione denominata Centro per l'innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (CISMI), incaricata di garantire la realizzazione degli interventi di titolarità del Ministero finanziati con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza ovvero del Piano nazionale per gli investimenti complementari; Pag. 123 introduce una procedura speciale per l'approvazione del progetto del Parco della Giustizia di Bari; definisce procedure per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); prevede disposizioni in materia di utilizzo, da parte delle pubbliche amministrazioni, delle identità digitali SPID, della carta di identità elettronica (CIE) e della carta nazionale dei servizi (CNS) per l'identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete; interviene in materia di sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese; modifica la composizione della Cabina di regia per il monitoraggio dello stato di realizzazione dei progetti di costruzione, ristrutturazione e riqualificazione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e scuole dell'infanzia; e novella la disciplina relativa alla perequazione infrastrutturale.
  Entrando nel dettaglio delle disposizioni – e premesso che parlerà solo delle norme di interesse (anche solo indiretto) della Commissione – segnala innanzitutto l'articolo 1, che introduce la possibilità per il sindaco di disporre riserve di posti di sosta, mediante propria ordinanza, tra l'altro anche per i veicoli adibiti al trasporto scolastico. Si tratta di una disposizione attinente soprattutto al trasporto pubblico – competenza della IX Commissione – ma ad ogni modo anche di indiretto interesse della VII.
  L'articolo 10, ai commi 1-6, definisce procedure per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), prevedendo, in particolare, che le amministrazioni responsabili stabiliscano criteri di assegnazione delle risorse ulteriori rispetto a quelli ordinari previsti dalla disciplina di settore e idonei ad assicurare il rispetto delle condizionalità, degli obiettivi iniziali, intermedi e finali e dei cronoprogrammi previsti dal PNRR, nonché i relativi obblighi di monitoraggio. Tra le amministrazioni interessate ci sono anche i Ministeri di riferimento della VII Commissione.
  In particolare, il comma 1 interviene sulle modalità operative per l'erogazione delle risorse finanziarie del Fondo di bilancio «Next Generation UE» (NGEU).
  Il comma 2 prevede che il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 6 agosto 2021 – con cui sono state individuate le risorse finanziarie per l'attuazione dei singoli interventi del PNRR – sia aggiornato per tenere conto delle eventuali riprogrammazioni del PNRR; prevede inoltre che le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) necessarie all'attuazione del Piano siano assegnate annualmente sulla base del cronoprogramma finanziario degli interventi cui sono destinate. Ricorda brevemente che il decreto ministeriale citato elenca, in una tabella, gli interventi di competenza di ciascun Ministero, con l'indicazione dei relativi importi totali, suddivisi per progetti in essere, nuovi progetti e quota anticipata dal Fondo di sviluppo e coesione. Tra le Amministrazioni titolari di interventi sono elencate ovviamente anche quelle di riferimento della Commissione: Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca, della cultura, Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il decreto ministeriale stabilisce che le Amministrazioni titolari sono tenute ad attivare le procedure per gli interventi di rispettiva competenza.
  Il comma 3 dispone inoltre che le risorse sono impegnate dagli enti beneficiari mediante la messa a bando di premi per l'acquisizione di proposte progettuali, secondo le procedure di evidenza pubblica previste dal Codice dei contratti per i concorsi di progettazione e di idee. Il trasferimento delle risorse avviene dopo la pubblicazione del bando. Decorso il termine di sei mesi, le risorse non impegnate sono restituite al Fondo e riassegnate agli enti beneficiari.
  Segnala che all'articolo 13 è presente un comma 2 che proroga dal 15 settembre al 15 ottobre, solo per il 2021, il termine entro il quale devono iniziare l'esecuzione dei lavori i comuni beneficiari di contributi per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia – tra l'altro – di adeguamento e messa in sicurezza di scuole. Si tratta dei contributi previsti dall'articolo 1, comma 29, della legge di bilancio 2020.
  L'articolo 14 integra con un rappresentante dell'Autorità politica delegata per le Pag. 124politiche di coesione la composizione della Cabina di regia per il monitoraggio dello stato di realizzazione dei progetti di costruzione, ristrutturazione e riqualificazione di edifici di proprietà dei Comuni destinati – tra l'altro – ad asili nido e scuole dell'infanzia. Della cabina fa già parte, insieme ad altri, un rappresentante del Ministero dell'istruzione. Al rappresentante dell'Autorità politica delegata sono assegnate funzioni di coordinamento, indirizzo e promozione d'iniziative in materia di politiche per la coesione territoriale e per gli interventi finalizzati allo sviluppo del Mezzogiorno.
  L'articolo 15 novella in alcuni aspetti la disciplina di legge per la perequazione infrastrutturale del Paese, recata dall'articolo 22 della legge n. 42 del 2009, con l'intento di semplificarne le procedure. Si limito a dire che nell'ambito della dotazione infrastrutturale di cui trattasi sono comprese le strutture scolastiche: la normativa prevede la ricognizione del numero e della classificazione funzionale delle strutture – anche di quelle scolastiche. È previsto che, alla luce della ricognizione – in un secondo momento, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – siano definiti i criteri di priorità e le azioni da perseguire per il recupero del divario infrastrutturale e di sviluppo risultante dalla ricognizione, nonché siano individuati i Ministeri competenti e la quota di finanziamento spettante.

  Federico MOLLICONE (FDI) premette che, a suo avviso, il decreto-legge tocca da vicino le competenze della VII Commissione, trattando non solo di edilizia scolastica, ma anche di viabilità, che è un fattore di rigenerazione urbana. Dopo aver sottolineato che i cambiamenti che possono apparire difficili o impossibili si dimostrano spesso possibili e attuabili nell'arco di pochi mesi, si sofferma sul ruolo del trasporto pubblico locale, che attiene anche all'aspetto del decoro delle città: accenna alla necessità di attuare interventi sugli assetti e sulla gestione del servizio di TPL nelle città, puntando alla qualità, alla flessibilità, alla trasparenza dei dati, all'innovazione e all'interoperabilità e, non da ultimo, alla sostenibilità dei mezzi. Fa presente come, stando ai dati più recenti sulle immatricolazioni di auto elettriche e ibride e all'aumento esponenziale di biciclette e monopattini, stia emergendo nelle principali città italiane ed europee una vera e propria «rivoluzione della mobilità», caratterizzata dalla diffusione dei monopattini elettrici e di servizi di micromobilità. Evidenzia come l'avvio della sperimentazione di queste nuove forme di mobilità abbia comportato un cambiamento nelle abitudini dei cittadini e nell'assetto delle stesse città, sia per quanto concerne la mobilità urbana che le infrastrutture. Evidenzia, in proposito, la necessità di una disciplina specifica, non solo per ciò che concerne gli aspetti della sicurezza, ma anche al fine di evitare che un utilizzo sregolato di questi mezzi deturpi il decoro delle città. Conclude preannunciando la presentazione di emendamenti presso le Commissioni di merito.

  Daniele BELOTTI (LEGA), con riferimento all'articolo 13, comma 2 – che proroga dal 15 settembre al 15 ottobre 2021 il termine entro il quale i comuni beneficiari di contributi per investimenti destinati ad opere pubbliche devono iniziare i lavori di adeguamento e messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e di abbattimento delle barriere architettoniche – osserva che la norma interessa la Commissione perché tra le infrastrutture interessate ci sono scuole e impianti sportivi. Fa presente che la proroga al 15 ottobre 2021 è motivata – come spiega anche la relazione del Governo – dall'esigenza di concedere ai comuni il tempo necessario per acquisire i materiali occorrenti per i lavori, che attualmente non sono reperibili sul mercato o hanno costi molto più alti dell'ordinario valore di mercato. Il problema è che i comuni non trovano aziende disponibili per i lavori, a causa del costo delle materie prime. Ciò premesso, ritiene che il termine dovrebbe essere prorogato almeno al 31 dicembre 2021. Invita la relatrice a valutare l'inserimento nella sua proposta di parere di un'osservazione in tal senso.
  Con riferimento invece all'articolo 13, comma 1 – che estende ai comuni delle Pag. 125Isole minori del Centro-Nord la possibilità di accedere alle agevolazioni di «Resto al Sud» – sottolinea che il Senato ha approvato e trasmesso alla Camera un progetto di legge quadro per lo sviluppo delle isole minori (C. 1285), nel quale si fa riferimento anche alle isole lacustri e alle aree della Laguna Veneta. Ritiene che l'articolo 13, comma 1, del decreto-legge in esame dovrebbe essere modificato per prevedere l'estensione alle isole lacustri e lagunari.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), con riferimento all'articolo 13, comma 2, si unisce alla richiesta del deputato Belotti, che dà voce ad una esigenza rappresentata in modo diffuso dai sindaci. Ritiene che prorogare fino al 31 dicembre 2021 potrebbe essere difficoltoso, ma senza dubbio è opportuno prorogare anche oltre il 15 ottobre.

  Vittoria CASA, presidente, fa presente che le disposizioni cui si richiama il deputato Belotti riguardano materie di competenza di altra Commissione.

  Simona VIETINA (CI), relatrice, dopo aver ricordato che è ancora possibile presentare emendamenti nelle Commissioni competenti in sede referente, si dice consapevole del fatto che la materia trattata dall'articolo 13 riguarda altra Commissione, ma osserva che i lavori di cui al comma 2 riguardano anche le infrastrutture scolastiche e sportive – quindi afferenti a settori di competenza della VII Commissione – e che la proroga ulteriore del termine è chiesta a gran voce dai sindaci. Si riserva, ad ogni modo, di valutare le questioni emerse nel dibattito e di presentare una proposta di parere nella prossima seduta.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 5 ottobre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.30.