CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 maggio 2021
594.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 66

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 25 maggio 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 15.30.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019.
C. 3038 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Alessandro GIGLIO VIGNA (LEGA), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a esaminare, ai fini del parere da rendere alla III Commissione Affari esteri, il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra i Governi della Repubblica italiana e tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019 (C 3038). L'Accordo in oggetto, già ratificato dalla parte tunisina, disciplina la costruzione di una interconnessione fra Italia e Tunisia che consentirà di scambiare elettricità, permettendo in un primo periodo al Paese nordafricano di importare energia prodotta in Italia e, in seguito, di esportare elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili.
  Evidenzia che gli obiettivi sottesi all'Intesa sono quelli di migliorare l'integrazione dei mercati, ridurre i problemi di bilanciamento elettrico e integrare nuova capacità da fonti rinnovabili, nonché di migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti e la sostenibilità, nell'ambito di un sistema euro-mediterraneo interconnesso. L'Accordo contempla la realizzazione di un cavo di circa 230 chilometri, prevalentemente in ambiente sottomarino, sviluppato dagli operatori dei sistemi di trasmissione (TSO) della rete elettrica italiana e tunisina, ovvero da Rete elettrica nazionale S.p.A. – TERNA – e dalla Société tunisienne de l'eléctricité et du gaz (STEG), in qualità di co-promotori del progetto.
  Fa presente che il progetto d'interconnessione, ritenuto prioritario nella nuova Strategia energetica nazionale (SEN) adottata con decreto ministeriale il 10 novembre 2017, è stato inserito anche nella proposta Pag. 67 di Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) per il periodo 2021-2030, adottato nel dicembre 2019, in quanto considerato dalla Commissione europea tra i progetti di comune interesse che potranno usufruire dei fondi dell'Unione. Il Piano, in particolare, sottolinea come lo sviluppo della capacità di interconnessione con il Nord Africa abbia rilevanza strategica in un'ottica di crescente integrazione dei Paesi mediterranei con il mercato europeo.
  Il costo del progetto di interconnessione, da realizzarsi in quattro anni, è stimato nella relazione tecnica in 600 milioni di euro, con un finanziamento del 50 per cento da parte della Commissione europea. Gli operatori promotori del progetto devono presentare richiesta formale ai bandi europei del 2021 per i fondi erogati dal Connecting Europe Facility (CEF) e sottolinea che tale circostanza rende particolarmente urgente l'approvazione del disegno di legge di ratifica in esame. I restanti 300 milioni saranno impegnati equamente dai due operatori a valere, per la parte italiana, su un modesto aggravio della tariffa elettrica stabilita dall'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA). Tale aggravio è stimato, secondo dati TERNA, in circa 13 centesimi di euro all'anno per un utente tipo domestico (2700 kWh/anno), a decorrere dal 2026 e per i successivi 45 anni.
  Ricorda che in data 22 ottobre 2019 TERNA e STEG hanno siglato un memorandum che prevede, secondo una nota diffusa dalla società italiana, la condivisione delle reciproche esperienze tecniche e professionali e lo scambio di know how per la formazione di personale altamente specializzato per attività di pianificazione, realizzazione, collaudo e manutenzione di linee elettriche e cavi sottomarini e lo sviluppo di reti elettrice intelligenti. Si tratta, pertanto, a suo avviso, di un progetto di utilità e convenienza reciproca per l'Italia e la Tunisia, uno Stato chiave per gli interessi strategici nazionali del nostro Paese nell'area mediterranea.
  Passando a descrivere l'Accordo, fa presente che esso si compone di 6 articoli e un preambolo, nel quale viene specificato, alla lettera s), che la realizzazione del Progetto è subordinata alla concessione da parte della Commissione europea di sostanziali risorse finanziarie volte a rendere fattibile il progetto stesso, nel rispetto della normativa e dei regolamenti pertinenti. La medesima clausola è riportata nell'articolo 3, comma 2, del disegno di legge di ratifica, riguardante le disposizioni finanziarie.
  L'articolo 1 dell'accordo definisce le attività e le responsabilità dei co-promotori, STEG e TERNA, nell'implementazione dell'opera, mentre l'articolo 2 sancisce il sostegno dei due Governi ai co-promotori nei processi di autorizzazione, sviluppo, realizzazione e operatività dell'interconnessione, nonché i compiti dei co-promotori, la suddivisone dei costi e della capacità di trasmissione, con l'impegno dei due Governi a garantire l'inserimento continuativo del progetto nella lista di quelli di interesse comune – condizione propedeutica per avere accesso ai fondi del menzionato programma Connecting Europe Facility (CEF) dell'Unione europea. Viene inoltre stabilito che la capacità di trasmissione del nuovo progetto sarà offerta secondo regole di mercato non discriminatorie, sulla base di quanto sarà stabilito dalle rispettive Autorità nazionali.
  L'articolo 3, in materia di finanziamento, riconosce il nuovo progetto come linea pubblica, la cui realizzazione da parte dei co-promotori è soggetta all'ottenimento di un finanziamento da parte della Commissione europea, come indicato nel preambolo. A tal fine le Parti si impegnano a favorire l'interlocuzione tra la Commissione europea e le rispettive Autorità nazionali.
  L'articolo 4 prevede la creazione di un Comitato di monitoraggio, composto da sei membri e coadiuvato da un segretariato di una società mista dei co-promotori, preposto alla promozione delle misure necessarie per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo, mentre l'articolo 5 stabilisce le modalità per la risoluzione di eventuali controversie interpretative o applicative fra le Parti.
  L'articolo 6 definisce le disposizioni finali riguardanti l'entrata in vigore dell'Accordo, la sua durata, stabilita in 4 anni, il Pag. 68diritto di ciascuna Parte di risolvere l'Accordo tramite i canali diplomatici, nel cui caso non saranno pregiudicati i progetti né altre attività o collaborazioni già conclusi o avviati. È infine specificato che l'attuazione dell'accordo deve avvenire nel rispetto delle normative nazionali di ciascuna Parte e, per l'Italia, nel rispetto degli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. L'Accordo inoltre sarà emendato se interverranno modifiche alla legislazione e alle direttive comunitarie relative alle infrastrutture di trasmissione elettrica.
  Descrive quindi il disegno di legge di ratifica che si compone di 4 articoli contenenti l'autorizzazione alla ratifica, l'ordine di esecuzione dell'Accordo, la sua entrata in vigore e le relative disposizioni finanziarie, inclusa la citata clausola di subordinazione della relativa attuazione all'effettivo ottenimento del finanziamento europeo e la clausola di invarianza finanziaria.
  Ritiene infine opportuno sottolineare il significato strategico dell'Accordo in esame, con riferimento non solo ai rapporti tra Italia e Tunisia, ma più in generale al rafforzamento del ruolo nazionale nell'area mediterranea, alla cui sicurezza e stabilità il nostro Paese può dare un contributo significativo, sostenendo l'economia Tunisina, che risente in modo marcato dei riflessi negativi sul turismo della crisi sanitaria in corso, e favorendo al contempo un rafforzamento delle fonti di approvvigionamento e scambio di fonti energetiche tradizionali e rinnovabili.
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere, che preannuncia favorevole, in esito al dibattito in Commissione.

  La seduta termina alle 15.40.