CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 luglio 2021
628.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 33

RISOLUZIONI

  Martedì 20 luglio 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 13.30.

7-00638 Frassinetti: In materia di inclusione di studenti con disabilità.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Paola FRASSINETTI (FDI), premesso che la risoluzione a sua firma nasce dall'ascolto di tante associazioni che si occupano di studenti con disabilità, ricorda che il decreto interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020 ha introdotto un nuovo modello nazionale di Piano educativo individualizzato (Pei) e nuove modalità di assegnazione delle misure di sostegno degli alunni con disabilità. Il decreto, inoltre, ha ridefinito sia la composizione sia i compiti del gruppo di lavoro operativo per l'inclusione.
  Chiarisce che la risoluzione in discussione è finalizzata a mettere in luce alcune criticità del nuovo ordinamento, associate in primo luogo al nuovo modello nazionale di Piano educativo individualizzato. Si riferisce, in particolare, alla riduzione dell'orario scolastico, all'esonero degli studenti, alla nuova composizione del Gruppo di lavoro operativo per l'inclusione, al meccanismo di assegnazione delle ore di sostegno, alla formalizzazione di ore di lezione fuori dalla classe per l'alunno con disabilità e all'improbabile definizione di Piani educativi individualizzati provvisori per i nuovi alunni con disabilità certificata, in ingresso nel mondo scolastico.
  Esprime in proposito il timore che le nuove previsioni possano comportare una minore inclusione e una minore partecipazione alla vita di classe degli studenti con disabilità. Il timore riguarda soprattutto la disposizione dell'articolo 10, comma 2, lettera d), del suddetto decreto interministeriale, la quale, in totale controtendenza Pag. 34rispetto al corso naturale del processo di integrazione, affida ai docenti della classe la decisione di adottare l'esonero dello studente. Fa presente che molte famiglie hanno manifestato perplessità rispetto a questa previsione, chiedendosi quali attività potranno essere svolte dagli studenti esonerati e se ne saranno poi davvero previste e con quali modalità.
  Ritiene che un'altra criticità del nuovo regime stia nella nuova composizione del Gruppo di lavoro operativo per l'inclusione, al quale i genitori dell'alunno con disabilità possono partecipare soltanto per esprimere opinioni, senza potere decisionale, nonostante siano le persone più indicate per rappresentare le necessità dei figli.
  Una terza criticità si rinviene, a suo avviso, nel meccanismo adottato per l'assegnazione delle ore di sostegno, che non le appare idoneo ad assicurare il conseguimento degli obiettivi di apprendimento fissati nei percorsi personalizzati.
  Con riguardo agli impegni chiesti al Governo con la risoluzione, ricorda che essi sono volti a ottenere che, piuttosto che di «esonero e riduzione degli orari», si parli di «altre attività», affinché non si arrivi all'esclusione degli alunni con disabilità dalle classi comuni, il che rischierebbe di condurre alla ricostituzione di classi differenziali. Sono volti inoltre a ottenere la partecipazione dei genitori al Gruppo di lavoro operativo per l'inclusione in qualità di membri a pieno titolo; e a sollecitare iniziative per l'assegnazione di risorse finanziarie in misura coerente con le capacità e le potenzialità di ciascun singolo studente interessato, al fine di garantire il suo successo formativo. Con gli impegni, infine, si chiede al Governo di assicurare la costituzione di laboratori dove lavorino in compresenza alunni con disabilità e alunni senza disabilità, in modo da realizzare una situazione di reale inclusione.

  Valentina APREA (FI) ritiene fondate le questioni sollevate dalla risoluzione, che investono una materia oltremodo delicata, quella dell'inclusione degli studenti con disabilità, che non deve essere affrontata ponendo limitazioni e o semplificando le soluzioni. La via da percorrere, a suo avviso, è quella della personalizzazione dei percorsi: dell'individuazione, cioè, di percorsi studiati ad personam per facilitare lo sviluppo delle potenzialità degli studenti con disabilità. Con riguardo agli impegni chiesti al Governo dalla risoluzione, esprime particolare apprezzamento per quello che promuove la costituzione di laboratori dove lavorino in compresenza alunni con disabilità e alunni senza disabilità. Ritiene che su questo punto si potrebbe pensare a una formulazione più propositiva. Si tratta di contesti in cui si realizza la cosiddetta peer education, ovvero il processo educativo è promosso tra pari, senza il docente, il che è stimolante per gli studenti con disabilità e costituisce un'importante opportunità di crescita etica e civile per gli studenti che non hanno disabilità. Fa presente che queste esperienze sono potenzialmente molto più efficaci oggi che la tecnologia – e si tratta qui di dotare le scuole delle necessarie strumentazioni tecnologiche – fornisce molti validi ausili compensativi per il superamento di disabilità: pensa ad esempio ai software per la scrittura sotto dettatura. In conclusione, preannuncia il sostegno del suo gruppo alla risoluzione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), pur apprezzando lo spirito della risoluzione, alla quale ritiene giusto aderire, evidenzia la necessità di approfondire la riflessione sulle implicazioni connesse all'attuazione degli impegni. Ricordando che occorre contemperare le esigenze del mondo ideale con quelle del mondo possibile, sottolinea la necessità di verificare – per esempio – l'effettiva realizzabilità di laboratori come quelli immaginati nella risoluzione, che presenta questioni pratiche, per esempio per gli aspetti della sicurezza, che devono essere affrontati.

  Simona VIETINA (CI) esprime apprezzamento per la risoluzione, essendo personalmente favorevole a ogni iniziativa per la reale inclusione degli alunni con disabilità, che rischiano invece l'esclusione dalla comunità scolastica. Ricorda peraltro che a volte riduzioni di orario ed esoneri sono necessari per esigenze specifiche dello studente, Pag. 35 per esempio per seguire trattamenti sanitari. Esprime poi l'avviso che i genitori devono poter partecipare in modo attivo al gruppo di lavoro operativo per l'inclusione, in quanto le iniziative di formazione da adottare non possono prescindere da un'autentica conoscenza dei problemi degli studenti. Conclude sottolineando la necessità che le risorse a disposizione delle scuole siano commisurate al raggiungimento di un buon livello di autonomia.

  Gabriele TOCCAFONDI (IV), apprezzato il contenuto della risoluzione, rispetto alla finalità generale, senz'altro condivisibile, rileva l'opportunità che il Ministero dell'istruzione si esprima al riguardo. Si dice certo che non ci sia alcuna intenzione, al Ministero, di tornare alle classi differenziate o speciali, ma rileva che alcuni contenuti del decreto ministeriale n. 182 hanno sollevato preoccupazione e perplessità e reputa il caso affrontare la questione. Considera quindi opportuna la discussione della risoluzione in titolo.

  Gianluca VACCA (M5S), evidenziata l'importanza del tema e trovato giusto il ricorso, per affrontarlo, allo strumento della risoluzione parlamentare, si dice d'accordo con chi ritiene necessario approfondire le questioni, in vista della migliore formulazione della risoluzione, e innanzitutto svolgere un'interlocuzione con il Ministero dell'istruzione in merito alle criticità del nuovo regime evidenziate con la risoluzione.

  Daniele BELOTTI (LEGA), unendosi a quanti hanno evidenziato l'importanza del tema oggetto della risoluzione, si dice anche d'accordo sulla necessità di un approfondimento delle diverse questioni e sul modo migliore di affrontarle e di risolverle.

  Vittoria CASA, presidente, premesso di associarsi a quanti hanno espresso giudizi positivi sulla finalità della risoluzione, concorda sull'esigenza di approfondire alcuni contenuti del decreto interministeriale del 20 dicembre 2020: pensa soprattutto al «debito di funzionamento» e alla necessità di riflettere sul ruolo di tutte le figure – siano di personale docente o non docente – chiamate a prendersi cura dell'inclusione degli studenti con disabilità.
  Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 luglio 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 13.50.

Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente.
C. 3156 cost., approvata dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla I Commissione sul testo della proposta di legge costituzionale C. 3156, approvata dal Senato, recante modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione, in materia di tutela dell'ambiente. Avverte che il provvedimento trasmesso dal Senato è stato adottato dalla I Commissione come testo base e non è stato poi modificato nella fase emendativa. Dà quindi la parola al relatore, on. Vacca, per la relazione introduttiva e – se è pronto – per la proposta di parere.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, riferisce che il progetto di legge costituzionale all'esame (C. 3156) proviene dal Senato, che l'ha approvato in un testo unificato elaborato a partire dai disegni di legge S. 83 e abbinati. Il provvedimento modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione per introdurvi la tutela dell'ambiente.
  Segnala che le norme non hanno profili di competenza della VII Commissione. Alla Pag. 36proposta di legge del Senato (C. 3156) erano state però abbinate altre proposte di legge costituzionale, una delle quali – la proposta C. 143 Paolo Russo – era assegnata anche alla VII Commissione in sede consultiva. Ricorda che, nel corso dell'esame in sede referente, in I Commissione, sono state respinte tutte le proposte emendative presentate al testo base.
  Passando al contenuto del provvedimento, evidenzia che il progetto di legge costituzionale approvato dal Senato si compone di tre articoli.
  L'articolo 1 modifica l'articolo 9. Ricorda che attualmente l'articolo 9 suona: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.» Fa notare che il riferimento all'ambiente non è espressamente contenuto nella Costituzione del 1948. Si parla di tutela del «paesaggio» e della «salute». La proposta in esame introduce un nuovo comma nell'articolo 9, al fine di includere tra i Principi fondamentali anche il dovere di tutela dell'ambiente. Pertanto, accanto a quello della tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, già richiamato dal secondo comma dell'articolo 9, con la proposta in esame si attribuisce alla Repubblica anche il compito della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Viene inoltre inserito nello stesso articolo il principio che la legge dello Stato deve disciplinare i modi e le forme di tutela degli animali.
  L'articolo 2 della proposta in esame modifica a sua volta l'articolo 41 della Costituzione, che detta principi in materia di esercizio dell'iniziativa economica. Attualmente i primi due commi stabiliscono che l'iniziativa economica privata è libera e che non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. La proposta di legge interviene sul secondo comma per aggiungere che l'iniziativa economica privata non può svolgersi neanche in danno alla salute e all'ambiente: questi due limiti vengono preposti, nell'elenco, a quelli già previsti: ovvero la sicurezza, la libertà e la dignità umana.
  Una seconda modifica all'articolo 41 investe il terzo comma. Attualmente questo stabilisce che «La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali». La proposta in esame aggiunge al parametro dei fini sociali quello dei fini ambientali, in modo che l'articolo venga a leggersi così: «La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali».
  L'articolo 3 reca una clausola di salvaguardia per l'applicazione del principio di tutela degli animali, come introdotto dal progetto di legge costituzionale, alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano. In sostanza, si sancisce che la legge dello Stato che dovrà disciplinare i modi e le forme di tutela degli animali – in base al novellato articolo 9 della Costituzione – si applichi alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano nei limiti delle competenze legislative ad esse riconosciute dai rispettivi statuti.
  Formula, in conclusione, una proposta di parere favorevole.

  Patrizia PRESTIPINO (PD), premesso che quello trattato dal provvedimento in esame è un tema che le sta particolarmente a cuore, evidenzia che aver introdotto in Costituzione una disposizione a tutela non solo dell'ambiente ma degli animali è una conquista di civiltà. Con questa norma costituzionale, gli animali, finalmente, non sono guardati e considerati alla stregua di oggetti, ma innalzati e riconosciuti come esseri senzienti, capaci quindi di provare piacere e dolore, come peraltro avviene già in molti altri Paesi. Preannuncia quindi il voto convintamente favorevole sul provvedimento: un provvedimento che, pur non toccando direttamente l'ambito di competenza della VII Commissione, gli si avvicina, in quanto qualifica gli animali quale patrimonio da salvaguardare al pari di quello storico, artistico e paesaggistico.

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  Paola FRASSINETTI (FDI), associandosi alla deputata Prestipino, sottolinea come quello della protezione degli animali sia un tema caro anche al suo gruppo parlamentare. Ricorda, in proposito, che, quando la Commissione discusse dell'introduzione dell'educazione civica nelle scuole, la sua proposta di legge prevedeva di far rientrare nei programmi di educazione civica anche l'educazione al rispetto per gli animali. Apprezza, pertanto, che il principio entri finalmente nella Costituzione e che la tutela degli animali sia definitivamente sancita.

  Valentina APREA (FI), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo, ricorda che la protezione degli animali e l'attenzione al loro benessere è stata un cavallo di battaglia anche del suo gruppo parlamentare, specialmente per l'impegno della deputata Brambilla, che si è sempre battuta affinché il loro rispetto fosse garantito a ogni livello.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 14.05.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 20 luglio 2021.

Ridefinizione della missione e dell'organizzazione del Sistema di Istruzione e formazione tecnica superiore in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
C. 544-2387-2692-2868-2946-3014-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 14.10 alle 14.40.