CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 luglio 2021
625.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 129

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 15 luglio 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 13.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che, per il gruppo LEU, è entrato a far parte della Commissione il deputato Devis Dori.

Programma di lavoro della Commissione per il 2021 – Un'Unione vitale in un mondo fragile.
COM(2020)690 final.
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2021.
Doc. LXXXVI, n. 4.
(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei documenti in oggetto.

  Marco MAGGIONI (LEGA), relatore, ricorda che la relazione programmatica è esaminata congiuntamente con il programma di lavoro, secondo quanto prevede il parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010. La procedura prevede che tutte le Commissioni permanenti (per i profili ricadenti nell'ambito delle rispettive competenze) esprimano un parere, mentre l'esame generale è svolto dalla Commissione Politiche dell'UE, che presenta una relazione all'Assemblea; la discussione in Assemblea di norma si conclude con l'approvazione di atti di indirizzo al Governo.
  Fa presente che la relazione programmatica per il 2021 è stata trasmessa al Parlamento il 24 giugno 2021, con un ritardo quindi di quasi sei mesi rispetto al termine di presentazione previsto dalla normativa vigente. Tale ritardo appare giustificato, come segnalato nelle premesse del Pag. 130documento, dall'aggiornamento degli impegni alla luce degli indirizzi politici espressi dalla nuova compagine governativa, anche attraverso l'istituzione di nuove strutture e la ridefinizione delle competenze di quelle esistenti. Ritiene tuttavia necessario sottolineare l'importanza del rispetto dei tempi di trasmissione del documento per consentire al Parlamento la valutazione dell'impostazione complessiva della politica europea del Governo, nella fase ex ante di programmazione e di definizione degli orientamenti, nel quadro dell'esame delle priorità della Commissione europea, e la formulazione di indirizzi. Ciò consente peraltro un esame a monte del programma di lavoro della Commissione prima che inizi la sua effettiva attuazione; nel caso del programma per il 2021, infatti, molte delle iniziative preannunciate dalla Commissione sono già state presentate e hanno iniziato l'iter di esame presso le istituzioni europee.
  Sottolinea che l'esame del programma di lavoro della Commissione e della relazione programmatica del Governo rappresenta un passaggio cruciale per la partecipazione del Parlamento alla definizione delle linee di azione della politica europea dell'Italia e assume una rilevanza strategica nella discussione di temi e questioni che incideranno sul futuro dell'Unione nei prossimi anni.
  Passando a descrivere il programma di lavoro della Commissione europea per il 2021, evidenzia che esso si concentra sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: un green deal europeo; una UE pronta per l'era digitale; un'economia al servizio delle persone; una UE più forte nel mondo; la promozione dello stile di vita europeo; un nuovo slancio per la democrazia europea. Per ciascuna priorità sono declinate le proposte legislative, che abbracciano un ampio spettro di temi; per tale ragione, l'esame parlamentare del programma di lavoro della Commissione europea, unitamente a quello della relazione programmatica del Governo, costituisce un'occasione per discutere anche delle modifiche legislative nelle varie politiche settoriali e orizzontali.
  Fa presente che nel programma di lavoro, la Commissione premette che si concentrerà su un duplice obiettivo per il 2021: in primo luogo, continuerà a prodigare tutto il suo impegno per gestire la crisi, proseguendo gli sforzi per trovare, finanziare e garantire un vaccino sicuro e accessibile per tutti in Europa e nel mondo; parallelamente, la Commissione evidenzia l'opportunità offerta dal piano NextGenerationEU, insieme al bilancio pluriennale UE 2021-2027, non solo di riparare i danni e di sostenere le persone più colpite dalla crisi, ma anche di realizzare e costruire un modo migliore di vivere per l'UE di domani.
  Segnala che la Commissione annuncia in particolare che lavorerà intensamente con gli Stati membri per preparare e attuare i Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) e che presenterà proposte ambiziose sulle nuove fonti di entrate per il bilancio dell'UE. A tal riguardo, ricorda che ad oggi sono stati ufficialmente presentati 25 Piani nazionali e che dodici di questi, tra cui quello italiano, sono stati formalmente approvati dal Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021.
  Ricorda altresì che il 9 maggio 2021, in occasione della Giornata dell'Europa, è stata inaugurata la Conferenza sul futuro dell'Europa e che la prima sessione della Plenaria, a cui partecipano due componenti della XIV Commissione, si è svolta il 19 giugno 2021. Si tratta di un'occasione importante per riflettere, attraverso un esperimento inedito, delle prospettive e delle possibili riforme dell'UE. La Commissione, anche attraverso l'indagine conoscitiva in corso, avrà la possibilità di monitorare l'attività della Conferenza e di definire posizioni da veicolare sulle varie tematiche.
  Passa poi ad una breve disamina dei principali aspetti dei documenti all'esame della Commissione, per i cui contenuti rimanda alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Rileva che il programma della Commissione europea per il 2021 ribadisce la centralità dell'attuazione del Green deal, presentato Pag. 131 nel mese di dicembre 2019 per rendere l'Unione europea climaticamente neutra entro il 2050. Segnala che in tale ambito la Commissione europea ha presentato nella giornata di ieri un pacchetto di proposte, c.d. «Fit for 55», che include, tra l'altro, la revisione del sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS), della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici, nonché del regolamento sui livelli di emissione di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi.
  Nella relazione programmatica, il Governo italiano segnala che monitorerà gli sviluppi del pacchetto e delle iniziative in esso previste, con particolare riguardo al nuovo sistema di scambio di quote (ETS) e al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, per le rilevanti interconnessioni dei macro-obiettivi climatici fissati dall'UE con le politiche energetiche nazionali, con lo sviluppo di politiche industriali sostenibili, con la trasformazione sostenibile della mobilità e la riqualificazione del patrimonio immobiliare nazionale tramite interventi di miglioramento dell'efficienza energetica e il potenziamento degli impianti per le fonti rinnovabili. Intende inoltre lavorare alla revisione della normativa in materia di tassazione dell'energia.
  Per quanto concerne la seconda tematica legata alla digitalizzazione, la Commissione europea prefigura una tabella di marcia recante gli obiettivi per il 2030 per quanto concerne la connettività, le competenze e i servizi pubblici digitali, la cui realizzazione deve essere fondata su una serie di principi: diritto alla riservatezza e alla connettività, libertà di espressione, libera circolazione dei dati e cibersicurezza. Tali obiettivi sono stati successivamente precisati con la Bussola per il digitale 2030.
  Fa presente che il tema della diffusione e dell'accesso digitale ai servizi della PA è particolarmente approfondito anche nella Relazione programmatica del Governo, nella quale sono indicate, tra l'altro, le seguenti azioni prioritarie per il 2021: attuazione di investimenti per il miglioramento della qualità dei servizi; promozione della cultura dell'accessibilità e dell'efficienza attraverso l'indicazione alle PA di procedure, metodologie e strumenti di supporto atte a implementare al meglio servizi pienamente accessibili; diffusione capillare della Piattaforma dei pagamenti pagoPA e implementazione dell'App IO; diffusione delle piattaforme SPID, CIE, ANPR per semplificare e migliorare l'efficienza dell'azione amministrativa tramite l'offerta di servizi digitali ai cittadini, nonché l'interoperabilità delle piattaforme in uso dalle amministrazioni.
  Segnala che la relazione programmatica del Governo approfondisce, inoltre, il tema della connettività per i profili relativi al tema della realizzazione e della sicurezza dell'infrastruttura del 5G.
  Il programma 2021 della Commissione europea prevede, altresì, l'adozione di una serie di misure in vari ambiti: la sicurezza, la responsabilità, i diritti fondamentali e gli aspetti relativi ai dati dell'intelligenza artificiale, una legge sui dati per stabilire le giuste condizioni per un migliore controllo e condizioni per la condivisione dei dati per i cittadini e le imprese. Il programma della Commissione europea prevede infine che l'UE continui ad adoperarsi per un accordo internazionale finalizzato a un sistema fiscale equo che fornisca entrate sostenibili a lungo termine.
  Per quanto riguarda le tematiche che vanno sotto il nome «un'economia al servizio delle persone», la Commissione europea, nel ricordare come sia essenziale per l'UE che una crisi sanitaria ed economica non si trasformi in una crisi sociale, afferma l'importanza che il programma di lavoro, congiuntamente con la piena attuazione e l'utilizzo del programma SURE, permetta ai lavoratori di mantenere il loro reddito e alle imprese il proprio personale. In tale contesto, segnala che una delle iniziative chiave preannunciate dal programma è stata adottata, ossia il piano d'azione per l'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali.
  Rileva che il programma fa riferimento, altresì, all'approfondimento dell'Unione economica e monetaria, in particolare mediante progressi nell'Unione dei mercati dei capitali e nell'Unione bancaria.
  Al riguardo, ricorda che la Relazione programmatica del Governo dedica ampio Pag. 132spazio alla riforma dell'Unione economica e monetaria, annunciando l'impegno, tra l'altro, del Governo per promuovere un'ampia riforma delle regole fiscali europee, atteso che, secondo l'Esecutivo, le regole del Patto di stabilità e crescita avrebbero mostrato, negli anni, diversi limiti, tra cui l'incompletezza e l'asimmetria del Patto, l'insufficiente anti-ciclicità delle regole e la loro eccessiva dipendenza da variabili non osservabili. Sottolinea come si tratti di una questione rilevante sulla quale occorrerà, a suo avviso, svolgere una riflessione nei prossimi mesi, anche tenuto conto del fatto che la clausola di salvaguardia generale del Patto sarà attiva per il 2022.
  Nell'ambito della tematica «un'Europa più forte nel mondo», la Commissione intende adoprarsi affinché l'UE guidi la risposta globale per garantire un vaccino sicuro e accessibile per tutti, rafforzi il sistema multilaterale mondiale fondato su regole e i partenariati bilaterali, regionali e globali, e continui a dare priorità al vicinato orientale e meridionale, ai Balcani occidentali e all'Africa. A tale proposito, ricorda che la Commissione ha già presentato delle importanti comunicazioni che erano state preannunciate nel programma di lavoro e in particolare: una comunicazione sul rafforzamento del contributo dell'UE al multilateralismo fondato su regole, con particolare riferimento ai processi di riforma dell'Organizzazione mondiale della sanità e dell'Organizzazione mondiale del commercio; una comunicazione relativa alla nuova Agenda per il Mediterraneo; una comunicazione sugli aiuti umanitari dell'UE, che si concentrerà in particolare sulle nuove modalità di collaborazione con i paesi partner. Nell'ambito dell'azione dell'Italia nel contesto della dimensione esterna dell'UE, la relazione programmatica del Governo indica come prioritario il processo di integrazione dei Balcani occidentali, per il quale il Governo continuerà in particolare a sostenere l'avvio operativo dei negoziati di adesione con Albania e Repubblica della Macedonia del Nord, sollecitando un'accelerazione dei negoziati di adesione con la Serbia e con il Montenegro e favorendo il rilancio della prospettiva europea della Bosnia-Erzegovina e del Kosovo. Il Governo intende poi promuovere un nuovo approccio, in particolare, promuovendo una riflessione volta a riconoscere una nuova centralità del Mediterraneo al fine di: mitigare gli effetti negativi della pandemia da Covid-19, sostenere la crescita economica, favorire la creazione di posti di lavoro e rafforzare la stabilità nell'area, anche in ottica migratoria. Il Governo intende, inoltre, contribuire a rafforzare la posizione unitaria della UE sulle principali questioni internazionali, valorizzando la prospettiva italiana per la stabilizzazione della Libia e continuando a svolgere un ruolo propulsivo nei confronti di tutti gli attori coinvolti, con particolare riferimento ai Paesi vicini. Infine, nell'ambito della politica commerciale, il Governo intende favorire il rilancio delle relazioni commerciali transatlantiche, basate sul dialogo tra UE e USA, lo sviluppo di un partenariato commerciale UE-Cina, lavorando al contempo per meglio tutelare le imprese italiane da fenomeni di concorrenza sleale.
  Con riferimento alle iniziative condotte nell'ambito della Politica di sicurezza e difesa comune (PSDC) dell'UE, nella relazione programmatica il Governo indica, tra l'altro, le seguenti priorità: favorire lo sviluppo delle missioni dell'UE in ambito PSDC; promuovere l'efficace applicazione degli strumenti volti al rafforzamento della difesa europea, quali la cooperazione rafforzata nell'ambito della difesa (PESCO) e la revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD); impostare, anche sulla base dell'Accordo di commercio e cooperazione, nuove relazioni con il Regno Unito che tengano conto del fatto che Londra resterà un Paese alleato e un importante partner commerciale.
  Sottolinea che nell'ambito dell'obiettivo prioritario della promozione dello stile di vita europeo, la Commissione europea richiama il lavoro avviato alla fine dello scorso anno per rafforzare il quadro normativo e gli strumenti dell'Unione e nella risposta alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Il programma affronta, inoltre, il tema dello spazio Schengen e del rispetto della libera circolazione Pag. 133delle persone senza controlli alle frontiere interne, preannunciando le iniziative presentate all'inizio di luglio, che prevedono, tra l'altro, la riforma del meccanismo di valutazione e monitoraggio per verificare l'applicazione dell'acquis di Schengen. La Commissione europea pone, altresì l'accento sul proseguimento dei lavori per il Nuovo patto sulla migrazione e l'asilo, annunciando una serie di misure in materia di migrazione legale, compreso un pacchetto «talenti e competenze» e, nell'ambito di quest'ultimo, una revisione della direttiva sui soggiornanti di lungo periodo e un riesame della direttiva sul permesso unico, nonché la definizione di opzioni per costituire un bacino di talenti dell'UE.
  Al riguardo, segnala che l'iter legislativo relativo alle proposte nell'ambito del Pacchetto presentato nel settembre del 2020 (che include, tra l'altro: i controlli alle frontiere esterne dei cittadini stranieri; le procedure di asilo; una revisione parziale delle norme previste dal cosiddetto regolamento di Dublino; meccanismi di solidarietà da parte degli Stati dell'UE nei confronti dei Paesi membri più esposti ai flussi) sta registrando significativi ritardi, soprattutto in sede di Consiglio, trattandosi del contesto in cui emergono le divergenze relative ai differenti interessi in campo rappresentati dagli Stati membri in funzione della rispettiva e specifica collocazione geografica.
  Fa presente che il Programma di lavoro della Commissione prevede, altresì, il rafforzamento delle politiche dell'Unione in materia di sicurezza, in particolare mediante misure per combattere la criminalità organizzata, contrastare le minacce ibride, adottare un nuovo approccio in materia di misure antiterrorismo e radicalizzazione e migliorare l'individuazione, l'eliminazione e la segnalazione degli abusi sessuali sui minori online.
  Il Programma di lavoro della Commissione infine prevede che in considerazione dell'aumento di episodi di violenza antisemitica e di reati generati dall'odio, sia presentata (nel 4° trimestre 2021) una strategia globale di lotta contro l'antisemitismo, per integrare e sostenere gli sforzi degli Stati membri.
  Ricorda come siano molteplici le iniziative che la Commissione non ha ancora presentato in attuazione del Programma nella parte relativa al nuovo slancio per la democrazia. Si riferisce, tra l'altro, alle seguenti iniziative: la revisione dello statuto e del finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee; la maggiore trasparenza nel settore della pubblicità politica a pagamento; la revisione della direttiva relativa alle modalità di esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo per i cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro di cui non sono cittadini; la revisione della direttiva sulle modalità di esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali per i cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro di cui non hanno la cittadinanza.

  La Commissione europea ribadisce altresì il suo impegno per la costruzione di un'Unione dell'uguaglianza e per sostenere l'impegno dell'Europa a favore della protezione dei valori dell'UE nonché dell'inclusione e dell'uguaglianza in tutti i settori. Con riferimento alla politica di contrasto alla violenza di genere la Commissione, nel ribadire il suo impegno a favore dell'adesione dell'UE alla Convenzione di Istanbul, dichiara l'intenzione di presentare una nuova proposta per combattere tale fenomeno.
  In conclusione, osserva che i documenti all'esame presentano molteplici profili di interesse e meritano un accurato approfondimento che consenta di valutare in che misura il Parlamento possa concorrere a definire meglio priorità ed esigenze strategiche italiane nell'ambito delle linee di indirizzo delineate dalla Commissione europea e degli orientamenti programmatici del Governo.

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.), nel convenire con quanto osservato dal relatore in merito al ritardo con cui la Relazione programmatica sulla partecipazione Pag. 134 dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2021 viene sottoposta all'esame del Parlamento, evidenzia tuttavia che dall'insediamento della nuova compagine governativa ad oggi numerosi sono stati i momenti di confronto tra il Governo e il Parlamento sui temi oggetto di interesse in ambito internazionale ed europeo, che hanno consentito la formulazione di indirizzi in ambito parlamentare.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessun altro chiedendo d'intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto dei documenti in titolo ad altra seduta.

Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio: Piano d'azione dell'Unione europea sulla parità di genere III – Un'agenda ambiziosa per la parità di genere e l'emancipazione femminile nell'azione esterna dell'UE.
JOIN(2020)17.
(Parere alla III Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del documento in titolo.

  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, ricorda che il piano d'azione sulla parità di genere nell'azione esterna dell'UE per il periodo 2021-2025 (EU Gender Action Plan – GAP III), che è stato presentato il 25 novembre 2020, rappresenta una iniziativa molto importante che è stata avviata a partire dal 2010, con il primo piano d'azione per la parità di genere nell'azione esterna per il periodo 2010-2015, e che è poi proseguita con il piano per il periodo 2016-2020.
  Il piano prevede iniziative, per il periodo 2021-2025, volte ad accrescere l'impegno dell'UE per la parità di genere, in quanto priorità trasversale dell'azione esterna, nonché a promuovere un impegno strategico dell'UE a livello multilaterale, regionale e nazionale. Persistono infatti carenze profondamente radicate per quanto riguarda l'accesso alla sanità, all'istruzione e al lavoro, e il problema della violenza di genere è diffuso in tutto il mondo.
  Segnala che il Piano è volto ad accrescere il contributo dell'UE per il raggiungimento dell'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 5 nell'ambito dell'Agenda 2030, relativo al raggiungimento dell'uguaglianza di genere e dell'empowerment di tutte le donne e le ragazze.
  Fa presente inoltre che il Piano d'azione GAP III è, altresì, coerente con le priorità previste dalla strategia dell'UE per la parità di genere 2020-2025, che definisce obiettivi strategici e azioni volte a compiere progressi significativi entro il 2025 verso un'Europa garante della parità di genere.
  Al fine di affrontare le cause profonde della disuguaglianza di genere, la comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sottolinea che l'azione dell'UE in tale ambito dovrebbe essere guidata da tre principi: 1) adottare un approccio trasformativo in termini di genere, ossia un approccio che mira a modificare i rapporti di potere tra i generi ai fini di un cambiamento in positivo dei paradigmi che producono discriminazioni e disparità; 2) affrontare l'intersezionalità del genere con altre forme di discriminazione, concentrandosi sulle donne più svantaggiate; 3) seguire un approccio basato sui diritti umani, che ponga i principi della non discriminazione e della lotta alle disuguaglianze al centro di qualunque azione.
  Rileva che il piano d'azione per la parità di genere nell'azione esterna per il periodo 2021-2025 articola gli obiettivi e le aree di intervento nell'ambito di cinque pilastri, che richiama in questa sede in sintesi, rinviando per un'analisi nel dettaglio dei contenuti del documento alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Sottolinea che il primo pilastro è volto ad accrescere l'efficacia dell'impegno dell'Ue per la parità di genere, in quanto priorità trasversale dell'azione esterna dell'UE nella sua attività strategica e programmatica, affinché l'85 per cento di tutte le nuove azioni esterne contribuisca a raggiungere tale obiettivo entro il 2025. Pag. 135
  Al fine di promuovere l'integrazione della dimensione di genere in tutti gli ambiti dell'azione esterna dell'UE la Commissione europea e l'Alto rappresentante intendono tra l'altro prevedere che in tutti i programmi esterni finanziati dall'UE si utilizzino analisi di genere aggiornate e si applichino al monitoraggio e alla valutazione indicatori e dati statistici che tengano conto delle questioni di genere. Sottolinea che tali azioni sono particolarmente importanti in quanto l'integrazione della dimensione di genere resta lo strumento principale per il raggiungimento della parità di genere in tutto il mondo.
  Segnala che il secondo pilastro del piano è volto a promuovere, insieme agli Stati membri, un impegno strategico dell'UE a livello multilaterale, regionale e nazionale e, congiuntamente, migliorare l'attuazione del piano in ciascun paese e in ciascuna regione partner in stretta collaborazione con i governi, la società civile, il settore privato e altri fondamentali portatori di interessi. Ciò richiederà maggiore coordinamento, cooperazione e trasparenza.
  Nell'ambito del terzo pilastro, sono declinate poi le finalità cui dovrebbe essere orientata l'azione dell'UE con riferimento ad alcune aree tematiche di intervento strategiche finalizzate a: garantire la libertà da tutte le forme di violenza di genere; promuovere la salute sessuale e riproduttiva; rafforzare i diritti economici e sociali e l'emancipazione di ragazze e donne; promuovere la partecipazione e la leadership su un piano di parità; integrare l'agenda per le donne, la pace e la sicurezza; cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e dalla trasformazione digitale, in linea con le priorità strategiche individuate a livello europeo.
  Evidenzia che nella comunicazione si indica che nel 2020 meno del 50 per cento delle donne partecipa al mercato del lavoro, rispetto al 76 per cento degli uomini, con un conseguente divario di genere di 27 punti percentuali a livello globale e che, sempre a livello globale, le donne si fanno carico del 76,2 per cento del totale delle ore di lavoro domestico e di assistenza non retribuito, il che pregiudica le loro prospettive in termini di istruzione e sul mercato del lavoro. Nella comunicazione si riportano, inoltre, alcune stime secondo le quali l'avanzamento della parità di genere potrebbe far crescere il PIL globale di un valore approssimativo compreso tra 11 e 21 mila miliardi di euro entro il 2025.
  Fa presente che il quarto pilastro del piano prevede che sia l'UE a dare per prima l'esempio istituendo ai vertici politici e dirigenziali una leadership equilibrata in termini di genere.
  Il quinto pilastro è volto a rendicontare e comunicare i risultati, attuare un sistema di monitoraggio quantitativo, qualitativo e inclusivo per accrescere l'assunzione di responsabilità pubblica, garantire la trasparenza e l'accesso alle informazioni e ottenere una migliore sensibilizzazione a livello dell'UE circa l'impatto dell'attività in tutto il mondo.
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere in esito all'esame che si svolgerà in Commissione.

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) evidenzia come la pandemia e le conseguenti misure adottate abbiano determinato un aumento della consapevolezza dell'importanza del tema oggetto della comunicazione in esame, attraverso una valutazione dell'impatto negativo che la mancata partecipazione delle donne al lavoro, alla politica e alla governance del Paese determina sul benessere e sulla sicurezza della collettività. Il tema della disparità di genere ha quindi acquisto, a suo avviso, una dimensione più pragmatica e incisiva.

  La seduta termina alle 13.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 13.45.