CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 maggio 2021
586.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 249

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 maggio 2021.Presidenza della presidente Alessia ROTTA. — Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica, Ilaria Fontana.

  La seduta comincia alle 13.50.

D.L. n. 41/2021: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19.
C. 3099 Governo, approvato dal Senato.
(Alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta dell'11 maggio scorso.

  Eva LORENZONI (LEGA), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Rachele SILVESTRI (FDI), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, preannuncia l'astensione del gruppo di Fratelli d'Italia. Rileva che i suoi contenuti non hanno avuto un plauso unanime presso gli operatori cui erano destinati, come dimostra la predisposizione di un secondo «decreto sostegni 2», attualmente in fase di predisposizione da parte del Governo.
  Facendo una breve disamina delle criticità delle dsposizioni di competenza della Pag. 250Commissione, l'articolo 30-bis, al comma 5, disciplina i termini di comunicazione della scelta delle utenze non domestiche di servirsi o meno del gestore del servizio pubblico, in relazione ai cosiddetti «rifiuti assimilati» nel senso che la comunicazione deve avvenire, per il 2021, entro il 31 maggio. Osserva che è impensabile, come le stesse aziende hanno sottolineato, che in una situazione critica come quella attuale le aziende possano effettuare questa comunicazione entro un termine così ravvicinato e anticipato rispetto a quello ordinario.
  L'articolo 30-ter affronta un tema molte volte dibattuto sia in Commissione che in Assemblea, relativo al potenziamento degli Uffici addetti alla ricostruzione post terremoto. Nel giudicare favorevolmente la disposizione contenuta nel decreto-legge, sottolinea che sarebbe assai preferibile risolvere il problema in via definitiva per tutti i territori colpiti dai terremoti degli ultimi anni, per pervenire rapidamente alla ricostruzione post sismica degli edifici.
  Giudica positivamente la disposizione di cui al comma 1-ter dell'articolo 39, in materia di imballaggi, che permette la commercializzazione fino ad esaurimento delle scorte dei prodotti privi dei requisiti di etichettatura richiesti. Fa presente che l'Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo, come dimostra un recente Rapporto pubblicato il mese scorso, e rileva che bisogna porre in atto tutte le iniziative volte a far aumentare tale percentuale, puntando su un settore ambientalmente ed economicamente fondamentale.
  Segnala infine che all'articolo 40, che destina risorse al Commissario straordinario per l'emerenza Covid, non è specificata la cadenza temporale con la quale il Commissario è tenuto a rendicontare alla Presidenza del Consiglio sull'utilizzo delle somme, specifica che appare opportuna in ossequio al principio di trasparenza.
  Pur condividendo alcuni dei contenuti del provvedimento in esame, sottolinea che esso appare complessivamente insufficiente e ribadisce quindi l'astensione del proprio gruppo.

  La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole presentata dalla relatrice (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 14.05.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 12 maggio 2021. – Presidenza della presidente Alessia ROTTA. — Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica, Ilaria Fontana.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica per l'anno 2021, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 257.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C!-PP), relatrice, ricorda che la Commissione avvia oggi l'esame sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica per l'anno 2021, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
  Ricorda preliminarmente che l'articolo l, comma 40 della legge n. 549 del 1995 ha disposto che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi siano iscritti in un unico capitolo nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato. La ripartizione dei contributi viene effettuata annualmente, con decreto interministeriale, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. Il comma 41 del citato articolo prevede che il riparto sia effettuato secondo criteri diretti ad assicurare prioritariamente il buon funzionamento degli organismi cui è destinato, nonché Pag. 251 degli enti nazionali per la gestione dei parchi.
  Lo schema di decreto ministeriale in esame provvede, in particolare, a ripartire le risorse del capitolo 1551, piano gestionale 2, del bilancio di previsione del Ministero della transizione ecologica, a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. Il capitolo citato è collocato all'interno del programma 18.13, Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino, nell'ambito della missione 18, Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente.
  Lo stanziamento da ripartire per il 2021 è pari a euro 4.102.413, identico allo stanziamento previsto per l'anno 2020.
  Le risorse sono in larga parte destinate ai 24 enti parco nazionali (1.888.000 euro, cifra identica all'anno precedente) e alle 29 aree marine protette (921.000 euro, cioè 3000 euro in meno rispetto all'anno precedente), a fronte delle 27 aree marine che ne hanno invece beneficiato nel 2020. Sono state infatti incluse nell'elenco delle aree marine protette anche quelle di Capo testa-Punta Falcone e di Capo Milazzo.
  Dello stanziamento rimanente, 820.000 euro sono destinati ai 3 parchi minerari (300.000 per il Parco delle colline metallifere Grossetane, 300.000 per il Parco delle miniere dell'Amiata e 220.000 per il Parco delle miniere dello zolfo delle Marche), ancora in questo caso cifre identiche a quelle dell'anno scorso.
  Ancora, 420.000 euro sono destinati al compimento degli obblighi derivanti dall'adesione dello Stato italiano alle convenzioni internazionali in materia ambientale (Convenzioni Cites e Bonn).
  Viene infine previsto un fondo di premialità di circa 53.413 euro (3000 euro in più rispetto all'anno precedente), da destinarsi agli enti parco virtuosi, che rispettino cioè termini e modalità previste e che raggiungano un buono stato di avanzamento dei progetti.
  Secondo quanto evidenziato dalla relazione illustrativa, il riparto tra gli enti parco nazionali è effettuato utilizzando il criterio della complessità territoriale-amministrativa delle aree protette, sulla base di tre parametri – identici rispetto a quelli adottati nel 2020 – cui viene applicato un coefficiente di ponderazione che tenga conto della rilevanza di ciascun parametro rispetto agli altri: superfici delle zone naturali di riserva integrale all'interno del parco (ponderato al 50 per cento); superficie occupata (ponderata al 30 per cento); numero dei comuni insistenti in tutto o in parte sul territorio di ciascun parco (ponderato al 20 per cento).
  In base a tale metodologia, a ciascun ente parco sono assegnate quote fisse pari a 65.000 euro, 85.000 euro e 103.000 euro.
  Sempre secondo la relazione illustrativa, con riguardo agli enti parco nazionali, la direttiva ministeriale per il 2021 inviterà gli enti parco, secondo la linea già indicata dalla precedente direttiva del 2020 – che è stata realizzata solo in parte – a programmare azioni dirette ad affrontare il declino degli insetti impollinatori, problema globale che ha colpito molti Paesi dell'Unione europea tra cui l'Italia.
  L'azione dei parchi dovrà essere articolata in tre linee di attività: monitoraggio, valutazione e raccolta dati; interventi sul territorio; attività di comunicazione verso cittadini e imprese. Quanto al monitoraggio, esso dovrà essere svolto secondo uno schema europeo pubblicato ad ottobre del 2020, attualmente in fase di applicazione sperimentale, passibile di integrazioni e modifiche in coerenza con le indicazioni metodologiche e i protocolli standardizzati forniti da ISPRA in collaborazione con l'Università di Torino. La raccolta dati è mirata ad acquisire informazione sull'utilizzo dei prodotti fitosanitari, in coerenza con le misure previste dal Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
  Per quanto riguarda il cronoprogramma delle attività finanziate per l'anno 2021, gli Enti parco dovranno quindi programmare un'azione di sistema o tra parchi della stessa regione ovvero trasversale, tra parchi di regioni diverse, per la protezione e la salvaguardia della fauna e della flora al fine di tutelare e promuovere la biodiversità. La proposta relativa all'azione di sistema Pag. 252 sulla biodiversità deve essere sottoposta alla competente Direzione per il patrimonio naturalistico del MiTE entro il 15 maggio 2021.
  Entro il 31 dicembre 2021 l'Ente parco capofila dovrà trasmettere una relazione intermedia che comprenda la sintesi dei contributi degli enti parco del gruppo; entro il 31 marzo 2022 è prevista la trasmissione della relazione intermedia sulle attività per gli insetti impollinatori e infine entro il 31 dicembre 2022 l'ente parco capifila trasmetterà la relazione finale.
  Per quanto riguarda le aree marine protette, la relazione illustrativa evidenzia che, a partire dal 2012, è stata avviata una revisione del sistema delle aree marine protette italiane, allo scopo di rafforzarne la governance, attraverso la dotazione di un «modello di programmazione standardizzato», che ha consentito di assicurare il monitoraggio delle politiche di settore e della gestione dei finanziamenti nazionali e/o comunitari.
  Come sottolineato dalla relazione, il sistema nazionale delle aree marine protette riveste un ruolo strategico nella conservazione e nella promozione della biodiversità e rappresenta un importante riferimento sia nell'ambito degli impegni assunti dall'Italia con la ratifica della Convenzione sulla biodiversità biologica e della Convenzione di Barcellona sul Mediterraneo, sia nell'ambito della nuova Strategia europea sulla biodiversità al 2030.
  Sempre la relazione evidenzia che le direttive ministeriali emanate fino ad ora hanno consentito di sviluppare uno strumento di valutazione che supporti le aree marine protette in accordo con i quattro principi individuati per la loro protezione e conservazione, ovvero la rendicontazione naturalistica, la realizzazione di un framework di gestione, la continua raccolta di informazioni e dati ambientali affinché il sistema sia aggiornato e l'analisi per l'implementazione di nuove componenti contabili e informatiche che migliorino la gestione sostenibile delle suddette aree.
  La direttiva 2021 prevede che gli enti gestori delle aree marine protette proseguano nelle attività di raccolta dei dati, avviino un'attività di monitoraggio degli habitat coralligeni e sviluppino una metodica per la stima del disvalore economico generato dalle attività di pesca nell'habitat coralligeno. La presentazione della relazione finale al Ministero da parte degli enti gestori dovrà avvenire entro il 31 ottobre 2021.
  La relazione illustrativa evidenzia quindi che le risorse stanziate sono state ripartite dallo schema di decreto in esame sulla base della qualificazione o meno delle aree marine protette in Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM), analogamente all'anno precedente, prevedendo per le prime una quota fissa di 51.000 euro (1.000 euro in meno che nel 2020) e per le altre di 20.000 euro (2.000 euro in meno rispetto al 2020).
  Ricordo, al riguardo, che le aree marine protette italiane inserite nella lista delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea, istituite ai sensi della Convenzione di Barcellona del 1978, sono 11: Portofino, Miramare, Plemmirio, Tavolara-Punta Coda Cavallo, Torre Guaceto, Capo Caccia-Isola Piana, Punta Campanella, Porto Cesareo, Capo Carbonara, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, Egadi.
  La relazione sottolinea, al riguardo, il maggior carico di responsabilità delle 11 aree marine rientranti nella lista ASPIM, tenute a costanti attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, al fine di stilare gli elenchi delle specie sia di flora che di fauna, necessari per definire il grado di biodiversità del sito in oggetto e di mantenere le condizioni ambientali di origine, soprattutto quando queste ricadono in zone prossime ad aree antropizzate.
  In ordine ai tre parchi minerari (Parco tecnologico ed archeologico delle colline metallifere grossetane, Parco museo delle miniere dell'Amiata e Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche) la relazione illustrativa precisa che essi, istituiti con decreto ministeriale per effetto di apposite disposizioni normative, non hanno flussi stabilizzati di risorse finanziarie, ma che a partire dal 2004, considerata l'esistenza e gli interventi di tutela realizzati e al fine di Pag. 253garantirne la continuità, sono state individuate le quote finanziabili compatibilmente con le necessità degli enti parco e delle aree marine protette.
  Come detto, per l'assolvimento degli obblighi derivanti dall'adesione dello Stato alle Convenzioni internazionali (Convenzione di Bonn sulla tutela delle specie migratorie, e Convenzione sul commercio internazionale di flora e fauna minacciate da estinzione – CITES), lo schema di decreto in esame assegna complessivamente 420.000 euro.
  Per la voce «Fondo di premialità» la relazione sottolinea che la quota ripartita, pari ad euro 53.413, è da destinare agli Enti parco che avranno rispettato termini e modalità previste e raggiunto un buono stato di avanzamento dei progetti, ovvero per la compensazione di eventuali ulteriori accantonamenti operati sul capitolo 1551, piano gestionale 2, ovvero ogni maggior onere o risparmio di spesa dovuto al calcolo in valuta dei trasferimenti obbligatori destinati alle Convenzioni internazionali.
  Anticipando una valutazione favorevole sul provvedimento, si riserva di presentare una proposta di parere in esito al dibattito.

  La Sottosegretaria Ilaria FONTANA si riserva di intervenire succesivamente.

  Paola DEIANA (M5S) esprime sconcerto per la diminuzione di risorse alle aree marine protette, e in particolare alle aree marine di speciale importanza mediterranea, di cui contestualmente si riconosce il fondamentale valore per la conservazione e promozione della biodiversità. Pur concordando con la opportunità di monitorare l'impatto della pesca sull'Habitat coralligeno, osserva che ci sono interventi assai più importanti in habitat più strategici, come ad esempio quelli in cui è presente la posidonia, che vengono di fatto ignorati.
  Si riserva quindi di effettuare un approfondimento sul provvedimento in esame e valutare con la relatrice eventuali elementi da inserire nella proposta di parere.

  Alessia ROTTA, presidente, nel concordare con le considerazioni della collega Deiana, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

  Alessia ROTTA, presidente, propone di anticipare di qualche minuto la riunione dell'Ufficio di presidenza già prevista per le 14.30.

  La Commissione concorda.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 12 maggio 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 16.30.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 12 maggio 2021.Presidenza della presidente Alessia ROTTA.

  La seduta comincia alle 16.30.

Sul rapporto annuale «Infrastrutture strategiche e prioritarie – programmazione e realizzazione», aggiornato al 31 dicembre 2020.

  Alessia ROTTA, presidente, rende comunicazioni sul Rapporto «Infrastrutture strategiche e prioritarie – Programmazione e realizzazione», elaborato dal Servizio Studi della Camera, su incarico dell'VIII Commissione, in collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione e l'istituto di ricerca CRESME. Esso fornisce un'analisi sullo stato della programmazione e della realizzazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie con dati ed elementi di informazione aggiornati al 31 dicembre 2020. Il quadro delineato tiene conto, pertanto, anche dei diversi interventi legislativi che si sono susseguiti negli ultimi anni e delle linee di indirizzo strategico enucleate Pag. 254negli allegati ai documenti di economia e finanza (DEF), che sono stati trasmessi al Parlamento, nonché, da ultimo, degli effetti della crisi pandemica da Covid-19.
  Il documento tiene altresì conto delle prospettive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che muterà profondamente il contesto di riferimento degli investimenti infrastrutturali e le relative tempistiche di attuazione e sul quale il monitoraggio dovrà in futuro opportunamente concentrarsi, divenendo così uno strumento a disposizione della Camera per la valutazione dello stato di avanzamento degli interventi infrastrutturali finanziati con le risorse del programma Next Generation EU.
  Il quadro di riferimento del presente Rapporto comprende le infrastrutture oggetto di monitoraggio inserite nella programmazione delle infrastrutture strategiche nel periodo 2001-2014, le infrastrutture prioritarie individuate negli allegati ai Documenti di economia e finanza (DEF) 2015, 2017, 2019 e 2020 nonché ulteriori infrastrutture individuate ai sensi dell'articolo 4 del D.L. n. 32/2019 (decreto «sblocca cantieri»), come modificato dall'articolo 9 del D.L. n. 76/2020 (decreto «semplificazioni») e riportati nello schema di DPCM, in corso di emanazione, di individuazione degli interventi infrastrutturali da sottoporre a commissariamento, sul quale le competenti Commissioni di Camera e Senato hanno espresso i pareri parlamentari nelle sedute dell'11 marzo 2021.
  Il rapporto e preceduto da una nota di sintesi – che sarà allegata al resoconto della seduta odierna della Commissione (vedi allegato 2) – la quale pone in evidenza le principali risultanze che emergono dal monitoraggio, nonché da una scheda (capitolo 1) recante una ricostruzione normativa della disciplina in materia di programmazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie, anche con riferimento a taluni profili problematici della stessa.
  Nei capitoli 2, 3 e 4 viene analizzato lo stato di avanzamento delle infrastrutture strategiche e prioritarie, mentre il capitolo 5 è dedicato all'analisi del mercato delle opere pubbliche nel periodo 2016-2020, con un focus sulle infrastrutture di trasporto e, per la prima volta, un approfondimento sui tempi lunghi di realizzazione di tali infrastrutture.
  Come di consueto, alla pubblicazione del rapporto si accompagna l'aggiornamento del sistema informativo SILOS (Sistema Informativo Legge Opere Strategiche), anch'esso accessibile sul sito web della Camera, che consente di consultare i dati, anche in formato di tipo aperto, relativi a tutte le infrastrutture oggetto di monitoraggio ed elementi di dettaglio concernenti lo stato di avanzamento delle singole opere contenuti nelle relative schede opera.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 16.35.