CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 maggio 2021
582.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e XII)
COMUNICATO
Pag. 8

SEDE REFERENTE

  Giovedì 6 maggio 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 13.40.

Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell'eutanasia.
C. 2 d'iniziativa popolare, C. 1418 Zan, C. 1586 Cecconi, C. 1655 Rostan, C. 1875 Sarli e C. 1888 Alessandro Pagano.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge n. 2982 Sportiello).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 ottobre 2020.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stata assegnata alle Commissioni II e XII, in data 28 aprile 2021, la proposta di legge n. 2982, d'iniziativa della deputata Sportiello, recante «Disposizioni in materia di suicidio medicalmente assistito e di trattamento eutanasico».
  Poiché tale proposta verte sulla stessa materia delle proposte di legge in esame, la presidenza ne dispone l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
  Ricorda che l'esame delle proposte di legge in oggetto è previsto nel programma dei lavori dell'Assemblea per il mese di giugno e che, pertanto, nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite II e XII del 27 aprile scorso, si è stabilito di prevedere nella settimana in corso una seduta dedicata alla discussione. Ricorda altresì che, da ultimo, in relazione alle predette proposte si è svolto un breve ciclo di audizioni con riferimento alla sentenza della Corte costituzionale del 25 ottobre 2019, in materia di punibilità dell'aiuto al suicidio.
  Chiede, quindi, se vi siano deputati che intendono intervenire in discussione.

  Roberto TURRI (LEGA), intervenendo per un richiamo all'articolo 79 del Regolamento, fa presente che nella seduta di ieri delle Commissioni riunite I e II per l'esame delle proposte di legge relative alla istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta su eventuali condizionamenti dell'organizzazione giudiziaria e dell'esercizio delle funzioni giurisdizionali, il presidente della I Commissione ha affermato che i relatori di minoranza non possono essere designati per l'esame di un provvedimento Pag. 9in Commissione ma che tale figura è prevista soltanto per quello in Assemblea. Rammenta, quindi, di aver chiesto in una precedente riunione dell'Ufficio di Presidenza delle Commissioni riunite II e XII, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la rimozione dell'onorevole Trizzino dall'incarico di relatore del provvedimento in esame in quanto non facente più parte della maggioranza, avendo aderito al gruppo Misto. Alla luce del principio ribadito dal presidente della I Commissione, reitera pertanto la sua richiesta.

  Marialucia LOREFICE, presidente, segnala al deputato Turri che il nuovo relatore per la XII Commissione è il deputato Provenza, come peraltro si può evincere dalla convocazione per la settimana in corso, inviata a tutti i deputati delle due Commissioni.

  Roberto TURRI (LEGA), nel prendere atto della decisione delle presidenze, ritiene che il suo intervento sia comunque pertinente in quanto rammenta che nella precedente seduta l'onorevole Bazoli, relatore per la II Commissione, aveva fatto riferimento alla possibilità di depositare nella seduta odierna un testo base elaborato dai relatori. Sottolineando di non comprendere come sia possibile la predisposizione di un testo base da parte dei relatori senza aver prima avviato alcuna consultazione sulla materia con i gruppi parlamentari, rileva che, anche in considerazione dell'abbinamento di una ulteriore proposta di legge, sarebbe opportuno che le Commissioni oggi procedessero individuando le modalità per il prosieguo dell'esame mediante il conferimento ai relatori del mandato a predisporre un testo base che tenga in considerazione tutte le proposte assegnate o, alternativamente, istituendo un Comitato ristretto.

  Giorgio TRIZZINO (MISTO), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente di non voler entrare nel merito della decisione assunta dalle presidenze di rimuoverlo dall'incarico di relatore ma non può non sottolineare come nell'assumere tale decisione le stesse abbiano dato seguito ad una richiesta fondata su una vera e propria «ripicca» personale dell'onorevole Turri.
  Precisa di aver sostenuto con il proprio voto il Governo Draghi e sottolinea, pertanto, di far parte a pieno titolo della maggioranza. Nel ricordare di essere stato nominato relatore del provvedimento al termine del 2018, sottolinea di aver svolto sullo stesso un lavoro intenso nel corso di questi anni. Constata come sia amareggiato dall'essere stato congedato dopo aver svolto con il collega Bazoli un lavoro comune, che ha portato alla predisposizione di un testo condiviso. A suo avviso, è necessario che si intervenga per rivedere delle «stupide prassi» che mortificano e mettono a rischio un lavoro parlamentare svolto in silenzio. Ritiene, infatti, che sebbene sia possibile accettare che le presidenze abbiano accolto la richiesta del collega Turri, non si può tuttavia non considerare che il provvedimento in esame vada oltre le logiche della politica. Evidenzia, infatti, che il testo predisposto insieme al collega Bazoli era stato elaborato aderendo perfettamente ai principi contenuti nella sentenza della Corte costituzionale e non dando spazio ad alcun tema che avrebbe potuto impedire la condivisione del testo. Tutto ciò premesso, precisa di provare vergogna non per se stesso, in quanto consapevole di essere dalla parte del giusto, ma per coloro che hanno compiuto la scelta di sostituirlo come relatore.
  Sottolinea, infine, che continuerà a partecipare attivamente ai lavori delle Commissioni riunite per difendere il diritto di tutti quegli italiani che desiderano che il provvedimento in esame sia approvato nel corso della presente legislatura.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che la nomina dei relatori è una scelta che viene effettuata dai presidenti delle Commissioni in piena autonomia, ferma restando la possibilità per gli esponenti delle singole forze politiche di manifestare le loro opinioni al riguardo.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), replicando al collega Trizzino, precisa di non voler riproporre in questa sede le medesime tematiche Pag. 10 aspre che si stanno attualmente presentando nelle Commissioni riunite I e II nell'ambito dell'esame delle proposte di legge relative alla istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta su eventuali condizionamenti dell'organizzazione giudiziaria e dell'esercizio delle funzioni giurisdizionali, ma sottolinea come a volte certe regole «stupide» siano necessarie a garanzia della democrazia. A nome del gruppo di Forza Italia registra quindi come vi sia, sul conferimento della nomina a relatore per una serie di tematiche particolarmente rilevanti, una sorta di monopolio da parte della ex maggioranza «giallorossa». Osserva come non sia più possibile continuare a non designare relatori di centrodestra essendo queste forze politiche parte della maggioranza. Ciò premesso, fa presente che il suo gruppo parlamentare non è disponibile ad adottare come testo base per il prosieguo dei lavori un elaborato predisposto da relatori che fanno parte soltanto di forze politiche che sostenevano la precedente maggioranza e rivendica il diritto ad essere coinvolti in modo diretto nell'elaborazione dello stesso.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) ritiene più utile entrare nel merito del contenuto delle proposte di legge in esame piuttosto che proseguire una discussione di natura procedurale.
  Ribadisce che il Parlamento dovrebbe essere consapevole dell'urgenza del tema del suicidio medicalmente assistito, ricordando che per tale motivo il suo gruppo ha richiesto la calendarizzazione in Assemblea dei provvedimenti in esame.
  Nel ricordare che il Movimento 5 Stelle ha sempre espresso uno dei relatori al provvedimento, ringrazia il collega Trizzino per il lavoro sinora svolto che ha permesso, operando fianco a fianco, di raggiungere importanti risultati. Si dichiara certa che tale lavoro potrà proseguire in maniera proficua anche con l'apporto del deputato Provenza, assicurando, sin da ora, il pieno appoggio da parte del suo gruppo.

  Alessandro PAGANO (LEGA) osserva che l'intervento del collega Turri per quanto concerne l'esigenza di un cambio del relatore è stato determinato da considerazioni di natura procedurale e non da una ostilità personale verso il deputato Trizzino. Invita quindi ad evitare un'eccessiva personalizzazione rispetto alle proposte in esame, ricordando che l'impegno profuso dallo stesso collega Trizzino in materia di cure palliative, peraltro da tutti riconosciuto, ha portato a risultati concreti grazie all'ampia condivisione di tale obiettivo all'interno del Parlamento.
  Invitando a proseguire la discussione in un contesto sereno, sottolinea che non appare accettabile la presentazione di un testo base da parte dei relatori quando deve ancora svolgersi la discussione di diverse proposte di legge, in un contesto che ha visto recentemente la formazione di una nuova maggioranza di Governo. Chiede, quindi, di capire sulla base di quali presupposti i relatori abbiano deciso di definire un testo base.

  Marialucia LOREFICE, presidente, precisa come nella predetta riunione dell'Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite il relatore per la II Commissione, deputato Bazoli, abbia preannunciato l'intenzione dei relatori di presentare una proposta di testo base come strumento di avvio di un confronto con tutti i gruppi parlamentari sui temi oggetto delle proposte di legge in esame.

  Alessandro PAGANO (LEGA) esprime il proprio disaccordo sulle modalità di prosecuzione dei lavori prospettate dalla presidenza, segnalando che gli aspetti procedurali hanno una rilevanza pari a quella del contenuto dei provvedimenti esaminati dal Parlamento.
  Ritiene, quindi, necessario un confronto in tal senso, anche attraverso la convocazione di un Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite, al fine di evitare forzature procedurali. Sul punto, si riserva di ricorrere eventualmente al Presidente della Camera.

  Lucia ANNIBALI (IV), intervenendo anche a nome della collega Noja, sottolinea Pag. 11come l'esame del provvedimento sia stato avviato, nel 2018, dalla maggioranza che ha sostenuto il Governo Conte I e sia stato portato avanti da quella che ha sostenuto il Governo Conte II.
  Ringraziando quindi il collega Trizzino per il lavoro svolto sempre nell'ambito di un confronto costruttivo, osserva come le Commissioni possano ora addivenire ad una proposta di testo che contemperi le richieste che la Corte costituzionale ha rivolto al Parlamento e le diverse sensibilità. Sottolinea come, sebbene tutti i testi debbano essere sempre valutati attentamente, a suo avviso la proposta che i relatori si accingono a presentare appare un condivisibile punto di partenza. Nel comprendere la questione sollevata dai colleghi in ordine alla nomina dei relatori, ribadisce il proprio ringraziamento al collega Trizzino per il lavoro svolto e ritiene che vi siano le condizioni per poter affrontare con tranquillità la materia oggetto del provvedimento attraverso un dibattito politico equilibrato.

  Roberto TURRI (LEGA), con riferimento alle considerazioni dell'onorevole Trizzino, tiene a precisare di non aver fatto alcuna «ripicca» e di non avere niente di personale nei confronti del collega. Nel rammentare di essere stato nominato relatore sulle proposte di legge in oggetto in occasione del Governo Conte I e di non aver sollevato alcuna rimostranza per il fatto di essere stato sostituito dal collega Bazoli una volta intervenuto il cambio di maggioranza, precisa di aver avanzato la richiesta di sostituzione dell'onorevole Trizzino in sede di Ufficio di presidenza sulla base del principio che le regole devono valere per tutti. Ribadendo pertanto di non avere nulla di personale contro il collega Trizzino, e richiamando per brevità le considerazioni svolte dall'onorevole Zanettin, ritiene scandaloso che permangano come relatori esponenti del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico nonostante l'ampliamento della maggioranza che appoggia il nuovo Governo. Rileva, inoltre, l'opportunità che su un tema delicato come quello in esame venga nominato un relatore che abbia sulla materia una posizione diversa, al fine di assicurare l'approdo a un testo condiviso. Nell'esprimere la convinzione che da parte degli attuali relatori manchi la reale volontà di addivenire ad un testo condiviso, fa presente di non conoscere il contenuto della proposta di testo base cui faceva riferimento la collega Annibali nel suo intervento. Nell'osservare che nella seduta odierna è stata abbinata un'ulteriore proposta di legge e che ciò dovrebbe indurre a rinviare la presentazione di una proposta di testo base, fa presente che la Lega non è disponibile ad adottare un testo che non sia stata condiviso. Preannuncia, da ultimo, l'intenzione di rivolgersi al Presidente della Camera, ritenendo inaudito che i relatori siano espressione di una maggioranza diversa da quella reale.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda nuovamente che nell'Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite del 27 aprile scorso si è stabilito a maggioranza che nella settimana in corso si sarebbe svolta una seduta dedicata alla discussione sulle proposte di legge in esame e che, quindi, i relatori avrebbero potuto presentare una proposta di testo base. Precisa come la presentazione di tale proposta non implichi automaticamente l'adozione del testo base da parte delle Commissioni riunite, come dimostra il fatto che nella seduta odierna non sono previste votazioni.

  Elena CARNEVALI (PD), dopo aver ricordato che le Commissioni hanno svolto un ampio ciclo di audizioni e che esso è stato riaperto dopo l'importante pronuncia della Corte costituzionale, segnala come non vi sia alcuna volontà di forzare una decisione in quanto i relatori si limiteranno a proporre un testo che tutte le forze politiche potranno valutare se condividere o meno.
  Segnala che il tema in discussione non riguarda solo aspetti relativi alla giustizia ma investe in maniera consistente anche la dimensione sociale e quella sanitaria, anche al fine di dare una risposta a quanto evidenziato dalla Corte. Si dichiara pienamente consapevole delle implicazioni del nuovo cambio di maggioranza governativa Pag. 12e ritiene che ciò non possa influenzare la prosecuzione della discussione. Invita, quindi, a non assumere atteggiamenti pregiudiziali e a valutare oggettivamente la proposta dei relatori, sulla base del contenuto.
  Rilevando che per altri provvedimenti sarà sicuramente possibile individuare relatori appartenenti a diverse forze politiche, auspica che la discussione possa proseguire in un clima sereno.

  Doriana SARLI (MISTO), sottolineando che l'iter delle proposte di legge in oggetto è stato avviato oramai da quasi tre anni e che, nel frattempo, per due volte si è verificato un cambio di maggioranza e di Governo, osserva che nel nostro ordinamento si è creato un vuoto normativo che deve essere assolutamente colmato. Invita, quindi, a proseguire con decisione nel percorso intrapreso, al fine di individuare in tempi rapidi una soluzione a un problema di tale rilevanza e delicatezza.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avvertendo che vi sono ancora diverse richieste di intervento e che la Commissione Giustizia deve procedere immediatamente allo svolgimento di un'altra seduta, comunica al deputato Trizzino che non può consentirgli di intervenire per non creare discriminazioni con altri deputati già iscritti a parlare.

  Giorgio TRIZZINO (MISTO) contesta il modo di condurre i lavori delle Commissioni.

  Marialucia LOREFICE, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.