CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 settembre 2021
661.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 settembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2021.
C. 3208 Governo.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2020.
Doc. LXXXVII, n. 4.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che sul disegno di legge di delegazione europea le Commissioni di settore sono chiamate a deliberare una relazione, mentre sulla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea esprimono un parere. La relazione e il parere sono trasmessi alla XIV Commissione. Ricorda, altresì, che le Commissioni possono nominare un relatore perché partecipi alle sedute della XIV Commissione.

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  Marica FANTUZ (LEGA), relatrice, introduce l'esame congiunto ricordando che, mentre la legge europea contiene norme di diretta attuazione volte a garantire l'adeguamento dell'ordinamento nazionale all'ordinamento europeo, la legge di delegazione europea è invece finalizzata a dare attuazione alle direttive europee e alle decisioni quadro, nonché agli obblighi direttamente riconducibili al recepimento di atti legislativi europei. Essa, dunque, consente all'Italia di adempiere agli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione, riducendo il numero delle procedure di infrazione ed evitando l'apertura di nuovi contenziosi.
  Ricorda, peraltro, che, nel disegno di legge di delegazione, il Governo deve dare conto anche dell'eventuale omesso inserimento delle direttive il cui termine di recepimento è scaduto o scade nel periodo di riferimento e fornire dati sullo stato delle procedure di infrazione, nonché l'elenco delle direttive recepite o da recepire in via amministrativa, l'elenco delle direttive recepite con regolamento e l'elenco dei provvedimenti con i quali le singole regioni e province autonome hanno provveduto a recepire direttive nelle materie di loro competenza.
  Ciò premesso, segnala che il disegno di legge di delegazione europea 2021 si compone di 13 articoli, che recano disposizioni di delega riguardanti il recepimento di 9 direttive europee inserite nell'allegato A. Tali direttive riguardano, principalmente, il settore finanziario e assicurativo, la protezione dei consumatori, il trasporto su strada e la cooperazione fiscale. L'articolato contiene, inoltre, principi e criteri direttivi specifici per l'esercizio della delega relativamente a 3 direttive, nonché per l'adeguamento della normativa nazionale a 12 regolamenti europei che, comunque, non riguardano materie che interessano le competenze della Commissione Difesa.
  Con riferimento, invece, alla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2020, ricorda che tale documento costituisce il principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo ex post del Parlamento sull'attività del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea. A differenza della Relazione programmatica – che indica le grandi priorità e linee di azione che il Governo intende perseguire a livello europeo nell'anno di riferimento – la Relazione consuntiva è incentrata, dunque, sulle attività svolte e le posizioni assunte dall'Italia nell'anno precedente, al fine di consentire al Parlamento di verificare l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la sua rispondenza rispetto agli indirizzi parlamentari.
  Passando ai contenuti della Relazione, osserva innanzitutto che il documento è articolato in cinque parti ed è corredato anche da cinque appendici. La prima parte illustra gli sviluppi del processo di integrazione europea e le principali questioni istituzionali che hanno segnato il 2020, quali i negoziati volti alla definizione del Quadro finanziario pluriennale (QFP), che ha visto l'integrazione delle politiche tradizionali tramite il piano Next Generation EU, e delle relazioni con la Gran Bretagna dopo la Brexit. La seconda dà atto dei risultati raggiunti nell'ambito delle principali politiche orizzontali e settoriali. La terza illustra i risultati raggiunti nella partecipazione all'azione esterna dell'Unione sotto i suoi numerosi profili, con riferimento, tra l'altro, all'impegno nell'area mediterranea e a favore della stabilizzazione dei Balcani e dell'allargamento dell'Unione, al rafforzamento della difesa europea e al commercio internazionale. La quarta e la quinta parte danno conto, rispettivamente, dell'attività di comunicazione e formazione in materia europea, in cui rientra la campagna di comunicazione sulla partecipazione attiva alla prossima Conferenza sul futuro dell'Europa, e dell'attività posta in essere nel coordinamento nazionale delle politiche europee. Infine, le appendici recano l'elenco dei Consigli dell'Unione europea e dei Consigli europei, l'andamento dei flussi finanziari Italia – UE, l'attuazione della normativa dell'Unione europea, gli atti di indirizzo parlamentare e seguiti del Governo, nonché l'elenco degli acronimi.
  Per quanto riguarda gli aspetti di competenza della Commissione Difesa, segnala che, nel Capitolo I della Parte II, relativo alle politiche sulle migrazioni, la scheda 1.3 «Progetti di cooperazione» dà conto della collaborazione con l'Agenzia europea Frontex, Pag. 144nell'ambito della quale il Governo ha selezionato 24 militari, suddivisi per profili professionali, per la formazione dello Standing Corps dell'Agenzia e ha preso parte con assetti aerei e navali e personale specializzato alle Joint Operations «Themis», in Italia, «Poseidon», in Grecia, «Indalo», in Spagna e «Montenegro» nell'omonimo Paese balcanico, finalizzate al contrasto dei crimini transfrontalieri e dell'immigrazione irregolare via mare.
  Sempre nella Parte II, al Capitolo VIII, Trasporti, la scheda 8.5, relativa alla prosecuzione delle attività propedeutiche alla revisione del regolamento UE n.1315/2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete TEN-T, riferisce che il Governo ha seguito con continuità il processo relativo alla rivisitazione delle politiche di sviluppo dei tracciati e dei nodi costituenti le reti, che potrà includere anche aspetti di interesse militare. A tal proposito, viene ricordato che nel 2020 è stata preidentificata una lista progetti nell'ambito della mobilità militare al fine di cogliere opportunità di finanziamento per progetti che adeguino parti della rete di trasporto TEN-T al fine di consentire il duplice uso civile-militare, integrando, in tal modo, le esigenze della mobilità militare con quelle della rete TEN-T.
  Passando ai capitoli I e II della Parte III, riferiti – rispettivamente – alla politica estera e di sicurezza comune e alla politica della difesa comune, la Relazione consuntiva evidenzia che il ruolo attivo e costruttivo dell'Italia ha consentito di promuovere una posizione comune dell'UE sui principali dossier internazionali, orientando la stessa in senso conforme agli interessi nazionali. Particolare enfasi è stata data alla dimensione civile della Politica di sicurezza e difesa comune (PSDC), assicurando un ruolo costruttivo dell'Italia a supporto di tutte le missioni civili dell'UE. Anche in ambito militare, è stato promosso il rafforzamento delle missioni e operazioni PSDC, nonché di tutti gli strumenti volti ad incrementare l'efficacia dell'azione UE. Particolare rilievo ha assunto anche la nuova operazione militare UE a guida italiana EUNAVFOR MED Irini, con l'obiettivo primario di monitorare l'attuazione dell'embargo sugli armamenti disposto dall'ONU in Libia.
  Evidenzia, poi, che nel corso del 2020 l'Italia si è anche adoperata per promuovere attivamente lo sviluppo delle iniziative volte al rafforzamento della difesa europea, in piena complementarità con la NATO. In particolare, la Relazione consuntiva ricorda che sono iniziati i lavori per la redazione dello Strategic Compass, individuando chiaramente gli obiettivi politico-strategici nel campo della sicurezza e difesa sulla base di una valutazione condivisa di rischi, minacce e sfide. La Relazione aggiunge che, nel fornire un apporto di sostanza già nelle fasi iniziali della discussione sullo Strategic Compass, si è contestualmente continuato a perseguire le iniziative in corso finalizzate allo sviluppo di una difesa europea più strutturata, efficace e visibile, agendo sia attraverso lo sviluppo dell'attuale architettura istituzionale, sia mediante il continuo rafforzamento di capacità comuni. In particolare, si è continuato ad assicurare il contributo attivo alla revisione della struttura deputata alla pianificazione e condotta delle missioni militari dell'Unione (Military Planning and Conduct Capability).
  Per quanto riguarda la Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO), iniziativa che vede l'Italia tra i Paesi più coinvolti (l'Italia partecipa a 25 dei 47 progetti, di cui 9 sono a guida nazionale), nel 2020 gli Stati membri hanno stabilito di mantenere l'attuale struttura di governance, semplificandone i processi laddove possibile e dotandoli di maggiore forza politica, al fine di superarne gli attuali limiti e il Consiglio dell'Unione Europea, su forte impulso dell'Italia, ha approvato il regolamento relativo alla partecipazione degli Stati Terzi a singoli progetti PESCO, risolvendo una situazione di stallo che perdurava fin dalla nascita della cooperazione stessa.
  Inoltre, nell'ambito del piano di sviluppo delle capacità (Capability Development Plan – CDP), l'Italia ha sostenuto in maniera fattiva l'esercizio della Coordinated Annual Review on Defence (CARD) quale strumento di verifica degli sforzi compiuti dagli Stati Membri a sostegno della EU Global Strategy. Pag. 145
  È poi proseguita l'azione dell'Italia volta ad assicurare una concreta attuazione del partenariato strategico NATO-UE, operando verso un maggiore coordinamento preventivo nell'affrontare le crisi, nell'ottica di sviluppare un approccio condiviso e volto a utilizzare le capacità peculiari di ciascuna organizzazione. In tale contesto e con specifico riguardo alla Military Mobility, è stato fornito sostanziale sostegno a tutti gli obiettivi indicati dal Piano di Azione EU (Action Plan on Military Mobility), in particolare nei settori dei trasporti e delle infrastrutture, delle normative nazionali ed internazionali esistenti in materia di trasporti militari e delle procedure per il transito di forze militari.
  L'Italia ha continuato a contribuire anche al rafforzamento delle operazioni e missioni di PSDC e l'impegno nazionale nelle missioni ed operazioni dell'Unione Europea, in linea con il più ampio disegno approvato dal Parlamento per l'impiego dello strumento militare nazionale in operazioni fuori dai confini nazionali, è stato modulato secondo uno schema che prevede uno sforzo crescente nella prioritaria regione Euro-Mediterranea e una gravitazione negli altri quadranti strategici che includono i Balcani Occidentali, Nord Africa e Sahel, Corno d'Africa, Medio Oriente e Penisola Arabica.
  Infine, passando ai programmi europei volti al rafforzamento della struttura industriale europea della difesa (European Defence Technological Industrial Base – ETIDB), la relazione consuntiva rileva che nel corso del 2020 è stata sviluppata un'intensa attività di coordinamento e supporto all'industria per la partecipazione al programma European Defence Industrial Development Programme (EDIDP), iniziativa pilota del più corposo European Defence Fund (EDF), interagendo al contempo con la Commissione Europea ed i partner per la definizione degli aspetti tecnici e operativi dello stesso Fondo.
  Nell'ambito dell'EDIDP, l'Italia, con le proprie industrie, figura come capofila in due dei consorzi coinvolti e come partecipante in otto consorzi guidati da industrie estere. Con riferimento, invece, all'European Defence Fund, sono proseguite nel corso del 2020 le attività di supporto alla definizione del regolamento del Fondo, che ha visto la riduzione dei volumi finanziari a disposizione dello strumento dai previsti 13 miliardi di euro a 7,9 miliardi, mentre il budget per la Ricerca è stato incrementato dal 31,54 per cento al 33,33 per cento delle disponibilità del Fondo.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ ringrazia la deputata Fantuz per l'ampia e dettagliata relazione, che considera esaustiva.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame del provvedimento.

  La seduta termina alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 22 settembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulé.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 21/2021, relativa all'acquisto di una tranche di elicotteri della classe medio leggera (Light Utility Helicopter, LUH) a favore della componente ala rotante dell'Arma dei carabinieri.
Atto n. 298.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 15 settembre 2021.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) chiede chiarimenti in ordine alla tempistica inerente l'approvazione del prescritto parere sul provvedimento in esame.

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  Salvatore DEIDDA (FDI) si associa alla richiesta del collega Ferrari

  Gianluca RIZZO, presidente, riservandosi di affrontare la questione nell'ambito della riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, previsto per la giornata odierna, fa presente che la Commissione potrà esprimere il prescritto parere solo dopo che la V Commissione Bilancio avrà espresso i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ, replicando alla richiesta di chiarimenti formulata dal deputato Deidda nella precedente seduta, riferisce che i settori industriali interessati dal programma d'arma sono prevalentemente quelli aeronautico, meccanico, dell'elettronica e, più in generale, dell'alta tecnologia, con elevate quote di ricerca e sviluppo. Quanto, invece, ai contratti chiarisce che questi non sono ancora stati formalizzati, ma interesseranno i siti di tutte le regioni italiane e, principalmente, quelli di Lombardia, Lazio, Puglia, Campania, con ricadute su oltre 200 piccole e medie realtà industriali.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 32/2021, relativo allo sviluppo di un Remotely Piloted Aircraft System (RPAS) classe Medium Altitude Long Endurance (MALE) europeo con capacità Armed Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance (ISTAR).
Atto n. 299.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 15 settembre 2021.

  Luca FRUSONE (M5S), relatore, evidenzia come il programma d'arma in esame costituisca il primo vero esperimento di compartecipazione industriale nell'ambito della Difesa europea e in tal senso rappresenti il primo esempio delle difficoltà che possono sussistere nel realizzare un progetto comune europeo.
  Osserva, infatti, che i tre Paesi impegnati nella cooperazione hanno manifestato esigenze differenti riguardo alle caratteristiche tecniche del velivolo a pilotaggio remoto e che, per venire incontro alle richieste avanzate, è stato necessario raggiungere dei compromessi.
  Evidenzia, tuttavia, che oltre al coinvolgimento delle grandi industrie risulti necessario interessare anche le moltissime piccole e medie imprese italiane che operano nella componentistica. Auspica, pertanto, che il Governo s'impegni affinché tali aziende, altamente specializzate, possano, al pari, partecipare alla realizzazione del progetto in esame.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ osserva come le considerazioni svolte dal relatore corrispondano pienamente a quelle del Governo e sottolinea come sia fondamentale il massimo coinvolgimento non solo dell'azienda Prime contractor, ma anche di quelle tantissime piccole e medie imprese che operano nei settori degli apparati avionici, dell'elettronica, della sensoristica, dell'ICT e a elevato contenuto tecnologico.

  Salvatore DEIDDA (FDI) apprezza le considerazioni del relatore e del Governo, condividendo in pieno la necessità di sostenere le tante piccole aziende italiane che operano nel settore della difesa e sottolinea l'importanza di offrire a queste adeguata protezione rispetto alle imprese giganti, affinché tali realtà possano sopravvivere.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.