CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 maggio 2021
595.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 166

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 26 maggio 2021.

Disposizioni per la cura delle malattie rare e per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani.
Emendamenti C. 164-1317-1666-1907-2272-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 9.25 alle 9.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa.

  La seduta comincia alle 19.15.

DL 52/2021: Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19.
C. 3045 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 maggio 2021.

  Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che la Commissione prosegue l'esame, in sede referente, del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 52 del 2021, recante misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19 (C. 3045 Governo). Avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche attraverso la trasmissione mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendoci obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che, sulla base di quanto si è convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, Pag. 167 integrato dai rappresentanti dei gruppi, di ieri, ha inviato una lettera al Presidente della Camera, in cui fa presente che la Commissione concluderà l'esame del provvedimento, con il conferimento del mandato alla relatrice, entro martedì 1° giugno. Avverte altresì che la Conferenza dei presidenti di gruppo, nella riunione odierna, ha calendarizzato la discussione del suddetto disegno di legge a partire da venerdì 4 giugno.
  Ricorda quindi che la Commissione, nella seduta odierna, avvierà la votazione delle proposte emendative segnalate dai gruppi, che sono complessivamente 284 (vedi allegato 1).
  Chiede quindi se vi siano interventi per illustrazione del complesso delle proposte emendative presentate.

  Doriana SARLI (MISTO) intende esplicitare la ratio degli emendamenti a sua firma, che vanno nella direzione di eliminare la restrizione alla partecipazione ad eventi pubblici a coloro che non siano in possesso del certificato verde o che debbano conseguirlo a seguito di un tampone. La restrizione, infatti, creerebbe a suo avviso un precedente pericoloso, dal momento che numerosi soggetti, come ad esempio le fasce di popolazione più giovani, non risultano vaccinate ma non certo per loro volontà. Altri emendamenti vanno nella direzione di rendere gratuite le prestazioni sanitarie richieste obbligatoriamente, per non far gravare un costo aggiuntivo – variabile da regione a regione – sui cittadini che intendono partecipare ad un evento o fare un viaggio. Richiama le considerazioni del presidente del Garante per la privacy, che ha ritenuto il decreto-legge in esame gravemente incompleto sotto il profilo della protezione dei dati personali, come dimostra l'esempio della Campania, regione nella quale il certificato vaccinale è stato promosso come condizione indispensabile per la fruizione di alcuni servizi, ma non sulla scorta di una solida base giuridica.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È) comunica di voler ritirare, insieme al collega Sapia, la firma sugli emendamenti a prima firma Giuliodori, che prevedono la soppressione del cosiddetto green pass.

  Marialucia LOREFICE, presidente, dà la parola alla relatrice, deputata Ianaro, e poi al rappresentante del Governo, per l'espressione dei rispettivi pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli 1 e 2.

  Angela IANARO, relatrice, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Delmastro Delle Vedove 1.17, Cunial 2.4, Provenza 2.15 e Meloni 2.22 e 2.24, esprimendo altrimenti parere contrario. Invita i presentatori al ritiro dei subemendamenti Meloni 0.2.100.14, Colletti 0.2.100.1, Caretta 0.2.100.68, Bellucci 0.2.100.16, Trano 0.2.100.9, Prisco 0.2.100.45, degli identici subemendamenti Meloni 0.2.100.17 e Marco di Maio 0.2.100.84, dei subemendamenti Ferro 0.2.100.44, Lollobrigida 0.2.100.18, Bagnasco 0.2.100.60, Mollicone 0.2.100.39, Perantoni 0.2.100.78, Lollobrigida 0.2.100.19, Rampelli 0.2.100.55 e Lollobrigida 0.2.100.21, esprimendo altrimenti parere contrario. Raccomanda l'approvazione del proprio subemendamento 0.2.100.88. Invita i presentatori al ritiro dei subemendamenti Lollobrigida 0.2.100.23, Bellucci 0.2.100.102, Lollobrigida 0.2.100.24, degli identici subemendamenti Lupi 0.2.100.12 e Gemmato 0.2.100.32, dei subemendamenti Bellucci 0.2.100.25, Meloni 0.2.100.26, Varchi 0.2.100.57, Alemanno 0.2.100.71, Giuliodori 0.2.100.4, Spena 0.2.100.64 e Tiramani 0.2.100.118, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime parere favorevole sul subemendamento Noja 0.2.100.87. Invita i presentatori al ritiro dei subemendamenti Gemmato 0.2.100.35 e Boldi 0.2.100.114, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime parere favorevole sull'emendamento 2.100 del Governo. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo D'Arrando 2.01, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2). Avverte che tale riformulazione è proposta anche per gli articoli aggiuntivi Noja 8.05 e Carnevali 8.09, vertenti su analoga materia. Esprime altresì parere favorevole sull'articolo aggiuntivo D'Arrando Pag. 168 2.03, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2).
  Chiede, quindi, che siano accantonati, al fine di poter svolgere un ulteriore approfondimento, gli identici emendamenti Lupi 2.5, D'Ettore 2.6, Ferri 2.13 e Zucconi 2.19, gli identici subemendamenti Carnevali 0.2.100.6, Bellucci 0.2.100.15 e Bagnasco 0.2.100.59, i subemendamenti Marco Di Maio 0.2.100.82, Lucaselli 0.2.100.48, Potenti 0.2.100.116, Lupi 0.2.100.10 e Gagliardi 0.2.100.91, gli identici subemendamenti Ciaburro 0.2.100.67, Lupi 0.2.100.11, Gemmato 0.2.100.30 e Gagliardi 0.2.100.92, il subemendamento Valente 0.2.100.74, gli identici subemendamenti Carnevali 0.2.100.7, Lollobrigida 0.2.100.20, Vietina 0.2.100.61 e Gastaldi 0.2.100.111, il subemendamento Sutto 0.2.100.112, gli identici subemendamenti Versace 0.2.100.62 e Lollobrigida 0.2.100.22, i subemendamenti Silli 0.2.100.89, Racchella 0.2.100.110, Maccanti 0.2.100.120 e Carnevali 0.2.100.107, gli identici subemendamenti Versace 0.2.100.63 e Carnevali 0.2.100.106, il subemendamento Gadda 0.2.100.85, gli identici subemendamenti Gemmato 0.2.100.34 e Lupi 0.2.100.13, il subemendamento D'Attis 0.2.100.65, gli identici subemendamenti De Menech 0.2.100.5 e Bazzaro 0.2.100.109, l'emendamento Di Muro 2.14, nonché l'articolo aggiuntivo Lorefice 2.02.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere favorevole sul subemendamento 0.2.100.88 della relatrice, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.100 del Governo ed esprime parere conforme a quello della relatrice sulle restanti proposte emendative.

  La Commissione acconsente agli accantonamenti proposti dalla relatrice.
  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Delmastro Delle Vedove 1.17.

  Marialucia LOREFICE, presidente, constatata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Cunial 2.4: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Nicola PROVENZA (M5S) ritira l'emendamento a propria firma 2.15.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), intervenendo sull'emendamento Meloni 2.22, osserva che le limitazioni alla libertà personale costituiscono violazioni importanti che vanno a suo giudizio eliminate. In questo caso, si intende sopprimere la disposizione che prevede lo spostamento tra abitazioni private una sola volta al giorno, ripristinando il diritto dei cittadini di muoversi liberamente.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Meloni 2.22 e 2.24.

  Marcello GEMMATO (FDI) illustra il subemendamento Meloni 0.2.100.14, che prevede l'abolizione del coprifuoco, attraverso la soppressione dei limiti orari. Rileva che studi scientifici elaborati da esperti di fama mondiale hanno dimostrato come persino il lockdown integrale non abbia avuto benefici rilevanti sul numero dei contagi, essendosi registrata solo una diminuzione della mortalità nelle fasce più anziane della popolazione, che ad oggi risultano quasi integralmente vaccinate. Il coprifuoco, a suo giudizio, rappresenta addirittura un pericolo, concentrandosi i contatti in fasce orarie più limitate.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È) concorda con le considerazioni del collega che l'ha preceduto. Osserva che il Governo attuale non è «il Governo dei migliori, bensì il Governo dei migliori capi di Gabinetto», che mantengono lo status quo. A fronte del crollo dei contagi e dei ricoveri, il provvedimento dispone misure più limitative rispetto a quelle adottate lo scorso anno, nel quale è stata disposta l'apertura completa. Non ci sono quindi dati che giustificano le chiusure, che rappresentano un'insensata compressione delle libertà personali.
  Fa presente, quindi, che nel provvedimento in esame, nel quale è confluito il decreto-legge n. 65 del 2021, attraverso un emendamento del Governo, non si prevede Pag. 169la zona bianca, rappresentando questo, a suo avviso, un grave vulnus. Preannuncia il voto favorevole sul subemendamento in esame e sul successivo subemendamento Colletti 0.2.100.1, che chiede di sottoscrivere, anche a nome della collega Testamento.

  La Commissione respinge il subemendamento Meloni 0.2.100.14.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È), intervenendo sul subemendamento Colletti 0.2.100.1, rileva come si tratti di una delle poche proposte emendative in cui si richiama la zona bianca, dimenticata dal provvedimento. Tiene a precisare che la determinazione dei colori, prima affidata a ventuno parametri, oggi si basa sul solo criterio dei contagi.

  La Commissione respinge il subemendamento Colletti 0.2.100.1.
  La Commissione respinge il subemendamento Caretta 02.100.68.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), nell'illustrare il suo subemendamento 0.2.100.16, osservando che non è chiaro il motivo per il quale i corsi di formazione possano riprendere solo dal 1° luglio e non da subito, sottolinea che una volta che sono definiti in modo chiaro i protocolli e le regole da seguire per tenere tale corsi non c'è motivo di rinviarne ulteriormente la ripresa e che la data del 1° luglio è priva di qualunque validità scientifica, per cui rappresenta una compressione discrezionale, che comprime la libertà personale e quella di impresa. Ricordando che le settimane di giugno appaiono preziose in quanto i mesi di luglio e agosto non sono idonei all'inizio dei corsi di formazione, ribadisce l'importanza di consentire la ripresa dell'investimento in capitale umano soprattutto per i giovani e le donne, categorie particolarmente colpiti sul fronte occupazionale dalla crisi in atto. Propone pertanto alla relatrice e al Governo di riconsiderare il parere espresso sul subemendamento in esame, ispirato a mere considerazioni di buon senso.

  Angela IANARO (M5S), relatrice, fa notare alla collega Bellucci che con riferimento ai successivi identici subemendamenti Carnevali 0.2.100.6, Bellucci 0.2.100.15 e Bagnasco 02.100.59, vertenti sulla medesima materia, si propone l'accantonamento in quanto tali subemendamenti mantengono le distinzioni tra le aree caratterizzate da un diverso grado di rischio, che sono invece eliminate dal subemendamento Bellucci 0.2.100.16 ora in esame. Per tale ragione, conferma il parere contrario sulla proposta emendativa in esame.

  La Commissione respinge il subemendamento Bellucci 0.2.100.16.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È), nel sottoscrivere il subemendamento Trano 0.2.100.9, osserva che esso prevede la possibilità di prolungare l'attività di ristorazione fino alle ore 24, consentendo ai clienti il rientro a casa con il mantenimento dello scontrino fiscale.
  Osserva che tale subemendamento appare ispirato a un criterio di buon senso.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Trano 0.2.100.9 e Prisco 0.2.100.45.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che il subemendamento Marco Di Maio 0.2.100.84 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge il subemendamento Meloni 0.2.100.17.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È), intervenendo sul subemendamento Ferro 0.2.100.44, osserva che diversi emendamenti all'articolo 5 sopprimono il riferimento alle zone gialle, arancioni e rosse, creando di fatto un'asimmetria tra la costruzione originaria del provvedimento e le modifiche che verrebbero apportate nel corso della sua conversione, rendendo il testo di difficile comprensione.

  La Commissione respinge il subemendamento Ferro 0.2.100.44.

Pag. 170

  Marcello GEMMATO (FDI), nell'illustrare il subemendamento Lollobrigida 0.2.100.18, sottolinea che esso consente la presenza del pubblico agli eventi sportivi a decorrere dalla data di conversione del decreto-legge. Osserva in proposito che il parametro fondamentale da tenere in considerazione non è tanto il numero dei contagi, quanto il tasso di occupazione dei reparti Covid negli ospedali e delle terapie intensive, attualmente in sensibile diminuzione.

  La Commissione respinge il subemendamento Lollobrigida 0.2.100.18.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che il subemendamento Bagnasco 0.2.100.60 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge il subemendamento Mollicone 0.2.100.39.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È) sollecita i colleghi del MoVimento 5 Stelle a sottoscrivere il subemendamento Perantoni 0.2.100.78, che egli stesso intende sottoscrivere, in assenza del suo firmatario. Tale proposta emendativa appare, a suo avviso, di assoluto buonsenso: essa estende al settore della cultura le medesime regole previste dal provvedimento in esame per gli eventi sportivi. Appare infatti irrazionale che tali eventi possano effettuarsi in presenza del pubblico e non anche le manifestazioni di carattere culturale e artistico.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che i deputati Sportiello, Sapia, Testamento e Baroni sottoscrivono il subemendamento Perantoni 0.2.100.78, che viene accantonato su richiesta della relatrice.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottolinea che solo l'intervento del deputato Baroni ha consentito di non far decadere il subemendamento Perantoni 0.2.100.78 e raccomanda, pertanto, alla relatrice e al Governo una più attenta considerazione dei subemendamenti in esame.

  Marialucia LOREFICE, presidente, fa notare al deputato Sapia che il dibattito serve proprio a consentire all'intera Commissione di approfondire le singole proposte emendative e, in determinati casi, di cambiare posizione su di esse.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Lollobrigida 02.100.19, Rampelli 02.100.55 e Lollobrigida 0.2.100.21.
  Approva, quindi, il subemendamento 0.2.100.88 della relatrice (vedi allegato 2).
  La Commissione respinge altresì il subemendamento Lollobrigida 0.2.100.23.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), nell'illustrare il subemendamento 0.2.100.102 a propria firma, osserva che esso mira a consentire la ripresa dei convegni e dei congressi a decorrere dal 1° giugno, o comunque a decorrere dalla data di conversione del decreto-legge. Evidenzia che anche in questo caso, come già osservato per il settore della formazione, la decorrenza fissata dal provvedimento per l'attività convegnistica a partire dal 1° luglio appare immotivata e priva di razionalità, non essendo i mesi estivi quelli più idonei allo svolgimento di convegni e congressi.
  Sollecita una maggiore attenzione da parte della maggioranza alle proposte emendative formulate dal suo gruppo, nessuna delle quali è stata finora accolta.

  Angela IANARO (M5S), relatrice, ringrazia la deputata Bellucci per l'invito alla riflessione, ma fa presente che il criterio seguito nella valutazione delle proposte emendative fa riferimento al mantenimento del criterio delle zone a differente grado di rischio. Le proposte emendative accantonate mantengono tale criterio di differenziazione, mentre quelle che non osservano tale criterio non trovano parere favorevole.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Bellucci 0.2.100.102 e Lollobrigida 0.2.100.24.

  Marialucia LOREFICE, presidente, constata l'assenza dei presentatori del subemendamento Pag. 171 Lupi 0.2.100.12: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Marcello GEMMATO (FDI) propone una riflessione sul subemendamento a sua prima firma 0.2.100.32, volto a consentire la riapertura dei parchi tematici e di divertimento sin dal 1° giugno 2021. Reputa, infatti, irrazionale e punitivo per il settore che strutture che sono caratterizzate da attività all'aperto debbano attendere ancora per poter riaprire. Segnala, in particolare, il caso dello Zoo Safari di Brindisi i cui frequentatori effettuano la loro visita nella propria auto privata, senza contatti con altri soggetti. Invita quindi a riconsiderare il parere espresso dalla relatrice.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive, anche a nome della collega Testamento, il subemendamento Gemmato 0.2.100.32, condividendone le finalità.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive il subemendamento Gemmato 0.2.100.32, osservando che con esso non vengono proposte modifiche alla zonizzazione relativa ai rischi epidemiologici prevista dalla normativa vigente.

  Angela IANARO, relatrice, segnala che il disegno di legge di conversione in esame entrerà in vigore dopo la data del 15 giugno in cui è prevista la riapertura dei parchi tematici e di divertimento e che, pertanto, l'eventuale approvazione del subemendamento Gemmato 0.2.100.32 non può produrre effetti concreti.

  La Commissione respinge il subemendamento Gemmato 0.2.100.32.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), in relazione al subemendamento a sua prima firma 0.2.100.25, sottolinea che i centri culturali e i centri sociali e ricreativi sono stati fortemente discriminati durante la fase pandemica in quanto sono rimasti chiusi mentre altri strutture, seppure con una gradualità contrassegnata da un'eccessiva cautela, hanno cominciato a riprendere la loro attività. Ricorda che tali centri costituiscono un importante presidio di socialità e di cultura e che rappresentano un fondamentale luogo di aggregazione per quella parte consistente della popolazione che presenta forme di disagio psicologico, quali depressione, ansia e attacchi di panico. Evidenzia che tale fenomeno è particolarmente rilevante per la popolazione adolescente, richiamando i dati allarmanti rilasciati recentemente su fenomeni di autolesionismo e tentativi di suicidio. Invita, pertanto, ad una riflessione al riguardo, dichiarando di non comprendere le ragioni che portano a posticipare l'apertura dei luoghi che consentirebbero un contenimento del disagio. Dichiara di farsi portatrice della richiesta di aiuto proveniente dal mondo del Terzo settore dove operano migliaia di associazioni e un numero assai considerevole di lavoratori e di volontari. Ricorda che tali figure sono state fondamentali, spesso in prima linea, nel corso della pandemia e appare perciò grave che non venga concessa loro la dovuta attenzione. Dichiara di considerare improprio al riguardo un approccio basato sulle cosiddette zone di rischio, sottolineando che, rispettando le dovute regole di prevenzione, la protezione della salute passa anche attraverso il contrasto al disagio psicologico. Nel ricordare che nell'attuale contesto non è più ipotizzabile utilizzare una condizione di emergenza come scusante per gli errori compiuti, ribadisce che occorre valorizzare il capitale umano rappresentato da coloro che operano nei centri culturali e ricreativi. Invita, pertanto, a riconsiderare il parere espresso, eventualmente valutando un accantonamento del proprio subemendamento.

  Elena CARNEVALI (PD) ritiene doveroso precisare che anche il Partito Democratico e altre forze politiche hanno a cuore il tema della riapertura di centri culturali e ricreativi ed hanno presentato specifici emendamenti che per ora sono stati accantonati, senza però far venir meno il principio che le riaperture non sono possibili nelle aree del Paese in cui dovesse determinarsi un elevato rischio pandemico.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È) rileva che altre proposte emendative Pag. 172 si prefiggono la stessa finalità del subemendamento Bellucci 0.2.100.25, rispettando il principio della differenziazione per zone di rischio.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Bellucci 0.2.100.25, Meloni 0.2.100.26 e Varchi 0.2.100.57.

  Marialucia LOREFICE, presidente, constata l'assenza dei presentatori dei subemendamenti Alemanno 0.2.100.71 e Giuliodori 0.2.100.4: s'intende che vi abbiano rinunciato. Avverte che sono stati ritirati dai presentatori i subemendamenti Spena 0.2.100.64 e Tiramani 0.2.100.118.

  La Commissione approva il subemendamento Noja 0.2.100.87 (vedi allegato 2).

  Marcello GEMMATO (FDI) illustra il subemendamento a sua prima firma 0.2.100.35 avente la finalità di modificare i criteri con i quali vengono individuate le zone bianche. In particolare, con esso si propone di prevedere l'inclusione delle regioni in tale zone anche con un'incidenza settimanale dei casi fino a 150 ogni 100.000 abitanti, purché con un basso tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva per pazienti con COVID-19.
  Rileva, infatti, che in caso di riduzione della virulenza del coronavirus, con un numero rilevante di casi asintomatici o paucisintomatici, la politica dovrebbe essere in grado di adottare soluzioni coraggiose anche al fine di prevenire l'insorgere di altre patologie. Segnala che, paradossalmente, l'individuazione di un certo numero di nuovi casi, magari attraverso controlli di routine, potrebbe portare a nuove forti restrizioni senza un serio rischio epidemiologico.

  Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È) sottoscrive il subemendamento Gemmato 0.2.100.35, evidenziandone la rilevanza. Ribadisce, infatti, la necessità di superare le procedure assolutamente non trasparenti adottate dal Comitato tecnico scientifico per l'individuazione dei fattori di rischio. Ricorda che i dati vengono forniti solo in forma aggregata e non è pertanto possibile per i soggetti esterni comprendere quali fattori hanno determinato scelte che portano a una grave restrizione della libertà individuali. Nel ribadire che solo una piena conoscenza dei dati di partenza può rendere verificabile la validità delle scelte adottate, osserva che il subemendamento in discussione offre la possibilità di individuare in maniera chiara e oggettiva i fattori di rischio. Ritiene, infatti, assai valido adottare come criterio quello dell'impatto del coronavirus e del conseguente livello di occupazione dei posti letto. Richiamando la campagna «dati bene comune» promossa sin dalla fine del 2020, ribadisce che occorre rendere disponibili tutti gli elementi alla base delle misure restrittive che si vogliono adottare. Chiede, pertanto, un accantonamento della proposta emendativa in esame al fine di effettuare un approfondimento anche di natura tecnica.

  La Commissione respinge il subemendamento Gemmato 0.2.100.35.

  Rossana BOLDI (LEGA) accoglie l'invito al ritiro del proprio subemendamento 0.2.100.114, non comprendendo tuttavia il motivo per cui si è voluto superare l'indice RT, che registrava un ritardo di quindici giorni, preferendosi il criterio dell'incidenza e dell'indice RT ospedaliero, che registra addirittura un ritardo di tre settimane.

  La Commissione approva l'emendamento 2.100 del Governo (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che i presentatori degli articoli aggiuntivi D'Arrando 2.01, Noja 8.05, Carnevali 8.09 e Mandelli 9.01, accettano l'identica proposta di riformulazione avanzata dalla relatrice.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi D'Arrando 2.01, Noja 8.05, Carnevali 8.09 e Mandelli 9.01, come riformulati (vedi allegato 2).

Pag. 173

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi testé approvati, come riformulati, sono sottoscritti dalla deputata Annibali, dai componenti della XII Commissione appartenenti ai gruppi Movimento 5 Stelle e Lega, nonché dai deputati Baroni e Sapia.
  Avverte altresì che la riformulazione dell'articolo aggiuntivo D'Arrando 2.03 è stata accettata dai presentatori.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo D'Arrando 2.03, come riformulato (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo D'Arrando 2.03, come riformulato, è sottoscritto dai componenti della Commissione appartenenti ai gruppi Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Lega, nonché dai deputati Baroni e Sapia.
  Dà quindi la parola alla relatrice e al rappresentante del Governo per l'espressione dei rispettivi pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 3, avvertendo che gli emendamenti Sportiello 3.8 e 3.9 sono stati ritirati dalla presentatrice.

  Angela IANARO, relatrice, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Bucalo 3.21, Marco di Maio 3.5, Lapia 3.2, gli identici emendamenti Pella 3.3, Toccafondi 3.4, Sutto 3.6 e Carnevali 3.12, nonché l'articolo aggiuntivo Frassinetti 3.08, esprimendo altrimenti parere contrario. Chiede, quindi, di accantonare gli emendamenti Carnevali 3.11 e Sportiello 3.10.

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello della relatrice.

  La Commissione acconsente alla proposta di accantonamento degli emendamenti Carnevali 3.11 e Sportiello 3.10.

  Elena CARNEVALI (PD) ringrazia la relatrice per l'accantonamento dell'emendamento a propria prima firma 3.11, rassicurandola che non vi sono implicazioni di carattere finanziario, dal momento che con tale emendamento si chiede solo di permettere l'ammissione all'esame per gli allievi iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale, di istruzione e formazione tecnica superiore e degli istituti tecnici superiori.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) illustra l'emendamento Bucalo 3.21, che ribadisce la necessità di una riapertura delle scuole con la presenza al cento per cento della popolazione studentesca. Il provvedimento in esame rende incerta tale previsione, che a suo giudizio costituisce una priorità ineludibile, dal momento che le scuole rappresentano un presidio di benessere e di prevenzione del disagio. Richiama le statistiche che riportano dati drammatici sulle sofferenze psicologiche dei più giovani, che impongono un intervento di riapertura integrale delle scuole, per non trovarsi in futuro a dover affrontare disagi peggiori di quelli vissuti durante la pandemia. Chiede, quindi, alla relatrice e al rappresentante del Governo di valutarne l'accantonamento.

  Angela IANARO, relatrice, fa presente di essere estremamente sensibile al tema della riapertura delle scuole, che considera una priorità. Sottolinea che la previsione di una riapertura dal 70 al 100 per cento si riferisce solo alla fine del corrente anno scolastico e auspica che il nuovo anno scolastico veda gli studenti in presenza al 100 per cento.

  La Commissione respinge l'emendamento Bucalo 3.21.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l'emendamento Marco Di Maio 3.5 è stato ritirato dal presentatore. Constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Lapia 3.2: s'intende che vi abbia rinunciato.
  Avverte, infine, gli identici emendamenti Pella 3.3, Toccafondi 3.4, Sutto 3.6 e Carnevali 3.12 sono state ritirate dai presentatori. A tale riguardo fa presente che l'invito al ritiro è motivato dall'approvazione di una norma di identico contenuto all'interno del decreto-legge n. 44 del 2021.

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  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Frassinetti 3.08.

  Marialucia LOREFICE, presidente, prima di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento, avverte che sono da considerarsi ammissibili il subemendamento Schullian 0.11.01.4 nonché gli identici subemendamenti Cenni 0.11.01.28 e Nevi 0.11.01.59, in quanto analoghi agli identici subemendamenti Pezzopane 0.11.01.49, Mazzetti 0.11.01.73, Gagliardi 0.11.01.88, Lucchini 0.11.01.141 e Fregolent 0.11.01.146, già ritenuti ammissibili.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 21.15.