CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 settembre 2021
656.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Martedì 14 settembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Fausto RACITI.

  La seduta comincia alle 11.55.

DL 103/2021: Misure urgenti per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro.
Emendamenti C. 3257-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento.

  Fausto RACITI, presidente e relatore, rileva come il Comitato permanente per i pareri sia chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 1 degli emendamenti riferiti al disegno di legge C. 3257-A, di conversione del decreto-legge n. 103 del 2021, recante «Misure urgenti per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, Pag. 45nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro».
  Rileva come gli emendamenti trasmessi non presentino profili problematici per quanto riguarda il riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: pertanto propone esprimere su di essi nulla osta.

  Il Comitato approva la proposta di parere.

  La seduta termina alle 12.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 14 settembre 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.05.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2020.
C. 3258 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021.
C. 3259 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2 stato di previsione del Ministero e delle finanze per l'anno finanziario 2021 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 8 stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2021.
(Relazioni alla V Commissione)
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, informa innanzitutto che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede consultiva in videoconferenza, in quanto nella seduta odierna non sono previste votazioni sul provvedimento.
  Avverte quindi che, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, la Commissione è chiamata a esaminare congiuntamente il disegno di legge C. 3258, recante «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2020» e il disegno di legge C. 3259, recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021», con particolare riferimento ad alcune parti dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), limitatamente alle parti di competenza, nonché allo stato di previsione del Ministero dell'interno (Tabella n. 8).
  Per quanto riguarda le modalità di esame, ricorda che dopo l'esame preliminare la Commissione procederà all'esame delle eventuali proposte emendative presentate nonché a quello delle relazioni predisposte dal relatore con riferimento a ciascun disegno di legge, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento.
  Per quel che concerne il regime di ammissibilità delle proposte emendative, ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile, nel senso che sono ammissibili soltanto le proposte emendative volte ad introdurre nel medesimo disegno di legge modifiche di carattere meramente tecnico o formale.
  Per quanto riguarda invece il disegno di legge di assestamento, ricorda anzitutto che, a fini dell'ammissibilità, le proposte emendative devono essere riferite alle unità di voto parlamentare (tipologia di entrata o programma di spesa) e possono avere ad oggetto tanto le previsioni di competenza quanto quelle di cassa. Non possono invece avere ad oggetto l'ammontare dei residui iscritti nelle predette unità di voto, in quanto essi derivano da meri accertamenti contabili.
  Gli emendamenti riferiti alle previsioni di entrata sono ammissibili soltanto se fondati Pag. 46 su valutazioni tecnico-finanziarie adeguatamente documentate, tali da comprovare la necessità di modificare le previsioni di entrata di competenza e/o di cassa. In ogni caso le proposte emendative non possono comportare un peggioramento dei saldi di finanza pubblica e pertanto, ove risultino onerose, devono essere compensate mediante l'utilizzo di risorse iscritte in altre unità di voto parlamentare, anche se facenti parte di altra missione o di altro stato di previsione.
  È considerata emendabile l'intera dotazione dei programmi di spesa, compresa quindi l'eventuale quota potenzialmente riferibile agli oneri inderogabili in mancanza di puntuali indicazioni nel testo del disegno di legge di assestamento circa l'ammontare dei predetti oneri in relazione a ciascun programma di spesa. È comunque esclusa la possibilità di compensare l'incremento di stanziamenti di spesa di parte corrente mediante riduzione di stanziamenti di spesa di conto capitale.
  Per quanto riguarda gli stanziamenti di cassa deve tenersi conto di un ulteriore criterio di ammissibilità. In particolare, essi sono emendabili a condizione che, nel caso di emendamenti volti a incrementare l'autorizzazione di cassa, lo stanziamento derivante dall'emendamento non superi la cosiddetta «massa spendibile», costituita dalla somma dello stanziamento di competenza e dei relativi residui passivi.
  Per quanto concerne il regime di presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di assestamento, ricorda che, in sede consultiva, possono essere presentati presso le Commissioni di settore, emendamenti riferiti alle rispettive parti di competenza di ciascuna Commissione con compensazioni a valere sulle medesime parti di competenza ovvero su parti di competenza di altre Commissioni, nonché emendamenti migliorativi dei saldi – e in quanto tali privi di compensazione finanziaria – riferiti alle predette parti di competenza.
  Tutte le citate tipologie di emendamenti possono essere altresì presentate anche direttamente in Commissione Bilancio.
  Gli emendamenti approvati durante l'esame in sede consultiva sono trasmessi alla Commissione Bilancio come emendamenti di iniziativa della Commissione che li ha approvati; quelli respinti devono essere presentati nuovamente in Commissione Bilancio, anche al solo fine di permetterne la successiva ripresentazione in Assemblea.
  Sia gli emendamenti approvati, sia quelli respinti in sede consultiva e ripresentati in Commissione Bilancio, sia quelli presentati per la prima volta presso la V Commissione sono da quest'ultima esaminati in sede referente. Solo gli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio entrano a far parte del testo elaborato in sede referente ai fini dell'esame in Assemblea.
  L'esame in sede consultiva si conclude con l'approvazione di una relazione per ciascun disegno di legge. Possono essere presentate relazioni di minoranza.
  Le relazioni approvate, unitamente alle relazioni di minoranza e agli emendamenti approvati, sono trasmessi alla Commissione bilancio.
  Segnala altresì che, in ragione dell'organizzazione dei lavori sui provvedimenti definita da parte della Commissione Bilancio, che sta esaminando i provvedimenti in sede referente, l'esame in sede consultiva dovrà concludersi entro il primo pomeriggio di domani.
  Ricorda quindi che, qualora i gruppi ritengano di presentare tali emendamenti già presso la I Commissione, il relativo termine è stato fissato dall'Ufficio di Presidenza della Commissione alle ore 18 di oggi.

  Stefano CECCANTI (PD), relatore, nell'illustrare il contenuto del disegno di legge C. 3258, recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019, la cui iniziativa è riservata al Governo ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, evidenzia come esso esponga le risultanze contabili della gestione amministrativa delle risorse di pertinenza statale. Sul citato disegno di legge le Camere sono pertanto chiamate a esprimere una valutazione complessiva, positiva o negativa, senza poter modificare il contenuto dell'atto.
  Per quanto riguarda le competenze della I Commissione, rileva come lo stato di Pag. 47previsione del Ministero dell'interno contenuto nella legge di bilancio 2020 esponesse previsioni iniziali di spesa in conto competenza pari a 25.907,6 milioni di euro e di cassa pari a 26.108,9 milioni di euro (i dati riportati sono al lordo del rimborso delle passività finanziarie).
  Per effetto delle variazioni intervenute nel corso della gestione, gli stanziamenti definitivi di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a complessivi 36.651,7 milioni di euro, con una variazione in aumento di 10,7 miliardi, pari al 41,5 per cento circa, rispetto alle previsioni iniziali.
  Al netto del rimborso delle passività finanziarie, pari a 18,3 milioni di euro, le spese finali in conto competenza del Ministero ammontano nel 2020 a circa 36.633 milioni di euro. La quasi totalità degli stanziamenti, pari a circa il 90 per cento, è rivolta alle spese correnti (nel 2019 erano il 92 per cento).
  L'incremento della spesa rispetto agli stanziamenti iniziali è ascrivibile all'attribuzione di ulteriori risorse in corso di esercizio per fare fronte all'emergenza sanitaria, che ha sostanzialmente modificato tutte le priorità strategiche individuate nella nota integrativa alla legge di bilancio 2020, mettendo al centro le politiche di contrasto alla pandemia da Covid-19. L'incremento di risorse assegnate, in termini percentuali, ha riguardato in via principale la missione 3 «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali» (passata da 12,2 a 22,1 miliardi di euro) e le due missioni strumentali «Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio» (passata da 661 a circa 807 milioni di euro) e «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» (passata da 212 a 295 milioni). Solo la missione 27 «Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti» ha registrato in corso di esercizio una diminuzione del 13,4 per cento (passando da 1,93 a 1,67 miliardi di euro).
  L'incidenza percentuale delle risorse del Ministero dell'interno sul bilancio dello Stato nel 2020 è pari al 4,3 per cento, in lieve diminuzione rispetto all'andamento degli anni immediatamente precedenti (4,5 nel 2019 e nel 2018; 4,4 nel 2017; 4,3 per cento nel 2016).
  Si registra nel 2020 un consistente aumento degli stanziamenti definitivi finali di competenza di circa il 30 per cento rispetto all'anno 2019 (con un incremento di 8,5 miliardi di euro). Si registra, inoltre, un analogo aumento degli impegni. Più nel dettaglio, per ciò che concerne la gestione, nel 2020 il 98 per cento degli stanziamenti definitivi finali di competenza (pari a 35.900,6 milioni di euro) risulta impegnato al termine dell'esercizio finanziario. I pagamenti eseguiti in totale nel 2020 sono stati pari a circa 33.958,4 milioni di euro; si tratta della somma dei pagamenti effettuati in base agli stanziamenti di competenza (32.246,3 milioni) e dei pagamenti effettuati per smaltimento residui (1.712,1 milioni). Sotto questo profilo, la Corte dei conti, nella relazione sul rendiconto generale dello Stato 2020, evidenzia che, in termini generali, i risultati della gestione di competenza 2020 risultano in linea con il 2019.
  Per quanto concerne i residui, che nelle previsioni al 1° gennaio 2020 erano pari a 3.651,9 milioni, al 31 dicembre 2020 ammontano a 5.236,8 milioni, in aumento rispetto all'esercizio 2019 (pari a circa 3.663 milioni). Complessivamente, pertanto, la quota dei residui finali passa dal 13 al 14,3 per cento degli stanziamenti definitivi. I residui passivi finali sono costituiti per 3.654,3 milioni da somme rimaste da pagare sul conto della competenza (residui di nuova formazione) e per 1.582,5 milioni da somme rimaste da pagare sul conto dei residui, provenienti dagli esercizi precedenti. L'entità dei residui pagati nel corso del 2020 è risultata pari a 1.712,1 milioni.
  In relazione all'analisi della gestione delle spese, la Corte dei conti ha evidenziato come i debiti fuori bilancio siano in diminuzione rispetto al 2018. Al 31 dicembre 2019 tali debiti ammontano a 121,15 milioni di euro (erano 186,3 milioni nel 2019, 160 milioni a fine 2018 e 690 milioni a fine 2017).
  Passando all'analisi per missioni e programmi, rileva che nel 2020 l'attività del Pag. 48Ministero dell'interno risulta articolata su sei missioni, tutte condivise con altri Ministeri:

   Missione 2, «Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio»;

   Missione 3, «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali»;

   Missione 7, «Ordine pubblico e sicurezza»;

   Missione 8, «Soccorso civile»;

   Missione 27, «Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti»;

   Missione 32, «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche».

  I programmi complessivamente sono 12, come riorganizzati a seguito della ristrutturazione del bilancio.
  Rileva come la missione 3 «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali» sia la missione più consistente nello stato di previsione del Ministero. Su essa insiste la gran parte (circa il 60 per cento, a fronte del 48 per cento nel 2019) degli stanziamenti di competenza del Ministero.
  In tale ambito le risorse maggiori sono attribuite al programma 10, che gestisce i trasferimenti erariali agli enti locali (la cui consistenza è pari a 21.838,6 milioni di euro, in aumento rispetto al 2019). L'intera missione, infatti, per effetto della crisi sanitaria, è stata destinataria, in corso di esercizio, di ingenti risorse riconducibili all'esigenza di sostenere la finanza locale e di supportare gli enti locali nella messa in sicurezza sanitaria e sociale per l'emergenza Covid.
  Sul piano della gestione finanziaria, la Corte dei conti, nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2020, sottolinea come la missione mostri ottime percentuali nei rapporti fra stanziato, impegnato e pagato di competenza, soprattutto in ragione della presenza quasi esclusiva di spese correnti per trasferimenti, nonché un aumento dello stock di residui.
  Per quanto attiene ai profili più significativi, la Corte dei conti evidenzia, con riferimento al programma 10, relativo alle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali, un incremento di circa 9,2 miliardi di euro dell'ammontare complessivo dei trasferimenti erariali 2020 in favore degli enti locali rispetto agli stanziamenti iniziali: oltre un incremento delle somme stanziate su fondi ordinari (come il Fondo di solidarietà comunale) ulteriori risorse sono state stanziate su fondi di nuova istituzione, soprattutto per sopperire alle minori riscossioni che la finanza locale ha dovuto registrare a causa del blocco delle attività economiche. Secondo i dati riportati dalla Corte, le risorse destinate ai comuni per l'emergenza epidemiologica sono complessivamente pari a circa 7,24 miliardi nel 2020.
  Per quanto riguarda la realizzazione dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), la Corte sottolinea che, nonostante l'emergenza sanitaria, nel 2020 si è registrata un'ulteriore accelerazione (7.100 ulteriori comuni subentrati, tra cui Roma capitale).
  La seconda missione per consistenza finanziaria è la Missione 7 «Ordine pubblico e sicurezza», con il 24,4 per cento degli stanziamenti definitivi del Dicastero, in calo rispetto al 30 per cento dell'esercizio 2018. In corso di esercizio, gli stanziamenti iniziali sono aumentati del 7 per cento (da 8,36 a 8,95 miliardi).
  Rispetto ai risultati della gestione finanziaria, la Corte dei conti ha sottolineato che la missione presenta complessivamente buone percentuali nei rapporti tra stanziamenti, impegni e pagamenti, mentre rileva minore efficienza nella gestione dei residui, il cui ammontare complessivo risulta in aumento rispetto all'esercizio precedente. Al programma 8 «Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica» risultano assegnate risorse per 7,9 miliardi di euro nel 2020 (con un incremento del 7 per cento rispetto al 2019), in Pag. 49gran parte destinate alla retribuzione del personale di polizia (circa 5,9 miliardi).
  Per quanto concerne le attività di contrasto al crimine e di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, la Corte rileva come l'emergenza epidemiologica abbia profondamente inciso sull'attività del Ministero, che, «da un lato, è stato direttamente coinvolto nell'attuazione e nel monitoraggio delle misure di contenimento del Covid-19, e dall'altro, ha dovuto fronteggiare una criminalità che si è rapidamente adattata allo scenario emergenziale» (aumento del cybercrime e intensificazione del fenomeno del cosiddetto «welfare criminale di prossimità»). A livello periferico è stata particolarmente valorizzata la funzione del prefetto, specie con riferimento al coordinamento delle amministrazioni statali periferiche, la collaborazione con le autonomie locali e l'applicazione di misure e sanzioni.
  L'andamento storico degli stanziamenti per missione continua a registrare nel 2020 il decremento delle risorse della Missione 27 «Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti», cui è riconducibile la maggior parte della spesa per il sistema di accoglienza dei migranti. Tale missione è condivisa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell'economia e delle finanze: nel 2020 il programma intestato al Ministero dell'interno assorbe circa il 57,7 per cento delle risorse dell'intera missione, con 0,73 miliardi in meno di spese correnti.
  Gli stanziamenti definitivi per circa 1,7 miliardi di euro registrano un decremento del 25 per cento (oltre 720 milioni di euro) rispetto al 2019 (che aveva stanziamenti finali pari a 2,4 miliardi): le risorse scendono percentualmente dall'8,5 (2019) al 4,6 per cento del totale del Ministero.
  La Corte dei conti riporta come nel 2020 si sia registrato un aumento dei migranti sbarcati del 197,74 per cento rispetto al 2019 e del 46,14 per cento rispetto al 2018. I migranti sbarcati sono stati infatti 34.154 contro gli 11.471 del 2019 e i 23.370 del 2018. La diffusione del Covid-19 ha inciso anche sulla gestione dell'accoglienza, obbligando alla riduzione del numero di posti disponibili negli appositi centri e al reperimento di strutture da adibire alla quarantena dei migranti, tra le quali sette «navi quarantena». Nelle strutture di accoglienza, a dicembre 2020, risultavano presenti 79.938 migranti. Circa l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, al 31 dicembre 2020 risultavano accolti presso le apposite strutture in capo al Ministero dell'interno 3.906 minori, mentre quelli complessivamente censiti sul territorio nazionale erano 7.080.
  Il 7,6 per cento della spesa finale del Ministero riguarda la Missione 8 «Soccorso civile», la cui gestione è condivisa con il Ministero dell'economia e delle finanze. In particolare, ai due programmi di competenza del Ministero dell'interno sono destinati stanziamenti finali pari a circa 2,8 miliardi di euro (con un incremento dell'11 per cento rispetto agli stanziamenti iniziali), che rappresentano il 28,6 per cento delle risorse complessive della Missione.
  La Corte dei conti ha rilevato che la gestione dei due programmi, in capo al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, mostra ottime percentuali nei rapporti tra stanziato, impegnato e pagato di competenza; rispetto al 2019 migliora leggermente la gestione dei residui, che sono in sensibile decremento.
  La nota integrativa al rendiconto sottolinea come la diffusione della pandemia ha comportato un consistente impegno del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, anche quale componente fondamentale del Servizio nazionale di protezione civile. Nel corso dell'emergenza, il Corpo ha fornito supporto agli enti locali per un totale di 9.705 interventi, che hanno riguardato l'igienizzazione di locali pubblici o aree esterne, il supporto al trasporto urgente di materiale, il supporto ai sindaci per attività di informazione alla popolazione e di gestione di persone senza fissa dimora.
  Per quanto riguarda le competenze della I Commissione assumono rilevanza anche ulteriori stanziamenti previsti in specifici capitoli di spesa nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Viene, in primo luogo, in evidenza la Missione 1 «Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio Pag. 50 dei ministri», il cui obiettivo consiste nel trasferimento di risorse per il funzionamento degli organi costituzionali e a rilevanza costituzionale.
  Per quanto concerne il programma 1.1 relativo agli organi costituzionali, i pagamenti in conto competenza e gli impegni presi nel 2020 sono pressoché in linea con gli stanziamenti iniziali e definitivi, pari a 1.742,7 milioni di euro.
  In relazione ai trasferimenti per il funzionamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e per le celebrazioni ed eventi a carattere nazionale, oggetto del programma 1.3, gli stanziamenti definitivi risultano pari a 614,3 milioni, superiori agli stanziamenti iniziali (pari a circa 607,3 milioni) per effetto di variazioni dovute a provvedimenti normativi intervenuti in corso d'anno.
  Rispetto all'anno 2019, le entrate di tale programma trasferite alla Presidenza del Consiglio dai capitoli iscritti nello stato di previsione del MEF presentano invece una lieve riduzione di 6,4 milioni.
  Gli stanziamenti destinati alla Presidenza del Consiglio dei ministri non si limitano alle risorse stanziate nell'ambito del programma 1.3 ma sono ripartiti nell'ambito dello stato di previsione del MEF in ulteriori programmi di spesa in ragione delle diverse missioni perseguite con gli stanziamenti.
  Tra gli interventi riconducibili agli ambiti di interesse della I Commissione, segnala i trasferimenti destinati alla Missione 8 «Soccorso civile». In particolare, nell'ambito del programma 8.5 «Protezione civile» le risorse definitive assegnate nel 2020 per le spese obbligatorie e per il funzionamento del Dipartimento della protezione civile (capitolo 2179) sono pari a 78,6 milioni di euro, in lieve aumento rispetto all'esercizio 2019 (77,3 milioni di euro).
  Nell'ambito della Missione 24 «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia», al programma 24.5 «Protezione sociale per particolari categorie», si collocano due azioni di interesse:

   Promozione e garanzia delle pari opportunità, rappresentata dal capitolo 2108 relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche delle pari opportunità (cosiddetto «Fondo pari opportunità»), che è dotato a consuntivo 2020 di 72,1 milioni, con un aumento in corso di esercizio di circa 12 milioni (rispetto ai dati del 2019, rileva un aumento delle risorse per complessivi 9,8 milioni);

   Tutela delle minoranze linguistiche storiche, nel cui ambito si collocano i capitoli 5210 e 5211. In particolare, le previsioni definitive per il Fondo nazionale per la tutela delle minoranze linguistiche risultano nel 2020 pari a 3,5 milioni di euro, in aumento rispetto all'esercizio 2019 (3,06 milioni).

  Nell'ambito della Missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», al programma 32.4 «Servizi generali delle strutture pubbliche preposte ad attività formative e ad altre attività trasversali per le pubbliche amministrazioni», segnala il capitolo 5217, relativo alle somme da assegnare alla Scuola nazionale dell'amministrazione – SNA, che è dotato di 13,6 milioni di euro a consuntivo 2020, senza variazioni in corso di esercizio.
  Con riferimento alle competenze della I Commissione possono assumere rilevanza anche ulteriori stanziamenti contenuti in specifici capitoli di spesa dello stato di previsione del MEF. Nell'ambito della Missione 7 «Ordine pubblico e sicurezza», programma 7.4 «Sicurezza democratica», il capitolo 1670 è relativo alle spese di organizzazione e funzionamento del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, ed è dotato a consuntivo 2020 di 817 milioni di euro (erano 709,5 nel 2018 e 760,3 nel 2019), con una variazione in corso di esercizio di 26 milioni.
  Segnala inoltre, i seguenti stanziamenti:

   il capitolo 2116, relativo alle somme da corrispondere all'Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche (A.N.A.C.), che a consuntivo 2020 espone una dotazione pari a 4,26 milioni di euro, senza variazioni in corso di esercizio e rispetto all'esercizio 2019;

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   il capitolo 1680, relativo alle spese per l'Istituto nazionale di statistica, che reca una dotazione finale pari a 231,9 in continuità rispetto all'esercizio 2019;

   il capitolo 2160, relativo ai trasferimenti alla Corte dei conti, che espone a consuntivo 323,1 milioni di euro, in aumento rispetto all'esercizio 2019 (311,2 milioni di euro), con una variazione in corso di esercizio di 3 milioni;

   il capitolo 1707, relativo alle spese per l'azione relativa all'Agenzia per l'Italia digitale, che espone a consuntivo stanziamenti pari a circa 9,6 milioni di euro, senza variazioni in corso di esercizio e rispetto al 2019.

  Per quanto concerne il contenuto del disegno di legge C. 3259, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2021, rileva come esso sia volto a correggere, a metà esercizio, le previsioni già contenute nella legge di bilancio.
  Le variazioni proposte alle previsioni di competenza sono correlate alle effettive esigenze di gestione e tengono conto della situazione della finanza pubblica; l'adeguamento delle autorizzazioni di cassa consegue invece all'accertata effettiva consistenza dei residui nonché alla valutazione delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. Per quanto riguarda i residui, le modifiche introdotte trovano motivo nella necessità di adeguare i residui presunti alla data del 1° gennaio 2021 con quelli effettivamente risultanti dal rendiconto del 2020.
  Ricorda come in questa sede, viene dato conto dei dati relativi a stanziamenti del disegno di legge di assestamento che si riferiscono ad ambiti materiali di competenza della I Commissione: la Tabella n. 8, relativa allo stato di previsione del Ministero dell'interno, e talune parti della Tabella n. 2, che reca lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Lo stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2021, approvato con la legge 30 dicembre 2020, n. 178, reca previsioni di competenza per complessivi 30.059,3 milioni di euro, di cui: 24.562,2 milioni per la parte corrente; 5.477,8 milioni per la parte in conto capitale e 19,3 milioni per il rimborso del debito pubblico.
  Le previsioni relative alle autorizzazioni di cassa ammontano complessivamente a circa 30.166 milioni di euro, di cui: 24.592,7 milioni di parte corrente; 5.554 milioni in conto capitale; 19,3 milioni per il rimborso del debito pubblico.
  La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2020 è valutata, nella legge di bilancio, in circa 311,5 milioni di euro, di cui: 107,1 milioni di parte corrente; 176,2 milioni in conto capitale; 28,2 milioni per il rimborso passività finanziarie.
  Tali previsioni iniziali subiscono variazioni nel corso dell'esercizio sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2021, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia in conseguenza delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame. Le variazioni già introdotte in bilancio per atto amministrativo, e pertanto non soggette ad approvazione parlamentare, hanno determinato complessivamente un aumento di circa 2.498,4 milioni di euro delle previsioni di competenza e un aumento di 2.942,6 milioni di euro delle dotazioni di cassa.
  Ricorda che le variazioni disposte in bilancio con atto amministrativo nel periodo gennaio-maggio derivano dall'applicazione di provvedimenti legislativi intervenuti successivamente all'approvazione del bilancio (per effetto dei quali il Ministro dell'economia è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le conseguenti variazioni), oppure dall'applicazione di procedure previste dalla normativa contabile.
  Il disegno di legge di assestamento propone, per lo stato di previsione del Ministero dell'interno, un incremento di 30,4 milioni di euro delle previsioni di competenza e di 199,2 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa.
  Nella nota illustrativa alla tabella di assestamento si evidenzia come le variazioni Pag. 52 alla competenza siano connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza.
  Per quanto riguarda la competenza, per effetto sia delle variazioni intervenute con atto amministrativo, sia di quelle proposte con il disegno di legge in esame, le previsioni assestate per il bilancio 2021 del Ministero dell'interno risultano pari a 32.588,1 milioni di euro, di cui 27.030,4 milioni di parte corrente, 5,5 milioni in conto capitale e 19,3 milioni di rimborso passività (per competenza, si registra un incremento di 2.528,8 milioni rispetto alle previsioni iniziali, pari a circa l'8,4 per cento dello stanziamento complessivo del Ministero).
  Le dotazioni di cassa assestate ammontano a 33.307,9 milioni di euro, ripartiti fra parte corrente e conto capitale in ragione, rispettivamente, di 27.419,3 milioni e 5.869,3 milioni di euro, nonché di 19,3 milioni di rimborso passività (con un incremento di 3,1 miliardi di euro rispetto alle previsioni iniziali, pari al 10,4 per cento).
  Inoltre, con il disegno di legge di assestamento è proposto un aumento dei residui pari complessivamente a 4.934,2 milioni di euro. Le variazioni ai residui trovano motivo nella necessità di adeguare i residui presunti al 1° gennaio a quelli risultanti dal rendiconto del 2020 e tengono conto altresì delle variazioni compensative intervenute nel conto dei residui passivi medesimi in relazione all'applicazione di particolari disposizioni legislative. Le previsioni assestate 2021 risultano pertanto pari a 5.245,7 milioni di euro ripartiti tra parte corrente, conto capitale e rimborso passività in ragione, rispettivamente, di 2.958,4 milioni, 2.264,1 milioni e 23,2 milioni di euro.
  L'incidenza percentuale delle risorse per il Ministero dell'interno sul bilancio dello Stato risulta pari al 4 per cento a fronte del 3,9 per cento registrato nelle previsioni iniziali del 2021.
  L'incremento delle dotazioni di competenza proposte con il disegno di legge di assestamento (30,4 milioni) riguarda principalmente la missione «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali» che registra un aumento pari a circa 16 milioni di euro e la missione strumentale «Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio» per la quale è proposta una variazione in aumento di circa 15 milioni.
  Fa presente che nel corso dell'esame al Senato è stato approvato un emendamento al disegno di legge di assestamento, il quale ha riguardato lo stato di previsione della spesa del Ministero dell'interno (emendamento 1.Tab.2.1 del Relatore), e ha destinato:

   744.000 euro al programma 10 della missione «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali» relativo all'elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali;

   56.000 euro al programma 8 della missione «Ordine pubblico e sicurezza», nel settore del contrasto all'immigrazione clandestina e sicurezza delle frontiere e delle principali stazioni ferroviarie.

  Per quanto riguarda gli altri ambiti di interesse della I Commissione richiama, in primo luogo, in evidenza la Missione 1 «Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri».
  Nel quadro di questa missione, rileva la spesa per gli organi costituzionali, oggetto del programma 1.1, sul quale non si registrano variazioni di rilievo rispetto alle previsioni iniziali di competenza della legge di bilancio 2021 (1.745 milioni di euro).
  Le previsioni relative alla Presidenza del Consiglio dei ministri sono oggetto del programma 1.3.
  Al riguardo, il Programma registra variazioni in dipendenza di atti amministrativi già adottati, pari a complessivi 2,8 milioni. La variazione proposta con l'assestamento Pag. 53 è pari a circa 16 milioni di euro, al fine di adeguare lo stanziamento del capitolo 2780 (somma da corrispondere alla Presidenza del Consiglio relativa a quota parte dell'importo dell'8 per mille) alle scelte espresse dai contribuenti sulle dichiarazioni presentate nell'anno 2018 (redditi 2017).
  Pertanto, all'esito delle variazioni complessive, le previsioni assestate per il 2021 relative alla Presidenza del Consiglio risultano pari a 700,3 milioni di euro.
  Per quanto riguarda gli altri stanziamenti di interesse della I Commissione allocati nello stato di previsione del MEF, che vedono modificate le previsioni iniziali, segnala che il capitolo 1670, «somme da destinare alle spese di organizzazione e funzionamento del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica», subisce variazioni in conto competenza in virtù di atti amministrativi adottati in corso d'anno (aumento di 20 milioni di euro). Dunque, le previsioni assestate per il 2021 si attestano a 892 milioni.
  Formula quindi due proposte di relazione favorevole sui provvedimenti in esame (vedi allegato).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani, mercoledì 15 settembre, nel corso della quale saranno poste in votazione le proposte di relazione formulate dal relatore.

  La seduta termina alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 14 settembre 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/1024 relativa all'apertura dei dati e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico.
Atto n. 284.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 9 settembre scorso.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte innanzitutto che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede atti del Governo in videoconferenza, in quanto nella seduta odierna non sono previste votazioni sul provvedimento.
  Ricorda che nella precedente seduta di esame la relatrice, Corneli, ha illustrato il contenuto del provvedimento.
  Rammenta che il termine per l'espressione del parere è fissato al 16 settembre 2021, ma che, non essendo ancora pervenuto il prescritto parere del Garante per la protezione dei dati personali, il parere parlamentare sul provvedimento potrà essere espresso solo dopo aver acquisito tale parere.

  Valentina CORNELI (M5S), relatrice, ritiene opportuno rinviare l'esame del provvedimento fino all'acquisizione del parere del Garante per la protezione dei dati personali.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta e avverte che, in assenza di obiezioni, l'esame del provvedimento riprenderà dopo l'acquisizione del parere del Garante per la protezione dei dati personali.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

  Martedì 14 settembre 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.20.

Pag. 54

DL 117/2021: Disposizioni urgenti concernenti modalità operative precauzionali e di sicurezza per la raccolta del voto nelle consultazioni elettorali dell'anno 2021.
C. 3269 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2021.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte innanzitutto che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede referente in videoconferenza, in quanto nella seduta odierna non sono previste votazioni sul provvedimento.
  Ricorda che nella precedente seduta di esame il relatore, Ceccanti, ha illustrato il contenuto del provvedimento.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta, avvertendo che l'organizzazione del prosieguo dell'esame del provvedimento sarà definita in seno all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione.

  La seduta termina alle 14.25.