CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 aprile 2021
570.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 124

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 aprile 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 11.05.

Documento di economia e finanza 2021.
Doc. LVII, n. 4 e Annesso.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che il DEF sarà discusso in Aula giovedì e che le Commissioni devono pertanto concluderne l'esame, esprimendo il parere alla Commissione bilancio, entro domani.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), relatrice, premette che la Commissione è chiamata ad esprimere alla Commissione bilancio il parere, per gli aspetti di propria competenza, sul Documento di economia e finanza 2021 (Doc. LVII, n. 4) e sulla annessa Relazione presentata dal Governo ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, con la quale si chiede al Parlamento di autorizzare un nuovo scostamento dal piano di rientro dal debito pubblico, nella misura di 40 miliardi di euro, per coprire dal punto di vista finanziario un nuovo intervento d'urgenza previsto per aprile, con misure destinate principalmente ai lavoratori autonomi e alle imprese più colpite dalla crisi.
  Ricorda che il DEF è il principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio e che è di norma articolato in tre sezioni: la Sezione I contiene il Programma di stabilità dell'Italia; Pag. 125 la Sezione II il documento su Analisi e tendenze della finanza pubblica; la Sezione III il Programma Nazionale di Riforma (PNR). Il DEF 2021 in esame non contiene tuttavia il Programma Nazionale di Riforma, in quanto, come specificato dal Ministro dell'economia e delle finanze nella Premessa del Documento di quest'anno, il Governo ha ritenuto che in questa occasione il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), nel quale le riforme occupano un ruolo centrale, possa integrare il Programma Nazionale di Riforma (PNR). Il PNRR – chiarisce il Governo nella premessa del DEF in esame – sarà definito nei prossimi giorni e sarà presentato alla Commissione europea nei termini previsti.
  Nella premessa del DEF, il Governo parte dalla constatazione che l'andamento dell'economia italiana e internazionale continua a essere condizionato dall'epidemia e dalle misure sanitarie di chiusura delle attività economiche. Il Governo ritiene quindi necessario rafforzare la spinta per uscire dalla crisi attraverso tutti gli strumenti disponibili, a cominciare dalla campagna di vaccinazione, che, nei suoi piani, dovrebbe portare ad avere l'80 per cento della popolazione vaccinata entro l'autunno. La partita chiave – si legge nel DEF – si gioca sulla crescita economica. L'obiettivo del Governo è quello di una crescita che non sia meramente quantitativa, ma che sia anche rispettosa dell'ambiente e tale da offrire più opportunità di lavoro e di sviluppo personale e culturale ai giovani, da realizzare la parità di genere e da ridurre gli squilibri territoriali.
  Il piano del Governo si articola in due momenti: un intervento nell'immediato per sostenere l'economia e poi un forte impulso agli investimenti pubblici. Per quanto riguarda l'immediato, il Documento conferma l'intenzione del Governo di adottare un nuovo provvedimento d'urgenza di sostegno dell'economia. Il DEF ricorda che a marzo 2021 il Governo ha adottato un primo decreto-legge con un ampio spettro di misure di sostegno di imprese e lavoratori e dei settori più impattati dalle chiusure, per la copertura del quale è stato usato il margine di manovra di 32 miliardi la cui autorizzazione era stata richiesta dal precedente Esecutivo. Con l'ulteriore margine di 40 miliardi che è richiesto adesso – con la Relazione di cui si è detto – il Governo intende sostenere in particolare lavoratori autonomi e imprese danneggiati dalle misure di contenimento della pandemia, portando i sostegni a imprese e famiglie erogati nel 2021 al 4 per cento del PIL: lo scorso anno hanno raggiunto il 6,6 per cento. Quanto invece agli investimenti pubblici, il DEF spiega che, oltre alle risorse del fondo NGEU (Next generation UE), il PNRR potrà contare su altri fondi, per un ammontare di risorse superiore a quanto prefigurato nella NADEF e nella legge di bilancio 2021. Il PNRR in senso stretto, ovvero il piano presentato alla Commissione europea, si avvarrà di 191,5 miliardi di sovvenzioni e prestiti dal Dispositivo di ripresa e resilienza (RRF): un ammontare lievemente inferiore a quello indicato dalla NADEF, che era di 193 miliardi: infatti, mentre le sovvenzioni salgono da 65,4 a 68,9 miliardi, l'importo massimo dei prestiti si riduce da 127,6 a 122,6 miliardi. A fronte di questo, il Governo ha deciso di abbinare alle risorse della RRF ulteriori finanziamenti, tramite due canali nazionali, con l'utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) e di risorse a valere sul nuovo Fondo complementare. Da ciò deriva un aumento delle risorse per il PNRR in senso stretto dai 193 miliardi prefigurati nella NADEF a circa 222 miliardi. Considerando tutti gli strumenti del NGEU (che non è composto solo del Dispositivo RRF) e le risorse nazionali, si passa dai 205 miliardi indicati nella Nota di aggiornamento del DEF 2020, a loro volta aggiornati a 208 miliardi nella legge di bilancio, a circa 237 miliardi. Per attuare questo grande piano – sottolinea il Governo – sarà necessario semplificare la normativa sulle opere pubbliche, dotare le amministrazioni coinvolte delle necessarie capacità progettuali e manageriali, e procedere speditamente con le riforme di contesto previste dal Pag. 126Piano, che riguardano la pubblica amministrazione, la giustizia e la concorrenza, oltre al fisco, che – annuncia il DEF – sarà oggetto di un'articolata revisione, con una riforma da definire nella seconda metà del 2021.
  Nel precisare che farà solo brevi cenni al quadro macroeconomico e di bilancio esposto nel DEF, evidenzia che la previsione macroeconomica tendenziale aggiornata stima una crescita del PIL 2021 del 4,1 per cento, a fronte del 6 per cento ipotizzato per quest'anno dal quadro programmatico della NADEF a ottobre 2020. Il principale motivo della revisione al ribasso è ovviamente l'andamento dell'epidemia, che si è rivelato più grave delle attese. La previsione del deficit di quest'anno raggiunge l'11,8 per cento del PIL: un livello molto elevato ma dovuto a misure temporanee e alla caduta del PIL. Il Governo conta innanzitutto sulla crescita economica per ridurre il rapporto tra deficit e PIL, anche se è consapevole che affidarsi alla sola crescita sarebbe «imprudente» (p. 9). Il Governo punta a portare il deficit della pubblica amministrazione vicino alla soglia del 3 per cento nel 2024 e intende comunque tenere la bussola della politica finanziaria puntata sulla riduzione del rapporto tra debito pubblico e PIL: rapporto che nel 2021 salirà al 160 per cento, per poi scendere di 7 punti percentuali.
  Con riferimento al quadro programmatico, si prevedono tre principali aree di intervento:

   1. Un nuovo pacchetto di misure di sostegno e rilancio, di prossima approvazione e immediata attuazione; 2. la versione finale del PNRR, che amplia le risorse complessive previste dalla NADEF 2020 e dalla Legge di Bilancio per il 2021; 3. modifiche al sentiero di rientro dell'indebitamento netto della PA, che riflettono la più lunga durata della crisi pandemica rispetto alle ipotesi della NADEF 2020.

  Si prevede che le misure di sostegno contenute nel Decreto-legge di prossima approvazione, nonché l'incremento di risorse e investimenti finanziati dal PNRR avranno un impatto espansivo in confronto allo scenario tendenziale lungo tutto l'arco del periodo di previsione. Tuttavia, le misure di consolidamento fiscale ipotizzate per ricondurre il deficit al 3,4 per cento nel 2024 ridurrebbero l'impatto espansivo della manovra nell'anno finale del periodo di previsione. In base a queste considerazioni, nello scenario programmatico il tasso di crescita del PIL è pari al 4,5 per cento quest'anno per poi salire al 4,8 per cento nel 2022, il che porterebbe il PIL annuale a sfiorare il livello del 2019. Tale livello sarebbe poi ampiamente sorpassato nel 2023, grazie ad un tasso di crescita del 2,6 per cento. Nel 2024 il tasso di crescita scenderebbe invece all'1,8 per cento.
  Per quanto riguarda gli ambiti di competenza della VII Commissione, il Documento, al paragrafo V.1, dà conto dei provvedimenti adottati dal Governo per contrastare le ricadute economico sociali e fronteggiare l'emergenza sanitaria derivante dall'epidemia.
  Per quanto concerne la scuola e l'università, il Governo ricorda che sono stati adottati interventi per assicurare la ripresa dell'attività scolastica in condizioni di sicurezza e garantire lo svolgimento dell'anno scolastico 2020/2021 tramite sanificazioni, riadattamento degli ambienti scolastici e potenziamento degli organici (sono stati stanziati 1,2 miliardi nel 2020 e 0,6 miliardi nel 2021); è stato adottato il piano per sostenere l'accesso dei giovani alla ricerca e la competitività del sistema universitario e della ricerca italiano a livello internazionale (con circa 1,8 miliardi nel periodo 2021-2024) e si è previsto il finanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria e incremento dell'efficienza energetica delle scuole di province e città metropolitane (con circa 1,1 miliardi nel periodo 2021-2024).
  Al paragrafo V.2, il DEF riepiloga le linee direttrici della manovra di finanza pubblica di cui alla legge di bilancio 2021. Tra i principali interventi sono richiamate – per quanto riguarda la nostra Commissione – le iniziative per sostenere gli Pag. 127operatori dei settori di cultura e spettacolo, oltre che del turismo, cui sono destinati circa 0,9 miliardi nel 2021 e 0,3 miliardi annui nel periodo 2022- 2024. Quanto a scuola, università e ricerca, il DEF rammenta che la manovra destina circa un miliardo annuo nel 2021 e 2022 e 1,2 miliardi annui nel 2023 e 2024. Nello specifico la manovra ha previsto l'aumento del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi, l'incremento del fondo per il rafforzamento dell'autonomia scolastica per l'assunzione di docenti di sostegno; un finanziamento di circa 0,3 miliardi nel quadriennio per l'edilizia scolastica; specifiche risorse per finanziare misure di esonero o graduazione del contributo onnicomprensivo annuale per specifiche categorie di studenti universitari e degli istituti di alta formazione artistica coreutica e musicale; stanziamenti per complessivi circa 0,9 miliardi nel quadriennio per gli interventi per il rafforzamento delle misure di sostegno della ricerca scientifica indicate nel Programma nazionale per la ricerca, nonché per interventi per l'ammodernamento strutturale e tecnologico delle università delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca.
  Al paragrafo V.3 (della Sezione I) Il DEF riepiloga le misure adottate nei primi mesi del 2021 con decreti-legge. Fra le iniziative rilevanti si segnalano: lo stanziamento di 320 milioni per misure per il rilancio della cultura e dello spettacolo; lo stanziamento di nuove risorse per la corresponsione di indennità una tantum per i lavoratori dello spettacolo e dello sport; interventi per la scuola, l'università e la ricerca, per complessivi 393 milioni di euro nel 2021, destinati, nello specifico al Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa, allo svolgimento in sicurezza dell'attività scolastica, alla didattica digitale; e all'Agenzia nazionale per la ricerca.
  Tra i provvedimenti collegati alla manovra di bilancio 2022-2024, il Governo dichiara i seguenti disegni di legge di interesse della VII Commissione, già annunciati nella NADEF: il disegno di legge in materia di lauree abilitanti; il disegno di legge di riordino del settore dell'alta formazione artistica, musicale coreutica; e il disegno di legge in materia di spettacolo, industrie culturali e creative e per il libro. Quanto al primo collegato, ricordo che il Governo Conte II ha presentato alla Camera dei deputati il disegno di legge (C. 2751), di cui la nostra Commissione, insieme alla II, ha avviato l'esame il 14 aprile 2021.

  Federico MOLLICONE (FDI) premette, innanzi tutto, di non condividere il modo di lavorare del Governo e della maggioranza, che obbliga il Parlamento ad esaminare in modo frettoloso provvedimenti di rilievo, quali il DEF, che rappresenta il più importante documento di programmazione finanziaria.
  Nel merito, nel ricapitolare sommariamente il disegno complessivo e i passaggi più significativi del DEF, si sofferma su alcuni dati del quadro macroeconomico e sui principali interventi illustrati nel documento, oltre che sui disegni di legge di interesse della Commissione che il Governo dichiara collegati alla manovra di bilancio 2022-2024, richiamando in particolare il disegno di legge collegato che il Governo preannuncia in materia di spettacolo industrie culturali e creative e di sostegno del libro.
  A proposito di spettacolo e di industrie creative, esprime rammarico per la scarsa attenzione che, a suo avviso, le istituzioni dedicano al mondo della cultura, che nei fatti trattano come se fosse un settore marginale. Ritiene, invece, che quel mondo, e in particolare lo spettacolo dal vivo, necessiti di maggiore considerazione. Menziona i teatri e le fondazioni lirico-sinfoniche, sottolineandone l'importanza e ricordando la situazione critica in cui tuttora versano: cita come esempio emblematico quello del Teatro dell'Opera di Roma. Sempre a proposito di spettacolo, ricorda che le Commissioni cultura e lavoro hanno svolto un'indagine conoscitiva in materia di lavoro e previdenza nel settore dello spettacolo – fortemente sostenuta anche dal suo gruppo – e che questa ha portato alla luce un quadro deprimente da molti punti di vista, sul Pag. 128quale si dovrà intervenire. Rimarca come i lavoratori dello spettacolo siano di fatto misconosciuti e privi di una rete di tutela previdenziale e giuslavoristica. Sempre in materia di spettacolo, ritiene anche necessaria la radicale riorganizzazione del sistema di aiuti pubblici al settore, reputando il sistema del FUS inefficiente, clientelare e distorsivo della concorrenza, come rilevato anche dall'Istituto Bruno Leoni. Sulle industrie creative, ricorda che hanno perso somme enormi nel 2020 e hanno bisogno di essere sostenute con politiche accorte e lungimiranti, che guardino anche alle industrie nuove.
  Per quanto riguarda invece l'editoria libraria, evidenzia che sono aumentate le vendite dei libri, grazie a una maggiore diffusione della lettura: ne ha dato notizia anche il presidente dell'AIE, Franco Levi, che ha riconosciuto l'efficacia delle politiche di sostegno del libro e della relativa domanda. È necessario pertanto che le misure di sostegno del libro siano confermate.
  Richiamando quindi l'audizione svoltasi sul tema presso la X Commissione, sottolinea l'importanza della promozione delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali, incentivi agli investimenti e all'occupazione e misure di semplificazione. Osserva al riguardo che il ruolo strategico di imprese innovative quali leve dinamiche dell'economia va riconosciuto non solo a imprese tecnologiche, ma anche a imprese culturali.
  Con riferimento, invece, all'audizione svoltasi in V Commissione nell'ambito dell'attività conoscitiva preliminare all'esame del Documento di economia e finanza 2021, sottolinea i rilievi mossi dalle rappresentanze sindacali sui contributi cosiddetti «a pioggia», sui tempi eccessivamente lunghi di emanazione dei decreti attuativi, sulle lunghe procedure burocratiche sottostanti gli ammortizzatori sociali e i ristori. Esprime poi alcune considerazioni critiche circa il fatto che le scuole vengono riaperte, tra l'altro senza che sia stato adeguatamente potenziato il servizio di trasporto pubblico, mentre ristoranti, cinema e teatri sono costretti ancora a sostenere il peso di chiusure o limitazioni di ogni genere.
  Ritornando ai contenuti del Documento di economia e finanza, ricorda che vi si fa riferimento ampiamente al PNRR e richiama l'attenzione sul fatto che si tratta però di un Piano diverso da quello esaminato dal Parlamento, che era il PNRR predisposto dal precedente Governo, e che probabilmente il nuovo PNRR non sarà sottoposto all'esame del Parlamento.
  Dopo aver illustrato alcune proposte che, a suo avviso, dovrebbero essere considerate nella programmazione economica e quindi inserite nella proposta di parere che la Commissione esprimerà sul DEF – quali l'eliminazione del tetto all'uso del contante, l'abolizione del reddito di cittadinanza e l'uso delle relative risorse per la riduzione del cuneo fiscale per le imprese, gli aiuti economici alle famiglie – assicura che il suo gruppo accoglierebbe con favore proposte della maggioranza per il sostegno delle varie categorie dello spettacolo dal vivo, dell'editoria, della scuola, della ricerca e dello sport e auspica che proposte chiare e coraggiose siano inserite in un parere propositivo sul DEF. Invita quindi la relatrice a non formulare una proposta di parere semplicemente favorevole o dai contenuti generici, ma a tenere in considerazione gli indirizzi già espressi dalla Commissione con la risoluzione unitaria n. 8-00073, approvata a maggio 2020, in materia di misure di sostegno della cultura e dello spettacolo e poi con il parere sulla proposta di PNRR espresso alla Commissione bilancio il 23 marzo 2021.

  Gianluca VACCA (M5S) rileva preliminarmente che il modo improprio, accelerato in cui la Commissione, ancora una volta, deve discutere un atto così rilevante è determinato dalla situazione emergenziale in atto, che impone tempi rapidi per esaminare provvedimenti di finanza pubblica che sono inevitabilmente intrecciati tra loro e con quelli recanti le misure di contrasto dell'epidemia e di sostegno dell'economia, oltre che con le tempistiche dell'Europa. Il quadro epidemico, infatti, ha determinato un'anomala produzione di Pag. 129atti normativi sia nazionali che europei. Nel ricordare che è in corso il semestre tradizionalmente caratterizzato da un'intensa interlocuzione tra la Commissione europea e i Governi nazionali per la programmazione economico-finanziaria, ribadisce che ci si sta muovendo all'interno di un quadro eterogeneo di tipo straordinario, in continua evoluzione, che richiede un costante aggiornamento. Esprimendo l'auspicio che i dati macroeconomici esposti nel DEF, segnatamente quelli su PIL e occupazione, possano cambiare presto positivamente, sottolinea l'opportunità di tener conto, nella formulazione del parere che la Commissione dovrà esprimere, del fatto che quello all'esame è un documento programmatico diverso dal PNRR, sul quale la Commissione ha già formulato specifici indirizzi al Governo. Ritiene quindi che sarebbe fuori luogo ribadire nel parere sul DEF quanto già detto riguardo al PNRR. A suo avviso, la Commissione dovrebbe piuttosto segnalare l'esigenza di una stabilizzazione dell'aumento delle risorse per i comparti di suo interesse, in modo che le maggiori risorse erogate in questa fase di crisi diventino permanenti, anche per fare in modo di facilitare l'allineamento dell'Italia, in questi settori, alle medie di spesa dei Paesi europei.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Interventi di fine seduta.

  Daniele BELOTTI (LEGA) preannuncia che il suo gruppo chiederà nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, lo svolgimento di audizioni mirate sul tema del progetto di costituzione di una «Superlega» del calcio.

  Vittoria CASA, presidente, premesso che la questione della Superlega è all'attenzione di un po' tutti i gruppi, rinvia per le decisioni al riguardo all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta termina alle 12.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 20 aprile 2021.

Disposizioni in materia di reclutamento e stato giuridico dei ricercatori universitari e degli enti di ricerca, nonché di dottorato e assegni di ricerca.
Esame C. 208 Fregolent, C. 783 Torto, C. 1382 Melicchio, C. 1608 Melicchio, C. 2218 Piccoli Nardelli e C. 2294 Angiola.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.30 alle 16.20.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 aprile 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 16.30.

DL n. 25/2021: Disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2021.
C. 3002 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Germano RACCHELLA (LEGA), relatore, riferisce che il decreto-legge sul quale la Commissione è chiamata a rendere il parere alla I Commissione – un decreto già approvato dal Senato, con modificazioni, che scade il 7 maggio – posticipa i termini ordinari per lo svolgimento delle consultazioni elettorali per l'anno 2021, in ragione del permanere del quadro epidemiologico negativo da Covid-19. A tal fine, il decreto prevede una finestra elettorale fra il 15 settembre e il 15 ottobre e contestualmente dispone che le consultazioni si svolgano in due giornate, sia di domenica che di lunedì. A tale proposito fa presente che appare inderogabile – vista la prevista finestra elettorale in concomitanza con l'avvio dell'anno scolastico 2021-2022 in presenza negli istituti di ogni ordine e grado, nonché il Pag. 130perdurare del sistema educativo-formativo attraverso lo strumento della didattica a distanza per gli anni scolastici 2019-2020 e 2020-2021 – l'individuazione di siti alternativi deputati all'assolvimento e all'espletamento delle operazioni di voto. Tale scelta si rende necessaria onde evitare la chiusura, ulteriore ed inopportuna, degli istituti scolastici adibiti normalmente a sede dei seggi elettorali, impedendo così la perdita, inevitabile, di giorni di lezione in presenza.
  Il decreto-legge, inoltre, riduce ad un terzo il numero delle sottoscrizioni richieste nei vari adempimenti per le elezioni comunali e circoscrizionali. La finalità è ovviamente quella di evitare assembramenti di persone e di far sì che le consultazioni elettorali si tengano in condizioni sicure.
  Il differimento del turno elettorale e le altre disposizioni si riferiscono alle seguenti procedure elettorali previste per l'anno in corso: elezioni suppletive della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica per i seggi dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2021; elezioni ordinarie delle amministrazioni comunali (conseguenti alla scadenza naturale del mandato degli organi in carica); elezioni per il rinnovo dei consigli comunali sciolti per mafia; elezioni per il rinnovo delle elezioni comunali in alcune sezioni, ove annullate, anche se già indette; elezioni per il rinnovo dei consigli comunali cui debba provvedersi per motivi diversi dalla scadenza del mandato quando le condizioni che rendono necessario il rinnovo si siano verificate entro il 27 luglio 2021; elezioni degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario anche se già indette e quelle relative agli organi elettivi per i quali entro il 31 luglio 2021 si verificano le condizioni che ne rendono necessario il rinnovo con la proroga della durata del mandato.
  Il Senato ha introdotto nel decreto altre disposizioni. Ha esteso agli organi delle città metropolitane e dei presidenti delle province e dei consigli provinciali in scadenza tra luglio e settembre 2021 le disposizioni già vigenti in materia di termini di svolgimento delle elezioni per il rinnovo degli stessi organi quando in scadenza nel primo semestre 2021. Ha previsto la possibilità di presentare, per le elezioni del 2021, l'atto di designazione dei rappresentanti di lista mediante posta elettronica certificata. Ha introdotto disposizioni speciali in materia di quorum di validità per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale per il 2021 nei comuni fino a 15.000 abitanti nel caso in cui sia stata ammessa una sola lista. Ha previsto la non applicazione delle sanzioni, per l'anno 2021, per il mancato adempimento dell'obbligo di redazione della relazione di fine mandato del sindaco.
  Passando agli aspetti di competenza della VII Commissione, segnala che il Senato ha confermato fino al 31 ottobre 2021 la facoltà, per le università e le istituzioni AFAM, di individuare modalità alternative, anche telematiche, per le procedure elettorali di rinnovo dei propri organi collegiali e monocratici. La disposizione è stata introdotta nel decreto-legge con l'articolo 3-quater.
  Si tratta del rinnovo di disposizioni già adottate dal Governo: il decreto-legge n. 22 del 2020 (articolo 7) ha inizialmente sospeso le procedure elettorali degli organi di università e istituzioni AFAM fino al 30 giugno 2020 e disposto che gli organi in carica proseguivano nell'incarico fino al subentro dei nuovi organi. Poi, il decreto-legge n. 83 del 2020 (articolo 1, comma 3 e allegato, n. 24), il decreto-legge n. 125 del 2020 (articolo 1, comma 3, lett. a)), il decreto-legge n. 183 del 2020 (articolo 19 e allegato 1, n. 20) e, da ultimo, appunto, il decreto-legge in esame hanno adottato e poi prorogato – prima al 15 ottobre 2020, poi al 31 dicembre 2020, poi ancora al 30 aprile 2021 e adesso al 31 ottobre 2021 – previsioni per assicurare la continuità degli organi collegiali e monocratici.
  Nel dettaglio, si è attribuita agli atenei e alle istituzioni AFAM la facoltà di individuare modalità anche telematiche di svolgimento delle procedure elettorali per il rinnovo dei propri organi collegiali e monocratici. Le procedure elettorali devono concludersi entro un termine (ora il 31 ottobre 2021). Fino a questa data, nei casi in cui gli organi monocratici siano nell'impossibilità di proseguire l'incarico, subentra Pag. 131 il sostituto individuato dalla legge o dallo statuto, ovvero, in mancanza, il decano dei docenti di prima fascia delle strutture interessate. I soggetti che, a qualsiasi titolo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, svolgono le funzioni degli organi interessati al rinnovo, ovvero quelli subentrati, proseguono nell'incarico fino al subentro dei nuovi organi. Ciò anche in deroga alla normativa vigente in materia di durata prevista per i singoli mandati. Ai fini del subentro nell'incarico, la nomina degli organi eletti ha decorrenza immediata, in deroga alle disposizioni di legge, statutarie o regolamentari che prevedano termini diversi.
  Gli articoli 4 e 5 recano, rispettivamente, la clausola di invarianza finanziaria e le disposizioni relative all'entrata in vigore del decreto-legge, ovvero il 9 marzo 2021.
  Conclude formulando una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Interventi di fine seduta.

  Andrea ROSSI (PD) chiede che in sede di programmazione dei lavori si individui uno strumento per sollecitare dal Governo l'adozione di misure di sostegno, anche economico, in favore del mondo dello sport. Sempre in materia di sport, ritiene, inoltre, che si debba trovare il modo di affrontare in Commissione anche il tema della annunciata «Superlega» del calcio, di cui è stata data notizia dagli organi di stampa.

  Vittoria CASA, presidente, ricordato che la questione della Superlega è stata richiamata anche dal deputato Belotti nella seduta antimeridiana, rinvia le determinazioni sui punti richiamati all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.40.