CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 giugno 2021
612.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 24 giugno 2021. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI, indi della vicepresidente Stefania PRESTIGIACOMO e del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Alessandra Sartore.

  La seduta comincia alle 11.05.

DL 59/2021: Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti.
C. 3166 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 giugno 2021.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che sono stati trasmessi i pareri delle Commissioni competenti, che sono in distribuzione.
  Avverte quindi che la Commissione procederà all'esame delle proposte emendative presentate (vedi allegato), su cui invita il relatore e il Governo ad esprimere il rispettivo parere.

  Mauro D'ATTIS (FI), relatore, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sul complesso delle proposte emendative presentate. Tanto premesso, tiene tuttavia a precisare che molti degli emendamenti in esame appaiono assolutamente degni di attenta considerazione e per molti versi condivisibili nel merito delle finalità perseguite, ma che tuttavia non possono essere accolti in questa sede considerati i ristretti tempi residui per la conversione in legge del decreto in esame. Auspica quindi che gli stessi possano essere valutati ed eventualmente accolti in occasione dell'esame di ulteriori provvedimenti d'urgenza adottati dal Governo, in particolare il decreto-legge cosiddetto Sostegni-bis il cui iter è attualmente in corso presso la Camera dei deputati.

  La sottosegretaria Alessandra SARTORE esprime parere conforme a quello del relatore su tutte le proposte emendative presentate, rilevando anch'essa come molte di esse recano contenuti certamente meritevoli di attenta considerazione e potranno sperabilmente trovare in parte accoglienza Pag. 24nell'ambito dei provvedimenti d'urgenza in fase di conversione presso le Camere, a cominciare dal decreto-legge cosiddetto Sostegni-bis, o di quelli ulteriori che saranno adottati dal Governo, ovvero essere comunque accolti, nella forma degli ordini del giorno, durante l'esame in Assemblea. Si limita infatti ad osservare che il decreto-legge ora in discussione, stante la particolare struttura che lo connota, essenzialmente volta ad approvare il Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, non risulta suscettibile di ulteriori modifiche rispetto a quelle poche, di carattere prevalentemente ordinamentale, già approvate al Senato.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), illustrando l'emendamento a sua prima firma 1.9, intende preliminarmente svolgere talune considerazioni di carattere generale, che dovranno pertanto intendersi valevoli anche in riferimento alle restanti proposte emendative presentate dal suo gruppo. Pur apprezzando difatti le parole espresse sul punto dalla sottosegretaria Sartore, evidenzia tuttavia come alle dichiarazioni di principio debbano poi fare seguito, come però raramente accade, fatti concreti. In proposito, rivendica l'atteggiamento assunto dal gruppo Fratelli d'Italia e sempre orientato al confronto politico sul merito delle questioni, sebbene non possa omettere di manifestare la personale impressione che il Governo e la sua maggioranza parlamentare siano piuttosto arroccati sulle proprie posizioni e mostrino una assai scarsa propensione alla collaborazione e allo spirito costruttivo. Ritiene che, così facendo, la maggioranza stia di fatto praticando una sorta di duplice forma di ostruzionismo, da un lato rivolta verso sé stessa, dall'altro, diretta a suscitare una inevitabile, speculare risposta da parte dell'opposizione.
  In tale contesto, appare quindi evidente che all'opposizione medesima non residuerà altro strumento che quello di sostenere con ferma determinazione la bontà delle proposte emendative presentate, affinché rimanga comunque agli atti che il gruppo Fratelli d'Italia intende improntare il proprio agire parlamentare alla ricerca convinta della collaborazione con le forze di maggioranza nonché del confronto sul merito delle questioni. Venendo quindi al tema oggetto dell'emendamento 1.9 a sua prima firma, sottolinea come lo stesso sia diretto a fornire un sostegno reale al settore del turismo, gravemente colpito dagli effetti della crisi emergenziale causata dal COVID-19, prevedendo in particolare un sensibile incremento delle risorse finanziarie da destinare all'intero comparto, che richiede un intervento organico ed urgente di investimenti da parte dello Stato, come dimostra, a mero titolo di esempio, il notevole calo di presenze turistiche registrato anche nelle principali città d'arte del nostro Paese, ivi inclusa Roma Capitale. Rileva inoltre come alla copertura dei relativi oneri l'emendamento in discussione provvede, al pari di molte altre proposte emendative presentate dal suo gruppo, attraverso una corrispondente riduzione degli stanziamenti previsti a legislazione vigente per il cosiddetto cashback, una misura sempre fortemente criticata da Fratelli d'Italia dal momento che si presenta oggettivamente più come un favore al sistema bancario che come uno strumento capace di stimolare efficacemente la ripresa dei consumi e, più in generale, la crescita dell'economia nazionale.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), associandosi alle considerazioni di carattere generale svolte dal collega Trancassini, rivendica il contributo mai ideologico ma sostanziale delle proposte emendative presentate dal gruppo Fratelli d'Italia, manifestando pertanto sorpresa e rammarico per la mancata disponibilità al confronto viceversa dimostrata, per l'ennesima volta, dal Governo e dalla sua maggioranza parlamentare. Osserva quindi che l'emendamento Trancassini 1.9, di cui è cofirmataria e raccomanda l'approvazione, è volto ad incrementare le risorse finanziarie a sostegno del settore turistico, duramente penalizzato dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, attingendo agli stanziamenti previsti a legislazione vigente per il cosiddetto cashback, che alla prova dei fatti si è rilevato essere un'esperienza totalmente fallimentare, dal momento che la grandissima parte delle transazioni effettuate tramite modalità di Pag. 25pagamento elettronico ha riguardato importi minimali, in ciò non costituendo alcun fattore di stimolo alla ripresa dei consumi. Ritiene piuttosto che le ingenti risorse destinate al cashback potrebbero essere molto più proficuamente utilizzate per affrontare le tante questioni su cui gli effetti negativi sul piano economico e sociale derivati dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 impongono di intervenire con urgenza.

  La sottosegretaria Alessandra SARTORE tiene a precisare che sull'articolo 1 del decreto-legge in esame al Senato sono stati approvati esclusivamente pochi emendamenti di natura ordinamentale, stante, come in precedenza rilevato, la particolare struttura del provvedimento, essenzialmente volto all'approvazione del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR. Ricorda altresì che sull'articolo 2, recante il rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione, sono stati invece approvati al Senato anche taluni emendamenti presentati dal gruppo Fratelli d'Italia, quale, ad esempio, quello riguardante gli interventi infrastrutturali per evitare il sovraffollamento carcerario, di cui al comma 1-bis, lettera h), del citato articolo 2, i cui progetti sono peraltro cofinanziati anche a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, così come sono stati accolti specifici ordini del giorno presentati dal medesimo gruppo parlamentare, ciò a dimostrazione, almeno per quanto personalmente la riguarda, della piena disponibilità del Governo al confronto con le diverse forze politiche, ivi inclusa quella rappresentata dalla attuale opposizione parlamentare. In tale quadro, ribadisce che molte delle proposte emendative presentate sul decreto-legge in esame, che – come risaputo – non è suscettibile di ulteriori modifiche, potranno essere prese nella dovuta considerazione ed eventualmente trovare accoglimento nell'ambito di altri provvedimenti d'urgenza adottati dal Governo, ed in particolare in sede di conversione del decreto-legge cosiddetto Sostegni-bis, ora all'esame della Camera dei deputati. Per quanto riguarda invece la specifica questione del cosiddetto cashback, nel ritenere che il Governo potrà tenere in qualche modo conto anche delle utili indicazioni espresse dagli onorevoli Trancassini e Lucaselli, informa che – ferma restando la validità di fondo della misura – il Governo stesso già sta concretamente valutando l'opportunità di apportare alla misura medesima taluni aggiustamenti suggeriti dalla pratica applicazione dello strumento, che non sempre ha mostrato in fase attuativa risultati pienamente soddisfacenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Trancassini 1.9, Mollicone 1.24 e Trancassini 1.10.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel prendere atto delle rassicurazioni dianzi fornite dalla sottosegretaria Sartore, illustra le finalità dell'emendamento Trancassini 1.11, di cui è cofirmataria, volto a potenziare e ammodernare il sistema del trasporto pendolare, le cui modalità di organizzazione sono state profondamente modificate dall'insorgere della pandemia. In proposito, occorre infatti rendere più efficace e capillare il predetto sistema, sfruttando interamente le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie ed assicurando i collegamenti anche verso i piccoli centri abitati, che costituiscono un patrimonio di inestimabile ricchezza del nostro Paese.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Trancassini 1.11 e 1.12.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È), nel rilevare che il termine concesso ai gruppi per la presentazione delle proposte emendative è stato particolarmente ravvicinato, fa presente che il gruppo Misto ha deciso di presentare soltanto una proposta emendativa, prendendo parte al pur sterile dibattito odierno. Illustrando pertanto l'emendamento 1.1 a sua prima firma, afferma che è volto a sostenere il servizio pubblico di trasporto passeggeri per il collegamento con le isole minori, come le Tremiti, le Egadi, le Eolie, le Pelagie. Tale contributo, pur non essendo particolarmente oneroso, potrebbe aiutare il settore turistico, particolarmente Pag. 26 danneggiato dalla crisi pandemica. Afferma che è nota a tutti la situazione di arretratezza dei vettori di tali tratte che, di frequente, hanno stipulato con le regioni contratti a condizioni molto sfavorevoli. Nel ricordare che resilienza significa anche miglioramento dei servizi, invita il Governo a prestare attenzione anche a tali servizi di trasporto marittimo anche allo scopo di accrescere il comparto del turismo.

  Raphael RADUZZI (MISTO) sottoscrive l'emendamento Trano 1.1.

  La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.1.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), illustrando l'emendamento a sua prima firma 1.14, evidenzia che esso è volto a porre rimedio all'incremento dei prezzi delle materie prime che incide sul settore edile, in particolare sulle opere di ricostruzione delle zone colpite dal sisma, che coinvolge circa centotrentotto comunità, e delle aree interne. Ricorda di aver già presentato una proposta emendativa al decreto-legge «Sostegni-bis» sullo stesso tema.

  La sottosegretaria Alessandra SARTORE, in replica all'onorevole Trancassini, conferma che il problema dell'aumento dei prezzi delle materie prime è all'attenzione del Governo che sta elaborando un progetto di legge in materia su iniziativa del Ministero dei trasporti e della mobilità sostenibili. Per tale motivo, suggerisce all'onorevole Trancassini di trasfondere in un ordine del giorno da presentare in Assemblea il contenuto dell'emendamento 1.14 a sua prima firma, anche tenuto conto che lo stesso onorevole Trancassini ha presentato un emendamento di analogo contenuto al decreto-legge «Sostegni-bis».

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel ricordare che un suo ordine del giorno sullo stesso tema è già stato approvato, accoglie l'invito al ritiro dell'emendamento 1.14 a sua prima firma.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 1.13.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È), nel sottoscrivere l'emendamento Lapia 1.34, evidenzia che è volto a finanziare i progetti di rigenerazione urbana nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti a vocazione turistica. Spiega che si tratta di azioni per il recupero dello spazio urbano, con il rilancio dei servizi e miglioramento della sostenibilità ambientale, finalizzati a rilanciare i piccoli centri. Ricorda che, a seguito della diminuzione delle superfici edificabili, già molti ingegneri e architetti hanno recuperato zone urbane con un alto tasso di degrado, migliorando sensibilmente la qualità della vita degli abitanti.

  La sottosegretaria Alessandra SARTORE, in replica all'onorevole Trano, ricorda che, sia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza sia nel decreto-legge in esame, sono previste linee di intervento riguardanti i piccoli borghi e il trasporto marittimo. Ricorda altresì che le regioni stanno ponendo in essere tali interventi con finanziamenti propri e con risorse dello Stato. Sottolinea che il Governo, anche in seguito all'approvazione di atti di indirizzo parlamentare, ha inserito i piani urbani integrati nelle linee di intervento del Fondo complementare. Invita pertanto il presentatore al ritiro della proposta emendativa.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È), in risposta alla sottosegretaria Sartore, precisa che, poiché l'emendamento Lapia 1.34 concerne in particolare gli investimenti in favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, non accoglie l'invito al ritiro e insiste per la votazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lapia 1.34, Ciaburro 1.7, Mollicone 1.25, Ciaburro 1.6 e Caretta 1.5.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'emendamento Mollicone 1.26, evidenzia che è volto a finanziare i voucher per l'acquisto di servizi innovativi per l'agricoltura. Ricorda Pag. 27 che da anni il suo gruppo conduce una battaglia per l'introduzione dei voucher in settori fortemente regolamentati come l'agricoltura, il turismo, gli eventi. Sostiene che i voucher possono diventare un punto di forza nella fase di ripresa dell'economia italiana, poiché consentono di superare un sistema contrattuale troppo farraginoso ed obsoleto e, nello stesso tempo, uno strumento di modernizzazione di molte aziende agricole.

  La Commissione respinge l'emendamento Mollicone 1.26.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente alla rappresentante del Governo che, nonostante il comunicato stampa n. 126 del 22 giugno scorso del Ministero dell'economia e delle finanze contenesse rassicurazioni sull'avvenuta erogazione dei contributi a fondo perduto riconosciuti in via automatica dal decreto-legge «Sostegni-bis», tali contributi non risultano ancora essere stati accreditati ai beneficiari.

  Stefania PRESTIGIACOMO, presidente, fa presente all'onorevole Trano che l'intervento che ha testé svolto non poteva essere qualificato sull'ordine dei lavori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mollicone 1.30, 1.27, 1.28 e 1.29.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento Varchi 1.32, evidenzia che anch'esso si riferisce al tema delle carceri destinando risorse specifiche alla costruzione di nuove strutture penitenziarie e istituti a custodia attenuta per madri e all'ammodernamento di padiglioni e spazi per strutture penitenziarie per adulti. Nel ricordare che la situazione delle carceri italiane è ben nota e che anche altri colleghi hanno espresso la propria sensibilità su tale tema, crede che si possa discutere di tale problema al di là delle convinzioni politiche. In proposito, infatti, ritiene che sia prioritario garantire un ambiente adatto allo sviluppo dei bambini figli di madri detenute all'interno delle carceri.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Varchi 1.32 considerando il tema meritevole di maggiore attenzione.

  La sottosegretaria Alessandra SARTORE, concordando con le finalità dell'emendamento Varchi 1.32, ricorda che il Piano nazionale di ripresa e resilienza stanzia 700 milioni di euro per il miglioramento delle strutture carcerarie per minori e adulti. Invita, pertanto, i presentatori a ritirare l'emendamento Varchi 1.32 in vista della presentazione di un ordine del giorno in Assemblea, che impegni il Governo a destinare una quota delle predette risorse alla costruzione e al miglioramento degli istituti a custodia attenuata per madri.

  Stefania PRESTIGIACOMO, presidente, avverte che i presentatori ritirano l'emendamento Varchi 1.32 in vista della presentazione di un ordine del giorno di analogo tenore in Assemblea.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 1.23.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento Bellucci 1.3, evidenzia che esso è volto a destinare una quota parte delle risorse stanziate dall'articolo 1, comma 2, lettera g), numero 1), del provvedimento al recupero e alla valorizzazione delle strutture idonee a essere utilizzate come case-famiglia protette per l'esecuzione della pena di donna incinta o madre di prole di età non superiore a sei anni, ovvero padre, qualora la madre sia deceduta o assolutamente impossibilitata a dare assistenza alla prole. In proposito, evidenzia che molti immobili pubblici dismessi potrebbero essere ristrutturati e destinati a tale scopo, con un beneficio anche a favore del decoro urbano delle città in cui tali immobili sono ubicati.

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  La sottosegretaria Alessandra SARTORE invita i presentatori a ritirare l'emendamento Bellucci 1.3 e a presentare un ordine del giorno di analogo tenore in Assemblea, sottolineando che esso è volto a destinare a una finalità condivisibile quota parte delle risorse già stanziate dal provvedimento.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nell'apprezzare la sensibilità dimostrata dalla sottosegretaria Sartore sul tema e auspicando che il Governo voglia accogliere un ordine del giorno che abbia un valore realmente vincolante, ritira l'emendamento Bellucci 1.3 in vista della presentazione di un ordine del giorno di analogo tenore in Assemblea.
  Intervenendo poi per dichiarazione di voto sull'emendamento Varchi 1.33, segnala che anche le strutture in cui hanno sede i tribunali sono in decadimento. In particolare, porta l'esempio del tribunale di Bari presso il quale le udienze si svolgono sotto dei tendoni. Ricorda che la Ministra Cartabia, nel corso di un'audizione, aveva garantito che il tema sarebbe stato affrontato in breve termine. Tuttavia, non essendovi progressi, sollecita il Governo ad intervenire tempestivamente anche allo scopo di garantire la dignità dei soggetti che operano all'interno dei tribunali.

  La sottosegretaria Alessandra SARTORE anche relativamente a tale materia invita i presentatori a ritirare l'emendamento Varchi 1.33 e a presentare un ordine del giorno di analogo tenore in Assemblea. In generale, ricorda quanto le risorse oggi disponibili siano ingenti e che l'obiettivo che il Governo e tutta la classe dirigente devono garantire è relativo alla capacità di realizzare gli interventi a cui tali risorse sono destinate, poiché se il PIL tornerà a crescere, il debito pubblico scenderà e si potrà garantire un futuro migliore per le prossime generazioni. In proposito, ritiene che tale obiettivo sarà assicurato dalle riforme di semplificazione che il Governo e la maggioranza stanno mettendo in atto.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), replicando alla sottosegretaria Sartore, ritiene che le ingenti risorse a cui lei fa riferimento sono state già allocate e reputa che tale allocazione sia stata anche motivo di scontro all'interno della maggioranza. Nel sottolineare che nella redazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza il Parlamento non è stato realmente coinvolto, esprime preoccupazione rispetto al fatto che le risorse del medesimo Piano non vengano assegnate a interventi fondamentali come quelli proposti dagli emendamenti presentati dal gruppo di Fratelli d'Italia. Esprime altresì preoccupazione rispetto al fatto che la lunga stagione debitoria che si è aperta nei mesi scorsi avrà maggiori effetti negativi se le risorse disponibili non saranno ben allocate.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive l'emendamento Varchi 1.33.

  La Commissione respinge l'emendamento Varchi 1.33.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento 1.15 a sua prima firma, evidenzia che esso è volto a contrastare l'adozione del «Nutri-score», che reputa rappresentare una minaccia pericolosa per il comparto agroalimentare.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Trancassini 1.15 e Caretta 1.4.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento Meloni 1.16, fa presente che esso riproduce il contenuto di quanto indicato nella relazione approvata per l'Assemblea della Camera dalla Commissione bilancio, in vista dell'adozione, da parte del Governo, del PNRR, i cui contenuti sono stati poi richiamati in un successivo atto di indirizzo approvato dall'Assemblea stessa. Tuttavia tali indicazioni non sono state inserite dal Governo nella versione definitiva del PNRR, nella quale si trova infatti un unico accenno a Roma Capitale, che si limita a riconoscere ad essa una somma pari a 500 milioni di euro per il Giubileo Pag. 29del 2025. In proposito evidenzia che a Roma Capitale dovrebbero essere garantiti poteri e risorse finanziarie non in occasione di eventi particolari, ma strutturalmente per il suo ruolo di capitale, come accade per le capitali di molti altri Paesi. Al riguardo, fa presente che Fratelli d'Italia continuerà a richiamare l'attenzione del Governo e della maggioranza su questo tema, che, se si vuole essere coerenti e credibili, non si può continuare a rinviare.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 1.16.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra le finalità dell'emendamento Trancassini 1.19, di cui è cofirmataria, che, al pari di altre successive proposte emendative presentate dal suo gruppo, verte sul cosiddetto superbonus, consistente nella detrazione al 110 per cento delle spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici, proponendo, da un lato, la semplificazione delle procedure relative all'istanza e alla fruizione del beneficio nonché l'estensione dello stesso ad ulteriori settori attualmente esclusi, dall'altro, una proroga al 31 dicembre 2023 delle agevolazioni in parola, ivi incluso il cosiddetto sisma bonus, in maniera tale da consentire anche alle imprese interessate una programmazione sostenibile delle proprie attività.

  Raphael RADUZZI (MISTO) chiede di sottoscrivere l'emendamento Trancassini 1.19, giacché la proroga delle agevolazioni ivi contenuta rappresenta un fattore di essenziale importanza per la ripresa di numerose attività economiche nel nostro Paese. In proposito, segnala inoltre l'incertezza che grava sulla cessione dei crediti d'imposta, che costituisce indubbiamente una delle innovazioni normative di maggior pregio, capace di favorire la liquidità e di promuovere, più in generale, gli investimenti, dal momento che di recente l'EUROSTAT ha anticipato una revisione nella trattazione contabile della misura, che, ponendo interamente l'onere a carico del primo anno di imputazione della spesa sostenuta, sarebbe a suo avviso suscettibile di rendere la misura stessa di fatto non più attuabile. Sul punto invita pertanto il Governo a vigilare affinché non venga vanificata una previsione normativa indispensabile alla positiva riuscita delle agevolazioni fiscali nel loro complesso.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 1.19.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.17, che affronta il tema indubbiamente composito e ricco di sfaccettature del superbonus al 110 per cento delle spese effettuate per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, evidenziando come tale misura, che dovrebbe costituire uno dei principali volani della ripresa economica, nella pratica attuazione è stata invece resa di assai difficile fruizione, stante la complessità delle procedure amministrative e la ristrettezza dei tempi cui sono soggetti i relativi adempimenti a carico dei beneficiari. Osserva, altresì, come sussista una sostanziale convergenza tra tutte le forze politiche presenti in Parlamento in ordine ai profili problematici della detrazione al 110 per cento su cui dover intervenire, ma evidentemente manca ancora la volontà concreta di porvi rimedio, in ciò ravvisando quasi il sospetto che forse il Governo stesso abbia in qualche modo l'intenzione di mantenere una applicazione limitata del beneficio, così vanificandone la potenziale portata di stimolo economico. A suo giudizio, è invece proprio sulla capacità di addivenire ad una riforma organica delle detrazioni in parola che si misurerà la maturità dell'intera classe politica, tenendo fermi quali obiettivi prioritari la semplificazione delle procedure di richiesta e riconoscimento del beneficio, nonché l'estensione temporale e soggettiva dello stesso.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) rileva come il cosiddetto superbonus sia potenzialmente una misura capace di determinare un notevole impatto positivo sulle attività economiche nel loro complesso e sui livelli occupazionali, evidenziando come a tal fine sia però indispensabile prevedere una tempistica Pag. 30 delle procedure adeguata agli interventi da effettuare, ponendo i cittadini e gli operatori del settore nelle condizioni di poter programmare con un certo margine di certezza le proprie attività. In particolare, l'emendamento Trancassini 1.17 mira a prorogare al 30 giugno 2023 la fruizione del beneficio, a condizione che siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell'intervento complessivo, stabilendo altresì che eventuali risorse non utilizzate siano destinate all'estensione della citata agevolazione agli interventi effettuati da soggetti esercenti attività d'impresa, arti e professioni, a partire da quelli operanti in comparti in difficoltà, quali il settore alberghiero e delle scuole paritarie.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 1.17.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, nel prendere atto della richiesta in tal senso avanzata dall'onorevole Prestigiacomo, impossibilitata a prendere parte al prosieguo della seduta, avverte che, non essendovi obiezioni, la Commissione procederà ora direttamente all'esame dell'emendamento Prestigiacomo 2.1, riprendendo subito dopo l'esame delle restanti proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), nel ringraziare la presidenza e i colleghi per la cortesia di averle consentito la trattazione anticipata dell'emendamento 2.1 a sua prima firma, segnala che quest'ultimo affronta l'annosa questione della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, che a suo parere dovrebbe rappresentare un tema di interesse strategico nazionale, prevedendo allo scopo lo stanziamento di ulteriori complessivi 8 miliardi di euro nell'arco temporale 2022- 2027. Nel sottolineare come la realizzazione del Ponte costituisca l'unica via per sostenere il rilancio definitivo del Mezzogiorno d'Italia, esprime rammarico per il modo in cui tale fondamentale aspetto sia stato affrontato, anche di recente, nel corso dell'esame della proposta del Piano nazionale di ripresa e resilienza da parte sia del Governo che del Parlamento, laddove la discussione presso le competenti Commissioni parlamentari della Camera, in particolare la V Bilancio e la IX Trasporti, si è sostanzialmente limitata alla formulazione di timidi auspici senza tuttavia approcciare la questione nella dovuta maniera e con chiarezza di impegni.
  Osserva come anche la relazione finale predisposta dal gruppo di lavoro tecnico avviato dal precedente Esecutivo per valutare gli eventuali sviluppi del progetto del sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina non contenga in merito alcun elemento utile e chiarificatore, concorrendo ad alimentare un dibattito generale che non esita a definire surreale e inconcludente. Nel rimarcare come, anche all'interno dell'attuale maggioranza parlamentare, sussistano al riguardo rilevanti diversità di opinioni, chiede pertanto alla sottosegretaria Sartore se e quali iniziative il Governo intenda assumere in proposito, auspicando di poter ricevere nella presente sede qualche indicazione certa. Sulla base di tali premesse, ritira quindi l'emendamento 2.1 a sua prima firma, riservandosi comunque di presentare in Assemblea un ordine del giorno sulla materia contenente stringenti impegni all'indirizzo del Governo, posto che sinora dal competente Ministero sono pervenute solo risposte evasive e insoddisfacenti.
  Richiama, infine, l'attenzione sulle modalità di utilizzo del Fondo per lo sviluppo e la coesione, dal momento che tramite un emendamento approvato all'articolo 2 durante l'esame presso il Senato è stata disposta la finalizzazione di una quota del predetto Fondo, pari a complessivi 700 milioni di euro per il periodo 2021-2024, che palesemente non rispetta la clausola di riparto delle risorse del Fondo stesso definita dalla legislazione vigente nella misura dell'80 per cento in favore delle regioni meridionali e del 20 per cento per la restante parte del Paese. A tale specifico proposito, nel segnalare al Governo la necessità di assicurare l'osservanza del descritto criterio di ripartizione delle risorse, evidenzia, ad esempio, come una quota dei citati 700 milioni di euro siano destinati, in forza delle modifiche apportate al Senato, Pag. 31alla costituzione di un polo energetico nel mare Adriatico per riconvertire le piattaforme di estrazione del petrolio e del gas e realizzare un distretto marino integrato nell'ambito delle energie rinnovabili al largo delle coste di Ravenna, rilevando come il settore del cosiddetto oil & gas sia presente naturalmente anche in altre aree del Paese, incluso il canale di Sicilia, e ritenendo pertanto necessario improntare qualsiasi decisione in materia ad un criterio di effettiva perequazione territoriale.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel sottoscrivere l'emendamento Prestigiacomo 2.1, sottolinea che il ponte sullo Stretto di Messina rappresenta un'opera pubblica di interesse nazionale il cui valore non può essere limitato ad una sola regione, proprio nella stessa misura in cui il sostegno a Roma Capitale è rilevante per l'intero territorio nazionale. Allo stesso modo ricorda che anche le aree interne possono essere definite tali perché sono rimaste al di fuori dei servizi, come la scuola, ed estranee all'esplicarsi della vita sociale e non sono state poste al centro dei programmi di Governo. Chiede che da parte del Governo siano espresse parole chiare sulle decisioni in merito ai collegamenti e, in particolare, al ponte sullo Stretto. Nell'affermare che il Governo tergiversa sulla questione a causa delle divisioni interne alla maggioranza, invoca un'assunzione di responsabilità.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel sottoscrivere l'emendamento Prestigiacomo 2.1, critica il fatto che la questione del ponte sullo Stretto di Messina sia affrontata soltanto da un punto di vista ideologico e partitico. In particolare, nell'esprimere sconcerto per le posizioni di chi definisce il ponte un'opera titanica che necessiterebbe di venti anni di lavori, evidenzia che, nella maggior parte dei Paesi stranieri, opere di tale portata vengono realizzate senza difficoltà, nel rispetto delle regole più avanzate. Afferma che si tratta di un'opera fondamentale per lo sviluppo del Sud e per il collegamento dei Paesi che si affacciano su quella sponda del Mediterraneo con l'Italia e con l'Europa. Nel sottolineare che la realizzazione del ponte faciliterebbe lo scambio di merci e il collegamento tra le persone che oggi è molto complicato, invita a trattare la questione nel merito, evitando contrapposizioni ideologiche.

  La sottosegretaria Alessandra SARTORE, a dimostrazione che la questione del ponte sullo Stretto è posta all'attenzione del Governo, ricorda che sul sito del Ministero dei trasporti e della mobilità sostenibili è stata pubblicata la relazione che contiene le valutazioni riguardanti le diverse modalità di costruzione dello stesso. In risposta all'onorevole Trancassini, ricorda che vi sono state in passato altre maggioranze di Governo nelle quali erano presenti divisioni sull'opportunità di realizzare l'opera analoghe a quelle interne all'attuale maggioranza. Ricorda altresì che il Fondo per lo sviluppo e la coesione è stato di recente rifinanziato anche grazie all'impegno della Ministra per il Sud e la coesione territoriale, nel rispetto della regola 20/80 di ripartizione delle risorse e con la previsione di una delibera del Comitato interministeriale per la programmazione e il coordinamento della politica economica, nella quale ritiene che potrebbe trovare una giusta collocazione la questione del ponte sullo Stretto. Conclude invitando i presentatori dell'emendamento Prestigiacomo 2.1 a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno da presentare in Assemblea.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) ritira quindi l'emendamento 2.1 a sua prima firma.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel riservarsi di intervenire sull'argomento successivamente in Assemblea, fa presente ironicamente alla sottosegretaria Sartore che il Governo cosiddetto dei migliori non può paragonarsi a quelli che lo hanno preceduto. Quindi, pur concordando con il ritiro dell'emendamento Prestigiacomo 2.1, evidenzia in modo critico che nel PNRR presentato dal precedente Presidente del Consiglio era contenuto un passaggio nel quale si affermava espressamente che il ponte sullo Stretto non poteva essere preso in Pag. 32considerazione, onde prevenire eventuali obiezioni sul fatto che la quantità di risorse da utilizzare con il PNRR avrebbe potuto consentire finalmente di dare avvio all'opera. Invita, infine, il Governo in carica a fare chiarezza sulla sua posizione per restituire credibilità alla politica e al Governo dei migliori.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, ricorda che l'emendamento Prestigiacomo 2.1 è stato ritirato.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), illustrando l'emendamento Trancassini 1.18, afferma che esso è volto a modificare il superbonus del 110 per cento nel senso richiesto dalle associazioni di categoria che sono state audite durante la fase istruttoria. Nel ribadire quanto le audizioni abbiano perso di importanza benché rappresentino uno strumento utilissimo per focalizzare le criticità dei provvedimenti, ricorda che i rappresentanti di tali associazioni hanno affermato chiaramente che la previsione di termini troppo brevi per l'utilizzo del superbonus e del sisma-bonus ne pregiudica di fatto l'effettiva fruizione. Ricorda che anche il Governo svolge consultazioni pubbliche e che aveva affermato in precedenti occasioni di aver preso in considerazione il problema ma poi non è giunta alcuna risposta. Allo stesso modo evidenzia che il Governo, pur avendo invocato più volte la semplificazione dei procedimenti burocratici, resa ancor più necessaria dalla fase di emergenza in corso, non solo non è riuscito a conseguirla ma, anzi, ha emanato provvedimenti ancor più complessi e di difficile interpretazione per affrontare la pandemia.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 1.18.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustra le finalità dell'emendamento Bellucci 1.2, di cui è cofirmataria, evidenziando che esso è volto ad estendere la proroga del superbonus agli istituti autonomi case popolari, agli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti, istituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di «in house providing», alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale. In proposito, evidenzia che spesso i ritardi nell'effettuazione delle spese relative alle opere per cui è previsto il superbonus sono determinati da adempimenti burocratici troppo farraginosi. Segnalando che l'approvazione dell'emendamento Bellucci 1.2 permetterebbe la riqualificazione di edifici spesso fatiscenti, ritiene prioritario non disperdere le risorse stanziate per la misura del superbonus.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 1.2.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento Albano 1.31, evidenza che esso è volto ad estendere la platea dei beneficiari del superbonus sopprimendo la previsione per cui per accedere al superbonus del 110 per cento alla data del 30 giugno 2022 devono essere stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell'intervento complessivo. Ricordando, come già fatto dall'onorevole Lucaselli, che spesso il ritardo nell'effettuazione delle spese relative alle opere per cui è previsto il superbonus è determinato da adempimenti burocratici troppo complessi, segnala come il Governo sia rigido quando si tratta di termini che i cittadini devono rispettare, ma molto elastico quando si tratta di scadenze relative alla concessione di contributi che è chiamato a rispettare. Ritiene, pertanto, necessario garantire procedure più semplici e tempi più ampi per accedere alla misura del superbonus.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel segnalare che la misura del superbonus è utilizzata principalmente per opere complesse, crede sia facile ipotizzare che la realizzazione dei relativi lavori non possa arrivare al 60 per cento entro un anno. Pertanto, reputa necessario prevedere un termine più ampio.

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  La Commissione respinge l'emendamento Albano 1.31.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento 1.20 a sua prima firma, evidenza che esso deriva dal confronto con le associazioni ed è volto a prorogare la misura del sisma bonus al 31 dicembre 2022. Ricorda che la medesima proposta è stata avanzata anche in audizione dal commissario Legnini, per il quale la messa a sistema del sisma bonus può rappresentare la spinta per la ricostruzione post sismica e per mettere in sicurezza gli edifici situati nei territori terremotati. In proposito, a suo avviso, la proroga di tale misura potrebbe garantire a quei territori un volano di ripresa economica, ritenendo che a tali territori debbano arrivare non solo messaggi di assistenza da parte dello Stato, ma anche di crescita e di ripresa economica.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 1.20.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento Ciaburro 1.8, evidenzia che esso è volto ad estendere al 31 dicembre 2021 l'accesso al superbonus per i lavori effettuati nei comuni montani. In proposito, ritiene necessario sostenere le piccole amministrazioni locali affinché anche nei comuni montani, che hanno piccole o piccolissime dimensioni, si possa accedere alla misura del superbonus.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel denunciare che il tema dei comuni montani non è stato declinato adeguatamente neanche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, evidenzia che tale argomento non può essere affrontato sbrigativamente. In proposito, porta l'esempio del comune di Leonessa, di cui è stato sindaco per numerosi anni e che ha visto diminuire drasticamente la propria popolazione sin dall'inizio del secolo scorso, nonostante permanga in chi ha lasciato quel territorio un forte senso di identità. A suo avviso, per dare risposte adeguate a queste importanti realtà locali, sia dal punto di vista economico, sia da quello culturale e sociale, occorre introdurre interventi seri ed efficaci volti all'adeguamento delle infrastrutture e al recupero delle attività lavorative tradizionali.

  La Commissione respinge l'emendamento Ciaburro 1.8.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando le finalità dell'emendamento Trancassini 1.21, di cui è cofirmataria, ribadisce la necessità di ampliare l'ambito di applicazione del superbonus, estendendolo anche agli esercenti attività di impresa, arti o professioni, all'uopo utilizzando le risorse già stanziate a legislazione vigente e non impegnate, in modo tale da rendere tale misura effettivamente in grado di favorire la ripresa economica in numerosi settori del nostro Paese.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel ricordare come l'estensione della platea dei beneficiari del superbonus sia stata richiesta a più riprese da pressoché tutte le forze parlamentari e caldeggiata dai diversi soggetti ascoltati nel corso delle numerose audizioni, non comprende per quale ragione ciò non sia ancora avvenuto, evidenziando come sarebbe piuttosto un compito prioritario della politica migliorare quelle norme che non funzionano appieno e prevedere un adeguato utilizzo delle risorse finanziarie disponibili.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 1.21.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando le finalità dell'emendamento Trancassini 1.22, di cui è cofirmataria, che proroga al 2023 il superbonus e le correlate misure della cessione del credito d'imposta e dello sconto in fattura, rivendica la posizione assunta, in occasione dell'esame parlamentare del decreto-legge in titolo, dal gruppo Fratelli d'Italia, che ha inteso discutere nel merito le poche proposte emendative presentate, focalizzando l'attenzione sulle questioni ritenute di maggiore urgenza ed attualità.

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  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.22 ed associandosi alle considerazioni da ultimo svolte dalla collega Lucaselli, osserva che il gruppo Fratelli d'Italia ha presentato un numero limitato di proposte emendative attentamente selezionate, illustrandole secondo una tempistica congrua ed interpretando il proprio ruolo parlamentare con spirito costruttivo. Ritiene quindi doveroso che analoga disponibilità al confronto e ampiezza nella discussione sia a maggior ragione garantita in occasione dell'imminente esame, presso codesta Commissione, delle proposte emendative riferite al decreto-legge cosiddetto Sostegni-bis, rispetto al quale peraltro ancora nulla è dato sapere circa le risorse finanziarie effettivamente utilizzabili per la fase emendativa. Tornando ai contenuti dell'emendamento a sua prima firma 1.22, rileva che la proroga al 2023 della cessione del credito d'imposta appare necessaria tanto più in una situazione in cui l'emergenza sanitaria sembra destinata a protrarsi oltre le previsioni del Governo. In tale contesto, a suo avviso occorre pertanto assicurare alle imprese che le misure di sostegno si sviluppino lungo un orizzonte temporale più ampio di quello attualmente previsto, nonché salvaguardare i livelli occupazionali, in modo da evitare la chiusura di moltissime attività economiche con conseguenti ripercussioni in termini sociali.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 1.22.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) preannuncia la designazione dell'onorevole Lucaselli quale relatrice di minoranza in Assemblea per il gruppo di Fratelli d'Italia.

  Essendosi concluso l'esame delle proposte emendative presentate, la Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.35.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 607 del 16 giugno 2021, a pagina 45, seconda colonna, terza riga, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «, nonché l'articolo aggiuntivo Liuni 68.012, in quanto di contenuto sostanzialmente analogo agli articoli aggiuntivi L'Abbate 68.015 e Liuni 68.013, già dichiarati inammissibili per estraneità di materia».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 611 del 23 giugno 2021, a pagina 85, prima colonna, diciassettesima riga, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «e che saranno pubblicate in allegato al resoconto sommario della prossima seduta».