CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 luglio 2021
633.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 17

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 27 luglio 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.45 alle 9.55 e dalle 10.40 alle 11.10.

SEDE REFERENTE

  Martedì 27 luglio 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 15.45.

Delega al Governo per l'efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le Corti d'appello.
C. 2435 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 luglio scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che i gruppi hanno provveduto ad effettuare le segnalazioni secondo quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi nella giornata di ieri (vedi allegato).
  Avverte poi che ha cessato di far parte della Commissione l'onorevole Bartolozzi e che, per il gruppo della Lega, è entrata a far parte della Commissione l'onorevole Billi.
  Comunica che il Presidente della Camera, facendo seguito alla sua lettera del 26 luglio scorso con la quale, in risposta alla Sua richiesta riferita ad una nota pervenuta dal deputato Colletti relativa alla dichiarazione di inammissibilità riferita al disegno di legge C. 2435, ha rappresentato le motivazioni poste a sostegno delle sue valutazioni, ha ritenuto di condividerle, ivi compresa la proposta di revisione del giudizio di inammissibilità del subemendamento Colletti 0.1.500.34, che deve pertanto ritenersi riammesso.
  Fa presente quindi che il Presidente della Camera, facendo seguito alla sua lettera con cui chiedeva elementi di conoscenza in ordine alle pronunce di inammissibilità relative agli articoli aggiuntivi Pag. 18Zanettin 14.026 e 14.027 nonché alle proposte subemendative 0.14.0500.7, 0.14.0500.8 e 0.14.0500.9, ha ritenuto di condividere le valutazioni della presidenza della Commissione in merito all'inammissibilità in questione.
  Comunica che il gruppo Forza Italia ha chiesto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi in data odierna, di ampliare il perimetro dell'intervento normativo del provvedimento in esame, al fine di includervi, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni in esso contenute e dagli emendamenti dichiarati ammissibili, anche il tema del reato di abuso di ufficio, di cui all'articolo 323 del codice penale, nonché quello delle definizioni di pubblico ufficiale, incaricato di pubblico servizio e persona esercente di pubblica necessità, di cui agli articoli 357, 358 e 359 del codice penale, applicabili ai reati contro la pubblica amministrazione.
  Avverte altresì che il deputato Colletti ha fatto pervenire cinque distinte richieste di ampliamento dell'intervento normativo del provvedimento, al fine di ricomprendervi, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni in esso contenute e dagli emendamenti dichiarati ammissibili: nella prima richiesta, le modifiche del titolo II – capo I del codice penale, rubricato «Dei delitti contro la pubblica amministrazione»; nella seconda richiesta, le modifiche della parte generale e della parte speciale del codice penale; nella terza richiesta, le modifiche in termini abrogativi riferite all'articolo 5 del codice di procedura penale, disciplinante la competenza per materia della Corte di assise; nella quarta richiesta, la previsione di una disciplina concernente il reclutamento di personale amministrativo non dirigenziale presso il Ministero della giustizia; nella quinta richiesta, le modifiche riferite alle modalità di controllo mediante mezzi elettronici adottate in esecuzione della misura degli arresti domiciliari, come prevista dall'articolo 275 bis del codice di procedura penale.
  Avverte infine che la Commissione procederà alle votazioni delle richieste di ampliamento sulla base dell'ordine in cui sono pervenute, partendo pertanto dalla richiesta di ampliamento presentata dal gruppo Forza Italia.

  Andrea COLLETTI (MISTO-L'A.C'È), intervenendo sull'ordine dei lavori e nel rilevare la stretta connessione fra alcune delle richieste da egli stesso presentate in ordine all'ampliamento del perimetro dell'intervento normativo e quella avanzata dal gruppo di Forza Italia, chiede alla presidenza se sia possibile seguire un ordine di votazione diverso rispetto a quello preannunciato. Ritiene infatti non proceduralmente corretto deliberare in primo luogo in merito alla proposta di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo avanzata dal Gruppo di Forza Italia che si riferisce a una singola fattispecie di reato, essendo a suo avviso necessario procedere prima alla votazione in merito alle sue richieste che presentano una richiesta di ampliamento di carattere più generale. Chiede pertanto che vengano poste in votazione preliminarmente la sua richiesta di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge anche alle modifiche della parte generale e della parte speciale del codice penale, nonché quella relativa alle modifiche del titolo II – capo I del codice penale, rubricato «Dei delitti contro la pubblica amministrazione».

  Martina PARISSE (CI), intervenendo per dichiarazione di voto sulle richieste di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo del provvedimento, preannuncia il voto contrario del suo gruppo su tutte le richieste avanzate. Sottolinea, al riguardo, come quella all'esame della Commissione sia un'importante riforma presentata dal Governo Draghi che certamente rappresenta un intervento normativo di estremo interesse per i cittadini con importanti ricadute anche sul sistema delle imprese e sul sistema produttivo. Sottolinea, altresì, che i fondi destinati all'Italia dal Recovery Fund sono condizionati anche alla realizzazione della riforma del processo penale e non soltanto a quella relativa al processo civile e al processo amministrativo. Pertanto Pag. 19 auspica una rapida approvazione del provvedimento.

  Walter VERINI (PD) chiede alla presidenza l'attivazione dell'impianto a circuito chiuso.

  Mario PERANTONI, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione dell'impianto a circuito chiuso.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), a nome del suo gruppo insiste per la votazione della richiesta di ampliamento del perimetro avanzata dal gruppo di Forza Italia respingendo le recenti spiacevoli illazioni strumentali da parte della stampa e sottolineando come la posizione del suo gruppo in merito alla materia oggetto dell'ampliamento richiesto sia nota sin dall'inizio dell'esame del disegno di legge presentato dall'allora Ministro Bonafede.

  Mario PERANTONI, presidente, dichiara di accogliere la richiesta avanzata dal deputato Colletti circa l'ordine di votazione delle richieste di ampliamento che quindi saranno sottoposte alle deliberazioni della Commissione, non sulla base dell'ordine di presentazione delle medesime, ma facendo riferimento al contenuto delle stesse.
  Verranno pertanto poste in votazione prima la richiesta avanzata dall'onorevole Colletti di ampliamento alle modifiche alla parte generale e alla parte speciale del codice penale, poi quella dello stesso on. Colletti riferita alle modifiche al titolo II – capo I del codice penale, rubricato «Dei delitti contro la pubblica amministrazione», e, successivamente, quella presentata dal gruppo di Forza Italia che incide solo su alcuni articoli del codice penale.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulle richieste di ampliamento avanzate dal collega Colletti.

  Andrea COLLETTI (MISTO-L'A.C'È) osserva come, se la Commissione dovesse approvare la sua richiesta di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo alle modifiche al codice penale, si dovrebbe riaprire la fase istruttoria e procedere a un nuovo ciclo di audizioni nonché alla fissazione di un nuovo termine per la presentazione di emendamenti. Ritiene, al riguardo, che anche il gruppo del Movimento 5 Stelle potrebbe concordare su una tale organizzazione dei lavori della Commissione.

  Alfredo BAZOLI (PD) dichiara il voto contrario del gruppo del Partito Democratico su tutte le richieste di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo così come già anticipato nel corso della riunione odierna dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresenti dei gruppi. Ritiene, infatti, che un eventuale ampliamento comprometterebbe senza dubbio l'approvazione della riforma del processo penale da parte dell'Assemblea prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari che il suo gruppo considera un obiettivo prioritario. Ribadisce pertanto la ferma contrarietà a qualsivoglia richiesta di ampliamento.

  Lucia ANNIBALI (IV) preannuncia il voto contrario a nome del suo gruppo su tutte le richieste di ampliamento del perimetro al fine di non compromettere l'approdo in Assemblea del disegno di legge delega del Governo che affronta questioni assai dirimenti sia sul piano procedurale che su quello del diritto sostanziale.

  Enrico COSTA (Misto-A-+E-RI) nel condividere l'opinione del collega Zanettin che ritiene che l'inammissibilità delle sue proposte emendative sia stata determinata da una valutazione eccessivamente rigorosa da parte della presidenza, preannuncia tuttavia il voto contrario della sua componente sulle richieste di ampliamento del perimetro. Non giudica infatti praticabile l'idea di rischiare di allungare all'infinito i tempi dell'esame del provvedimento in discussione a causa del conseguente abbinamento di altre proposte di legge e della riapertura del termine per la presentazione di ulteriori proposte emendative sullo specifico tema oggetto di eventuale ampliamento, da Pag. 20cui deriverebbe necessariamente la modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea. Al riguardo ritiene che in tale delicato frangente debba prevalere la necessità di una rapida approvazione della riforma del processo penale e della prescrizione nel rispetto dei tempi indicati dal Governo e recentemente confermati dal Consiglio dei ministri.

  Federico CONTE (LEU) preannuncia il voto contrario a nome del suo gruppo sull'ipotesi di allargamento del perimetro dell'intervento normativo all'esame della Commissione pur comprendendo le ragioni a sostegno delle relative richieste. Ciò nonostante ritiene che le materie per le quali si chiede l'ampliamento siano del tutto disomogenee rispetto al contenuto del disegno di legge delega all'esame della Commissione che ha, peraltro, a disposizione tempi assai stretti per conseguire il miglior equilibrio possibile tra chi desidera eliminare lo spettro di un «processo eterno» e chi non vuole correre il rischio di insopportabili condoni.
  Ricorda come restino comunque da esaminare numerose proposte emendative segnalate dai diversi gruppi, sulle quali la Commissione, pur nella ristrettezza dei tempi previsti, potrà svolgere una riflessione attenta senza compromettere l'inizio della discussione in Assemblea della riforma.

  Andrea COLLETTI (MISTO-L'A.C'È) chiede alla presidenza se risulti pervenuta la sostituzione della collega Aiello attualmente impegnata nei lavori della Commissione antimafia.

  Mario PERANTONI, presidente, nel replicare al collega Colletti, fa presente che prima di procedere alle votazioni darà conto delle richieste di sostituzione pervenute.

  Eugenio SAITTA (M5S), nel sottolineare come la riforma avanzata dalla ministra Cartabia con gli emendamenti governativi sia certamente migliorabile, preannuncia il voto contrario a nome del suo gruppo sulle richieste di ampliamento del perimetro normativo auspicando che la Commissione possa svolgere un costruttivo lavoro di sintesi delle proposte emendative segnalate.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), nel modificare parzialmente l'orientamento contrario precedentemente espresso, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla richiesta del collega Colletti di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge alle modifiche della parte generale e della parte speciale del codice penale, nonché su quella relativa alle modifiche del titolo II – capo I del codice penale, rubricato «Dei delitti contro la pubblica amministrazione».

  Francesco FORCINITI (MISTO-L'A.C'È), alla luce del dibattito fin qui svolto, stigmatizza lo scarso interesse della Commissione a svolgere un lavoro di qualità dal momento che il provvedimento in esame è un disegno di legge e non un decreto-legge in scadenza. A suo avviso finora la Commissione non ha prodotto alcun risultato degno di nota. Sottolinea, più in generale, come le richieste di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo da parte della sua componente siano funzionali a consentire alla Commissione di avere una visione più ampia delle criticità in discussione. Non comprende pertanto le ragioni, da più parti prospettate, che sottolineano l'esigenza di garantire l'approvazione del disegno di legge delega prima della sospensione estiva avanzando quindi l'ipotesi che si tratti posizioni meramente ideologiche. Ritiene che la Commissione Giustizia nell'esame del disegno di legge del Governo abbia una responsabilità enorme nei confronti del Paese. Fa presente, in particolare, che le richieste di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo non hanno lo scopo di ostacolare l'approvazione della riforma del processo penale ma di migliorarla. Al riguardo, rivolge un appello ai colleghi del Movimento 5 Stelle che, a suo giudizio, dovrebbero cogliere l'occasione per un'ulteriore riflessione circa le possibilità di miglioramento del testo.

  Franco VAZIO (PD), relatore, ritenendo di poter interpretare anche il pensiero della Pag. 21collega Sarti, con riferimento alle considerazioni svolte dal collega Forciniti non ritiene accettabile che si giudichi pessimo il lavoro svolto fin qui dalla Commissione Giustizia e ritiene meramente ostruzionistiche le richieste avanzate dal deputato Colletti. Al riguardo ricorda come la riforma della giustizia rappresenti la spina dorsale del Piano nazionale di ripresa a resilienza (PNRR) e che i tempi di approvazione di tale riforma saranno decisi dalla Commissione. Ribadisce, infine, di non ritenere accettabile giudicare pessimo il lavoro fin qui svolto dalla Commissione.

  Giulia SARTI (M5S), relatrice, nel far presente che non è richiesta l'interpretazione del pensiero altrui, ritiene che le richieste di ampliamento presentate siano del tutte legittime e certamente animate dallo spirito di garantire una discussione ampia e approfondita al fine di pervenire a una riforma migliore. Fa presente tuttavia che il suo gruppo è contrario all'ampliamento alle tematiche indicate, pur ritenendo che il provvedimento in esame necessiti di essere modificato. Rammenta quindi che la Commissione ha da tempo avviato l'esame del provvedimento e che il 4 maggio scorso sono state presentate dai gruppi parlamentari le proposte emendative al disegno di legge. Nel ritenere dirimente che il dibattito parlamentare resti centrale, ricorda come nel PNRR sia indicata come necessaria soprattutto la riforma del processo civile che a suo giudizio richiederà altrettanta attenzione da parte del Parlamento.

  Mario PERANTONI, presidente, prima di procedere alle previste votazioni, dà conto delle sostituzioni pervenute da parte dei gruppi. Pone quindi in votazione la richiesta, avanzata dal deputato Colletti, di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge, al fine di includervi, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni in esso contenute e dagli emendamenti dichiarati ammissibili, anche le modifiche della parte generale e della parte speciale del codice penale.

  La Commissione respinge la richiesta di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge anche alle modifiche della parte generale e della parte speciale del codice penale.

  Mario PERANTONI, presidente, pone in votazione la richiesta, avanzata dal deputato Colletti, di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge, al fine di includervi, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni in esso contenute e dagli emendamenti dichiarati ammissibili, anche le modifiche del titolo II – capo I del codice penale, rubricato «Dei delitti contro la pubblica amministrazione».

  La Commissione respinge la richiesta di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge anche alle modifiche del titolo II – capo I del codice penale, rubricato «Dei delitti contro la pubblica amministrazione».

  Andrea COLLETTI (MISTO-L'A.C'È) osserva che, se il gruppo del M5S avesse votato a favore della richiesta di ampliamento appena respinta, probabilmente i lavori della Commissione sarebbero slittati al mese di settembre se non addirittura oltre. Ritiene assurdo il comportamento dei colleghi del Movimento cinque stelle, che manifestando la propria doppiezza, sono contrari solo a parole alla riforma prospettata dal Governo Draghi. Preannuncia, infine, il voto contrario della sua componente sulla richiesta di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo, presentata dal gruppo di Forza Italia, in quanto questa riguarda un'unica fattispecie di reato o forse soltanto alcuni soggetti.

  Mario PERANTONI, presidente, pone in votazione la richiesta di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo del provvedimento in esame avanzata dal gruppo di Forza Italia, al fine di includervi, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni in esso contenute e dagli emendamenti dichiarati ammissibili, anche il tema del reato di abuso di ufficio, di cui all'articolo 323 del codice penale, nonché quello delle definizioni di pubblico ufficiale, incaricato di pubblico servizio e persona Pag. 22 esercente un servizio di pubblica necessità, di cui agli articoli 357, 358 e 359 del codice penale, applicabili ai reati contro la pubblica amministrazione.

  La Commissione respinge la richiesta di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge in esame anche al tema del reato di abuso di ufficio, di cui all'articolo 323 del codice penale, nonché quello delle definizioni di pubblico ufficiale, incaricato di pubblico servizio e persona esercente di pubblica necessità, di cui agli articoli 357, 358 e 359 del codice penale, applicabili ai reati contro la pubblica amministrazione.

  Mario PERANTONI, presidente, pone in votazione la richiesta, avanzata dal deputato Colletti, di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge, al fine di includervi, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni in esso contenute e dagli emendamenti dichiarati ammissibili, anche le modifiche in termini abrogativi riferite all'articolo 5 del codice di procedura penale, disciplinante la competenza per materia della Corte di assise.

  La Commissione respinge la richiesta, avanzata dal deputato Colletti, di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge anche alle modifiche in termini abrogativi riferite all'articolo 5 del codice di procedura penale, disciplinante la competenza per materia della Corte di assise.

  Mario PERANTONI, presidente, pone in votazione la richiesta, avanzata dal deputato Colletti, di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge, al fine di includervi, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni in esso contenute e dagli emendamenti dichiarati ammissibili, anche la previsione di una disciplina concernente il reclutamento di personale amministrativo non dirigenziale presso il Ministero della giustizia.

  La Commissione respinge la richiesta, avanzata dal deputato Colletti, di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge anche alla previsione di una disciplina concernente il reclutamento di personale amministrativo non dirigenziale presso il Ministero della giustizia.

  Mario PERANTONI, presidente, pone in votazione la richiesta, avanzata dal deputato Colletti, di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge, al fine di includervi, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni in esso contenute e dagli emendamenti dichiarati ammissibili, anche le modifiche riferite alle modalità di controllo mediante mezzi elettronici adottate in esecuzione della misura degli arresti domiciliari, come prevista dall'articolo 275 bis del codice di procedura penale.

  La Commissione respinge la richiesta, avanzata dal deputato Colletti, di ampliamento dell'intervento normativo del disegno di legge anche alle modifiche riferite alle modalità di controllo mediante mezzi elettronici adottate in esecuzione della misura degli arresti domiciliari, come prevista dall'articolo 275 bis del codice di procedura penale.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, come concordato nella riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione sarà quindi convocata al termine della seduta pomeridiana dell'Assemblea per proseguire l'esame del provvedimento.

  La seduta termina alle 16.25.