CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 maggio 2021
595.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 138

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza della presidente Martina NARDI. – Interviene il viceministro dello sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin.

  La seduta comincia alle 14.05.

  Martina NARDI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-06081 Squeri: Sul costo e sull'approvvigionamento delle materie prime per le imprese italiane: Sul costo e sull'approvvigionamento delle materie prime per le imprese italiane.

  Luca SQUERI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei Pag. 139termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Luca SQUERI (FI), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita che dimostra l'attenzione del Ministero sulla problematica evidenziata nella sua interrogazione. Riconosce che azionare adeguate leve in materia è assai difficile considerando le dinamiche internazionali che ne caratterizzano l'assetto. Auspica peraltro che l'impegno del Governo venga assicurato anche in sede di Unione europea. Infine invita a dare ascolto alle richieste dei settori più penalizzati in cui alcune categorie hanno avanzato la proposta di rivedere i contratti già firmati, sia con privati sia con la pubblica amministrazione, in modo da assorbire la straordinaria dinamica dei prezzi.

5-06082 Benamati: Sul costo e sull'approvvigionamento del rottame ferroso per il settore siderurgico e ricadute sulla competitività della manifattura nazionale.

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Gianluca BENAMATI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta ma osserva che quanto appena dichiarato dal Ministero dello sviluppo economico, e cioè che il settore siderurgico è strategico per il nostro Paese, è fatto comunque assodato: in tal senso ritiene che si dovrebbe passare dalle pure affermazioni di principio a fatti concreti, ad esempio intervenendo a sostegno delle filiere connesse al settore. Auspica che nella citata lista delle materie prime data dall'Unione europea sia presente il materiale dei rottami ferrosi anche in vista della realizzazione di un'efficace ed effettiva economia circolare. Conclude evidenziando altresì che molti settori citati nella risposta del rappresentante del Governo non sembrano ancora avere ricevuto risposte concrete, auspicando che essi possano trovarne nel cosiddetto decreto sostegni-bis.

5-06083 Sut: Sul rifinanziamento della cosiddetta «Nuova Sabatini – Beni strumentali».

  Luca SUT (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Luca SUT (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta e auspica che il rifinanziamento delle misure di cui alla sua interrogazione avvenga più rapidamente possibile per venire incontro alle concrete esigenze delle imprese italiane nonché alle precise richieste di talune associazioni di categoria quali, ad esempio, Cna e Assilea.

5-06084 Moretto: Iniziative a sostegno del settore della distribuzione automatica.

  Sara MORETTO (IV) rinuncia all'illustrazione dell'interrogazione in titolo rinviando al testo pubblicato.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Sara MORETTO (IV), replicando, valuta positivamente che il settore della distribuzione automatica riceva le dovute attenzioni del Ministero dello sviluppo economico, come evidenziato nella risposta fornita. Osserva che ciò è tanto più doveroso in quanto l'Italia è leader mondiale del settore in termini di esportazione, vedendo operare oltre 3000 imprese che in questo periodo patiscono un forte calo del fatturato. Per quanto riguarda la norma ricordata dalla rappresentante del Governo contenuta nel decreto rilancio, che consente di rideterminare le condizioni di equilibrio Pag. 140economico delle singole concessioni in ambito pubblico, evidenzia tuttavia che essa è poco utilizzata in quanto la rideterminazione deve avvenire senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e quindi con invarianza economica. Ritiene infine che siano necessarie misure specifiche a favore di tale settore che è, peraltro, in espansione. Invita quindi ad istituire un fondo specifico per le imprese di un settore che coinvolge molte migliaia di famiglie che vi lavorano.

  Martina NARDI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza della presidente Martina NARDI.

  La seduta comincia alle 14.55.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019.
C. 3038 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 maggio 2021.

  Gavino MANCA (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 5).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza della presidente Martina NARDI indi della vicepresidente Giorgia ANDREUZZA. – Interviene il viceministro dello sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin.

  La seduta comincia alle 15.

Disposizioni concernenti la rinegoziazione dei contratti di locazione di immobili destinati ad attività commerciali, artigianali e ricettive per l'anno 2021 in conseguenza dell'epidemia di COVID-19.
C. 2763 Zucconi.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 maggio 2021.

  Martina NARDI, presidente, ricorda che il termine per la presentazione di proposte emendative è scaduto alle ore 12 di lunedì 24 maggio 2021.
  Avverte quindi che sono stati presentati emendamenti che devono considerarsi tutti ammissibili (vedi allegato 6).

  Paolo TRANCASSINI (FDI) intervenendo sul complesso degli emendamenti osserva, in particolare relativamente all'emendamento soppressivo proposto dalla maggioranza, che sono opportune considerazioni sia politiche che nel merito. Evidenzia che la problematica affrontata nella proposta di legge è enorme e che è all'ordine del giorno di tutte le forze politiche da mesi considerando che si inquadra nel contesto di crisi sanitaria ed economica che non ha precedenti dal dopoguerra. Ricorda quindi che il tema centrale sia come affrontare i gravosi costi fissi delle aziende medie e piccole che ne mettono a rischio la stessa sopravvivenza, tema che rischia di essere superato nei fatti qualora non si provveda a dare risposte efficaci e comunque segnali politici chiari.
  Ritiene che il testo proposto sia una buona occasione per affrontare la politica Pag. 141degli affitti e crede, peraltro, che per renderlo migliore c'è bisogno di un reale confronto politico. D'altra parte evidenzia che la problematica è presente alla stessa maggioranza dal momento che pur discutendone non è riuscita a porvi rimedio con gli ultimi due decreti legge licenziati.
  Sottolinea che nella sua fase istruttoria l'esame della proposta di legge ha coinvolto oltre venti associazioni di categoria in audizione, associazioni che hanno assicurato la loro partecipazione e alle quali ora si risponde negativamente. Inoltre ritiene che se la politica intende sottrarsi al predetto tema, come di fatto avviene quando la maggioranza propone un emendamento interamente soppressivo del provvedimento, finisce per allontanare cittadini dalla politica stessa, mostra di non avere coraggio e rende, infine, un cattivo servizio a tutti. Crede inoltre che il confronto politico sia comunque un momento di crescita che può anche trasformarsi in un momento di costruzione e per tale motivo auspica un ripensamento della maggioranza sull'emendamento soppressivo degli articoli già presentato.
  Per quanto riguarda una più precisa valutazione politica ritiene che impedire il confronto in Commissione ed approdare in Assemblea in questo modo vuol dire che all'opposizione, tanto più quando essa è rappresentata da una sola forza politica, è consentito di esprimersi praticamente una sola volta ogni sei mesi. Osserva quindi che non si mostra solo la mancanza di volontà nell'affrontare la tematica ma anche una certa prepotenza e si chiede se ciò sarebbe accaduto qualora le forze di opposizione fossero state più numerose. Fa poi presente che un tale modo di agire vada contro al modo in cui la gente comune intende la politica e crede che se il palazzo fosse una vera casa di vetro, come in altri tempi auspicavano talune forze di maggioranza che invocavano la pubblicità di tutti i lavori in streaming, sarebbe allora chiaro che la maggioranza ha paura di affrontare la problematica in questione per paura di dividersi nonostante il tema degli affitti costituisca un concreto interesse per il Paese. Ribadendo che così facendo si sta silenziando colpevolmente l'unica forza di opposizione, invita le forze di maggioranza a ritirare il proprio emendamento soppressivo, anche per rispetto di tutte le associazioni ascoltate in audizione e della democrazia parlamentare, per avviare una vera discussione che potrà anche terminare con una bocciatura del testo, ma alla fine di un percorso e non all'inizio.

  Tommaso FOTI (FDI), intervenendo sul complesso degli emendamenti, ricorda che più di una volta si è convinto a collaborare per trovare soluzioni che facilitassero il lavoro dell'Assemblea cosa che ha fatto volentieri e per quanto possibile. In considerazione di ciò osserva che la finalità dell'esame di una proposta di legge consiste nel portare all'esame del Parlamento nella sua interezza, rappresentato dall'Assemblea, un testo su cui possa esprimersi un giudizio finale da parte di quest'ultima, cosa che in questo caso non avverrebbe. Peraltro, pur non enfatizzando il numero di audizioni svoltesi, che è comunque una decisione presa in Ufficio di presidenza senza che vi fosse l'obbligo di ascoltare qualcuno, ritiene comunque che le associazioni sentite sono state investite di una problematica mostrando disponibilità e impegno a testimoniare le proprie valutazioni alla Commissione.
  Rileva che presentare un emendamento soppressivo dell'intero testo rappresenta un espediente finalizzato a chiudere la partita senza che si possano esaminare altri emendamenti per concludere che nella proposta non c'è niente di buono, financo nelle rubriche degli articoli. Avverte peraltro che la vita politica e l'appartenenza ad una maggioranza sono come una ruota che gira: in tal senso chi oggi di emendamento vive domani può morirne.
  Non intende affermare con certezza matematica che la proposta di legge all'esame sia perfetta ma solo evidenziare che i comportamenti potevano essere più sereni e che, magari, si poteva suggerire che taluni contenuti ivi presenti avrebbero potuto essere incorporati in altri provvedimenti urgenti. Ricorda peraltro che tali comportamenti potranno causare un riflesso sui lavori dell'Assemblea già nella prossima settimana Pag. 142 quando potranno essere utilizzati tutti gli strumenti regolamentari previsti a tutela dell'opposizione in occasione dell'esame dei decreti all'ordine del giorno.
  Si chiede quindi perché non si è scelto di chiudere la questione in Assemblea, ove si sarebbe potuto bocciare il provvedimento articolo per articolo, optando per la cancellazione della proposta da parte della Commissione. Rileva inoltre che non è stato ritenuto necessario e utile assumere il parere delle altre Commissioni in sede consultiva, cosa che stigmatizza, ricordando come su materie come queste che impattano con rilevanti profili finanziari il parere, ad esempio, della Commissione bilancio possa essere assai indicativo. Fa presente che in questi casi la forma è sostanza e non capisce perché, almeno inizialmente, le altre forze politiche abbiano dato l'impressione di voler aprire un confronto.
  Sul piano politico osserva che la più vasta maggioranza della storia repubblicana ha utilizzato armi potentissime per giungere ad un risultato che avrebbe potuto raggiungere più elegantemente considerato che avere opinioni diverse è del tutto legittimo. Rimane dunque dell'avviso che si sarebbe potuta scegliere una strada diversa, dal punto di vista politico, mentre quella intrapresa rende un cattivo servizio al Parlamento, ai soggetti auditi e alla maggioranza stessa che certamente si troverà a dover recepire talune tematiche presenti nella proposta di legge in altri suoi provvedimenti. Sempre relativamente alle forme utilizzate nell'iter, segnala che aveva inteso che sarebbe stato presentato un altro testo in vista di un possibile abbinamento, cosa poi che non è avvenuta. Se fosse stato presentato un altro testo la tematica sarebbe stato invece affrontata, e quindi si sarebbe data risposta ad alcune sentite esigenze del mondo produttivo, mentre al contrario non se n'è fatto niente. Conclude auspicando che la maggioranza voglia riservarsi un momento di riflessione e tornare sui suoi passi ritirando un emendamento soppressivo, senza che ciò impedisca ad essa di raggiungere i suoi scopi per altra strada.

  Riccardo ZUCCONI (FDI) intervenendo sul complesso degli emendamenti, sottolinea che il percorso della proposta di legge a sua prima firma è del tutto lineare: è stata presentata per le vie ordinarie, è stato deciso di svolgere un nutrito ciclo di audizioni e non è mai stata considerata intoccabile dai presentatori. Personalmente si sarebbe seguita una strada diversa considerata anche la composizione della nuova maggioranza. Ribadisce inoltre che la sua forza politica ha seguito con onestà l'intero percorso istruttorio come dimostrano le proposte emendative da essa presentate che danno corpo a taluni suggerimenti emersi nel corso delle audizioni, anche di soggetti indicati da altre forze politiche, emendamenti che ritiene realmente costruttivi. L'attuale probabile esito suscita invece il sospetto che mentre si ascoltavano in audizione le molte associazioni interpellate fosse già stata presa la decisione di cassare la proposta di legge.
  Osserva che sarebbe stato utile, come personalmente auspicava, vedere le risultanze di un suo passaggio presso la Commissione bilancio in considerazione dell'indubbio impatto finanziario delle norme, cosa che ora potrebbe non essere possibile. Osserva altresì che mentre tutte le forze politiche dicono di voler sostenere le imprese quando poi ce ne è la possibilità la maggioranza non intende sfruttare l'occasione e registra con rammarico che il Parlamento non si dà la possibilità di arrivare all'esame in Assemblea del suo importante provvedimento in modo costruttivo. Evidenzia inoltre, relativamente al merito, che alcuni contenuti della proposta di legge avrebbero potuto essere inseriti nei cosiddetti decreti sostegni.
  Più in generale stigmatizza la tempistica che il Governo sta imponendo al Parlamento che prevede ormai l'esame, praticamente, quindicinale di decreti legge susseguentisi l'uno all'altro, mentre crede che il Paese avrebbe bisogno di una risposta più strutturata.
  Auspicando infine che l'emendamento soppressivo del testo presentato dalla maggioranza venga ritirato affinché si possa aprire un confronto costruttivo tra tutte le Pag. 143forze politiche, ribadisce che con la loro proposta di legge non si è inteso condurre una battaglia di bandiera ma si è lavorato in buona fede come dimostrato dagli emendamenti che il suo gruppo ha presentato.

  Massimiliano DE TOMA (FDI) sottolinea che dei ventidue soggetti auditi ben diciannove sono stati indicati dalla maggioranza e che sono stati accolti, in emendamenti presentati dal suo gruppo, molti suggerimenti emersi nel corso delle audizioni. Ritiene inoltre che le audizioni siano state costruttive, ricordando in particolare quella del professor Carleo, dell'università di Napoli, che vedeva nella proposta di legge l'emissione di un segnale chiaro, a favore delle aziende, che indicava un indirizzo politico preciso in questo momento di grave crisi per esse. Ricorda, a tal proposito, le proposte chiare in relazione alla natura giuridica della rinegoziazione e ribadisce che lo spirito della proposta di legge era di andare incontro alle esigenze provenienti dalle imprese e dalle persone coinvolte. Proprio in considerazione del fatto che la proposta di legge va incontro alle esigenze degli italiani ritiene di dover stigmatizzare la soluzione avanzata dalla maggioranza che con il suo emendamento soppressivo intende bocciare qualcosa che è utile per il Paese. Avverte che non cesserà di rendere noto all'opinione pubblica quanto avvenuto, come la politica abbia deciso di non scegliere e che la Commissione ha scritto una brutta pagina politica e istituzionale.
  Evidenzia tuttavia che ci sono ancora gli spazi per porre rimedio auspicando che l'emendamento della maggioranza venga ritirato. Conclude rimarcando che il suo gruppo politico rappresenta l'opposizione costruttiva e che la proposta di legge all'esame sia positiva per il Paese.

  Salvatore CAIATA (FDI) intervenendo sul complesso degli emendamenti, a differenza del deputato Foti che ha dato una lettura della vicenda alla luce della sua vasta esperienza politica, esprime tutta la sua sorpresa dovuta proprio alla sua personale inesperienza politica: ricorda infatti di provenire dal mondo del lavoro dove i problemi si affrontano e si risolvono cosa che gli rende incomprensibile la presentazione dell'emendamento soppressivo della maggioranza. Ciò in quanto tutte le forze politiche hanno predicato la necessità di affrontare la tematica recata nella proposta di legge all'esame. Osserva peraltro che il presentatore della proposta ha offerto la possibilità di intervenire sulla questione senza ipotecare soluzioni predeterminate, ciò che, ricorda, è stato anche apprezzato dalla maggioranza. Evidenzia invece che l'emendamento soppressivo ora presentato rivela che quella stessa maggioranza in realtà non è interessata al tema vero e, nel migliore dei casi, che non intende lasciarlo all'opposizione. Segnala che se fosse vera quest'ultima ipotesi sarebbe comunque benvenuta una misura risolutiva anche se intestata ad altre forze politiche essendo necessario esclusivamente giungere al risultato e risolvere i problemi degli italiani e delle aziende. Rileva peraltro che la risposta al problema non è stata fornita nemmeno nel recente decreto cosiddetto sostegni-bis, ribadendo che qualora il governo avesse intenzione di risolvere il predetto problema troverebbe il suo gruppo politico pronto a collaborare anche senza intestarsi meriti, per il bene del Paese e per evitare battaglie legali tra locatori e locatari in quanto la crisi economica dovuta alla pandemia penalizza tutte due le categorie ed hanno entrambi bisogno di essere tutelate.

  Martina NARDI, presidente, comunica che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha definito il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di giugno, prevedendo l'avvio dell'esame della proposta di legge in titolo a partire dal prossimo 21 giugno. Nella prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, saranno pertanto definite le modalità e le tempistiche per il proseguo dell'esame in sede referente del provvedimento, in modo da assicurare il rispetto del calendario dei lavori dell'Assemblea. Replicando a quanto osservato dal deputato Foti, fa presente che le Commissioni, già assegnatarie in sede consultiva del provvedimento, potranno senz'altro esprimersi in tempo utile per la conclusione Pag. 144 dei lavori in sede referente da parte della X Commissione.
  Avvertendo, quindi, che a breve avverrà la ripresa dei lavori pomeridiani dell'Assemblea rinvia il seguito dell'esame del provvedimento in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI