CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 12 luglio 2021
622.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 12 luglio 2021. — Presidenza del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Interviene la sottosegretaria per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 16.50.

DL 73/2021: Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
C. 3132-A Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che i lavori della Commissione subiranno un leggero ritardo rispetto alla convocazione prevista per le 16.45, in attesa che siano completate le ultime verifiche tecniche da parte della Ragioneria generale dello Stato, alla luce delle quali l'Assemblea ha deliberato il rinvio in Commissione del provvedimento.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nello stigmatizzare il ritardo dei lavori della Commissione, critica anche le modalità con cui il rinvio in Commissione è stato deliberato in Assemblea senza alcuna preliminare interlocuzione con l'opposizione e senza alcun preavviso. Non ritenendo accettabile che la Commissione bilancio sia declassata a passacarte del Governo, ricorda che durante l'esame del provvedimento Fratelli d'Italia ha dimostrato serietà e collaborazione. Per le ragioni illustrate chiede che dopo che saranno completate le ultime verifiche tecniche da parte della Ragioneria generale dello Stato venga convocato l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per decidere come dovranno procedere i lavori della Commissione.

  La seduta, sospesa alle 16.55, riprende alle 17.40.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA deposita agli atti della Commissione una nota della Ragioneria generale dello Stato in cui sono evidenziate alcune criticità in merito al testo del provvedimento in esame (vedi allegato 1).

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  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che i relatori hanno predisposto alcuni emendamenti volti a recepire le modifiche tecniche richieste dalla Ragioneria generale dello Stato (vedi allegato 2).

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA segnala che, a seguito di ulteriori approfondimenti, è emerso che potrebbe non risultare necessario sopprimere il comma 1 dell'articolo 47-bis, come previsto dall'emendamento 47-bis.100 dei relatori, ma che, per evitare lo slittamento delle entrate relative al pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti, potrebbe essere sufficiente prevedere che la regolarità contributiva sia verificata d'ufficio dagli enti concedenti entro il 30 settembre 2021. Andrebbe quindi valutata l'opportunità di riformulare l'emendamento 47-bis.100 dei relatori in tal senso.

  Giuseppe BUOMPANE (M5S), relatore, anche a nome del relatore Bitonci, concorda con la proposta di riformulazione del Governo.

  Stefano FASSINA (LEU), pur ringraziando la rappresentante del Governo per lo sforzo profuso al fine di ridurre i danni che l'intervento di stralcio del comma 1 dell'articolo 47-bis avrebbe determinato, non ritiene accettabile che il Governo abbia espresso il proprio parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 47.010 a sua prima firma senza prima accertarsi che fossero state eseguite tutte le necessarie verifiche da parte dei Ministeri e dei Dipartimenti competenti.
  A suo avviso, ciò rischia di determinare gravi problemi politici. Annuncia, pertanto, che intende scrivere al Presidente della Camera affinché siano tutelate le prerogative dei parlamentari che hanno visto approvare una loro proposta emendativa dopo che il Governo aveva espresso un parere favorevole sulla stessa. Chiede, inoltre, che sull'articolo aggiuntivo 47.010 a sua prima firma sia predisposta una relazione tecnica adeguatamente motivata, che illustri chiaramente le ragioni che hanno portato la Ragioneria generale dello Stato a chiedere la modifica dell'articolo 47-bis, comma 1, del provvedimento in esame.
  Venendo al merito dell'emendamento 47-bis.100 dei relatori, ritiene tale proposta irricevibile poiché reputa che il termine per la verifica d'ufficio della regolarità contributiva al 30 settembre 2021 sia eccessivamente breve, non tutelando adeguatamente i lavoratori autonomi e i professionisti.

  Beatrice LORENZIN (PD), nel rilevare che nel corso della scorsa settimana i deputati della V Commissione e gli uffici hanno lavorato in condizioni difficili, anche dal punto di vista della durata delle sedute, stigmatizza l'atteggiamento del Governo, che è stato chiamato a dare il proprio parere su un numero molto limitato di proposte emendative e che, ciononostante, ha espresso parere favorevole su un articolo aggiuntivo che poi la Ragioneria generale dello Stato ha chiesto in parte di stralciare. In proposito, ritiene inaccettabile che il Parlamento sia declassato a passacarte del Governo e, pertanto, chiede alla presidenza di assicurare che i lavori della Commissione siano svolti in sicurezza e in modo ordinato.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), riprendendo gli interventi degli onorevoli Fassina e Lorenzin, sottolinea come il tema dell'espropriazione delle funzioni del Parlamento da parte del Governo sia di estrema attualità, come dimostrato anche dal fatto che ormai è prassi ricorrente chiedere ai gruppi parlamentari di ridurre drasticamente il numero delle proposte emendative segnalate. In proposito, ritiene necessario aprire una fase di profonda riflessione che coinvolga i presidenti dei gruppi parlamentari e lo stesso Presidente della Camera. Quanto al prosieguo dei lavori della Commissione, chiede che la seduta sia sospesa fino alle 18.30 affinché i deputati possano esaminare gli emendamenti proposti dai relatori e chiede alla presidenza che sia fissato un termine per la presentazione di subemendamenti.

  Beatrice LORENZIN (PD), nel ricordare che nella Commissione bilancio si è manifestato Pag. 32 un caso di positività al COVID-19, ritiene indispensabile che la presidenza chieda ai deputati Questori di approfondire il tema del rispetto delle norme di sicurezza sanitaria durante le sedute, al fine di garantire la massima tutela di tutti coloro che operano all'interno delle aule parlamentari.

  Stefano FASSINA (LEU), nel ribadire la richiesta di relazione tecnica sull'articolo 47-bis del provvedimento in esame, ritiene inaccettabile che l'intera vicenda si liquidi con le poche righe di commento contenute nella nota della Ragioneria generale dello Stato. Reputa, infatti, il cambio di giudizio del Governo sull'articolo aggiuntivo 47.010 a sua prima firma un fatto grave, che non può essere archiviato come una svista.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, nel fissare alle 18.30 il termine per la presentazione dei subemendamenti alle proposte emendative dei relatori, sospende la seduta fino alla medesima ora.

  La seduta, sospesa alle 18.05, riprende alle 18.45.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che non risultano pervenuti subemendamenti agli emendamenti dei relatori presentati nella odierna seduta.
  Ciò posto, prima di passare alla votazione degli emendamenti, fa presente che il testo in esame richiede alcune correzioni di carattere formale. In particolare, all'articolo 7, comma 6, del testo in esame è contenuto un refuso sul calcolo degli oneri derivanti dai commi 1, 4 e 5 del medesimo articolo 7 che, per effetto degli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente, ammontano non a 210 milioni di euro per l'anno 2021, ma a 220 milioni di euro per il medesimo anno. Conseguentemente, quota parte della relativa copertura a valere sul Fondo per le esigenze indifferibili deve intendersi ammontare a 20 milioni e non a 10 milioni.
  Comunica inoltre che, all'articolo 31 del medesimo testo, occorre collocare la disposizione di copertura contenuta al comma 7, lettera g), capoverso 9-bis, al di fuori della novella introdotta dalla predetta lettera g), introducendo a tal fine un autonomo comma aggiuntivo al menzionato articolo 31.
  Comunica, infine, che all'articolo 66, comma 20, del decreto-legge in discussione, le parole: «come modificato dal comma 2 del presente articolo» devono essere sostituite dalle seguenti: «come modificato dal comma 19 del presente articolo».

  La Commissione concorda.

  Stefano FASSINA (LEU), intervenendo sull'ordine dei lavori, rinnova la richiesta di acquisire apposita relazione tecnica sull'emendamento 47-bis.100 dei relatori, tale da fornire puntuali ed adeguate motivazioni in merito alla proposta di modifica del comma 1 dell'articolo 47-bis, come risultante a seguito dell'approvazione nella seduta dell'8 luglio scorso dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma, in un testo riformulato. Evidenzia inoltre come l'acquisizione della predetta documentazione rappresenti un presupposto imprescindibile ai fini della prosecuzione della discussione.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA, comunicando di essere ancora in attesa degli elementi informativi richiesti sull'emendamento 47-bis.100 dei relatori, propone pertanto di accantonarlo. Per quanto concerne, invece, le restanti proposte emendative, esprime parere favorevole sugli emendamenti 1-quinquies.100, 4.100, 6-ter.100, 11-quater.100, 46.100, 50-quater.100, 58.100 e 67.100 dei relatori.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che l'emendamento 47-bis.100 dei relatori è da intendersi quindi accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 1-quinquies.100, 4.100, 6-ter.100, 11-quater.100, 46.100, 50-quater.100, 58.100 e 67.100 dei relatori (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA, essendo tuttora in corso le necessarie Pag. 33 verifiche sull'emendamento 47-bis.100 dei relatori, chiede una ulteriore, breve sospensione dei lavori.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, non essendovi obiezioni, sospende pertanto la seduta.

  La seduta, sospesa alle 18.50, riprende alle 19.25.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'emendamento 47-bis.100 dei relatori, in precedenza accantonato.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA, in relazione alle richieste di chiarimento formulate dal deputato Fassina sull'emendamento 47-bis.100 dei relatori, fa presente che, anche sulla base delle informazioni comunicate in proposito dall'INPS e a seguito degli ulteriori approfondimenti svolti dalla Ragioneria generale dello Stato, il comma 1 dell'articolo 47-bis, nel testo licenziato dalla Commissione bilancio in sede referente, stante la data ivi prevista con decorrenza dal 1° marzo 2022, comporterebbe rilevanti effetti finanziari negativi nell'anno 2021, con recupero delle somme nell'anno 2022. Alla luce di ciò, in ragione della mancanza di copertura delle minori entrate contributive che verrebbero a registrarsi nel 2021, osserva come l'anticipo del termine alla data del 30 settembre 2021 consentirebbe invece di evitare tale criticità e, per tale motivo, esprime parere favorevole sull'emendamento 47-bis.100 dei relatori.
  Con riferimento all'articolo 35-bis del provvedimento, segnala inoltre la necessità di modificare la disposizione di cui al comma 1, capoverso comma 431, al fine di prevedere che i contratti di prestazione di lavoro flessibile presso l'AIFA possano essere da questa prorogati o rinnovati nel limite di 39 unità, anziché di 43 unità, come attualmente stabilito nel testo, dal momento che la copertura finanziaria dei relativi oneri, come risulta dalla relazione tecnica, è stata effettuata in relazione alle predette 39 unità.

  Giuseppe BUOMPANE (M5S), relatore, anche a nome del correlatore Bitonci, presenta pertanto l'emendamento 35-bis.100 (vedi allegato 2), volto a sanare detta incoerenza testé evidenziata dalla sottosegretaria Guerra.

  Stefano FASSINA (LEU), intervenendo sull'emendamento 47-bis.100 dei relatori, osserva preliminarmente come avesse su di esso richiesto al Governo la predisposizione di una apposita relazione tecnica, mentre la sottosegretaria Guerra, che pure ringrazia per l'impegno profuso, si è limitata a fornire una spiegazione che appare, a suo avviso, per più versi incomprensibile e comunque non accettabile. Evidenzia infatti come è piuttosto necessario quantificare, tramite relazione tecnica, l'effettivo impatto finanziario dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 47.010 approvato, con il parere favorevole del Governo, nella seduta dello scorso 8 luglio, che riguarda una platea di circa un milione di lavoratori autonomi che si troverebbero a beneficiare, in un momento di drammatica crisi economica e sociale, dell'esonero dal pagamento dei contributi previdenziali. Ritiene invece che la mancata produzione della predetta relazione tecnica rappresenti una palese ed intollerabile presa in giro del Parlamento e della dignità del ruolo ad esso assegnato. Sottolinea che anche l'eventuale riformulazione dell'emendamento dei relatori nel senso poc'anzi prospettato dal Governo sarebbe, a suo avviso, del tutto insoddisfacente, in quanto non produrrebbe un reale beneficio per i destinatari.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA, pur riconoscendo che, in considerazione dei tempi ristretti, non è stato possibile produrre utilmente una relazione tecnica esaustiva, fa tuttavia presente che le delucidazioni in precedenza fornite circa la necessità di modificare la disposizione di cui al comma 1 dell'articolo 47-bis, approvata dalla Commissione bilancio in sede referente, rendano manifesto come, sulla base dei dati forniti dall'INPS, l'attuale formulazione della citata disposizione comporterebbe significativi oneri in termini di Pag. 34cassa per il bilancio dello Stato, a causa dello slittamento dall'anno 2021 all'anno 2022 di entrate contributive già scontate nei saldi di finanza pubblica.

  Stefano FASSINA (LEU) prende atto dell'ammissione della sottosegretaria Guerra, secondo cui le motivazioni addotte a sostegno dell'emendamento 47-bis.100 dei relatori non risultano adeguatamente supportate dalla predisposizione di una specifica relazione tecnica. Non può fare a meno di evidenziare in proposito la palese contraddizione del Governo rispetto al parere favorevole espresso, nella seduta dello scorso 8 luglio, sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 47.010, in quella sede approvato previa riformulazione condivisa dal Governo e dai relatori, ciò tanto più in considerazione dell'impatto che le disposizioni di cui ora si discute incidono concretamente sulla vita di circa un milione di lavoratori autonomi, che per effetto del repentino ripensamento del Governo si vedrebbero negato, nonostante le pesanti conseguenze economiche subite a causa della pandemia da COVID-19, l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali, le cui scadenze per l'anno 2021 sono ormai imminenti. Invita dunque il Governo, qualora occorra, a prendere tutto il tempo necessario alla predisposizione della relazione tecnica, ritenendo totalmente insufficienti le motivazioni fornite dalla sottosegretaria Guerra nella presente sede ed invitando la presidenza a garantire quelle condizioni minimali che consentano alla Commissione bilancio deliberare, su tematiche di tale rilevanza, con piena cognizione di causa.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, si limita ad osservare che la Commissione rimane naturalmente libera di respingere, in base ai propri convincimenti, l'emendamento 47-bis.100 dei relatori.

  Massimo BITONCI (LEGA), relatore, segnala, anche a nome del correlatore Buompane, che la riformulazione dell'emendamento 47-bis.100 proposta dal Governo costituisce comunque un passo avanti rispetto all'eventualità di procedere allo stralcio del comma 1 dell'articolo 47-bis del testo in esame, dal momento che la nuova scadenza del 30 settembre 2021 consentirebbe di ricomprendere nell'esonero dal pagamento dei contributi previdenziali dei lavoratori autonomi titolari di partite IVA il versamento previsto per la seconda rata del 16 settembre prossimo, ferma restando la possibilità per l'INPS di disciplinare, anche mediante circolare, il regime della successiva terza rata, al momento fissata al 16 novembre.

  Stefano FASSINA (LEU), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento 47-bis.100 dei relatori, rammenta che le disposizioni di cui all'articolo 1, commi da 20 a 22-bis, della scorsa legge di bilancio furono convintamente sostenute anche da molti dei gruppi parlamentari facenti parte della attuale maggioranza, ivi inclusi quelli di Lega e Forza Italia, apertamente favorevoli alla previsione di una sorta di anno bianco contributivo nel 2021, in considerazione della straordinarietà della crisi causata dall'emergenza pandemica, tale da consentire ai titolari di partita IVA che avessero registrato nel medesimo anno 2021 un determinato calo di fatturato sugli anni precedenti di accedere all'esonero dal versamento dei contributi previdenziali, rammentando come in quella occasione vennero stanziati complessivamente circa 2,5 miliardi di euro. Segnala, altresì, come il decreto ministeriale da emanare in attuazione delle citate disposizioni della legge di bilancio non sia ancora stato pubblicato, vanificando di fatto le finalità della misura stessa, laddove si avvicina inesorabilmente la scadenza della prima rata di versamento fissata al 16 agosto prossimo. Nel preannunziare pertanto il voto contrario sull'emendamento 47-bis.100 dei relatori, anche nella riformulazione proposta dal Governo, ritenendo che tale riformulazione equivalga sostanzialmente alla soppressione del comma 1 dell'articolo 47-bis del decreto-legge in esame, introdotto dall'articolo aggiuntivo a sua prima firma 47.010, approvato dalla Commissione bilancio nella seduta dello scorso 8 luglio, con il parere favorevole del Governo. In tal modo si trasmette, a suo giudizio, un messaggio Pag. 35fortemente negativo nei confronti di una platea di circa un milione di titolari di partite IVA, che avevano invece fatto legittimo affidamento sulla possibilità di usufruire dell'esonero dal pagamento dei contributi previdenziali, in considerazione del maggior tempo disponibile per consentire la verifica della propria regolarità contributiva. Si domanda pertanto cosa non abbia funzionato nella definizione della posizione del Governo in sede parlamentare, dal momento che la riformulazione del citato articolo aggiuntivo 47.010 era stata essenzialmente predisposta dal Governo stesso, che invece oggi palesemente si contraddice. Invita pertanto la presidenza a promuovere le opportune verifiche presso i diversi soggetti istituzionali coinvolti, dirette ad appurare quanto effettivamente accaduto, in modo da chiarire se l'orientamento inizialmente espresso dal Governo fosse o meno supportato anche dalle valutazioni operate in proposito dalla Ragioneria generale dello Stato. Tanto considerato, invita comunque i relatori, di concerto con il Governo stesso, a verificare la possibilità di addivenire ad una ulteriore riformulazione del testo, ipotizzando, ad esempio, la nuova scadenza del 30 novembre 2021, che consentirebbe peraltro di escludere gli effetti finanziari in termini di minori entrate contributive dianzi evidenziati dalla sottosegretaria Guerra, trattandosi di una data che ricadrebbe comunque entro l'anno corrente.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, invita il deputato Fassina a concludere il proprio intervento, al fine di consentire il rispetto dei tempi previsti per il seguito dell'esame del provvedimento in Assemblea.

  Stefano FASSINA (LEU) rivendica la piena libertà di ciascun deputato di poter esprimere il proprio convincimento, soprattutto se riferito a norme di tale delicatezza dal punto di vista sociale. Quindi, nel ribadire che la posizione del Governo sul comma 1 dell'articolo 47, introdotto con l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 47.010 (Nuova formulazione) a sua prima firma, non è accettabile né sotto il profilo del merito né dal punto di vista del metodo, sottolinea che la riformulazione proposta dal Governo, che anticipa dal 1° marzo 2022 al 30 settembre 2021 il termine per la verifica della regolarità contributiva dei lavoratori autonomi e dei professionisti ai fini dell'esonero contributivo, equivalga in sostanza alla soppressione della disposizione stessa, poiché i soggetti che non sono in grado di pagare entro la scadenza di agosto non potranno pagare nemmeno a settembre. Pertanto la soluzione intermedia trovata tra il rinvio delle verifiche al 1° marzo 2022 e la soppressione totale della disposizione, proposta in un primo tempo dal Governo, rappresenta quasi una provocazione nei confronti dei beneficiari dell'esonero.
  Nel lamentare che, in seguito alla richiesta di relazione tecnica da lui avanzata, si sarebbe aspettato che il Governo consegnasse alla Commissione un documento articolato che desse conto di quanti soggetti hanno già pagato, di quali conseguenze finanziarie ci sarebbero state con la proroga delle verifiche al marzo 2022 e quali con la proroga a settembre 2021, insiste che il Governo, prima di porre in votazione l'emendamento 47-bis.100 dei relatori, chiarisca quale sarebbe l'onere in termini di cassa se tale termine fosse prorogato al 30 novembre 2021.
  Nel sottolineare che il provvedimento non avrà al Senato un esame prolungato come avvenuto alla Camera, evidenzia la irragionevolezza del comportamento del Governo che, dopo aver espresso parere favorevole sulla sua proposta emendativa con il consenso del Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero del lavoro e dell'INPS, in seguito ha cambiato idea chiedendo di modificare il testo.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, invita l'onorevole Fassina a concludere il suo intervento.

  Stefano FASSINA (LEU), in replica al presidente, nel ricordare che la disposizione di cui si tratta è frutto di un lavoro che si è svolto per circa un anno, dalla legge di bilancio fino ad oggi, sottolinea che Pag. 36l'approvazione dell'emendamento in esame costituirebbe un grave precedente nei rapporti tra Governo e Parlamento e chiede al Governo di spiegare perlomeno se vi è stata una modifica nel parere espresso sul testo votato dalla Commissione oppure se, la nuova posizione del Governo sia dovuta ad una differente modalità di calcolo degli oneri finanziari derivanti dalla disposizione.

  Massimo BITONCI (LEGA), relatore, nel ricordare che per il pagamento dei contributi previdenziali da parte dei lavoratori autonomi e dei professionisti sono previste tre scadenze l'anno, evidenzia che l'emendamento 47-bis.100 dei relatori, con il termine per le verifiche al 30 settembre 2021, rappresenta una soluzione accettabile perché consente di oltrepassare la scadenza di agosto prossimo, dando così la possibilità al Governo di studiare una soluzione per la successiva scadenza di novembre. Propone pertanto di approvare un ordine del giorno in Assemblea che impegni il Governo ad approntare una soluzione al problema testé evidenziato.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) nel censurare il comportamento del Ministro D'Incà che, durante la seduta, ha interloquito con l'onorevole Fassina senza curarsi del fatto che i rappresentanti del Governo devono essere sentiti ogni volta che lo richiedono nelle forme previste dal Regolamento, rileva che il gruppo di Fratelli d'Italia ha evitato di entrare in una polemica interna alla maggioranza; tuttavia a questo punto, considerata la difficoltà di addivenire ad un accordo tra Governo e gruppi che lo sostengono, propone di sospendere i lavori per riprenderli domani mattina in attesa di una soluzione.

  Cosimo ADELIZZI (M5S) nel condividere la posizione dell'onorevole Fassina su un argomento sul quale anche il gruppo del MoVimento 5 Stelle ha sempre dimostrato sensibilità, poiché la seduta dell'Assemblea è sospesa in attesa dell'esito del rinvio in Commissione, chiede una sospensione di un quarto d'ora per capire se questa sera ci siano i presupposti per indire la votazione.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, non essendovi obiezioni, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 20.15, è ripresa alle 20.30.

  Massimo BITONCI (LEGA), relatore, nel sottolineare che il Governo aveva proposto la soppressione del comma 1 dell'articolo 47-bis, fa presente che i relatori hanno intenzione di presentare una riformulazione del proprio emendamento 47-bis.100 volta ad avvicinare le posizioni del Governo e dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Fassina 47.010, sostituendo la data del 1° marzo 2022 con quella del 31 ottobre 2021.

  Giuseppe BUOMPANE (M5S), relatore, aggiunge che la data del 31 ottobre 2021 non è un limite voluto dai relatori ma è la data limite che potrebbe garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione richiesto dalla Ragioneria generale dello Stato.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta di riformulazione dei relatori.

  Stefano FASSINA (LEU), nel ringraziare i relatori per la riformulazione, ritiene che, tuttavia, non si sia proceduto in modo serio visto che, rispetto a giovedì, l'avviso del Governo sulla disposizione in oggetto è stato modificato svariate volte. Pertanto, chiede alla presidenza di attivare le prescritte vie formali per comprendere le ragioni che hanno portato il Governo agli illustrati cambi di parere. Insiste nel chiedere che sull'articolo 47-bis sia predisposta una relazione tecnica al fine di comprendere le motivazioni che porterebbero il Governo ad accogliere una riformulazione che fissi il termine al 31 ottobre piuttosto che al 30 novembre, considerato che, a suo avviso, il termine del 30 novembre non produrrebbe effetti in termini di cassa e si Pag. 37dimostrerebbe più vantaggioso per i soggetti interessati.

  Massimo BITONCI (LEGA), relatore, anche a nome del relatore Buompane, specifica che l'intendimento dei relatori è quello di riformulare il proprio emendamento 47-bis.100 nel senso di prevedere che la regolarità contributiva sia verificata d'ufficio dagli enti concedenti a decorrere dal 31 ottobre 2021.

  Stefano FASSINA (LEU) concorda con i relatori sul fatto che è assolutamente necessario prevedere che la regolarità contributiva sia verificata a decorrere dal 31 ottobre 2021 e non entro la medesima data.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA, si riserva di valutare la formulazione testé proposta dai relatori.

  Beatrice LORENZIN (PD), in considerazione del fatto che l'intento della norma è chiaro sia per i relatori che per i deputati della V Commissione e che pare che esso non sia del tutto in linea con la posizione inizialmente espressa dal Governo, al fine di evitare incongruenze interpretative, ritiene che sia meglio stralciare l'intero comma 1 dell'articolo 47-bis.

  Cosimo ADELIZZI (M5S), nel ritenere il tema affrontato dall'articolo 47-bis estremamente importante e che la soppressione del comma 1 avrebbe ripercussioni dannose sul tessuto produttivo del nostro Paese, chiede di rinviare la seduta alla giornata di domani affinché i relatori e il Governo possano svolgere un'ulteriore riflessione sul tema e proporre una riformulazione che vada incontro alle esigenze dei soggetti coinvolti.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, sospende brevemente la seduta per consentire ai relatori e alla rappresentante del Governo di confrontarsi sulla questione testé sollevata.

  La seduta, sospesa alle 20.40, riprende alle 21.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, poiché durante la sospensione i relatori e il Governo non sono giunti a una soluzione condivisa, rinvia il seguito dell'esame alla seduta che sarà convocata per le 9.30 della giornata di domani.

  La seduta termina alle 21.05.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 619 del 7 luglio 2021:

   a pagina 74, seconda colonna, ventiduesima riga, sostituire le parole: «dal 2001» con le seguenti: «dall'anno 2021»;

   a pagina 75, seconda colonna, quindicesima, riga, sostituire le parole: «dal 2001» con le seguenti: «dall'anno 2021».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 620 dell'8 luglio 2021:

   a pagina 60, seconda colonna, quindicesima e diciottesima riga, sostituire le parole: «2021 e 2022» con le seguenti: «2021, 2022 e 2023»;

   a pagina 88, seconda colonna, quarta riga, sopprimere la parola: «Fondazione».