CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 giugno 2021
603.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 189

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 9 giugno 2021. — Presidenza del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 73/2021: Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
C. 3132 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 giugno 2021.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel premettere che, per la gran parte delle disposizioni, il provvedimento è finanziato a valere sull'ultimo scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento, che ha costituito un ulteriore sforzo per il Paese, sottolinea la necessità di utilizzare le risorse per rilanciare l'economia italiana e, in particolare, i consumi, tenendo ben presente l'attuale situazione di crisi. Evidenzia la necessità di migliorare il testo in esame mediante proposte emendative che traggono origine dalla considerazione che il lavoro non viene creato dallo Stato, bensì lo Stato può aiutare le imprese a crearlo. Passando quindi a discutere le singole disposizioni del decreto-legge, evidenzia la previsione dell'abbassamento della garanzia pubblica sui prestiti alle PMI e alle cosiddette mid cap rispetto alla precedente disciplina, prevista dal decreto-legge n. 23 del 2020. L'articolo Pag. 190 12, infatti, dispone che, in relazione ai singoli finanziamenti inclusi nel portafoglio garantito, il Fondo di garanzia PMI copre fino all'80 per cento della perdita registrata sul singolo finanziamento, anziché fino al 90 per cento come in precedenza. Nel ricordare che il Ministro dell'economia e delle finanze, Daniele Franco, durante l'audizione tenutasi lunedì scorso, ha spiegato la ragione di tale riduzione nel fatto che è iniziata oramai una fase di riavvio e ripartenza, osserva che tale previsione è forse troppo ottimistica rispetto alle condizioni attuali dell'economia italiana. Nel ringraziare l'onorevole Bitonci che si è mostrato sempre sensibile sulla questione, fa presente che ci sono previsioni secondo le quali a settembre prossimo vi sarà un aumento dell'80 per cento delle istanze di fallimento e concordato preventivo. Quindi afferma che la spiegazione del Ministro Franco potrà risultare fondata soltanto quando la ripartenza sarà stata effettiva. Allo stesso modo esprime perplessità sul fatto che per le imprese con un numero di dipendenti inferiore a 250 venga soppressa la possibilità di accesso al predetto Fondo e venga mantenuta soltanto la garanzia SACE, nonostante la diversità tra i requisiti dei due strumenti. Fa presente che, poiché tali disposizioni, concernenti la garanzia pubblica sui prestiti alle imprese, riguardano operazioni già presentate ma non deliberate, si determina un ulteriore danno per le imprese che hanno istaurato la procedura ma non hanno ancora ottenuto la delibera e pertanto propone di introdurre una modifica che corregga tale distorsione. Nell'osservare che il provvedimento è carente di misure che possano agevolare le operazioni di ricapitalizzazione delle imprese e di aggregazione in gruppi di imprese, afferma che, invece, in altri Paesi sono stati previsti incentivi fiscali per le imprese coinvolte in tali operazioni e per coloro che investono in esse in modo da ottenere il duplice effetto di sbloccare i risparmi accumulati e avvantaggiare le imprese che aumentano il proprio capitale. Osserva che tali misure potrebbero rappresentare un incentivo morale per chi ha mantenuto l'attività anche durante la pandemia e decida di autofinanziare la stessa attività. Per quanto riguarda le disposizioni in materia di lavoro, osserva che il contratto di rioccupazione, introdotto dall'articolo 41, è uno strumento ambizioso volto a reinserire i disoccupati nella fase di ripresa dell'attività dopo l'emergenza epidemiologica, ma tale finalità è frustrata dal breve termine di vigenza della disposizione dal 1° luglio al 31 ottobre 2021. Afferma che le proposte del suo gruppo in materia di lavoro riguardano piuttosto il miglioramento dei sistemi già esistenti come l'apprendistato professionalizzante e i contratti a termine. Per questi ultimi in particolare propone di intervenire sui presupposti, la durata e la contribuzione addizionale per aiutare le imprese a dimensionare la forza lavoro nel rispetto della tutela dei lavoratori. Riguardo allo sblocco dei licenziamenti, sottolinea la necessità di prevedere adeguati ammortizzatori sociali, come il gruppo di Fratelli d'Italia chiede al Governo dall'inizio della pandemia, uniti ad opportune misure di formazione e riqualificazione professionale per allocare i lavoratori in un mercato che richiede nuove capacità. In riferimento all'esonero dalla contribuzione addizionale per i datori di lavoro che, a decorrere dal 1° luglio 2021, sospendono o riducono l'attività lavorativa e presentano domanda di integrazione salariale, previsto dal comma 3 dell'articolo 40, suggerisce che sarebbe stato preferibile sospendere la contribuzione ordinaria per la cassa integrazione. Nell'affermare di condividere il rinvio al 1° luglio 2022 della tassa sulla plastica, ritiene tuttavia che sarebbe stato più opportuno abolirla del tutto, perché incide su un settore che è riuscito a resistere anche durante la pandemia. Nell'apprezzare che il Ministro Franco si sia dichiarato ottimista sul rapporto di collaborazione con l'Unione europea, evidenzia tuttavia, in primo luogo, che i vincoli del Patto di stabilità e crescita sono sospesi soltanto fino al 2022 e che, a partire dall'anno successivo, tali vincoli dovranno essere rispettati, anche perché il rispetto degli stessi rientra nell'ambito delle condizionalità cui è subordinata l'erogazione delle risorse del PNRR; in secondo Pag. 191luogo, rileva che l'efficacia di molte misure contenute nel provvedimento è subordinata alla successiva autorizzazione della Commissione europea. Segnala inoltre che l'imponente numero di decreti attuativi necessari ad attuare le disposizioni contenute nel provvedimento costituisce uno scoglio che separa le intenzioni del Governo dal raggiungimento effettivo degli obiettivi, mentre sarebbero state più adeguate misure più snelle ed efficaci nell'immediato. Auspica, infine, che il Governo valuti favorevolmente le proposte emendative che saranno presentate dal suo gruppo volte a superare le criticità dianzi evidenziate.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È), nel ricordare anzitutto che il Ministro Franco, durante l'audizione sul provvedimento, ha affermato che l'erogazione del contributo a fondo perduto è mancata per circa 1,5 milioni di imprese, afferma che ciò dimostra che il precedente decreto Sostegni non era in grado di fornire la liquidità necessaria, come alcuni dei rappresentanti di categoria auditi hanno confermato dichiarando che la platea degli interessati al contributo era più ristretta di quella destinataria dei precedenti ristori. Nel criticare che il Ministro Franco abbia proposto di ampliare il numero dei destinatari innalzando da un massimo di 10 milioni a 15 milioni di euro il requisito dei ricavi necessario per la percezione del contributo, osserva che, al contrario, la maggior parte delle imprese del Paese ha un fatturato inferiore a 2 milioni di euro e che sono rimaste escluse dall'indennizzo le micro e le nano imprese. Aggiunge che tale contributo, anche quando è stato percepito, non ha superato in media il 6 per cento dei ricavi dell'anno precedente.
  Ricorda che il Ministro Franco ha giudicato non sostenibile per il bilancio dello Stato la trasformazione delle garanzie su prestiti in sovvenzioni, dal momento che si tratterebbe di una misura non sostenibile dal bilancio dello Stato in quanto tali prestiti ammontano a circa 200 miliardi di euro. Poiché tuttavia vi sono imprese fortemente indebitate e imprese che, invece, hanno addirittura aumentato il loro fatturato, tale trasformazione, a suo avviso, potrebbe essere selettivamente applicata soltanto alle imprese che presentano maggiori difficoltà finanziarie, in modo da poter migliorare il loro rapporto tra capitale di prestito e capitale proprio.
  Osserva inoltre che, nonostante l'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica, per l'accesso al contributo a fondo perduto è stata richiesta, con un irragionevole aggravio burocratico, la presentazione di un'ulteriore istanza da presentare all'Agenzia delle entrate. Indica come esempio da emulare il Regno Unito nel quale, addirittura prima che il Governo annunziasse l'istituzione del contributo, i destinatari avevano già percepito il contributo medesimo proprio grazie alle semplificazioni rese possibili dal pieno utilizzo degli strumenti informatici. Definisce, inoltre, «offensivo» per gli operatori del settore il termine del 10 settembre 2021 per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Segnala, infatti, che tali professionisti sono chiamati a svolgere entro tale data tutta una serie di adempimenti macchinosi e spesso anche incomprensibili. Reputa, invece, positiva la misura dell'ACE innovativa per il 2021, che tuttavia, a suo avviso, potrebbe essere ulteriormente migliorata sia estendendone il periodo di applicazione che incrementando ulteriormente il livello del rendimento nozionale previsto. Per quanto riguarda, invece, il contratto di rioccupazione ritiene opportuno allungare il relativo termine per evitare che questo corrisponda con la fine del blocco dei licenziamenti.

  Claudio BORGHI (LEGA), replicando all'onorevole Trano, segnala che non è stato il Ministro Franco in audizione a proporre l'innalzamento a 15 milioni di euro della soglia di fatturato per accedere ai sostegni economici erogati dallo Stato, ma che tale circostanza è già prevista dall'articolo 1, comma 30, del provvedimento in esame. In proposito, ricorda che tale disposizione è volta a ricomprendere tra i destinatari dei sostegni erogati dallo Stato non le grandi aziende, che pure a suo avviso meriterebbero di essere tutelate, ma le aziende di medie dimensioni, che danno lavoro a migliaia di dipendenti e che finora non hanno Pag. 192ricevuto alcun sostegno dallo Stato, nonostante le ingenti perdite economiche subite. Ricorda, infine, che tali aziende proporzionalmente riceveranno aiuti inferiori rispetto alle piccole e micro imprese, poiché è previsto che la percentuale di ristoro sia inversamente proporzionale al fatturato dell'azienda.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È), replicando all'onorevole Claudio Borghi, prende atto del fatto che la previsione dell'innalzamento della soglia di fatturato per accedere ai sostegni economici erogati dallo Stato è già prevista dal provvedimento in esame. Ribadisce, comunque, che, a suo avviso, è preferibile sostenere le piccole e micro imprese poiché queste rappresentano il tessuto produttivo della nostra economia e anche perché, rispetto alle aziende di medie e grandi dimensioni, hanno maggiori difficoltà ad accedere al credito e alla liquidità.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 giugno 2021. — Presidenza del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 14.50.

Interventi per il settore ittico e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale. Delega al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore.
C. 1008 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 maggio 2021.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA avverte che il competente Ministero non ha ancora trasmesso la relazione tecnica sul provvedimento. Chiede pertanto di rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica islamica di Afghanistan, fatto a Kabul il 19 aprile 2016.
C. 3041 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 giugno 2021.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore sul provvedimento in esame.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme in materia di reclutamento, dottorato di ricerca e personale delle università e degli enti pubblici di ricerca.
Testo unificato C. 208 e abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 giugno 2021.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore sul provvedimento in esame.

Pag. 193

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.05.