CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 settembre 2021
649.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Giovedì 2 settembre 2021. — Presidenza della vicepresidente Rossana BOLDI. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Deborah Bergamini, e il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa.

  La seduta comincia alle 10.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Rossana BOLDI, presidente, comunica che per il gruppo di Fratelli d'Italia la deputata Ylenja Lucaselli è entrata a far parte della Commissione.

DL 105/2021: Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche.
C. 3223 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 1° settembre 2021.

  Rossana BOLDI, presidente, propone che la pubblicità della seduta odierna sia assicurata anche attraverso il circuito chiuso in modalità liberamente accessibile tramite la rete intranet della Camera e, tramite apposite credenziali nominative, anche dalla rete internet, ai sensi di quanto stabilito dalla Giunta per il regolamento nella riunione del 31 marzo 2020. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che, nella seduta di ieri, la Commissione ha votato le proposte emendative riferite agli articoli 1 e 2 e ha avviato l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3. Al riguardo, ricorda che nella medesima seduta i gruppi Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Forza Italia e Coraggio Italia hanno ritirato le proposte emendative riferite ai predetti articoli sulle quali è stato espresso un invito al ritiro.
  Ricorda, infine, che sono stati accantonati gli identici emendamenti Sutto 3.326, Meloni 3.409, Snider 3.246 e Massimo Enrico Baroni 3.53, l'emendamento Di Muro 3.243, nonché gli identici emendamenti Bagnasco 3.79, Gagliardi 3.432, Boldi 3.327, Andreuzza 3.264, Bonomo 3.387 e Buratti 3.389. Pag. 4
  Avverte, quindi, che il deputato Alessandro Pagano ha sottoscritto le proposte emendative Cavandoli 5.70 e Lucchini 5.02.
  Avverte infine che, nella seduta odierna, la votazione riprenderà dagli identici emendamenti Sut 3.371, Belotti 3.237 e Panizzut 3.249.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Belotti 3.237 e Panizzut 3.249, nonché gli emendamenti Andreuzza 3.268 e Turri 3.336.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che i presentatori delle identiche proposte emendative Ianaro 3.368, Bologna 3.430, Novelli 3.80, Toccafondi 3.22 e Bonomo 3.390 accettano la riformulazione proposta nella seduta di ieri dal relatore. Avverte altresì che i deputati della Commissione Affari sociali appartenenti ai gruppi Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sottoscrivono rispettivamente gli emendamenti Ianaro 3.368 e Bonomo 3.390, nella nuova formulazione.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Ianaro 3.368, Bologna 3.430, Novelli 3.80, Toccafondi 3.22 e Bonomo 3.390, come riformulati (vedi allegato). Respinge, quindi, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Massimo Enrico Baroni 3.52, Foscolo 3.330, Lollobrigida 3.413 e Murelli 3.250, nonché gli emendamenti Giaccone 3.255 e Panizzut 3.318.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) sottoscrive e illustra l'emendamento Lollobrigida 3.420, che ha la finalità di salvaguardare i diritti acquisiti di coloro che hanno acquistato un titolo di accesso per un evento sportivo o culturale prima dell'emanazione del decreto-legge, esonerandoli dall'obbligo del possesso del green pass. Osserva che si tratta di una questione di legittimità giuridica, nel rispetto della quale il Governo dovrebbe dare la possibilità di utilizzare il titolo acquistato ovvero provvedere ad un risarcimento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lollobrigida 3.420 e Foscolo 3.293.

  Marcello GEMMATO (FdI) insiste sulla votazione dell'emendamento Ciaburro 3.27. Fa presente, infatti, che il suo gruppo, contrario alla logica del green pass per le motivazioni più volte esplicitate ieri nel corso del dibattito, aveva presentato un emendamento «madre» volto a sopprimere l'intero articolo 3, che è stato respinto, ed una serie di emendamenti puntuali che eliminavano tale obbligo in particolari circostanze. L'emendamento in esame, che è tra questi ultimi, chiede infatti la soppressione dell'obbligo del green pass per le sole strutture di ristorazione che ricadono nelle zone montane, le cui dimensioni sono per lo più esigue e tali quindi da non determinare il rischio di assembramenti. Rileva, inoltre, che per tali strutture dotarsi della strumentazione idonea alla verifica dei green pass costituirebbe una spesa ingente e sproporzionata. Chiede, pertanto, che l'emendamento venga accantonato, al pari di quanto avvenuto per gli emendamenti relativi a fiere e manifestazioni all'aperto, ai fini di una ulteriore riflessione da parte del Governo e della maggioranza.

  La Commissione respinge l'emendamento Ciaburro 3.27.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI) illustra l'emendamento Lollobrigida 3.419, di cui è cofirmataria, che intende disapplicare le disposizioni relative al green pass sino all'effettivo completamento della campagna vaccinale, ancora in corso sul territorio nazionale, posto che al momento attuale la somministrazione di dosi di vaccini ha riguardato solo circa l'80 per cento della popolazione e che circa 12 milioni di italiani non hanno ancora potuto sottoporvisi, vuoi per una libera scelta personale vuoi comunque per le evidenti carenze di tipo organizzativo che hanno contraddistinto la pianificazione e lo svolgimento della campagna vaccinale, soprattutto nella fase iniziale della stessa, quando il nostro Paese ha registrato un notevole ritardo rispetto ad altri Stati membri dell'UE. In particolare ritiene che – tanto più tenuto conto della circostanza per cui allo stato l'effettuazione Pag. 5dei tamponi non presenta carattere di gratuità – non sia possibile procedere alla introduzione della obbligatorietà del green pass senza aver previamente posto la cittadinanza intera nelle condizioni di poter adeguatamente accedere alla campagna vaccinale. Tutto ciò considerato, trattandosi di una proposta di buon senso, non accetta l'invito al ritiro dell'emendamento Lollobrigida 3.419 formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo nella seduta di ieri e ne chiede l'accantonamento in modo da consentire l'individuazione di idonee soluzioni normative che assicurino maggiore coerenza all'impianto complessivo del decreto-legge in esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lollobrigida 3.419 e Lazzarini 3.339.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Menga 3.7, che prevede l'esonero dall'obbligo del green pass per i minori di 18 anni di età, ribadendo la netta contrarietà della componente del gruppo Misto cui appartiene in ordine a tale strumento di natura coercitiva, tanto più alla luce della non gratuità dei tamponi e della notevole confusione che ha sinora caratterizzato lo svolgimento della campagna vaccinale.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Panizzut 3.331, Invernizzi 3.295, Menga 3.7, Belotti 3.238 e Vallascas 3.47.

  Marcello GEMMATO (FdI) illustra l'emendamento Lollobrigida 3.417, di cui è cofirmatario, volto a esonerare dall'obbligo del green pass i minori di 18 anni di età, tanto più in considerazione del fatto che tale previsione di fatto imporrebbe la somministrazione del vaccino anche nei confronti di soggetti o non pienamente convinti della opportunità di tale scelta, ovvero che ad esso non possono sottoporsi per varie e motivate ragioni di ordine medico. Evidenzia peraltro in proposito che, alla luce delle apposite tabelle elaborate di recente dal Ministero della salute, i minorenni che contraggono il Covid-19 si ammalano in forma generalmente paucisintomatica o asintomatica, registrando un tasso di letalità inferiore allo 0,1 per cento sul totale dei decessi da Covid-19 e senza comunque determinare conseguenze negative in termini di ospedalizzazione e ricoveri in terapia intensiva. Ricorda che il gruppo Fratelli d'Italia, composto da deputati tutti vaccinati, si è sempre dissociato dalle posizioni sostenute dal movimento dei cosiddetti No vax, ma ritiene che l'introduzione di strumenti coercitivi debba riguardare prevalentemente soggetti con più di 60 o 65 anni di età che, qualora infetti dal Covid-19, sono i più esposti alle conseguenze infauste della malattia e affollano le terapie intensive, investendo altresì maggiori risorse nel superamento della logica dei cosiddetti hub vaccinali e coinvolgendo piuttosto in una pervasiva opera di persuasione i medici di medicina generale. Nell'evidenziare il carattere di assoluta ragionevolezza della proposta emendativa in discussione, che rappresenta un punto qualificante nell'azione politica del suo gruppo parlamentare, ne chiede pertanto l'accantonamento, onde consentire lo svolgimento di un'ulteriore riflessione.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), concordando con le considerazioni svolte dal collega Gemmato, sottolinea come l'emendamento Lollobrigida 3.417, di cui è cofirmataria, rappresenta un elemento centrale nella proposta politica avanzata in materia dal gruppo Fratelli d'Italia, evidenziando altresì come in merito alla questione dell'obbligo vaccinale per i minori di anni 18 si registrano comunque tra i diversi Paesi europei posizioni assai differenziate. Chiede pertanto che la proposta emendativa in esame possa essere accantonata, in modo da consentire al Governo e alla maggioranza parlamentare di approfondire tale delicata problematica.

  La Commissione respinge l'emendamento Lollobrigida 3.417.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Menga 3.8.

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  La Commissione respinge gli identici emendamenti Menga 3.8 e Massimo Enrico Baroni 3.54.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Menga 3.9.

  La Commissione respinge l'emendamento Menga 3.9.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'emendamento Varchi 3.384, volto a differire al 31 ottobre 2021 l'applicazione delle disposizioni in materia di green pass, prevedendo che essa sia comunque subordinata all'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, cui il decreto-legge in esame espressamente demanda la determinazione delle specifiche tecniche per la trattazione in modalità digitale della citata certificazione, ravvisando come in tale sede occorrerà prestare particolare attenzione alla questione relativa alla protezione dei dati personali e sensibili dei soggetti interessati. Osserva infatti che la carenza di regole tecniche chiare e vincolanti ha sinora prodotto notevoli criticità nell'applicazione della disciplina in commento, costringendo spesso i soggetti interessati all'esibizione di una copia cartacea del green pass. Ribadisce conclusivamente come la tutela dei dati personali e sensibili implicati nell'utilizzo in formato elettronico delle certificazioni verdi costituisca un tema di assoluto rilievo, come di recente palesemente dimostrato dalla nota vicenda di «hackeraggio» che ha coinvolto i dati acquisiti dalla regione Lazio nello svolgimento della campagna vaccinale.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Varchi 3.384, Vanessa Cattoi 3.199 e Cavandoli 3.274.

  Rossana BOLDI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, dichiara che l'emendamento Tuzi 3.374 è da intendersi decaduto.

  La Commissione respinge l'emendamento Cavandoli 3.344.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI) illustra l'emendamento Lollobrigida 3.414, di cui è cofirmataria, che affronta la delicata questione concernente l'attribuzione di compiti di controllo in merito al possesso del green pass direttamente ai soggetti esercenti servizi di ristorazione o comunque operanti nei comparti indicati all'articolo 3 del presente decreto-legge in oggetto. Evidenzia infatti che tale previsione, oltre a presentare profili di dubbia legittimità dal momento che i predetti soggetti non rivestono la qualifica di pubblico ufficiale, soprattutto pone a carico degli operatori attivi in settori già duramente penalizzati dagli effetti della prolungata pandemia tuttora in corso oneri aggiuntivi ed ulteriori aggravi di natura organizzativa, laddove sarebbe invece doveroso che il Governo e la maggioranza parlamentare, nel momento in cui optano per l'introduzione dell'obbligo del green pass, si assumessero in pieno la responsabilità di tale scelta, prevedendo che la relativa gestione, ivi incluse le attività di controllo, siano integralmente affidate ad organi della pubblica amministrazione. Non accedendo all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo nella seduta di ieri, propone quindi di accantonare l'emendamento Lollobrigida 3.414 in vista di un ulteriore approfondimento di tale delicata questione.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Carrara 3.66 e Lollobrigida 3.414.

  Marcello GEMMATO (FdI), illustrando l'emendamento Meloni 3.415, di cui è cofirmatario, sottolinea che esso mira a esonerare i titolari e i gestori dei servizi e gli amministratori locali dalle attività di controllo del green pass. Evidenzia infatti che tali attività di controllo determinano un aumento di oneri a carico di soggetti privati che svolgono attività di pubblica utilità sobbarcandosi dei relativi oneri. Sottolinea in particolare che tale aggravio incide in particolare sui comuni, ad esempio in occasione di feste di piazza e fiere di paese, attività che si svolgono all'aperto e che non implicano una elevata esposizione al rischio. Pag. 7 Chiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento e un supplemento di riflessione da parte della maggioranza.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Meloni 3.415 e Colla 3.67.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), intervenendo sull'emendamento Prisco 3.382, che sottoscrive, premette in termini generali che il suo gruppo ritiene che il Governo avrebbe potuto comunicare meglio l'utilità del vaccino invece di utilizzare il green pass come strumento di pressione per orientare il comportamento dei cittadini in favore della vaccinazione. L'utilità di quest'ultima non è infatti messa in dubbio, mentre le perplessità riguardano l'utilità del green pass, la cui introduzione ha creato già problemi durante l'estate e rischia di crearne ulteriori con la riapertura di tutte le attività. Ricorda, infatti, che già durante la stagione estiva alcune aziende hanno richiesto il green pass ai propri lavoratori rimandando a casa privi di stipendi coloro che ne erano sprovvisti. Si tratta di una pratica che certamente tratta in modo assai ingiusto quei lavoratori che pur volendosi vaccinare non hanno ancora potuto farlo. Occorre pertanto che il Governo chiarisca che il diritto all'accesso al luogo di lavoro non può essere compresso salvo che l'obbligo vaccinale sia espressamente imposto per legge. Fa presente, peraltro, che dal 6 agosto una circolare INPS impone il controllo e il rinvio a casa di alcune categorie di lavoro in assenza di green pass. Si configura in questo modo il rischio di una ingiusta discriminazione dei lavoratori che presenta caratteristiche di incostituzionalità in assenza di una previsione legislativa dell'obbligo vaccinale.
  Sottolinea che l'emendamento in esame mira a coinvolgere il Ministero per lo sviluppo economico e le associazioni di categoria per circoscrivere le categorie di lavoratori e i luoghi di lavoro per i quali una particolare situazione di esposizione al rischio possa giustificare effettivamente la richiesta del green pass. Ricorda infatti che molti lavoratori non possono vaccinarsi per una pluralità di motivazioni clinici o personali, ma restano comunque lavoratori.

  La Commissione respinge l'emendamento Prisco 3.382.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), illustrando l'emendamento Delmastro delle Vedove 3.349, di cui è cofirmataria, evidenza che esso mira a proporre una soluzione alternativa al controllo del green pass a carico dei gestori e dei titolari delle attività economiche.
  L'emendamento, proposto dal suo gruppo con un atteggiamento costruttivo, propone che tale attività di controllo di pubblica utilità sia operata da pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Delmastro delle Vedove 3.349 e Bitonci 3.341.

  Marcello GEMMATO (FdI) intervenendo sull'emendamento Caretta 3.30, evidenzia che esso completa la serie degli emendamenti volti a proporre soluzioni alternative al controllo del green pass a carico dei gestori di attività economiche. Nello specifico, prevede che i gestori non siano legalmente responsabili nel caso di mancato rispetto delle prescrizioni inerenti al green pass. Sottolinea infatti che i gestori non hanno le competenze necessarie alla verifica del green pass e alla gestione dei casi di mancato rispetto delle previsioni normative, ad esempio o a fronte di dichiarazioni mendaci. Tali competenze sono infatti proprie delle forze dell'ordine e non di titolari o gestori di attività economiche che hanno tutt'altra professionalità. Chiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento in esame.

  La Commissione respinge l'emendamento Caretta 3.30.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), nell'illustrare l'emendamento 3.378 di cui è prima firmataria, evidenzia che si tratta di un emendamento che non riguarda il merito dell'utilità del green pass ma affronta una questione Pag. 8 pratica relativa agli oneri connessi alle attività prodromiche al controllo dei certificati. L'emendamento prevede infatti il riconoscimento di un contributo a fondo perduto per l'acquisto di dispositivi digitali per la lettura del codice a barre. Tali dispositivi, analoghi a quelli che si utilizzano, ad esempio, negli aeroporti, eviterebbero i contatti tra controllori e controllati, evitando rischi di contagio e limitando il personale impiegato nell'attività di controllo. Chiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento in esame, che si pone in un'ottica concreta di ottimizzazione dell'attività di controllo.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, intervenendo sull'emendamento Lucaselli 3.378, evidenzia come esso si ponga in un'ottica di facilitare l'attività di verifica, orientamento comune a molte forze parlamentari. Si tratta pertanto di un'istanza condivisibile, il cui onere tuttavia non è semplice da quantificare. Ricordando che il provvedimento in esame non presenta una dotazione finanziaria adeguata, fa presente che l'emendamento potrà essere riproposto in occasione di futuri provvedimenti corredati di risorse finanziarie.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), nel ringraziare il relatore per il chiarimento fornito e per la condivisione dell'istanza sottostante l'emendamento in esame, si dichiara disponibile a ritirare l'emendamento e a trasformarlo in ordine del giorno nel caso in cui il Governo si assuma un impegno in tal senso.

  Il sottosegretario Andrea COSTA conferma la disponibilità del Governo ad accogliere l'ordine del giorno anzidetto.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) ritira il proprio emendamento 3.378 in vista della presentazione di un ordine del giorno nelle successive fasi di esame presso l'Assemblea.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che l'emendamento Menga 3.10 è stato sottoscritto dal deputato Sapia.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), intervenendo sugli identici emendamenti Menga 3.10 e Meloni 3.416, evidenzia che essi si prefiggono di sopprimere la disposizione che prevede che il Ministro della salute possa emanare ordinanze per l'attuazione delle disposizioni inerenti l'impiego dei certificati verdi. Tale potere è già nelle prerogative del Ministro, quindi non è chiara la disposizione in esame che appare ultronea e suscettibile di generare il dubbio che essa possa prevedere un ampliamento delle prerogative del Ministro in via interpretativa. L'emendamento intende pertanto evitare tale ultima eventualità.

  Rossana BOLDI, presidente, nell'esprimere apprezzamento per le motivazioni espresse dalla deputata Bellucci, conviene con lei sul carattere apparentemente ultroneo della disposizione che l'emendamento si prefigge di sopprimere.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, accoglie la proposta di accantonamento degli identici emendamenti Menga 3.10 e Meloni 3.416.

  La Commissione accantona gli identici emendamenti Menga 3.10 e Meloni 3.416.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Sodano 3.1.

  La Commissione respinge l’emendamento Sodano 3.1.

  Rossana BOLDI, presidente, constata l’assenza dei presentatori dell’emendamento Schullian 3.14: s’intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l’emendamento Andreuzza 3.262.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA) chiede di valutare l'accantonamento dell'emendamento Iezzi 3.254, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Andrea COSTA conferma la richiesta di invito al ritiro dell'emendamento Iezzi 3.254, che presenta caratteri di onerosità, segnalando che sul tema oggetto dello stesso potrà essere svolta una riflessione nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 111 del 2021 (A.C. 3264).

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  Massimiliano PANIZZUT (LEGA) ritira l'emendamento Iezzi 3.254 in vista della sua presentazione come ordine del giorno nelle successive fasi di esame presso l'Assemblea.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Provenza 3.365 al fine di valutarne un'ulteriore riformulazione rispetto a quella illustrata nella seduta precedente.

  La Commissione concorda sull'accantonamento dell'emendamento Provenza 3.365.
  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Panizzut 3.343.

  Marcello GEMMATO (FdI), confermando la contrarietà del suo gruppo sull'impianto complessivo del green pass, raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 3.44 volto ad apportarne un miglioramento attraverso la proroga della validità del tampone da 48 a 72 ore. Cita, a titolo esemplificativo, il caso degli insegnanti che o per una libera scelta legittima o per problemi di salute non si sono vaccinati e che si trovano ora costretti a fare tamponi ogni due giorni, sottolineando che ciò rappresenta un impegno fisico notevole ed un costo rilevante.
  Segnala che numerosi Stati dell'Unione europea già prevede una validità di tamponi di 72 ore, rilevando che ovviamente la latenza del virus non può essere differente da Paese a Paese. Invita pertanto a rivedere il parere espresso su tale emendamento.

  Rossana BOLDI, presidente, osserva che sono state presentate diverse proposte emendative aventi la medesima finalità dell'emendamento Gemmato 3.44 ma che permane un orientamento contrario da parte del Governo.

  Marcello GEMMATO (FdI) ritiene opportuno che venga fornito un chiarimento rispetto alle motivazioni alla base di tale scelta dell'Esecutivo.

  Lisa NOJA (IV), precisando di non voler entrare nel merito delle ragioni scientifiche sulla durata della validità del tampone, ritiene doveroso chiarire, stante l'esigenza di scongiurare confusione per i cittadini, che coloro che per ragioni di salute non possono vaccinarsi sono esentati dall'obbligo del green pass per accedere a determinati luoghi. Essendo l'attuale normativa molto chiara in tal senso, invita ad evitare affermazioni che ingenerino dubbi infondati tra i cittadini.

  Il sottosegretario Andrea COSTA, condividendo l'intervento svolto dalla deputata Noja, ricorda che il termine di 48 ore di validità del tampone è stato individuato dal Comitato tecnico-scientifico sulla base di evidenze scientifiche e che appare pertanto difficile che in sede politica possa essere effettuata una diversa interpretazione dei dati disponibili. Segnala che tale decisione è stata determinata dal fatto che la variante Delta presenta tempi di contagio più rapidi di quelle precedenti.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) ritiene che la politica non possa limitarsi a prendere atto del parere di un organo di natura tecnica ma debba invece porsi domande sul fatto che numerosi altri Paesi europei, dove pure è presente la variante Delta, sia stata fatta una scelta differente. Reputa pertanto insufficiente la risposta fornita dal rappresentante del Governo, insistendo per avere ulteriori elementi rispetto all'invito al ritiro espresso in relazione all'emendamento Gemmato 3.44.

  La Commissione respinge l'emendamento Gemmato 3.44.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) sollecita l'approvazione dell'emendamento Bignami 3.426, avente la finalità di riconoscere le vaccinazioni effettuate all'estero da cittadini italiani anche con vaccini non approvati dall'Agenzia europea del farmaco. Segnalando di non voler entrare nel dibattito sulla validità di tali vaccini, ricorda che molti cittadini italiani, non residenti nel Paese o che si sono recati all'estero per motivi di lavoro, si trovano ora in una condizione difficile in quanto la loro vaccinazione Pag. 10 non è ritenuta valida e nello stesso tempo non possono procedere con altre vaccinazioni. Richiama, inoltre, il caso del proprio coniuge che ha impiegato alcuni mesi per vedersi riconosciuto il vaccino di tipo Pfizer effettuato negli Stati Uniti.

  Rossana BOLDI, presidente, ritiene che il tema oggetto dell'emendamento Bignami 3.426 sia meritevole di una riflessione.

  Elena CARNEVALI (PD) ritiene doveroso fare chiarezza rispetto alla problematica sollevata dalla collega Lucaselli, rilevando che in una fase iniziale vi sono state alcune difficoltà nel riconoscimento delle vaccinazioni effettuate all'estero anche con vaccini validati dall'EMA.
  Nel precisare che tali difficoltà appaiono ormai superate, fa presente che sarebbe come minimo azzardato aggirare con una norma primaria nazionale le regole europee, riconoscendo i vaccini non validati dall'Agenzia europea e rispetto ai quali non vi sono evidenze scientifiche sulla loro efficacia.
  In conclusione, ritiene necessario evitare di ingenerare confusione nella popolazione o diffondere false informazioni, ribadendo che le scelte fatte in materia di riconoscimento dei vaccini sono basate su ragioni scientifiche.

  Lisa NOJA (IV), associandosi all'intervento della collega Carnevali, ricorda che nel caso di vaccini come lo Sputnik non sono stati forniti all'EMA i dati che consentono di verificarne l'efficacia, diversamente da quanto accaduto per gli altri prodotti attualmente utilizzati nell'ambito dell'Unione europea.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), nel segnalare che la procedura di validazione di vaccinazioni effettuata all'estero appare ancora farraginosa, segnala che l'emendamento Bignami 3.426 prevede il riconoscimento solo in via straordinaria di alcune vaccinazioni in ragione della complessità della situazione. Ricorda, inoltre, che il vaccino Sputnik non può essere utilizzato in Europa in quanto la Federazione Russa non ne ha chiesto il riconoscimento e si tratta quindi di ostacolo carattere prevalentemente burocratico per altri vaccini.
  Ribadisce che non è possibile chiudere gli occhi rispetto alla difficile condizione di coloro che hanno effettuato la vaccinazione all'estero, in alcuni casi prima che in Italia fossero disponibili dosi sufficienti.

  Roberto BAGNASCO (FI), nel manifestare rispetto per le decisioni assunte dalle autorità regolatorie europee e italiane in materia di farmaci, osserva che non può essere ignorato il problema rappresentato dal fatto che alcuni cittadini italiani non possono ottenere il green pass a prescindere dalla loro volontà. Ricorda, inoltre, che Paesi assai vicini all'Italia come San Marino hanno ritenuto appropriato l'utilizzo di un vaccino come lo Sputnik.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, quanto alle problematiche connesse al riconoscimento di vaccinazioni effettuate all'estero con vaccini validati dall'EMA, segnala che tali problemi appaiono ormai in via di soluzione. Nel ricordare che in ogni caso il green pass può essere ottenuto anche effettuando i tamponi, ribadisce che non è possibile derogare con norma di legge a quanto stabilito dall'Agenzia europea sulla base di evidenze scientifiche. Conferma pertanto l'invito al ritiro dell'emendamento Bignami 3.426.

  La Commissione respinge l'emendamento Bignami 3.426.

  Rossana BOLDI, presidente, sospende una breve sospensione della seduta al fine di effettuare un approfondimento su alcune proposte di riformulazione di emendamenti.

  La seduta, sospesa alle 12, è ripresa alle 12.15.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Giuliodori 3.11, che illustra. Evidenziando preliminarmente la contrarietà del suo gruppo all'introduzione Pag. 11del green pass, non ritenendo in alcun modo efficaci le misure coercitive, fa presente che la proposta emendativa intende impedirne l'estensione da parte dei presidenti delle giunte regionali, dei sindaci e dei datori di lavoro anche per l'accesso ai luoghi privati. Insiste pertanto per la votazione dell'emendamento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Giuliodori 3.11 e Liuni 3.96.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a propria prima firma 3.0172, rileva preliminarmente come il suo gruppo abbia più volte sottolineato le gravi criticità derivanti dall'introduzione dell'obbligo del green pass, che crea effetti discriminatori nei confronti delle classi economicamente più disagiate. L'alternativa che il Governo propone rispetto al possesso della certificazione verde, infatti, è l'effettuazione di tamponi che hanno un costo rilevante per molti, dovendosi ripetere frequentemente, stante la loro assai limitata validità. Si tratta quindi di una falsa alternativa che rende di fatto il vaccino obbligatorio per chi non ha la possibilità economica di sottoporsi al tampone nei modi richiesti.
  Ribadendo di non essere assolutamente contraria al vaccino, avendo ella stessa completato il ciclo vaccinale, ma di essere invece a favore di una campagna vaccinale che passi attraverso l'informazione dei cittadini e la convinzione da parte loro dell'efficacia del vaccino, ritiene che la diffidenza di molti cittadini nei confronti delle vaccinazioni sia dovuta alla mancata autorevolezza del Governo e alla sensazione che di fatto questi non riesca ad attuare misure veramente in grado di garantire la salute pubblica.
  Passando all'illustrazione dell'articolo aggiuntivo, fa presente che esso prevede che, in caso di lesioni o infermità dalle quali derivi una menomazione permanente dell'integrità psicofisica a causa della vaccinazione contro il virus SARS-CoV-2, venga corrisposto un indennizzo da parte dello Stato, proporzionale al danno riportato. Ricorda che la legge n. 210 del 1992 prevede già la possibilità di ottenere un indennizzo qualora tali menomazioni derivino dalla somministrazione di vaccinazioni obbligatorie. Invita pertanto il Governo e il relatore a fare una ulteriore riflessione su questa proposta emendativa, di cui chiede l'accantonamento, per rendere il decreto-legge coerente con il quadro normativo vigente.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Bellucci 3.0172.

  Marcello GEMMATO (FdI) illustra l'articolo aggiuntivo a propria firma 3.07, che si pone in continuità logica con la precedente proposta emendativa testé respinta. Fa presente che attualmente, prima della inoculazione del vaccino, il cittadino deve firmare un documento che autorizzi l'inoculazione e che sollevi i terzi da responsabilità civili e penali derivanti dalla somministrazione del vaccino in caso di conseguenze lesive per la salute. Premesso che, come argomentato da illustri costituzionalisti, il vaccino sta diventando di fatto obbligatorio, rammenta che una sentenza del Consiglio di Stato ha disposto l'obbligo per lo Stato di risarcimento dei danni derivanti da vaccinazioni anche non obbligatorie. Ritiene pertanto che la proposta emendativa in esame possa utilmente colmare un vuoto giuridico, introducendo una norma di rango primario che elimini l'obbligo di sottoscrizione dei documenti citati da parte del cittadino, che dovrebbe solo essere informato della possibilità di eventi avversi e del conseguente risarcimento da parte dello Stato nel caso in cui tali eventi si verifichino. Ne chiede pertanto l'accantonamento.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, conferma la contrarietà in precedenza espressa sull'articolo aggiuntivo Gemmato 3.07 anche alla luce dei citati pronunciamenti giurisprudenziali, segnalando peraltro come il tema da esso posto, che riveste indubbio interesse, potrà più opportunamente essere affrontato in altra sede rispetto al presente decreto-legge.

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  La Commissione respinge l'emendamento Gemmato 3.07.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che, salvo le proposte emendative accantonate, la Commissione ha concluso l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3 e può pertanto procedere all'esame di quelle presentate con riferimento all'articolo 4.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, nel rendere quindi i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Cunial 4.8 e Mollicone 4.19, degli emendamenti Ceccanti 4.174, Sarli 4.5 e Lepri 4.175. Esprime parere favorevole sull'emendamento Grippa 4.151, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Bellucci 4.161 e Noja 4.11. Propone di accantonare l'emendamento Lorefice 4.147, in vista di una sua riformulazione, in un testo identico alla riformulazione che si intende proporre anche per l'articolo aggiuntivo Noja 4.01, di cui propone analogamente l'accantonamento. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Frassinetti 4.15, Nitti 4.168 e 4.167, Bruno 4.159, degli identici emendamenti Sarli 4.6 e Gemmato 4.22, degli emendamenti Pini 4.171, Maschio 4.165, Andreuzza 4.38, Noja 4.10, Nitti 4.169, Olgiati 4.153, degli identici emendamenti Lotti 4.172 e Barelli 4.173, nonché degli emendamenti Rossi 4.170 e Boldi 4.137.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Spessotto 4.27 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato, precisando che la medesima riformulazione viene proposta anche per l'emendamento Ianaro 4.155 e per l'articolo aggiuntivo Lucchini 5.02 (vedi allegato).
  Invita quindi i presentatori al ritiro degli emendamenti Raduzzi 4.3 e Nappi 4.158. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Carnevali 4.176 e Boldi 4.135. Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Ianaro 4.157, a condizione che venga riformulato nello stesso testo degli identici emendamenti Carnevali 4.176 e Boldi 4.135 (vedi allegato), sui quali ha testé espresso parere favorevole. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Lorefice 4.148, Villani 4.150, Boldi 4.134, Ianaro 4.156, Noja 4.130 e Leda Volpi 4.23. Propone di accantonare gli emendamenti Ferro 4.163 e Boldi 4.136, in vista di una loro possibile riformulazione. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Boldi 4.138, Bianchi 4.140, La Marca 4.7, Ianaro 4.149, Massimo Enrico Baroni 4.24, Raduzzi 4.2, Leda Volpi 4.25, degli identici emendamenti Suriano 4.4, Massimo Enrico Baroni 4.26 e Panizzut 4.131, nonché degli identici emendamenti Bagnasco 4.58, Lazzarini 4.132 e Maschio 4.166. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Noja 4.01, in vista di una sua riformulazione, e invita i presentatori al ritiro degli articoli aggiuntivi Provenza 4.037, Casa 4.038, Di Giorgi 4.043 e Rampelli 4.041.
  Precisa, infine, che qualora non siano accolti gli inviti al ritiro delle proposte emendative segnalate riferite all'articolo 4, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione acconsente agli accantonamenti proposti dal relatore.

  Elena CARNEVALI (PD), a nome del proprio gruppo, ritira le proposte emendative presentate all'articolo 4 sulle quali è stato espresso un invito al ritiro, ad eccezione dell'emendamento Lepri 4.175, che auspica possa essere anch'esso riformulato nei medesimi termini della riformulazione dell'emendamento Lorefice 4.147 e dell'articolo aggiuntivo Noja 4.01 preannunziata dal relatore.

  Rossana BOLDI, presidente, preso atto del consenso sul punto manifestato dal relatore e dal rappresentante del Governo, avverte che l'emendamento Lepri 4.175 è da intendersi dunque accantonato, in attesa di una sua riformulazione nei medesimi termini di quella preannunziata per l'emendamento Lorefice 4.147 e per l'articolo aggiuntivo Noja 4.01.

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  Roberto BAGNASCO (FI) annuncia il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dal suo gruppo con riferimento all'articolo 4 sulle quali sia stato espresso un invito al ritiro.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Cunial 4.8 e Mollicone 4.19.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Sarli 4.5.

  La Commissione respinge l'emendamento Sarli 4.5.

  Angela IANARO (M5S), nel sottoscrivere a nome del gruppo MoVimento 5 Stelle l'emendamento Grippa 4.151, ne accetta la riformulazione proposta dal relatore e condivisa dal rappresentante del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento Grippa 4.151, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI) illustra l'emendamento a sua prima firma 4.161, che prevede un contributo in favore dei servizi per le dipendenze patologiche (SerD) e dei dipartimenti di salute mentale e di neuropsichiatria infantile. Evidenzia in proposito la situazione per certi versi drammatica in cui versano i predetti organismi, senz'altro acuitasi nel corso della pandemia, che a suo avviso rappresentano veri e propri luoghi di frontiera troppo spesso abbandonati dallo Stato e dalle istituzioni e dotati di risorse umane ampiamente sottodimensionate, in esito al blocco del turn over praticato durante gli ultimi anni e ai mancati investimenti. Segnala, altresì, che la prospettata ipotesi di unificare i citati servizi per le dipendenze patologiche (SerD) e dipartimenti di salute mentale costituirebbe una soluzione inaccettabile e dannosa, dovendosi piuttosto salvaguardare i servizi altamente specialistici già esistenti e rafforzare i presidi territoriali. Dichiara pertanto di non accettare l'invito al ritiro formulato sull'emendamento in discussione, sollecitando il Governo a prestare la doverosa attenzione alla problematica da esso affrontata.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Bellucci 4.161, di cui condivide appieno le finalità.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 4.161.

  Lisa NOJA (IV) ritira l'emendamento a sua firma 4.11, riservandosi di svolgere una più approfondita riflessione sui temi da esso posti nel corso del successivo esame in Assemblea. Nella presente sede evidenzia tuttavia come l'emendamento in discussione, che recepisce le richieste in tal senso provenute da numerosissimi pazienti, è volto essenzialmente a garantire ai familiari dei pazienti non affetti da COVID-19, muniti del green pass, lo svolgimento delle visite ai congiunti ricoverati, in tal modo ampliando una facoltà che allo stato è limitata esclusivamente alle sale di accesso o di accettazione e non anche ai reparti e dando così veste normativa e omogeneità di trattamento ad una prassi che è già dato registrare in diversi ospedali del nostro Paese ma solo sulla base di decisioni autonomamente assunte dai rispettivi dirigenti sanitari. Nel ribadire pertanto il ritiro dell'emendamento in esame per spirito di responsabilità, invita tuttavia il Governo a riflettere seriamente sulla situazione testé sinteticamente descritta, dal momento che le visite ai pazienti da parte dei loro familiari o congiunti costituiscono un fattore cruciale nella riuscita dell'intero percorso terapeutico, assicurando in questa delicata fase di graduale ripristino delle condizioni di normalità la necessaria conciliazione tra le esigenze della sicurezza sanitaria e il senso di umanità.

  Rossana BOLDI, presidente, nel prendere atto del ritiro dell'emendamento Noja 4.11, si associa alle considerazioni da ultimo svolte dalla collega.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), intervenendo sull'emendamento Frassinetti 4.15, ne chiede l'accantonamento, osservando che nel Pag. 14mondo della scuola sono state sollevate molte perplessità, in particolare da parte dei dirigenti scolastici, in merito ai profili di responsabilità civile e penale che le nuove disposizioni pongono a loro carico. Ricorda infatti che, ai sensi del decreto legislativo n. 81/2008, recante il testo unico sulla salute e la sicurezza sul lavoro, i dirigenti scolastici sono responsabili di tutto ciò che ha a che fare con il rispetto della normativa vigente. Ricorda, a tale proposito, che già lo scorso mese di aprile l'INAIL ha dovuto emanare una circolare per chiarire alcuni profili di responsabilità che emergevano dalle norme relative alla gestione della pandemia. L'emendamento in esame prevede l'esplicita esclusione di profili di responsabilità per la dirigenza scolastica per alcune fattispecie penali, in particolare gli articoli 589 e 590 del Codice penale, relativi ai reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose. A una settimana dalla riapertura in totale presenza delle scuole, anche in caso di zone rosse, appare necessario fornire una rassicurazione in via normativa a fronte di tali legittimi profili di preoccupazione che vanno risolti in via preventiva, con un chiarimento normativo, senza attendere eventuali ulteriori circolari dell'INAIL o l'eventuale apertura di procedimenti a carico di dirigenti scolastici.

  La Commissione respinge l'emendamento Frassinetti 4.15.

  Angela IANARO (M5S), con riferimento all'emendamento Bruno 4.159, fa presente che anche il suo gruppo ha accolto l'invito al ritiro per tutti gli emendamenti per i quali è stato espresso parere contrario, incluso quello in esame.

  Elena CARNEVALI (PD), intervenendo sugli identici emendamenti Sarli 4.6 e Gemmato 4.22, sottolinea che, benché il suo gruppo abbia ritirato, in accordo con la maggioranza, tutti gli emendamenti con invito al ritiro, esprime l'auspicio per un aumento in futuro della capienza per le manifestazioni all'aperto dei settori della cultura e dello spettacolo, ritenendo importante che tali temi restino oggetto di discussione e approfondimento anche dopo l'approvazione del provvedimento in esame.

  Rossana BOLDI, presidente, si associa all'auspicio espresso dalla collega Carnevali.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Sarli 4.6 e Gemmato 4.22.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), intervenendo sull'emendamento Maschio 4.165, sottolinea che esso, al pari di diversi emendamenti presentati anche da altri gruppi, ha la finalità di ampliare il numero delle persone ammesse agli spettacoli all'aperto per manifestazioni sportive e culturali. Si tratta, a suo avviso, di una questione di logica, da affrontare ora, senza rinvii. Se infatti per i ristoranti è ammesso l'accesso, sia all'aperto che in luoghi chiusi, senza particolari limitazioni, non è chiaro per quale ragione negli spettacoli siano previste maggiori restrizioni e vincoli partecipazione. L'articolo 4 in esame ha modificato, restringendoli ulteriormente, i vincoli già previsti in precedenza. La presenza di numerosi emendamenti volti ad allentare tali vincoli, presentati anche dal partito democratico, dimostra che non si tratta di una questione ideologica, ma meramente di logica.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Maschio 4.165.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, nel confermare l'attenzione di tutti i gruppi sul tema in questione, evidenzia che i limiti previsti derivano da un orientamento prudenziale conforme alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Maschio 4.165 e Andreuzza 4.38.

  Lisa NOJA (IV), nel ritirare l'emendamento 4.10 a sua firma, sottolinea che esso affronta il medesimo tema degli emendamenti precedentemente esaminati, tema rispetto al quale invita il Governo ad una Pag. 15approfondita riflessione, in un'ottica più ampia rispetto a quella propria del Comitato tecnico scientifico, considerando, al pari degli aspetti sanitari, anche le esigenze di un settore – quello dello spettacolo – attualmente in ginocchio e importante sia per il numero dei lavoratori occupati sia per la tenuta culturale del Paese.

  Angela IANARO (M5S) si associa alle considerazioni formulate dalla deputata Noja in merito alla rilevanza del settore dello sport che merita, nell'attuale periodo di crisi, una particolare considerazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Boldi 4.137.

  Rossana BOLDI, presidente, chiede al presentatore dell'emendamento Spessotto 4.27 se accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È), con riferimento all'emendamento Spessotto 4.27, di cui è cofirmatario, dichiara di rifiutare la riformulazione proposta in quanto l'emendamento intende comparare i test rino-faringei con quelli salivari e non far riferimento al richiamo della circolare del Ministro della salute.

  La Commissione respinge l'emendamento Spessotto 4.27.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Raduzzi 4.3.

  La Commissione respinge l'emendamento Raduzzi 4.3.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che i presentatori dell'emendamento Ianaro 4.155 e dell'articolo aggiuntivo Lucchini 5.02 accettano la riformulazione proposta e che l'emendamento Ianaro 4.155 è stato sottoscritto dall'intero gruppo Movimento 5 Stelle e dai deputati Stumpo, Noja e Carnevali.

  La Commissione approva l'emendamento Ianaro 4.155 e l'articolo aggiuntivo Lucchini 5.02, che assume la nuova numerazione di emendamento 4.177, come riformulati in identico testo (vedi allegato).

  Angela IANARO (M5S) dichiara di accettare la riformulazione dell'emendamento 4.157 a propria firma in senso conforme agli identici emendamenti Carnevali 4.176 e Boldi 4.135. Dichiara inoltre che l'emendamento 4.157 a propria firma viene sottoscritto dall'intero gruppo Movimento 5 Stelle.

  Elena CARNEVALI (PD), intervenendo sull'emendamento 4.176 a propria firma, evidenzia che la proroga della validità del green pass ivi prevista, sia per chi ha completato il ciclo vaccinale, sia per chi ha dovuto eseguire una sola dose, oltre a restituire serenità ai soggetti che si sono vaccinati per primi, per i quali il termine di nove mesi attualmente in vigore è prossimo alla scadenza, costituisce un incentivo per indurre alla vaccinazione i soggetti ancora titubanti.

  Rossana BOLDI, presidente, nell'associarsi alle considerazioni espresse dalla deputata Carnevali, avverte che i deputati Noja e Stumpo sottoscrivono l'emendamento Carnevali 4.176.

  La Commissione approva gli agli identici emendamenti Carnevali 4.176 e Boldi 4.135 e Ianaro 4.157 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Rossana BOLDI, presidente, coglie l'occasione per raccomandare che sia cancellata la FAQ, tuttora presente sul sito del Ministero della salute, che, nel definire la decorrenza del periodo di validità del certificato vaccinale per le persone che abbiano contratto il COVID-19, fa riferimento alla data di guarigione in luogo di quella di contagio. Tale erronea indicazione è suscettibile di ingenerare confusione sia per le Amministrazioni regionali che gestiscono il rilascio dei certificati che per i singoli pazienti. Pag. 16
  Nel ritirare l'emendamento a propria firma 4.134, avverte che è stato ritirato dai presentatori l'emendamento Noja 4.130.

  Lisa NOJA (IV) si associa alla raccomandazione della Presidenza in merito alle FAQ del Ministero della salute.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) insiste per la votazione dell'emendamento Leda Volpi 4.23, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Leda Volpi 4.23, Boldi 4.138 e Bianchi 4.140.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) illustra l'emendamento Massimo Enrico Baroni 4.24, di cui è cofirmatario, che prevede la possibilità di eseguire un test sierologico quantitativo, prima dell'effettuazione della vaccinazione, ai fini di escludere possibili fattori di controindicazione o di rischio in soggetti predisposti. Sottolineandone la rilevanza, ne chiede l'accantonamento.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, conferma il parere contrario già reso sulla proposta emendativa in esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Massimo Enrico Baroni 4.24, Raduzzi 4.2 e Leda Volpi 4.25.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Suriano 4.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Suriano 4.4, Massimo Enrico Baroni 4.26 e Panizzut 4.131, nonché gli identici emendamenti Lazzarini 4.132 e Maschio 4.166.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'articolo aggiuntivo Rampelli 4.041, che affronta un grande tema finora irrisolto malgrado la prossima apertura delle scuole, ovvero quello del trasporto pubblico locale e della garanzia di un distanziamento all'interno dei mezzi pubblici. La proposta emendativa chiede, quindi, che vengano effettuati una programmazione e un coordinamento dei servizi pubblici prevedendo, se necessario, la stipula di contratti di servizio con i titolari licenze taxi o di noleggio con conducente. Osserva che tale ultima misura costituirebbe senza dubbio una risposta concreta all'esigenza di mobilità dei cittadini, che non può essere efficacemente soddisfatta attraverso il servizio di trasporto pubblico locale. L'uso del trasporto privato potrebbe garantire altresì maggiore sicurezza per le persone anziane o più fragili. Il costo della collaborazione con il servizio privato sarebbe inoltre assai inferiore a quello necessario per il potenziamento del servizio pubblico, che seppur auspicabile non rappresenta di fatto una strada al momento praticabile. Invita quindi la maggioranza e il Governo ad una maggiore attenzione su questo tema, che si ripresenterà prepotentemente al momento della riapertura delle scuole.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Rampelli 4.041.

  Rossana BOLDI, presidente, come precedentemente concordato, sospende la seduta fino alle 15.

  La seduta, sospesa alle 13.30, è ripresa alle 15.15.

  Rossana BOLDI (LEGA), presidente, ricorda che prima della sospensione della seduta la Commissione ha terminato l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 4 ad eccezione di quelle accantonate.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 5, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Bagnasco 5.23, Meloni 5.99, Terzoni 5.91 e Zolezzi 5.92 ed esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Menga 5.5, Ciaburro 5.17, Bagnasco 5.22 e Foscolo 5.84, a condizione che siano riformulati nei termini indicati in allegato (vedi allegato). Invita, quindi, i presentatori al ritiro degli emendamenti Lepri 5.97, Gemmato 5.18, Boldi 5.81, Ungaro 5.11, Menga 5.6, degli identici emendamenti Pag. 17 Bucalo 5.12 e Villani 5.88, degli identici emendamenti Andreuzza 5.69, Buratti 5.96 e Gagliardi 5.102, nonché degli emendamenti Menga 5.7, Sportiello 5.90, Mura 5.9, Leda Volpi 5.19, Bella 5.89, Sarli 5.3, Cavandoli 5.70, Ehm 5.8, Mandelli 5.25, Spessotto 5.21, Sodano 5.1, Raduzzi 5.2, Spessotto 5.20, Giacometto 5.24, Ruffino 5.101 e Villani 5.87. Propone l'accantonamento dell'emendamento Mandelli 5.26, in vista di una sua riformulazione. Invita, poi, i presentatori al ritiro degli articoli aggiuntivi Sodano 5.01, Meloni 5.03, nonché Marin 5.04 e 5.05. Nel precisare che, qualora non siano accolti gli inviti al ritiro delle proposte emendative segnalate, il parere sulle medesime proposte deve intendersi contrario, ricorda, infine, che l'articolo aggiuntivo Lucchini 5.02 è stato già approvato a seguito di una sua riformulazione riferita all'articolo 4.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione concorda con l'accantonamento dell'emendamento Mandelli 5.26.

  Roberto NOVELLI (FI) ritira tutte le proposte emendative presentate dai deputati del gruppo di Forza Italia rispetto alle quali è stato o sarà espresso un invito in tal senso.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra il contenuto dell'emendamento Meloni 5.99 con il quale si propone di prevedere un finanziamento per la somministrazione gratuita di test antigienici rapidi, sottolineando che fino a questo momento essi sono stati a carico delle famiglie italiane. Nel dichiararsi consapevole, come ribadito anche dal relatore, dell'esiguità delle risorse economiche a disposizione per assicurare idonee coperture finanziarie agli interventi proposti con gli emendamenti presentati al decreto-legge in esame, pone in rilievo la necessità di assicurare la gratuità del tampone, che non può dipendere dalle disponibilità economiche delle famiglie.
  Osserva, infatti, che il green pass non rappresenta uno strumento affidabile in quanto anche le persone vaccinate contro il COVID-19 possono essere contagiate e di conseguenza contagiare altri soggetti e segnala, pertanto, che il tampone rappresenta l'unica garanzia di assenza di rischi in tal senso. Ricorda in proposito che in molti Paesi europei è prevista l'effettuazione di un tampone rapido prima di salire su mezzi di trasporto.
  Nel ritenere che i tamponi possano rappresentare anche uno strumento per responsabilizzare i singoli cittadini, reputa necessario che, come avviene già in molti altri Paesi, siano stanziate risorse adeguate al fine di garantire la gratuità di tale strumento di indagine. Invita il Governo a dare risposte su questo al fine di evitare che ricada ancora integralmente sulle famiglie il costo di uno strumento necessario per tornare a socializzare in maniera più serena.

  Rossana BOLDI, presidente, ricorda che vi è un impegno del Governo a reperire risorse per le finalità individuate dall'emendamento Meloni 5.99 ma che tale impegno non può essere concretizzato in relazione al provvedimento all'esame della Commissione.

  Marcello GEMMATO (FdI) evidenzia come l'emendamento Meloni 5.99 venga incontro a una chiara esigenza di potenziamento delle attività di effettuazione dei tamponi, che a suo giudizio si configura come una strategia concreta per arginare la pandemia. Fa presente che ad oggi è prevista una copertura finanziaria solo fino al 30 settembre per la somministrazione di tamponi a prezzo calmierato – ovvero 15 euro per i soggetti maggiorenni e 8 euro per la fascia di età da dodici a diciotto anni – e chiede pertanto al Governo di assumere un impegno concreto in questa direzione.
  In risposta alla collega Noja che affermava che le persone che non possono vaccinarsi, possono avere il green pass, fa presente che nella pratica le cose sono assai più difficili di quanto non si creda. I medici degli hub vaccinali, come anche i medici di medicina generale, non conoscono infatti la circolare del Ministero della salute che Pag. 18prevede la possibilità di ottenere il green pass da parte dei soggetti che per specifiche patologie non possono vaccinarsi. La gratuità dei tamponi a suo parere agevolerebbe anche la condizione di queste persone.

  Lisa NOJA (IV) ritiene doverosa una puntualizzazione giuridica. La questione non è, infatti, affidata a una circolare ministeriale, bensì è oggetto dell'articolo 3 del decreto-legge in esame, che stabilisce che chi non può vaccinarsi è esentato dall'obbligo di green pass. Non è quindi l'hub vaccinale a dover rilasciare la certificazione, bensì il medico di base, che è certamente a conoscenza delle patologie dei propri pazienti, che impediscono la vaccinazione. A suo giudizio, quindi, l'argomento proposto non può in alcun modo essere speso per sostenere la necessità di una generalizzata gratuità dei tamponi.
  Tiene a precisare, inoltre, che chi si vaccina non ha assolutamente la medesima possibilità di contrarre il virus di chi non si è sottoposto alla vaccinazione. Per richiamare per l'ennesima volta le dichiarazioni del professor Fauci, sottolinea che questi ha definito l'evento del contagio di un soggetto vaccinato «unusual and rare». Ritiene pericoloso che all'interno delle aule parlamentari vengano fatte dichiarazioni che possano ingenerare dubbi sull'efficacia dei vaccini, dichiarazioni che poi vengono in maniera del tutto imprecisa e strumentale riportate a gran voce nelle piazze. In ultimo, rileva che nessun esponente della maggioranza o del Governo ha mai parlato della possibilità di una generalizzata gratuità dei tamponi, essendosi affrontato il tema della gratuità solo in maniera circoscritta e per determinate fattispecie. In caso contrario, si arriverebbe al paradosso che i cittadini vaccinati pagherebbero, in qualità di contribuenti, i tamponi a chi ha deciso di non vaccinarsi. Il messaggio che il Parlamento è chiamato a trasmettere è che la vaccinazione è necessaria, anche al fine di permettere agli ospedali di farsi carico dei pazienti affetti da malattie diverse dal COVID-19, cosa che molto spesso è stata negata nell'ultimo anno e mezzo.

  Marcello GEMMATO (FdI), in risposta alla collega Noja, sottolinea l'esistenza di una circolare del Ministero della salute che chiarisce il contenuto della richiamata disposizione del decreto-legge in esame. Nella circolare si precisa, infatti, che fino al 30 settembre prossimo le certificazioni per i soggetti che non possono sottoporsi a vaccinazione possono essere rilasciate dai medici degli hub vaccinali ovvero dai medici di medicina generale. Insiste nel dire che né gli uni, né gli altri sono a conoscenza della sua esistenza, essendo impegnati a tempo pieno nella campagna vaccinale e non avendo quindi il tempo di seguire la superfetazione normativa che c'è stata per la gestione dell'emergenza da COVID-19. Non concorda, inoltre, con i colleghi che intendono far credere che il sistema funzioni perfettamente e richiama, a tale proposito, la propria personale esperienza in materia di ottenimento della certificazione verde, che ha tardato più di un mese, essendo la sua vaccinazione avvenuta a ridosso di un attacco informatico ai sistemi sanitari della regione Lazio.

  Rossana BOLDI, presidente, concorda con il collega Gemmato che il sistema non è perfetto e che ha avuto delle falle, che il Parlamento e il Governo affrontano puntualmente e cercano di correggere.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 5.99.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che gli emendamenti Terzoni 5.91 e Zolezzi 5.92 sono stati ritirati dai presentatori. Fa presente, inoltre, che i presentatori delle identiche proposte emendative Menga 5.5, Ciaburro 5.17, Bagnasco 5.22 e Foscolo 5.84 hanno accettato la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Menga 5.5, Ciaburro 5.17, Bagnasco 5.22 e Foscolo 5.84, come riformulati (vedi allegato).

  Giuditta PINI (PD) ritira tutti gli emendamenti del gruppo del Partito democratico Pag. 19 per i quali il relatore e il Governo hanno formulato un invito in tal senso.

  Marcello GEMMATO (FdI) illustra l'emendamento a propria firma 5.18, con il quale si chiede la gratuità nella somministrazione di test antigienici rapidi. L'emendamento sposa la medesima logica più volte illustrata precedentemente, secondo la quale non ci devono essere cittadini di serie A e di serie B. Osserva che mentre d'estate, in presenza di un virus inattivo, il contagio poteva rivelarsi una strategia positiva, con l'avvento del freddo i virus del tipo «corona» si rafforzano, determinando una maggiore incidenza dei ricoveri e delle terapie intensive. Proprio per tale ragione è importante effettuare un tracciamento il più possibile esteso, anche al fine di evitare situazioni come quella dello Stato di Israele, in cui la quasi totalità delle persone contagiate risultano vaccinate. L'esperienza empirica dello Stato di Israele, affiancata da studi scientifici che affermano che nelle mucose orali e nasali dei soggetti vaccinati non sono contenute immunoglobuline, supera certamente le dichiarazioni del professor Fauci in precedenza richiamate. Insiste, pertanto, per la votazione dell'emendamento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gemmato 5.18 e Boldi 5.81.

  Lisa NOJA (IV), in qualità di cofirmataria, ritira l'emendamento Ungaro 5.11.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Menga 5.6 e insiste per la sua votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Menga 5.6.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) intervenendo sull'emendamento Bucalo 5.12, ritiene preliminarmente opportuno stigmatizzare le dichiarazioni di alcuni colleghi, secondo le quali i test gratuiti possono essere dati ad alcuni cittadini e non ad altri. Il Governo ha il dovere di non discriminare i cittadini, soprattutto in assenza di un preciso obbligo vaccinale. Analogamente è inaccettabile dichiarare che chi non si è vaccinato debba pagarsi le cure mediche in caso di malattia, situazione incompatibile con la concezione alla base del sistema sanitario italiano e che imporrebbe la stessa logica anche per coloro che riportano danni alla salute a causa del fumo o dell'alcol. Diverso sarebbe pensare ad una proporzionalità del costo dei tamponi a seconda della fascia di reddito dei cittadini.
  Venendo al merito dell'emendamento, osserva come sia di buon senso stabilire la gratuità dei tamponi per i partecipanti ai pubblici concorsi. Gli scorsi mesi hanno evidenziato l'enorme difficoltà nella gestione dell'attività concorsuali e la gratuità del tampone potrebbe essere una efficace risposta per garantire un sereno svolgimento dei concorsi, assicurando la tutela della salute dei partecipanti.

  La Commissione respinge l'emendamento Bucalo 5.12.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che l'emendamento Gagliardi 5.102 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Andreuzza 5.69.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Menga 5.7 e insiste per la votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Menga 5.7.

  Angela IANARO (M5S) ritira l'emendamento Sportiello 5.90 nonché tutti gli emendamenti del gruppo del Partito democratico per i quali il relatore e il Governo hanno formulato un invito in tal senso.

  La Commissione respinge l'emendamento Leda Volpi 5.19.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Sarli 5.3 e insiste per la sua votazione.

Pag. 20

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Sarli 5.3 e Cavandoli 5.70.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Ehm 5.8 e insiste per la sua votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Ehm 5.8.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) sottoscrive l'emendamento Mandelli 5.25. Pur prendendo atto che i presentatori hanno manifestato l'intenzione di ritirare la proposta emendativa, fa presente che ai deputati dell'opposizione, come avvenuto nei mesi precedenti, verrà negata la possibilità di un dibattito in Assemblea, essendo già nota la volontà porre la questione di fiducia sul decreto in esame e ritiene pertanto necessario che alcuni temi di particolare rilievo siano affrontati in Commissione. Tra questi, merita attenzione la questione oggetto dell'emendamento, che chiede un coinvolgimento del Ministero per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale e del Garante della privacy per la costituzione di una banca dati nella quale siano contenuti i dati dei cittadini stranieri in transito in Italia che risultino positivi al COVID-19. Trova paradossale che si chieda il green pass per entrare in un ristorante e che contemporaneamente negli hotspot arrivino immigrati che non solo non sono vaccinati ma rifiutano di farlo e che non possono essere in alcun modo inseriti in un database che consenta un tracciamento più puntuale dei contagi.

  Marcello GEMMATO (FdI) sottoscrive l'emendamento Mandelli 5.25, di cui condivide le finalità, evidenziando che esso è diretto ad escludere il verificarsi di una inaccettabile disparità di trattamento tra i nostri connazionali, da un lato, comunque chiamati alla rigorosa ottemperanza delle numerose regole sinora varate dal Governo per il contenimento del contagio da COVID-19, e gli stranieri, in taluni casi clandestinamente immigrati nel nostro Paese, dall'altro, per i quali invece la rete di tracciamento dell'infezione appare sostanzialmente inefficace, quando non addirittura insussistente.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mandelli 5.25 e Spessotto 5.21.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Sodano 5.1 e insiste per la sua votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Sodano 5.1.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Raduzzi 5.2 e insiste per la sua votazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Raduzzi 5.2 e Spessotto 5.20.

  Rossana BOLDI, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Ruffino 5.101: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) sottoscrive l'emendamento Villani 5.87, volto in particolare a prevedere la disapplicazione della misura della quarantena ovvero dell'isolamento fiduciario per gli studenti delle scuole di secondo grado, già vaccinati e muniti di green pass, qualora venuti a contatto con ammalati da SARS-CoV-2, previa presentazione di un test antigenico rapido con esito negativo. Ritiene infatti prioritario evitare quanto più possibile il ripetersi di periodi di allontanamento dei nostri studenti dalle aule scolastiche, anche in considerazione dei notevoli ritardi nell'apprendimento scolastico in materie di fondamentale importanza causati dalla introduzione della didattica a distanza durante la più acuta e prolungata fase della pandemia.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Villani 5.87, di cui apprezza le finalità, evidenziando come il parere contrario su di esso espresso dimostri una volta di più la profonda confusione Pag. 21di idee e di azione che ancora circonda l'imminente avvio del nuovo anno scolastico.

  La Commissione respinge l'emendamento Villani 5.87.

  Marcello GEMMATO (FdI) sottoscrive l'emendamento Mandelli 5.26, in precedenza accantonato.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Sodano 5.01 e insiste per la sua votazione.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Sodano 5.01.

  Marcello GEMMATO (FdI) illustra l'articolo aggiuntivo Meloni 5.03, di cui è cofirmatario, volto a incrementare di 500 milioni di euro per l'anno 2021 le risorse destinate alle regioni per il potenziamento dell'assistenza sanitaria domiciliare, la cui sostanziale inefficacia è stata plasticamente evidenziata proprio in occasione dell'esplosione della pandemia da COVID-19, ritenendo inoltre improcrastinabile una accurata revisione del cosiddetto regionalismo sanitario introdotto con la riforma del Titolo V della Costituzione approvata nel 2001.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Meloni 5.03, che a suo giudizio rende chiaro, qualora ve ne fosse bisogno, come il grande assente nel dibattito pubblico sulla pandemia da COVID-19 e sui diversi rimedi per contrastarla sia costituito appunto dal tema relativo alla individuazione di cure specifiche contro il virus, che prescindano dalla mera somministrazione dei vaccini. Sottolinea infatti che proprio il rafforzamento della rete dell'assistenza sanitaria domiciliare, come del resto generalmente è dato registrare negli altri Paesi europei, potrebbe concorrere ad un più efficace contenimento della pandemia, favorendo contestualmente un minor aggravio per gli ospedali e le terapie intensive.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 5.03.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Marin 5.04 e 5.05 sono stati ritirati.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli 6 e 7, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Paita 6.3, Maccanti 6.7, Tiramani 6.9, Gariglio 6.11 e D'Ettore 6.12. Invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Buratti 6.1 e Bagnasco 6.5, dell'emendamento Bagnasco 6.10 e dell'articolo aggiuntivo Caon 6.01. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Paolin 6.04, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Noja 7.100, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), mentre invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Giuliano 7.07. Precisa, infine, che qualora non siano accolti gli inviti al ritiro delle proposte emendative segnalate riferite agli articoli 6 e 7, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Paita 6.3, Maccanti 6.7, Tiramani 6.9, Gariglio 6.11 e D'Ettore 6.12 (vedi allegato).

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che i deputati Lucaselli e Gemmato dichiarano di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Caon 6.01.

  Marcello GEMMATO (FdI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Caon 6.01, sottolinea l'importanza del tema delle infezioni ospedaliere da saprofiti e altri agenti patogeni resistenti. Ricorda infatti che parte della mortalità ospedaliera viene determinata da tali agenti stanziali nei nosocomi, per via delle condutture d'aria non adeguatamente purificate e di sistemi di condizionamento Pag. 22 e umidificazione obsoleti. L'emendamento in esame intende affrontare tale tema stanziando risorse pari a 20 milioni di euro per il 2021 e a 40 milioni di euro per il 2022 finalizzate al rinnovo degli impianti di depurazione d'aria.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Caon 6.01.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Paolin 6.04 accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Paolin 6.04 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Lisa NOJA (IV) accetta la riformulazione dell'emendamento 7.100 di cui è prima firmataria.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che, essendo stata accettata la riformulazione proposta, l'emendamento Noja 7.100 assume la nuova numerazione di articolo aggiuntivo 7.08.

  Angela IANARO (M5S) chiede se anche l'articolo aggiuntivo Giuliano 7.07, vertente anch'esso sul tema del processo amministrativo, possa essere in termini identici al precedente emendamento Noja 7.100.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, accogliendo la richiesta della deputata Ianaro, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Giuliano 7.07, a condizione che sia riformulato in termini identici a quelli proposti per l'emendamento Noja 7.100.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme al relatore.

  Angela IANARO (M5S) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Giuliano 7.07 e ne accetta la riformulazione.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Noja 7.08 (ex 7.100) (Nuova formulazione) e Giuliano 7.07 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 9, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Bologna 9.31, Bellucci 9.27, D'Arrando 9.22, Noja 9.5, De Martini 9.15, Stumpo 9.7 e 9.8, Mura 9.1, Versace 9.11, Bologna 9.30, Versace 9.10, D'Arrando 9.20, Noja 9.4, Carnevali 9.28, Viscomi 9.2, degli identici emendamenti Stumpo 9.9, Delmastro Delle Vedove 9.17, De Toma 9.29 e Baldini 9.32, dell'emendamento D'Arrando 9.18, nonché degli articoli aggiuntivi Iezzi 9.04, Bologna 9.015, Bellucci 9.012 e Ruffino 9.014. Precisa, infine, che qualora non siano accolti gli inviti al ritiro delle proposte emendative, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme al relatore.

  Elena CARNEVALI (PD), nell'accogliere l'invito al ritiro degli emendamenti del suo gruppo sui quali il Governo e il relatore hanno espresso parere contrario, formula un breve intervento per sottolineare l'importanza dei temi affrontati da tali emendamenti, importanza di cui lo stesso Governo è, a suo avviso, consapevole.
  Gli emendamenti in questione riguardano, in primo luogo, l'esigenza di prorogare l'equiparazione al ricovero dell'assenza dal lavoro delle persone fragili, impossibilitate a usufruire dello smart working, per le quali il rientro in servizio equivarrebbe a una elevata esposizione al rischio. La mancata proroga di tale equiparazione pone infatti a carico degli stessi lavoratori fragili le conseguenze economiche dell'eventuale prolungamento dell'assenza.
  Un'ulteriore tematica riguarda i lavoratori in quarantena che si vedono costretti a ricorrere alle ferie per non vedersi decurtato lo stipendio per i giorni di assenza dovuti alla quarantena. Ricorda che l'obbligo di astensione dal lavoro in caso di rischio di avvenuto contagio costituisce una Pag. 23responsabilità civile che non può essere certo fatta pagare ai lavoratori.
  Per risolvere entrambe le questioni descritte l'ostacolo è rappresentato dalla necessità di reperire i fondi necessari alla copertura dei relativi oneri. Nel dichiararsi fiduciosa che tale ostacolo potrà essere superato in occasione di un prossimo imminente provvedimento, conferma il ritiro degli emendamenti presentati e preannuncia la presentazione di ordini del giorno in Assemblea sui temi segnalati.

  Fabiola BOLOGNA (CI), nell'accogliere l'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo, si associa alle valutazioni espresse dalla deputata Carnevali in merito alla necessità di un impegno del Governo per garantire i fondi necessari a tutelare i lavoratori fragili e quelli soggetti a obblighi di quarantena.

  Lisa NOJA (IV), nel sottolineare la necessità di un'approfondita riflessione su questo tema, osserva che l'assenza di risorse non può costituire una giustificazione, in quanto si tratta di questioni prioritarie per le quali occorre in ogni caso reperire adeguata copertura. Osserva inoltre che tra gli emendamenti presentati dai vari gruppi parlamentari ve ne sono alcuni il cui onere è limitato, in quanto sono state proposte diverse formulazioni corrispondenti ad altrettante opzioni, volte a circoscrivere le platee dei beneficiari. Ricorda inoltre che non è corretto chiedere a chi non può vaccinarsi per motivi di salute e non è in condizione di lavorare in smart working di assumersi il rischio di lavorare in presenza. Osserva inoltre che la proroga generalizzata dello smart working consentirebbe di mettere al riparo anche i lavoratori fragili. Nell'accogliere l'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo con riferimento alle proposte emendative presentate dal suo gruppo, auspica che il tema in esame possa essere affrontato in Assemblea, rettificando l'orientamento espresso dal Governo in Commissione, al fine di restituire serenità ai soggetti sofferenti.

  Angela IANARO (M5S), nell'unirsi a quanto opportunamente espresso dalle colleghe, rappresenta che il proprio gruppo ritirerà a malincuore e per senso di responsabilità gli emendamenti presentati, sui quali Governo e relatore hanno formulato un invito al ritiro, contando che la soluzione dei problemi presentati vedrà un ritardo solo di poche settimane e che in un prossimo provvedimento venga sanata una questione di diritto e di civiltà.

  Nicola STUMPO (LEU), nel formulare l'auspicio che il Governo si esprima, prima di arrivare in Aula, sulla possibilità di risolvere i problemi descritti in un prossimo decreto, accoglie l'invito al ritiro degli emendamenti del suo gruppo, i cui contenuti verranno trasfusi in ordini del giorno.

  Roberto NOVELLI (FI), ricordando che il mancato accoglimento degli emendamenti non discende da questioni di merito, bensì dalla necessità di reperire le necessarie risorse, sollecita l'impegno del Governo a reperire i fondi in un dialogo costruttivo e nel rispetto della volontà unanime espressa dai componenti della Commissione. Accoglie, quindi, l'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo con riferimento alle proposte emendative presentate dal suo gruppo.

  Mauro SUTTO (LEGA) accoglie l'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo con riferimento agli emendamenti presentati dal suo gruppo, mentre insiste per la votazione dell'articolo aggiuntivo Iezzi 9.04.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), nel dichiararsi lieta di intervenire per ultima nel dibattito sugli emendamenti riferiti all'articolo 9 del decreto, avendo potuto in tal modo ascoltare il parere di tutti i gruppi che si è rilevato unanime, osserva che tale identità di vedute impone che la questione trovi una soluzione qui e ora. Osserva, infatti, che questo è il momento di risolvere i problemi e non quello di rinviarli. È infatti paradossale, a suo avviso, che, anche in caso di unanimità di vedute, il Parlamento non riesca a decidere e a trovare le risorse necessarie in un confronto costruttivo Pag. 24 con il Governo. Osserva che, anche in occasione di un prossimo provvedimento, le risorse non cadranno dal cielo, bensì verranno reperite a valere sui capitoli di bilancio già esistenti. Occorre pertanto accantonare gli emendamenti in discussione e avviare un'interlocuzione con il Governo per trovare, fin da subito, le risorse necessarie.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, nell'associarsi alle considerazioni formulate dai colleghi, osserva che si tratta di temi di estrema importanza, irrinunciabili, che verranno affrontati da prossimi provvedimenti provvisti di adeguata copertura finanziaria. La discussione attuale e gli ordini del giorno che verranno formulati a partire dagli emendamenti ritirati costituiranno la premessa per il futuro lavoro della maggioranza volto ad affrontare e risolvere le questioni all'esame.

  Il sottosegretario Andrea COSTA dichiara di condividere le sollecitazioni emerse nel dibattito svolto e si impegna a dare risposte alle questioni sollevate, già in occasione della valutazione di eventuali ordini del giorno che saranno presentati nel corso dell'esame in Assemblea, confidando nella possibilità di individuare le risorse necessarie nel corso dell'esame di successivi provvedimenti.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 9.27 in quanto reputa necessaria la proroga della normativa a tutela dei lavoratori fragili. Sottolinea che quando il Governo predispone il testo di un decreto-legge dovrebbe impegnarsi per evitare di compiere errori che rischiano di lasciare nell'incertezza migliaia di persone. Rileva che ciò è particolarmente grave quando le scelte adottate ricadono pesantemente sulla vita di persone in una condizione di particolare disagio. Pur raccogliendo la sollecitazione alla presentazione di un ordine del giorno, si dichiara consapevole dei limiti di tale strumento ed insiste pertanto per la votazione del proprio emendamento 9.27.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 9.27.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI) sollecita l'approvazione degli identici emendamenti Delmastro Delle Vedove 9.17 e De Toma 9.29, di cui è cofirmataria, aventi la finalità di prorogare dal 31 ottobre al 31 dicembre la disciplina temporanea che prevede il lavoro agile per i lavoratori fragili, eventualmente anche attraverso lo svolgimento di mansioni diverse. Ricorda che in molti casi tali lavoratori vogliono contribuire alla ripartenza del Paese e che lo svolgimento di una prestazione lavorativa accresce la loro possibilità di autodeterminarsi e di promuovere la loro dignità personale. Servono, pertanto, misure organizzative per rompere le attuali barriere, anche al fine di migliore la qualità della vita di tutti i lavoratori.
  Segnala, infatti, che numerosi esperienze confermano che l'inserimento dei lavoratori fragili in un contesto appropriato rappresenti un valore aggiunto anche per tutti i loro colleghi. Nel dichiararsi certa della sensibilità dei colleghi su tali temi, insiste per la votazione degli emendamenti Delmastro Delle Vedove 9.17 e De Toma 9.29.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Delmastro Delle Vedove 9.17 e De Toma 9.29.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA), intervenendo con riferimento all'articolo aggiuntivo Iezzi 9.04, sottolinea la necessità di effettuare controlli che garantiscono la sicurezza sanitaria a seguito degli sbarchi da navi che hanno compiuto l'attività di soccorso di stranieri in mare.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Iezzi 9.04.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 9.012 a sua prima firma, insiste per la sua approvazione, essendo tale proposta emendative volta a garantire, per l'anno scolastico che sta per avviarsi, l'attività didattica in presenza Pag. 25 per il 100 per cento della popolazione scolastica, nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio da COVID-19, attivando le convenzioni con tutti i mezzi di trasporto privati, con la finalità di decongestionare il trasporto pubblico, nell'ottica di evitare pericolosi assembramenti. Ritiene che si tratti di una proposta emendativa che non può essere trascurata dati gli obiettivi che essa intende perseguire.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Bellucci 9.012.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che, essendo stato ritirato l'articolo aggiuntivo Ruffino 9.014, si è concluso l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 9. Invita, quindi, il relatore e il rappresentante del Governo ad esprimere il loro parere sulle proposte emendative riferite agli articoli da 11 a 13.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 11, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Raduzzi 11.2 e Mollicone 11.9, degli emendamenti Sodano 11.1, Trizzino 11.3, Ruffino 11.70, Alemanno 11.68, Foscolo 11.13, Panizzut 11.19, Boldi 11.23, nonché degli articoli aggiuntivi Ruffino 11.05 e 11.06 e Mollicone 11.07.
  Passando ai pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 12, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Marco Di Maio 12.2 e Casa 12.11.
  Nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 13, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Gebhard 13.01, a condizione che venga riformulato in testo identico all'articolo aggiuntivo Sutto 13.02, sul quale esprime parere favorevole.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), intervenendo sull'emendamento Mollicone 11.9, segnala che il provvedimento in esame avrebbe dovuto assicurare un maggiore sostegno alle attività economiche in difficoltà per la pandemia nonché prevedere risorse per lo svolgimento di tamponi gratuiti nonché per agevolare gli operatori nei controlli relativi al green pass. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento Mollicone 11.9 con il quale si propone un incremento del Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse, ricordando che molte risorse stanziate finora sono andate disperse e che in altri casi la loro erogazione è stata ostacolata dall'assenza di decreti attuativi. Ribadisce la necessità di tenere conto delle esigenze di coloro che sono stati maggiormente colpiti dalla pandemia e che si trovano ora in una condizione di oggettiva difficoltà.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Raduzzi 11.2, sottoscritto dal deputato Sapia, e Mollicone 11.9.

  Rossana BOLDI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Sodano 11.1, Trizzino 11.3 e Ruffino 11.70: s'intende che vi abbiano rinunciato.
  Avverte, quindi, che l'emendamento Alemanno 11.68 è stato ritirato dai presentatori.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA) insiste per la votazione degli emendamenti presentati dal suo gruppo all'articolo 11, che intendono potenziare le misure di sostegno alle attività economiche che hanno subito le conseguenze della pandemia.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Foscolo 11.13, Panizzut 11.19 e Boldi 11.23.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Ruffino 11.05 e 11.06 sono stati ritirati.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Mollicone 11.07, fa presente che si tratta dell'ultima proposta emendativa segnalata da Fratelli d'Italia e non può non sottolineare la forte delusione per la totale chiusura manifestata dal Governo e dal relatore rispetto a Pag. 26proposte di buon senso presentate dal proprio gruppo, spesso affiancate da proposte di identico contenuto avanzate da colleghi appartenenti ai gruppi di maggioranza.
  Venendo al merito dell'articolo aggiuntivo in esame, evidenzia come esso venga incontro alle difficoltà in cui si trova il settore dei servizi culturali, che ha registrato una pesante diminuzione dei propri introiti, a causa di reiterate chiusure che potevano essere evitate attraverso l'introduzione di oculate misure volte alla prevenzione dei contagi. La proposta emendativa propone, quindi, la possibilità di una detrazione al 19 per cento per le spese di acquisto di beni e servizi culturali, limitatamente a quelle eccedenti 129,11 euro, al fine di contenere l'entità della copertura finanziaria. La cultura, oltre ad essere un valore da difendere, rappresenta uno strumento di benessere dei cittadini, che il Governo dovrebbe orientare a stili di vita sani. La crisi economica generata dalla pandemia è diventata anche una crisi culturale ed educativa e chiede, pertanto, che la proposta venga accantonata ai fini di una ulteriore riflessione; in caso contrario insiste per la sua votazione.
  In conclusione, ribadisce il dispiacere per l'atteggiamento del Governo e della maggioranza, che non hanno fatto tesoro del confronto con le opposizioni e dei contributi di queste e degli esponenti della maggioranza, cui parimenti è stata negata alcuna soddisfazione. Stigmatizza le modalità di lavoro adottate nel corso dell'esame in Commissione, nelle quali si è registrata una totale chiusura del confronto democratico, essendo stata negata ex ante dal Governo la possibilità di un costruttivo apporto parlamentare. Auspica che in Assemblea ci possano essere spazi adeguati per discutere le proposte che non sono state accolte nel corso dell'esame in Commissione e che il Governo non ricorra per l'ennesima volta alla posizione di fiducia, comprimendo ancora una volta i diritti delle opposizioni.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Mollicone 11.07.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che l'emendamento Marco Di Maio 12.2 è stato ritirato dai presentatori.

  Angela IANARO (M5S) sottoscrive l'emendamento Casa 12.11 e, seppur a malincuore, lo ritira. Sottolinea, infatti, la delusione di dover rinviare ad un prossimo provvedimento l'approvazione di una disposizione così importante, finalizzata, tra l'altro, al miglioramento della qualità del rapporto tra docenti e discenti, imperativo a suo giudizio ineludibile. Osserva infatti che nel corso l'esperienza della didattica a distanza è stata avvertita con forza, soprattutto nelle regioni del Sud, la necessità non più rinviabile di un sostanziale miglioramento di tale rapporto.
  Preannuncia, infine, la presentazione di un ordine del giorno che affronti la questione posta dall'emendamento in esame.

  Nicola STUMPO (LEU) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Gebhard 13.01 e ne accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli articoli aggiuntivi Sutto 13.02 e Gebhard 13.01, riformulato in identico testo rispetto al primo (vedi allegato).

  Rossana BOLDI, presidente, propone di sospendere brevemente la seduta, al fine di fare il punto sulle proposte emendative accantonate e di verificarne le eventuali riformulazioni.

  La Commissione concorda.

  La seduta, sospesa alle 17.45, è ripresa alle 18.30.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che l'esame riprenderà dalle seguenti proposte accantonate all'articolo 3: gli identici emendamenti Sutto 3.326, Meloni 3.409, Snider 3.246, Massimo Enrico Baroni 3.53, l'emendamento Di Muro 3.243 nonché gli identici emendamenti Bagnasco 3.79, Gagliardi 3.432, Boldi 3.327, Andreuzza 3.264, Bonomo 3.387 e Buratti 3.389, tutti aventi ad Pag. 27oggetto la questione delle sagre e delle fiere, sulle quali c'è una proposta di riformulazione da parte del relatore.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, dà lettura della riformulazione in identico testo di tutte le proposte emendative richiamate dalla presidente (vedi allegato), aventi ad oggetto appunto lo svolgimento di sagre e fiere, cui si è pervenuti a seguito di un confronto con il Ministero della salute e dell'interno, venendo in rilievo aspetti relativi alla salute ma anche alla pubblica sicurezza.
  La nuova formulazione prevede l'obbligo per gli organizzatori di informare il pubblico della necessità della certificazione verde per l'accesso a tali eventi, prevedendosi una sanzione solo per i cittadini che non ne siano in possesso e non anche per gli stessi organizzatori. In tal modo si viene incontro alla richiesta di questi ultimi, sollevandoli dall'obbligo del controllo e attuando contestualmente una forma di responsabilizzazione dei singoli cittadini.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere favorevole sulla riformulazione illustrata dal relatore.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), pur apprezzando la buona volontà del relatore e del Governo nel cercare di venire incontro alle richieste avanzate da tutti i gruppi con riguardo a tali eventi, evidenzia la criticità della formulazione proposta dal relatore, che ritiene un punto di caduta non solo inaccettabile ma anche paradossale. Ritiene, infatti, che i cittadini non possano essere sanzionati per la partecipazione ad eventi che non compromettono la salute pubblica, soprattutto se parallelamente si consente lo svolgimento di eventi particolarmente a rischio, come il rave party tenutosi nel mese di agosto in provincia di Viterbo, in cui non solo si è messa gravemente a rischio la salute dei partecipanti, ma si è addirittura registrato un decesso. Osserva che la ratio della proposta emendativa Meloni 3.409 era quella di eliminare l'obbligo del green pass per l'accesso a sagre e fiere, ma anche a convegni e congressi. Volendosi riferire anche solo agli eventi che si svolgono all'aperto, come le sagre e le fiere, ritiene non soltanto inutile il possesso del green pass, ma vessatoria l'applicazione di una sanzione per i cittadini che non lo posseggono.
  Non accoglie pertanto la riformulazione proposta e chiede che venga messo al voto l'emendamento Meloni 3.409.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 3.409.

  Rossana BOLDI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Massimo Enrico Baroni 3.53: s'intende che vi abbiano rinunciato.
  Avverte, inoltre, che i presentatori dei restanti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  Antonio FEDERICO (M5S), a nome di tutti i deputati della Commissione del suo gruppo, sottoscrive la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Sutto 3.326 (Nuova formulazione), Snider 3.246 (Nuova formulazione), Di Muro 3.243 (Nuova formulazione), Bagnasco 3.79 (Nuova formulazione), Gagliardi 3.432 (Nuova formulazione), Boldi 3.327 (Nuova formulazione), Andreuzza 3.264 (Nuova formulazione), Bonomo 3.387 (Nuova formulazione) e Buratti 3.389 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, esprimendosi con riferimento agli identici emendamenti Menga 3.10 e Meloni 3.416, anch'essi accantonati, osserva che, dopo un'attenta valutazione, non sussistono le condizioni per il loro accoglimento. Formula pertanto un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il sottosegretario Andrea COSTA si esprime in senso conforme al relatore.

  Rossana BOLDI, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Pag. 28Menga 3.10: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), intervenendo sull'emendamento Meloni 3.416, di cui è cofirmataria, esprime rammarico per il suo mancato accoglimento da parte del relatore e del Governo. Osserva che trova quindi conferma il dubbio, precedentemente espresso, un'interpretazione estensiva delle prerogative del ministro della salute, sottesa al comma 5 dell'articolo 3, di cui l'emendamento in esame proponeva la soppressione in ragione del carattere apparentemente ultroneo di tale disposizione. Esprime inoltre rammarico per l'assenza di una spiegazione a corredo dal mancato accoglimento dell'emendamento in esame, il quale non aveva ad oggetto la questione del green pass, ma solo le prerogative del ministro della salute. Nel prendere atto dell'estrema chiusura della maggioranza, stigmatizza il rifiuto di un confronto democratico ed esprime un sentimento di grave delusione.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 3.416.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, esprimendosi sull'emendamento Provenza 3.365, precedentemente accantonato, ne illustra un'ulteriore riformulazione.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere favorevole sulla nuova proposta di riformulazione.

  Angela IANARO (M5S) sottoscrive, a nome di tutti i deputati del MoVimento 5 Stelle appartenenti alla XII Commissione, l'emendamento Provenza 3.365 e ne accetta l'ulteriore riformulazione dell'emendamento Provenza 3.365.

  La Commissione approva l'emendamento Provenza 3.365 (Ulteriore nuova riformulazione) (vedi allegato).

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Lorefice 4.147 e Lepri 4.175 e sull'articolo aggiuntivo Noja 4.01, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione proposta, a seguito della quale gli emendamenti Lorefice 4.147 e Lepri 4.175 assumono, rispettivamente, la numerazione di articoli aggiuntivi 4.044 e 4.045.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Noja 4.01 (Nuova formulazione), Lorefice 4.044 (ex 4.147) (Nuova formulazione) e Lepri 4.045 (ex 4.175) (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, intervenendo sugli emendamenti Ferro 4.163 e Boldi 4.136, precedentemente accantonati, osserva che l'approfondimento svolto non ha consentito di formulare una riformulazione su cui esprimere parere favorevole. Pertanto, invita al ritiro i presentatori degli emendamenti in esame, esprimendo altrimenti parere contrario. Osserva peraltro che sul tema, su cui sono in corso studi che potrebbero portare ad un'evoluzione della conoscenza scientifica, è opportuno proporre un ordine del giorno, al fine di poter riesaminare successivamente la questione.

  Il sottosegretario Andrea COSTA, nell'esprimere parere conforme a quello del relatore, conferma la disponibilità del Governo all'accoglimento di eventuali ordini del giorno conseguenti al ritiro degli emendamenti in esame.

  Rossana BOLDI, presidente, ritira il suo emendamento 4.136.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 4.163.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Mandelli 5.26, a condizione che sia Pag. 29riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Roberto BAGNASCO (FI) dichiara di accettare la riformulazione proposta dal relatore.

  Fabiola BOLOGNA (CI), intervenendo sull'emendamento Mandelli 5.26, come riformulato, osserva che esso, includendo i farmacisti tra i soggetti abilitati a eseguire le vaccinazioni, creerà malumori per altre professionalità, come per esempio i medici di medicina generale. Osserva in proposito che fondamentale sarà l'utilizzo di équipe multidisciplinari, nel rispetto delle rispettive competenze. Occorre, a tal fine, un confronto tra le diverse professionalità coinvolte, al fine di evitare reciproche invasioni di campo e conseguenti incomprensioni, valorizzando invece la formazione e la cooperazione.

  Marcello GEMMATO (FdI) sottoscrive, a nome del suo gruppo, l'emendamento Mandelli 5.26, come riformulato.

  Elena CARNEVALI (PD), nel condividere la ratio sottostante la proposta di riformulazione dell'emendamento Mandelli 5.26, osserva come quest'ultimo sia peraltro fondamentalmente improntato all'esigenza di affrontare una situazione di evidente straordinarietà, non essendosi ancora completata la campagna vaccinale nel nostro Paese, ferma restando sul punto la necessità, a suo avviso, di mantenere sempre aperto un confronto tra tutte le categorie professionali a vario titolo coinvolte e i diversi soggetti interessati.
  Nell'esprimere apprezzamento per la limitazione, nella riformulazione dell'emendamento in esame, dell'applicazione delle disposizioni relative alla campagna vaccinale antinfluenzale per la stagione 2021/2022 esclusivamente ai soggetti di età non inferiore a 18 anni, per gli altri dovendosi invece fare ancora riferimento ai pediatri di famiglia, ricorda altresì che il gruppo del Partito Democratico ha presentato un'interrogazione presso la XII Commissione affinché non abbiano a ripetersi le disfunzioni registrate lo scorso anno, soprattutto in alcune specifiche regioni, in tema di reperimento delle dosi di vaccino.

  Mauro SUTTO (LEGA) sottoscrive l'emendamento Mandelli 5.26, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Mandelli 5.26, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Rossana BOLDI, presidente, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative, comunica che sul provvedimento, oltre al parere espresso dal Comitato per la legislazione, sono pervenuti i pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del regolamento, formula la seguente proposta di correzioni di forma, riferita agli articoli del decreto-legge:

  All'articolo 4, comma 1:

   alla lettera c), numero 1), capoverso 2, secondo periodo, le parole: «superiore 50 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «superiore al 50 per cento»;

   alla lettera e), numero 1), la parola: «SARS-COV2» è sostituita dalla seguente: «SARS-CoV-2».

  All'articolo 5:

   al comma 1, la parola: «SARSCoV-2» è sostituita dalla seguente: «SARS-CoV-2»;

   al comma 2, primo periodo, le parole: «testi antigenici» sono sostituite dalle seguenti: «test antigenici» e le parole: «decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73,» sono sostituite dalle seguenti: «decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106,»;

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   al comma 3, alinea, la parola: «apportare» è sostituita dalle seguenti: «sono apportate».

  All'articolo 11:

   al comma 1, le parole: «convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2018, n. 93» sono sostituite dalle seguenti: «convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106».

  La Commissione approva la proposta di correzioni di forma presentata dal relatore.

  Rossana BOLDI, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, la presidenza s'intende autorizzata al coordinamento formale del testo.
  Chiede, quindi, se ci siano interventi per dichiarazioni di voto sulla proposta di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea nonché di essere autorizzato a riferire oralmente in Assemblea. Nessuno chiedendo di intervenire, pone dunque in votazione la proposta di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea nonché di essere autorizzato a riferire oralmente in Assemblea.

  La Commissione approva.

  Rossana BOLDI, presidente, comunica che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle designazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 19.05.